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La teoria dellattaccamento John Bowlby: (1969,1973,1979,1980,1989.) situazioni di pericolo, dolore fatica e solitudine zPostula lesistenza nelluomo, di.

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1 La teoria dellattaccamento John Bowlby: (1969,1973,1979,1980,1989.) situazioni di pericolo, dolore fatica e solitudine zPostula lesistenza nelluomo, di una tendenza innata a ricercare la vicinanza protettiva di una figura ben conosciuta, ogni volta che si costituiscono:situazioni di pericolo, dolore fatica e solitudine. zIl postulato è sostenuto dalle osservazioni etologiche che evidenziano tale tendenza a partire dal fenomeno dellimprinting negli uccelli per finire con i complessi legami che i piccoli dei mammiferi formano con i loro genitori. zla teoria dellattaccamento trova una cornice di riferimento adeguata nellepistemologia evoluzionistica.

2 zLepistemologia evoluzionistica suggerisce che: zIn concomitanza con la capacità di chiedere cura ai conspecifici, un qualche sistema di controllo del comportamento sia comparso nel cervello di alcune specie animali, offrendo un notevole vantaggio in termini di sopravvivenza e adattamento allambiente (fitness) zGli animali capaci di chiedere cura e vicinanza protettiva ai conspecifici, hanno infatti più probabilità di assicurarsi il cibo e sfuggire ai predatori zProprio grazie a tale vantaggio evoluzionistico, il genoma delle specie differenziatesi e sviluppatesi successivamente, ha conservato le informazioni necessarie alla costruzione del sistema di attaccamento nel cervello.

3 zUna volta attivato il sistema di attaccamento, guida il comportamento, attraverso meccanismi di proazione e retroazione in direzione di una precisa meta: conseguire la vicinanaza protettiva di una figura di attaccamento. zIn generale le prime figure di attaccamento sono i genitori, ma successivamente può essere eletto a figura di attaccamento qualunque membro del gruppo sociale, ben conosciuto e disponibile che venga percepito nel momento del bisogno come saggio e più forte secondo la sintetica definizione di Bowlby.

4 I rapporti tra teoria dellattaccamento ed etologia zJ. Bowlby nel formulare la sua teoria, si basò su due modelli tratti dalle ricerche sugli animali: zlimprinting studiato da Konrad Lorenz ze le ricerche sperimentali sulla separazione dalla madre nei macachi effettuate da Harry Harlow e Robert Hinde. zBowlby (1980) affermò che i tre contributi più importanti offerti da queste teorie alle ricerche sul campo umano erano: za) Aver introdotto nella psicologia dello sviluppo, concetti biologici moderni zb) Nellaver offerto la possibilità di verificare la validità di particolari metodi e tecniche di ricerca. zc) Nellaver permesso di confermare i risultati nelle ricerche sulluomo

5 zLa teoria dellattaccamento proposta da Bowlby rappresenta quindi: zun primo tentativo di aggiornare le teorie sia psicanalitiche che comportamentiste alla luce delle conoscenze etologiche e biologiche zEgli riteneva che lorigine filogenetica dei comportamenti di attaccamento andasse cercata nelle pressioni selettive legate alla predazione zlattaccamento, rappresenta quindi un comportamento finalizzato a portare lindividuo in prossimità di uno o più altri individui significativi, evolutosi grazie alla selezione naturale in quanto favorente la sopravvivenza.

6 Imprinting e Attaccamento zLimprinting è importante perché confuta la teoria di matrice comportamentista che sosteneva che lattaccamento fosse basato su soddisfacimento di una pulsione secondaria e su fenomeni dapprendimento sociale zParallelismo tra imprinting e sviluppo di un intenso legame affettivo verso la figura materna zConcetto di periodo critico o sensibile->per gli esseri umani secondo semestre di vita. zVerifiche sperimentali riguardo le analogie tra attaccamento e imprinting.

