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Maria Vittoria Giuliani

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Presentazione sul tema: "Maria Vittoria Giuliani"— Transcript della presentazione:

1 Maria Vittoria Giuliani
Aspetti psicosociali dell’interazione umano-robot in ambiente residenziale Maria Vittoria Giuliani La robotica al servizio dell'utenza debole - Povo 10/12/2003

2 Rilevanza degli Aspetti Ambientali
Continuità nella relazione con i luoghi: Mantenimento delle abitudini quotidiane Autonomia e senso di competenza Innalzamento del livello di autostima Mantenimento dell’integrità del sé Conseguenze positive di NT domestiche: Miglioramento delle competenze Mantenimento dell’autonomia Possibili problemi psicologici delle NT: Modificazione dell’assetto e delle routines ambientali Accettabilità La robotica al servizio dell'utenza debole - Povo 10/12/2003

3 La robotica al servizio dell'utenza debole - Povo 10/12/2003
Tematiche principali Come affrontano gli anziani i problemi legati alla diminuzione delle capacità motorie e cognitive nella vita quotidiana? Che atteggiamento hanno verso le NT e come questo si differenzia rispetto ai più giovani? Che immagine hanno dei robot, in termini di potenziale aiuto nella vita quotidiana, e che preferenze hanno in relazione al loro aspetto e alle modalità d’interazione? Che atteggiamento hanno verso le NT e i robot gli operatori e gli ospiti delle RSA? La robotica al servizio dell'utenza debole - Povo 10/12/2003

4 La robotica al servizio dell'utenza debole - Povo 10/12/2003
Studi condotti Rappresentazione dei robot domestici Campione: 120 partecipanti (18-25, 40-50, 65-75) Contesto: ambiente domestico Variabili ind.:età, genere, scolarità Strategie di adattamento (in corso) Campione: anziani (65-75, oltre 75) Contesto: ambiente domestico Variabili ind.: genere, scolarità, età, autonomia, condiz. abitative Nuove tecnologie in Residenze Assistite Campione: 20 ospiti, 20 caregivers Contesto: RSA “Nobile Baglioni” di Villa d’Almè (Bg) Variabili ind.: ruolo ambientale La robotica al servizio dell'utenza debole - Povo 10/12/2003

5 La robotica al servizio dell'utenza debole - Povo 10/12/2003
Partecipanti Massimiliano Scopelliti (dottorando) Ferdinando Fornara (ass. ricerca) Edoardo Muffolini (ass. ricerca) Anna Saggese (tirocinante) Anna Maria D’Amico (tirocinante) Gabriele Zanardi (consulente RSA) La robotica al servizio dell'utenza debole - Povo 10/12/2003

6 Aspettative e preferenze
Un robot in casa Aspettative e preferenze Obiettivi: Studiare gli atteggiamenti verso le NT Identificare le preferenze verso l’aspetto del robot e le modalità di interazione, mettere in luce la risposta emotiva e le aspettative relative alla presenza in casa di un robot Verificare l’influenza delle variabili sociodemografiche: età, genere, livello di scolarità La robotica al servizio dell'utenza debole - Povo 10/12/2003

7 La robotica al servizio dell'utenza debole - Povo 10/12/2003
Metodo Campione: Sono stati intervistati 120 soggetti, bilanciati per classe d’età (18-25, 40-50, 65-75) e genere. Il campione è composto da individui residenti in ambiente urbano, ed è eterogeneo per livello d’istruzione e familiarità con le NT. La robotica al servizio dell'utenza debole - Povo 10/12/2003

8 La robotica al servizio dell'utenza debole - Povo 10/12/2003
Metodo Strumenti: Questionario articolato in varie sezioni: Atteggiamenti verso le NT (13 item su scala Likert) Immagine dei robot (9 item categoriali) Interazione uomo-robot (15 item categoriali) Attività realizzabili dai robot (16 item categoriali) Risposta emotiva ai robot (16 item su scala Likert) Dati socio-demografici La robotica al servizio dell'utenza debole - Povo 10/12/2003

9 La robotica al servizio dell'utenza debole - Povo 10/12/2003
RISULTATI Atteggiamenti verso le NT Attività realizzabili dai robot Risposta emotiva verso i robot Immagine dei robot e interazione uomo-robot La robotica al servizio dell'utenza debole - Povo 10/12/2003

10 Atteggiamenti verso le NT
Analisi Fattoriale con rotazione Varimax e Analisi della varianza I Fattore (Var. spiegata: 23,6%): “Vantaggi della Tecnologia” (non fai fatica, non perdi tempo, sei indipendente, puoi fare cose, ecc.) II Fattore (Var. spiegata: 14.4%): “Difficoltà d’uso” (le macchine si rompono facilmente, sono difficili da usare, le istruzioni non si capiscono, ecc.) III Fattore (Var. spiegata: 10.9%): “Diffidenza” (non ho fiducia, non le trovo interessanti, ecc.) ANOVA III Fattore: Anziani > Adulti e Giovani; Donne > Uomini La robotica al servizio dell'utenza debole - Povo 10/12/2003

11 Attività realizzabili dai robot
Confronto tra valutazioni dei partecipanti e di esperti Capacità sovrastimate: Compiti di manipolazione (pulire finestre, spolverare, fare il letto, apparecchiare/sparecchiare, fare il bucato, trovare oggetti) Capacità sottostimate: Compiti cognitivi (controllo della sicurezza della casa – gas, luce, acqua –, intrattenimento – giochi, ecc. –) Percezioni realistiche: Difficili: cucinare, tagliare le unghie Facili: ricordare scadenze, appuntamenti, cose da fare La robotica al servizio dell'utenza debole - Povo 10/12/2003

