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PROF. SALVATORE LIGUORI Prova simulata per Corso Guida Turistica

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Presentazione sul tema: "PROF. SALVATORE LIGUORI Prova simulata per Corso Guida Turistica"— Transcript della presentazione:

1 PROF. SALVATORE LIGUORI Prova simulata per Corso Guida Turistica
ITT LIVIA BOTTARDI GEOGRAFIA TURISTICA PROF. SALVATORE LIGUORI TEST A Prova simulata per Corso Guida Turistica

2 1 - COSA È RAPPRESENTATO SULLE LASTRE CAMPANA ESPOSTE NELL'ANTIQUARIUM
Test A 1 - COSA È RAPPRESENTATO SULLE LASTRE CAMPANA ESPOSTE NELL'ANTIQUARIUM PALATINO? a) Scene di guerra b) Ritratti della famiglia Giulio-Claudia c) Scene legate al mito ed al culto di Apollo Le lastre Campana sono dei rilievi in terracotta, anticamente dipinti, utilizzate come rivestimenti per la decorazione di edifici pubblici e privati, a partire dal secondo quarto del I secolo a.C. Il loro nome riprende quello del marchese Giampietro Campana che nella prima metà dell'Ottocento ne aveva raccolta una ricca collezione, di cui pubblicò il catalogo nel 1842 Sono raffigurate scene mitologiche di Apollo, scene di culto, temi dionisiaci, scene delle corse nel circo, scene di ambiente teatrale, allegorie di vittorie

3 Test A 2 - IN QUALE MUSEO È CONSERVATO IL GRUPPO SCULTOREO DEL “GALATA SUICIDA”? a) Musei Capitolini-Centrale Montemartini b) Museo Nazionale Archeologico di Palazzo Altemps c) Museo Nazionale Archeologico di Palazzo Massimo Il Galata suicida, noto anche come Galata Ludovisi, è una copia romana in marmo (h. 211 cm) del I secolo a.C. di una statua in bronzo di Epìgono realizzata intorno al  a.C., oggi conservata al Museo Nazionale Romano di Palazzo Altemps di Roma. Sono La statua raffigura, con grande realismo, i tratti somatici del guerriero celtico con gli zigomi alti, l'acconciatura dei capelli, dalle folte e lunghe ciocche, e i baffi.

4 Test A 3 - QUALE È IL NOME DELL'AUTORE DEL TORSO DEL BELVEDERE (MUSEI VATICANI)? a) Apollonios figlio di Nestor b) Polykles figlio di Glaukos c) Athenodoros figlio di Theodotos Non si conoscono né il luogo né la data della sua scoperta: di sicuro, si sa che la statua era già visibile prima del 1433, quando era custodita al Palazzo Colonna del Quirinale, dove era ancora presente ai primi del Cinquecento. Per tanti rappresenta la figura mutila l'eroe Ercole in riposo al termine delle sue dodici fatiche. Torso del Belvedere è una scultura mutila in marmo, firmata dallo scultore ateniese Apollonio, conservata nel complesso del Museo Pio-Clementino all'interno dei Musei Vaticani.

5 Test A 4 - QUALI ERANO I PRINCIPALI ORGANI DI GOVERNO DURANTE L'ETÀ REPUBBLICANA? a) Senato, epuloni, questori b) Pontefice massimo, consoli, pretore c) Consoli, senato, tribuni della plebe Tiberio Sempronio Gracco (Roma, 163 a.C. – Roma, 133 a.C.) è stato un politico romano, tribuno della plebe nel 133 a.C., che fece approvare una legge agraria a favore del popolo e venne assassinato da sostenitori dei suoi nemici. Il tribuno della plebe (in latino tribunus plebis) fu la prima magistratura plebea a Roma durante l’età repubblicana. Il nome deriva dalle antiche tribù formatesi fin dall'età regia

6 Test A 5 - LA CHIESA DI S. MARIA AD MARTYRES A ROMA È REALIZZATA UTILIZZANDO UN ANTICO EDIFICIO. QUALE? a) Teatro di Marcello b) Pantheon c) Palazzo Venezia All'inizio del VII secolo il Pantheon è stato convertito in basilica cristiana chiamata Santa Maria della Rotonda o Santa Maria ad Martyres, il che gli ha consentito di sopravvivere quasi integro alle spoliazioni apportate agli edifici della Roma classica dei papi. 