7 Effetti a breve e a lungo termine della separazione dalla madre zRiprendendo le osservazioni di Spitz (1962) Bowlby distingue le reazioni del bambino alla separazione dalla madre suddividendole in tre fasi: za) La prima è disagio attivo, caratterizzato dal richiamo e a volte dallaggressione zb) la seconda è una fase meno attiva dal punto di vista comportamentale, detta disperazione zc) la terza viene definita riorganizzazione comportamentale e implica il distacco dalla precedente figura di attaccamento. zEffetti anche a distanza di due anni dalla separazione, visibili soprattutto in situazioni di stress. zAttaccamento e quadro neuroendocrino.

8 zSecondo lapproccio etologico, luomo ha ereditato dalla propria storia filogenetica, una serie di comportamenti complessi deputati a regolare importanti settori della vita degli individui, nel loro rapporto con lambiente: La conoscenza, la definizione e la difesa di alcune aree del territorio, la difesa dei predatori. zE con gli altri individui: la costruzione, il consolidamento e la rottura di rapporti sociali di diversa natura. zTali comportamenti, non hanno bisogno di essere appresi, sono organizzati in base a regole inscritte nel sistema nervoso centrale fin dalla nascita e vengono mantenute nel patrimonio genetico in ragione del vantaggio che procurano in termini evoluzionistici, di aumento della probabilità di sopravvivenza.

9 zOgnuno dei comportamenti prima menzionati, insieme alle regole che lo organizzano viene definito sistema comportamentale o motivazionale (Hinde 1984) zsebbene non necessitino di essere appresi per manifestarsi, i diversi SM sono sensibili a fenomeni di sviluppo e di apprendimento per quanto riguarda i tempi e le modalità con cui si manifestano in ciascun individuo zAlcuni sistemi motivazionali sono presenti e funzionanti già alla nascita: attaccamento, e quelli che regolano le funzioni fisiologiche ritmo sonno veglia zAltri come quelli che organizzano i comportamenti di unione sessuale competizione e collaborazione, necessitano di alcuni anni per giungere a sviluppo completo.

10 zGli Sm-> sono plasmabili dallapprendimento in particolare riguardo la prontezza e adeguateza ed efficacia della loro attivazione e regolazione nelle diverse situazioni ambientali labilità ambientale che rende conto delle differenze inldividuali->tratti di personalità zil comportamento dattaccamento è quindi innato e indirizzato prioritariamente verso ununica persona individuata come figura dattaccamento. zNellinfanzia tale figura coincide di norma con la madre nella quale si attiva Sm daccudimento che sarebbe appunto attivato da richieste di cura e conforto. zOvviamente la figura di attaccamento, risponderà con diversi gradi di sintonia e sollecitudine dipendenti in primo luogo dalle proprie caratteristiche personali e dalla propria storia affettiva

11 zIl continuo ripetersi di interazioni dattaccamento - accudimento, comporta lo strutturarsi di una relazione personalizzata nella quale si selezionerà e stabilizzerà un particolare stile nellesprimere il comportamento dattaccamento: zin questo modo si plasmeranno in ciascun individuo, le personali modalità con cui verranno espresse le richieste di vicinanza e aiuto: efficacia comunicativa, vivacità, sicurezza e chiarezza nel mostrare il proprio disagio, nel richiedere prossimità fisica ed emotiva e nel protestare quando questultima non venga ottenuta. zA partire da queste prime esperienze con le figure significative ognuno di noi inizia a costruire il proprio originale stile di relazione

12 zA Bowlby apparve chiaro che questi fenomeni fossero correlati, negli esseri umani a importanti fenomeni di carattere cognitivo zquali la rappresentazione di sé, le aspettative ecc… zformulò pertanto il concetto di modello operativo interno: che può essere considerato una struttura mentale che include una raffigurazione di sé in rapporto con altre persone: za) comprende un giudizio sul livello di amabilità e competenza della propria persona (autostima, fiducia in sé), costruito a partire dal grado di riconoscimento e cura sperimentati zb) una valutazione sul grado di attenzione ascolto, accettazione e supporto che gli altri significativi possono offrire

