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Percorsi formativi per l’autoimpreditorialità giovanile

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Presentazione sul tema: "Percorsi formativi per l’autoimpreditorialità giovanile"— Transcript della presentazione:

1 Percorsi formativi per l’autoimpreditorialità giovanile

2 “Gestione della produzione e della logistica”
Prof. Francesco Contò Potenza 01 Aprile2011

3 “Economia e gestione delle imprese”
UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DELLA BASILICATA FACOLTA’ DI LETTERE E FILOSOFIA Corso di laurea in Scienze della Comunicazione Corso di “Economia e gestione delle imprese” Prof. Francesco Contò

4 Aree funzionali di gestione
Nell’esecuzione dei suoi processi produttivi, l’impresa combina le risorse secondo i criteri di efficacia (obiettivi economici) ed efficienza (economicità). Per raggiungere tali obiettivi l’impresa deve attuare una serie di attività gestionali (aree funzionali).

5 LA GESTIONE DELLA PRODUZIONE

6 12. La gestione della produzione
La gestione della produzione fa riferimento alle attività di trasformazione di input (materie prime, lavoro, impianti) in output (prodotti finiti, semilavorati, scarti), che arrivano sui mercati di sbocco per essere impiegati in attività di consumo o in ulteriori attività di trasformazione. Il processo produttivo è costituito da attività che utilizzano delle risorse e delle metodologie per trasformare degli elementi in entrata in elementi in uscita.

7 Input: lavoro, materiali, capitale
Approvvigionamento Input: lavoro, materiali, capitale Produzione: processo di trasformazione Output: beni o servizi Vendita

8 La gestione della produzione (3)
Differenti tipologie di processo: 1. produzione artigianale o di prototipi; 2. produzione a lotti; 3. produzione a flusso lineare su linee spezzate; 4. produzioni in linea; 5. produzione a flusso continuo o di processo.

9 La gestione della produzione (4)
Se si guarda al risultato della lavorazione, abbiamo quattro tipi di produzione: 1. produzioni di beni per unità distinte; 2. produzioni di massa differenziata; 3. produzione di massa standardizzata; 4. produzione omogenea continua.

10 La gestione della produzione (5)
La scelta di un determinato processo di produzione è influenzato dalla natura del bene da produrre, dall’orientamento del mercato e della clientela. Ogni impresa trova opportuno specializzarsi in un’attività che copre solo una parte dell’intero ciclo di fabbricazione dei vari beni. Un prodotto è finito quando esce dal ciclo di lavorazione di un’azienda, mentre diventa finale quando non richiede ulteriori trasformazioni per essere destinato ad un particolare uso.

11 La gestione della produzione (6)
L’impianto costituisce l’insieme dei mezzi di produzione grazie ai quali si realizzano le attività di trasformazione. Spesso le imprese decidono di suddividere la produzione tra più stabilimenti, creando una rete di impianti specializzati con compiti ben precisi. I modelli adottabili sono: 1. modello di ripetizione degli impianti; 2. modello di parcellizzazione del ciclo di produzione; 3. modello di specializzazione delle produzioni.

12 La gestione della produzione (7)
Il lay-out è la disposizione planimetrica di aree, strutture murarie, impianti e attrezzature secondo criteri di ottimizzazione dei flussi fisici di materiali e prodotti. La progettazione del lay-out può essere organizzato secondo quattro schemi principali: 1. lay-out per processo o per reparto; 2. lay-out per prodotto; 3. lay-out a gruppi tecnologici o a celle di produzione; 4. lay-out a posto fisso.

13 La gestione della produzione (8)
In base alle caratteristiche dell’impianto bisogna distinguere: a) il grado di elasticità o flessibilità economica, cioè la capacità dell’impianto di rimanere competitivo anche in condizioni di parziale utilizzazione; b) il grado di flessibilità tecnica, ossia la capacità dell’impianto di adattarsi a produrre beni differenti senza incorrere in costi non sopportabili sotto il profilo competitivo.

14 La gestione della produzione (9)
La dimensione dell’impianto presenta implicazioni economiche, in quanto si lega a concetti di economicità e di rischiosità dell’investimento. L’obiettivo, infatti, è di determinare la dimensione ottimale, cioè quella idonea a minimizzare il costo unitario di produzione. La dimensione di un impianto deve anche tenere presente il ciclo di vendita e ad esso sapersi conformare o adattarsi: flessibilità dell’impianto.

15 La gestione della produzione (10)
Il dimensionamento di un impianto dovrà rispondere anche alla minimizzazione del rischio. Ai fini del rischio assume un’importanza fondamentale il concetto di margine di sicurezza. Dato che ci sono anche costi indipendenti dal volume di produzione e di vendita è necessario per l’impresa raggiungere un volume minimo di attività per recuperare integralmente i costi fissi e variabili.

16 La gestione della produzione (11)
Questo volume è caratterizzato dalla uguaglianza tra i ricavi e i costi complessivi, cioè il punto di pareggio o break-even point, cioè quando per l’impresa è indifferente produrre o rimanere inattiva. Al concetto di punto di pareggio si lega quello del margine di sicurezza dato dalla differenza tra il previsto volume di utilizzo dell’impianto e quello a cui corrisponde il punto di pareggio.

