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L’APPRENDIMENTO NON FORMALE come una attività diventa

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Presentazione sul tema: "L’APPRENDIMENTO NON FORMALE come una attività diventa"— Transcript della presentazione:

1 L’APPRENDIMENTO NON FORMALE come una attività diventa
INFORMALE come una attività diventa esperienza-ponte …

2 «… l’educazione è un processo naturale effettuato dal bambino e non è acquisita attraverso l’ascolto di parole, ma attraverso le esperienze del bambino nell’ambiente…» Maria Montessori

3 “un paese tra storia e leggenda” della scuola Primaria (AGROPOLI - SA)
Un’esperienza di cooperative learning condotta all’interno di un progetto didattico-formativo finalizzato all’acquisizione del concetto di «salute» protagonisti gli scolari della classe V della scuola Primaria (AGROPOLI - SA)

4 la costruzione di strumenti cognitivi e di capacità operative di base,
(dalla progettazione) Nel presente percorso formativo abbiamo inteso far acquisire agli alunni la padronanza di categorie spazio temporali necessarie per l’organizzazione e l’analisi delle informazioni sul presente e sul passato, la costruzione di strumenti cognitivi e di capacità operative di base, la motivazione al “sapere storico”, alla conoscenza e alla comprensione dei fatti del presente e del passato.

5 L’esperienza mirava a sviluppare ed integrare la dimensione cognitiva con quella emotiva del forte legame con i luoghi e le persone del proprio «mondo affettivo»

6 il concetto di salute non è connesso soltanto all'assenza di malattie
allo scopo di attivare un percorso di consapevolezza che muovendo da una considerazione importante il concetto di salute non è connesso soltanto all'assenza di malattie ma è legato in gran parte all'armonica relazione tra corpo, mente e vita sociale. «SALUTE» - […] intesa come completo benessere, fisico/psichico/ sociale/ culturale … (Carta di OTTAWA / HELSINKI Conferenza Ministeriale Europea -2005)

7 vuole diventare una esperienza-ponte … capace di armonizzare apprendimenti formali,
non formali e informali

8 È noto al mondo della scuola l’esistenza di una paideia formale/non formale/informale. Il pedagogista G. Acone nel suo testo «FONDAMENTI DI PEDAGOGIA GENERALE» individua nella paideia non formale l’educazione desumente da forme di apprendimento non strutturato derivanti da agenzie presenti sul territorio mentre in quella informale individua l’apprendimento proveniente da situazioni assolutamente non strutturate (gruppo di pari / galassia elettronica ecc)

9 conoscenze disciplinari e non
In questo scenario abbiamo pensato che l’apprendimento informale e non formale si proponesse come prezioso strumento di ricerca e possibile tessuto connettivo tra conoscenze disciplinari e non

10 Abbiamo proposto agli alunni di inventarsi: “Piccoli storici”,
per porsi e porre domande, per indagare, ricercare e riflettere su storie, fatti e documenti pertinenti che possono dare avvio a un discorso storico. Abbiamo, quindi, organizzato una esperienza-ponte: concetti e presupposti teorico-disciplinari (con relative metodologie e tecniche) intimamente connessi con la ricerca, la collaborazione e la creatività.

11 (dalla progettaizone)
Gli orientamenti metodologici scelti hanno puntato verso una didattica che facesse leva sulle capacità operative degli scolari individuando due percorsi contestuali e correlati: uno alla ricerca del significato, l’altro all’esplicazione dell’operatività dello stesso. In tale ottica le scelte metodologiche privilegiate sono: il “problem solving” ed il cooperative learning.

12 Il PERCHE’ della SCELTA …
Il PERCHE’ della SCELTA ….. La specificità da un lato e la complementarietà dall’altro delle scelte metodologiche evidenziate, è finalizzata alla guida degli scolari lungo percorsi di conoscenza orientati alle discipline ma soprattutto: - alla ricerca delle connessioni tra i diversi saperi; - allo sviluppo evolutivo inteso come crescita, stimolo alla creatività, trasformazione e trasferimento delle risorse interne; - al raggiungimento dell’autorealizzazione personale come mezzo di conoscenza delle proprie capacità/abilità.

