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Parco Metropolitano delle Colline di Napoli

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Presentazione sul tema: "Parco Metropolitano delle Colline di Napoli"— Transcript della presentazione:

1 Parco Metropolitano delle Colline di Napoli
Analisi competitiva e indirizzo strategico Referente: Dr. Pierluigi M. Castaldi Coordinatore: Dr. Dino Piano Tutor FormAmbiente: Dr. Ing. Giovanna Salzano Dr. Francesca Telesca Realizzato da: Dr. Arch. Elena Arcopinto Dr. Vincenzo Bossa Dr. Ing. Simone Esposito Dr. Marco Marino

2 Quadro Normativo Istituzione del sistema parchi urbani di interesse regionale Costituzione dell’Ente Parco

3 Quadro Normativo i In ottemperanza alle Linee Guida per l’istituzione di parchi di interesse regionale, il Parco Metropolitano delle colline di Napoli fonda la sua istituzione sulle seguenti disposizioni: Legge Quadro n°394/91 (Legge Quadro sulle aree protette) L.R. n°33/93 (Istituzione dei Parchi e Riserve Naturali) Delibera del Consiglio Comunale n°35 del 19/02/2001 L.R. n°17 del 07/10/2003 (Istituzione del sistema parchi urbani di interesse regionale) Delibera della giunta regionale n° 855/2004 istituente il PMCN D.P.G.R.C. n°392 del 14/07/2004, istituente l’Ente Parco, con funzione di direzione strategica e gestione operativa

4 Quadro Normativo Legge Quadro n° 394/1991…
Il Parco, in quanto Ente regionale, è “figlio” della Legge Quadro 394/1991 sulle aree protette Questa, infatti, demanda alle Regioni la potestà di classificare ed istituire parchi e riserve naturali d’interesse regionale e locale (art )

5 Quadro Normativo …Legge Quadro n° 394/1991…
L’art. 22 definisce “fondamentale”, per l’istituzione di un Parco regionale, la partecipazione ab origine di comuni, province e comunità montane, tramite apposite conferenze, finalizzate all’approvazione di un documento d’indirizzo sull’area, sulla sua perimetrazione e sugli obiettivi generali da perseguire

6 Quadro Normativo …Legge Quadro n° 394/1991
A ciascun Parco è demandata la scelta della sua organizzazione e dei criteri per la nomina del Presidente, del Direttore e del Consiglio Direttivo (art. 24) L’art. 25 attribuisce all’Ente gestore la potestà di definire il Piano del Parco, approvato dalla Regione, con valore di Piano Urbanistico, subentrante a piani precedenti di qualsiasi livello, afferenti l’area del Parco

7 Quadro Normativo Legge Regionale n° 33/1993…
La Legge Regionale n° 33/1993 sull’istituzione delle riserve naturali ha recepito la Legge Quadro Tra le sue finalità, inerenti il PMCN, la Legge menziona la salvaguardia di valori antropologici, archeologici, storici e architettonici, che troverà specifica concretizzazione nella successiva Legge 17/2003 sui Parchi Urbani

8 Quadro Normativo … Legge Regionale n° 33/1993…
L’istituzione di un’Area Protetta regionale è definita dall’art. 6, secondo cui gli Enti territoriali interessati devono inviare alla Giunta Regionale una documentazione contenente la perimetrazione del territorio la descrizione dei luoghi e le norme di salvaguardia

9 Quadro Normativo … Legge Regionale n° 33/1993…
I decreti d’istituzione vengono notificati agli Enti Territoriali interessati che, entro 30 giorni, possono formulare osservazioni e proposte. La Giunta Regionale, entro i successivi 60 giorni, istituisce in via definitiva i Parchi e le Riserve Naturali, in attesa del Piano Territoriale e del relativo Regolamento

10 Quadro Normativo … Legge Regionale n° 33/1993…
L’art. 22 stabilisce che ogni parco regionale debba essere diviso in tre zone di riserva: “integrale”: in cui è vietata ogni attività potenzialmente dannosa per le risorse naturali “generale”: sono consentite le attività di mantenimento ambientale “controllata”: ammette le attività socio-economiche e le infrastrutture compatibili

