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Andrea Granata_Piacentini Davide

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Presentazione sul tema: "Andrea Granata_Piacentini Davide"— Transcript della presentazione:

1 Andrea Granata_Piacentini Davide
La Guerra dell’Oro Blu Andrea Granata_Piacentini Davide

2 La battaglia contro il furto mondiale dell'acqua :
L'umanità sta esaurendo, deviando e inquinando le risorse di acqua fresca del pianeta così rapidamente e radicalmente che ogni specie sulla Terra corre un pericolo mortale. Proprio per questo l'acqua non dovrebbe essere considerata una merce privata, ma in primo luogo un diritto inalienabile e un bene comune. Per esempio il consumo eccessivo di acqua sta riducendo le nostre riserve di acqua dolce, che sono meno della metà dell'1% di tutta l'acqua presente sulla Terra. Purtroppo il consumo eccessivo di acqua non è dovuto solo alla crescita della popolazione, ma all’incremento dei consumi pro-capite nei paesi più ricchi. Per esempio, a confronto del Nord America, gli europei e gli asiatici ne usano, approssimativamente la metà; i sudamericani circa un terzo; e gli africani poco più di un decimo. Inoltre il sistema della globalizzazione guidata dalle multinazionali ha grandemente aggravato la crisi dell'acqua. “Non vi sarà equità per l'acqua, finché sopravvivono le iniquità sociali del nostro mondo"

3 Le 10 regole d’oro blu: Chiudi il rubinetto quando ti lavi i denti o ti fai la barba Consigli: utilizza il getto d’acqua solo due volte: inizialmente sullo spazzolino e successivamente munisciti di un bicchiere d’acqua per risciacquarti i denti. Tira l'acqua dello sciacquone, ma con attenzione. Consigli: regola, con l’aiuto dell’idraulico, il galleggiante su una capacità minore d’acqua Raccogli l'acqua piovana Consigli: posiziona dei secchi in giardino o sulla terrazza Scegli di fare una doccia e non il bagno Consigli: chiudi i rubinetti mentre ti insaponi Annaffia le piante senza sprechi Consigli: innaffia il giardino sempre verso sera: quando il sole è calato, l’acqua evapora più lentamente

4 Ripara il rubinetto che perde Consigli: controlla se i rubinetti o la cassetta del water hanno una perdita Installa un miscelatore d'aria Consigli: applica i miscelatori o frangi flusso ai rubinetti di casa Usa lavatrice e lavapiatti ecologiche (classe A+) Consigli: usa elettrodomestici di classe A+ : consumano massimo 17 litri d’acqua! Lava i piatti a mano in modo ecologico Consigli: evita di lasciare aperto il rubinetto dell’acqua nell’atto di insaponare le stoviglie ecologico Lava la tua auto con il secchio Consigli: usa il secchio invece dell’acqua corrente: si può bagnare la carrozzeria, insaponare l’auto e risciacquarla, sprecando meno acqua

5 La guerra mondiale per l’Acqua
L'acqua sta diventando fonte di guerre perché viene mercificata e privatizzata, incanalata e trasferita per lunghe distanze. Un esempio sono le grandi dighe deviano l'acqua dai sistemi naturali di drenaggio dei fiumi; alterando il corso di un fiume si modifica anche la distribuzione dell'acqua, specialmente se questa viene trasferita da un bacino all'altro. La modifica dei corsi d'acqua molto spesso genera dispute tra stati, dispute che si trasformano rapidamente in conflitti tra governi centrali e stati. In India, tutti i fiumi sono diventati oggetto di conflitti irrisolvibili sulla proprietà e la distribuzione dell'acqua. Nelle Americhe, il conflitto tra Stati uniti e Messico per il fiume Colorado si è intensificato negli ultimi anni. Le acque del Tigri e dell'Eufrate, che hanno alimentato l'agricoltura per migliaia di anni in Turchia, Siria e Iraq, sono state la causa di grossi scontri fra i tre paesi. In una certa misura, la guerra tra israeliani e palestinesi è una guerra per l'acqua. Il fiume conteso è il Giordano, usato da Israele, Giordania, Siria, Libano e Cisgiordania.

