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1. 2 1) RIFERIMENTI NORMATIVI 1) RIFERIMENTI NORMATIVI 2) ORGANIZZAZIONE 3) VALUTAZIONE DEI RISCHI 4) EMERGENZE.

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2 2 1) RIFERIMENTI NORMATIVI 1) RIFERIMENTI NORMATIVI 2) ORGANIZZAZIONE 3) VALUTAZIONE DEI RISCHI 4) EMERGENZE

3 3 NORME GENERALI Costituzione Codice Civile Codice Penale Statuto dei Lavoratori NORME SPECIALI Norme che trattano in maniera specifica di sicurezza

4 4 ART. 32: La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività […] ART. 35: La Repubblica tutela il lavoro in tutte le sue forme ed applicazioni; cura la formazione e l’elevazione professionale dei lavoratori […] ART. 41: L’iniziativa economica è libera, non può svolgersi in contrasto con l’utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana

5 5 Art. 2050 - Responsabilità per l’esercizio di attività pericolose Chiunque cagiona danno ad altri nello svolgimento di una attività pericolosa, per la sua natura o per la natura dei mezzi adoperati, è tenuto a riconoscimento, se non prova ad avere adottato tutte le misure idonee ad evitare il danno Art. 2087 - L’imprenditore è tenuto ad adottare nell’esercizio dell’impresa le misure che, secondo la particolarità del lavoro, l’esperienza e la tecnica sono necessarie a tutelare l’integrità fisica e la personalità morale dei prestatori di lavoro.

6 6 ART. 451 - Omissione colposa di cautele o difese contro disastri o infortuni sul lavoro Chiunque, per colpa, omette di collocare, ovvero rimuove o rende inservibili apparecchi o altri mezzi destinati alla estinzione di un incendio, o al salvataggio o al soccorso contro disastri o infortuni sul lavoro, è punito con la reclusione fino ad un anno o con una multa... ART. 437 - Rimozione od omissione dolosa di cautele contro infortuni Chiunque omette di collocare impianti, apparecchi o segnali destinati a prevenire disastri o infortuni sul lavoro, o li rimuove o li danneggia, è punito con la reclusione da 6 mesi a 5 anni; se dal fatto deriva un disastro o un infortunio, la pena è della reclusione da 3 a 10 anni.

7 7 ART. 590 - Lesioni personali colpose Chiunque cagiona ad altri, per colpa, una lesione personale è punito con la reclusione fino a 3 mesi o con la multa... ART. 589 - Omicidio colposo Chiunque cagiona per colpa la morte di una persona è punito con la reclusione da 6 mesi a 5 anni. Se il fatto è commesso con violazione delle norme […] per la prevenzione degli infortuni sul lavoro la pena è della reclusione da 1 a 5 anni

8 8 COLPA Negligenza Imprudenza Imperizia DOLO Intenzione di nuocere e di violare la norma

9 9 NEGLIGENTE: Colui che, pur essendo consapevole della possibilità di avverarsi di un evento dannoso, omette di provvedere secondo quanto la ragione e l’esperienza consigliano IMPRUDENTE: Colui che, nelle stesse condizioni, agisce in contrasto con quanto la ragione e l’esperienza consigliano IMPERITO: Colui che è incapace tecnicamente di esercitare le proprie attività. L’imperizia può derivare dall’ignoranza, cioè dall’insufficiente competenza, oppure dall’inabilità, ossia dall’insufficiente esperienza

10 10 D.P.R. 547/55 prevenzione degli infortuni D.P.R. 303/56 igiene in ambiente di lavoro L. 46/90 sicurezza degli impianti D.Lgs. 277/91 rumore, piombo, amianto D.Lgs. 475/92 dispositivi di protezione individuale

11 11 D.Lgs. 626/94 miglioramento della sicurezza e della salute dei lavoratori sul luogo di lavoro D.P.R. 459/96 sicurezza delle macchine-marcatura CE D.Lgs. 493/96 segnaletica di sicurezza D.Lgs. 494/96 sicurezza nei cantieri DD.Lgs. 52/97 e 65/03 sostanze e preparati pericolosi D.Lgs. 151/01 tutela della maternità e paternità

12 12 D.Lgs. 25/02 rischio chimico D.Lgs. 195/03 requisiti professionali per gli RSPP D.Lgs. 233/03 atmosfere esplosive (ATEX) ‏ D.Lgs. 235/03 lavori in quota

