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Area Promozione Caritas

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Presentazione sul tema: "Area Promozione Caritas"— Transcript della presentazione:

1 Area Promozione Caritas
Caritas Diocesana di Piacenza-Bobbio Area Promozione Caritas Settori Centro di ascolto Laboratorio per la promozione delle Caritas parrocchiali Osservatorio delle povertà e delle risorse

2 CENTRO DI ASCOLTO LABORATORIO PROMOZIONE CARITAS PARROCCHIALI OSSERVATORIO DELLE POVERTA’ E DELLE RISORSE AREA PROMOZIONE CARITAS L’Area Promozione Caritas promuove la riflessione e l’azione comune tra i tre strumenti pastorali al fine dell’animazione comunitaria della carità

3 Il mandato all’animazione della Caritas Diocesana
L’area promozione Caritas è impegnata a favorire/richiamare l’assunzione tanto in seno alla Caritas diocesana quanto nelle parrocchie del metodo pastorale Caritas ASCOLTARE, OSSERVARE, DISCERNERE PER ANIMARE frutto dell’esperienza di quarant’anni di servizio ai poveri ed alla comunità promuovendo: - la riflessione comunitaria sul significato delle tre funzioni essenziali dell’ascolto, dell’osservazione e del discernimento (educare all’animazione) - il rafforzamento a livello diocesano dei tre luoghi/strumenti pastorali Centro di ascolto, Osservatorio delle povertà e delle risorse e Laboratorio Promozione Caritas Parrocchiali (investire) - lo sviluppo di un lavoro integrato di questi strumenti finalizzato all’animazione delle comunità (fare bene il bene e farlo insieme, aiutandosi reciprocamente). 3

4 Il “perchè” dell’animazione
L’animazione è il DNA della Caritas, ne rappresenta lo stile inconfondibile, è la vocazione unitaria da coltivare in ogni area o ambito di servizio. Animare, educare, formare sono le parole chiave del metodo Caritas. Si parte dalla testimonianza come scelta fondamentale, l’animazione promuove poi percorsi che fanno incontrare luoghi e volti. Un percorso educativo muove dalla trasformazione di un gesto in un percorso. Non bisogna concentrarsi solo sulle strutture e sui servizi, ma orientarsi sempre anche verso gli aspetti educativi che li caratterizzano. Spesso siamo più preoccupati della struttura piuttosto che della trasmissione della mission e dei valori Caritas. Naturalmente “senza opere non si anima”, tuttavia l’animazione rappresenta il modo con cui realizzare ogni opera e restituirne senso autentico nel tempo. L’animazione è una scelta importante e non accessoria. ANIMARE significa costruire cultura nella comunità ecclesiale perché la carità diventi stile e patrimonio comune. I segni (luoghi, strutture) sono di grande importanza e vanno valorizzati all’interno di percorsi che animano la comunità. Segni senza animazione sono realtà non compiute e non complete, luoghi importanti ma non in grado di esprimere tutte le loro potenzialità educative. 4

5 Il “come” in alcuni passaggi chiave:
Porsi in ascolto delle povertà del territorio, interrogarsi sui bisogni presenti e su quelli emergenti, prendersi il tempo di riflettere su ciò che si fa, sulle priorità, sulle scelte, etc; Incontrarsi ed incontrare con sistematicità, lavorando in rete, uscendo dal facile rischio dell’autoreferenzialità; Aiutare, abilitare, valorizzare, accompagnare le comunità a riscoprire la propria “essenza”di animazione. 5

6 FOCUS SUGLI STRUMENTI PASTORALI CARITAS
Area Promozione Caritas FOCUS SUGLI STRUMENTI PASTORALI CARITAS Centro di Ascolto Laboratorio per la Promozione delle Caritas Parrocchiali Osservatorio delle povertà e delle risorse

7 Cerca di lavorare in ottica promozionale e non assistenziale
IL CENTRO DI ASCOLTO È il primo servizio della Caritas diocesana Offre ascolto (doppio ascolto: individui soli, famiglie), orientamento, presa in carico, risposta ai bisogni più urgenti (attraverso i servizi ad esso collegati) È composto da una équipe che si confronta costantemente e sistematicamente sullo stile di lavoro e le modalità di intervento e accompagnamento Lavora per costruire una rete di solidarietà a partire dalla comunità di appartenenza (legame diretto con le parrocchie) e dai servizi presenti sul territorio (pubblici e privati) Cerca di lavorare in ottica promozionale e non assistenziale

8 CdA – le fatiche più comuni
Delega delle parrocchie al CdA diocesano e difficoltà a sviluppare un lavoro in rete (accompagnamento delle persone nel luogo dove vivono) Sovraccarico di richieste che impedisce di svolgere un reale servizio di ascolto e accompagnamento (rischio di intervento assistenziale più che promozionale) Difficoltà a condividere stili di intervento condivisi tra le esperienze presenti in diocesi Delega da parte delle Istituzioni alla Caritas di alcune forme di povertà (es. senza dimora)

