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Gestione delle Imprese Informatiche - Lezione 5

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Presentazione sul tema: "Gestione delle Imprese Informatiche - Lezione 5"— Transcript della presentazione:

1 Gestione delle Imprese Informatiche - Lezione 5
Padova, 5 febbraio 2009 Gestione delle Imprese Informatiche - Lezione 5

2 Gestione delle Imprese Informatiche - Lezione 5
Concorrenza perfetta Monopolio Oligopolio Appendix – Esempi di project work Gestione delle Imprese Informatiche - Lezione 5

3 Gestione delle Imprese Informatiche - Lezione 5
Mercati in concorrenza perfetta Assunzioni di base: Elevato numero di imprese Tutte le imprese producono lo stesso tipo di prodotto (non c’è differenziazione) L’entrata e l’uscita sul mercato sono libere e avvengono in modo istantaneo Il prezzo è dato e non modificabile dalla singola impresa. Dal momento che il prodotto è indifferenziato deve esistere uno ed un solo prezzo di vendita. Se così non fosse chi aumenta il prezzo di vendita non venderebbe nulla; l’azienda che vende a un prezzo inferiore a quello di mercato sacrificherebbe inutilmente dei ricavi (non recuperabili attraverso un aumento delle quantità vendute perché tutte le altre aziende reagirebbero riducendo il proprio prezzo di vendita) L’unica decisione che l’impresa deve prendere è quanto produrre e vendere. Gestione delle Imprese Informatiche - Lezione 5

4 Gestione delle Imprese Informatiche - Lezione 5
Condizione di equilibrio per la singola azienda P, MR, MC Punto di equilibrio al prezzo P1 Costo marginale (o Supply Curve) P1 Punto di equilibrio al prezzo P0 P0 Ricavo marginale = Prezzo Q In una situazione di concorrenza perfetta, ogni impresa produce rispettando la condizione MR = MC; dato che l’azienda è price taker (non può aumentare i prezzi e non ha convenienza a vendere al di sotto del prezzo di mercato), la sua curva di domanda è piatta (RM = Prezzo). In queste condizioni, e in funzione del livello di prezzo prevalente sul mercato, l’impresa produce una quantità che è definita dal suo costo marginale, che tende così a definire la curva di offerta (Supply Curve) Gestione delle Imprese Informatiche - Lezione 5

5 Dalla singola azienda alla curva di offerta dell’industry
Tutte le imprese P, MR, MC Costo marginale (supply curve) Costo marginale (supply curve) P1 P0 Q Q Dal momento che in una situazione di concorrenza perfetta tutte le imprese sono nella medesima situazione, la curva di offerta a livello di industry è semplicemente la risultante della sommatoria delle curve di offerta delle singole imprese. Gestione delle Imprese Informatiche - Lezione 5

6 Condizione di equilibrio (instabile) nel mercato
Singola azienda Mercato P, MR, MC Costo marginale (supply curve) Supply curve Costo medio Punto di equilibrio P* Profitto unitario Demand curve q* Q Q* La condizione di equilibrio a livello di settore implica che esista un solo “clearing price” tale per cui domanda ed offerta sono in perfetto equilibrio. Nel caso di un eccesso di offerta, vi sarebbe una pressione sui prezzi, nel caso di eccesso di domanda vi sarebbe un aumento dei prezzi. Ma in una situazione in cui MR>MC (profitti unitari positivi), la situazione è di equilibrio instabile perché esiste un incentivo per altre aziende ad entrare sul mercato. Gestione delle Imprese Informatiche - Lezione 5

7 Condizione di equilibrio nel mercato (shift dell’offerta)
Singola azienda Mercato P, MR, MC Supply curve (old) Costo marginale (supply curve) Demand curve Punto di equilibrio Costo medio P* Supply curve (new) P** q** Q Q* Q** A seguito dell’entrata sul mercato di nuove imprese, gli extra-profitti (i profitti unitari positivi) vengono cancellati e il prezzo tende a scendere fino ad eguagliare i costi marginali e i costi medi (in q**). In questa situazione l’offerta complessiva è aumentata (graficamente slittando verso destra) e portando ad un nuovo punto di equilibrio, questa volta stabile, Q** Gestione delle Imprese Informatiche - Lezione 5