11 Quadro Normativo …Legge Regionale n° 33/1993
L’art. 22 menziona anche il “Piano del Parco” (previsto dall’art. 25 della Legge 394), che deve prevedere: l’armonizzazione delle nuove strutture edilizie con le impostazioni architettoniche esistenti il recupero del patrimonio edilizio di significato storico la valorizzazione delle risorse locali (in particolare quelle connesse all’artigianato e alla commercializzazione dei prodotti agricoli tipici)

12 Quadro Normativo Legge Regionale n° 17/2003…
La Legge Regionale n° 17 del 7 ottobre 2003 ha integrato la Legge 33/1993, introducendo nel Sistema Campano dei Parchi e delle Aree Protette, le tipologie di Parco Urbano e Parco Metropolitano, allo scopo di “garantire la difesa dell’ecosistema, il restauro del paesaggio, il ripristino dell’identità storico-culturale, la valorizzazione ambientale […] soprattutto attraverso il sostegno all’agricoltura urbana” (art. 1)

13 Quadro Normativo …Legge Regionale n° 17/2003…
L’art. 1 (comma 2) definisce “Parco Urbano” un’area (verde, agricola, archeologica) con alto valore ambientale ed elevato impatto delle attività umane La procedura d’istituzione di un Parco Urbano, finalizzato al risanamento di aree degradate, è definita dall’art. 1.4: il Consiglio Comunale interessato individua i confini dell’area e avanza la proposta alla Giunta Regionale, che, tramite propria delibera, istituisce formalmente il Parco

14 Quadro Normativo …Legge Regionale n° 17/2003
“Parco Metropolitano” è la nuova denominazione, introdotta dalla Legge 17/2003, del Parco Comunale delle Colline di Napoli (precedente denominazione comunale) Al Parco Metropolitano possono aderire i Comuni limitrofi all’area protetta, interna al Comune di Napoli, su proposta del Consiglio Comunale interessato e decreto del Presidente della Regione (secondo il già citato art. 6 della Legge Regionale 33/1993)

15 Quadro Normativo D.R. n° 855…
Il PMCN è stato effettivamente istituito con la Delibera Regionale n° 855 del 10 giugno 2004, con annessi gli Allegati A (planimetria del Parco), B (norme di salvaguardia), C (documento d’indirizzo) In particolare, l’Allegato B presenta le finalità generali del Parco, rifacendosi all’art. 1 della Legge 33/1993 e all’art. 1 della Legge 17/2003

16 Quadro Normativo …D.R. n° 855…
L’Allegato riprende la Legge Regionale n° 11/1996, che pone a totale carico della Regione: gli interventi di rimboschimento a scopo protettivo o ad altro scopo di pubblico interesse nonché gli interventi per la difesa dei boschi di proprietà pubblica dagli incendi gli interventi pubblici di sistemazione idraulico-forestale e di difesa del suolo

17 Quadro Normativo …D.R. n° 855
I confini dell’area destinata a tutela sono quelli fissati dalla Variante al Prg del Comune di Napoli, adottata con Delibera Consiliare n° 35 del 19 febbraio 2001 Tale Variante denomina:         “E” e “Fa” le aree agricole, incolte, boschive, a verde ornamentale, le rupi, i costoni, le cave        “Fb” gli abitati         “A” gli insediamenti d’interesse storico

18 Quadro Normativo D.P.G.R.C. del 14 luglio 2004
L’Ente Parco Metropolitano è stato istituito con DPGRC del 14 luglio 2004 I suoi organi sono: il Presidente il Consiglio Direttivo la Giunta Esecutiva il Collegio dei revisori dei conti

19 Il territorio del Parco
Lo spazio protetto e la sua varietà

20 Il territorio del Parco Estensione
Il Parco ricopre un’area territoriale di ettari. Pari ad un quinto dell’intero territorio comunale ( ettari), ovvero 10 volte il quartiere Vomero (217 ettari), o 17 volte il Bosco di Capodimonte (130 ettari)

21 Il territorio del Parco Classificazione delle aree protette
Riserva integrale: 188 ettari (8,00% della superficie del Parco) Riserva generale orientata e di protezione: 702 ettari (31,70% del Parco) Riqualificazione dei centri abitati, protezione e sviluppo economico sociale: ettari (59,80% del Parco)

22 Il territorio del Parco Le aree territoriali

23 Il territorio del Parco Varietà delle aree territoriali
Zone Naturalità Funzione Pianura Soccavo Moderata Agricola, Boschiva Qualità Contesto Urbano Potenzialità Note Media Percorsi per il tempo libero; agricoltura di qualità. Terrazzamenti agricoli (XIX sec.); adiacenza al Parco Regionale dei Campi Flegrei. Vai alla mappa sensibile Vai alla tavola sinottica