13 13  sposta l’attenzione dalle macchine ai lavoratori  introduce nelle aziende un sistema organizzato della sicurezza  attribuisce ruoli e responsabilità, interne ed esterne  stabilisce l’obbligo del datore di lavoro di valutare i rischi per la salute e sicurezza dei lavoratori  obbliga a programmare il miglioramento del livello di sicurezza

14 14 Datore di lavoro Dirigenti Preposti RSPP ASPP Medico competente Addetti emergenze LavoratoriRLS Funzioni operative Funzioni consultive

15 15 Datore di lavoro Responsabilità Titolare del rapporto di lavoro con i dipendenti o comunque titolare dei poteri decisionali e di spesa Datore di lavoro nelle Pubbliche Amministrazioni Il dirigente al quale spettano i poteri di gestione, ovvero il funzionario non avente qualifica dirigenziale, nei soli casi in cui quest’ultimo sia preposto ad un ufficio avente autonomia gestionale

16 16 Condivide parte dei suoi obblighi con i Dirigenti ed i Preposti Ha i principali obblighi e responsabilità in materia di sicurezza  valutazione dei rischi  organizzazione della sicurezza in azienda  nomina del SPP, del RSPP e del MC  attuazione delle misure per la sicurezza e la salute dei lavoratori  informazione e formazione dei lavoratori

17 17 Datore di lavoro Dirigenti Organizzazione Valutazione - Programmazione - Attuazione Preposti Attuazione (in base alle indicazioni ricevute), informazione, vigilanza e controllo

18 18  collabora con il datore di lavoro alle misure per la tutela della salute e dell'integrità psico-fisica dei lavoratori  visita gli ambienti di lavoro  definisce il protocollo sanitario  effettua gli accertamenti sanitari  esprime i giudizi di idoneità alla mansione specifica  istituisce ed aggiorna le cartelle sanitarie e di rischio  fornisce informazioni ai lavoratori (significato degli accertamenti sanitari, esposizione ad agenti con effetti a lungo termine, informazioni agli RLS, risultati degli accertamenti sanitari) ‏  collabora all'attività di formazione e informazione

19 19 Insieme delle persone, sistemi e mezzi esterni o interni all'azienda finalizzati all'attività di prevenzione e protezione  individuare e valutare i rischi e le misure di sicurezza  elaborare misure di sicurezza  elaborare procedure di sicurezza  proporre i programmi di informazione e formazione dei lavoratori  partecipare alle riunioni periodiche di sicurezza  fornire ai lavoratori le informazioni in materia di sicurezza e salute sul lavoro

20 20 Persone elette o designate per rappresentare i lavoratori per quanto concerne gli aspetti della salute e della sicurezza durante il lavoro  accesso (ai luoghi di lavoro, alla documentazione aziendale, alle informazioni in materia di sicurezza) ‏  consultazione nelle fasi importanti della vita aziendale in materia di sicurezza (valutazione dei rischi, programmazione degli interventi, nomine, corsi, riunioni, etc.) ‏  adeguata formazione  tempo e mezzi per esercitare le sue funzioni  ruolo di promozione delle misure di sicurezza

21 21 Persone che prestano il proprio lavoro alle dipendenze di altri Ogni lavoratore ha l’obbligo di:  sentirsi responsabile della propria e altrui sicurezza  osservare disposizioni e istruzioni del DL  utilizzare correttamente attrezzature di lavoro, sostanze e preparati pericolosi, mezzi di trasporto e dispositivi di sicurezza  segnalare immediatamente eventuali condizioni di pericolo  sottoporsi ai controlli sanitari previsti  non rimuovere o modificare senza autorizzazione i dispositivi di sicurezza, segnalazione o controllo

22 22  individuare i pericoli  valutare i rischi  identificare le misure di sicurezza  programmare gli interventi migliorativi  verificare i risultati

23 23 Pericoli per la salute: Agenti chimici Agenti biologici Agenti cancerogeni Microclima Radiazioni ionizzanti Radiazioni non ionizzanti Rumore Vibrazioni Illuminazione Videoterminali Pericoli per la sicurezza: Luoghi di lavoro (aree di transito, scale, spazi di lavoro) ‏ Impianti elettrici Reti ed apparecchi di distribuzione gas Prodotti chimici Temperatura alta o bassa Sostanze infiammabili Attrezzature di lavoro (macchine, attrezzi manuali, apparecchi di sollevamento, mezzi di trasporto) ‏ Pericoli dovuti a carenze degli aspetti organizzativi: Posizioni di lavoro e movimenti scorretti Metodo di lavoro scorretto Movimentazione manuale dei carichi e sforzi fisici Ritmi di lavoro eccessivi Impegno visivo elevato Stress Formazione e informazione