13 Il problem solving Le indicazioni nazionali indicano e sottolineano l’importanza della «problematizzazione» nella didattica per educare alla ricerca personale di soluzioni e risorse proprie oltre che formare una mente duttile capace di rispondere alla complessità della società contemporanea

14 perché il cooperative learning
Con il cooperative learning si raggiungono sia obiettivi didattici che formativi. è una metodologia nota in campo pedagogico per la sua validità ai fini dell'apprendimento; è un metodo di insegnamento/apprendimento di cooperazione tra gli alunni; non presuppone alcuno spettatore, ma soltanto partecipanti tutti attivi; ciascun membro del gruppo con le proprie attitudini, potenzialità e conoscenze (formali, informali, non formali) è una risorsa importante per il raggiungimento dell’obiettivo; favorisce l’insorgere di legami tra i membri del gruppo; i punti di forza risiedono nell’interdipendenza positiva, nell’interazione faccia a faccia, nello sviluppo di competenze sociali, nella valutazione individuale e di gruppo.

15 È un metodo valido che punta al potenziamento della responsabilità individuale, della partecipazione, della cooperazione e del sostegno tra i membri i quali si aiutano e si incoraggiano reciprocamente affinché tutti svolgano efficacemente la parte di lavoro che è stata loro affidata per il conseguimento di obiettivi comuni. Il cooperative learning inoltre non risulta funzionale solo al miglioramento dei risultati scolastici ma anche alla costruzione di un ambiente accogliente, favorevole all’apprendimento all’insegna del rispetto e della tolleranza.

16 COMPETENZE ASSI CULTURALI DI RIFERIMENTO L’ASSE DEI LINGUAGGI
Fare acquisire allo studente la padronanza della lingua italiana come ricezione e come produzione, scritta e orale; la conoscenza e la fruizione consapevole di molteplici forme espressive non verbali; un adeguato utilizzo delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione. L’ASSE STORICO-SOCIALE Fare acquisire allo studente la capacità di percepire gli eventi storici secondo le coordinate spazio-temporali, cogliendo nel passato le radici del presente; favorire la convivenza civile e l’esercizio attivo della cittadinanza, per una partecipazione responsabile - come persona e cittadino - alla vita sociale, ampliando i suoi orizzonti culturali nella costruzione dell’identità personale e nella comprensione dei valori dell’inclusione e dell’integrazione; potenziare lo spirito di intraprendenza e di imprenditorialità. Traguardi di Competenza (Ind. per il Curr. 2012) ITALIANO L’allievo partecipa a scambi comunicativi (conversazione, discussione di classe o di gruppo con compagni e insegnanti rispettando il turno e formulando messaggi chiari e pertinenti, in un registro il più possibile adeguato alla situazione. […] Legge e comprende testi di vario tipo […] ne individua il senso globale e le informazioni principali, […] Utilizza abilità funzionali allo studio: ) […] Scrive testi corretti nell’ortografia, chiari e coerenti […] Capisce e utilizza nell’uso orale e scritto i vocaboli fondamentali e quelli di alto uso; […] (dalla progettazione)

17 COMPETENZE ASSI CULTURALI DI RIFERIMENTO STORIA
L’alunno riconosce elementi significativi del passato del suo ambiente di vita. Riconosce e esplora in modo via via più approfondito le tracce storiche presenti nel territorio e comprende l’importanza del patrimonio artistico e culturale […] Organizza le informazioni e le conoscenze, tematizzando e usando le concettualizzazioni pertinenti. [… ]Comprende i testi storici proposti e sa individuarne le caratteristiche […] Racconta i fatti studiati e sa produrre semplici testi storici, anche con risorse digitali […] Comprende avvenimenti, fatti e fenomeni delle società e civiltà che hanno caratterizzato la storia dell’umanità dal paleolitico alla fine del mondo antico con possibilità di apertura e di confronto con la contemporaneità. ARTE E IMMAGINE L’alunno utilizza le conoscenze e le abilità relative al linguaggio visivo per produrre varie tipologie di testi visivi (espressivi, narrativi, rappresentativi e comunicativi) e rielaborare in modo creativo le immagini con molteplici tecniche, materiali e strumenti (grafico-espressivi, pittorici e plastici, ma anche audiovisivi e multimediali). È in grado di osservare, esplorare, descrivere e leggere immagini (opere d’arte, fotografie, manifesti, fumetti, ecc […] Conosce i principali beni artistico-culturali presenti nel proprio territorio e manifesta sensibilità e rispetto per la loro salvaguardia.…………………………………………………………………………………… COMPETENZE (dalla progettazione) Traguardi di Competenza (Ind. per il Curr. 2012)

