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Sociologia del territorio Fenomeni sociali particolarmente contrassegnati da forme spaziali Contenuti del corso: - significati delle relazioni socio-spaziali.

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Presentazione sul tema: "Sociologia del territorio Fenomeni sociali particolarmente contrassegnati da forme spaziali Contenuti del corso: - significati delle relazioni socio-spaziali."— Transcript della presentazione:

1 Sociologia del territorio Fenomeni sociali particolarmente contrassegnati da forme spaziali Contenuti del corso: - significati delle relazioni socio-spaziali - principali approcci sociologici al territorio - archetipi: mobilità fisica e confine - disparità territoriali, politiche territoriali, identità territoriali Metodo: lezioni frontali, visite, seminari con esperti esterni Strumenti: manuale di sociologia del territorio, monografia a scelta, tesina (eventuale) Svolgimento: lezioni di 1:30; calendario con i temi on line Esame: orale

2 Società e spazio in Simmel Circolarità fra società forme spaziali Forme socio-spaziali  formazioni sociali - esclusività: spazio organizzativo esclusivo (stato sì, chiesa universale, no) - limite: soglia che distingue un dentro e impone un’organizzazione interna - fissazione: localizzazione relazioni  fissa regole di incontro, rafforza identità gruppo mobile, individualizza i luoghi - vicinanza/distanza sensibile  uomo metropolitano blasé - mobilità: impone gioco fra estraneità e comunanza Formazioni sociali  forme spaziali - organizz. politica impone un controllo su un territorio - organizz. economica richiede ambiti ottimali di diffusione - organizz. sociale si coagula solitamente su un centro

3 Approccio ecologico applicato alla società organizzazione interna pressioni esterne Singola tipi aggregazione specie riproduzione adattamento qualità emerg. Comunità ordine culturale divisione sociale territoriale dello spazio

4 United States Poverty Map, by Catherine Mulbrandon on August 11, 2007

5 Park and Burgess: Urban Ecology Studies, 1925

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7 Figura: Densità di produzione dei rifiuti (kg/Km2/g) per ciascuna delle province italiane (2007) Fonte: http://napolimonitor.it/2 010/09/22/1919/camp ania-gestione- ordinaria-e- partecipazione.html

8 Rifiuti urbani raccolti per regione Anno 2010 (kg per abitante) Fonte: Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra)

9 Raccolta differenziata di rifiuti urbani per regione Anno 2010 (percentuale sul totale dei rifiuti urbani) Fonte: Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra)

10 Modelli organizzativi Sistema della gestione dei rifiuti: sistema territoriale che mantiene con successo i confini rispetto all’ambiente (area pulita dai rifiuti, nettezza urbana) Approccio sistemico: input: privativa, rifiuti domestici; output: rifiuto raccolto più o meno separato; feed back: grado di purezza delle frazioni raccolte, lamentele degli utenti; ordine interno: articolazione per funzioni con aggiunta dell’ufficio comunicazione Modello organizzativo: integrato o aggregato (March & Olsen), Emilia-R vs Veneto Strumenti per la riduzione della complessità ambientale: - incenerimento - integrazione delle filiere (termovalorizzazione) - spostamento degli oneri sugli utenti terziarizzazione) -

11 Analisi culturale dei luoghi del rifiuto (la discarica) Rifiuto come materiale indistinguibile e quindi non conoscibile e quindi strano e pericoloso  allontanamento/ separazione  non luoghi (luoghi in cui non si riesce a comprendere la realtà, quindi a discernere e a condividere con altri dei significati, Luoghi da tenere lontani (cordone sanitario) Luoghi da affrontare in termini asettici e tecnici Luoghi di trasformazione radicale della materia (incenerimento) Luoghi dei paria della terra (discariche del sud del mondo) Luoghi del sollievo (industria del riciclaggio  green economy) Difficoltà ad accettare incertezza e complessità  semplificazione estrema Difficoltà di attribuire distinte responsabilità  luoghi nettamente separati e isolati Forza degli approcci culturali: portare alla luce significati occulti di amministratori, utenti e tecnici/addetti alla raccolta…)

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13 Rifiuti solidi (spaziali) e relazioni sociali includere/escludere, inglobare-dislocare, metafore spaziali per le persone e per le cose Una ricerca sugli aspetti relazionali della gestione dei rifiuti, come impostarla; ipotesi: un legame sociale previene la formazione di rifiuti materiali? Oggetti di indagine Comunicazione/educazione ambientale Motocarristi di circoscrizione Isole ecologiche gestite dalle cooperative sociali...........