8 Condizione di equilibrio nel mercato (shift della domanda)
Singola azienda Mercato P, MR, MC Supply curve (old) Supply curve (final) Costo marginale (supply curve) Demand curve (old) Punto di equilibrio finale Costo medio Demand curve (final) P* Supply curve (new) PFinal PNew Punto di equilibrio transitorio q** Q QFinal Q** Nel caso in cui la domanda subisca un shock improvviso contraendosi (shift verso il basso), fino a che l’offerta non si adegua (da supply curve new a supply curve final) attraverso l’uscita di alcune aziende, il prezzo di mercato prevalente (PNew) è inferiore al costo medio e al costo marginale: su ogni quantità prodotta si verifica una perdita. L’uscita di alcune imprese riporta infine il prezzo (PFinal) in una condizione di equilibrio stabile dove PFinal = Marginal Cost = Average Cost. Non c’è più incentivo né ad entrare né ad uscire e tutte le aziende guadagno un profitto economico nullo. Gestione delle Imprese Informatiche - Lezione 5

9 Gestione delle Imprese Informatiche - Lezione 5
Nota sul profitto economico nullo Il fatto che le imprese guadagnino un profitto economico nullo non è di per sé una cattiva notizia. Un profitto economico nullo è infatti compatibile con un profitto contabile positivo. Ciò significa semplicemente che le imprese riescono a remunerare il proprio capitale in modo adeguato. Esempio, assumendo assenza di tasse: Ricavi 100 Costi operativi 80 Profitto contabile 20 100 è il valore del capitale impiegato per produrre un profitto contabile di 20 (ritorno atteso sul capitale del 20%) Costo del capitale 20 Profitto economico 0 Gestione delle Imprese Informatiche - Lezione 5

10 Gestione delle Imprese Informatiche - Lezione 5
Concorrenza perfetta Monopolio Oligopolio Appendix – Esempi di project work Gestione delle Imprese Informatiche - Lezione 5

11 Gestione delle Imprese Informatiche - Lezione 5
Modello monopolistico In una situazione di monopolio, l’azienda che produce incontra una pressoché inesistente concorrenza sul proprio mercato di riferimento, ed è quindi libera di decidere a quale prezzo vendere compatibilmente con l’obiettivo di massimizzare i propri profitti. Ciò nonostante, il monopolista incontra in ogni caso una domanda che è decrescente al crescere dei prezzi. Esiste quindi un limite al prezzo che il monopolista può praticare: più è elevato e minore sarà il numero di compratori. Il monopolista infine può essere tale nel proprio mercato di riferimento, ma si trova spesso ad affrontare una concorrenza di prodotti sostitutivi (ad esempio la TV digitale rispetto alla pay-TV) che permettono agli utenti di poter comunque optare per qualche cosa che se non proprio in linea con i loro desideri, permette comunque di soddisfare una parte del loro bisogno ad un prezzo ritenuto conveniente Il monopolio può essere causato da situazioni di fatto (es. controllo di un ponte e impossibilità di costruire vie di passaggio alternative), regolamentazione e aspetti normativi (es. licenza esclusiva per lo sfruttamento di una tratta autostradale o protezione brevettuale su nuovi prodotti farmaceutici per un determinato periodo di tempo) Gestione delle Imprese Informatiche - Lezione 5

12 Modello monopolistico
Da un punto di vista grafico: Con costi marginali crescenti Con costi marginali costanti P, Ricavi, Costi P, Ricavi, Costi Costo marginale (crescente) Punto di massimizzazione dei profitti Punto di massimizzazione dei profitti Costo marginale (costante) Demand curve Ricavo marginale Ricavo marginale Demand curve Q Q Anche per il monopolista vale la regola di massimizzazione dei profitti: Ricavo marginale = Costo marginale Gestione delle Imprese Informatiche - Lezione 5

