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RIMETTERE IN PRIMO PIANO IL RUOLO DELLA DIDATTICA E QUINDI DELLA VARIABILE RELATIVA ALLA QUALITÀ DELLINSEGNAMENTO 23 - 24 novembre 20111Gruppo Lavoro :

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1 RIMETTERE IN PRIMO PIANO IL RUOLO DELLA DIDATTICA E QUINDI DELLA VARIABILE RELATIVA ALLA QUALITÀ DELLINSEGNAMENTO 23 - 24 novembre 20111Gruppo Lavoro : Percorsi Didattici e Inclusione

2 INDIVIDUALIZZAZIONE/PERSONALIZZAZIONE: PERVENIRE AD UNA CONDIVISIONE SEMANTICA RISPETTO ALLA METODOLOGIA RISPETTO ALLA METODOLOGIA INDIVIDUALIZZAZIONE Secondo la L.170 INDIVIDUALIZZAZIONE Secondo la L.170 PERSONALIZZAZIONE RISPETTO AGLI OBIETTIVI AZIONE FORMATIVA Con obiettivi comuni CON DSA AZIONE FORMATIVA Con obiettivi comuni CON DSA L.104/92

3 PER UN MODELLO INCLUSIVO DI DIDATTICA INDIVIDUALIZZATA Per unità didattica sintende una porzione del programma di una certa disciplina. Ciò che qualifica una UD è il suo essere centrata su un certo argomento di una certa materia, su un nucleo di elementi fortemente interrelati,essenziali e basilari rispetto alla struttura epistemologica della disciplina. Pur integrata nellarchitettura della disciplina lUD deve avere un autosufficienza ed essere oggetto di un apprendimento compiuto. PROGRAMMAZIONE PER U.D (U.D.A) PROGRAMMAZIONE PER U.D (U.D.A)

4 COME … PERSONALIZZAZIONE DEGLI OBIETTIVI E CRITERIO DI PADRONANZA Definire l obiettivo descrivendo labilità che gli è inerente nei termini di una prestazione osservabile. Criterio di padronanza stabilisce una sorta di regola che definisce quando un obiettivo è raggiunto.

5 SITUAZIONE INIZIALE DETERMINAZIONE DEI PREREQUISITI COGNITIVI SPECIFICI VALUTAZIONE DINGRESSO (ACCERTAMENTO DEI PREREQUISITI) Cosa il bambino deve già sapere e sapere fare per svolgere il compito previsto dallobiettivo? Aspetto della continuità. In caso di accertamento del possesso dei prerequisiti far scattare ladattamento dellinsegnamento al livello di partenza degli alunni. (prevedere allinizio dellUD un segmento di lavoro dedicato al recupero precoce o al consolidamento dei relativi prerequisiti essenziali in modo da assicurare che li padroneggino al momento di affrontare lUD) Questo segmento non deve essere considerato un fatto episodico ma un intervento organicamente e sistematicamente previsto nel quadro dellorganizzazione didattica.

6 FASE DI AVVIO SEGMENTO INIZIALE DI ISTRUZIONE Comunicazione allalunno degli Obiettivi dell UDA INSEGNANTIALUNNI - comunicazione chiara - comunicazione concreta (illustrando le prestazioni che si deve essere in grado di fornire) - mostrando le applicazioni di tali competenze (es. per laddizione in colonna un problema che indica unoperazione a due cifre) - richiamare largomento precedente - sono informati con un linguaggio chiaro e concreto sul compito di apprendimento per cui: - si strutturano un set di attenzione più preciso; - selezionano le informazioni più pertinenti al compito da realizzare

7 Somministrazione del materiale di apprendimento PROCEDURE DI FACILITAZIONE/DIFFERENZIAZIONE DEL MATERIALE Materiale 1) Facilitazione seguendo i seguenti criteri: - scelte lessicali - struttura informativa - struttura architettonica - riduzione testo 2) Differenziazione delle modalità di presentazione PROCEDURE DI FACILITAZIONE/DIFFERENZIAZIONE DEL MATERIALE SITUAZIONE DI APPRENDIMENTO AUTOAPPRENDIMENTO Su materiali forniti dalla scuola: da solo in coppia con tutor in piccolo gruppo ETEROAPPRENDIMENTO Esposizione- adattare i codici linguistici ai livelli di comprensione verbale dei bambini,assicurando unesposizione semplice e chiara nelle micro e macrostrutture sintattico/semantiche utilizzando le seguenti indicazioni: scelte lessicali: chiare e possedute dal bambino; scelte sintattiche: periodi semplici; contenuto informativo: diretto ed esplicito struttura informativa: tale da rendere le informazioni essenziali; struttura architettonica : struttura del discorso che risulti logica ed evidente Spiegazione a voce/con materiali e guida allapprendimento.