18 UNITA’ DI LAVORO: Primi insediamenti (I popoli italici)
LA PROGETTAZIONE Discipline: ITALIANO-STORIA-GEOGRAFIA-ARTE E IMMAGINE-MATEMATICA SCIENZE Titolo: “Un paese tra storia e leggenda” Gruppo di riferimento: classe quinta scuola primaria Ottobre / Novembre UNITA’ DI LAVORO: Primi insediamenti (I popoli italici) Secondo la tradizione il nome del paese "IUNCANO" deriverebbe da "IUNCUS" (giunco) per la cui lavorazione gli abitanti del luogo erano particolarmente rinomati. L’insediamento è posto lungo l'antica via di collegamento fra Paestum l'Alto Cilento e la Lucania. I ritrovamenti archeologici, ora conservati nel vicino museo di Paestum, dimostrano che la zona era abitata fin dal Paleolitico. La sua fondazione risale al periodo in cui gli abitanti della decaduta Paestum lasciarono la costa e la piana divenute troppe pericolose a causa delle invasioni saracene e della diffusione della malaria. La memoria locale tramanda che la prima casa fu costruita da un tale Zappulli; nel 1003 d.C.

19 OBIETTIVI OPERATIVI Il formale ATTIVITA’ E CONTENUTI ITALIANO Ascoltare e parlare - Ascoltare e raccogliere dati essenziali per informarsi. - Partecipare a scambi comunicativi per riferire su argomenti affrontati. Leggere • Comprendere un testo e ricavarne le informazioni più salienti. ……………………………………………………… ITALIANO PRIMO INCONTRO Avviciniamo i ragazzi alle leggende classiche sulle origini della loro terra, narrate dagli anziani del posto. Lavoriamo sui racconti orali , riconosciamo le caratteristiche essenziali della narrazione, analizziamo i personaggi, gli ambienti, la collocazione storica e geografica……………………. …………………………………………………………………………………… COMPITO Realizzazione di un articolo di cronaca sulle origini e la storia del proprio territorio da pubblicare sul quotidiano locale Realizzazione del fumetto “La battaglia di Spartaco” su cartellone itinerante (dalla progettazione)

20 Attività realizzate Ricerca testuale;
Rappresentazione scenica: «la battaglia di Spartaco»; Produzione testo in rima «la storia del mitico Spartaco»; Manifestazione «Il cantastorie» (narrazione della storia di Spartaco per gli alunni degli altri ordini di scuola) Rappresentazione scenica «le gesta del mitico Spartaco» Documentazione Foto / Filmati Elaborati scritti e grafici Ricerca testuale; Interviste; Uscite sul territorio per la: rilevazione del patrimonio storico, architettonico e culturale; Elaborati individuali delle informazioni apprese: - grafici / verbali / scritti; Lavori di gruppo: - fumetto: «la battaglia di Spartaco»; - realizzazione del testo in rima «la storia del mitico Spartaco»; Invito alla rappresentazione de «la battaglia di Spartaco”» Articoli di cronaca: « è successo a Giungano»;

21 LA FASE DI RICERCA e INDAGINE
«ALLA SCOPERTA DEL TERRITORIO … REPERTI - RICORDI - NARRAZIONI»

22 QUESTA FASE vuole CONFERIRE SIGNIFICATO ALLE ESPRESSIONI E AGLI ASPETTI DEL PROPRIO DEL PATRIMONIO NATURALISTICO – ARTISTICO – ARCHEOLOGICO e CULTURALE: DELLE TRADIZIONI / DELLA LINGUA / della GASTRONOMIA PERCHE’ LA SPECIFICITA’ DEL LUOGO DIVENTI IDENTITARIO DI UN TERRITORIO e PATRIMONIO PERSONALE, E LEGAME CON IL LUOGO

23 FASE DI CONDIVISIONE e ORGANIZZAZIONE
… partecipanti tutti attivi; L’APPROCCIO 1° AZIONE: ILLUSTRAZIONE / CONDIVISIONE DEL PROGETTO - condivisione e distribuzione di compiti STRATEGIA - conversazione guidata (focus sugli aspetti da considerare)

24 PROBLEM POSING / PROBLEM SOLVING
L’APPROCCIO 2° AZIONE: ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO -- LA RICERCA PROBLEM POSING / PROBLEM SOLVING - DOBBIAMO RICERCARE INFORMAZIONI UTILI SUL PAESE STRATEGIA: per il coinvolgimento personale - impostiamo il lavoro su attività di ricerca per raccogliere e selezionare dati informativi; - invitiamo gli scolari ad indicare - la scelta fatta / luoghi / fonti che ritengono utili; - li guidiamo ad applicare strategie funzionali di lettura selettiva. ……..; (Lettura esplorativa e selettiva. Scalette, mappe, annotazioni a margine di un testo. Lessico specifico delle discipline.)

