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Lesioni da arma da fuoco

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Presentazione sul tema: "Lesioni da arma da fuoco"— Transcript della presentazione:

1 Lesioni da arma da fuoco

2 L’agente meccanico in questo caso è il proiettile (o proietto): corpo pesante lanciato da un’arma da sparo che percorre nello spazio una determinata traiettoria Le armi da sparo includono oltre alle armi da fuoco anche le armi per il lancio di oggetti che sfruttano aria compressa Armi da fuoco: congegni meccanici che hanno lo scopo di lanciare a distanza masse pesanti (proiettili) utilizzando la spinta dei gas sviluppati dalla deflagrazione di miscugli esplosivi.

3 La armi da fuoco di interesse per la medicina legale sono le armi portatili: • a canna lunga 1) fucili - a canna liscia o rigata - a caricamento manuale, semiautomatico o automatico - a otturatore, a pompa, a leva 2) carabine (da competizione) • a canna corta: 1) pistole a rotazione o rivoltelle (con tamburo rotante) 2) pistole a ripetizione

4 A seconda del loro funzionamento possono essere distinte in: - semiautomatiche: quando la pressione sul grilletto provoca l’esplosione di un solo colpo; - automatiche: quando la stessa pressione provoca l’esplosione di una raffica di colpi. Le armi portatili possono essere da guerra, da caccia, da difesa personale o da tiro

5 Il calibro dell’arma è: - arma a canna liscia: è il diametro interno della canna (millimetri) - arma a canna rigata: può essere calibro balistico (diametro tra i pieni della rigatura) o effettivo (diametro tra i solchi) I calibri più frequenti sono: - per le armi corte: 6,35 mm, 7,65mm e 9 mm - per le armi lunghe: tra 5,56 mm e 8 mm Il calibro dell’arma non corrisponde esattamente a quello del proiettile che è lievemente maggiore (per fare presa sulla rigatura della canna e averne così impresso il movimento rotatorio). La velocità iniziale delle armi corte è m/s

6 Cartuccia è l’insieme di: 1) bossolo: involucro cilindrico che contiene la polvere da sparo o polvere di lancio (polvere che si infiamma velocemente e che passa rapidamente allo stato gassoso). Il fondo del bossolo è chiuso dal fondello che reca la capsula di accensione che contiene la polvere di innesco: su questa batte il percussore quando si preme il grilletto e questo fa esplodere la polvere di innesco (che sua volta fa esplodere la polvere di lancio) 2) proiettile: è innestato sull’apice del bossolo. Solitamente ha forma cilindrico-conica con nucleo in piombo e rivestimento di rame (“incamiciati”: hanno effetti lesivi meno gravi). Quelli con camiciatura manomessa con devastanti (es. dum-dum)

7 Quando il proietto colpisce il bersaglio produce danni per: - azione di martello (contusione) - azione di cuneo (allontana, divarica e discontinua) - azione di trapano: dovuta al movimento di rotazione del proietto attorno al proprio asse che agevola la penetrazione.

8 Lesioni da proiettile singolo
Quali effetti lesivi ha il proiettile? 1) effetto contundente: se privo della sua energia può anche solo contundere senza lacerare 2) lacerante e penetrante: si creano delle vere e proprie ferite che possono essere: - ferite trapassanti o perforanti (con foro di ingresso, tramite e foro di uscita) - ferite a fondo cieco (senza foro di uscita) - ferite a semicanale (urto di striscio su una superficie curva) - ferite a setone (con tramite superficiale nel tessuto sottocutaneo) 3) lesioni da scoppio: quando il proiettile provoca la perforazione e la esplosione del bersaglio (organi cavi) NB lesioni da proiettili secondari (frammenti metallici del proiettile, bottoni, fibbie etc)

9 Caratteristiche del FORO di INGRESSO dipendono dalla distanza di sparo: - lontana: c’è solo l’effetto meccanico del proiettile - vicina: all’effetto meccanico del proietto si aggiungono gli effetti correlati ai gas di combustione, alle polveri o all’arma stessa

10 Foro di ingresso nei colpi esplosi a distanza: - foro: tondo o ovale (a seconda dell’inclinazione del proietto), di diametro poco inferiore a quello del proietto, a margini finemente sfrangiati - orletto di detersione: piccolo cercine nerastro untuoso creato dal depositarsi dello sporco raccolto dal proietto nella canna (manca se ci sono indumenti) - orletto escoriativo-ecchimotico: si forma per introflessione della cute al contatto con il proietto che esercita una azione contusiva (ecchimosi) esportando l’epidermide (escoriazione): può essere circolare o obliquo e solitamente è difficile da riconoscere se c’è crosta ematica

11 Foro di ingresso nei colpi esplosi a distanza ravvicinata: Al foro e agli effetti contusivi e escoriativi del proietto (più difficili da riconoscere) si aggiungono i segni lasciati dalla deflagrazione della polvere, cioè dalla fiamma, dai gas, dal fumo e dalle particelle incombuste: - alone di ustione (da fiamma): giallastro e pergamenaceo - alone di affumicatura (da polvere combusta): annerisce la pelle per deposizione di particelle e scompare con l’acqua - alone di tatuaggio (da particelle incombuste della polvere): si conficcano nella pelle e non vanno via con l’acqua. Può essere vero (derma) o spurio (epidermide) Se ci sono indumenti sarà qui che troveremo questi segni e non sulla pelle!!

