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Piano triennale dell’offerta formativa

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Presentazione sul tema: "Piano triennale dell’offerta formativa"— Transcript della presentazione:

1 Piano triennale dell’offerta formativa
ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE ad indirizzo musicale “POLITEAMA” (ex La Masa – Archimede - Federico II) Scuola dell’infanzia - primaria - secondaria di I grado ************* Via Pier delle Vigne, 13 – Palermo C.F   - Telefono 091/ – fax 091/304720 – PEC .istruzione.it Sito web: Piano triennale dell’offerta formativa EX ART.1, COMMA 14, LEGGE N.107/2015. Approvato dal Consiglio di Istituto nella seduta del

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3 Rapporti con il territorio

4 Organizzazione della scuola
Identità della scuola Patto formativo Direzione Amministrazione Organigramma Risorse umane, strutturali e materiali Funzionigramma

5 Organizzazione della didattica
La didattica e i percorsi formativi : il curricolo curricolo verticale (bozza ) Le didattiche speciali e il protocollo di inclusione Il piano formativo del personale Criteri di valutazione scuola primaria sec. I grado Monte ore delle discipline scuola primaria e sec. I grado Le competenze chiave di cittadinanza Continuità e Orientamento

6

7 PIANO DI MIGLIORAMENTO
Atto di indirizzo del D.S. Piano Di Miglioramento

8 PRESENTAZIONE DEL CORSO AD INDIRIZZO MUSICALE
Il corso ad Indirizzo Musicale offre la possibilità di intraprendere lo studio di uno strumento musicale. Gli insegnamenti presenti nel nostro Istituto sono: CHITARRA, FLAUTO TRAVERSO, PIANOFORTE, VIOLINO Il corso ad indirizzo musicale non va confuso con laboratori o altre attività musicali libere, ma si configura come specifica offerta formativa organizzata con le modalità previste dal D.M. 201/99. Con la Legge n.124 del 3 maggio 1999 vengono ricondotti ad ordinamento i corsi ad indirizzo musicale: la materia “strumento musicale” diventa a tutti gli effetti curricolare e il docente in sede di valutazione periodica e finale esprime un giudizio analitico. In sede di esame di licenza viene verificata la competenza raggiunta mediante una prova pratica di esecuzione allo strumento. Organizzazione Martedì, mercoledì e giovedì dalle ore 15,00 alle ore 18,00. Lezioni individuali oppure a gruppi di tre o quattro allievi o orchestra per lavorare sulla pratica di insieme e di ascolto reciproco. Esame di ammissione L’ammissione degli alunni richiedenti l’Indirizzo musicale si svolge nei primi 15 giorni successivi alla chiusura delle iscrizioni, ed è subordinata al superamento di una prova orientativo-attitudinale predisposta dalla scuola. La commissione è formata dagli stessi insegnanti di strumento musicale. Per l’accesso alla prova non è richiesta all’alunno/a alcuna conoscenza musicale pregressa. Al superamento della prova, gli alunni vengono ripartiti in quattro gruppi per l’insegnamento dei quattro strumenti e partecipano a lezioni individuali di strumento e di gruppo come musica d’insieme, in orario pomeridiano, per un totale di tre ore settimanali. In caso di rinuncia,da formalizzare entro 30 giorni dall’attivazione del corso, la commissione, seguendo l’ordine di graduatoria, proporrà all’alunno successivo in ordine di idoneità l’assegnazione del posto disponibile. La non ammissione all’indirizzo musicale comporta l’iscrizione ai corsi ordinari. L’indirizzo musicale è opzionale, ma una volta scelto, la frequenza diventa obbligatoria. I docenti di strumento partecipano alla valutazione degli esiti intermedi e finali ed il voto viene registrato nella scheda di valutazione di ciascun alunno. La disciplina “strumento musicale” è oggetto di verifica agli Esami di Stato conclusivi del Primo Ciclo di istruzione. Criteri di assegnazione dello strumento La Commissione preposta alla prova assegnerà lo strumento, sulla base del punteggio orientativo rilevato e delle preferenze espresse dal candidato, ai primi 24 alunni in graduatoria

9 IDENTITA’ DELLA SCUOLA
L’Istituto Comprensivo POLITEAMA insiste nella VIII Circoscrizione, in una zona centrale della città. Si tratta di un territorio le cui caratteristiche sociali, culturali ed economiche sono enormemente diversificate ed il livello d’istruzione dei nuclei familiari è vario. L’Istituto è composto da quattro edifici: quelli allocati presso il Borgo Vecchio, Federico II e Serpotta, operano in un’area in cui molte famiglie vivono in condizioni socio-economiche precarie (monoreddito, sottoccupazione, disoccupazione, lavoro nero, lavoro minorile). La struttura economica di questa parte del territorio è molto modesta, non esistono realtà produttive significative e si registrano situazioni economiche incerte e talvolta riconducibili a fenomeni di devianza. Rilevante è la presenza sul territorio di persone che non hanno completato il ciclo dell’obbligo scolastico; permane una fascia di analfabetismo. Gli altri due plessi, Archimede e La Masa, sono ubicati tra via P.pe di Belmonte e piazza Castelnuovo, zona più ricca di sollecitazioni di vario tipo, e fornita di servizi, negozi, teatri, enti e istituzioni culturali. L’utenza scolastica è molto eterogenea, appartiene perlopiù a famiglie di ceto medio e medio-alto. In genere gli studenti sono residenti nel territorio circostante, fa eccezione un certo numero di alunni provenienti da quartieri lontani perché i genitori lavorano presso uffici o hanno attività commerciali ubicati nella zona della scuola. Il quartiere è interessato da fenomeni di immigrazione dai paesi extracomunitari e comunitari pari a circa il 16% della popolazione scolastica. La loro cultura di origine, che la scuola valorizza, diventa centro d'interesse pedagogico e modello culturale da integrare senza annullarne le caratteristiche e la peculiarità nel rispetto dei valori comuni condivisi. I paesi di provenienza sono 22 in tutto, appartenenti ad Europa, America, Africa e Asia. La scuola è impegnata in attività di accoglienza costante nei riguardi degli alunni provenienti da diverse parti del mondo, anche perché si registra durante tutto l’anno scolastico una fluttuazione continua, che cambia la conformazione della popolazione scolastica.