7 6 - IL PRIMO CIMITERO DEI PAPI DI ROMA SI TROVA:
Test A 6 - IL PRIMO CIMITERO DEI PAPI DI ROMA SI TROVA: a) Nella catacomba di S. Sebastiano b) Nelle catacombe di Priscilla c) Nella catacomba di S. Callisto Una scala moderna, fatta costruire sul posto di quella antica di papa Damaso I, dà accesso alla regione dei Papi, in cui si visita l'omonima cripta, dove furono sepolti nove pontefici e, forse, otto esponenti della gerarchia ecclesiastica Le catacombe di San Callisto fanno parte del cosiddetto complesso callistiano, un'area di circa 30 ettari compresa tra la via Appia Antica, la via Ardeatina e la via delle Sette Chiese, a Roma, che ospita diverse aree funerarie e catacombali

8 Test A 7 - CHI FU IL PITTORE INCARICATO DELLA DECORAZIONE PITTORICA DELLA DOMUS AUREA? a) Severo e Celere b) Vulca c) Fabullus A tutt’oggi è l’ opera di Fabullus, la pittura realizzata con la tecnica ad affresco, non asportata durante i lavori di Traiano, a decorare pareti e volte di innumerevoli stanze La reggia di Nerone, realizzata dopo l’incendio del 64 d.C., come raccontano gli scrittori dell’epoca copriva in origine una area così vasta – 80 ettari – da esser identificata con gran parte della città antica

9 8 - PERCHÈ L’ARCO DEGLI ARGENTARI HA QUESTA DENOMINAZIONE?
Test A 8 - PERCHÈ L’ARCO DEGLI ARGENTARI HA QUESTA DENOMINAZIONE? Perché venne costruito per iniziativa di banchieri b) Perché venne eretto usando il prezioso bottino conquistato da Settimio Severo nelle campagne contro i Parti c) Perché aveva in origine decorazioni in argento, ora perdute L'Arco degli Argentari è una piccola porta che si trova a Roma, accanto al portico della chiesa di San Giorgio al Velabro. Ha la forma di porta architravata, quindi non ha, nonostante il nome, la struttura di un arco Il monumento fu eretto nel 204.  È una dedica privata degli argentarii et negotiantes boari huius loci ("i banchieri e i commercianti boari di questo luogo") agli augusti Settimio Severo e Caracalla, al cesare Geta, a Giulia Domna, moglie di Settimio Severo, e a Fulvia Plautilla, moglie di Caracalla. Dalle iscrizioni furono in seguito abrasi i nomi di Plautilla (esiliata nel 205 e uccisa nel 211) e di Geta (ucciso nel 212), dei quali era stata decretata la damnatio memoriae. 

10 9 - DOVE SONO E QUANDO FURONO COSTRUITE LE TERME DECIANE?
Test A 9 - DOVE SONO E QUANDO FURONO COSTRUITE LE TERME DECIANE? a) Sull’Aventino, costruite alla metà del III secolo d.C. b) Sul Colle Oppio, costruite per il decennale del regno di Traiano c) In Campo Marzio, nel I secolo d.C. Le Terme Deciane erano un complesso termale di Roma antica, costruito sull'Aventino ad opera dell'imperatore Decio (da cui il nome) nel 249 Le terme dovevano servire la clientela raffinata e abbiente dell'Aventino, a differenza delle vicine terme di Caracalla, più grandiose ma destinate ad un uso di massa da parte delle genti del quartiere popolare della XII regio. Oggi si trovano sotto piazza del Tempio di Diana e sotto il Casale Torlonia, che ne ingloba alcuni resti.