24 Il territorio del Parco Varietà delle aree territoriali
Zone Naturalità Funzione Chiaiano, Arenella, Soccavo Elevata Boschiva Qualità Contesto Urbano Potenzialità Note Media Turismo verde tramite, il recupero della rete di sentieri; tempo libero; spettacoli. Bosco di castagni (alcuni di notevoli dimensioni), già parco pubblico dal Punto di ristoro per l’avifauna. Anfiteatro Vai alla mappa sensibile Vai alla tavola sinottica

25 Il territorio del Parco Varietà delle aree territoriali
Zone Naturalità Funzione Chiaiano Elevata Boschiva Qualità Contesto Urbano Potenzialità Note Media Presenti numerose cave di tufo. Borghi contadini, aree agricole e boschi di castagni. Aziende multifunzionali. Vai alla mappa sensibile Vai alla tavola sinottica

26 Il territorio del Parco Varietà delle aree territoriali
Zone Naturalità Funzione Chiaiano Miano Moderata Agrituristica Qualità Contesto Urbano Potenzialità Note Bassa Agriturismo e produzioni di qualità Numerose vecchie masserie. Estese colture di ciliegi (metodi tradizionali). Vai alla mappa sensibile Vai alla tavola sinottica

27 Il territorio del Parco Varietà delle aree territoriali
Zone Naturalità Funzione Miano, Chiaiano, S. Carlo all’Arena da Moderata a Elevata Agricola, Boschiva Qualità Contesto Urbano Potenzialità Note Bassa Sport e turismo naturale Impluvio naturale, si sviluppa per sei chilometri. Presenti, nelle zone più pianeggianti, terreni coltivati. Vai alla mappa sensibile Vai alla tavola sinottica

28 Il territorio del Parco Varietà delle aree territoriali
Zone Naturalità Funzione Stella, San Carlo all’Arena Moderata Agricola, Boschiva Qualità Contesto Urbano Potenzialità Note Media Turismo storico-culturale Versanti terrazzati per attività agricole, bosco di castagno. Percorsi storici, ville storiche. Centralità geografica. Vai alla mappa sensibile Vai alla tavola sinottica

29 Il territorio del Parco Varietà delle aree territoriali
Zone Naturalità Funzione Avvocata, Vomero Moderata Agricola, Boschiva Qualità Contesto Urbano Potenzialità Note Centro città Turismo storico culturale; eventi. Terrazzamenti, storici (tuttora coltivati a vite), pregio storico e architettonico. Accessibilità e centralità geografica. Vai alla mappa sensibile Vai alla tavola sinottica

30 Il territorio del Parco Tavola sinottica delle aree territoriali
FUNZIONE LUOGO NATURA QUALITÀ URBANA POTENZIALITÀ NOTE Conca dei Pisani Agri-boschiva Pianura; Chiaiano. Moderata Media Comparto Agronomico Terrazzamenti Camaldoli Boschiva Chiaiano; Arenella. Elevata Intrattenimento Riserva Naturale Anfiteatro Parco Masserie di Chiaiano Agrituristica Chiaiano; Piscinola. Bassa Agricoltura Agriturismo Masserie Ciliegio Selva di Chiaiano Boschiva; ex cave di tufo Chiaiano; Marano. Bassa + Aziende Multifunzionali Parco tematico Cave di tufo Vallone San Rocco Stella; Miano. Moderata + Agricoltura Riserva Naturale Corso d’acqua Dimensioni Scudillo Stella; San Carlo. Sentieri storici Centralità geografica Castagno Ville Vigna San Martino Avvocata; Vomero. Centro Città Cultura Visibilità Accessibibilità. Vai alla mappa sensibile

31 Vision, mission, finalità Etica del PMCN Aree di sviluppo
Il PMCN Vision, mission, finalità Etica del PMCN Aree di sviluppo

