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A livello individuale, è possibile prevenire la manifestazione del burn-out attraverso l’adozione di strategie funzionali di gestione dello stress. L’obiettivo.

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Presentazione sul tema: "A livello individuale, è possibile prevenire la manifestazione del burn-out attraverso l’adozione di strategie funzionali di gestione dello stress. L’obiettivo."— Transcript della presentazione:

1 A livello individuale, è possibile prevenire la manifestazione del burn-out attraverso l’adozione di strategie funzionali di gestione dello stress. L’obiettivo allargato diviene migliorare la salute, il benessere e la qualità di vita. Se si mantiene la consapevolezza del proprio ruolo professionale, lo stare in relazione con una persona sofferente consente uno scambio. Al contrario, un investimento eccessivo (l’ipercoinvolgimento) o un atteggiamento freddo e distaccato rappresentano sia causa, che sintomo del burn-out. 27/03/2017 Seminario di formazione Scuola – 5 ottobre Istituto Monti ASTI Calcagno Franco

2 Non è terribile la morte, ma l’etichetta di terribilità che le diamo.
Ma non solo!!! E’ NECESSARIO MODIFICARE la propria PERCEZIONE degli EVENTI STRESSANTI !!! “Più che dagli eventi l’uomo è turbato dalla sua opinione degli eventi. Non è terribile la morte, ma l’etichetta di terribilità che le diamo. Problemi, turbamenti, angosce sono nei nostri pensieri.” (Epiteto, 120 d.C.) 27/03/2017 Seminario di formazione Scuola – 5 ottobre Istituto Monti ASTI Calcagno Franco

3 Come fare Sviluppare adeguate tecniche di comunicazione nella relazione di aiuto e privilegiare uno stile di comunicazione assertiva (comportamento assertivo) Modificare il senso del controllo e della prevedibilità che abbiamo degli eventi (Locus of Control) Adottare adeguate strategie di Coping (fronteggiamento di situazioni nuove e problematiche) e sviluppare un adeguato senso di Autoefficacia Automonitorare pensieri, immagini, emozioni, comportamenti (Analisi funzionale) 27/03/2017 Seminario di formazione Scuola – 5 ottobre Istituto Monti ASTI Calcagno Franco

4 Ciò che promuove un MIGLIORAMENTO del lavoro EDUCATIVO e RELAZIONALE, così come un AUTENTICO APPRENDIMENTO (e la concomitante CRESCITA MENTALE, AFFETTIVA e RELAZIONALE e non solo quella meramente cognitiva, intellettuale e culturale) è la capacità e la forza di TOLLERARE ed ELABORARE la SOFFERENZA PSICHICA. 27/03/2017 Seminario di formazione Scuola – 5 ottobre Istituto Monti ASTI Calcagno Franco

5 In quest’ottica, NELLA SCUOLA (e nei vari servizi) la prima cosa da fare è predisporre uno SPAZIO PROFESSIONALE e MENTALE – istituzionale, strutturato e continuo – PER CONFRONTARSI concretamente su ciò che si fa. E avere QUALCUNO – un formatore, un consulente, uno psicologo, oltre che in una certa misura i colleghi stessi e la dirigenza – CHE CI AIUTI a farlo. È SOLO la CONDIVISIONE delle SITUAZIONI PROBLEMATICHE FRUSTRANTI e la COMPRENSIONE EMOTIVA della SITUAZIONE che aiuta ad attenuare il livello della persecuzione interna (si tratta, insomma, di PROMUOVERE LA PENSABILITA’). 27/03/2017 Seminario di formazione Scuola – 5 ottobre Istituto Monti ASTI Calcagno Franco

6 condividere la gestione del carico di lavoro con il gruppo
A livello organizzativo, sono necessarie strategie volte a promuovere l’impegno professionale e l’armonia tra operatore e posto di lavoro. Per es.: condividere la gestione del carico di lavoro con il gruppo creare e alimentare il “senso di squadra” partecipare attivamente al processo decisionale (personalizzazione dello stile, adattamento degli orari..) comunicare (chiarezza dei messaggi, obiettivi realistici e credibili…) riconoscere una ricchezza nelle diversità (cogliere le potenzialità positive nell’incontro con alunni, operatori e colleghi…) crescere professionalmente (formazione e cultura dell’approfondimento e dell’aggiornamento...) 27/03/2017 Seminario di formazione Scuola – 5 ottobre Istituto Monti ASTI Calcagno Franco