12 Risposta emotiva verso i robot
Analisi Fattoriali (rotazione Oblimin) e Analisi della Varianza I Fattore (Var. spiegata: 42.4%): “Emozioni negative” (pericoloso, opprimente, pauroso, ingombrante, incontrollabile, ecc.) II Fattore (Var. spiegata: 17.9%): “Emozioni positive” (piacevole, vivace, interessante, divertente, dinamico, riposante, ecc.) ANOVA I Fattore: Basso livello d’istruzione > Alto livello d’istruzione ANOVA II Fattore: Giovani > Anziani La robotica al servizio dell'utenza debole - Povo 10/12/2003

13 La robotica al servizio dell'utenza debole - Povo 10/12/2003
Immagine dei robot e interazione uomo-robot Analisi delle Corrispondenze Multiple: I asse (varianza spiegata: 54,98%): Non preferenze riguardo all’aspetto – comunicazione non verbale/Preferenze specifiche II asse (varianza spiegata: 14,58%): robot umanoide e personalizzabile vs. robot in materiale plastico, che esegue compiti prefissati, si muove lentamente, comunica mediante segnali acustici III asse (varianza spiegata: 6,65%): robot con aspetto buffo, dimensioni piccole – tipo animale domesico – e con autonomia limitata vs. robot serio, di cui si parla con il nome di fabbrica, che comunica mediante segnali luminosi La robotica al servizio dell'utenza debole - Povo 10/12/2003

14 Immagine dei robot e interazione uomo-robot
Cluster Analysis (partizione a 5 gruppi – rapporto Inerzia intergruppo/Inerzia totale=71%): N sogg x gruppo Associazioni significative (p<.01) G1- N=37 Umanoide buffo, personalizzabile, voce e nome maschile, interazione “umana”, autonomia decisionale e di movimento, nome personale G2 - N= 37 Voce e nome femminile, non libero di muoversi per casa G3 – N=15 Piccolo, aspetto standard, movimenti lenti, esecutore di compiti fissi G4 – N=20 Non parla, comunica con segnali luminosi, non libero di muoversi, controllato da telecomando/tastiera, nome di fabbrica, apparecchio G5 – N=11 Non preferenze La robotica al servizio dell'utenza debole - Povo 10/12/2003

15 La robotica al servizio dell'utenza debole - Povo 10/12/2003
Immagine dei robot e interazione uomo-robot Rappresentazione bidimensionale dei baricentri dei clusters e delle variabili illustrative La robotica al servizio dell'utenza debole - Povo 10/12/2003

16 La robotica al servizio dell'utenza debole - Povo 10/12/2003
Conclusioni I partecipanti hanno nell’insieme una visione positiva della tecnologia in generale; Le reazioni emotive alla presenza di un robot variano considerevolmente tra gli individui; Preferenze e aspettative nei confronti di un robot domestico variano in funzione dell’età; Genere e titolo di studio hanno minore importanza. La robotica al servizio dell'utenza debole - Povo 10/12/2003

17 La robotica al servizio dell'utenza debole - Povo 10/12/2003
I giovani affrontano le nuove apparecchiature per “prove ed errori”; hanno una visione “amichevole” del robot; sono interessati ad una sua personalizazzione; sono favorevoli ad una sua autonomia nella presa di decisioni e nel movimento, Gli adulti sono meno interessati all’aspetto e più neutri nelle risposte affettive al robot. Una notevole parte è caratterizzata da un totale disinteresse per l’aspetto del robot, probabilmente considerando scetticamente la prospettiva di un robot domestico. Un certo numero sembra però condividere con i giovani un atteggiamento ludico; Gli anziani vedono nella tecnologia uno strumento utile per risparmiare tempo e fatica, ma ne diffidano; i robot suscitano meno emozioni positive e più emozioni negative. Tendono ad esorcizzare la paura orientandosi verso un robot pre-programmato, con autonomia limitata, di dimensioni ridotte (per esempio come un animale domestico), che si muove con lentezza e caratterizzato in termini “femminili”. La robotica al servizio dell'utenza debole - Povo 10/12/2003

18 La robotica al servizio dell'utenza debole - Povo 10/12/2003
Possibili sviluppi Ampliare il campione per meglio controllare il peso del livello educativo Integrare la ricerca sui robot con i risultati dello studio sulle strategie di adattamento La robotica al servizio dell'utenza debole - Povo 10/12/2003

19 La robotica al servizio dell'utenza debole - Povo 10/12/2003
Riferimenti Khan, Z. (1998). Attitudes towards Intelligent Service Robots. Report IPLab-154, TRITA-NA-P9821, Stockholm Royal Institute of Technology. Slangen-de Kort, Y.A.W., Midden, C.J.H., & van Wagenberg, A.F. (1998). Predictors of the Adaptive Problem-Solving of Older Persons in their Homes. Journal of Environmental Psychology, 18: Duffy, B. R. (2003). Anthropomorphism and the social robot. Robotics and Autonomous Systems, 42: Elliot, R. (1991). Assistive technology for the frail elderly: An introduction and overview. NTIS. Gitlin, L. (1995). Why older people accept or reject assistive technology. Generations, Journal of the American Society on Ageing, 19(1): La robotica al servizio dell'utenza debole - Povo 10/12/2003


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