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SCUOLA ELEMENTARE “ L. TEMPESTA” CLASSE VA a. s. 2007/08

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Presentazione sul tema: "SCUOLA ELEMENTARE “ L. TEMPESTA” CLASSE VA a. s. 2007/08"— Transcript della presentazione:

1 SCUOLA ELEMENTARE “ L. TEMPESTA” CLASSE VA a. s. 2007/08
Insegnanti: Bruna Arcangeli Gabriela Sansavini a. s. 2007/08

2 Le immagini utilizzate per la presentazione sono tratte dal libro “PAROLE D’ACQUA”.
Il libro è stato realizzato dai bambini che , utilizzando varie tecniche, hanno tradotto in immagini le parole di scrittori e poeti.

3 Nessuna barca c’è che come un libro possa portarci in contrade lontane
né corridoi simili a una pagina di danzante poesia. Emily Dickinson

4 LA SCOPERTA DEL MARE …l’occhio mio non poteva indovinare che cosa fosse quello spazio infinito d’azzurro, che mi pareva un pezzo di cielo caduto e schiacciatosi a terra: un azzurro trasparente e svariato di strisce di argento, che si congiungeva lontano con l’azzurro meno colorito dell’aria. IPPOLITO NIEVO

5 sostieni nella tua acqua tutto il cielo. Mare forte senza quiete
M’affaccio alla finestra, e vedo il mare: vanno le stelle, tremolano l’onde. Vedo stelle passare, onde passare: un guizzo chiama, un palpito risponde. Ecco sospira l’acqua, alita il vento: sul mare è apparso un bel ponte d’argento. Ponte gettato sui laghi sereni, per chi dunque sei fatto e dove meni? GIOVANNI PASCOLI MARE Mare, albero di onde sostieni nella tua acqua tutto il cielo. Mare forte senza quiete senza stanchezza e senza fine contempli lo spettacolo grandioso e unico del sole e delle stelle. Juan Ramon Jiménez

6 ALBA SUL MARE Il mare gonfiava i suoi azzurri e levigati muscoli ondosi mentre fremeva nella luce dell’alba, e la schiuma della nostra scia si allargava delicatamente dietro di noi come la coda di un pavone bianco, tutta scintillante di bollicine. Il cielo era pallido, con qualche pennellata gialla a oriente. GERARD DURRELL FIN DOVE GIUNGE L’OCCHIO….. Fin dove giunge l’occhio, verso l’infinito, si stende ondeggiando l’acqua azzurra. Su quello sconfinato piano, corrono palpitando le onde, si avvicinano con rapido galoppo, si gonfiano, si sollevano, si lanciano con impeto fragoroso sugli scogli, si frangono formando candidi spruzzi che ricadono in pioggia di goccioline iridescenti.

7 IL MARE IN TEMPESTA Un denso banco di nubi, di colore oliva scuro, attraversato da bianchi lampi, pesava basso sul mare. Il rumore del vento divenne rapidamente più forte. Esplosero enormi ondate, che si risollevavano in montagne di spuma luminosa. Joseph Conrad

8 L'ONDA Nasce l’onda fiacca…… Il vento rinforza. Altra onda nasce,
si perde, come agnello che pasce pel verde: un fiocco di spuma che balza! Si gonfia, s’incurva, spumeggia, biancheggia. Il dorso ampio splende come cristallo; la cima leggiera s’azzuffa come criniera di cavallo. GABRIELE D’ANNUNZIO

9 IL MARE INFINITO Era azzurro infinito, e nel lontano grandi strisce d’argento lo imbiancavano lunghe fino agli estremi orizzonti. La luce saliva dal mare, scendeva dal cielo, brillava nell’aria. Il mare era quieto e sicuro, solo un tremante margine di spuma sul lido tradiva il suo piacere di vivere. Azzurro e luce volavano sopra la terra. Il mare e il cielo respiravano luce e colore e ne inondavano il mondo. MASSIMO BONTEMPELLI IL MARE E’ TUTTO AZZURRO Il mare è tutto azzurro Il mare è tutto calmo Nel cuore è quasi un urlo di gioia. E tutto è calmo. SANDRO PENNA

10 IL MARE CALMO Il mare, calmo e innocente, come un fanciullo, si distendeva sotto un cielo di perla. Talvolta appariva tutto verde, talvolta tutto azzurro, d’un azzurro intenso, solcato di vene d’oro, e sopra, le vele delicate come le ali dei cherubini. GABRIELE D’ANNUNZIO