10 Da tempo operiamo attivamente nel campo della sperimentazione e della innovazione didattica e l’identità della scuola si è via via definita attraverso i seguenti nodi, tra loro interrelati, veri capisaldi della progettualità che orienta il percorso formativo/educativo LOTTA ALLA DISPERSIONE SCOLASTICA Progetti in rete, Collaborazioni con il Comune area scuola,Enti, Onlus, Collegamento con il CTRH Laboratori di recupero, consolidamento e sviluppo delle strumentalità di base SVILUPPO DELPENSIERO SCIENTIFICO E CONSAPEVOLEZZA CRITICA Nuove tecnologie Ed. ambientale- ecologica Ed. alla salute Ed. alimentare PENSIERO DIVERGENTE Teatro Musica Arte e immagine Sport e movimento Scrittura creativa CITTADINANZA ATTIVA Ed. interculturale Ed. alla legalità Ed. all’affettività Pon/Por Potenziamento dell’inglese

11 IDENTITA’ DELLA SCUOLA
FINALITA’ EDUCATIVE DELLA SCUOLA Sulla base dei bisogni individuati, la scuola dichiara le sue finalità fondamentali condivise da tutti i docenti, e le esplicita attraverso precise scelte operative. IDENTITA’ DELLA SCUOLA FINALITA’ DELLA SCUOLA SCELTE OPERATIVE Promuovere la crescita e la maturazione della persona, con particolare attenzione: alla presa di coscienza del proprio sé corporeo alla presa di coscienza del proprio modo di essere e delle proprie capacità e allo sviluppo dell’autostima e della fiducia in sé allo sviluppo del pensiero critico, della creatività,dell’autonomia personale ed intellettuale. Personalizzazione degli interventi didattici in base alle potenzialità degli alunni e alla struttura dei gruppi-classe. Educazione alla comunicazione attraverso linguaggi diversi (verbale, iconico,motorio,musicale, gestuale, teatrale ecc.) e integrazione di codici di tipo diverso. Utilizzazione di strategie per favorire il reimpiego creativo delle competenze acquisite.

12 IDENTITA’ INTERPERSONALE
FINALITA’ DELLA SCUOLA SCELTE OPERATIVE Favorire l’interazione costruttiva con gli altri. Educare al confronto democratico e al rispetto della diversità. Promuovere l’integrazione fra alunni di cultura ed etnie diverse. Educazione: all’ascolto al confronto all’assunzione di responsabilità per la soluzione di problemi comuni al lavoro di gruppo. IDENTITA’ CULTURALE FINALITA’ DELLA SCUOLA SCELTE OPERATIVE Promuovere il successo formativo di tutti gli alunni Fornire gli strumenti dell’alfabetizzazione culturale per orientarsi consapevolmente nella realtà. Potenziare il rapporto di continuità educativo-didattico tra i diversi ordini di scuola: dell’infanzia, primaria, media. Priorità al conseguimento delle abilità fondamentali per l’apprendimento. Integrazione del tempo scuola con percorsi laboratori ali collegati alle discipline. Attivare strategie per superare le difficoltà e prendere coscienza dei progressi compiuti.

13 IDENTITA’ STORICO – SOCIALE
FINALITA’ DELLA SCUOLA SCELTE OPERATIVE Educare alla conoscenza e al rispetto dei principi fondamentali della Costituzione . Educare alla presa di coscienza del proprio potenziale emotivo ed affettivo all’interno del gruppo e della comunità scolastica. Educare alla conoscenza, alla valorizzazione e al rispetto dell’ambiente naturale e dei beni culturali presenti nel territorio. Educare ad una corretta e sana alimentazione. Educare alla conoscenza della segnaletica stradale. Organizzazione di percorsi ed occasioni per la conoscenza della storia delle leggi umane. Realizzazione di lavori di gruppo e situazioni per far vivere le dimensioni della cooperazione e del confronto con gli altri. Individuazione di problemi esistenti all’interno della società civile e formulazione di ipotesi risolutive. Realizzazione di percorsi curricolari ed extracurricolari di educazione ambientale, stradale e alla salute.