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25 25 R > 8ALTO 4  R  8 MEDIO R < 4BASSO

26 26 Prevenzioneriduzione della probabilità P Protezionelimitazione del danno D Misure: Tecniche Organizzative Procedurali Informazione e formazione

27 27 Criteri adottati per la programmazione:  Gravità del rischio considerato  Considerazioni di carattere organizzativo, tecnico ed economico Criterio della migliore tecnica concretamente attuabile e priorità alle soluzioni semplici e di immediata attuazione

28 28 DA EVITARE:  peso del carico eccessivo o non conosciuto  condizioni di microclima sfavorevoli ( caldo, freddo, sbalzi termici) ‏  torsioni o flessioni della schiena  punti di presa o di deposito del carico molto alti o bassi Misure generali di sicurezza: ridurre la distanza tra peso e corpo, piegando le ginocchia limitare le torsioni della schiena essere in equilibrio farsi aiutare per carichi troppo pesanti durante il sollevamento tenere la schiena dritta e flettere le ginocchia indossare i DPI adeguati (calzature antinfortunistiche, guanti, etc) ‏

29 29 Obbligo per ogni prodotto pericoloso: > scheda di sicurezza > etichetta sui contenitori Rischi chimici ContattoPelle InalazioneRespirazione Ingestione Mani sporche alla bocca Cibo o bevande in luoghi contaminati

30 30 Misure generali di sicurezza: Seguire le informazioni di sicurezza (etichette, schede di sicurezza) ‏ Seguire le indicazioni dei superiori e usare i DPI Non utilizzare contenitori senza etichetta Non fumare, bere o mangiare durante l’utilizzo o nelle vicinanze di prodotti chimici pericolosi Pulire prontamente eventuali sversamenti Sottoporsi alla sorveglianza sanitaria Segnalare ai superiori e/o al RSPP ed al Medico Competente eventuali problemi o disturbi che si pensa possano essere legati a prodotti pericolosi Consultare i superiori in caso di dubbio, di sostanza sconosciuta o di contenitori in cattive condizioni o privi di etichetta

31 31 Misure generali di sicurezza:  Far eseguire interventi di manutenzione solo agli addetti alla manutenzione elettrica  Far verificare periodicamente gli impianti elettrici  Verificare che non siano accessibili parti elettriche in tensione  Segnalare ai superiori eventuali zone a rischio  Seguire le procedure per gli interventi sugli impianti elettrici  Non utilizzare attrezzature danneggiate o in cattive condizioni, e segnalare le necessità di manutenzione o sostituzione

32 32 Misure generali di sicurezza:  eliminare intralci e ostacoli, non ingombrare passaggi, vie di esodo, uscite  prevedere una buona illuminazione naturale ed artificiale  applicare strisce antisdrucciolo sui gradini e sui punti più a rischio  segnalare i punti pericolosi  evitare il passaggio durante e subito dopo le pulizie dei pavimenti  segnalare e/o proteggere spigoli e oggetti che possono venire facilmente urtati  verificare la sicurezza delle scale portatili  salire e scendere le scale portatili tenendo le mani sui pioli

33 33 Rischi legati al VDT:  per la vista e gli occhi  legati all’affaticamento mentale e allo stress  muscolo-scheletrici

34 34 Misure generali di sicurezza:  illuminazione adeguata, possibilmente naturale  evitare i riflessi su superfici lucide e diretti sullo schermo  tenere distanza tra occhi e schermo indicativamente di 50-70 cm  alternare il lavoro a VDT con compiti che non comportino visione ravvicinata  utilizzare sempre i mezzi di correzione della vista, se prescritti  in caso di affaticamento effettuare alcuni esercizi per la vista (tenere gli occhi chiusi, seguire il perimetro del soffitto con lo sguardo, guardare fuori dalla finestra o cercare di distinguere i dettagli di un poster, etc.) ‏

35 35 Misure generali di sicurezza:  adeguata formazione all’uso dei programmi e delle procedure informatiche  organizzazione del lavoro tale da evitare impegni troppo intensi o troppo scarsi  referente a disposizione per la soluzione di eventuali problemi

36 36 La scrivania deve:  essere abbastanza ampia per poter appoggiare gli avambracci  essere stabile e di altezza indicativamente compresa tra 70 e 80 cm  garantire una comoda posizione delle gambe e della sedia La sedia deve:  essere a 5 appoggi, solida, sicura, regolabile in altezza e nella posizione dello schienale, confortevole e pratica L’operatore deve:  assumere la postura corretta: di fronte al video, con i piedi ben poggiati al pavimento e la schiena poggiata allo schienale, regolando l’altezza della sedia e l’inclinazione dello schienale, avambracci appoggiati sul piano di lavoro  evitare posizioni di lavoro fisse per tempi prolungati