25 PROBLEM POSING – PROBLEM SOLVING
LA RICERCA PROBLEM POSING – PROBLEM SOLVING DOBBIAMO RICERCARE INFORMAZIONI UTILI SUL PAESE Situazione problema: Vogliamo realizzare un articolo di cronaca sulle origini e la storia del nostro territorio… Per fare un articolo cosa ci serve? e cosa dobbiamo documentare? In particolare Come procedere? come ci organizziamo? - Ricerca di soluzioni: Tema, informazioni, dati e immagini ….. Tutti gli aspetti del nostro paese Dove siamo? … quali sono le origini del nostro paese?… quale è la sua storia? …. quali sono le tradizioni…… Facciamo un brainstorming e appuntiamo tutti gli aspetti utili, all’acquisizione di informazioni, che ci vengono in mente - ………………………………….

26 dalla documentazione PROBLEM SOLVING:– ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO DI RICERCA STRATEGIA – con un brainstorming COSTRUIAMO UNA «MAPPA» DEGLI ASPETTI DA CONSIDERARE PER RACCOGLIERE INFORMAZIONI; GLI AMBITI SERVONO PER LA SUDDIVISIONE DEI COMPITI DA ASSEGNARE

27 PROBLEM POSING / PROBLEM SOLVING
LA RICERCA PROBLEM POSING / PROBLEM SOLVING DOBBIAMO RICERCARE INFORMAZIONI UTILI SUL PAESE Attingiamo al non formale Situazione problema: Vogliamo realizzare un articolo di cronaca sulle origini e la storia del proprio territorio… Quali possono essere le fonti?…. come le reperiamo? come ci organizziamo? Come procedere? -  …………………………………………. Ricerca di soluzioni: … libri … internet … racconti … interviste … foto… articoli … possiamo andare nella biblioteca del paese….. al «municipio» …. ala Pro Loco … gli anziani del luogo conoscono le storie del paese …. …. …. - Un gruppo va in biblioteca…. uno al municipio ….. Uno fa le interviste  un gruppo cerca LE STORIE DEL PAESE…… Rileviamo come - risolvere problemi - Affronta situazioni problematiche; costruisce e verifica ipotesi, individua le fonti, raccoglie e valuta i dati, propone soluzioni utilizzando, secondo il tipo di problema, contenuti e metodi delle diverse discipline.

28 ORGANIZZIAMO IL LAVORO
LA RICERCA ORGANIZZIAMO IL LAVORO CONCORDIAMO Il gruppo 1 si occupa dell’aspetto geografico Il gruppo 2 si occupa dell’origine del paese Il gruppo 3 si occupa ……………………….. Il gruppo 4 si occupa ……… delle storie legate al territorio Ad ogni gruppo viene assegnato un aspetto da indagare ed il tempo di consegna Ciascun gruppo deve individuare le possibili fonti, definire e organizzare la modalità di esecuzione del compito e se necessari gli strumenti da utilizzare; A ciascun componente del gruppo viene chiesta la produzione di un testo scritto dell’esperienza; A conclusione del lavoro, lo speaker deve socializzare agli altri gruppi le informazioni acquisite

29 ATTIVITA’ di RICERCA OGNI GRUPPO CONSIDERA UN ASPETTO ALLO SCOPO DI - ACQUISIRE INFORMAZIONI PER ARRICCHIRE LE PROPRIE; - PRODURRE TESTI DI VARIO GENERE - RIELVARE DATI CARATTERIZZANTI Il TERRITORIO: POSIZIONE GEOGRAFICA / TOPONIMO / STORIE / CULTURA IN QUESTA FASE OGNI COMPONENTE DEL GRUPPO ESEGUE INDIVIDUALMENTE LA RICERCA prevediamo l’elaborazione di testi per raccontare per iscritto le esperienze personali, concordiamo con il gruppo che ogni componente deve illustrare sia le informazioni acquisite (per socializzare e confrontari) sia le modalità di esecuzione del proprio compito;