14 PATTO di CORRESPONSABILITÀ EDUCATIVA
ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE ad indirizzo musicale “POLITEAMA” (ex La Masa – Archimede - Federico II) Scuola dell’infanzia - primaria - secondaria di I grado ************* PATTO di CORRESPONSABILITÀ EDUCATIVA IL GENITORE/AFFIDATARIO E IL DIRIGENTE SCOLASTICO  - Visto l’art. 3 del DPR 235/2007;
 Vista la Nota Prot del 31 luglio 2008; SOTTOSCRIVONO IL SEGUENTE PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITÀ LA SCUOLA SI IMPEGNA A: offrire un’offerta formativa plurale, qualificata e coerente con le scelte fondamentali, gli indirizzi e le finalità previste dal Piano dell’Offerta Formativa. -arricchire l’offerta formativa attraverso una lettura costante dei bisogni dell’utenza, delle competenze e delle risorse interne ed esterne, anche in sinergia con enti ed associazioni del territorio; promuovere le motivazioni all’apprendere, rispettando i tempi ed i ritmi dell’apprendimento; creare un clima educativo di serenità e cooperazione, che favorisca la crescita responsabile delle/dei proprie/i studentesse/i, che educhi al rispetto delle differenze ed inclinazioni individuali, prevenendo situazioni di disagio, di pregiudizio e di emarginazione; offrire iniziative concrete per il recupero di situazioni di ritardo e di svantaggio, al fine di favorire il successo formativo e combattere la dispersione scolastica oltre a promuovere il merito e incentivare le situazioni di eccellenza; favorire la piena integrazione delle studentesse e degli studenti diversamente abili, promuovere iniziative di accoglienza e integrazione degli studenti stranieri, tutelandone la lingua e la cultura, anche attraverso la realizzazione di iniziative interculturali, stimolare riflessioni e attivare percorsi volti al benessere e alla tutela della salute degli allievi e delle allieve; - garantire la massima trasparenza nelle valutazioni, intese come strumento formativo e non punitivo, e nelle comunicazioni mantenendo un costante rapporto con le famiglie, nel rispetto della privacy.

15 LE STUDENTESSE E GLI STUDENTI SI IMPEGNANO A:
prendere coscienza dei propri diritti-doveri rispettando la scuola intesa come insieme di persone, ambienti e attrezzature; rispettare gli orari, in particolare la frequenza e la puntualità alle lezioni;  - giustificare sempre le assenze; quelle per malattia superiori a cinque giorni con certificato medico; evitare le assenze collettive che dovranno comunque essere giustificate; mantenere un comportamento corretto durante il cambio dell’ora e all’uscita; accettare, rispettare e aiutare gli altri e i diversi da sé, impegnandosi a comprendere le ragioni dei loro comportamenti. LA FAMIGLIA SI IMPEGNA A: valorizzare l’istituzione scolastica, instaurando un positivo clima di dialogo, nel rispetto delle scelte educative e didattiche condivise, oltre ad un atteggiamento di reciproca collaborazione con i docenti; - rispettare l’istituzione scolastica, favorendo una assidua frequenza dei propri figli alle lezioni, partecipando attivamente agli organismi collegiali e controllando quotidianamente le comunicazioni provenienti dalla scuola; rispettare le scadenze e gli adempimenti richiesti; -controllare l’esecuzione dei compiti assegnati; - giustificare puntualmente assenze e ritardi. 

16 Configurazione dell’Istituto Comprensivo
Sede: ”Federico II” Via Pier delle Vigne,13 Palermo Tel: fax Sito internet. Presidenza : Dirigente Scolastico Dott.ssa Virginia Filippone Primo Collaboratore : Prof.ssa M.A. Vaccarello Responsabile di Plesso : Prof. G. Minà Segreteria : Direttore dei sevizi generali e Amministrativi Sig.ra M.P.Pirrera N. 7 classi di Scuola Secondaria Statale di I grado N. 10 classi della scuola primaria Plesso “G.Serpotta” Via Pier delle Vigne, 8 Palermo Tel Responsabile di Plesso : Ins.Ignaccolo Scuola dell’Infanzia - N.4 sezioni Plesso “ G. La Masa” Via La Masa,17 Palermo Tel Secondo Collaboratore : Ins. E.Cirrito Responsabile di Plesso : Ins. Musso N. 20 classi della scuola primaria N. 4 classi della scuola dell’Infanzia Plesso “Archimede” Piazza Castelnuovo 40 , Palermo Tel 091/ Responsabili di Plesso : Prof. Puleo - Prof.ssa Rizzuto N. 11 classi di Scuola Secondaria Statale di I grado Presidenza

17 LA PRESIDENZA ORARIO DI RICEVIMENTO DEL D.S.
Dirigente scolastico: Dott.ssa VIRGINIA FILIPPONE ORARIO DI RICEVIMENTO DEL D.S. SEDE CENTRALE : lunedì dalle ore alle ore 11.30 PLESSO ARCHIMEDE : venerdì dalle ore 9.30 alle ore 11.30 IN CASI URGENTI ED ECCEZIONALI SOLO PER APPUNTAMENTO. L’UFFICIO DI SEGRETERIA Direttore dei servizi generali ed amministrativi: Sig.ra M.P. Pirrera Assistenti amministrativi: Gestione del personale : C. Costa / G. Diluvio Segreteria Alunni : M. Gambino / M.C. Prestia Affari generali e protocollo : A.Marchese / P. Mutolo Il pubblico si riceve nei giorni di lunedì e venerdì dalle ore 9.30 alle ore Il mercoledì pomeriggio dalle alle