13 Gestione delle Imprese Informatiche - Lezione 5
Modello monopolistico Esempio: P=100-Q Ricavi Totali=P*Q=100Q-Q2 Costo marginale=10 Profitti totali=Ricavi totali – Costi totali Regola massimizzazione dei profitti: Ricavo marginale = Costo marginale Punto di flessione dei ricavi Punto che massimizza i profitti Gestione delle Imprese Informatiche - Lezione 5

14 Gestione delle Imprese Informatiche - Lezione 5
Concorrenza perfetta Monopolio Oligopolio Appendix – Esempi di project work Gestione delle Imprese Informatiche - Lezione 5

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Oligopolio La concorrenza oligopolistica si riferisce alla situazione in cui due o comunque un numero limitato di player si trovano a competere all’interno di uno stesso mercato. L’economia classica ha individuato due modelli teorici di riferimento con caratteristiche assai diverse fra di loro: il modello di Cournot e il modello di Bertrand. Una caratteristica fondamentale dei mercati oligopolistici è che il comportamento di un’impresa influenza in modo diretto il comportamento e la performance dei suoi competitors. Nel modello di Cournot, si ipotizza l’esistenza di due aziende che producono un identico bene/servizio. In quanto indifferenziato, il bene/servizio deve essere necessariamente venduto ad un unico prezzo sul mercato. Questo prezzo è il prezzo ottimale che porta il mercato in equilibrio (domanda = offerta). Essendo la domanda una funzione inversa del prezzo, che a sua volta è impattato dalle scelte produttive di entrambe le imprese, il prezzo prevalente e i profitti nel settore sono una conseguenza diretta delle quantità che ciascuna impresa decide di produrre. In altre parole, i profitti di un’impresa sono determinati dalla quantità che essa decide di produrre, e sulla base delle previsioni di produzioni del concorrente. Gestione delle Imprese Informatiche - Lezione 5

16 Gestione delle Imprese Informatiche - Lezione 5
Il modello di Cournot Supponiamo valgano le seguenti condizioni: Costi totali di entrambe le imprese variano in modo lineare rispetto alle quantità prodotte, ovvero TC1=10*Q1 e TC2=10*Q2 Le quantità prodotte totali sono date da Q1+Q2 Curva delle domanda P*=100-Q*1-Q*2, ovvero più aumenta la produzione di ciascuna impresa, più il prezzo tende a diminuire il prezzo prevalente è una funzione sia di Q1 che Q2, quindi viene impattato (in modo inversamente proporzionale) dalle scelte produttive di ciascun competitor Q*1 è la quantità che l’impresa 1 decide di produrre data la sua stima delle quantità Q*2 prodotte dall’impresa 2 Q*2 è la quantità che l’impresa 1 decide di produrre data la sua stima delle quantità Q*1 prodotte dall’impresa 1 Gestione delle Imprese Informatiche - Lezione 5

17 Gestione delle Imprese Informatiche - Lezione 5
Il modello di Cournot Dato questo set di assunzioni, i profitti per l’impresa 1 sono dati da: Profitti = Ricavi-Costi totali = P1*Q1-TC1=(100-Q1-QE2)*Q1-10*Q1 dove QE2 è la quantità stimata che l’impresa 1 pensa verrà prodotta dall’impresa 2. Esplicitando la relazione di cui sopra in funzione di Q1 si evidenzia che la quantità prodotta dall’impresa 1 è una funzione inversa della quantità di produzione (attesa) dall’impresa 2: tanto maggiore è QE2, tanto maggiore è l’incentivo per l’impresa 1 a ridurre Q1. Q1 viene definita come la strategia di miglior risposta dell’impresa 2 ai comportamenti dell’impresa 1 Allo stesso modo, per l’impresa 2 vale che la quantità prodotta dall’impresa 2 è la miglior risposta date le attese di produzione dell’impresa 1 Gestione delle Imprese Informatiche - Lezione 5

