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Il più grande uomo scimmia del Pleistocene

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Presentazione sul tema: "Il più grande uomo scimmia del Pleistocene"— Transcript della presentazione:

1 Il più grande uomo scimmia del Pleistocene

2 E’il racconto ironico della scoperta e dell’uso, da parte di una famiglia di uomini primitivi, di alcune delle cose più potenti e spaventose su cui la razza umana abbia mai messo le mani.

3 E’un modo di ricordarci che i problemi del progresso non sono cominciati con l’era atomica, ma con l’esigenza di cucinare senza essere cucinati e di mangiare senza essere mangiati.

4 Il romanzo, scritto da Roy Lewis, racconta la storia di un’orda di uomini primitivi stanziati nell’Africa centrale, verso la fine del Pleistocene, che grazie a una serie di scoperte innovative riuscì a raggiungere un primo vero traguardo nell’evoluzione umana.

5 Sembra quasi che i personaggi vengano proiettati indietro nel tempo … dal presente al passato.
In alcuni di essi si riscontrano comportamenti caratterizzati da una “sete” di conoscenza, da una voglia di sapere, da una vera necessità di progredire (Edward); per altri la scoperta suscita timore, una minaccia per la specie (zio Vania).

6 “ERANO ENTRAMBI UOMINI SCIMMIA DI SALDI PRINCIPI”.

7 I loro ideali venivano reciprocamente discussi a partire dalla scoperta del fuoco, la quale favorì un miglioramento nella qualità della vita.

8 Per arrivare a un vero e proprio progresso, la casuale scoperta non era essenziale: era necessario saper accendere il fuoco . Tuttavia non sempre si giungeva a un risultato immediato, ma si presentavano anche alcuni imprevisti. Successivamente, l’uomo sfregando velocemente due pietre tra loro e producendo scintille, impara ad accendere il fuoco. … i primitivi raccoglievano legni ardenti e li alimentavano con erba e sterpi secchi per poterlo avere sempre a disposizione.

9 Le conseguenze di questa nuova conquista furono molteplici
Le conseguenze di questa nuova conquista furono molteplici. In primo luogo, si crearono le condizioni perché si realizzasse la prima rivoluzione tecnologica della storia dell’umanità. Il fuoco permise all’uomo di modellare nuovi strumenti, che favorirono l’aumento della cacciagione;

10 Cuocere il cibo. Grazie al variare dell’alimentazione inseguito alla cottura si modifica la dentatura . La capacità cranica, anche in seguito a una diversa alimentazione, aumenta;

11 Illuminare ,riscaldare i rifugi, difendersi dalle fiere.

12 Socializzazione dei vari membri all’interno del gruppo .
Il fuoco permette di intrattenersi e sviluppare il linguaggio.

13 “Edward spinge i suoi figli a procreare con donne di un’altra orda.”

14 Tuttavia nonostante le conquiste raggiunte, anche per quanto riguarda l’insediamento, le donne desideravano possedere una grotta più ampia, dove ospitare più genti e dove avere più spazio.

15 “Alexander elaborò per primo stupendi capolavori di arte primitiva …”

16 Le pitture rupestri risalenti a questo periodo, rappresentavano le scene più importanti della vita quotidiana dell’uomo, in primo luogo la caccia. Assumevano probabilmente valore propiziatorio.

17 “Edward impugnò il primo arco mai costruito al mondo … era un aggeggio rudimentale non più lungo di un metro e venti più curvo da una parte che dall’altra, qua e là ancora coperto di una corteccia non raschiata, con una corda fin troppo lasca: ma funzionava!”

18 A completare il giro di scoperte contribuì la creazione dell’arco.

19 Mentre Edward voleva condividere tutte le sue invenzioni e quindi era favorevole a diffonderle presso altre orde di uomini, i suoi figli preferirono mantenerle segrete per rendere invincibile il gruppo e sfruttarle per assoggettare e conquistare altri territori.

20 Questa fu la fine carnale di Edward, quella che lui stesso avrebbe desiderato: cadere vittima dell’arma più moderna ed essere mangiato nel modo più civile. Egli fu calpestato dalla stessa potenza tecnologica che nel Pleistocene poteva essere rappresentata dal fuoco o dall’arco.

21 Il tramonto dell’uomo sarà segnato dalle sue più grandi, potenti e pericolose invenzioni

22 Egli fu, ci piace pensare, il più grande uomo scimmia del Pleistocene !


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