7 Ma anche: sfoghi per le frustrazioni legami sociali
ricerca di nuovi stimoli professionali 27/03/2017 Seminario di formazione Scuola – 5 ottobre Istituto Monti ASTI Calcagno Franco

8 Strategie di Coping Senso di Autoefficacia
Possiamo definire l’autoefficacia come “La convinzione nelle proprie capacità di organizzare e realizzare il corso di azioni necessario a gestire adeguatamente le situazioni che si incontrano, in modo da raggiungere i risultati prefissati” (Bandura, 1992) Ad essa si lega la possibilità di modificare il proprio comportamento disfunzionale e di mantenere alta la motivazione al cambiamento già avviato. Implica porsi obiettivi realistici e la valutazione dei risultati in termini di corrette attribuzioni di responsabilità a sé, alle proprie capacità espresse e potenziali, alla difficoltà della situazione, ad agenti esterni prevedibili e non. 27/03/2017 Seminario di formazione Scuola – 5 ottobre Istituto Monti ASTI Calcagno Franco

9 Analisi funzionale degli eventi stressanti (Antecedenti / Pensieri - Emozioni / Comportamento)
L’analisi funzionale è considerata una strategia per focalizzare l’attenzione sul comportamento; può essere utile per ogni operatore delle relazioni di aiuto. Allena all’osservazione e diviene un passaggio indispensabile anche per mettere in atto quelle misure protettive, correttive ed adattive che permettono di tutelarci dal disagio e dallo stress, attraverso il cambiamento degli stili di pensiero disfunzionali e l’introduzione di soluzioni alternative. La comprensione dei problemi determina la nostra capacità nell’affrontarli. 27/03/2017 Seminario di formazione Scuola – 5 ottobre Istituto Monti ASTI Calcagno Franco

10 Analisi funzionale degli eventi stressanti (Antecedenti / Pensieri - Emozioni / Comportamento)
L’analisi funzionale spiega il legame tra eventi – pensieri/emozioni – comportamenti ed i fattori di mantenimento (es. ripetizione) o cambiamento (es. estinzione dei comportamenti stessi). È utile per osservare le situazioni e i comportamenti propri ed altrui. Inoltre, permette di imparare a modulare i propri stati d’animo, individuando e modificando eventuali pensieri disfunzionali. 27/03/2017 Seminario di formazione Scuola – 5 ottobre Istituto Monti ASTI Calcagno Franco

11 ES: analizzo un evento che ha generato in me stress
Analisi funzionale degli eventi stressanti (Antecedenti / Pensieri - Emozioni / Comportamento) ES: analizzo un evento che ha generato in me stress Evento: il capo mi rimprovera perché ho sbagliato un compito Pensiero disfunzionale: non sono capace di fare nulla. Sbaglio sempre tutto Emozione: senso di frustrazione e abbattimento. Sentimento di inefficacia. Stress Comportamento: cerco di evitare ulteriori compiti e li affido ad altri colleghi. 27/03/2017 Seminario di formazione Scuola – 5 ottobre Istituto Monti ASTI Calcagno Franco

12 Lo stile assertivo Si basa sul diritto di essere trattati con rispetto, di essere sé stessi e di essere liberi di credere nei propri valori. 27/03/2017 Seminario di formazione Scuola – 5 ottobre Istituto Monti ASTI Calcagno Franco

13 Assertività Modalità di vita caratterizzata da un atteggiamento positivo verso se stessi e verso gli altri. È la caratteristica di chi realizza se stesso, manifestando le proprie doti e le proprie esigenze nel contesto sociale. “È la qualità di chi è in grado di far valere le proprie opinioni e i propri diritti, pur rispettando quelli degli altri” (trad. Zingarelli 1986). 27/03/2017 Seminario di formazione Scuola – 5 ottobre Istituto Monti ASTI Calcagno Franco

14 Gli stili di comunicazione
Stile PASSIVO Stile AGGRESSIVO Stile ASSERTIVO 27/03/2017 Seminario di formazione Scuola – 5 ottobre Istituto Monti ASTI Calcagno Franco

15 Non essere né passivi, né aggressivi !!!
27/03/2017 Seminario di formazione Scuola – 5 ottobre Istituto Monti ASTI Calcagno Franco