6 LE RISORSE NATURALI NON HANNO VALORE ECONOMICO ALLA FONTE.
Quindi ciò che conferisce loro questo valore sono le vie d'accesso attraverso cui entrare nel commercio globale grazie all'abbassamento delle barriere commerciali. Questa liberalizzazione del commercio che sta permettendo alle corporations di violare lo spazio ecologico delle comunità locali, scatenando così i conflitti. Per le popolazioni locali, le risorse naturali come la terra o l'acqua hanno decisamente un valore. Negare valore alla fonte significa negare i diritti primari e gli usi primari della terra e dell'acqua. Il problema non sta nelle risorse naturali, ma nel libero commercio e nella globalizzazione. Il problema non sta nelle persone ma nell'avidità delle corporations e nelle alleanze tra le corporations e gli stati per usurpare le risorse delle persone e violare i loro diritti fondamentali. Se la globalizzazione procederà senza sosta, queste guerre per le risorse aumenteranno ed essa stessa sarà fermata dalle catastrofi ecologiche e dai conflitti per le risorse, oppure, i movimenti per la sostenibilità ecologica e per la giustizia sociale riusciranno a resistere all'inganno economico della globalizzazione gettando le fondamenta per una Democrazia della Terra, in cui sia possibile abitare la terra con leggerezza e distribuire le sue risorse vitali in modo equo.

7 Acqua Tossica Un nuovo rapporto di Greenpeace rivela che l'industria hi-tech sta inquinando fiumi e falde acquifere in Asia e Messico: le fabbriche di componenti elettronici rilasciano sostanze tossiche che hanno un impatto disastroso sull'ambiente. In uno dei siti esaminati da Greenpeace, nelle Filippine, l'acqua potabile conteneva concentrazioni di cloro anche 70 volte superiori ai limiti fissati dall'Agenzia statunitense per l'ambiente. In altri casi, sono state trovate forti concentrazioni di rame nell'acqua. Mentre il profitto dell'industria hi-tech cresce, in Asia e Messico viene avvelenato il bene più prezioso, l'acqua. Intanto in Cina e India continuano ad accumularsi montagne di rifiuti elettronici altamente tossici. L'industria hi-tech deve assumersi la responsabilità dei danni che sta provocando. L' “Eco-guida ai prodotti elettronici” lanciata da Greenpeace nei mesi scorsi si è rivelata uno strumento utile per valutare l'impegno di queste aziende nella sostituzione dei composti chimici pericolosi e nel riciclaggio dei rifiuti tecnologici.

8 Europa senza acqua L'emergenza acqua non riguarda soltanto i Paesi in via di sviluppo ma anche l'evoluta Europa. Secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), il 16% della popolazione del vecchio continente non ha acqua potabile e ben 140 milioni di europei non hanno accesso ad acqua pulita e servizi sanitari. Una situazione nella quale oltre bambini europei perdono la vita ogni anno per malattie correlate a queste carenze. Il tributo maggiore viene pagato dai Paesi quali: Albania, Armenia, Azerbaigian, Bosnia-Herzegovina, Bulgaria, Georgia, Kyrgyzstan, Polonia, Romania, Serbia e Montenegro, Slovacchia, Tajikistan, Macedonia, Turchia, Turkmenistan e Uzbekistan, in cui ogni anno muoiono più di minori di 14 anni. L'Organizzazione Mondiale della Sanità fa sapere anche che solo nel 2006 sono stati registrati 170mila casi di malattie correlate alla carenza d'acqua, fra cui oltre 120mila casi di epatite virale A, 40mila casi di diarrea sanguinolenta, oltre 70mila infezioni entero-emorragiche e 6mila casi di febbre tifoide.

9 Fiumi a rischio I 10 grandi fiumi del pianeta - il Nilo, in Africa, il Gange, l'Indo, lo Yangtze, il Mekong, il Salween, in Asia, il Danubio, in Europa, La Plata e il Rio Grande-Rio Bravo, in Sud e Nord America, il Murray-Darling, in Australia - sono al collasso. La maggior parte sta perdendo lo sbocco al mare e - ancora più grave - quasi un quarto di quelli che ancora ce l'hanno rischia di restarne privo nei prossimi 15 anni per colpa dell'effetto serra, della siccità e a causa delle opere artificiali dell'uomo. Indo e Nilo subiscono più di altri l'impatto dei cambiamenti climatici: il primo è per più del 30% in condizioni di siccità per la scomparsa dei ghiacciai da cui dipende e il secondo subisce la costruzione di dighe e l'innalzamento della temperatura globale, al punto che il fiume più lungo del mondo ha cessato di riversare nel Mediterraneo acque dolci, provocando un'alterazione nei livelli di salinità in corrispondenza del delta. Impressionante il caso del Rio Grande: quello che negli atlanti continua ad essere indicato come uno dei 20 fiumi più lunghi del mondo, non solo non riesce più a fare arrivare la sua acqua all'oceano, ma scompare a metà del suo corso. Yangtze e Mekong in Cina e nel Sud-Est asiatico sono minacciati da inquinamento, iper-sfruttamento e pesca eccessiva.