30 il non formale e l’informale
produzione ieri/oggi: LE INTERVISTE agricoltura, pastorizia, allevamento di pecore, capre, mucche, bufale… L’archeologico L’architettonico Nel ritrovata Tomba romana A pochi chilometri c’è un importante sito archeologico

31 informale e non formale
LE NARRAZIONI CHIESA DELL’ASSUNTA XV SECOLO La storia della La leggenda di SPARTACO «….SI NARRA CHE PROPRIO qui SPARTACO E I SUOI UOMINI affrontassero, in battaglia, L’ESERCITO ROMANO…..» E NEL PAESE, IN ESTATE, QUESTO EVENTO VIENE RIEVOCATO TUTTI GLI ANNI La memoria storica del luogo

32 il non formale e l’informale
LE NARRAZIONI il non formale e l’informale piatti tipici Il carbone La memoria storica del luogo

33 UNA INDAGINE « TRA MITO E REALTA’» LA BATTAGLIA DI SPARTACO
Il formale UNITA’ DI LAVORO: LA BATTAGLIA DI SPARTACO Anche prima del IX secolo d.C., data della nascita del paese, queste zone non erano completamente deserte: una testimonianza si è avuta dalla battaglia combattuta nella gola di "Tremonti" tra gli schiavi ribelli di Spartaco e i legionari di Licinio Crasso, risalente al 71 a.C. OBIETTIVI OPERATIVI ATTIVITA’ E CONTENUTI STORIA Conoscere il patrimonio naturale e culturale del proprio territorio Confrontare aspetti caratterizzanti di una civiltà del passato con una del presente Usare carte geo-storiche per rappresentare conoscenze studiate Riflettiamo sulle problematiche relative al governo di uno sterminato territorio.(le ribellioni nel mondo di oggi) Lezione interattiva Trasformiamo il racconto storico della battaglia di Spartaco in un fumetto su un cartellone murale.(cooperative learning) Gli alunni a turno, come novelli cantastorie, narreranno le gesta dell’eroe ………………. ARTE E IMMAGINE Descrivere e raccontare con il linguaggio del fumetto Combinare materiali alimentari per creare immagini.

34 UNA INDAGINE « TRA MITO E REALTA’»
SI NARRA CHE PROPRIO IN QUESTA ZONA SPARTACO E I SUOI UOMINI AFFRONTASSERO, IN BATTAGLIA, L’ESERCITO ROMANO. ATTIVITA’: REAIZZIAZIONE DI UN FUMETTO RAPRESENTANTE IL RACCONTO STORICO DELLA BATTAGLIA DI SPARTACO STRATEGIA, impostare il lavoro su attività di ricerca, confronto ed elaborazione dei dati raccolti, con attività di cooperative learning TRASFORMARE IL RACCONTO STORICO DELLA BATTAGLIA DI SPARTACO IN UN FUMETTO ATTINGERE DA UN RACCONTO STIMOLI E TRACCE PER LA PRODUZIONE PERSONALE. DESCRIVERE E RACCONTARE CON IL LINGUAGGIO DEL FUMETTO ORGANIZZARE IN MANIERA FUNZIONALE LE INFORMAZIONI ACQUISITE …

35 UNA INDAGINE « TRA MITO E REALTA’» (cooperative learning)
1° ATTIVITA’: REAIZZIAZIONE DI UN FUMETTO RAPRESENTANTE IL RACCONTO STORICO DELLA BATTAGLIA DI SPARTACO (cooperative learning) STRATEGIA INDIVIDUIAMO LE «FASI» DELL’EVENTO IN OGGETTO / OGNI FASE DIVENTA IL TEMA SUL QUALE CIASCUN GRUPPO DEVE LAVORARE 1° TEMA TRATTATO: UGUAGLIANZA ……

36 1° ATTIVITA’: REAIZZARE UN FUMETTO RAPRESENTANTE IL RACCONTO STORICO DELLA BATTAGLIA DI SPARTACO
ATTINGERE DA UN EVENTO STIMOLI E TRACCE PER LA PRODUZIONE PERSONALE. ORGANIZZARE, IN CLASSE, L’ATTIVITA’ PER I GRUPPI DI LAVORO (COOPERATIVE LEARNING)