18 Gestione delle Imprese Informatiche - Lezione 5
Il modello di Cournot Graficamente: R1: Best response dell’impresa 1. E’ la curva che massimizza i profitti per l’impresa 2 date le attese di produzione dell’impresa 1 R2: Best response dell’impresa 2. E’ la curva che massimizza i profitti per l’impresa 1 date le attese di produzione dell’impresa 2 Il punto di equilibrio è unico e viene indivuato risolvendo simultaneamente il modello rappresentato dalle tre condizioni: P*=100-Q*1-Q*2 Q*1 è la quantità che l’impresa 1 decide di produrre data la sua stima delle quantità Q*2 prodotte dall’impresa 2 Q*2 è la quantità che l’impresa 1 decide di produrre data la sua stima delle quantità Q*1 prodotte dall’impresa 1 Il punto di equilibrio è in corrispondenza del punto di intersezione di R1 e R2. Q2 45 R1: Best response dell’impresa 1 Q*2=30 R2: Best response dell’impresa 2 Q*1=30 45 Q1 Gestione delle Imprese Informatiche - Lezione 5

19 Gestione delle Imprese Informatiche - Lezione 5
Il modello di Cournot Graficamente: Una volta individuate le quantità prodotte (ovvero Q*1+Q*2=30+30=60, viene simultaneamente individuato il prezzo prevalente in quel mercato P*=100-60=40 ed il livello dei profitti complessivi, pari a =1800. Va notato che: i) nel modello di Cournot le imprese non massimizzano i profitti complessivi, cosa che avviene a un livello di produzione Q*1=Q*2=50 (monopolio), ii) l’equilibrio può essere raggiunto per affinamenti successivi assumendo aggiustamenti continui effettuati dalle singole imprese sulla base di puri calcoli di convenienza economica Q2 45 R1: Best response dell’impresa 1 Q*2=30 R2: Best response dell’impresa 2 Q*1=30 45 Q1 Gestione delle Imprese Informatiche - Lezione 5

20 Gestione delle Imprese Informatiche - Lezione 5
Il modello di Cournot Dato che nel modello di Cournot l’obiettivo della singola impresa è quello di massimizzare i propri profitti e non i profitti a livello di settore, ciascuna impresa non si interessa dell’effetto di distruzione dei ricavi dovuto alla riduzione del prezzo di vendita causato da un aumento delle quantità prodotte (dato che tutti i produttori seguono lo stesso comportamento, si assiste ad un progressivo allontanamento dal modello di equilibrio monopolistico) Minore è la quantità prodotta dalla singola azienda, maggiore è la divergenza fra il guadagno diretto dovuto all’aumento delle quantità vendute e l’effetto di distruzione dei ricavi: i profitti crescono in modo immediato al crescere delle quantità prodotte, ma soffrono solo minimamente per la riduzione dei ricavi. Quest’ultimo effetto è invece sentito in modo più pesante dai concorrenti più grandi. Gestione delle Imprese Informatiche - Lezione 5

21 Determinazione curva di reazione (1)
Per massimizzare il proprio profitto, l'impresa 1 deve eguagliare il ricavo marginale al costo marginale. Il ricavo totale, RT1, è pari a: RT1 = PxQ1 Domanda di mercato P=100-2Q Quindi RT1 = (100-2Q)xQ1 Dal momento che Q=Q1+Q2 Allora RT1 = (100-2(Q1+Q2))xQ1 RT1= 100Q1-2Q12-2Q2Q1 Gestione delle Imprese Informatiche - Lezione 5

22 Determinazione curva di reazione (2)
Il ricavo marginale dell’impresa 1 è la derivata di: RT1= 100Q1-2Q12-2Q2Q1 dRT1=100-4Q1-2Q2 Sappiamo che il Costo marginale dell’impresa 1 è =10 e che la condizione di massimo uguaglia CMa a RMa, quindi: 100-4Q1-2Q2=10 Q1=22,5-0,5Q2 La curva di reazione dell’impresa 2 è speculare Q2=22,5-0,5Q1 Le quantità di equilibrio sono quei valori di Q1 e Q2 che si trovano in corrispondenza dell'intersezione delle due curve di reazione e che derivano quindi dalla risoluzione delle due ultime equazioni analizzate. Sostituendo, quindi Q2 nella funzione di reazione dell'impresa 1 si ha che: Q1=22,5-0,5x(22,5-0,5Q1) Q1 = 15 Q1+Q2=30 Gestione delle Imprese Informatiche - Lezione 5

