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Università degli Studi di Firenze Facoltà di Medicina e Chirurgia

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Presentazione sul tema: "Università degli Studi di Firenze Facoltà di Medicina e Chirurgia"— Transcript della presentazione:

1 Università degli Studi di Firenze Facoltà di Medicina e Chirurgia
Corso di Laurea in Infermieristica Sede di Pistoia Anno accademico C.I. Medicina e Chirurgia generale, Farmacologia e Anestesiologia Insegnamento di Medicina Interna Prof. Fabio Almerigogna Lez. 5-6 Le immagini coperte da copyright sono presentate al solo scopo didattico e non possono essere riprodotte.

2 Diagnostica per Immagini
Sulla base delle informazioni che si possono ottenere dall'anamnesi e dall'esame obiettivo del paziente si deve passare agli approfondimenti diagnostici, attraverso le diverse indagini possibili per una valutazione radiologica, strumentale e di laboratorio dell'apparato respiratorio. Diagnostica per Immagini - Radiografia standard del torace in proiezione antero-posteriore e latero-laterale. brighamrad.harvard.edu/ brighamrad.harvard.edu

3 - TAC (tomografia assiale computerizzata), il principio è simile a quello della radiografia, ma l'immagine viene elaborata mediante computer e il piano della sezione è trasversale; in generale la sezione appare vista dal basso.                    Da:

4 GI-1 Slide 01 - TAC (tomografia assiale computerizzata), il principio è simile a quello della radiografia, ma l'immagine viene elaborata mediante computer e il piano della sezione è trasversale; indagine molto utile per valutare lesioni nodulari, pleure, interstizio, parete toracica, mediastino. Può essere effettuata utilizzando mezzi di contrasto che permettono una migliore risoluzione.                    Da: actinomycose/3.jpg CT thorax with contrast showing numerous pulmonary nodules, ranging from only a few millimeters in size to masses such as that seen in the left lower lobe. Da:

5 - RM (risonanza magnetica), basata sull'impiego di potenti magneti che formano campi magnetici ed emissione di onde radio rilevate da apparecchiature sofisticate permette di aggiungere valide informazioni a quelle della TAC. Da: Da:

6 - Scintigrafia polmonare, si distinguono:
scintigrafia perfusionale, eseguita utilizzando aggregati di albumina marcati con tecnezio e iniettati endovena, per valutare la vascolarizzazione; Paziente di 64aa immobilizzato da 3 mesi per paraplegia che ha presentato dispnea improvvisa ed edema gamba dx. RX torace normale. La scintigrafia polmonare dimostrava una perfusione praticamente assente del polmone sn. Da: embolia/polmonedx.jpg Da:

7 scintigrafia ventilatoria, eseguita utilizzando xenon, gas radioattivo, (o altri) che viene inalato, per valutare la ventilazione; in alcuni casi può essere molto utile il confronto ventilazione perfusione Nello stesso paziente della precedente scintigrafia di perfusione la scintigrafia ventilatoria era normale. Cioè polmone ventilato ma non perfuso. Quadro fortemente sospetto per embolia polmonare. Da: Da:

8 scintigrafia di captazione, eseguita utilizzando gallio (o altri isotopi) impiegata principalmente nello studio di neoplasie e malattie interstiziali. Da: nucmed.richis.org/mediaimage/ Infec/

9 PET (tomografia a emissione di positroni): E’ una tecnica che studia la distribuzione di molecole traccianti metabolicamente importanti che contengono un isotopo che emette positroni (11C, 13N, 15O, ecc.). La tecnica può essere combinata con la TC aumentando le informazioni. Da:

10 - Angiografia polmonare, esame radiologico eseguito iniettando nei vasi un mezzo di contrasto, utile ad es. come conferma nell'embolia polmonare. Può essere combinata con TC o RM (angio-TC, angio-RM) Da: radpath/p/GPULMONARY_EM... Da: image/reumat/takayasu.jpg

11 Indagini strumentali - Broncoscopia, consente una visualizzazione diretta delle vie aeree. E‘ resa più facile dal broncoscopio a fibre ottiche che permette l'esecuzione di biopsie endobronchiali o transbronchiali e di esami citologici sui liquidi di lavaggio o dopo il ”brushing” (spazzolamento di una zona di parete bronchiale). - Biopsia transtoracica (anche sotto controllo radiologico o TAC) images/pneumologia/Bal1.jpg broncoscopy.jpg

12 Valutazione chimica, microscopica o colturale
esami batteriologici e citologici possono essere effettuati sull'espettorato (per gli esami batteriologici al fine di evitare le contaminazioni delle prime vie aeree può essere utile il prelievo transtracheale o mediante broncoscopia) o sul liquido pleurico. - esame chimico del liquido pleurico, al fine di distinguerne la natura, principalmente differenziare tra essudato e trasudato. Da: Documentazione citologica su escreato di cellule di microcitoma (etp polmonare) Presenza nell’escreato di numerosi eosinofili. Da:pathology2.jhu.edu/.