18 Docenti Funzioni Strumentali
ORGANIGRAMMA A.S Dirigente scolastico Dott.ssa Virginia Filippone COMPITI DOCENTI PRIMO COLLABORATORE Vaccarello Maria Anna SECONDO COLLABORATORE Cirrito Eliana Maria RESPONSABILI DI PLESSO Plesso Archimede Plesso Federico II Plesso La Masa Plesso Serpotta Puleo Leonardo – Rizzuto Francesca Minà Giovanni Musso M. Concetta Ignaccolo Carla COORDINAMENTO DIDATTICO SCUOLA DELL’INFANZIA Badalamenti , Barone, Clemente, Iemmola, Panno,Pellegrini SCUOLA PRIMARIA “SERPOTTA” Greco Ivana RESPONSABILI SERVIZIO REFEZIONE SCOLASTICA SCUOLA DELL’INFANZIA SERPOTTA Ignaccolo Carla. - Li Calsi Giuseppa. Docenti Funzioni Strumentali Poft,curricolo e autovalutazione Badalamenti ,Vaccarello, Chianello, Chinnici, Coscarella,Brigaglia,Alabastro,Inguaggiato S. Interventi a supporto degli alunni (diversabilità-dispersione Barone Barbara - Lo Piccolo Maurizio Continuità – orientamento Errante - Giallombardo - Lo Cascio Gestione sito web Musso M.Concetta

19 Comitato di valutazione
D.S. dott.ssa Virginia Filippone. Componente esterno: dott.ssa Angela Mineo D.S. C.D.Garzilli Componente docenti: Valentina Chinnici, Luciana Faraci, Grazia Lipani Componente genitori: Massimo Denaro, Sicilia Dora Bianca Responsabili aule laboratorio plesso “ La Masa “ Biblioteca Aula informatica Scimeca M.Rita Musso M. Concetta Responsabili aula laboratorio plesso “ Archimede” Laboratorio scientifico Laboratorio linguistico/informatico Giallombardo Letizia. Di Bella Concetta - Brigaglia Paola. Giancontieri Marina Responsabili aula laboratorio plesso “ Federico II “ Laboratorio linguistico/ informatico Pizzardi Stefania Minà Giovanni Lo Piccolo Maurizio - Micalizzi Caterina Docenti Referenti Ambiente/ salute Intercultura Legalità Teatro e musica DSA/Bes Sport Invalsi Viaggi ANIMATORE DIGITALE Fichera M.Teresa Faraci Luciana Errante Raffaella La Iuppa Cinzia - Lopez M.Chiara Micalizzi Caterina Guccione Monica – Bellanca Lerizia Finazzo Sabrina Giancontieri Marina – D’Antonio Giuseppina o Musso M.Concetta

20 DIPARTIMENTI DISCLIPLINARI SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO
COMMISSIONI COMMISSIONE CURRICOLO Barone, Chianello, Coscarella, Vaccarello, Alabastro, Brigaglia, Chinnici, Inguaggiato S. COMMISSIONE GITE D.S. Virginia Filippone D.s.g.a. M.Pia Pirrera Prof..ssa Giancontieri Marina COMMISSIONE FORMAZIONE CLASSI PRIME SCUOLA SECONDARIA FEDERICO II Morabito, Ruvolo, Faraci, Errante, Pizzardi COMMISSIONE ACCOGLIENZA E ATTIVITA’ DI INCLUSIONE Morsellino, Pellegrini, Faraci, Micalizzi COMMISSIONE COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA Giallombardo, Calabrese, D’Antonio COMMISSIONE ORARIO Cirrito, Musso, De Filippo, Rizzuto, Vaccarello, Ignaccolo, Badalamenti COMMISSIONE ELETTORALE Prof. Maurizio Lo Piccolo Ass. amm. Adele Marchese Coll. Scol. De Castro Umberto COMMISSIONE TECNICA DIPARTIMENTI DISCLIPLINARI SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO Dipartimento Linguistico/Religione Docente coordinatore: Chinnici Valentina Dipartimento Matematico/ scientifico/ tecnologico Docente coordinatore: Brigaglia Paola Dipartimento Lingue straniere Docente coordinatore: Chianello Patrizia Dipartimento musicale/artistico/ espressivo Docente coordinatore: Puleo Leonardo Sostegno Docente coordinatore: Calabrese Teresa

21 COORDINATORI DEI CONSIGLI DI CLASSE Scuola Secondaria di I grado
COORDINATORI ARCHIMEDE COORDINATORI FEDERICO II 1 D CARUBIA 2 D GIANCONTIERI 3 D CHIANELLO 1 F ALABASTRO 2 F GIALLOMBARDO 3 F BRIGAGLIA 1 E CHINNICI 2 E RIZZUTO 3 E DI BELLA 1 B FICHERA 2 B SPATAFORA 1 A FARACI 2 A MINA’ 3 A PIZZARDI 3 B BELLOMO 1 C ERRANTE 2 C MICALIZZI 3 C LO MASCOLO

22 Consigli di interclasse Scuola primaria Consigli di intersezione
Scuola dell’infanzia PRESIDENTI/COORDINATORI PRIME Cammarata Rosalia SECONDE Strafalaci Stella TERZE D'Antonio Giuseppina QUARTE Li Pani Grazia QUINTE Inguaggiato Antonia PRESIDENTE/COORDINATORE Panno Angela

23 Dirigente Scolastico Dott.ssa Virginia Filippone
GOSP Archimede Federico II La Masa Serpotta Di Bella Concetta Lo Piccolo Maurizio Barone Barbara Ferrera Anna GLIS GENITORI SCUOLA AUSL Dirigente Scolastico, F.S. diversabilità,docente di sostegno,docente coordinatore o docente prevalente, ass.specializzato Medici e operatori : neuropsichiatra, psicologo pedagogista,psicomotricista CONSIGLIO DI ISTITUTO Dirigente Scolastico Dott.ssa Virginia Filippone COMPONENTE GENITORI COMPONENTE DOCENTI COMPONENTE ATA Montagnino Marco Presidente Denaro Massimo Vicepresidente Abbate Lorenzo Cartella Valeria Miroddi Chiara Pace Maurizio Sicilia Dora Di Natale Lucilla Barone Barbara Chianello Patrizia Cirrito Eliana Di Bella Lo Cascio Clara Lopez Maria Chiara Puleo Leonardo Vaccarello Maria Anna Alongi Pietro Mutolo Paola