32 Il PMCN Il contesto del Parco
Contesto di riferimento: Napoli, la città Tra le città a maggiore densità abitativa, è circondata da comuni altrettanto fittamente popolati Ha una forte criticità nell’area dei trasporti (arterie viarie, parcheggi) È una delle prime città cablate d’Italia, ha il ruolo non istituzionale di Capitale del mezzogiorno Evoluzione del contesto: Napoli, la metropoli L’elevata densità abitativa resterà probabilmente una caratteristica dell’intera area metropolitana Il trasporto pubblico avrà un rilievo sempre maggiore, soprattutto i percorsi su ferro sotterranei. Il traffico su gomma potrebbe restare un’emergenza, anche per l’inquinamento prodotto Come nelle altre grandi città, l’informazione è ovunque, i ritmi sono serrati, gli spazi vitali ridotti

33 Il PMCN La visione del Parco
Negli scenari esposti, il Parco è: Spazio idoneamente attrezzato per riscoprire pienamente un ambiente naturale ed arricchirsi personalmente e professionalmente Tempo organizzato e vissuto alla velocità della natura, da impiegare in un ampio range di offerta (spettacoli, escursionismo, enogastronomia …) Motivazione frutto di una rinnovata sensibilità culturale, in grado di apprezzare modalità di fruizione più mature, perché consapevoli ed arricchenti, di un territorio a misura d’uomo In una parola, l’essenza del parco si ritrova nel suo essere territorio di “Natura Urbana”, pensato e percepito come luogo dove sperimentare la natura nelle sue espressioni ambientali, sociali ed economiche

34 Il PMCN Natura Urbana Un’area naturale integrata alla città che consente un’osmosi continua e proficua tra urbe e natura. Città → Natura Grande bacino d’utenza Accessibilità/fruibilità Centralità/visibilità Opportunità di sviluppo economico Natura → Città Serbatoio di naturalità/polmone verde Attività /fruibilità ambientale Valorizzazione estetica della città

35 Il PMCN La missione del Parco
Per conseguire i suoi scopi, il Parco necessita di modalità operative coerenti con le proprie possibilità e il contesto di riferimento la missione del PMCN, pertanto, consiste nel diventare punto di riferimento per lo sviluppo dei territori endogeni e limitrofi per la qualità della vita dei cittadini e dei visitatori del Parco • la sua etica, chiara e coerente, si esplica nei temi della sostenibilità, dell’ascolto, dell’innovazione, così da sublimare l’autorevolezza e l’efficacia dell’Ente pubblico • le aree di sviluppo richiedono di essere esplorate con attenzione, e vengono qui raggruppate in componenti strutturanti, microculture/microsocietà, business e turismo.

36 Il PMCN La finalità del Parco
Urbe Extraurbe Essere cerniera fisica e culturale tra urbe ed extraurbe verso una nuova centralità nell’area metropolitana

37 Il PMCN L’etica del Parco
Sostenibilità nella Triple Bottom Line: (Economia–Società–Ambiente) Sviluppo Etico Governance: Approccio bottom up, progettazione partecipata Breakthrough: Miglioramento ed innovazione

38 Il PMCN Sostenibilità nella T.B.L.
Sostenibilità Ambientale Gestione delle risorse tale da non comprometterne il futuro utilizzo … Sostenibilità Economica … mantenendo un coerente rapporto tra introiti economici ed esborsi … Sostenibilità Sociale … e garantendo il rispetto dei diritti dei lavoratori e della loro dignità

39 Il PMCN Sostenibilità nella T.B.L. - breakthrough
È l’innovazione più completa, ottenuta attraverso Kaizen miglioramento continuo, lento, “verticale” Kakushin miglioramento radicale, “genetico”, “orizzontale” Costi di riconversione Ciclo di vita Valore (costi/sviluppo verticale) Salto concettuale Start up Tempi/sviluppo orizzontale

40 Il PMCN Sostenibilità nella T.B.L. - approccio bottom-up
Gestione partecipata di un processo (governance), proposto dal basso (approccio bottom-up), che tiene conto delle esigenze del territorio, attraverso l’ascolto delle istanze dei portatori di interesse (stakeholder) ed il loro coinvolgimento diretto (ascolto proattivo)

41 Il PMCN Aree di sviluppo
Componenti Strutturanti Microculture Microsocietà Business Turismo

42 Il PMCN Aree di sviluppo – osmosi…
Microculture/microsocietà : miglioramento della possibilità di interazione tra realtà metropolitane distanti e differenti Turismo: incremento della fruibilità del territorio Business: sensibile abbattimento dei costi di sviluppo Componenti strutturanti Vai alle aree di sviluppo