16 Persona inibita Indugia nel prendere iniziative.
Permette ali altri di decidere per lui. Raggiunge con fatica e frustrazione i propri obiettivi personali e di lavoro. Permette agli altri di violare i propri diritti e di manipolarlo. Si sente insoddisfatto e insicuro. Tende a isolarsi. Genera sensazioni di imbarazzo, noia, irritazione o disgusto. Non dà feedback. 27/03/2017 Seminario di formazione Scuola – 5 ottobre Istituto Monti ASTI Calcagno Franco

17 Persona aggressiva Assume le iniziative oppure boicotta quelle altrui.
Raggiunge obiettivi personali a spese degli altri. Viola i diritti altrui e manipola. Si sente ostile e rancoroso, umilia e depreca. Genera posizioni di difesa e vendetta. Non ascolta i feedback. 27/03/2017 Seminario di formazione Scuola – 5 ottobre Istituto Monti ASTI Calcagno Franco

18 Persona assertiva Assume iniziative su consultazione.
Esamina le alternative. Raggiunge i propri obiettivi senza prevaricare. Difende i propri diritti, rispettando quelli degli altri. Ha una immagine realistica di sé. Tende all’interdipendenza. Genera apertura, collaborazione e fiducia. Produce e ascolta i feedback. 27/03/2017 Seminario di formazione Scuola – 5 ottobre Istituto Monti ASTI Calcagno Franco

19 Caratteristiche del messaggio verbale STILE PASSIVO
- Affermazioni lunghe e ripetitive - Offerta costante di scuse - Uso di frasi che minimizzano i propri bisogni - Uso di parole riempitive, come ad esempio “FORSE” - Uso frequente di affermazioni del tipo “DOVREI” - Frasi di autocommiserazione del tipo mi “MI SENTO PROPRIO GIÙ” - Frequenti giustificazioni - Poche affermazioni che iniziano col pronome “IO” 27/03/2017 Seminario di formazione Scuola – 5 ottobre Istituto Monti ASTI Calcagno Franco

20 Caratteristiche del messaggio verbale STILE AGGRESSIVO
- Uso eccessivo di affermazioni che iniziano col pronome “IO” - Opinioni che vengono spacciate per fatti - Domande o frasi minatorie - Consigli del tipo “DOVRETSI FARE QUESTO” - Induzione nell’altro di sensi di colpa - Uso di frasi sarcastiche o in grado di avvilire l’altro 27/03/2017 Seminario di formazione Scuola – 5 ottobre Istituto Monti ASTI Calcagno Franco

21 Caratteristiche del messaggio verbale STILE ASSERTIVO
- Affermazioni coincise, chiare e adeguate al contenuto - Uso di frasi che iniziano col pronome “io”, o del tipo “Mi piacerebbe” - Distinzione tra fatti ed opinioni - Suggerimenti non costrittivi né colpevolizzanti - Nessun tipo d’imperativi del tipo “DOVRESTI FARE COSÌ” - Critica costruttiva senza colpevolizzazione - Domande volte a capire i pensieri e i sentimenti dell’altro - Proposta di strategie atte a risolvere i problemi 27/03/2017 Seminario di formazione Scuola – 5 ottobre Istituto Monti ASTI Calcagno Franco

22 Perché scegliamo uno stile piuttosto che un altro?
27/03/2017 Seminario di formazione Scuola – 5 ottobre Istituto Monti ASTI Calcagno Franco

23 Lo stile AGGRESSIVO Attraverso il piglio duro e aggressivo si ottengono i risultati (si parte dal presupposto che gli altri siano sempre ostili e sia necessario attaccare per primi) Dopo aver aggredito qualcuno ci si sente meglio (è vero, ma si tratta di un beneficio ristretto nel tempo: infatti, prima o poi, la relazione con l’altro ne risentirà)... Il mondo è popolato da gente ostile dalla quale ci si deve difendere Si deve restituire pan per focaccia; è sufficiente che l’altro abbia un’opinione diversa dalla propria per attaccarlo senza lasciargli possibilità di esprimersi Quando non se ne può più, uno scoppio di collera è quello che ci vuole! Questa è la reazione meno criticabile a condizione che l’attacco non produca risultati mortificanti per entrambi i contendenti 27/03/2017 Seminario di formazione Scuola – 5 ottobre Istituto Monti ASTI Calcagno Franco