13 zPertanto lattaccamento ha un ruolo di primo piano nella costruzione dellimmagine di sé, in particolare per quanto concerne gli aspetti di amabilità personale e competenza relazionale. zE il sistema di relazione di gran lunga più sviluppato e più frequentemente attivato nei primi anni di vita, periodo nel quale si verifica il primo sviluppo delle capacità cognitive,linguistiche e rappresentazionali zLa prima infanzia viene pertanto a rappresentare un prolungato periodo sensibile nel quale con meccanismi che ricordano quelli dellimprinting descritti da Lorenz (1980) le prime esperienze di attaccamento lasciano una traccia stabile nelle successive disposizioni cognitive e comportamentali.

14 zLattaccamento pur non essendo lunico motore relazionale rimane attivo dalla culla alla tomba ze la dimensione che più di ogni altra è destinata a regolare e organizzare linsieme dello sviluppo psicologico e relazionale anche per quanto concerne le altre aree significative: apprendere, zcompetere, accudire, collaborare etc zciò perché lo sviluppo di quelle aree è strettamente connesso allimmagine di sé,alla fiducia in sé e nelle proprie capacità e allaspettativa di poter ricevere conforto e protezione anche di fronte allinsuccesso.

15 LO STUDIO DELLATTACCAMENTO zLO STUDIO DELLATTACCAMENTO: zOsservazione diretta, Strange Situation (M. Ainsworth 1978). zStrange Situation: situazione sperimentale costruita per losservazione e lo studio del comportamento di attaccamento nei bambini tra i 12 e i 18 mesi (studi successivi anche con fasce di età superiori, fino ai 3 anni): - la figura di attaccamento (madre) e il bambino entrano nella stanza dei giochi dove si trova lo sperimentatore (estraneo);

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17 zDalle osservazioni rilevate attraverso tale metodologia di studio sono stati individuati 4 stili di risposta del bambino alla separazione e al ricongiungimento con la FdA che definiscono altrettanti PATTERN DI ATTACCAMENTO: zPattern A ATTACCAMENTO ANSIOSO-EVITANTE zPattern B ATTACCAMENTO SICURO zPattern C ATTACCAMENTO ANSIOSO-RESISTENTE O ANSIOSO AMBIVALENTE zPattern D ATTACCAMENTO DISORIENTATO DISORGANIZZATO

18 Pattern A ATTACCAMENTO ANSIOSO-EVITANTE Nella strange situation : - Separazione: poche reazioni, indifferenza apparente dato che la rilevazione della frequenza cardiaca e del livello di cortisolo rivela una forte attivazione emotiva non desumibile dalla reazione del bambino che è ipercontrollata - Riunione con FdA: indifferenza, poche reazioni, attivo evitamento del contatto fisico e dello sguardo. Genitore: lo stile di accudimento si esprime in genere con una svalutazione dei bisogni di cura e attenzione (atteggiamento dismissing).

19 Pattern B Attaccamento sicuro xNella strange situation xSeparazione: pianto e protesta, ricerca - Riunione con FdA: rasserenamento e calma immediata, contatto fisico e contatto oculare zGenitore: lo stile di accudimento si esprime in genere con il riconoscimento del bisogno di cura che viene giudicato normale e legittimo (atteggiamento free).

20 PATTERN C ATTACCAMENTO ANSIOSO- RESISTENTE O ANSIOSO AMBIVALENTE xNella strange situation: - Separazione: pianto inconsolabile e grandi proteste, ipersegnalazione di abbandono - Ricongiungimento: continua protesta, conforto inefficace, a volte rifiuto del contatto zGenitore: lo stile di accudimento si esprime in genere in modo problematico per tutto ciò che riguarda le richieste cura e protezione (atteggiamento preoccupied o problematizzato).