24 Giunta esecutiva Organo di garanzia
D.S. Dott.ssa Virginia Filippone D.s.g.a. sig.ra M.Pia Pirrera Componente ATA ass.amm.sig.ra Mutolo Paola Componente docenti: ins. Cirrito Eliana Maria Componente genitori: sigg.ri Abbate Lorenzo, Pace Maurizio Componente docenti: Proff. Vaccarello Maria Anna (membro effettivo) e Giallombardo Letizia (membro supplente) Componente genitori: sigg.ri Denaro Massimo e Pampinella Anna Giunta esecutiva Organo di garanzia

25 RISORSE UMANE, STRUTTURALI E MATERIALI A.S. 2015/2016
Personale docente: N docenti scuola dell’Infanzia N docenti scuola Primaria N docenti scuola Secondaria di I grado N docenti di strumento musicale scuola Secondaria di I grado N docenti dell’organico di potenziamento TOTALE : Docenti Scuola dell’infanzia: N docenti posto comune N.3 docenti sostegno N. 2 docenti religione Scuola primaria: N. 45 docenti curriculari N docenti religione N.2 docenti ore alternative I.R.C. N specialisti lingua inglese N docenti sostegno Scuola secondaria di primo grado: N. 10 docenti A043 (Lettere): 10 docenti N. 6 docenti A059 (Scienze matematiche, fisiche, chimiche e naturali) N. 4 docenti A345 (Lingua inglese) N. 2 docenti A245 (Lingua francese) N. 2 docenti A028 (Arte e immagine) N. 2 docenti A032 (Musica) N. 2 docenti A033 (Tecnologia) N. 2 docenti A030 (Scienze motorie) N. 2 docenti AM77 (Violino) N. 1 docenti AJ77 (Pianoforte) N. 2 docenti AB77 (Chitarra) N. 2 docenti AG77 (Flauto) N. 9 docenti Sostegno N. 3 docenti Religione

26 Organico di potenziamento
Le risorse assegnate nell’a.s. 2015/2016 con riferimento alla Legge 107/2015 sono le seguenti: N. 1 docente per italiano L2 in orario curricolare per tutto l’istituto comprensivo N. 1 docente plesso La Masa: 10 ore di potenziamento laboratorio di scrittura creativa per le eccellenze e 12 ore per il recupero per classi parallele di italiano e matematica N. 1 docente plesso Serpotta “Dispersione” esclusivamente sulle classi II e V per un totale di 4 classi N. 1 docente Cattedra di Arte per approfondimento su un percorso dedicato a Palermo antica (scuola secondaria) N.1 docente Cattedra di sostegno - cattedra prevista ma non assegnata causa esaurimento graduatorie N.1 docente cattedra di matematica e scienze per copertura primo collaboratore Il Collegio dei docenti, con delibera n.39 del ha individuato le priorità secondo le quali dovrebbe essere incrementato l’organico : Campo linguistico con preferenza per la  lingua inglese scuola primaria e sec. di I grado e cattedra di tedesco per la scuola sec. di I grado Campo laboratoriale con priorità all'informatica ed ai linguaggi digitali Campo Umanistico  con priorità all’Italiano come L2 tenuto conto anche della consistenza straniera dell’utenza Campo Scientifico con priorità a cattedra di scienze matematiche, fisiche e naturali Campo artistico e musicale  con priorità di una cattedra di ed. musicale in possesso anche di adeguata formazione ai sensi del DM 8/2001 ai fini della pratica musicale nella scuola primaria Campo ed. motoria

27 Organico personale non docente
Unità Direttore SS.GG.AA. 1 Assistenti amministrativi 6 Collaboratori scolastici statali 13 Altre figure professionali: a)Ass.comunali per alunni H, b)Cooperative (P.ISTRUZIONE, COMITINI) c)Operatori specializzati (ass. all’autonomia ed alla comunicazione) d)Refezionisti e) Altri (ex Pip) 4 5 18 2 Totale 53

28 Secondaria FEDERICO II
ALUNNI L’Istituto comprensivo accoglie, alla data del , alunni di cui: 570 di scuola primaria - 406 frequentanti il plesso La Masa e 163 frequentanti il plesso Serpotta 1 alunna in istruzione domiciliare. 202 di scuola dell’infanzia - 105 frequentanti il plesso La Masa e 97 frequentanti il plesso Serpotta 321 di scuola secondaria di I grado – 106 frequentanti il plesso Federico II e 215 frequentanti il plesso Archimede 11 alunni di scuola sec. di I grado seguono un percorso di istruzione co-gestita scuola, famiglia onlus Per esempio. Rilevazione alunni stranieri a.s. 2015/2016 Primaria SERPOTTA Nazionalità Cina 2 Tunisia Ucraina 1 Perù Ski Lanka 8 Bangladesh 4 Mauritius Filippine 10 Ecuador Capo Verde Giordania Vietnam Norvegia Stati Uniti Romania Tot. 37 Primaria LA MASA Nazionalità Cina 2 Tunisia Ucraina 1 Perù Ski Lanka 8 Bangladesh 4 Mauritius Filippine 10 Ecuador Capo Verde Giordania Vietnam Norvegia Stati Uniti Romania Tot. 37 Secondaria FEDERICO II Nazionalità Cina 3 Romania Ski Lanka Bangladesh 12 Mauritius 2 Filippine 5 Costa d’Avorio 1 Marocco Eritrea Etiopia Tot. 32 Secondaria ARCHIMEDE Nazionalità Marocco 3 Tunisia 4 Romania 2 India 1 Perù Ski Lanka 7 Bangladesh Mauritius Filippine 6 Ecuador Costa d’Avorio Tot. 36 Infanzia SERPOTTA Nazionalità India 1 Filippine Ski Lanka 3 Bangladesh 6 Tot. 11 Infanzia LA MASA Nazionalità Filippine 1 Ski Lanka 3 Bangladesh 2 Tot. 6