24 Pensieri disfunzionali
E assolutamente necessario che…io devo Questa carogna non deve permettersi… Sarebbe tremendo se.. Pensieri funzionali Mi piacerebbe che… E meglio se… E spiacevole ma posso sopportarlo Razionalizzazioni Tutto andrà bene Sicuramente sarà un successo… 27/03/2017 Seminario di formazione Scuola – 5 ottobre Istituto Monti ASTI Calcagno Franco

25 Situazioni per lavorare in gruppo
Confronto per un'analisi di pensieri disfunzionali pensieri funzionali e razionalizzazioni 27/03/2017 Seminario di formazione Scuola – 5 ottobre Istituto Monti ASTI Calcagno Franco

26 Un giorno ti dice che non piange con la collega…
Matteo bimbo di 1 anno e mezzo piange quando la madre lo porta a scuola. Un giorno ti dice che non piange con la collega… Pensiero utile Ah bene se capisco cosa vuole il bimbo forse riesco a far di più per il bimbo. Capita a tutti i bambini di piangere…sono cose che capitano… 27/03/2017 Seminario di formazione Scuola – 5 ottobre Istituto Monti ASTI Calcagno Franco

27 Andrea (15 anni) pluriripetente dopo l’ennesima verifica insufficiente (con atteggiamento provocatorio nella maggior parte dei casi) manifesta anche in modo violento le sue insofferenze nei confronti della scuola e dell’insegnante e si ritira per andare a lavorare. 27/03/2017 Seminario di formazione Scuola – 5 ottobre Istituto Monti ASTI Calcagno Franco

28 il conflitto.... COME PATOLOGICO COME FISIOLOGICO È MEGLIO EVITARLO
È RISOLVIBILE È UN FENOMENO OCCASIONALE (un venir meno a regole codificate) È UN MALE (causa danni) DEVE ESSERE ELIMINATO È INEVITABILE (tra gli esseri umani e nelle organizzazioni) È UTILE (spesso vantaggioso) È UNA CONSEGUENZA DELLA DIVERSITÀ È MEGLIO EVITARLO 27/03/2017 Seminario di formazione Scuola – 5 ottobre Istituto Monti ASTI Calcagno Franco 28

29 27/03/2017 Seminario di formazione Scuola – 5 ottobre Istituto Monti ASTI Calcagno Franco

30 Leadership Steven Soderbergh Ocean’s Eleven -2
Assegnazione dei compiti: Daniel Ocean comincia ad assegnare i compiti, utilizzando diversi stili (dal “direttivo” al “delegante”) a seconda dell’obiettivo, del compito e del collaboratore. 27/03/2017 Seminario di formazione Scuola – 5 ottobre Istituto Monti ASTI Calcagno Franco

31 Negoziazione Ron Howard A Beautiful Mind
Approccio Win-Win alla soluzione dei conflitti: prendendo spunto dall’occasione di corteggiare una ragazza “bellissima” anziché le sue “belle” amiche, il matematico John Nash spiega come è possibile agire contemporaneamente per il proprio interesse e per il bene comune. Per questa scoperta riceverà il premio Nobel per l’Economia nel 1994. 27/03/2017 Seminario di formazione Scuola – 5 ottobre Istituto Monti ASTI Calcagno Franco

32 Negoziazione Erin Brokovich – 1 Erin Brockovich – 2 Steven Soderbergh
Fallimento strategico del negoziato: Erin Brockovich, dipendente di un piccolo studio di avvocati di provincia, non cede ai tentativi di intimidazione degli avvocati della parte avversa, facendo leva sulle emozioni degli avversari e dimostrando con assertività le proprie ragioni. Benché poco ortodosso, il metodo e il linguaggio utilizzati si dimostrano efficaci. Erin Brockovich – 2 L’importanza delle relazioni: Erin Brockovich e l’avvocato per il quale lavora tentano di convincere i querelanti della cittadina di Hinkley ad affidare loro l’incarico per portare avanti il procedimento. La parcella dell’avvocato risulta esosa per i querelanti, ma Erin riuscirà a convincerli utilizzando la sua empatia per comprendere le ragioni dei querelanti e spiegare un punto di vista diverso e convincente. 27/03/2017 Seminario di formazione Scuola – 5 ottobre Istituto Monti ASTI Calcagno Franco

