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Tossicologia una scienza applicativa

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Presentazione sul tema: "Tossicologia una scienza applicativa"— Transcript della presentazione:

1 Tossicologia una scienza applicativa

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5 Safety of Food Products
Food additives and flavourings Food additives Food additives are substances added intentionally to foodstuffs to perform certain technological functions, for example to colour, to sweeten or to preserve. Food additives are defined in Community legislation as "any substance not normally consumed as a food in itself and not normally used as a characteristic ingredient of food whether or not it has nutritive value, the intentional addition of which to food for a technological purpose … results ... in it or its by-products becoming directly or indirectly a component of such foods." (for full definition see: Article 1(2) of Directive 89/107/EEC)

6 they present no hazard to the health of the consumer.
Food additives are authorised at EU level for all the fifteen Member States, as well as for Norway and Iceland. The Community legislation on food additives is based on the principle that only those additives that are explicitly authorised may be used. Most food additives may only be used in limited quantities in certain foodstuffs. Food additives may only be authorised if: there is a technological need for their use, they do not mislead the consumer, they present no hazard to the health of the consumer.

7 Prior to their authorisation, food additives are evaluated for their safety by the Scientific Committee on Food, an expert panel that advises the European Commission in questions relating to food.

8 The Community legislation on food additives consists of the following Directives:
Council Directive 89/107/EEC, as amended by Directive 94/34/EC, that provides the framework for the authorisation of food additives; European Parliament and Council Directive 94/36/EC that lays down detailed rules on colours; European Parliament and Council Directive 94/35/EC, as amended by Directive 96/83/EC, that lays down detailed rules on sweeteners; European Parliament and Council Directive 95/2/EC, as amended by Directives 96/85/EC, 98/72/EC and 2001/5/EC, that lays down detailed rules for authorisation of all food additives other than colours and sweeteners.

9 Furthermore, all authorised food additives have to fulfil purity criteria which are set out in detail in three Commission Directives: Directive 95/31/EC as amended by Directive 98/66/EC and Directive 2000/51/EC for sweeteners; Directive 95/45/EC as amended by Directive 99/75/EC for colours; Directive 96/77/EC as amended by Directive 96/86/EC and Directive 2000/63/EC for additives other than colours and sweeteners.

10 Decisione (2000/769/CE) della Commissione del 6 dicembre 2000
Proroga per la quarta volta la validità della decisione 1999/815/CE riguardante provvedimenti che vietano l’immissione sul mercato di giocattoli e articoli di puericultura destinati ad essere messi in bocca da bambini d’età inferiore a tre anni e fabbricati in PVC morbido contenente taluni ftalati.

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16 FARMACI (SPECIALITA’ MEDICINALI)
1) Studi pre-registrativi Per l’autorizzazione all’immissione in commercio (registrazione) sono richiesti studi tossicologici sperimentali. Il tipo di studi da effettuare e le modalità con cui vanno eseguiti sono definiti da apposite Linee Guida, in base alle modalità di utilizzo previste (durata, via di somministrazione, popolazione trattata) ed alla natura del farmaco (attività farmacologica, struttura chimica). Negli studi clinici pre-registrativi (fase I-III) si possono identificare gli effetti tossici più frequenti.

17 2) Studi post-marketing
Dopo l’immissione in commercio la tossicità nell’uomo nell’intera popolazione trattata e nelle condizioni di utilizzo reale viene monitorata tramite la farmacovigilanza.

18 Sviluppo di un farmaco

19 Fallimento di nuovi medicinali durante lo sviluppo
Motivi del fallimento Tossicità: 22% Mancanza di efficacia: 31% Inadeguate proprietà biofarmaceutiche (assorbimento, stabilità ecc.): 41% Motivi di marketing: 6% Derived from typical statistics provided by Pharmaceutical Research and Manufacturers of America (PhRMA).