21 PATTERN D ATTACCAMENTO: DISORGANIZZATO O DISORIENTATO xnella strange situation: - Separazione: reagiscono con comportamenti contraddittori e simultanei. Disorganizzazione del comportamento, comportamento di avvicinamento e contemporaneamente di rifiuto. - Ricongiungimento: avvicinamento alla FdA senza però un contatto oculare, deviare dal cammino verso il genitore per poi andare verso il muro, segnali sequenziali di affetto/collera xGenitore: lo stile di accudimento si esprime in genere con unincapacità a far fronte alle richieste di attaccamento dal momento che la FdA è ancora impegnata nellelaborazione di eventi luttuosi o traumatici riguardo alla propria storia di attaccamento.

22 Gli Sm regole innate zGli Sm sono dei sistemi di regole innate, cioè inscritte fin dalla nascita nel sistema nervoso centrale, zbiologicamente orientati a organizzare il comportamento dellanimale e quindi anche delluomo, verso la sopravvivenza dellindividuo e della specie componenti cognitive, emotive e comportamentali zi Sm sono costituiti da componenti cognitive, emotive e comportamentali predispongono modificar zsi attivano in risposta a determinati stimoli sia esterni che interni allorganismo e predispongono lindividuo ad azioni (comportamenti) con il fine di modificare il rapporto tra sé e lambiente fisico e relazionale. zIl raggiungimento dellobiettivo conduce ad una temporanea disattivazione del SM consentendo ad altri sistemi di modulare il comportamento, guidando lindividuo verso nuove mete.

23 zGli SM si dividono in : zBIOLOGICI zBIOLOGICI:esplorazione dellambiente, alimentare, predatorio, fuga, difesa del territorio, difesa della specie. zSOCIALI: attaccamento, accudimento, esplorazione, agonistico - rituale, cooperativo affiliazione, sessuale, coerenza interna, attribuzione di significato. zI sistemi motivazionali biologici, costituiscono il corredo comportamentale di tutti gli organismi viventi.

24 Sm biologici - SM ESPLORATIVO attivato da situazioni e da ambienti sconosciuti con lo scopo, attraverso la ricerca e lesplorazione di stabilire un rapporto di familiarità con i diversi elementi presenti. Tutti gli organismi esplorano lambiente: solo attraverso questa esplorazione è possibile conoscere lambiente e valutare sia le possibili risorse sia gli eventuali pericoli in esso presenti. È strettamente collegato al SM di attaccamento. - SM PREDATORIO connesso al comportamento consumatorio ha come caratteristica principale il fatto che il comportamento predatorio si disattiva nel momento in cui lanimale è sazio. - SM di DIFESA può essere differenziato nei comportamenti di difesa personale, del territorio e della prole. La difesa personale è una risposta innata in una situazione che è percepita come attacco alla propria persona. La difesa della prole viene attivato dalla percezione del pericolo per la propria prole, la cui finalità è la sopravvivenza della specie. La difesa del territorio viene attivata dalla necessità di preservare da eventuali estranei i propri spazi.

25 SISTEMI MOTIVAZIONALI INTERPERSONALI (SMI) zOltre al SMI dellattaccamento vi sono: - SMI dellACCUDIMENTO è il reciproco dellattaccamento (entrambi sono due SMI complementari). È attivato da richieste di aiuto e conforto organizzando il comportamento con lo scopo di offrire cure e protezione, il cui fine adattivo è la sopravvivenza dei con specifici. - SMI AGONISTICO-RITUALE si attiva con la percezione di risorse limitate tali da non garantire la soddisfazione per tutti gli individui del gruppo. Il fine non è la soppressione dellavversario ma la definizione del rango. - SMI SESSUALE alla finalità biologica di riproduzione si è aggiunta col tempo, nelle specie più evolute, la funzione di garantire la stabilità di coppia, fornendo più garanzie per la sopravvivenza della prole. - SMI COOPERATIVO viene attivato dalla percezione che lobiettivo possa essere raggiunto solo con lapporto di tutti i membri del gruppo attraverso la messa in atto di comportamenti di tipo collaborativo.