29 Risorse strutturali e materiali
L’Istituto è dotato di: N.2 Palestre coperte N.1 Palestra esterna N. 1 cortile-spazio ludico N.3 Laboratori informatici N.2 Laboratori scientifici N.2 Laboratori linguistici N.1 Laboratorio multifunzionale N.42 Aule dotate di LIM N.3 Biblioteche N.1 Teatro N.1 Sala conferenze

30 FUNZIONIGRAMMA

31 ORGANIZZAZIONE DIDATTICA
L’organizzazione didattica si articola e si i sviluppa sui seguenti nodi cruciali: Lotta alla Dispersione scolastica, Maturazione delle competenze chiave di cittadinanza Sviluppo della consapevolezza critica e del pensiero divergente La scuola ha altresì avviato un percorso di ricerca e sperimentazione per sviluppare un curricolo verticale per competenze. Il curricolo verticale, strumento metodologico su cui si costruisce il progetto educativo, delinea, dalla scuola dell’infanzia alla scuola secondaria di primo grado, un iter formativo unitario, graduale e coerente, verticale e orizzontale, delle tappe d’apprendimento dell’alunno, con riferimento alle competenze da acquisire sia trasversali sia disciplinari. Predisposto sulla base delle Indicazioni Nazionali per il Curricolo 2012, costituisce il punto di riferimento di ogni docente per la progettazione didattica e la valutazione degli alunni. Nel curricolo è possibile individuare una continuità nell’organizzazione dei saperi, che si strutturano progressivamente, dai campi di esperienza della scuola dell’infanzia (ambiti del fare e dell’agire), all’emergere delle discipline nel secondo biennio della scuola primaria, fino alla strutturazione delle discipline stesse come modelli per lo studio della realtà nella scuola secondaria di primo grado. SCUOLA DELL’INFANZIA La Scuola dell'Infanzia affianca l'opera educativa dei genitori e, tenendo conto delle esperienze che il bambino ha già maturato, lo accoglie rispettandone i bisogni, le motivazioni, gli interessi, le capacità con cui si appresta ad inserirsi in un contesto nel quale trovare opportunità di crescita e di conoscenza. La Scuola dell’Infanzia si pone la finalità di promuovere nei bambini lo sviluppo dell’identità, dell’autonomia, della competenza e li avvia alla cittadinanza (cfr. Indicazioni Nazionali 2012, pag. 21). L’ambiente di apprendimento tiene conto dei seguenti criteri metodologici: Garantire sicurezza a ciascun bambino attraverso la relazione e la cura. Organizzare le fasi di apprendimento attraverso l’esplorazione, la manipolazione, il gioco. Sollecitare i bambini ad osservare, descrivere, narrare, riflettere, porre domande. Condurre le attività in tempi il più possibile distesi. Il curricolo nella scuola dell’infanzia presta una particolare attenzione all’educazione di genere e valorizza le diversità di etnìa e di religione, garantendo accoglienza e condivisione per il raggiungimento delle pari opportunità.

32 SCUOLA DEL PRIMO CICLO La scuola primaria e la scuola secondaria di primo grado svolgono insieme un’importante funzione educativa e di orientamento. Il percorso formativo guida l’alunno verso: La consapevolezza delle proprie potenzialità e risorse. L’acquisizione di procedure operative, metodi di studio e di conoscenza. Il senso di responsabilità nel portare a termine il proprio lavoro e nella cura dell’ambiente in cui vive. La riflessione sulla realtà sociale che lo circonda e sui problemi di oggi. La lettura delle proprie emozioni. La riflessione sui comportamenti sociali e sull’importanza dei valori che stanno alla base dei rapporti interpersonali. Il senso di appartenenza alla comunità scolastica e al territorio. Gli obiettivi fondamentali dell’azione didattico-educativa sono: Le competenze disciplinari. Le competenze di Cittadinanza. I principi metodologici generali prendono spunto dalle Indicazioni Nazionali per il curricolo 2012 (cfr. pagg ): • Valorizzare l’esperienza e le conoscenze degli alunni • Attuare interventi adeguati nei riguardi delle diversità. • Favorire l’esplorazione e la scoperta. • Incoraggiare l’apprendimento collaborativo. • Promuovere la consapevolezza del proprio modo di apprendere. • Realizzare attività didattiche in forma di laboratorio.