37 3° TEMA TRATTATO: IL COMBATTIMENTO……
1° ATTIVITA’: REALIZZAZIONE DI UN FUMETTO RAPRESENTANTE IL RACCONTO STORICO DELLA BATTAGLIA DI SPARTACO 3° TEMA TRATTATO: IL COMBATTIMENTO……

38 STRATEGIA coinvolgimento personale
ATTIVITA’: VISIONE DEL FILM STORICO «SPARTACO» ; RIFLESSIONE SULLE PROBLEMATICHE RELATIVE AL GOVERNO DI UNO STERMINATO TERRITORIO;. STRATEGIA coinvolgimento personale Per completare Proponiamo la visione del film storico «SPARTACO»; attiviamo una conversazione guidata allo scopo di attingere da un racconto stimoli e tracce per la produzione personale. IL CARTELLONE

39 non formale 1° ATTIVITA’: REAIZZIAZIONE DI UN FUMETTO RAPRESENTANTE IL RACCONTO STORICO DELLA BATTAGLIA DI SPARTACO STRATEGIA INDIVIDUIAMO LE «FASI» DELL’EVENTO / OGNI FASE DIVENTA IL TEMA SUL QUALE CIASCUN GRUPPO DEVE LAVORARE e RELAZIONARE 1° TEMA TRATTATO: UGUAGLIANZA …… lo «speaker» di ciascun gruppo illustra agli altri gruppi come è stato eseguito il lavoro

40 Questo ci consente di rilevare la capacità di individuare IL FOCUS
- individua, sceglie ed utilizza varie fonti e varie modalità di informazione SINTESI / COMUNICAZIONE, - individua, seleziona ed utilizza documenti, articoli, testi, informazioni; - definisce le proprie strategie e il proprio metodo di lavoro e di studio in funzione dei tempi MOSTRARE EMPATIA, - ascolta, accetta e comprende l’altro; MOSTRARE COMPORTAMENTI AGITI E ATTEGGIAMENTI ASSUNTI, - comprende i diversi punti di vista, contribuisce all’apprendimento comune ed alla realizzazione delle attività collettive; MOSTRARE RISPETTO PER LE REGOLE - riconosce le proprie responsabilità rispetto al compito sia individuale che del gruppo

41 Al termine di ogni fase rileggiamo il comportamenti dei gruppi alla luce della responsabilità espressa rispetto al compito assegnato al gruppo e alle regole concordate per i singoli componenti

42 «LE GESTA DEL MITICO SPARTACO»
GLI SCOLARI PRODUCONO UN TESTO IN RIMA «LE GESTA DEL MITICO SPARTACO» E METTONO IN SCENA UNA RAPPRESENTAZIONE REALIZZANDO SCENOGRAFIE / TESTI / COSTUMI

43 «LE GESTA DEL MITICO SPARTACO»; non formale
GRUPPO

44 non formale GRUPPO

45 IL FUMETTO Le origini di Spartaco La preparazione alla battaglia Uguaglianza Il combattimento La disfatta La morte di Spartaco PRODOTTI MAPPA Del Patrimonio Storico-architettonico Del Paese Lavoro Di Gruppo

46 GLI ABITI FEMMINILI …………
ATTIVITA’: COSTRUZIONE DELLA SCENOGRAFIA E DEI COSTUMI (ATTIVITA’ LABORATORIALE) GLI ABITI FEMMINILI ………… LA DIVISA MILITARE LE TECNICHE ………… ………… LE ARMI

47 MARIKA– ASIA– ALESSANDRA – CHIARA
dagli scritti dei protagonisti abbiamo estrapolato alcune delle loro conclusioni Ben essere SOCIALE …SIAMO MOLTO CONTENTI DI AVER CONOSCIUTO LA STORIA DEL NOSTRO PAESE E SPERIAMO DI CONOSCERE ANCORA DI PIU’; QUEST’ESPERIENZA LA RIFAREMMO CENTOMILA VOLTE, PERCHE’ CI E’ PIACIUTA E CI SIAMO DIVERTITI. MARIKA– ASIA– ALESSANDRA – CHIARA …SPERO DI AVERE ALTRE GIORNATE COME QUELLA DI IERI

48 Ben essere CULTURALE …SPERO DI AVERE ALTRE GIORNATE COME QUELLA DI IERI …………………………………………………. …SECONDO ME QUESTA ESPERIENZA E’ STATA BELLISSIMA PERCHE’ HO IMPARATO CHE NON SI STUDIA SOLO SUI LIBRI, MA ANCHE DAL VERO .………………………………………………….


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