10 - Riducendo l'impatto dell'agricoltura intensiva e dei furti di acqua.
Il Danubio, così come il bacino La Plata, vengono invece stravolti dalle infrastrutture (nel caso del fiume europeo è enorme la pressione industriale e turistica). In Australia, il Murray-Darling è invaso da specie ittiche estranee come la carpa europea, che provoca fanghiglia, bloccando così i processi di fotosintesi. Dato che i fiumi costituiscono l'insostituibile riserva d'acqua del Pianeta (una volta distrutti, saranno a rischio le risorse e la stessa sopravvivenza dell'uomo), è necessario intervenire con misure drastiche, subito: - Limitando gli scarichi industriali. - Riducendo l'impatto dell'agricoltura intensiva e dei furti di acqua. - Incrementando la cooperazione internazionale per il salvataggio degli habitat.

11 Un futuro senza acqua La rivista “Nature” ha recentemente pubblicato le conclusioni di una ricerca svolta da una equipe scientifica composta da ricercatori dell'Università di Washington e colleghi dell'Istituto di Oceanografia Scripps dell'Università di California, sede di San Diego. Gli scienziati sostengono che in un futuro abbastanza vicino ci sarà in tutto il pianeta un significativo aumento delle carenze di acqua. Questo fenomeno scaturisce dal surriscaldamento della Terra che provoca una sostanziale flessione dei ghiacci e delle masse nevose in parecchie aree del globo. Ne consegue una scarsità significativa delle riserve di acqua a cui verranno associati altri gravi problemi con un conseguente impatto estremamente negativo per centinaia di milioni di persone. Questo provocherà danni considerevoli ai sistemi di gestione delle risorse. ricercatori hanno cercato di prevedere che impatto avrà il riscaldamento globale in diverse aree del continente americano, europeo ed asiatico. Il clima più temperato provocherà maggiori precipitazioni piovose a scapito di quelle nevose e questo causerà un precoce riempimento delle riserve. Si verificherà pure uno scioglimento anticipatamente delle nevi e ciò altererà in maniera negativa i quantitativi di acqua proveniente dalle zone montuose. L'accumulo delle neve nel periodo invernale subirà una forte flessione causando consistenti carenze delle riserve idriche nelle zone dove la capacità di immagazzinamento non raggiunge il ciclo annuale delle precipitazioni.

12 Miliardi di persone senza acqua
Secondo l'International Water Management Institute, un terzo degli abitanti del mondo devono fare i conti con la penuria d'acqua causata dal surriscaldamento globale, dall'aumento demografico e dalla cattiva gestione delle risorse idriche esistenti. Fattori peculiari che provocano un aumento sempre più consistente dell'utilizzo delle risorse idriche, specialmente nell'agricoltura. Ne consegue che la scarsità di acqua sta aumentando velocemente e al di sopra di ogni aspettativa, superando addirittura le stime. Entro il 2050 il dato è destinato a raddoppiare a causa della sempre maggiore richiesta di acqua per l'irrigazione e l'agricoltura. Attualmente milioni di persone in Asia e Africa soffrono per la scarsità di acqua dovuta soprattutto alla cattiva gestione delle risorse. Solo in Asia ed in Australia la cattiva gestione delle risorse idriche ha interessato quasi 1 miliardo e mezzo di persone. in quei continenti c'è l'acqua, ci sono le piogge ma non ci sono adeguate infrastrutture per gestire e tutelare il patrimonio idrico. Basterebbe creare molti più bacini e riserve d'acqua, soprattutto in Africa, per far si che gran parte della popolazione residente possa vivere con una minor penuria d'acqua a vantaggio della qualità della vita.

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