11 Test A 10 - QUALE ERA L’IMPORTANZA SIMBOLICA DELLA COSTRUZIONE DEL TEMPIO DELLA MAGNA MATER SUL PALATINO? a) Era legata alla tradizione sulle origini troiane dei Romani b) Simboleggiava la conquista dell’Egitto c) Era considerata la divinità protettrice della famiglia imperiale Il difficilissimo periodo della seconda guerra punica aveva indotto i Romani a sentirsi perseguitati dagli dèi, per cui, tra i vari episodi per riconquistare la grazia divina, ci fu quello dell'introduzione in città del culto della Grande Madre, Cibele, deciso nel 204 a.C. dopo la consultazione del libri sibillini. Poiché la dea era originaria della Troade, mitica patria dei Romani, il culto poté essere instaurato direttamente nel pomerio cittadino. L'11 aprile del 191 a.C. il tempio venne dedicato a costruzione conclusa. In onore della dea si tennero per la prima volta i Ludi Megalensi, celebrati con spettacoli teatrali per i quali scrissero alcune delle loro migliori opere Plauto e Terenzio.

12 Test A 11 - QUALI SONO LE PIÙ IMPORTANTI FONTI LETTERARIE PER L’ETÀ IMPERIALE? a) Livio e Ennio b) Erode Attico e Plotino c) Tacito e Svetonio Gaio Svetonio Tranquillo, chiamato talvolta Suetonio (in latino: Gaius Suetonius Tranquillus; 70 – 126), è stato uno scrittore romano dell'età imperiale, fondamentale esponente del genere della biografia. Fu un erudito, vista la grande mole di opere dallo stesso composte negli ambiti più svariati (in parte scritte in greco), amante della vita ritirata onde potersi dedicare agli studi che più amò Publio (o Gaio) Cornelio Tacito (Cornelius Tacitus; 56– 120) è stato uno storico, oratore e senatore romano. È uno degli storici più importanti dell'antichità. Le sue opere maggiori, gli Annales e le Historiae, illustrano la storia dell'Impero romano del I secolo, dalla morte dell'imperatore Augusto, avvenuta nel 14, fino alla guerra giudaica dell'imperatoreTito (anno 70).

13 Test A 12 - COSA È UNA FISTULA?
a) Una frusta usata durante le corse dei carri nel circo b) Uno strumento chirurgico rinvenuto nei santuari degli dei medici c) Una tubatura in terracotta o piombo La fistula aquaria è una conduttura idrica solitamente in piombo, ma anche, più raramente, in terracotta. Era usata già nell'antica Roma, sia per impianti domestici che per gli acquedotti. I ritrovamenti di fistulae sono numerosissimi, in tutte le regioni che fecero parte dell'impero Romano, come ad esempio nella fortezza legionaria romana di Chester (Britannia) della metà del III secolo d.C. L'importanza delle fistulae è la presenza, su di esse, di un bollo o iscrizione con un nome o patronimico. In molti casi sono servite ad identificare l'appartenenza delle ville romane, come fu per la Villa dei Quintili sulla via Appia, in cui le fistulae recavano il nome dei fratelli Quintili stampigliato sopra.

14 Test A 13 - COSA ERANO GLI HORREA? a) Magazzini b) Un tipo di imposta
c) Maschere teatrali Un horreum (utilizzato generalmente al plurale: horrea) era un magazzino utilizzato in epoca romana. Il termine latino ha il significato di "granaio", ma gli edifici che ebbero questo nome erano utilizzati per il deposito di diversi tipi di merci.