8 LA VALUTAZIONE Si ritiene utile pervenire a delle linee guida di Istituto sulla valutazione che contengano: un pacchetto di prove condivise e testate criteri di creazione, somministrazione e attribuzione dei punteggi di valutazione delle prove orali e scritte, tenendo conto sia degli alunni con difficoltà sia di quelli con DSA (contenuto vs forma, distribuzione delle prove e loro quantità...) modalità di comunicazione dei risultati agli alunni e alle famiglie modalità di archiviazione delle prove in modo da poterle consultare negli anni per poter tenere sotto controllo i processi di apprendimento VALUTAZIONE PER LAPPRENDIMENTO (IN ITINERE) La funzione è quella di ottenere informazioni analitiche sul raggiungimento dei singoli obiettivi da parte di ciascuna alunno. Scopo della valutazione è quella di fare scattare immediatamente procedure di recupero in rapporto ad obiettivi che non risultino adeguatamente conseguiti. VALUTAZIONE SOMMATIVA valutare lapprendimento complessivo di ogni allievo in rapporto allUD giudicare la produttività della stessa UD

9 IL TEMPO NEL PERCORSO DI APPRENDIMENTO a) la previsione di tempi necessari per svolgere un compito di apprendimento deve tenere conto del ritmo degli allievi più lenti; a.1 nel caso necessiti unulteriore dilatazione del tempo, assegnare tempi aggiuntivi; a.2 qualora si ravvisi la necessità di un recupero/potenziamento al seguito del quale permangano le difficoltà individuate senza miglioramenti significativi, informare la famiglia per uneventuale segnalazione ai Servizi b) la previsione di attività per gli allievi che hanno ritmi di apprendimento più veloci: approfondimento consolidamento

10 POTENZIAMENTO... Come ? TEMPISTIVITA : lintervento sulle lacune riscontrate deve essere immediato MIRATO/ANALITICO : deve essere centrato sulle competenze che risultano carenti SISTEMATICO, cioè non deve essere visto come un intervento straordinario da attivare in casi eccezionali,ma come un aspetto strategico e costante dellattività didattica,In pratica per ogni UD si deve prevedere un tempo di recuperare(pari circa1/3 o ½ del tempo assegnato allUD stessa)

11 POTENZIARE...Quando e Cosa ? In presenza di rilevate difficoltà di apprendimento Elementi funzionali al potenziamento Tenendo conto delle finestre evolutive, attività didattiche mirate al recupero (strategie didattiche incluse). Con gli alunni DSA il potenziamento potrebbe consistere nelladdestramento alluso delle nuove tecnologie e degli strumenti compensativi, nonché nellavvio allacquisizione di un metodo di studio. La CONCESSIONE DI TEMPI SUPPLETIVI per lapprendimento LA DIFFERENZIAZIONE DELLAPPROCCIO DIDATTICO utilizzando i correttivi didattici:

12 I COMPITI PER CASA Riflessione a parte merita laspetto dei compiti per casa intesi come rinforzo per gli apprendimenti,quindi... mirati sul compito proposto in classe mirati ad anticipare gli argomenti successivi con uneventuale parte facoltativa libero nella modalità di esecuzione.

13 ORGANIZZAZIONE Aula madre laboratori flessibilità Aula madre laboratori flessibilità SPAZI Ruolo del referente DSA ORARI I GRUPPI LA COLLEGIALITA mediazione nell'ambito della rete di sostegno: scuola - alunno-famiglia supporto nella redazione del PDP supporto psicopedagogico al team (sostegno ai processi di ricerca didattica) fonte di informazione, formazione, risorse (tutor in un contesto di formazione assistita). mediazione nell'ambito della rete di sostegno: scuola - alunno-famiglia supporto nella redazione del PDP supporto psicopedagogico al team (sostegno ai processi di ricerca didattica) fonte di informazione, formazione, risorse (tutor in un contesto di formazione assistita). -Frammentazione -classi aperte -Frammentazione -classi aperte Cooperative learning Recuperare una dimensione collegiale del team nell'ottica di una programmazione condivisa.

14 Grazie per la vostra attenzion e … e …. Per gli approfon dimenti cliccate qui incontro_ gruppo_2 4-11- 2011.doc incontro_ gruppo_2 4-11- 2011.doc Buona scuola a tutti …. Seminario reg. D.S.A. - Montegrotto 23-24 novembre 2011


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