43 Il PMCN …Aree di sviluppo – osmosi…
Componenti strutturanti : aumento della sensibilità verso le dotazioni infrastrutturali del territorio Turismo: miglioramento delle caratteristiche di accoglienza e quindi della capacità ricettiva Business: focalizzazione sulle attività economiche interne al Parco come espressione di qualità e tipicità Microculture/microsocietà Vai alle aree di sviluppo

44 Il PMCN …Aree di sviluppo – osmosi…
Componenti strutturanti: accrescimento delle risorse di cui disporre Microculture/microsocietà: soddisfazione nella fruizione e nel consumo con marcate ricadute etico-sociali Turismo: aumento della competitività dell’offerta e maggiore aderenza alle odierne criticità della domanda Business Vai alle aree di sviluppo

45 Il PMCN …Aree di sviluppo – osmosi
Componenti strutturanti: visibilità e promozione di tutte le risorse territoriali; accrescimento delle risorse di cui disporre Microculture/microsocietà: crescita culturale e sociale Business: maggiori opportunità di scambio per i comparti/settori collegati e collegabili al turismo Turismo Vai alle aree di sviluppo

46 Il PMCN SWOT… Weakness Strength
Percentuale ridotta di aziende agrituristiche Territorio difficilmente controllabile Insufficiente sistema di promozione Carenza della micromobilità interna Rischio idrogeologico Strength Attrattività dei distretti Fitto tessuto di PMI Affluenza di risorse finanziarie (già assegnate) Clima mediterraneo Presenza di siti di rilievo storico/culturale

47 Il PMCN …SWOT Threats Opportunities
Carenze burocratiche e infrastrutturali Sistema trasportistico inadeguato Tempi della Pubblica Amministrazione Gestione del patrimonio culturale Emergenze produttive e finanziarie Sistema creditizio inadeguato Produttività dell’agricoltura in Campania inferiore alla media nazionale Emergenze ambientali Rifiuti Inquinamento ambientale Scarsa conoscenza del Parco presso la cittadinanza Emergenza criminalità Opportunities Crescita dell’offerta e della domanda di prodotti agricoli di qualità Agricoltura biologica Prodotti agricoli certificati (o PAT) Integrazione in un contesto metropolitano ad alta rilevanza turistica Domanda turistica destagionalizzata Area turistica napoletana matura Rilevante visibilità internazionale Appartenenza alla rete ecologica locale e regionale Grande bacino di utenza metropolitana Disponibilità di risorse finanziarie di gestione Comunitaria e/o Regionale

48 Esperienze negli altri parchi
Benchmarking Esperienze negli altri parchi

49 Benchmarking L’analisi di benchmark è lo strumento individuato per esplorare le possibili direttrici di sviluppo del Parco nell’ambito dei traguardi, dei vincoli e delle criticità espresse dal committente Il confronto con le maggiori realtà di successo ha riguardato la categoria dei Parchi Urbani, ovvero aree naturali integrate o prossime al nucleo metropolitano in grado di garantire un’osmosi continua e proficua tra urbe e natura

50 Benchmarking La metodologia seguita ha portato, in primo luogo, alla disamina delle caratteristiche intrinseche, vocazionali e strategiche di ciascun parco Si è proceduto, successivamente, ad un approfondimento delle attività di quei parchi il cui complesso di caratteristiche è risultato più prossimo al PMCN, individuando quelle ritenute adeguabili al contesto territoriale in esame e rispondenti alle sue esigenze

51 Benchmarking Le caratteristiche intrinseche, indipendenti dalle politiche di gestione dei parchi esaminati, sono state classificate in tre fasce. Si è conferito un punteggio da 1 a 3, a seconda della fascia di appartenenza Estensione: le fasce sono in funzione dell’estensione territoriale espressa in ettari (<500, da 500 a 5000, >5000) Integrazione (tra parco e città): le fasce dipendono dalla posizione rispetto al tessuto urbano (esterno, limitrofo, interno) Biodiversità: le fasce (limitata, media, elevata) dipendono dal livello di varietà e interesse della flora e della fauna Prima Utenza: il riferimento è al numero degli abitanti dei comuni o delle province comprese nel territorio del parco (< , tra e , > ) Partizione: ci si riferisce alla suddivisione in ambiti territoriali (non esistente, esistente di fatto ma non codificata, esistente e codificata/ disciplinata) Vocazione: le fasce (non assimilabile, prossima, assimilabile) rilevano l’aderenza delle finalità del parco a quelle del PMCN Governance: le fasce (non praticata, limitata, praticata) rilevano il livello dell’ascolto e della gestione partecipata del parco