26 xLATTIVAZIONE DI DIVERSI SISTEMI MOTIVAZIONALI È SEMPRE ACCOMPAGNATA DA VISSUTI EMOTIVI. xLEMOZIONE, INFATTI, È LA COMPONENTE DEI SISTEMI MOTIVAZIONALI CHE SPERIMENTIAMO A LIVELLO SOGGETTIVO. xSTATI EMOTIVI CONNOTATI POSITIVAMENTE (ES. GIOIA/PIACERE) SEGNALANO IL CONSEGUIMENTO DELLOBIETTIVO. xEMOZIONI DI TIPO NEGATIVO, INVECE, (ES. DISAGIO/SOFFERENZA), INDICANO IL FALLIMENTO DELLOBIETTIVO E IL PERDURARE DELLATTIVAZIONE

27 La complessità dei sistemi motivazionali sintonizzazione zSoprattutto nelle interazioni significative, gli individui tendono a condividere le esperienze emozionali, attraverso una sintonizzazione dei sistemi motivazionali attivati. zLattivazione di un determinato Sm in un individuo, può funzionare da stimolo per lattivazione del Sm identico o complementare nei conspecifici con i quali sta interagendo. In questo fenomeno sono rintracciabili le basi della comprensione empatica che ha tanto rilievo nella comunicazione. zNon sempre però la decifrazione del significato relazionale di un emozione è agevole: sperimentare rabbia, piuttosto che paura rivolte verso una persona, può non essere sufficiente per comprendere quali dinamiche relazionali sono in atto. zSolo alcune emozioni sono caratteristiche di particolari sm, al cui corredo appartengono in modo pressoché specifico.

28 zCuriosità: caratterizza Il Sm esplorativo. zLa tenerezza e la preoccupazione per lincolumità, dellaltro caratterizzano lsm dellaccudimento. trionfo zLemozione di trionfo, accompagna lesperienza della vittoria nelle interazioni regolate dallsm agonistico vergogna zla vergogna: caratterizza lattivazione dellSM agonistico, segnalando laspettativa di poter essere giudicati e sottomessi. zIl pudore zIl pudore: accompagna lattività dellSM sessuale, segnalando la percezione della propria vulnerabilità nelle interazioni di intimità, pur senza laspettativa di essere attaccati dal partner.

29 zIn altri casi, emozioni simili, vengono condivise da sm differenti, o forse sarebbe meglio dire, vengono chiamate con lo stesso nome, emozioni che svolgono una funzione biologica diversa. Ad esempio. zLa gioia: accompagna pur con differenti sfumature, il raggiungimento dellobiettivo nel contesto di tutti i diversi sm zla tristezza può accompagnare le esperienze sia di abbandono, SM dattaccamento che di sconfitta e retrocessione della gerarchia sociale SM agonistico zla paura può segnalare sia il rischio di perdere la figura dattaccamento che sia il rischio di venir sottomesso.o espulso da unarea importante rabbia zla rabbia: può accompagnare interazioni di conflitto, ma anche caratterizzare interazioni volte al ristabilimento e al mantenimento di una prossimità non conflittuale.

30 Attribuzione di significato zIn etologia, i differenti comportamenti, vengono considerati in termini di reazioni a stimoli particolari, sia esterni che interni, che divengono così attivatori di risposte articolate. zCon il termine stimolo configurazionale, ci si riferisce in genere allesperienza umana es: zImmagine di un volto: quando i diversi elementi che lo compongono, presentano certe proporzioni fra loro: fronte alta e convessa, occhi grandi e naso piccolo rispetto alle dimensioni del viso, guance paffute- il volto viene allora percepito come avente cartteri infantili (Lorenz 1980). E lo stimolo che esso rappresenta induce nel conspecifico un atteggiamento di accudimento normalmente blocca risposte di carattere agonistico e violentemente aggressivo.

31 zTuttavia non sempre gli stimoli configurazionali possiedono un tale carattere di chiarezza: spesso possono apparire ambigui, indurre letture diverse del loro significato e attivare letture differenti in base a come li interpreta chi li riceve: zlessere preso per mano, può evocare emozioni di sicurezza piacevole (Sm dellattaccamento) se è letto come gesto di accudimento zdi piacere erotizzato se è letto come segno di disponibilità allintimità sessuale zdi fastidio o rabbia conflittuale( sm agonistico) quando sia visto come un tentativo di esercitare una dominanza che imponga tempi e direzione al nostro percorso.

