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più 1 Distretto 13 direttore dott. V. Lo Schiavo

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Presentazione sul tema: "più 1 Distretto 13 direttore dott. V. Lo Schiavo"— Transcript della presentazione:

1 più 1 Distretto 13 direttore dott. V. Lo Schiavo
U.O. di Educazione alla Salute dr. M. Gallo U.O. Psicologia dott.ssa M. Marino U.O. Tutela della Salute della Donna dell’Infanzia e della Famiglia dr. G. Lo Bue   U.O. di NeuroPsichiatria Infantile dr. P. Porrello

2 dott.ssa C. Meli psicologa – psicoterapeuta
un progetto coordinato e condotto da: dott.ssa C. Meli psicologa – psicoterapeuta dott.ssa M. Vini psicologa - psicoterapeuta

3 più 1 Genitori Bambino Allattamento
È un progetto rivolto alle coppie che per la prima volta diventano Genitori È un percorso di crescita finalizzato a sostenere la funzione genitoriale e lo sviluppo psicoaffettivo del Bambino È uno spazio di condivisione e sostegno tra donne impegnate nella straordinaria esperienza dell’ Allattamento

4 genitori Sappiamo quanto è importante il ruolo dei genitori nello sviluppo dei bambini. La relazione con i genitori influenzerà la formazione psicologica del bambino, i suoi atteggiamenti e le opinioni del mondo, come le relazioni personali nel futuro. Durante la gravidanza si instaurano i giusti equilibri all’interno della coppia che si appresta a trasformarsi da coppia coniugale a coppia genitoriale.  Il padre e la madre costituiscono i due poli nel triangolo familiare, cioè l’elemento femminile che accoglie in sé il figlio e l’elemento maschile che favorisce – quando è giunto il momento –il cammino verso il mondo. Attraverso il bonding ( attaccamento ) si avvia il processo di formazione del legame tra i genitori e il loro bambino. E’ questo legame profondo, specifico, permanente (fisico e psicologico insieme), che permette di allattare, di cullare, di giocare col proprio bambino, ma anche di proteggerlo, di non trascurarlo, di non abbandonarlo. Il bonding permette di far emergere nei genitori istinti nascosti utilizzando il loro “periodo sensibile”; viene così favorita una grande sensibilità comunicativa che produce efficaci risposte alle diverse necessità del bambino.

5 bambino “Quando il bambino guarda negli occhi della madre, che cosa vede?” …….il bambino, negli occhi della madre, non vede la madre, ma vede l'immagine che la madre si è costruita di lui. Donald Winnicott

6 Il bambino è, fin dalla nascita, soggetto attivo, pre-dotato di caratteristiche comportamentali-emotive che lo predispongono al rapporto sociale ed all’interazione emotiva, non è tabula rasa ma soggetto e partner di scambi relazionali Il processo di sviluppo della capacità di socializzare è di tipo interattivo, madre bambino rappresentano un sistema aperto capace di scambiare informazioni sia all’ interno che all’esterno, si influenzano reciprocamente e si comportano come una totalità organizzata ma la relazione diadica madre-bambino comporta l’allargamento alla triade paterna ed a tutta l’intera famiglia  . La funzione più propriamente specifica del legame madre-bambino riguarderebbe l’acquisizione degli schemi di interazione che consentono a questo di entrare in rapporto cooperativo con altri membri della specie, schemi necessari allo sviluppo del linguaggio e delle altre capacità cognitive. Quindi lo sviluppo degli affetti e delle capacità cognitive preposte alla loro regolazione è correlato alle modalità qualitative delle prime relazioni del bambino con i propri genitori

7 ALLATTAMENTO AL SENO LA PARTENZA MIGLIORE    Quando il bambino nasce, cessa il rapporto di nutrizione diretto assicurato  dal  cordone ombelicale. D'ora in avanti per alimentarsi dovrà compiere uno sforzo, e assumere così i nutrienti che devono soddisfare i suoi precisi fabbisogni di energia. L'alimentazione del piccolo influisce non solo sul suo sviluppo fisico, ma anche sulla sua futura salute.   L'allattamento al seno, ad esempio, oltre al latte offre anche la possibilità di uno scambio fisico, e cioè calore, contatto di pelle, abbraccio, ecc., cose queste che non possono essere considerate complementari al cibo, ma sono esse stesse nutrimento. In altre parole mentre si appaga il senso della fame, si instaura anche una relazione: si crea fra madre e bambino un dialogo che è fatto di tanti messaggi corporei, individuali e quindi ricchi di significato relazionale.  (relazione UNICEF)

8 Il progetto, attraverso l’intervento di sensibilizzazione dei genitori e di supporto alle puerpere, attraverso l’ approfondimento della consapevolezza del proprio Sé corporeo, si propone di potenziare le capacità comunicazionali e di contatto della coppia, rivolgendo particolare attenzione al periodo dell’allattamento, considerato cruciale al fine di un buon legame di attaccamento madre-figlio.  Il progetto si rivolge ad un gruppo di partecipanti costituiti da coppie primipare, e si articola in due fasi.  Una prima in cui le coppie verranno incontrate al 7° e all’8° mese, per due incontri di gruppo di discussione ed approfondimento sul tema della genitorialità. Durante questa fase, sarà inoltre possibile programmare momenti specifici di approfondimento/chiarimento, rivolto alle singole coppie che ne faranno richiesta. La seconda fase si avvierà dopo la nascita e sarà caratterizzata da 2 percorsi paralleli e simultanei.

9 Gruppo di sostegno psicologico alle puerpere in allattamento
( referente dott.ssa Cinzia Meli) Il gruppo avrà cadenza quindicinale, le attività di tipo psico corporeo avranno come obiettivo: Aumento della consapevolezza corporea - Migliore capacità di espressione emozionale - Autocentratura e grounding Gli strumenti e le tecniche utilizzate saranno quelle dell’analisi bioenergetica (respirazione profonda. facilitazione espressiva, scioglimento delle tensioni) alcuni incontri saranno dedicati all’apprendimento del massaggio bioenergetico dolce da effettuare sul neonato. Interventi di osservazione della relazione madre-padre-bno ( referente dott.ssa Marianola Vini) Tali interventi a cadenza quindicinale prima e mensile successivamente si avvieranno dal primo mese di vita del bambino e si svolgeranno durante tutto il suo primo anno. al fine di valutare le modalità interattive e di comunicazione reciproche, da correlare al livello di sviluppo psicomotorio e relazionale del piccolo e alla qualità delle sue risposte in grado di influenzare la qualità delle risposte da parte dei genitori. L’osservazione di questi comportamenti relazionali avverrà anche con l’ausilio di riprese video che consentiranno ai neo-genitori di poter meglio comprendere quali modalità interattive mettono in atto e se necessario, con l’aiuto dell’esperto, migliorarle.

10 Durante questo periodo eventuali disfunzioni della crescita psicofisica saranno trattate, laddove possibile, o indirizzate ai centri specialistici, per ulteriori approfondimenti. I bambini osservati, superato il 1° anno di vita verranno incontrati con cadenza trimestrale al fine di seguire il percorso-crescita fino al compimento del terzo anno.

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12 per info e prenotazioni telefonare dal lunedì al venerdì ai numeri :
dott.ssa C. Meli dott.ssa M. Vini


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