52 Benchmarking i Si sono scelti i seguenti Parchi urbani e peri-urbani:
Parco Naturale Regionale del Beigua Parc de Collserola Parco Regionale di Portofino Parc Florestal de Monsanto Parco Agricolo Sud Milano Parco Nord Milano Parco del Conero Rock Creek Park Parco Villa Ghigi i

53 Benchmarking Parco Naturale Regionale del Beigua
Province: Genova, Savona Estensione: 8.715,03 ha Integrazione: esterno Biodiversità: elevata Prima Utenza: ab. Partizione : non esistente Vocazione: prossima Governance: praticata Vai alla lista dei parchi Vai alla valutazione

54 Benchmarking Parc de Collserola
Provincia: Barcellona Estensione: ha Integrazione: limitrofo Biodiversità: elevata Prima Utenza: ab. Partizione : non esistente Vocazione: prossima Governance: non praticata Vai alla lista dei parchi Vai alla valutazione

55 Benchmarking Parco Regionale di Portofino
Provincia: Genova Estensione: ,26 ha Integrazione: esterno Biodiversità: elevata Prima Utenza: ab. Partizione : non esistente Vocazione: non assimilabile Governance: limitata Vai alla lista dei parchi Vai alla valutazione

56 Benchmarking Parc Florestal de Monsanto
Comune: Lisbona Estensione: 900 ha Integrazione: interno Biodiversità: media Prima Utenza: ab. Partizione : non esistente Vocazione: assimilabile Governance: non praticata Vai alla lista dei parchi Vai alla valutazione

57 Benchmarking Parco Agricolo Sud Milano
Provincia: Milano Estensione: ha Integrazione: limitrofo Biodiversità: media Prima Utenza: ab. Partizione : esistente Vocazione: assimilabile Governance: limitata Vai alla lista dei parchi Vai alla valutazione

58 Benchmarking Parco Nord Milano
Provincia: Milano Estensione: 620 ha Integrazione: interno Biodiversità: limitata Prima Utenza: ab. Partizione : esistente Vocazione: prossima Governance: praticata Vai alla lista dei parchi Vai alla valutazione

59 Benchmarking Parco del Conero
Provincia: Ancona Estensione: ha Integrazione: esterno Biodiversità: elevata Prima Utenza: ab. Partizione : esistente Vocazione: non assimilabile Governance: limitata Vai alla lista dei parchi Vai alla valutazione

60 Benchmarking Rock Creek Park
Contea: Washington, D.C. Estensione: 1.141,35 ha Integrazione: interno Biodiversità: limitata Prima Utenza: ab. Partizione : codificata Vocazione: prossima Governance: non praticata Vai alla lista dei parchi Vai alla valutazione

61 Benchmarking Parco Villa Ghigi
Provincia: Bologna Estensione: 30 ha Integrazione: limitrofo Biodiversità: media Prima Utenza: ab. Partizione: non esistente Vocazione: prossima Governance: limitata Vai alla lista dei parchi Vai alla valutazione

62 Benchmarking Valutazione di affinità
Estensione Integrazione Biodiversità Utenza Partizione Vocazione Governance Beigua 3 1 2 Collserola Portofino Monsanto Sud Milano Nord Milano Conero Rock Creek Villa Ghigi PMCN

63 Benchmarking Si riporta accanto la somma degli scarti quadratici* dei punteggi attribuiti a ciascun Parco I parchi selezionati, dei quali si esamineranno le attività, sono quelli con la somma più bassa degli scarti: Nord Milano, Rock Creek e Sud Milano * Differenze tra i valori del parco in esame e i corrispondenti del PMCN, elevate al quadrato Beigua 12 Collserola 9 Portofino 17 Monsanto 6 Sud Milano 4 Nord Milano Conero 15 Rock Creek Villa Ghigi 8

64 Benchmarking Attività e Parchi
Sud Milano Nord Milano Rock Creek Vigilanza ambientale X Volontariato ambientale Agricoltura biologica Orti urbani Itinerari didattici Itinerari storici Seminari Campi estivi per ragazzi Mostre Attività ecologico- didattiche