13 Da: R. Massini, Medicina Interna, McGraw-Hill 1994

14 Colorazione di Ziehl Neelsen del micobatterio tubercolare su escreato
Da:teaching.path.cam.ac.uk/ Colorazione di Gram di Haemophilus influenzae su escreato Da:

15 Da: R. Massini, Medicina Interna, McGraw-Hill 1994

16 Valutazione funzionale
- Spirometria (prove di funzionalità respiratoria) consentono di misurare i volumi, le capacità e i flussi respiratori: I principali volumi sono: - Volume corrente (VC) aria inspirata o espirata in un normale atto inspiratorio (ca. 500 ml) - Volume di riserva inspiratoria (VRI): volume d'aria che può essere ulteriormente inspirato dopo inspirazione normale (ca. 1,5-4 l) - Volume di riserva espiratoria (VRE): volume d'aria che può essere ulteriormente espirato dopo espirazione normale (ca. 1-2 l) - Volume residuo (VR): volume d'aria che rimane nel polmone dopo espirazione forzata (ca. 1-2 l) - Capacità polmonare totale (CPT): somma dei 4 volumi precedenti (VC + VRI + VRE + VR) - Capacità funzionale residua (CFR): volume d'aria che resta nei polmoni dopo un'espirazione normale (VRE + VR) - Capacità vitale (CV): massimo volume d'aria mobilizzabile in un ciclo respiratorio (VC + VAI + VRE) Altro parametro importante è il VEMS (volume espiratorio massimale/secondo). cioé la quantità di aria espulsa nel primo secondo di una espirazione forzata, effettuata dopo un'inspirazione forzata e il suo rapporto con la capacità vitale (VEMS/CV). Nelle malattie ostruttive polmonari si riduce soprattutto il rapporto VEMS/CV; nelle malattie restrittive diminuiscono i valori della CPT. Un parametro utile nel monitoraggio delle malattie ostruttive è rappresentato dal PEF (picco di flusso espiratorio) rilevabile dal paziente a domicilio con semplici apparecchi.

17 Da: R. Massini, Medicina Interna, McGraw-Hill 1994

18 Normal spirometric flow diagram. (A) Flow-volume curve
Normal spirometric flow diagram. (A) Flow-volume curve. (B) Volume-time curve. The smooth lines, expiratory time of greater than six seconds, and quick peak of the peak expiratory flow rate indicate a good spirometric effort. Da:

19 - Emogasanalisi: eseguita su prelievi di sangue arterioso consente di misurare la PaCO2, la PaO2, i bicarbonati e il pH, fornendo una valutazione sullo stato di ossigenazione del sangue arterioso, della sua saturazione in CO2, dell'equilibrio acido base. Da: web.unife.it/progetti/asma/

20 Tipi di respirazione.

21 Tipi di respirazione.

22 Tipi di respirazione. Cause: Acidosi metabolica

23 Tipi di respirazione. Cause: Possibile nel sonno in bambini e anziani
Scompenso cardiaco Uremia Depressione respiratoria da farmaci Lesioni encefaliche Depressione respiratoria Lesioni encefaliche (midollari)

24 Asma bronchiale DEFINIZIONE DI ASMA 1959 "Ciba Guest Symposium":
La condizione di soggetti con restringimento diffuso delle vie bronchiali, in grado di modificarsi in brevi periodi di tempo sia spontaneamente, sia per effetto di terapia. 1962 "American Thoracic Society": Malattia caratterizzata da un'aumentata reattività di trachea e bronchi a vari stimoli e manifestata tramite restringimento diffuso delle vie aeree, in grado di modificarsi sia spontaneamente, sia per effetto di terapia. 1975 "American College of Chest Physicians, American Thoracic Society": Malattia caratterizzata da un'aumentata reattività delle vie aeree a vari stimoli e manifestata con rallentamento dell'espirazione forzata in grado di modificarsi sia spontaneamente, sia per effetto di terapia.

25 1975 -World Healt Organization-:
Condizione cronica caratterizzata da broncospasmo ricorrente, come risultato di una tendenza al restringimento reversibile del lume delle vie aeree in risposta a stimoli di un livello ed intensità tali da non indurre tale restringimento nella maggior parte degli individui. 1991 "National Asthma Educatlon program Offlce of Prevention, Education, and Control Natlonal Heart, Lung, and Blood Institute, NIH Bethesda": Malattia polmonare che ha le seguenti caratteristiche: 1. ostruzione delle vie aeree reversibile, spontaneamente o con la terapia, ma non completamente in alcuni pazienti; 2. infiammazione delle vie aeree; 3. esaltata reattività delle vie aeree a stimoli diversi.

26 1992 "International Consensus Report on Diagnosis and Treatment of Asthma":
Malattia infiammatoria cronica delle vie aeree nella quale molte cellule rivestono un ruolo patogenetico, compresi mastociti ed eosinofili. Negli individui suscettibili questa infiammazione provoca sintomi che sono di solito correlati ad un'ostruzione diffusa, ma variabile, delle vie aeree, che spesso è reversibile spontaneamente o dopo terapia, e provoca inoltre un aumento della reattività delle vie aeree a numerosi stimoli. 2002 “Global Initiative for asthma – GINA”: Malattia infiammatoria cronica delle vie aeree nella quale molte cellule rivestono un ruolo patogenetico, compresi mastociti, eosinofili e linfociti T. Negli individui predisposti questa infiammazione provoca sintomi (sibili, dispnea, senso di costrizione toracica, tosse ricorrente particolarmente di notte e/o al primo mattino). Essi sono di solito correlati ad un'ostruzione diffusa, ma variabile, delle vie aeree, che spesso è reversibile spontaneamente o dopo terapia. La flogosi provoca inoltre un aumento associato della reattività delle vie aeree a numerosi stimoli diversi.


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