11 Mi piace remare la mattina presto sul mare.
Il mare ha un odore fresco di alghe verdi e ci volano sopra le farfalle bianche, due a due, come sui prati in campagna. Il mare è liscio, di un blu di vetro, e posso scorgere dei pesciolini che nuotano nello scintillio del sole, scodinzolanti, argentei, con una riga nera dentro il corpo di vetro e la pallina nera dell’occhio nella testa. ALBERTO MORAVIA

12 GABBIANI Non so dove i gabbiani abbiano il nido ove trovino pace. Io son come loro, in perpetuo volo. La vita la sfioro com’essi l’acqua ad acciuffare il cibo. E come forse anch’essi amo la quiete, la gran quiete marina. V. CARDARELLI

13 BARCHETTE DI CARTA Giorno per giorno io varo le mie barchette di carta nella corrente del ruscello. A grosse lettere vi scrivo il mio nome e quello del mio paese. Io spero che qualcuno le trovi e sappia dove sono. Io carico le mie barchette con i fiori del giardino, perché siano portati alla spiaggia, nella notte. Quando la notte viene, sogno le navi che vanno veloci sotto le stelle di mezzanotte TAGORE

14 COME UNA RUGIADA Il mare nel mio paese, ha varie spiagge dalla sabbia chiara e delicata. Le rive più piccole, coperte di ciottoli e conchiglie sono nascoste tra grandi scogliere. Là, nei giorni quieti, il mare è tenero e fresco e si posa sulla rive come una rugiada. ELSA MORANTE

15 LA MIA ISOLA Le isole sul mare napoletano sono tutte belle, ….vi nascono migliaia di fiori spontanei, di cui non ne rividi mai più di simili. In primavera, le colline si coprono di ginestre: riconosci il loro odore selvatico e carezzevole non appena ti avvicini ai nostri porti, viaggiando sul mare nel mese di giugno. Ah, mi accontenterei d’essere uno scorfano, pur di ritrovarmi laggiù a scherzare in quell’ acqua. ELSA MORANTE

16 LE TRASFORMAZIONI DEL MARE
Talvolta il mare appariva come una scatola di madreperla, e dentro v’erano conchiglie rosee, ossi di seppia, granchiolini neri, murene inanellate d’oro dal becco d’uccello rapace, e lunghi capelli d’alga, pesci d’oro, fiori d’argento, e stelle marine. CURZIO MALAPARTE

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18 RICORDO E PENSO Se ricordo il mare penso a un traffico di pesci, penso alle onde come a una grande mano che ti vuole catturare. penso a granelli di sabbia, penso al sole come a un grande fuoco che ti vuole scaldare. ALUNNI VA

19 Chi li ha visti i giardini del mare dove ogni cosa un gioiello pare?
NEI GIARDINI DEL MARE Chi li ha visti i giardini del mare dove ogni cosa un gioiello pare? In una luce di seta verdina un popolo cammina assorto, silenzioso, ospite d’un mondo prezioso. C’è un prato d’alghe: lentamente oscilla; fra i rami di corallo guizzano pesci vestiti di giallo, sogliole d’argento…. E la medusa che danzando sciacqua la veste color d’acqua… MARIO PUCCI

20 I RUMORI DEL MARE Il mare è il mondo del silenzio. Il mare è una giungla silenziosa. Un caratteristico stridio proviene da una massa compatta di minuscoli granchiolini che armeggiano all’unisono con le loro tenaglie. Ci sono pesci che gracidano come le rane. Balene, delfini, gracidatori o che altro produca lo strano stridìo, questa è l’unica eccezione al silenzio del mare. JACQUES COUSTEAU

21 IL RESPIRO DEL MARE Guardandosi intorno, il cavalluccio marino si accorse che le alghe respiravano tutte insieme dolcemente, lasciandosi cullare. Vide tante di quelle meraviglie da farne indigestione per una vita intera…. gli scogli punteggiati di anemoni rossi e gialli, i verdi infiniti del manto d’alghe, le stelle marine e…. le conchiglie! Grandi, minuscole, lisce, appuntite, dalle forme più strane, dai riflessi cangianti, dai colori sfumati, dal bagliore di madreperla…. Il cavalluccio si sentiva libero, in un mondo senza confini e senza sorprese. P. ANCILOTTO

22 Vasto il mare e sonoro palpita, l’onde lente. Sta la luna dolente
MARINA Vasto il mare e sonoro palpita, l’onde lente. Sta la luna dolente su lui, la luna d’oro. PAUL VERLAINE

23 NOTTE Ho visto danzare sul mare tanti pezzetti di luna. ANTONIO RUSSO

24 Insegnanti: Bruna Arcangeli
CLASSE VA SCUOLA ELEMENTARE “ L. TEMPESTA” Insegnanti: Bruna Arcangeli Gabriela Sansavini a. s. 2007/08


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