12 Foro di ingresso nei colpi esplosi a contatto: - foro: non è più regolare come in quelli a distanza, ma sembra piuttosto una ferita da scoppio perché i gas usciti dalla canna si insinuano nel sottocute e lo espandono violentemente lacerandolo a raggiera (tipicamente hanno forma stellata) - impronta a stampo della bocca di sparo (sotto forma di lesione ecchimotica-escoriativa) !! non troverò gli effetti da fiamma o da polveri perché questi penetrano direttamente nel sottocute

13 • < 5 cm: effetto fiamma (ustione) + polvere combusta (affumicatura) + polvere incombusta (tatuaggio) • > 5 cm: stop fiamma • > cm: stop polvere combusta (affumicatura) • > cm: stop polvere incombusta (tatuaggio) • > 40 cm (a distanza): solo azione meccanica del proietto

14 Caratteristiche del FORO di USCITA - forma: può essere tondo (margini molto frastagliati), stellato, fenditura (dipende dalle modificazioni di forma subite dal proietto e dalla sua velocità residua) - margini estroflessi (questa caratteristica si vede poco!!) - estroflessione di adipe, fili di indumenti - dimensioni: maggiori rispetto all’ingresso (non sempre apprezzabile) - NO orletto escoriativo-ecchimotico, NO affumicatura, NO ustione, NO tatuaggio (questo è il vero segno di riconoscimento!!) Eccezioni: quando uscendo incontra dietro il corpo una struttura rigida (fibbia), schiaccia la cute contro di essa: contusione

15 Tramite intracorporeo: cavità formata dal proietto nel suo percorso dentro il bersaglio (canale) Rappresenta la traiettoria anatomica del tiro, vale a dire la prosecuzione della traiettoria balistica (solo se il corpo si trova in posizione anatomica). Può essere: - rettilineo, curvilineo o angolato - completo o incompleto (fondo cieco) - unico o multiplo Tipicamente è imbutiforme e questo è molto ben visibile nelle ossa piatte (tavolato cranico)

16 Il tipo di effetto lesivo dipende da numerosi fattori - dimensioni e velocità del proietto (tipo e calibro dell’arma) - distanza di sparo - eventuale interposizione di altre strutture che rallentano il proietto - tipo di tessuto colpito

17 Lesioni da proiettili multipli Le armi da fuoco possono essere a proiettile singolo (pistole) o a proiettili multipli (fucili a pallini o pallettoni). Nel caso di proiettili multipli questi sono contenuti nella borra I pallini vengono espulsi dalla bocca di sparo tutti insieme ma progressivamente perdendo energia e tendono a divergere e a separarsi formando un rosone via via più largo.

18 Ne deriva che il tipo di lesione all’ingresso dipenderà moltissimo dalla distanza di sparo: 1) foro di entrata unico. Quando la distanza è ravvicinata la rosa di proietti è compatta a formare una unica grande palla. Il foro di ingresso sarà: - unico e molto grande - con margini festonati - circolare o ovalare - circondato da alone di affumicatura, ustione e tatuaggio la borra solitamente è dentro il tramite Il tramite è solitamente unico

19 2) Foro di entrata rappresentato da tanti piccoli fori tutti ravvicinati Quando la distanza di sparo è 3-6 metri inizia la dispersione dei pallini. Troverò tante piccole ferite tonde ognuna con il suo orletto ecchimotico-escoriativo Ricorda: la rosata ha diametro di cm circa quando la distanza è 5 metri

20 3) Fori di entrata multipli e ben distinti Quando la il colpo è esploso ad una certa distanza e la dispersione dei pallini è completa (effetto rosata). Spesso i pallini restano ritenuti (perchè hanno poca potenza)

21 Balistica: studia il moto del proiettile e i suoi effetti sul bersaglio (interna, esterna, terminale)

22 Balistica interna studia il moto del proiettile all’interno dell’arma da fuco fino alla fuoriuscita dalla canna (cioè dalla bocca di sparo). Come avviene l’espulsione del proietto? - accensione della polvere (fondello) - combustione della polvere da sparo (bossolo) - produzione dei gas e loro espansione - spinta del proiettile lungo la canna fino alla bocca di sparo

23 Balistica esterna studia il moto del proietto durante il percorso nello spazio (dalla bocca di sparo al bersaglio). Il proiettile nel percorrere lo spazio incontra la resistenza dell’aria ed è soggetto alla forza di gravità: ne deriva che la traiettoria non sarà rettilinea bensì parabolica.

24 Gittata dell’arma: è la massima distanza raggiungibile da un proietto lanciato a una determinata carica Portata dell’arma: è la massima distanza alla quale un proietto può ancora determinare effetti lesivi sul bersaglio

25 Balistica terminale studia gli effetti provocati dal proietto quando raggiunge il bersaglio (quando cede gran parte della sua energia cinetica al bersaglio deformandolo, distruggendolo, lacerandolo e bruciandolo) Potere di arresto: è la capacità del proietto d’immobilizzare l’uomo o l’animale senza colpire organi vitali (con la sola forza d’urto) Potere lesivo: è la capacità del proietto di produrre lesioni tali da uccidere

26 Diagnostica medico-legale: - natura del ferimento (tipo di lesione e sua vitalità) - numero di colpi - distanza di sparo (con eventuale test di sparo) - direzione del tiro (solo ipotizzando il corpo in posizione anatomica) - tipo di arma (studio del proietto) - tipo di polveri (guanto di paraffina, stub - identificazione del feritore - causale del ferimento (omicidio, suicidio)


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