9 IL LABORATORIO PER LA PROMOZIONE DELLE CARITAS PARROCCHIALI
È un gruppo di lavoro stabile promosso e coordinato dalla Caritas diocesana che si incontra settimanalmente composto da persone con competenze ed esperienze pastorali diverse (Segreteria 6 membri, Laboratorio allargato composto dalla segreteria + 5 Referenti Caritas Parrocchiali) presieduto dal Direttore e coordinato dal Responsabile dell’Area Promozione Caritas Opera attraverso un progetto di promozione e accompagnamento della testimonianza comunitaria della Carità nelle parrocchie assume un metodo di lavoro che parte dall’esperienza e si basa sulle relazioni e sulla vicinanza (il fare insieme)

10 LABORATORIO – funzioni e compiti
Formare gli animatori alla pratica del metodo pastorale Caritas come stile di lavoro proprio e come apporto specifico alla pastorale della parrocchia (percorso annuale per i Referenti delle Caritas Parrocchiali, Convegno annuale delle Caritas Parrocchiali, formazione regionale) Mettere in relazione le esperienze delle diverse Caritas parrocchiali per promuovere lo scambio tra realtà già avviate con quelle che sono ai primi passi (Es. Vicariato Valdarda) Accompagnare le singole parrocchie (i vicariati, le unità pastorali) in processi di animazione della comunità

11 LABORATORIO – fatiche comuni
Le parrocchie non aderiscono (non sentono significative) alle proposte diocesane di formazione e di animazione non si coinvolgono, non collaborano Alcuni sacerdoti e laici faticano ad interpretare la dimensione caritativa non come elemosina ma testimonianza comunitaria della carità Fatica a coinvolgere le generazioni più giovani nel servizio nella Caritas parrocchiale Le Caritas parrocchiali diventano gruppi caritativi Gli animatori parrocchiali non sanno “cosa fare” per animare

12 L’OSSERVATORIO DELLE POVERTA’ E DELLE RISORSE
È uno strumento della Chiesa diocesana affidato alla Caritas per osservare sistematicamente e comprendere le situazioni di povertà, di disagio, di emarginazione, di esclusione, di vulnerabilità, presenti sul territorio (rete OS.PO, gruppi focus, Commissione Politiche Sociali) per monitorare la presenza e l'utilizzo delle risorse in termini di servizi ecclesiali e civili (protocollo d’intesa con la Provincia di Piacenza, Censimento Opere e Consulta) Per animare la comunità ecclesiale e civile sulle cause e le dinamiche di sviluppo delle povertà al fine della attivazione di risposte adeguate (Dossier annuale, Dossier regionale, incontri di approfondimento, convegni)

13 OPR – le fatiche più comuni
Difficoltà ad avere punti di osservazione affidabili altri dal CdA diocesano Le realtà (servizi e/o CdA) parrocchiali spesso non raccolgono, o non raccolgono correttamente i dati (scelta di non raccogliere o raccogliere solo alcuni dati e loro diversa interpretazione) Difficoltà a produrre una lettura pastorale condivisa dei materiali raccolti ed elaborati Le parrocchie ignorano i rapporti e le indagini prodotte non sentendo il bisogno di approfondire e conoscere

14 Alcune linee di indirizzo per il lavoro pastorale della nostra Caritas diocesana:
Frequentare maggiormente e con più convinzione le parrocchie ed i territori (la comunità), riscoprendone il contatto e l’incontro; Proseguire nel sostegno, accompagnamento, promozione delle Caritas Parrocchiali individuando nel Laboratorio non solo una struttura di servizio (corsi per animatori, incontri di approfondimento, convegni annuali, manutenzione e promozione del gruppo referenti Caritas Parrocchiali) ma esso stesso quale luogo di contatto, confronto, sintesi, delle esperienze parrocchiali (coinvolgendole in una elaborazione comune e condivisa delle linee, delle strategie, delle azioni); Promuovere percorsi di animazione alla testimonianza comunitaria della carità, accompagnare la nascita di nuovi gruppi Caritas, favorire la circolazione di buone prassi e di sostegno reciproco tra Caritas parrocchiali; 14

15 Alcune linee di indirizzo per il lavoro pastorale della nostra Caritas diocesana:
Lavorare tanto a livello diocesano quanto parrocchiale/unità pastorale in ottica di pastorale integrata (MPD, Carovana della Fraternità); Promuovere la realizzazione nelle diverse realtà parrocchiali o di unità pastorale di percorsi di animazione alla carità (Carovana della fraternità); Realizzare un itinerario formativo per equipe/referenti Caritas e responsabili dei servizi Caritas (diocesana e parrocchiali) sul tema del metodo dell’animazione Caritas; Censimento e coordinamento dei gruppi caritativi presenti in diocesi (attività e servizi erogati) al fine dell’implementazione del lavoro in rete; Coordinamento Consulta Opere socio-assistenziali di matrice ecclesiale; 15


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