15 14 - COSA ERA IL LUDUS MATUTINUS?
Test A 14 - COSA ERA IL LUDUS MATUTINUS? a) Una caserma destinata ai bestiarii che combattevano con le fiere b) Una cerimonia sacra in onore di Mater Matuta c) Un tipo di spettacolo che aveva luogo nell’anfiteatro durante la mattina Dopo l'inaugurazione dell'Anfiteatro Flavio , sarà Domiziano che farà costruire i quattro ludi gladiatorii presenti a Roma: Ludus Magnus, Ludus Gallicus, Ludus Dacicus, Ludus Matutinus. Erano tutte palestre destinate ai gladiatori ma si diversificavano in ragione del tipo di combattimento in cui si esibivano. Questi combattimenti si susseguivano nell’arco della giornata: quelli che si svolgevano al mattino venivano chiamati Ludus Matutinus ed erano i giochi in cui i gladiatori combattevano contro le bestie

16 15 - A COSA ERA ADDETTO IL COLLEGIO DEGLI EPULONI?
Test A 15 - A COSA ERA ADDETTO IL COLLEGIO DEGLI EPULONI? a) Alla pulizia dei condotti idrici di Roma b) All’organizzazione di banchetti in occasione di feste religiose c) Alla organizzazione delle processioni trionfali I septemviri epulones erano uno dei quattro più importanti collegi religiosi della Roma antica, insieme a quelli dei pontefici, degli auguri e dei quindecimviri sacris faciundis. Il collegio era costituito da sette uomini, incaricati di occuparsi dei banchetti pubblici e dei giochi offerti secondo il rito in occasione di alcune festività religiose (in latino il termine epulones significa banchettatori). L'appartenenza al collegio era un onore che entrava a far parte del cursus honorum dei personaggi pubblici La Piramide Cestia prende il nome da Caio Cestio ,ricordato nell'iscrizione posta sul lato orientale del monumento: "Caio Cestio, figlio di Lucio, della tribù Poblilia, pretore, tribuno della plebe, settemviro degli epuloni"

17 16 - COSA È IL CURSUS HONORUM?
Test A 16 - COSA È IL CURSUS HONORUM? a) Una cerimonia onoraria con corse di carri b) L'elenco delle cariche ricoperte da una persona c) Una parte della processione trionfale Il cursus honorum era l'ordine sequenziale degli uffici pubblici tenuti dall'aspirante politico sia durante il periodo repubblicano, sia nei primi due secoli dell'Impero romano. Fu creato inizialmente per gli uomini di rango senatoriale. Poi sotto l'alto Impero, essendo i cittadini divisi in tre classi (ordine senatorio, equestre e plebei, i membri di ciascuna classe potevano fare una ben distinta carriera politica (cursus honorum

18 17 - IL MAUSOLEO DI LUCILIO PETO SI TROVA PRESSO LA VIA:
Test A 17 - IL MAUSOLEO DI LUCILIO PETO SI TROVA PRESSO LA VIA: a) Salaria b) Nomentana c) Appia Il mausoleo di Lucilio Peto, noto anche come sepolcro dei Lucilii, è un monumento di Roma, risalente probabilmente alla fine del I secolo. Della Gens Lucilia, Lucilio Peto fu tribuno militare e prefetto dei fabbri e della cavalleria. Il mausoleo venne fatto costruire dallo stesso Lucilio Peto quando era ancora in vita, destinata ad ospitare lui e sua sorella Lucilia Polla. Si trova al confine del quartiere Pinciano, ma l'ingresso è su via Salaria, benché il pavimento si trovi a circa sei metri sotto il livello stradale. Nel mese di agosto 2010 il mausoleo è stato riaperto al pubblico dopo una lunga campagna di restauri.