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21 Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto (RCP)
1. DENOMINAZIONE DEL MEDICINALE  {denominazione (commerciale) del prodotto <dosaggio> <forma farmaceutica>}  2. COMPOSIZIONE QUALITATIVA E QUANTITATIVA   3. FORMA FARMACEUTICA  4. INFORMAZIONI CLINICHE  4.1 Indicazioni terapeutiche  4.2 Posologia e modo di somministrazione  4.3 Controindicazioni  4.4 Avvertenze speciali e opportune precauzioni d'impiego  4.5 Interazioni con altri medicinali ed altre forme d’interazione  4.6 Gravidanza ed allattamento  4.7 Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchine 4.8 Effetti indesiderati 4.9 Sovradosaggio

22 5. PROPRIETÀ FARMACOLOGICHE 5.1 Proprietà farmacodinamiche
5.2 Proprietà farmacocinetiche 5.3 Dati preclinici di sicurezza 6. INFORMAZIONI FARMACEUTICHE 6.1 Elenco degli eccipienti 6.2 Incompatibilità 6.3 Periodo di validità 6.4 Speciali precauzioni per la conservazione 6.5 Natura e contenuto della confezione 6.6 Istruzioni per l’uso 7. TITOLARE DELL'AUTORIZZAZIONE ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO  8. NUMERO DELL’AUTORIZZAZIONE ALL’IMMISSIONE IN COMMERCIO  9. DATA DELLA PRIMA AUTORIZZAZIONE/ RINNOVO DELL’ AUTORIZZAZIONE  10. DATA DI REVISIONE DEL TESTO

23 FLAGYL 2.0 COMPOSIZIONE QUALITATIVA E QUANTITATIVA Ogni candeletta contiene: metronidazolo 500 mg. Ogni compressa contiene: metronidazolo 250 mg.

24 05.3 Dati preclinici di sicurezza
Tossicità acuta. La tossicità acuta è stata saggiata per via orale nel ratto (DL50 =5000 mg/kg) e nel topo (DL50 = 4300 mg/kg) e per via i.p. nel ratto (DL50 = 5000 mg/kg) e nel topo (DL50 = 2800 mg/kg). Tossicità cronica Nel topo trattato per 78 settimane con il metronidazolo alle dosi di mg/kg/os, la percentuale della mortalità non aumenta negli animali trattati rispetto al gruppo di controllo. Con la dose più elevata diminuisce significativamente il peso assoluto e relativo dei testicoli, delle vescicole seminali e dell'utero. Nel ratto trattato per 18 settimane con mg/kg/os, risultano ben tollerate la dose inferiore e quella intermedia. Alla dose di 300 mg/kg si manifestano: un lieve rallentamento dell'incremento ponderale (-10% rispetto ai controlli); una discreta diminuzione (-35%) del peso medio assoluto e relativo dei testicoli e una riduzione della spermatogenesi nel 50% dei ratti.

25 Le dosi di 75 e 150 mg/kg/os, somministrate per un periodo di 80 settimane, risultano ben tollerate. La dose di 300 mg/kg causa invece una diminuzione della spermatogenesi e del peso dei testicoli. In una prova della durata di 17 settimane effettuata sul cane con la somministrazione di dosi da mg/kg/os, il prodotto appare discretamente tollerato alla dose inferiore usata. A tale dose compare qualche sporadico segno di neurotossicità (atassia). A partire dalla dose di 110 mg/kg compaiono evidenti effetti neurologici di intensità dose-dipendente, con decesso spontaneo di alcuni animali oppure con sacrificio obbligato dei medesimi per la gravità e il persistere della sintomatologia neurotossica. L'esame istologico non rivela l'esistenza di lesioni a livello del SNC

26 Il metronidazolo è ben tollerato nella scimmia, alle dosi di mg/kg/os somministrate per un periodo di 14 settimane. Sempre nella scimmia, il trattamento per un anno con dosi di 75 e 150 mg/kg/os ha dato i seguenti risultati: - la dose inferiore si può considerare nel complesso ben tollerata, se si escludono le indicazioni di una lieve epatotossicità; - in corrispondenza della 34a e 130a giornata di trattamento, 2/6 delle scimmie trattate alla dose di 150 mg/kg sono decedute dopo avere manifestato una sindrome depressiva accompagnata da anoressia e perdita di peso.