14 Spazio come territorio Organizzazione = sistema che si distingue dall’ambiente persegue un compito dotandosi di strumenti interagisce con l’ambiente (sistema aperto) cerca di ridurre la turbolenza dell’ambiente ha un ordine interno (cibernetica) Spazialmente parlando, ogni organizz. è anche un’area (confini) ogni organizz. esprime una competenza su un’area ogni organizz. suddivide le aree  stilizzazione Storicamente: aumento complessità ambiente

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16 CAMBIAMENTI NELL’ORGANIZZAZIONE TERRITORIALE IN SEGUITO ALLE MIGRAZIONI: LA PERIFERIA DEL PARCO “W” – BENIN, BURKINA FASO, NIGER Alessandra Ghisalberti REVISTA ELECTRÓNICA DE GEOGRAFÍA Y CIENCIAS SOCIALES Vol. XII, núm. 270 (128), 1 de agosto de 2008 Riserva Biosfera Transfrontaliera - W

17 Spazio come luogo Soggetto percezione ambiente cognizione Ingold 1992, Culture and the perception of environment: 40 “It is possible for persons to acquire direct knowledge of their environment in the course of their practical activities” : Dimensioni, forme e caratteri dello spazio come - Strumenti di conoscenza - fonte di identificazione sociale Simbolizzazione spazio: due regole (ordine mentale, parsimonia rappresentazioni) e un meccanismo (profezia che si autoavvera)

18 Percezione ambientale (PA) Percezione come incontro strutturato fra oggetti del mondo e organi di senso P. rimanda sempre a un campo interno (passate percezioni, frame mentali, bagaglio biologico- evolutivo….) ed ad un campo esterno (effettiva collocazione del soggetto in un spazio) P. non sempre è accompagnata da riflessione P. a. segue regole, innate o meno (es. tanto più stretto un angolo visivo tanto più lontano ci appare un oggetto ) e ci permette di cogliere l’utilità degli oggetti (affordance)

19 Spazio simbolizzato diventa luogo: localizzazione unica, forma, nome (individuazione, descrizione, denominazione) Livelli di generalità del luogo: archetipo umanità organizzazione sociale metro individuale Simbolizzazione: * meta-spazializzaz. (liv. astrazione, quartieri, se città) * negoziazione dei significati (logomachia) * legittimazione (costruzione di 2° grado) Prodotti simbolizzazione: le mappe mentali (ricette cognitive) i superluoghi il piano

20 http://kulawi.eurac.edu/index_de

21 Approccio ecologico, organizzativo e cognitivo partano sempre da una componente che influenza le altre Ambiente  popolazioni (aree naturali) Sistema  ambiente (territori) Frame percettivi e culturali  spazio come luogo In tali approcci non si contempla la reciprocità in se stessa Ancora più difficile è ricostruire il seguente triangolo equilatero ego alter spazio

22 Due tradizioni di studio delle relazioni a)Studi sulla comunicazione (pragmatica della comunicazione umana) b)Studio delle reti - insieme di contatti  qualità emergente della rete - qualità delle relazioni  legami, doni Concentrazione su (b) … domanda: come si creano blocchi, pacchetti spazio-relazioni dominanti? (concetto di pratica può essere una risposta seppur evasiva!)

