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PubblicatoMauro Roberto Modificato 10 anni fa
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Enti ed amministrazioni pubbliche: prime riflessioni Università degli Studi di Trieste Facoltà di Scienze Politiche Corso di laurea magistrale in Scienze del Governo e Politiche Pubbliche Economia delle Aziende Pubbliche – 1° modulo
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Gli enti pubblici sono organismi dotati di una propria personalità giuridica, titolari di diritti e di doveri all'interno dell'ordinamento di appartenenza.
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– la fonte, tipicamente una legge (o un atto con forza di legge) che lo istituisca; – le finalità perseguite; – la prevalenza nel rapporto con altri soggetti di diritto, ad esempio con le persone fisiche, le quali non sono pertanto in dignità paritaria nei confronti dell'ente; – uno stretto controllo da parte degli organi statali sull'operato dell'ente; – la soggezione ad un particolare regime giuridico di diritto amministrativo, prevalente sulle corrispondenti disposizioni di diritto privato. REQUISITI PER LA CORRETTA QUALIFICAZIONE DI UN ENTE COME PUBBLICO
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Per amministrazione si intende lattività finalizzata (e di supporto) al perseguimento dei fini istituzionali di unorganizzazione.
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Nel linguaggio comune la locuzione Amministrazione Pubblica si usa indifferentemente al singolare o al plurale per indicare linsieme dei soggetti che comprende: – lamministrazione statale (ministeri ed agenzie); – il governo locale (regioni, province, comuni e città metropolitane); – gli enti pubblici.
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Diverse discipline si sono interessate al problema della definizione delle Amministrazioni Pubbliche. È possibile definire le Amministrazioni Pubbliche in modo differente, a seconda che si adotti un approccio economico- aziendale piuttosto che un approccio giuridico o, ancora, un approccio statistico.
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Per Amministrazioni Pubbliche si intendono le aziende che producono e distribuiscono ricchezza in assenza di mercato. PROSPETTIVA ECONOMICO-AZIENDALE
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PROSPETTIVA GIURIDICA quattro ambiti: 1.Normativa che disciplina il trattamento e le garanzie dei dipendenti pubblici e di quella che disciplina la trasparenza e tutela degli utenti 2.Normativa che sanziona sotto il profilo penale i reati contro le amministrazioni pubbliche 3.Diritto comunitario 4.Diritto amministrativo
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«Per amministrazioni pubbliche si intendono tutte le amministrazioni dello Stato, ivi compresi gli istituti e scuole di ogni ordine e grado e le istituzioni educative, le aziende ed amministrazioni dello Stato ad ordinamento autonomo, le Regioni, le Province, i Comuni, le Comunità montane e loro consorzi e associazioni, le istituzioni universitarie, gli Istituti autonomi case popolari, le Camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura e loro associazioni, tutti gli enti pubblici non economici nazionali, regionali e locali, le amministrazioni, le aziende e gli enti del Servizio sanitario nazionale». Art. 1 co. 2 del D.Lgs. 165/2001 NORMATIVA CHE DISCIPLINA IL TRATTAMENTO E LE GARANZIE DEI DIPENDENTI PUBBLICI E DI QUELLA CHE DISCIPLINA LA TRASPARENZA E TUTELA DEGLI UTENTI
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Lambito della normativa che sanziona sotto il profilo penale i reati contro le amministrazioni pubbliche la è piuttosto restrittivo e si limita in prevalenza ai soggetti pubblici che esercitano funzioni di carattere autoritativo NORMATIVA CHE SANZIONE SOTTO IL PROFILO PENALE I REATI CONTRO LE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE
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La nozione si estende ai c.d organismi di diritto pubblico e cioè a qualsiasi organismo: avente personalità giuridica; istituito per soddisfare bisogni di interesse generale aventi carattere non industriale e commerciale; la cui attività sia finanziata in modo maggioritario dallo Stato, dagli enti pubblici territoriali oppure la cui gestione sia soggetta al controllo di questi ultimi oppure ancora il cui organo di amministrazione, di direzione o vigilanza sia costituito da membri più della metà dei quali designata dallo stato o dagli enti pubblici. DIRITTO COMUNITARIO
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La nozione di amministrazioni pubbliche si amplia ancora, dal momento che in essa rientrerebbero non solo i soggetti a disciplina pubblicistica ma tutte le attività, da chiunque e in qualunque forma giuridica esercitate, a finalità pubblicistica. DIRITTO AMMINISTRATIVO
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Si rifà ai criteri del Sistema dei Conti Europeo Sec95, che adotta un criterio funzionale ai fini della classificazione dellinsieme dei soggetti appartenenti al settore pubblico. Secondo tale criterio si considerano amministrazioni pubbliche le unità istituzionali che agiscono da produttori di beni e servizi non destinabili alla vendita, la cui produzione è destinata a consumi collettivi e individuali ed è finanziata in prevalenza da versamenti obbligatori effettuati da unità appartenenti ad altri settori e/o tutte le unità istituzionali la cui funzione principale consiste nella redistribuzione del reddito e della ricchezza del paese. APPROCCIO STATISTICO
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Le Amministrazioni Pubbliche: caratteristiche gestionali
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Gli elementi che caratterizzano le Amministrazioni Pubbliche sono sostanzialmente riferibili a: – natura eterogenea dei prodotti; – assenza del prezzo di cessione dei prodotti; – formalizzazione dellattività amministrativa; – interdipendenza tra tempi e ritmi della gestione e tempi e ritmi istituzionali; – valutazione dellattività amministrativa.
