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Istituzioni di diritto commerciale

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Presentazione sul tema: "Istituzioni di diritto commerciale"— Transcript della presentazione:

1 Istituzioni di diritto commerciale
aa. 2008/ Docente: Massimo Bianca

2 OBBLIGAZIONE (art. 1173 ss. c.c.)
Vincolo giuridico che impone ad un determinato soggetto (il debitore) di tenere un dato comportamento (cioè di compiere una data prestazione) al fine di soddisfare un interesse proprio di un altro soggetto (creditore)

3 Debitore soggetto passivo dell’obbligazione
Creditore soggetto attivo dell’obbligazione Prestazione oggetto dell’obbligazione Interesse bisogno, obiettivamente valutabile, di beni o servizi

4 Prestazione Interesse
La prestazione deve essere suscettibile di valutazione economica e deve corrispondere a un interesse anche non patrimoniale del creditore (art c.c.) Prestazione Interesse carattere patrimoniale patrimoniale o non patrimoniale

5 PRESTAZIONE Prestazione di dare
(obbligazioni generiche e obbligazioni di specie) Prestazione di fare (obbligazioni di mezzi e obbligazioni di risultato) Prestazione di non fare

6 FONTI DELLE OBBLIGAZIONI (art. 1173 c.c.)
Contratto Fatto illecito Ogni altro atto o fatto idoneo a produrle in conformità con l’ordinamento giuridico N.B.: Non si è in presenza di un sistema rigido e tassativo di fonti dell’obbligazione, bensì di un sistema aperto

7 Contratto: accordo di due o più parti per costituire, regolare o estinguere tra loro un rapporto giuridico patrimoniale (art c.c.) Fatto illecito: qualunque fatto doloso o colposo, che cagiona ad altri un danno ingiusto (art c.c.) Ogni altro atto o fatto: categoria generica (promessa al pubblico, titoli di credito, arricchimento senza causa, ripetizione dell’indebito, ecc…)

8 OBBLIGAZIONI CON PLURALITA’ DI SOGGETTI
solidarietà attiva Obbligazioni solidali solidarietà passiva parziarietà attiva Obbligazioni parziarie parziarietà passiva

9 ADEMPIMENTO DELLE OBBLIGAZIONI
Esatta esecuzione, da parte del debitore, della prestazione che forma oggetto dell’obbligazione Quando si può parlare di esatta esecuzione della prestazione? Modalità di esecuzione Tempo dell’esecuzione Luogo dell’esecuzione Persona che esegue la prestazione Destinatario della prestazione

10 MODALITA’ DI ESECUZIONE
Diligenza (art c.c.) Nell’adempiere l’obbligazione il debitore deve usare la diligenza del buon padre di famiglia (cd. diligenza media) Nell’adempimento delle obbligazioni inerenti all’esercizio di un’attività professionale, la diligenza deve valutarsi con riguardo alla natura dell’attività esercitata (cd. diligenza professionale o qualificata)

11 Responsabilità del debitore
Cosa succede se il debitore non esegue la prestazione dovuta o non la esegue esattamente, cioè è INADEMPIENTE? Responsabilità del debitore (art ss. c.c.) Il debitore è tenuto a risarcire i danni che il suo inadempimento ha cagionato al creditore

12 RISARCIMENTO DEL DANNO
Il danno da risarcire è formato da due componenti (art c.c.): Danno emergente (perdita subita dal creditore) Lucro cessante (mancato guadagno)

13 Il debitore NON è responsabile se fornisce una duplice prova (art
Il debitore NON è responsabile se fornisce una duplice prova (art c.c.): (1) L’inadempimento o il ritardo è stato determinato da impossibilità della prestazione (2) derivante da causa a lui non imputabile Impossibilità oggettiva della prestazione (la prestazione è divenuta ineseguibile da parte di qualsiasi debitore) Causa non imputabile evento non prevedibile ed evitabile da parte del debitore


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