19 18 - LA PIANTA DEL TEMPIO DI GIOVE CAPITOLINO PRESENTAVA UNA CELLA:
Test A 18 - LA PIANTA DEL TEMPIO DI GIOVE CAPITOLINO PRESENTAVA UNA CELLA: a) Unica b) Doppia c) Tripartita Il Tempio di Giove Ottimo Massimo (in latino, aedes Iovis Optimi Maximi Capitolini) o di Giove Capitolino, dedicato alla triade capitolina (Giove, Giunone e Minerva) era il più grande monumento esistente sul Campidoglio. Fu il centro del culto di stato romano e secondo la tradizione fu eretto in concorrenza del santuario dedicato a Iuppiter Latiaris sul Mons Albanus, nei pressi di Alba Longa. Davanti al tempio terminavano le cerimonie trionfali e vi si svolgevano le assemblee solenni del Senato, oltre ai sacrifici augurali dei nuovi consoli. Vi erano depositati gli archivi riguardanti le relazioni estere ed i Libri sibillini. Il tempio, orientato verso sud-est, era esastilo, periptero su tre lati (sine postico, cioè senza colonne sul lato posteriore), e sorgeva su un podio alto 13 piedi, il cui accesso avveniva tramite una scalinata tra due avancorpi. Probabilmente tre file di colonne tuscaniche precedevano la cella tripartita: l'ambiente centrale era dedicato a Giove e quelli laterali, leggermente più piccoli, rispettivamente per Giunone e Minerva

20 19 - LA DOMUS PRAECONUM SI TROVAVA PRESSO:
Test A 19 - LA DOMUS PRAECONUM SI TROVAVA PRESSO: a) Palatino b) Celio c) Laterano La Domus Praeconum è un edificio di età severiana, appendice del palazzo di Domiziano sul colle Palatino a Roma, situata tra il Paedagogium e il Circo Massimo. Si tratta di un edificio orientato in maniera leggermente diversa dal soprastante Paedagogium e organizzato attorno ad un piccolo cortile rettangolare circondato da un portico a pilastri; sul lato nord poi si trovano tre ambienti coperti a volta, uno centrale più grande e due laterali, che probabilmente sostenevano un secondo piano

21 20 - LE CASE "TERRINEA" ERANO CASE:
Test A 20 - LE CASE "TERRINEA" ERANO CASE: a) A due piani b) A torre c) Ad un piano Nell’antica Roma le case si definivano solarata, ovvero con solaio (quindi a più piani) e terrinea (cioè a un piano solo).

22 21 - LE CATACOMBE DI PRISCILLA SI TROVANO:
Test A 21 - LE CATACOMBE DI PRISCILLA SI TROVANO: a) Lungo la via Nomentana b) Lungo la via Salaria c) Lungo la via Tuscolana Le catacombe di Priscilla si trovano lungo la via Salaria, con ingresso di fronte a Villa Ada, a Roma. Il nome deriva probabilmente dal nome della donna che donò il terreno per la realizzazione dell'area sepolcrale, o dalla sua fondatrice

23 22 - COME FU PORTATO A TERMINE L’ASSEDIO DELLA CITTÀ DI VEIO?
Test A 22 - COME FU PORTATO A TERMINE L’ASSEDIO DELLA CITTÀ DI VEIO? a) Mediante un cunicolo che arrivava nel tempio di Giunone Regina b) Grazie al tradimento delle guardie c) Affamando la popolazione La caduta di Veio viene datata approssimativamente nel 396 a.C. La nostra fonte principale è costituita dal Libro V di Ab Urbe condita libri di Tito Livio. Questo episodio della storia romana si configura più come un pluriennale assedio con relativa espugnazione che una battaglia campale, fenomeno bellico tanto comune in quel periodo storico. Il re di Veio stava celebrando un sacrificio nel tempio di Giunone quando gli assaltatori romani, che avevano quasi terminato lo scavo e attendevano di abbattere l'ultimo diaframma, udirono il presagio dell'aruspice etrusco: la vittoria sarebbe andata a chi avesse tagliato le viscere di quella vittima. I soldati romani uscirono dal cunicolo, iniziarono l'attacco 