23 Gestione delle Imprese Informatiche - Lezione 5
Il modello di Bertrand A differenza del modello di Cournot, nel modello oligopolistico di Bertrand, l’impresa seleziona un prezzo di vendita e decide di vendere tutte le quantità che può produrre per quel dato prezzo di vendita. Nel modello di Bertrand, dato che il prodotto è omogeneo (o indifferenziato e indifferenziabile), l’impresa che pratica il prezzo più basso conquista tutto il mercato. Per esempio: se l’impresa 1 decide di vendere a P1=40, mentre l’impresa 2 decide di vendere a P2=39, allora l’impresa 2 conquista tutto il mercato, mentre l’impresa 1 produce Q1=0 a questo punto l’impresa 1 decide di produrre a P1=38 e l’impresa 2 decide di non seguirla sulla strada della riduzione di prezzo, sicché P2=39, ma ora Q2=0 Questa spirale di inseguimenti dei prezzi al ribasso continua fino a che il prezzo di mercato uguagli i costi marginali di produzione (che avevamo ipotizzato essere per entrambe le aziende pari a 10). A questo livello nessuna impresa ha incentivo a ridurre ulteriormente i prezzi perché produrrebbe in perdita. Il modello di Bertrand nel suo punto di arrivo porta a conclusioni identiche alla situazione di mercati in concorrenza perfetta Gestione delle Imprese Informatiche - Lezione 5

24 Gestione delle Imprese Informatiche - Lezione 5
Il modello di Bertrand L’equilibrio di Bertrand può essere instabile in quei mercati in cui le imprese fanno investimenti iniziali significativi e in cui tagli di prezzo per difendere le quote di mercato causano problemi a coprire i costi marginali di lungo periodo. Al tentativo di uscita dal mercato di un’impresa e al conseguente tentativo dell’azienda rimanente di aumentare i prezzi si può immediatamente verificare una pressione sui prezzi causata dal desiderio di nuovi entranti di competere nel settore. Gestione delle Imprese Informatiche - Lezione 5

25 Gestione delle Imprese Informatiche - Lezione 5
Differenze fra i modelli di Cournot e Bertrand Principali differenze rispetto al modello teorizzato da Cournot: - Il modello di Cournot rappresenta bene situazioni in cui per stare in un mercato le imprese devono effettuare investimenti in capitale fisso a priori. Una volta costruito l’impianto/struttura, a quel punto devono necessariamente vendere (ammortizzare gli investimenti fatti che a quel punto sono un “sunk cost”) e decidere a quale prezzo (in ogni caso a un livello più alto rispetto a costi medi e marginali) Il modello di Bertand, nel caso in cui la capacità installata sia facilmente espandibile per rispondere all’aumentata domanda del mercato, assume che, in caso di prodotti perfettamente sostituibili (omogenei e comparabili), un aumento delle quantità vendute può venire solo “rubando” il business ai competitor e l’effetto di “revenue distruction” è nullo. Il gioco al massacro porta a prezzi di equilibrio allineati a costo medi e marginali I modelli di Cournot e Bertrand sono solo dei modelli teorici di riferimento e anche uno stesso settore industriale può avvicinarsi all’uno o all’altro dei modelli a seconda della situazione economica attraversata. Ad esempio i vettori aerei, nel caso di recessione economica, hanno un eccesso di capacità. I clienti percepiscono il servizio come indifferenziato e con costi di ricerca bassi (internet) hanno l’incentivo a cercare il prezzo più basso -> modello di Bertrand. La situazione cambia in fasi di espansione economica con capacità pressoché satura. In questo caso ci si avvicina al modello di Cournot con degli extra-profitti (prezzo medio di vendita superiore al costo medio e marginale) Gestione delle Imprese Informatiche - Lezione 5

26 Gestione delle Imprese Informatiche - Lezione 5
Concorrenza perfetta Monopolio Oligopolio Appendix – Esempi di project work Gestione delle Imprese Informatiche - Lezione 5