23 Omologie strutturali fra relazioni sociali e forme spaziali, loro eventuali prodotti in termini socio-spaziali Engagement or estrangement (Sennett) Vicinanza-lontananza (Simmel)

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26 Il rizoma (da rizo-, radice, con il suffisso -oma, rigonfiamento) è una modificazione del fusto con principale funzione di riserva. È ingrossato, sotterraneo con decorso generalmente orizzontale." fusto

27 C a r a t t e r i SpazioProcessoFocusMetodo Approccio Ecologico ambienteAdattamentoaree naturali analisi relazioni in-fra unità territ. Organizzativo territorioCompetenza sistemi socio- tecnici studio di casi; comparazioni Culturale luogoSimbolizzazioneideologia analisi del discorso Relazionaleambito localeReciprocitàreti sociali network analysis Schema riassuntivo delle declinazioni sociali dello spazio

28 C a r a t t e r i Crisi ambientaleProcessoFocusCasi Approccio Ecologico MinacciaInterdipendenza Nicchie ecologiche Ecologia delle popolazioni. Ecovillaggi Organizzativo Spazio strategico Competenza Istituzioni consultive Greenpeace Legambiente Cognitivo Occasione di identità SimbolizzazioneMasterframes Campagna per animali carismatici Relazionale Spunto per socializzare ReciprocitàReti sociali volontariato Coop. sociale Schema degli approcci all’azione collettiva ambientale

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31 forme spaziali della mobilità

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36 Confine - Archetipo: senso del limite - strumento cognitivo, capacità di distinguere - strumento pratico, mette in moto..... Delimitazione (con-fine con-chiuso)  aree Criteri di analisi: -Distinzione fra dentro e fuori (città-campagna) -Relazioni fra dentro e fuori (teoria vantaggi comparati) -Organizzazione interna (quartieri o comunità?)

37 Scala territoriale: modo di organizzare la conoscenza dello spazio sociale: Dall’abitazione alla regione, dal locale al globale (sempre stessi tre criteri) Abitazione - cosa la distingue dall’esterno (segni fisici) - come interscambia con esterno (funzioni) - organizzazione interna (regionalizzazione)

38 Ideologie del quartiere

39 Città - cosa la distingue dall’esterno (la forma, la densità, la grandezza, la varietà) - come interscambia con esterno (mercato, amministrazione, conoscenza, in cambio di cibo-acqua-energia-lavoro) - organizzazione interna (sobborghi e ghetti; distribuzione di strati, classi, ceti )

40 Regione - cosa la distingue dall’esterno (elementi storico-culturali, bacini di gravitazione e di influenza,....) - come interscambia con esterno (divisione spaziale del lavoro; specializzazione produttiva; teoria dei vantaggi comparati) - organizzazione interna (mono o policentrica)

41 Disparità territoriali e processi di sviluppo - Misure delle disparità territoriali (aspetti metodologici: dai concetti agli indici composti  classificazioni/mappe, limiti tecnici e concettuali, uso pratico e politico degli indici) - Scale, unità di analisi, interpretazioni: lo stato parametro principale (analisi economico-istituzionale: regimi economici  tipi di capitalismo nazionale - Disparità interne agli stati, a volte superiori a quelle fra stati, dipendono ancora da variabili nazionali come il tipo di capitalismo? - sì: analisi della varianza fra blocchi di stati che spiegano le sperequazioni regionali interne ai singoli stati - no: variabili locali idiosincratiche  modelli sviluppo locale

42 Costruzione di indici territoriali di benessere (scopi, assunti, teoria, unità di analisi)  Fenomeno: > Indicatore ricchezza monetaria (validità: connessione concetto-fenomeno) VariabileProdotto Interno Lordo (attendibilità: possibilità di applicare unità di misura certe al fenomeno) IndicePil pro capite (standardizzazione: applicazione di parametro comune a unità diverse) Indice composto Pil procap.+ liv. istr. + aspett.vita nascita (assemblaggio) =Indice sviluppo umano GraduatoriaItalia 19° Indice Sviluppo Umano (collocazione relativa)