24 23 - A QUANDO SI PUÒ DATARE IL MITREO DI MARINO?
Test A 23 - A QUANDO SI PUÒ DATARE IL MITREO DI MARINO? a) Al II sec. d.C. b) Alla fine del I sec. d.C quando non venne più utilizzata la cisterna in cui è stato rinvenuto c) Alla fine del III sec. d.C. Il Mitreo di Marino è uno dei meglio conservati luoghi di culto mitraici al mondo. Il mitreo venne casualmente rinvenuto nel 1962, durante i lavori di escavazione di una grotta in una cantina ai piedi dell'abitato storico, sulle scalette che portano alla stazione ferroviaria. Sulle prime la notizia venne tenuta nascosta, ma in seguito le autorità iniziarono ad occuparsi al luogo di culto mitraico, che ora è divenuto di proprietà comunale Al centro del dipinto, si trova Mitra, vestito all'orientale, con berretto frigio, tunica e calzoni rossi; indossa anche un mantello blu volteggiante puntinato di stelle. Guarda verso il Sole che lo illumina; dall'altra parte c'è la Luna. Sotto al Sole e alla luna ci sono due dadofori, portatori di torce, uno con la torcia alzata (Cautes, il giorno), l'altro con la torcia abbassata (Cautopates, la notte). Mitra sta sgozzando il toro bianco, mentre un cane e un serpente bevono il sangue del toro e uno scorpione morde i testicoli del toro. Dalla coda della vittima escono alcune spighe di grano, simbolo della rinascita della Terra. Ai lati della scena principale ci sono otto riquadri con le principali imprese della vita di Mitra.

25 24 - QUANDO FU FONDATO IL MONASTERO DEL SACRO SPECO DI SUBIACO?
Test A 24 - QUANDO FU FONDATO IL MONASTERO DEL SACRO SPECO DI SUBIACO? a) Nel IX secolo b) Nel XII secolo c) Nel VI secolo L'abbazia territoriale di Subiaco o Sacro Speco è una sede dell'Ordine benedettino della Chiesa cattolica immediatamente soggetta alla Santa Sede appartenente alla regione ecclesiastica Lazio. La diocesi comprende una sola parrocchia coincidente con l'abbazia benedettina di Subiaco, costituita dal monastero di Santa Scolastica e dal monastero di San Benedetto o meglio conosciuto come santuario del Sacro Speco.  Definito da Petrarca “soglia del paradiso”, il monastero di San Benedetto fu edificato sul monte Taleo a partire dalla fine del XII secolo per custodire la sacra grotta in cui, secondo tradizione, si ritirò Benedetto da Norcia nei suoi tre anni di eremitaggio. 

26 25 - A CHI APPARTENEVA LA COSTRUZIONE CHE PRECEDEVA VILLA ADRIANA?
Test A 25 - A CHI APPARTENEVA LA COSTRUZIONE CHE PRECEDEVA VILLA ADRIANA? a) Giulio Cesare b) Vibia Sabina c) Lucio Silla Vibia Sabina fu la figlia di Salonina Matidia, nipote dell'imperatore Traiano, e di Lucio Vibio Sabino, un politico di rango consolare. Sposò nel 117 Adriano, su richiesta dell'imperatrice Plotina, come condizione per la successione di Adriano a Traiano; anche la madre di Sabina gradiva lo sposo, e gli permise di sposare la figlia. Nel 128, anno della successione del marito, ottenne il rango di Augusta. La villa nota come Villa Adriana a Tivoli era di sua proprietà, e l'imperatore Adriano vi trascorreva le estati, desideroso di stare lontano da Roma. Al suo interno si possono trovare i resti delle copie di ciò che di più bello l'imperatore aveva visto in Oriente, come le Cariatidi, il Canopo di Alessandria d'Egitto, l'Eretteo, l'Amazzone Efesina, mosaici famosissimi (come quello di Sosos di Pergamo).

