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L’organizzazione del programma:

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Presentazione sul tema: "L’organizzazione del programma:"— Transcript della presentazione:

1 L’organizzazione del programma:
Parte prima e seconda: metodologia, concetti fondamentali, i temi sostanziali della ricerca sociale (testi di riferimento: Corbetta; Giddens). In queste parti, dove prevale il “ragionamento” di tipo analitico, tratteremo i seguenti argomenti:

2 I paradigmi della ricerca scientifica e di quella sociale;
1) Introduzione: Che cos’è la sociologia. 2) Parte Metodologica (come si fa ricerca sociale e come viene prodotto il sapere sociologico) – Testo: Corbetta: I paradigmi della ricerca scientifica e di quella sociale; Il positivismo e il neo-positivismo; I metodi quantitativi; L’interpretativismo; I metodi qualitativi.

3 3) Concetti principali e temi sostanziali della ricerca (Testo: Giddens):
Le strutture e le principali sfere della vita sociale Cultura e società Mass media e comunicazione Politica e potere Lavoro e attività economiche Stratificazione, classi e disuguaglianze

4 l’articolazione della vita sociale:
Le organizzazioni moderne genere e sessualità famiglie razze, etnie e migrazioni religione.

5 Parte terza: la teoria sociologica
contemporanea (Testo= Collins) In questa parte, dove prevale il “ragionamento” sintetico, tratteremo i seguenti macro- argomenti: Il ragionamento sociologico e la produzione delle teorie Le teorie macro-sociologiche Le teorie micro-sociologiche Le teorie meso-sociologiche

6 Parte quarta: di tipo monografico
(dedicata cioè all’analisi di un tema specifico)

7 CHE COS’È LA SOCIOLOGIA?

8 Contenuti della lezione:
Tre domande sulla sociologia (“cos’è”, “a cosa serve”, “quando nasce”) Modernità e Società

9 Parte I: tre domande sulla sociologia

10 Che cos’è la sociologia?
La SOCIOLOGIA è quella disciplina che studia con metodo scientifico le diverse forme di vita umana associata, allo scopo di costruire un sapere teorico, razionale e sistematico sulla “società”. L’ambito di interessi della sociologia è molto vasto: dagli incontri casuali per strada ai processi sociali globali. Quanto consideriamo naturale, inevitabile, buono o vero può anche non essere tale e le caratteristiche “date” della nostra esistenza sono fortemente influenzate da fattori storici e sociali. Questo è l’insegnamento fondamentale della sociologia.

11 Il lavoro di sociologo dipende dall’immaginazione sociologica [Charles Wright Mills 1959], ossia:
la capacità di riflettere su se stessi liberi dalle abitudini familiari della vita quotidiana, al fine di guardare la realtà con occhi diversi. Pertanto il sociologo è colui che riesce a liberarsi dai condizionamenti della situazione personale collocando le cose in un contesto più vasto, rivelando anche il senso contro-intuitivo (R.K. Merton) dei fenomeni collettivi.

12 A che cosa serve la sociologia?
La sociologia ha numerose implicazioni pratiche per la nostra vita: consapevolezza delle differenze culturali; ricadute sul nostro modo di pensare\agire; programmazione e valutazione delle politiche; sviluppo del welfare state; autocomprensione (di Sé e della propria collettività); “grammatica” fondamentale delle altre scienze sociali

13 Quando nasce la sociologia?
Lo studio sistematico del comportamento umano e della società prende avvio solo alla fine del XVIII secolo ed è favorito da tre rivoluzioni: rivoluzione scientifica: si ricorre alla scienza per comprendere il mondo; rivoluzione industriale: grandi trasformazioni socio-economiche accompagnano lo sviluppo di innovazioni tecnologiche; rivoluzione francese (1789): segna il trionfo dei valori di libertà e uguaglianza.

14 Questi tre processi segnano l’affermazione
della MODERNITÀ (semanticamente la parola nasce nel medioevo ma culturalmente e socialmente, cioè come progetto di civilità essa si sviluppa in Europa a partire dal XVI secolo), definita da: dinamismo (elevato tasso di cambiamento); dominio della razionalità in ogni ambito; la centralità dell’idea di progresso; individualismo.

15 L’idea di Modernità si contrappone all’idea di Tradizione
Come L’idea di Società (= dominio relazioni secondarie) si contrappone all’idea di Comunità (= dominio relazioni primarie).

16 La SOCIETÀ NELLA SUA FORMA STATUAL-
NAZIONALE è definita dalle seguenti 4 caratteristice: l’insieme delle forme e dei processi socioculturali significativi sono situati all’intero dei confini dello Stato-nazione (che definisce anche l’identità collettiva condivisa degli appartenenti alla Nazione); Divisione razionale del lavoro, sia dal punto di vista tecnico che sociale e primato della funzionalità;

17 primato dell’INDUSTRIALIZZAZIONE (Capitalismo versus Socialismo\statalismo e dell’URBANIZZAZIONE.
dominio dei grandi apparati burocratici, del centralismo, del legalismo.

18 Nel corso del XIX e del XX secolo, l’insieme di
processi attraverso cui un sistema sociale si trasforma in direzione della costruzione di una società statual-nazionale, è stato definito MODERNIZZAZIONE. Questa, è: Segnata da profondi conflitti e cambiamenti a tutti i livelli; Attivata dallo Stato e dalle forze sociali (in primo luogo di produzione); Si fonda su un incontro\scontro tra l’idea occidentale di modernità (in particolare quella dei paesi egemoni) e le culture locali.

19 Dalla fine degli anni ’70 del XX secolo, si determinano una serie di cambiamenti strutturali tali da mettere in crisi l’idea di sviluppo centrato sulla società nazional-statuale e sull’industrializzazione. Dalla fine degli anni ’80 si parla di globalizzazione con riferimento a quei processi di sviluppo delle reti sociali, culturali, economiche e politiche transnazionali, che travalicano i confini ed il potere di controllo degli Stati. Viene ridefinita l’idea stessa di modernizzazione e l’ordine delle problematiche che individui e sistemi sociali devono affrontare


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