65 Benchmarking Attività e Parchi
Sud Milano Nord Milano Rock Creek Manifestazioni artistiche X Campeggi Percorsi escursionistici Spazi attrezzati per attività all’aperto Spazi sportivi attrezzati Strutture informative Certificazioni Partecipazione a Fiere e Borse Pubblicazioni

66 Aree strategiche Sviluppo Proposte strategiche
Strategia Aree strategiche Sviluppo Proposte strategiche

67 Strategia Aree strategiche
Le attività dei parchi esaminati sono state riclassificate secondo le seguenti aree strategiche, inerenti le finalità generali del PMCN: Tutela della natura Agricoltura Cultura Tempo libero Qualità e comunicazione

68 Strategia Aree strategiche – Tutela della natura
Tutela della natura come responsabilità individuale Vigilanza ambientale: controllo, tutela e monitoraggio del territorio da parte di professionisti dei settori di pertinenza Volontariato ambientale: partecipazione della società civile alla cura del verde pubblico, all’assistenza ai visitatori e alla sensibilizzazione ambientale

69 Strategia Aree strategiche – Agricoltura
Agricoltura come espressione etica Agricoltura biologica: metodo di coltivazione finalizzato ad una resa compatibile con la protezione delle specie animali e vegetali e con la tutela della salute umana Orti urbani: appezzamenti di terreno assegnati agli abitanti del parco ad un ridotto canone d’affitto, al fine di coinvolgere la popolazione residente, limitando l’abusivismo e valorizzando il territorio

70 Strategia Aree strategiche - Cultura
Cultura come riappropriazione del territorio Itinerari didattici Itinerari storici Seminari Campi estivi per ragazzi Mostre Attività ecologico-didattiche

71 Strategia Aree strategiche – Tempo libero
Tempo libero come svago e socialità nella natura Manifestazioni artistiche Campeggi Percorsi escursionistici Spazi attrezzati per attività all’aperto Spazi sportivi attrezzati

72 Strategia Aree strategiche – Qualità e comunicazione
Qualità e comunicazione come comunicazione di qualità Strutture informative Certificazioni Partecipazione a Fiere e Borse Pubblicazioni Accessibilità web

73 Strategia Aree strategiche e finalità
Le aree strategiche sono state a loro volta riclassificate secondo le seguenti finalità generali dei parchi esaminati: Difesa del cittadino come utente e come consumatore Tutela della natura Agricoltura Natura come identità e socializzazione Cultura Tempo libero Promozione “sostenibile” Qualità e comunicazione

74 Strategia Risultanze…
L’idea forza espressa dalle finalità generali rilevate è vivere il parco come occasione di riappropriazione dell’identità collettiva, attraverso la fruizione partecipativa del territorio La struttura di programma appena osservata è stata elaborata a partire dalle attività di un parco ipotetico, quale sintesi del benchmarking, con un processo bottom up

75 Strategia …Risultanze
Tutela Qualità Tempo libero Cultura Agricoltura Diritti Promozione Socialità Civitas

76 Strategia Dalle attività allo sviluppo
Allo scopo di comparare la valenza strategica delle attività del Parco Ipotetico con le azioni del PMCN, si è attribuito alle attività citate un punteggio da 0 a 3 sulla base della loro afferenza alle aree di sviluppo Nello specifico, si è proceduto al confronto delle medie di questi valori con le medie di quelli conferiti alle azioni del PMCN sin qui progettate e/o svolte

77 Strategia Parco Ipotetico e aree di sviluppo…
Componenti Strutturanti Microculture Microsocietà Business Turismo Escursionismo Vigilanza ambientale 3 2 Volontariato ambientale 1 Agricoltura biologica Orti urbani Itinerari didattici Itinerari storici Seminari Campi estivi per ragazzi Mostre Attività ecologico-didattiche

78 Strategia …Parco Ipotetico e aree di sviluppo
Componenti Strutturanti Microculture Microsocietà Business Turismo Escursionismo Manifestazioni artistiche 1 2 Campeggi 3 Percorsi escursionistici Spazi attrezzati attività all’aperto Spazi sportivi attrezzati Strutture informative Certificazioni Partecipazioni a Fiere e Borse Pubblicazioni

79 Strategia PMCN e aree di sviluppo
Componenti Strutturanti Microculture Microsocietà Business Turismo Escursionismo Progettazione partecipata 1 2 Hortus Conclusus Extramet Maggio nel Parco Mezzanotte nei Parchi Accessibilità web