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38 38 I D.P.I sono le attrezzature tenute o indossate dai lavoratori per proteggersi contro i rischi che ne minacciano la sicurezza o la salute durante il lavoro. Misure generali di sicurezza: utilizzare i D.P.I. previsti, nelle diverse situazioni, secondo le istruzioni ricevute seguire le procedure in materia di D.P.I. chiedere la sostituzione dei D.P.I. quando necessario segnalare ai superiori eventuali insufficienze dei D.P.I. in dotazione o problemi legati ai D.P.I non apportare modifiche ai D.P.I. in dotazione

39 39 PIANO DI EMERGENZA Sezione 1. Analisi ed individuazione emergenze ipotizzabili Anagrafica della struttura organizzazione e personale Analisi e valutazione dei rischi di incendio Sezione 2. Procedure di emergenza Segnalazione Chiamate di soccorso Evacuazione Terremoto Incendio Emergenza sanitaria Aggressione o minaccia Mancanza di corrente elettrica Intercettazione gas e corrente elettrica

40 40 MISURE DI PREVENZIONE E DI SICUREZZA Tutto il personale deve verificare il rispetto costante delle misure di prevenzione contro incendi ed infortuni di seguito elencate: mantenere accessibili e facilmente apribili le uscite di sicurezza mantenere accessibili senza ostacoli i corridoi e le vie di fuga verificare che gli estintori siano accessibili, segnalati (cartello) ed in buone condizioni (indicatore pressione sul verde, cartellino, verifica timbrato entro 6 mesi, sicura, fusto e lancia in ordine verificare che i quadri elettrici siano chiusi ed accessibili divieto di fumare divieto di usare fiamme libere o attrezzature a rischio specifico di incendio (es. stufette portatili) ‏ non depositare materiali combustibili (carta, plastica, stoffe, liquidi infiammabili, etc.) vicino a fonti di calore o lampade custodire i prodotti chimici pericolosi (tossici, nocivi, infiammabili, etc.) in locali o armadi appositi segnalare le attrezzature danneggiate (es. cavi elettrici e spine, impianti, attrezzature, arredi, etc. in cattive condizione) e non utilizzarle fino a che non siano state riparate segnalare ogni situazione di pericolo si cui ci si rende conto

41 41 SEZIONE 2: PROCEDURE DI EMERGENZA Segnalazione dell’emergenza Chiunque rilevi una situazione di emergenza, con pericoli imminenti, deve dare l’allarme ai presenti e avvisare il Coordinatore dell’emergenza (sig…….. Tel…… oppure la persona presente più alta in grado gerarchico). L’attivazione della segnalazione di allarme - evacuazione compete al coordinatore dell'emergenza. Se necessario, il segnale di allarme verrà dato con il megafono in dotazione, dotato di sirena. Il megafono potrà essere utilizzato anche per dare istruzioni Il segnale di evacuazione è il suono continuo della sirena per almeno trenta secondi

42 42 Guida alla chiamata di soccorso chiamo da chiamo per (indicare il tipo di emergenza: incendio, crollo, presenza di infortunati, etc.) ‏ il nostro telefono è …….. io sono (nome, cognome, qualifica) ‏ Non riattaccare finché i soccorsi non hanno ripetuto l’indirizzo

43 43 PROCEDURA IN CASO DI EVACUAZIONE (Segnale di evacuazione: suono della sirena per almeno 30 secondi) ‏ aiutare i presenti a mantenere la calma incamminarsi verso la più vicina uscita di sicurezza e raggiungere Piazza Biade non utilizzare l’ascensore, (potreste rimanere bloccati) ‏ aiutare eventuali persone in difficoltà (difficoltà di movimento, stato di confusione, etc) ‏ non perdere tempo per recuperare oggetti, borse o altro non spingere, non gridare, non correre e non tornare indietro il coordinatore va al luogo di raduno per coordinare gli interventi ed incarica un collaboratore, se possibile, di uscire per ultimo, verificando che non sia rimasto nessuno (bagni, magazzini, ripostigli, etc.) ‏ raggiunto il luogo sicuro verificare le presenze non abbandonare il luogo sicuro fino ad esplicita autorizzazione se necessario, il coordinatore incarica un addetto di intercettare il gas e sganciare la corrente elettrica Gli addetti all’emergenza sono incaricati di prestare assistenza alle persone in difficoltà in caso di evacuazione