33 Sviluppo personale Garry Marshall Pretty woman – 1
Stereotipi: la prostituta Vivian Ward, in abbigliamento “da lavoro”, cerca di entrare in un negozio di lusso, dove viene bistrattata dalle commesse in virtù del proprio aspetto. Pretty woman – 2 L’abito FA il monaco: Vivian Ward, stavolta agghindata di tutto punto, entra nel negozio dove era stata bistrattata. Questa volta viene accolta con deferenza e prende la sua rivincita. 27/03/2017 Seminario di formazione Scuola – 5 ottobre Istituto Monti ASTI Calcagno Franco

34 Comunicazione e Relazioni interpersonali
Peyton Reed Ti odio, ti lascio, ti… Escalation comunicativa: Gary e Brooke, giovane coppia, discutono di mille argomenti pretestuosi sino ad arrivare a lasciarsi, senza però toccare (se non alla fine e quando è troppo tardi) il vero argomento: comprendere i bisogni dell’altro. 27/03/2017 Seminario di formazione Scuola – 5 ottobre Istituto Monti ASTI Calcagno Franco

35 Compilazione test Rilevazione della misura
di alcuni elementi stressogeni Compilazione test 27/03/2017 Seminario di formazione Scuola – 5 ottobre Istituto Monti ASTI Calcagno Franco

36 politico Istituzionali I
Cambiamenti di politica scolastica generale Aspettative che gli insegnanti si adeguino alle nuove politiche ministeriali Impossibilità per gli insegnanti di influenzare l'attuazione delle politiche amministrative Grossi cambiamenti quali-quantitativi previsti per gli insegnanti e la scuola Stipendio inadeguato 27/03/2017 Seminario di formazione Scuola – 5 ottobre Istituto Monti ASTI Calcagno Franco

37 Richieste urgenti di partecipare a riunioni dopo l'orario scolastico
carico di lavoro L Sovraccarico di ruoli (insegnamento, commissioni di lavoro, mansioni amministrative) Richieste urgenti di partecipare a riunioni dopo l'orario scolastico Troppe cose da fare (valutazioni, colloqui, preparazione delle lezioni, ecc.) Compiti professionali che interferiscono con la vita privata Poco o nessun diversivo dall'insegnamento 27/03/2017 Seminario di formazione Scuola – 5 ottobre Istituto Monti ASTI Calcagno Franco

38 Leadership scolastica LS
L'organizzazione scolastica agisce in maniera conservatrice, rigida e autoritaria nei confronti di idee nuove Il morale della scuola risulta basso Mancanza di partecipazione degli insegnanti alle decisioni della scuola Scarsa comunicazione tra amministrazione e insegnanti Richieste che hanno poco a che fare con l'insegnamento 27/03/2017 Seminario di formazione Scuola – 5 ottobre Istituto Monti ASTI Calcagno Franco

39 Rapporti problematici o scarsi con i colleghi
Rapporti di lavoro RL Rapporti problematici o scarsi con i colleghi Problemi di relazione con i superiori (conflitti di personalità, critiche) Colleghi che agiscono in maniera non professionale Competività tra colleghi Mancanza di sostegno dai colleghi 27/03/2017 Seminario di formazione Scuola – 5 ottobre Istituto Monti ASTI Calcagno Franco

40 Comportamento turbolento della classe
Classe C Comportamento turbolento della classe Scarsi sussidi didattici Incapacità di soddisfare i bisogni di un alunno particolare (straniero,disabile o con difficoltà d'apprendimento) Locali surriscaldati o troppo freddi Classe molto numerosa 27/03/2017 Seminario di formazione Scuola – 5 ottobre Istituto Monti ASTI Calcagno Franco

41 Critiche dei mass media alla professione dell'insegnante
Comunità CM Critiche dei mass media alla professione dell'insegnante Membri della comunità locale poco solidali verso gli insegnanti Conflitto tra il sistema di valori degli insegnanti e quello dei genitori o della comunità locale Genitori che dimostrano scarso interesse per l'istruzione dei figli Genitori troppo coinvolti nell'istruzione dei figli 27/03/2017 Seminario di formazione Scuola – 5 ottobre Istituto Monti ASTI Calcagno Franco

42 27/03/2017 Seminario di formazione Scuola – 5 ottobre Istituto Monti ASTI Calcagno Franco

43 27/03/2017 Seminario di formazione Scuola – 5 ottobre Istituto Monti ASTI Calcagno Franco

44 SINTESI: Anche se con valori diversi il monitoraggio evidenzia una bassa predisposizione allo stress sia del personale ATA che docente. 27/03/2017 Seminario di formazione Scuola – 5 ottobre Istituto Monti ASTI Calcagno Franco


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