33 SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO
SCUOLA PRIMARIA Il Curricolo della Scuola Primaria, strutturato in unità di apprendimento, mira al conseguimento degli apprendimenti di base, all'acquisizione degli alfabeti caratteristici di ciascuna disciplina, e al raggiungimento delle competenze personali fondamentali per affrontare in autonomia, al termine del quinquennio, nuovi contesti di studio e situazioni sociali diverse. Essa cerca di dare risposte concrete ai bisogni formativi della nostra utenza, molto eterogenea, dandosi le seguenti finalità educative generali: Garantire il pieno sviluppo delle potenzialità cognitive di ciascuno. Rafforzare l’autonomia, la stima di sé, lo sviluppo dell’identità. Dare agli allievi diverse opportunità formative favorendo la conoscenza di linguaggi diversi. Favorire il senso di appartenenza alla comunità scolastica e al territorio. Tenere conto della dimensione emotivo-affettiva. La padronanza degli strumenti culturali di base è ancor più importante per bambini che vivono in situazioni di svantaggio: più solide saranno le capacità acquisite nella scuola primaria, maggiori saranno le probabilità di inclusione sociale e culturale attraverso il sistema dell’istruzione. (vedi Indicazioni Nazionali 2012, pag.32) La progettazione didattica annuale, elaborata per classi parallele, prevede per ogni disciplina le competenze attese alla fine dell’anno scolastico, gli obiettivi di apprendimento e i contenuti. SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO Il Curricolo della Scuola Secondaria di I grado, mira ad una più marcata consapevolezza della propria identità. Ha la finalità generale di approfondire lo studio delle discipline, maturando un metodo di studio più efficace e rispondente ai bisogni formativi dei ragazzi; gli allievi vengono infatti guidati a comprendere e interpretare la realtà in cui viviamo osservandone i problemi da diversi punti di vista. Nella scuola secondaria di I grado ogni disciplina fornisce il proprio contributo nell’ambito dell’educazione alla cittadinanza per favorire una piena consapevolezza dei valori che stanno alla base della convivenza civile. Le finalità educative generali sono le seguenti: Favorire lo sviluppo armonico della personalità dell’allievo. Dare spunti motivanti e significativi alla strutturazione del sapere. Facilitare i processi di comprensione della realtà sociale. Orientare l’allievo verso le sue scelte future. Accompagnare la maturazione globale del preadolescente. Prevenire i disagi e recuperare gli svantaggi. La progettazione didattica annuale, elaborata per piani annuali coordinati, prevede obiettivi generali e trasversali.

34 CURRICOLO VERTICALE - LINGUA ITALIANA
I.C.S. “POLITEAMA” A.S CURRICOLO VERTICALE LINGUA ITALIANA PROFILO DI COMPETENZA: Dimostra una padronanza della lingua italiana tale da consentirgli di comprendere enunciati e testi di una certa complessità, di esprimere le proprie idee, di adottare un registro linguistico appropriato alle diverse situazioni OBIETTIVI ESSENZIALI TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE SCUOLA DELL’INFANZIA SCUOLA PRIMARIA SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO PROCESSI E AMBIENTI DI APPRENDIMENTO ASCOLTARE Ascolta e comprende testi e comunicazioni di vario tipo, riconoscendone la fonte, il tema, le informazioni e l’intenzione dell’emittente. Prestare attenzione ai discorsi degli altri e cercare di comprenderli. Cominciare a riconoscere la reciprocità di attenzione tra chi parla e chi ascolta. Ascoltare e comprendere narrazioni. Comprendere il significato generale di testi ascoltati, riconoscendone gli elementi costitutivi. Riconoscere varie tipologie testuali. Ascoltare testi prodotti da altri, anche trasmessi dai media, riconoscendone la fonte e individuando scopo, argomento, informazioni principali e punto di vista dell’emittente. Ascoltare testi applicando tecniche di supporto alla comprensione durante l’ascolto e dopo l’ascolto. Utilizzare le proprie conoscenze sui tipi di testo per adottare strategie funzionali a comprendere durante l’ascolto. Riconoscere, all’ascolto, alcuni elementi ritmici e sonori del testo poetico. Operazioni cognitive Imparare una lingua significa impegnare costantemente la mente in una serie di operazioni di problem-solving: analizzare le informazioni percepite; individuare analogie, differenze, regolarità; classificare le informazioni, metterle in relazione, organizzarle, richiamare alla memoria dati già posseduti, fare ipotesi, interpretare, attribuire significati, astrarre, generalizzare. Ambiente di apprendimento Organizzazione di un setting che favorisca l’interazione tra pari e con l’insegnante e che si svolga sia sul piano della comunicazione e del dialogo sia sul piano della condivisione delle conoscenze. OBIETTIVI ESSENZIALI TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE SCUOLA DELL’INFANZIA SCUOLA PRIMARIA SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO PROCESSI E AMBIENTE DI APPRENDIMENTO PARLARE L’allievo interagisce in modo efficace in diverse situazioni comunicative Usa la comunicazione orale per collaborare con gli altri Espone oralmente all’insegnante e ai compagni argomenti di studio e di ricerca, anche avvalendosi di supporti specifici (schemi, mappe, presentazioni al computer, ecc.). Esprimere e comunicare sentimenti, emozioni, eventi personali in diverse situazioni comunicative utilizzando un repertorio linguistico appropriato Raccontare e inventare storie, chiedere e offrire spiegazioni, proporre attività con le regole. Interagire in modo collaborativo e pertinente in una conversazione. Raccontare esperienze personali o storie inventate organizzando il racconto in modo chiaro. Organizzare un semplice discorso orale su un tema affrontato in classe o un’esposizione su un argomento di studio. Narrare esperienze, eventi, trame, ordinando le informazioni in base a un criterio logico-cronologico, e usando un registro adeguato alla situazione. Descrivere oggetti, luoghi, persone e personaggi Riferire oralmente su un argomento di studio esplicitando lo scopo e presentandolo in modo chiaro. Argomentare la propria tesi su un tema affrontato nello studio e nel dialogo in classe con dati pertinenti e motivazioni valide. Conversazioni a coppie e a gruppi su oggetti, fatti reali, immagini. Strumenti di registrazione Favorire i processi legati alla memoria, alla collocazione nel tempo e nello spazio di un’esperienza personale. Esercitazioni sull’uso della parafrasi per la rielaborazione di testi via via più complessi. Verbalizzazione di schemi, tabelle, grafici.