27 Gestione delle Imprese Informatiche - Lezione 5
XY SpA ILLUSTRATIVO XY nasce nel giugno del 2003; realizza e commercializza prodotti e servizi di informazione e formazione su temi fiscali, tributari, societari, finanziari e lavoristici destinati a professionisti (commercialisti, notai, avvocati, consulenti del lavoro) e a chi si occupa di questi temi all’interno di aziende, associazioni, enti. Utilizza a tal fine supporti informatici evoluti, per garantire un efficace aggiornamento e diffusione dei contenuti on-line. Ha come soci professionisti, imprenditori e manager che da lungo tempo operano in ambito di servizi per le professioni e soluzioni tecnologiche innovative. Gestione delle Imprese Informatiche - Lezione 5

28 Gestione delle Imprese Informatiche - Lezione 5
Le Partnership ILLUSTRATIVO Partnership tecnologica con ZZ (società leader in ambito di content authoring e management) per l’utilizzo della piattaforma tecnologica. Partnership con Università 1 per le tematiche di metodologie e tecnologie per trasferire informazione e conoscenza. Partnership con “AA” (società leader in ambito di contenuti professionali) sui temi redazionali fiscali e societari. Partnership con Università 2 (contenuti redazionali in ambito lavoristico). Gestione delle Imprese Informatiche - Lezione 5

29 Gestione delle Imprese Informatiche - Lezione 5
I bisogni a cui dare risposta/ le opportunità di mercato ILLUSTRATIVO Necessità per il professionista di costante aggiornamento e accesso a informazioni e conoscenze necessarie per operare. Forte impatto dei temi legati alle varie riforme (Diritto societario, riforma fiscale, Basilea 2, mercato del lavoro….). Conoscenza il più delle volte dispersa, su fonti diverse, frammentata, non raccolta e presentata in maniera completa, ordinata e aggiornata. Necessità di accesso rapido, continuo, facile, unitario (“una porta di accesso unica”). Necessità di commenti, indicazioni, suggerimenti autorevoli e affidabili. Credito formativo acquisibile fruendo la formazione dal proprio studio, a casa, ecc. Gestione delle Imprese Informatiche - Lezione 5

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I bisogni a cui dare risposta/ le opportunità di mercato (2/2) ILLUSTRATIVO Forte impatto di alcuni temi anche sulle aziende (Riforma del diritto societario, riforma fiscale Basilea 2, riforma del mercato del lavoro, etc.…) che stimola la necessità di informazione, formazione, supporto. Domanda di expertise e di contenuti che proviene da molti soggetti (associazioni, istituti di credito, enti di formazione, società di consulenza). Politica di molte banche orientata a creare servizi innovativi per fidelizzare la clientela corporate (fra i quali servizi di info-formazione). Presenza sul mercato di prodotti di impostazione tradizionale (cartacei, CD rom, banche dati off-line) a basso livello di innovazione. Gestione delle Imprese Informatiche - Lezione 5

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Mercato di riferimento ILLUSTRATIVO Mercato dei professionisti : Circa dottori commercialisti Circa ragionieri commercialisti Circa consulenti del lavoro Circa avvocati Target : dai 3500 ai 6000 nell’arco di 3 anni Mercato delle associazioni, istituti di credito, enti di formazione, società di consulenza : Potenzialmente con un target di 8-12 Gestione delle Imprese Informatiche - Lezione 5