43 Cosa è una variabile In una ricerca, dopo aver scelto la popolazione, il campione e l'unità di analisi (il tipo di referente sul quale si raccolgono informazioni), bisogna decidere anche il tipo di informazioni da raccogliere. Le informazioni raccolte sui singoli casi (le unità di analisi) sono dette proprietà e ogni modo di presentarsi della proprietà è detto stato di quella proprietà. Un dato è il valore assegnato allo stato di uno specifico caso su una specifica proprietà. Successivamente ogni proprietà andrà definita operativamente, ovvero si dovranno elencare tutti gli stati della proprietà distinti tra loro, per poi dare ad ognuno un valore simbolico in modo da manipolare più facilmente la mole di dati.popolazioneil campioneunità di analisiproprietàstato Una variabile è quindi una proprietà di cui sia stata data una definizione operativa, in modo da trasformare una serie di situazioni reali (stati), in una serie di dati analizzabili e confrontabili tra loro. Una modalità di una variabile è uno dei possibili valori che essa può assumere. Si definisce vettore una sequenza (array) ordinata di informazioni relative allo stesso referente. All'interno di questa definizione globale, le variabili si differenziano tra loro componendo famiglie staccate che ammettono tecniche di analisi di tipo diverso.modalità Innanzitutto le variabili si differenziano in qualitative, chiamate anche variabili categoriali, e quantitative, dette anche variabili cardinali. Le prime hanno livello di scalanominale o ordinale, le seconde hanno livello di scala di intervalli e di rapporti.nominaleordinaledi intervallidi rapporti Altra differenza è tra variabili con valori continui e valori discreti, a seconda che la variabile considerata abbia infiniti valori, per infiniti stati della sua proprietà (come la misurazione dell'altezza) o limitati ad un numero finito (come la variabile sesso che presenta solo due modalità: maschio e femmina). Fonte: http://www.cisi.unito.it/progetti/leda/cap3.htm, accesso 3.11.2015http://www.cisi.unito.it/progetti/leda/cap3.htm

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45 Figura 1 – Tipi di beni secondo E. Ostrom sottraibilità alta bassa facilebeni privati beni di club escludibilità difficilecommonsbeni pubblici

46 Lezioni -Territorio come elemento della statualità - Territorio come criterio di individuazione dei livelli di governo - Territorio come esigenza di integrazione fra le politiche (aspetti analitici; tipi di politiche) - le politiche di riequilibrio territoriale - la valutazione delle politiche

47 Evoluzione dello stato moderno: dall’accentramento al decentramento, passando per il federalismo  relazioni intergovernative Tipologia di Page dei governi locali: status giuridico (competenze esclusive) e status politico (accesso dei governi locali alle decisioni nazionali) Si riduce la polarità stato unitario – stato federale  regionalismo asimmetrico/regionalismo funzionale Relazioni intergovernative (varie e più simmetriche): dipendenza, separazione, cooperazione, concorrenza Più livelli, maggiore sussidiarietà, contrattualizzazione, cooperazione fra enti locali non contigui

48 DISEGNO DI LEGGE COSTITUZIONALE “DISPOSIZIONI PER IL SUPERAMENTO DEL BICAMERALISMO PARITARIO, LA RIDUZIONE DEL NUMERO DEI PARLAMENTARI, LA SOPPRESSIONE DEL CNEL E LA REVISIONE DEL TITOLO V DELLA PARTE SECONDA DELLA COSTITUZIONE” (Bozza del 12 marzo 2014) http://www.governo.it/GovernoInforma/documenti/mod_bicameralismo.pdf Senato come camera delle autonomie locali Abolizione province Abolizione legislazione concorrente stato-regioni Inserimento di nuove competenze esclusive allo stato (governo territorio) Possibilità di competenze differenziate fra regioni????????

49 Politiche integrate o territoriali - di coordinamento (indirizzo e controllo) - di pianificazione (dei futuri assetti) - di connessione (infrastrutture, trasporti) - di compensazione degli squilibri sociali e spaziali (welfare e utilities)

50 La questione della scala territoriale ottimale per le politiche territoriali è difficile da stabilire per a)Oggetti diversi da regolare in capo a stesso ente b)Esistenza di trade-offs Errata corrige nel testo (pag. 153): “Tuttavia, la querelle sulla grandezza ottimale appare di difficile soluzione per il fatto che esistono sia oggetti diversi da regolare, per i quali sono necessarie dimensioni diverse (il bacino imbrifero ha con tutta probabilità un’ampiezza diversa del bacino ottimale per la raccolta dei rifiuti), sia dei trade-offs sociopolitici fra la scala grande e quella piccola”.