32 zIn sintesi, i diversi stimoli possono svolgere una specifica funzione solo in base al modo in cui vengono percepiti e valutati dallindividuo. dellattribuzione di significato zStiamo parlando dellattribuzione di significato : zStimoli molto simili che si differenziano per aspetti estremamente sottili, possono attivare diversi Sm. zVa inoltre tenuto presente che ogni individuo può valutare in modo diverso la realtà percepita, a seconda dello stato motivazionale in cui si trovi. zOgni Sm sembra infatti comprendere una diversa lettura della realtà, basata sulla selezione degli elementi che ritiene più significativi, in base allobiettivo verso cui tende.

33 Emozione Alcune caratteristiche fondamentali dellemozione: zAdattiva e caratterizzata meglio dalle esperienze in cui lorganismo è attivato a livello corporeo e preparato ad agire zNecessità dellindividuo di imparare a regolare le emozioni. zLesperienza complessa connotata emotivamente si sviluppa a partire dalle emozioni fondamentali. zLabilità di un individuo di sintetizzare, simbolizzare e regolare il proprio vissuto emotivo, conduce ad una forma di conoscenza dfi alto livello: il nostro senso degli eventi vissuto a livello corporeo e i nostri significati personali.

34 Le emozioni ci organizzano per lazione: zLe emozioni regolano il funzionamento mentale organizzano sia il pensiero che lazione: zStabiliscono delle priorità fra obiettivi e ci organizzano per intraprendere azioni precise. zLe mete stabilite dalle emozioni sono ampiamente interconnesse alla regolsazione dei nostri rapporti sociali. zLe emozioni fissano le mete verso il cui conseguimento tendono i pensieri e lazione, rendendo lemozione un fattore determinante e centrale della condotta umana (Frijida 1986) zlemozione stabilisce lo scopo finale desiderato il pensiero e lapprendimento i mezzi. Lelaborazione cognitiva si attiva per trovare il sistema di raggiungere lo scopo.

35 zLelaborazione emozionale è pre -cognitiva, nel senso che lelaborazione di stimoli sensoriali attiva la sequenza di elaborazione emotiva che raggiunge lamigdala e il talamo più precocemente della neocorteccia. zFavorisce pertanto risposte adattive in quanto più veloci ad eventi importanti. zLa pianificazione e i processi decisionali vengono orientati dalle elaborazioni emozionali degli stimoli input. zAncora una volta la componente affettiva presenta alla cognizione dei problemi per la loro soluzione zDunque lemozione riguarda fondamentalmente la motivazione e lazione, il fissare scopi e preparare la persona ad agire, mentre la cognizione riguarda la conoscenza e implica lanalisi della situazione relativa allazione (Izard, 1993)

36 zLemozione è adattiva perché: zfavorisce la nostra sopravvivenza, regolando lattenzione e monitorando lambiente. zconnette la nostra natura biologica con il mondo nel quale si trova inserita. zNon solo autoregolazione adattiva, ma anche autoregolazione dellaltro zdifferenza fra emozioni positive e negative. zEmozioni negative, maggiormente differenziate per far fronte ad una varietà di eventi. zLe emozioni sono tese e modificare il rapporto organismo ambiente.

37 Le emozioni influenzano la memoria e il pensiero zLemozione influenza la cognizione in vari modi, ed è stato dimostrato che tali stati danimo possono influenzare quello che le persone ricordano pensano e fanno. (Blaney, 1986) zlemozione influiscono sui processi decisionali spesso riducendo le opzioni in relazione a benefici/danni in relazione al sé. zPazienti cerebrolesi fortemente danneggiati. zLe emozioni sono motivazionali zle emozioni ci informano sulle nostre reazioni agli eventi. zLemozione è comunicazione e regola linterazione


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