44 44 PROCEDURA IN CASO DI TERREMOTO O CROLLO aiutare i presenti a restare calmi per chi si trova al piano terra, evacuare l’edificio e andare al luogo sicuro (in ……...) ‏ per chi si trova agli altri piani, non uscire subito (scale ed ascensori sono luoghi ad alto rischio di emergenza ) : rifugiarsi sotto un tavolo o nel vano di una porta in un muro maestro; stare lungo le pareti perimetrali procedere all’evacuazione al termine delle scosse sismiche stare lontani da finestre, vetri, scaffali, apparati elettrici e da altri oggetti che potrebbero cadere non usare accendini o fiammiferi, non accendere o spegnere luci etc. (le scosse potrebbero aver danneggiato le tubature del gas) ‏ non intasare le linee telefoniche durante l’evacuazione spostarsi lungo i muri

45 45 PROCEDURA IN CASO DI INCENDIO dare l’allarme, aiutando i presenti e restare calmi informare il coordinatore dell’emergenza sull’ubicazione e dimensione dell’incendio procedere all’evacuazione chiamare o far chiamare i VIGILI DEL FUOCO TEL. 115 in attesa dei soccorsi, se non ci sono persone in pericolo e se ci si sente in grado di farlo, intervenire con un estintore avere qualcuno per aiuti in caso di difficoltà (non intervenire da soli) ‏ per utilizzare un estintore : togliere la spina di sicurezza, impugnare la lancia e premere a fondo la leva, indirizzando il getto alla base delle fiamme restare bassi e in posizione laterale (per essere più protetti) ‏ restare costantemente tra il fuoco e la via di fuga (avere sempre una via di fuga libera) ‏ all’arrivo dei soccorsi collaborare solo se richiesto non rientrare nell’edificio senza autorizzazione del coordinatore dell’emergenza

46 46 PROCEDURA IN CASO DI EMERGENZE SANITARIE (INFORTUNI O MALORI) ‏ indossare i guanti sterili (cassetta di primo soccorso) ‏ valutare l’infortunato (coscienza, respiro, ferite) ‏ valutare il luogo (pericoli, cause dell’infortunio) ‏ chiamare gli addetti al primo soccorso chiedere se è presente un medico telefonare al 118 stare vicino all’infortunato e parlargli per tranquillizzarlo controllare le funzioni vitali attuare i primi interventi (secondo le istruzioni dei corsi e del manuale di primo soccorso) ‏ Per la chiamata al 118 indicare: “ chiamo da ” tipo di emergenza “il nostro telefono è ….” - “io sono…..” (nome e cognome) ‏ allontanare i presenti e non creare affollamento e confusione attorno all’infortunato non spostare l’infortunato, se c’è sospetto di traumi al capo o al collo, se non è assolutamente necessario (incendio, crollo) ‏ non somministrare bevande o farmaci non togliere corpi estranei da ferite (può causare emorragie o gravi lesioni) ‏ non sfilare scarpe o vestiti in caso di ustioni o traumi seguire la regola del PAS P P Proteggi A Avverti S Soccorri

47 47 cercare di tenere un comportamento razionale e conciliante stare lontani dall’aggressore e in posizione laterale cercare di calmare l’aggressore senza discutere (non contraddirlo) ‏ rassicurare l’aggressore che tutto si può accomodare cercare di far avvertire il coordinatore cercare di far avvertire, senza farsi notare, le forze dell’ordine (tel. 113 o 112), spiegando cosa accade e raccomandando di non arrivare a sirene spiegate, per evitare gesti inconsulti dell’aggressore non intervenire direttamente, per evitare pericolose reazioni (rischi per l’aggredito o l’eventuale ostaggio) ‏ cercare di far parlare l’aggressore in attesa dei soccorsi. Di solito un aggressore che parla non commette atti irrimediabili PROCEDURA IN CASO DI AGGRESSIONI O MINACCE

48 48 PROCEDURA IN CASO DI MANCANZA DI ENERGIA ELETTRICA (BLACK OUT) ‏ aiutare i presenti a restare calmi e non muoversi far intervenire gli addetti all’emergenza o alla manutenzione (nomi e telefoni) ‏ attendere qualche minuto per vedere se l'energia ritorna. In caso contrario, andare verso l'uscita con molta prudenza, cercando di ricordarsi eventuali ostacoli o pericoli INTERCETTAZIONE GAS ED ELETTRICITA’ In alcune situazioni di emergenza, può essere opportuno intercettare l’alimentazione del gas e/o della corrente elettrica. In tal caso gli addetti incaricati intervengono come indicato la valvola di intercettazione gas è ubicata lo sgancio elettrico generale è ubicato


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