27 Test A 51 LA TOMBA DI GIOVANNI CRIVELLI, ALLOGGIATA NELLA CHIESA ROMANA DI SANTA MARIA IN ARACOELI È OPERA DI: a) Donatello b) Gian Lorenzo Bernini c) Michelangelo La Lastra funeraria di Giovanni Crivelli è un'opera in marmo (213,50x88 cm) eseguita durante la tappa romana dello scultore Donatello, a cavallo tra il 1432 e il 1433. È alloggiata nella chiesa romana di Santa Maria Aracoeli, in una posizione poco privilegiata, ossia a destra dell'ingresso principale.  L'arcidiacono di Aquileia Giovanni Crivelli l'avrebbe commissionata prima della sua morte, avvenuta nel 1432, imponendo all'artista l'allora comune genere di tomba terragna, ossia da porre sul pavimento di un edificio sacro.

28 Test A 52 QUALE È L’AUTORE DELLA STATUA COLOSSALE DI SANTA VERONICA NELLA CROCIERA DELLA CUPOLA DI SAN PIETRO? : a) Francesco Mochi b) Gian Lorenzo Bernini c) Antonio Canova Lungo i quattro immensi pilastri che circondano l'invaso della cupola di San Pietro si trovano le sculture ordinate da Urbano VIII: sono San Longino di Gian Lorenzo Bernini (1639), Sant'Elena realizzata da Andrea Bolgi nel 1646, Santa Veronica  di Francesco Mochi (1632), e infine Sant'Andrea di François Duquesnoy (1640).

29 INNOCENZO X, OPERA DELLO SCULTORE: :
Test A 53 NEL PALAZZO DEI CONSERVATORI A ROMA È CUSTODITA LA STATUA BRONZEA DI INNOCENZO X, OPERA DELLO SCULTORE: : a) Pierre Legros b) Alessandro Algardi c) Francois Duquesnoy Nel marzo del 1645, in vista dei festeggiamenti dell’Anno Santo, il Consiglio Segreto e il Consiglio Pubblico dei Conservatori deliberarono di erigere al pontefice regnante, Innocenzo X Pamphilj ( ), una statua onoraria in bronzo da destinare al Palazzo Nuovo. Anche se non ricercato dallo scultore, l’effetto di non finito esalta l’altissima qualità dell’opera, considerata dalla critica una delle massime realizzazioni di Alessandro Algardi.

30 Test A 54 DOVE È OGGI CONSERVATO IL TABERNACOLO DEL SACRAMENTO EUCARISTICO, O CIBORIUM, REALIZZATO DA DONATELLO? a) Nei Musei Capitolini b) Nei Musei Vaticani c) Nel Museo del tesoro della Basilica di San Pietro in Vaticano Il Tabernacolo del Sacramento eucaristico, alternativamente noto come Ciborium, è un'opera in marmo realizzata dallo scultore fiorentino Donatello nel corso del suo soggiorno romano, tra il 1432 e il 1433.  Il Ciborium è attualmente custodita all'interno del Museo del Tesoro della Basilica di San Pietro in Vaticano.

31 55 IN QUALE PERIODO BERNINI REALIZZÒ LE
Test A 55 IN QUALE PERIODO BERNINI REALIZZÒ LE SCULTURE GIOVANILI OGGI CONSERVATE NELLA GALLERIA BORGHESE? a) Fine del ‘600 b) Seconda metà del XVII secolo c) Prima metà del XVII secolo Con i quattro gruppi borghesiani, che lo tennero impegnato per cinque anni, Gian Lorenzo Bernini ottenne una fama immediata. Si tratta di Enea e Anchise, del Ratto di Proserpina ( ), del David ( ) e di Apollo e Dafne ( ); tre soggetti mitologici e uno biblico che dimostrano l'interesse antiquario del suo mecenate: il cardinale Scipione Borghese.


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