51 Elementi analitici delle politiche (sociologia) -La partecipazione: voice - sussidiarietà - solidarietà -Il bagaglio tecnico: conoscenza/professionalità - procedure (decisioni) - strumenti

52 La pianificazione territoriale - Da dove nasce l’esigenza (funzioni di centralità, rendite private e risultati subottimali di scelte razionali individuali... 2 droghieri!) - come si compone: - livelli di generalità e scelta delle priorità - strumentazione (analisi, norme, carte) - gestione: regimi urbani - Evoluzione pianificazione: città ideale, città simbolo e strumento di potere, città razionale e equa

53 Servizi pubblici locali 2 tipi: -1 Cura della persona  servizi socio- sanitari/culturali/ricreativi - 2 Servizi agli edifici  fornitura di gas, elettricità, igiene pubblica (utility) Elementi comuni: impronta pubblica, continuità Elementi distintivi: finanziamento tramite fiscalità ordinaria versus tariffe pagate da utenti Dinamiche: privatizzazione, esternalizzazione, ingrandimento scala, tariffazione, richieste ambivalenti di partecipazione, scarsa integrazione con politiche urbane

54 Politiche di perequazione territoriale o di sviluppo locale Parallelo con modelli di sviluppo locale cap. 4, fig. 4.4 -Misure di agevolazione della mobilità dei capitali -Politiche keynesiane nazionali di sviluppo di poli dell’industria pesante nelle aree depresse -Politiche degli enti locali di servizio alle imprese locali: aree attrezzate, formazione, marketing commerciale, credito (servizi reali) -Politiche di relazioni intersettoriali e interareali (partnership, cofinanziamento, progettazione, marketing territoriale, imprese-rete)

55 Lezione di connessione a partire dall’inquadramento dei progetti di riqualificazione in senso ecologico di edifici o complessi abitativi Schema: scala territoriale/forme di embeddedness sociale della riqualificazione green degli edifici link con manuale: par. 3.3: principi ordine sociale par. 5.3: pianificazione territoriale (=regimi urbani, anche scale terr. 5.1)....... aprire i regimi urbani al principio di reciprocità?

56 Cultura e territorio (capitolo 6) È il momento di riassumere: il concetto cumulativo di territorio (link manuale, figura 6.1) Tre declinazioni del rapporto fra cultura e territorio - Territorio come dato antropologico universale del genere umano (link manuale: par. 6.2) - Territorio come strumento di analisi della realtà (link manuale: par. 6.3) - Territorio come “oggetto culturale” costruito ad arte (link manuale: par. 6.4)

57 Senso di appartenenza territoriale, cosa è? Appartiene alla sfera emozionale, dei sentimenti: attrazione-repulsione, piacere-dolore (diverso da identità territoriale). Da cosa nasce: - Dato genetico degli animali superiori, uomo compreso, che serve a difendersi, riprodursi, ridurre il conflitto (approccio ecologico-funzionale) - Dato derivante da uso, consuetudine, esperienza emozionalmente connotata di uno spazio (co-residenza, terra, nascita/morte …) - Dato derivante dalla socializzazione: valori condivisi, frequentazione comune, relazioni sociali, manipolazione

58 Di cosa si compone il senso di appartenenza territoriale (SAT)? Perché è importante? - Presenza o meno del sentimento - Intensità dello stesso - Ampiezza e forma del territorio di attaccamento - Denominazione - Oggetti, manufatti e paesaggi che lo rappresentano - Motivazioni che lo sorreggono - Valore relativo sat rispetto ad altri valori, es. lavoro -..... Metodi per sondarlo (link al manuale tab. 6.2): foto, verbalizzazioni, identificazione reciproca, osservazioni Importanza sociale: SAT base per azione collettiva?