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NATURA ETEROGENEA DEI PRODOTTI Lattività delle Pubbliche Amministrazioni può riguardare: – una classe di prodotti connessa al potere sovrano nei confronti della comunità di riferimento; – i c.d. beni collettivi o beni pubblici; – una classe di beni che, a differenza dei beni collettivi, sono divisibili ed escludibili dalluso, ma prodotti dal settore pubblico per ragioni di natura diversa; – trasferimenti finanziari; – atti di indirizzo, programmi e politiche che costituiscono punti di riferimento per i soggetti economici e sociali.
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ASSENZA DEL PREZZO DI CESSIONE DEI PRODOTTI I prodotti delle Amministrazioni Pubbliche sono parzialmente o totalmente ceduti senza un diretto corrispettivo economico o mediante la corresponsione di somme che non rappresentano effettivamente il valore del bene/servizio ceduto (tariffe e tasse). Per questa ragione, nel settore pubblico, viene meno uno dei tipici strumenti di governo e valutazione della gestione: la reazione della domanda.
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FORMALIZZAZIONE DELLATTIVITA AMMINISTRATIVA Riguarda: – gli organi che hanno il potere di operare in base allattribuzione di competenze; – la successione delle diverse operazioni e le relative modalità di svolgimento; – il modo di concretizzare le decisioni aventi rilevanza esterna; – gli elementi che devono essere esplicitamente presenti e menzionati negli atti; – lesistenza di particolari condizioni per lo svolgimento di determinate attività o per ladozione di un particolare atto in una data forma e con determinati effetti.
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INTERDIPENDENZA TRA TEMPI E RITMI DELLA GESTIONE E TEMPI E RITMI ISTITUZIONALI Il consenso e la legittimazione che ne deriva sono elementi di fondamentale importanza nellambito delle Pubbliche Amministrazioni. Per questo i tempi ed i ritmi istituzionali hanno inevitabili ripercussioni sulla possibilità di rispettare tempi e ritmi di gestione e con essi i principi di razionalità amministrativa, tecnica, organizzativa ed economica.
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INPUT OUTPUT OUTCOME Gestione internaGestione esterna EFFICIENZAEFFICACIA ECONOMICITÁ VALUTAZIONE DELLATTIVITA AMMINISTRATIVA
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Gli input rappresentano quelle risorse (beni e servizi) destinate alla produzione che si intende realizzare (tali risorse entrano nel processo produttivo). Gli output sono costituiti dalla quantità di beni e servizi prodotti, ossia dal volume di produzione o risultato del processo produttivo. Gli outcome (o impatto sociale) rappresentano limpatto prodotto sulla comunità di riferimento in conseguenza dellutilizzo di beni e servizi prodotti o, in generale, dellesecuzione di una data politica pubblica.
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– Economicità – Efficienza – Efficacia CRITERI DI VALUTAZIONE OPERATIVA
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ECONOMICITA Economicità della gestione: capacità mantenuta nel lungo periodo di soddisfare in modo adeguato i bisogni considerati di pubblico interesse nella comunità di riferimento, prelevando un ammontare di ricchezza dalla comunità stessa tale da essere socialmente accettabile
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EFFICIENZA Consiste nellattitudine del processo produttivo a trasformare gli input in output. Lefficienza, intesa sia come efficienza tecnica che come efficienza economica, può definirsi come rapporto tra quantità e qualità delle prestazioni e dei servizi prodotti (output) e quantità e qualità delle risorse impiegate (input, considerati nel loro valore monetario nel caso dellefficienza economica). Il livello di efficienza è più elevato al crescere del rapporto. Più sinteticamente, rapporto tra quantità e qualità delle risorse impiegate e quantità e qualità delle prestazioni e dei servizi prodotti
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EFFICACIA Intesa come efficacia sociale, connessa al raggiungimento degli obiettivi strategici dellamministrazione in termini di impatto (outcome) sulla soddisfazione dei bisogni espressi dalla comunità di riferimento. È evidente come in questa accezione lefficacia sia una dimensione più complessa da quantificare e valutare rispetto allefficienza; date le finalità delle aziende e amministrazioni pubbliche, rappresenta al tempo stesso anche la dimensione di risultato più importante e significativa.
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Occorre quindi distinguere tra efficacia gestionale ed efficacia sociale 1)Efficacia gestionale: capacità di raggiungere obiettivi prefissati (in sede di programmazione); concentra lattenzione sui fenomeni interni allazienda 2)Efficacia sociale/sanitaria: valuta la capacità di produrre effetti esterni, in particolare sui bisogni che hanno generato la domanda La valutazione di efficacia gestionale può rappresentare una buona approssimazione anche della valutazione della efficacia sociale/sanitaria ….se la programmazione delle attività è fatta in maniera coerente con i bisogni
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