27 Studi sulla riproduzione
La tossicità fetale è stata saggiata in diverse prove nel topo, nel ratto e nel coniglio. Il prodotto, somministrato nelle tre specie durante tutto il periodo dell'organogenesi fino alla dose di 200 mg/kg/os, non ha evidenziato effetti teratogeni. Il metronidazolo, alle dosi di 50 e 200 mg/kg/os non influisce sulle funzioni generali della riproduzione e sulla fertilità del ratto maschio e femmina. La tossicità peri-post-natale è stata indagata somministrando 50 e 200 mg/kg/os di metronidazolo a femmine di ratto, dal 14° giorno di gestazione fino al 21° giorno successivo al parto (momento dello svezzamento). Nessun effetto tossico è stato evidenziato nei piccoli nati (F) e neppure negli F2 derivati dagli F1 .

28 Mutagenesi Gli studi sull'attività mutagena hanno dato i seguenti risultati: il metronidazolo risulta mutageno al test di Ames; non risulta invece mutageno quando saggiato sul fibroblasti umani (sintesi non programmata del DNA), in presenza o in assenza di attivazione metabolica. Con il micronucleus test, sia nel topo fino alla dose di 342 mg/kg/i.p. ripetuta 2 volte, sia nel ratto alle dosi di mg/kg/i.p., il metronidazolo non è mutageno1. Non è risultato mutageno1 neppure nel ratto (test dominante letale2) alle dosi di 300 e 600 mg/kg/os ripetute per 5 giorni consecutivi. Note. 1: si deve intendere clastogeno (sono test di aberrazione cromosomica). 2: il test del dominante letale misura le morti embrionali e fetali nella progenie di animali trattati.

29 Cancerogenesi Gli effetti cancerogeni del metronidazolo sono stati studiati nel topo, nel ratto e nell'hamster. - Topo: le dosi di mg/kg/os sono state somministrate per tutta la durata della vita. Il trattamento non ha influenzato il tempo di soprovvivenza. Negli animali trattati si manifesta tuttavia un aumento della frequenza dei tumori polmonari (adenomi), nonché di linfomi maligni nelle sole femmine che avevano ricevuto le due dosi più elevate. Gli esiti di altri due studi condotti nel topo, con la somministrazione orale di mg/kg per 78 settimane e per 92 settimane, non hanno confermato l'aumento della frequenza dei linfomi maligni osservato nel primo studio di cancerogenesi.

30 - Ratto: la somministrazione, limitatamente alle femmine, di una dose di 70 mg/kg/os per un periodo di 66 settimane non aumenta l'incidenza di tumori negli animali trattati rispetto al gruppo di controllo. - Hamster: In un primo studio il trattamento si è protratto per tutta la durata della vita degli animali con somministrazione del metronidazolo a settimane alterne, alle dosi di 84 e 168 mg/kg/os. In un secondo studio le dosi di 30 e 80 mg/kg/os sono state somministrate giornalmente per un periodo di 93 settimane. In entrambi gli studi non sono stati osservati effetti cancerogeni.

31 Metronidazolo, classificazione IARC: classe 2B (possibile cancerogeno nell’uomo).

32 04.3 Controindicazioni Ipersensibilità ai componenti o a sostanze strettamente equivalenti dal punto di vista chimico. Soggetti con ipersensibilità già accertata verso il medicamento. Soggetti con discrasie ematiche o con malattie del SNC in fase attiva. Gravidanza accertata o presunta. Allattamento.

33 04.4 Speciali avvertenze e precauzioni per l'uso
Da usare sotto stretto controllo medico. Durante il trattamento le urine possono assumere un colore rossiccio-marrone dovuto a pigmenti solubili del farmaco. Il prodotto ha dimostrato proprietà cancerogena negli animali in particolari condizioni sperimentali. Le candelette sono confezionate con eccipienti parzialmente insolubili per permettere un più prolungato contatto del medicamento in cavità. Pertanto la emissione, a distanza di tempo, di piccoli frammenti indisciolti non è indice di alterazione delle caratteristiche del prodotto. L'uso del prodotto deve essere limitato ai casi di Trichomoniasi sintomatica.


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