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Prodotti e servizi di informazione e formazione ILLUSTRATIVO L’attuale pacchetto di offerta e’ il “BB Pack”, che comprende : Servizi di info/formazione : Il Notiziario fornisce quotidianamente ai professionisti una sintesi, con breve commento, delle principali notizie di interesse relative alle materie economiche, finanziarie, commerciali, fiscali, contabili. Le notizie sono tratte da Il Sole - 24 Ore, da Italia Oggi, da Fisco Oggi e da altri siti internet di interesse. Settimana in breve offre settimanalmente una rassegna sintetica dei principali argomenti di attualità e dei temi di largo interesse per i commercialisti e, in genere, per le professioni giuridico-economiche. Le varie notizie sono integrate con la segnalazione e la recensione di quanto pubblicato dalla stampa periodica. Scadenziario propone tutte le scadenze del mese, indicando: il soggetto obbligato, l'adempimento, il riferimento normativo e le note esplicative. Circolari CC Le circolari CC sono rivolte al professionista ed al cliente dello studio professionale. In particolare, quelle per il professionista contengono un'analisi delle principali novità normative in ambito fiscale e contributivo, considerando gli eventuali chiarimenti ufficiali emanati. Le circolari si dividono in due categorie: "mensili", che riepilogano le novità pubblicate ogni mese sulla Gazzetta Ufficiale e "monotematiche", che analizzano uno specifico argomento o provvedimento di largo interesse. Gestione delle Imprese Informatiche - Lezione 5

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Prodotti e servizi di informazione e formazione ILLUSTRATIVO I “Percorsi della Conoscenza” : Ogni Percorso si indirizza ad uno specifico tema/problema professionale (es. “La Riforma del Diritto Societario: la nuova SpA”) raccoglie, ordina, sistematizza e tiene automaticamente aggiornata tutta la conoscenza necessaria per capire e affrontare “allo stato dell’arte” il tema/problema in oggetto: documentazione, rinvio a fonti originali, interventi formativi e commenti audio e video di esperti, testi, schemi, modelli, software applicativi, ecc. organizzata e presentata in un “percorso” logico ed esaustivo. Non quindi una semplice banca dati - spesso difficile da consultare e che in ogni caso non riesce mai o solo con grandi difficoltà a restituire e “mettere in ordine” tutto quello che occorre conoscere su un dato argomento - ma la raccolta organica, strutturata e costantemente aggiornata, predisposta e commentata da prestigiosi esperti, della conoscenza necessaria per comprendere e operare efficacemente e rapidamente. Il piano redazionale prevede lo sviluppo di circa 100 “percorsi”. E-learning : evoluzione dei Percorsi della Conoscenza a fini formativi con accredito. Gestione delle Imprese Informatiche - Lezione 5

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Strategia di vendita dei contenuti ILLUSTRATIVO Ad abbonamento : l’abbonamento dà diritto ad usufruire di un certo numero di prodotti all’interno del catalogo per un anno. Viene venduto da una Rete di Vendita Diretta Monomandataria supportata da un Contact Center dedicato e un data base di circa 3000 contatti. Vengono utilizzati i canali di soggetti quali banche, associazioni, società di consulenza, enti di formazione, ecc. Per questi soggetti possono anche essere sviluppati progetti a commessa. Gestione delle Imprese Informatiche - Lezione 5

35 Evoluzione dell’offerta : verso strumenti operativi
ILLUSTRATIVO Evoluzione del portale con l’integrazione di strumenti operativi a supporto della pratica di lavoro : Modulistica on-line con possibilità di interazione con esperti (es. legge privacy) Strumenti di calcolo/simulazione Software gestionali Contabilità on-line ……………….. Creazione di un ambiente di lavoro integrato fra informazione-formazione-strumenti operativi: un unico punto di accesso per tutte le problematiche del professionista Gestione delle Imprese Informatiche - Lezione 5

36 Gestione delle Imprese Informatiche - Lezione 5
Il modello organizzativo ILLUSTRATIVO Gestione delle Imprese Informatiche - Lezione 5

37 Gestione delle Imprese Informatiche - Lezione 5
I principali assets ILLUSTRATIVO Appartenenza ad un consolidato network di professionisti : Facilitazione nella apertura di contatti qualificati per la realizzazione di contenuti Rapida e affidabile analisi dei bisogni Rapido e affidabile test dei prodotti Partnerships di alto profilo sul piano dei contenuti : “Il CC”, Fondazione XYZ, Università 1, Università 2, singoli esperti molto riconosciuti Rete di vendita esperta dedicata Data base clienti Presidio forte delle variabili tecnologiche (partnerships di alto livello quali AAA) Gestione delle Imprese Informatiche - Lezione 5


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