17 La gestione della produzione (12)
La logistica è il processo di pianificazione, gestione e controllo dei flussi fisici dei materiali (materie prime, semilavorati e prodotti finiti) e dei correlati flussi informativi. Il compito fondamentale svolto dalla logistica è assicurare la disponibilità dei prodotti nel tempo, nello spazio e nei volumi richiesti.

18 Logistica di distribuzione
LOGISTICA INTEGRATA Logistica acquisto Logistica produttiva Logistica di distribuzione Acquisizione materiali dai fornitori Trasporto dai fornitori alle unità di utilizzo Movimentazione interna Gestione magazzini semilavorati Gestione magazzini prodotti finiti Trasporto ai punti di vendita

19 La gestione della produzione (14)
Le relazioni tra le attività logistiche e altre attività che ricadono in ambiti gestionali differenti (commerciale e finanziario), rendono palese la rilevanza del coordinamento logistico nella ricomposizione di obiettivi gestionali a volte divergenti. Inoltre, il processo logistico non si esaurisce all'interno dei confini dell'impresa, ma si estende all'integrazione dei flussi con svariati interlocutori esterni.

20 Gestione commerciale Gestione produzione Gestione finanziaria
Politica di prodotto Previsioni di vendita Tattiche di vendita Ubicazione stabilimenti Tecnologie dei processi Flusso produttivo Selezione dei fornitori Politiche di approvvigion. Innovazione di prodotto Modifiche componenti Standardizz. Livelli di scorta Investimenti Controllo economico Gestione commerciale Gestione produzione Gestione finanziaria

21 La gestione della produzione (16)
Servizio logistico al cliente: concetto di disponibilità del prodotto. Il servizio logistico si può scomporre in: disponibilità del prodotto; tempestività della consegna; affidabilità della consegna; flessibilità della consegna.

22 La gestione della produzione (17)
Il magazzino è un impianto logistico costituito da locali, attrezzature, personale in grado di ricevere i diverse materiali (materie prime, componenti, semilavorati) e prodotti finiti, custodirli, conservarli e renderli disponibili per la produzione e la consegna. Le materie prime, i componenti, i semilavorati e i prodotti finiti giacenti in magazzino in attesa di essere utilizzati o venduti rappresentano le scorte o stock.

23 La gestione della produzione (18)
La gestione delle scorte mira a: - garantire la continua disponibilità dei materiali; - minimizzare l'investimento in capitale circolante e gli impieghi di risorse necessarie; assicurare il regolare svolgimento dei processi produttivi (scorte di materie prime e semilavorati) e dei processi distributivi (scorte di prodotti finiti). Attenzione: ci sono diversi metodi di gestione delle scorte (Ad impegno, a punto di riordino, a riordino periodico….). Tra questi vi è il just in time.

24 La gestione della produzione (19)
L' approvvigionamento è l'insieme delle attività tecnico- commerciali attraverso cui le imprese acquistano sul mercato i beni e i servizi necessari per lo svolgimento dei processi produttivi. Obiettivi della gestione degli approvvigionamenti: - assicurare l'economicità degli acquisti; - preservare la continuità della produzione; - garantire il rispetto degli standard di qualità.

25 La gestione della produzione (20)
Approvvigionamenti eccessivi causano elevati costi di mantenimento a scorta, mentre approvvigionamenti insufficienti determinano costi di stock-out. Le attività di approvvigionamento sono correttamente supportate dal marketing di acquisto. Per marketing d'acquisto s'intende lo studio sistematico dell'ambiente, dei mercati, dei prodotti e dei fornitori, nell'ottica degli approvvigionamenti.

26 La gestione della produzione (21)
Politiche di marketing d'acquisto - prodotto; - fonti di approvvigionamento; - prezzo di acquisto; - comunicazione. Le politiche di Prodotto riguardano l'insieme di decisioni relative ai materiali (alto o basso rischio di approvvigionamento) approvvigionati.

27 La gestione della produzione (22)
La gestione dei fornitori: tale gestione passa prioritariamente attraverso un'analisi di affidabilità dei fornitori. Indici di affidabilità: il ritardo medio nelle consegne e la qualità media dei materiali consegnati. Altro elemento cruciale nella gestione dei fornitori è il loro potere contrattuale nei confronti della impresa.

28 La gestione della produzione (23)
Il controllo della qualità della produzione riguarda fondamentalmente la soddisfazione dei consumatori. Il total quality control mira soprattutto all’ottenimento di prodotti senza difetti, con l’obiettivo di tutelate e soddisfare i consumatori. Il controllo dovrebbe articolarsi nel: 1. controllo dei risultati di produzione; 2. controllo di qualità dei prodotti; 3. controllo economico o di valore

29 La gestione della produzione (24)
I principi della gestione per la qualità Organizzazione orientata al cliente; Leadership; Coinvolgimento del personale; Approccio ai processi; Approccio sistemico della gestione; Miglioramento continuo; Approccio a dati reali nel prendere le decisioni; Rapporti di mutuo beneficio con i fornitori.

30 Miglioramento continuativo del Sistema di Gestione per la qualità
Responsabilità del vertice dell’organizzazione Gestione delle risorse Miglioramento Realizzazione di prodotti / servizi Elementi in ingresso Elementi in uscita C L I E N T R Q U S O D F A Z


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