59 Categorie della conoscenza attraverso metafore socio- spaziali - Coordinamento fra forme spaziali, dinamiche spaziali e scansioni temporali (tab 6.1) - Unità spaziale del corpo o schema corporeo - Linguaggi del corpo: gesti, mimica, posture - Percezione d’insieme: l’atmosfera - Sequenze di gesti: le pratiche - Affordance: le opportunità offerte da cose e ambienti

60 - Pratiche come messe in scena; drammaturgia di Goffman - Significati di distanza: familiarità, potere, acutezza - Paesaggio: - unità percettiva formata da soggetto, ambiente aperto, criteri interpretativi (percettivi-cognitivi; valutativi; pragmatici) - dilemmi del progettista - oggetto di confine Zonizzazione o parcellizzazione, procedure per Esegesi e narrazione (città come testo): stile o retorica, meta-racconto, lettore o piano di osservazione (es. guida turistica)

61 Urbanistica come disciplina = progettazione degli spazi risponde ad istanze di controllo di -Spazi pubblici (città radiale) -Spazi funzionali (il carcere panoptico) -Spazi privati (controllo a distanza, biopolitica) Prospettiva di analisi ispirata a M. Foucault

62 Diamante della Griswold sugli oggetti culturali Identità territoriale L’identità territoriale costruita nella diaspora Identità territoriale un oggetto culturale visto -come fattore di distinzione sociale -come marketing territoriale -come forma di oppressione di altri popoli

63 Conclusione del corso: territorio e progetto Progetto: 1 Studio preparatorio di un'opera, di un'impresa SIN piano, programma: 2 insieme di disegni, di calcoli ecc. che costituiscono lo studio preparatorio di opere edili o d'ingegneria: 3 Ciò che si pensa di fare, di organizzare in futuro SIN proposito, programma: Alla luce dei quattro approcci del capitolo 1 - Progetto condizionato dall’ambiente, vince il più adatto alle risorse locali - Progetto come organizzazione che stabilisce e difende i propri confini con l’ambiente - Progetto come prodotto di una cultura appresa - Progetto come frutto di uno scambio di doni

64 Progetto condizionato dall’ambiente, vince il più adatto alle risorse locali (ecologia delle popolazioni di progetti) - Ambiente (libero-aperto) dove si incontrano domanda e offerta di progetti - Comunicazione, Competizione, Selezione - Progetto deve garantire efficienza uso risorse, facilità di esecuzione, comfort per gli utenti - Alla fine vince il migliore: equilibrio fra risorse e popolazioni di progetti/progettisti

65 Progetto come organizzazione che stabilisce e difende i propri confini con l’ambiente (il progetto è un sistema) - Progetto: assemblaggio che stabilisce diligentemente una distinzione rispetto all’ambiente - Distinzione dinamica: progetto aggiustato in base ai feed-back, equilibrio mutevole - Meccanismo per ridurre la complessità - Gli strumenti (tecnologia), accorgimenti per mantenere il progetto distinto: copyright? Relazione tecnica? Disegno? Riferimento a scuole? Ispirazione geniale? Certificazione?

66 Progetto come prodotto di una cultura appresa Progetto è un frutto di una cultura, moda, clima sociale, gruppo di opinione, scuola di pensiero …. Progetto è un atto creativo, cercato, voluto, perseguito, per il quale ci si forma (importanza delle scuole) Progetto è un’interpretazione di gusti dei clienti Progetto è un modo per conoscere la realtà: coglie la natura processuale del mondo e il carattere razionale dell’uomo moderno (homo faber fortunae suae) Progetto modalità per far competere oggetti culturali in un mondo che ha perso la sua immagine centrale!

67 Progetto come frutto di uno scambio di doni (reciprocità) Progetto nasce da una partecipazione a qualcosa di esterno a sé (ambiente, società, gli altri, il cliente..) Progetto, come l’opera d’arte, è un dono al pubblico Progetto come negoziato fra progettista e altre entità (istituzioni, clienti, opinione pubblica, vicinato …) Progetto come frutto di un team, cooperazione-reti


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