80 Strategia Strategie e Sviluppo…

81 Strategia …Strategie e Sviluppo…

82 Strategia …Strategie e Sviluppo…

83 Strategia …Strategie e Sviluppo…

84 Strategia …Strategie e Sviluppo

85 Strategia Strategie e Sviluppo – Sintesi

86 Strategia Strategie e Sviluppo – in evidenza
Dall’analisi sin qui svolta si evincono due considerazioni: il PMCN, ad oggi, ha avuto la possibilità di realizzare alcune azioni, ovvero interventi frammentati e non sistemici, la cui efficacia risulta ridotta, se confrontata ad un complesso organico di attività strategicamente pianificate le azioni del PMCN si riflettono nelle aree di sviluppo in maniera non aderente alla curva di sintesi; in particolare si osservano un alto grado di affinità nell’area microculture e microsocietà, un grave gap nelle aree componenti strutturanti e business e uno scostamento minore per l’area turismo escursionismo

87 Strategia Proposta strategica
SIT SH PP Marchio d’area – strumento catalizzatore che unifica e ottimizza gli sforzi Sistema informativo territoriale esteso Analisi e coinvolgimento degli attori del territorio Progettazione partecipata e codificata degli interventi Eventuali strumenti coerenti con le strategie

88 Strategia Proposta strategica – SIT
È uno strumento che rende possibile gestire ed elaborare informazioni di varia natura , continuamente aggiornate, associate al territorio Nello specifico, il SIT in corso di realizzazione si rivelerà determinante nello snellimento di talune procedure burocratiche e come piattaforma su cui progettare interventi tesi alla salvaguardia, alla logistica e alla fruizione del territorio L’accessibilità web prevista garantirà una più ampia diffusione dell’immagine del PMCN e contribuirà alla sua promozione

89 Strategia Proposta strategica – Stakeholder
La metodologia di analisi multistakeholder, coinvolgendo i singoli portatori di interesse diffuso, può garantire continuità alle azioni intraprese, che potrebbero così assumere il carattere di attività strategicamente pianificate. Il percorso prefigurabile è il seguente: valutazione puntuale dei soggetti interessati all’Ente Parco analisi dei soggetti direttamente operanti nel Parco e di quelli indirettamente in contatto con l’Ente individuazione degli Enti di rappresentanza più significativi individuazione delle sponsorship sui progetti individuazione delle relazioni Parco-stakeholder confronto diretto con i singoli stakeholder per valutarne interessi e ruoli

90 Strategia Proposta strategica – Progettazione partecipata
Prevede metodologie, definite in ambito comunitario (es. Goal Oriented Project Planning all’interno del Project Cycle Management), che si propongono di coinvolgere gli abitanti nelle scelte finalizzate alla riqualificazione e valorizzazione del territorio Lo strumento utilizzato è quello del concorso di idee e/o progetti, aperto ai cittadini Nello specifico, potrà risultare rispondente alle effettive esigenze del territorio, in particolare riferimento ai fenomeni di degrado sociale, tramite la responsabilizzazione diretta della cittadinanza

91 Strategia Proposta strategica – Marchio d’area
Il marchio d’area è uno strumento competitivo di marketing territoriale, finalizzato ad attivare, stimolare e gestire efficacemente un processo di integrazione e di miglioramento continuo e diffuso del sistema territoriale La sua logica consiste nell’ inquadrare il territorio come un’organizzazione complessa, da cui ha origine un’offerta turistica integrata, e non come un’occasione di sfruttamento, che imponga un’offerta turistica preformata

92 Strategia Marketing territoriale – definizione
“Analisi dei bisogni dei portatori di interesse e dei clienti/mercati, volta a costruire, mantenere e rafforzare rapporti di scambio vantaggiosi con gli stakeholder (interni ed esterni al territorio) con lo scopo di aumentare il valore del territorio, delle imprese e l’attrattività degli stessi, attivando un circolo virtuoso soddisfazione-attrattività-valore” Valdani, Ancarani, 2000

93 Strategia Marchio d’area – schema d’attuazione
Comunità locale Sistema politico Turisti Imprese Visione integrata e condivisa dei fattori di sviluppo degli attrattori turistici Attivazione del set di facilities che rendono possibile l’esperienza turistica

94 Sitografia www.parks.it/parco.beigua
en.wikipedia.org/wiki/Rock_Creek_Park maps.google.com


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