35 TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE SCUOLA DELL’INFANZIA
OBIETTIVI ESSENZIALI TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE SCUOLA DELL’INFANZIA SCUOLA PRIMARIA SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO PROCESSI E AMBIENTE DI APPRENDIMENTO LEGGERE Usa manuali delle discipline o testi divulgativi (continui, non continui e misti) nelle attività di studio personali e collaborative, per ricercare, raccogliere e rielaborare dati, informazioni e concetti . Legge testi letterari di vario tipo (narrativi, poetici, teatrali) e comincia a costruirne un’interpretazione, collaborando con compagni e insegnanti. Dimostrare prime abilità di tipo logico, iniziare ad interiorizzare le coordinate spazio-temporali e ad orientarsi nel mondo dei simboli, delle rappresentazioni, dei media, delle tecnologie Leggere ed interpretare immagini in sequenza. Impiegare tecniche di lettura silenziosa e di lettura espressiva ad alta voce. Usare, nella lettura di vari tipi di testo, opportune strategie per analizzare il contenuto. Ricercare informazioni in testi di diversa natura applicando tecniche di supporto alla comprensione Leggere testi narrativi e descrittivi, sia realistici sia fantastici, distinguendo l’invenzione letteraria dalla realtà. Leggere testi letterari narrativi, in lingua italiana contemporanea, e semplici testi poetici cogliendone il senso, le caratteristiche,l’intenzione comunicativa dell’autore . Leggere ad alta voce in modo espressivo testi noti usando pause e intonazioni. Leggere in modalità silenziosa testi di vario tipo applicando tecniche di supporto alla comprensione (sottolineature, note a margine, appunti) e mettendo in atto strategie differenziate (lettura selettiva, orientativa, analitica). Ricavare informazioni esplicite e implicite da testi espositivi. Comprendere testi descrittivi, individuando gli elementi della descrizione. Leggere semplici testi argomentativi e individuare tesi centrale e argomenti a sostegno, valutandone la pertinenza e la validità. Leggere testi letterari di vario tipo e forma individuando tema principale e intenzioni comunicative dell’autore. Valorizzazione delle conoscenze linguistiche dell’alunno. Utilizzazione delle immagini da associare alla lingua scritta. Attuazione di percorsi adatti alla diversità. Realizzazione di lavori di gruppo che favoriscano l’apprendimento collaborativo. Utilizzazione della biblioteca di classe o scolastica. Incoraggiare l’anticipazione dei significati. OBIETTIVI ESSENZIALI TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE SCUOLA DELL’INFANZIA SCUOLA PRIMARIA SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO PROCESSI E AMBIENTE DI APPRENDIMENTO SCRIVERE Scrive correttamente testi di tipo diverso (narrativo, descrittivo, espositivo, regolativo, argomentativo) adeguati a situazione, argomento, scopo, destinatario. Produce testi multimediali, utilizzando in modo efficace l’accostamento dei linguaggi verbali con quelli iconici e sonori. Si avvicina alla lingua scritta, esplora e sperimenta prime forme di comunicazione attraverso la scrittura, incontrando anche le tecnologie digitali e i nuovi media. Inventa storie e sa esprimerle attraverso la drammatizzazione, il disegno, la pittura. Rielaborare testi (ad esempio: parafrasare o riassumere un testo, trasformarlo, completarlo) Produrre testi narrativi e descrittivi sostanzialmente corretti dal punto di vista ortografico, morfosintattico, lessicale, rispettando le funzioni sintattiche dei principali segni interpuntivi. Produrre testi creativi sulla base di modelli dati (filastrocche, racconti brevi, poesie). Sperimentare liberamente, anche con l’utilizzo del computer, diverse forme di scrittura. Scrivere sintesi, anche sotto forma di schemi, di testi ascoltati o letti in vista di scopi specifici. Scrivere testi di tipo diverso (narrativo, descrittivo, espositivo, regolativo, argomentativo) corretti dal punto di vista morfosintattico, lessicale, ortografico, coerenti e coesi, adeguati allo scopo e al destinatario. Utilizzare la videoscrittura per i propri testi, curandone l’impaginazione; scrivere testi digitali (ad es. , post di blog, presentazioni), anche come supporto all’esposizione orale. Realizzare forme diverse di scrittura creativa, in prosa e in versi. Dalla percezione alla rappresentazione mentale.

36 Protocollo di accoglienza per l’inclusione scolastica
Premessa Il protocollo di accoglienza è uno strumento operativo che contiene principi e criteri su come affrontare le procedure per l’inserimento degli alunni nel contesto scolastico al fine di favorire la conoscenza, l’integrazione e la socializzazione, con l’obiettivo generale di consentire a ciascun alunno di crescere, esprimere se stesso e relazionarsi con gli altri in modo corretto e costruttivo. Il protocollo di accoglienza · delinea prassi di carattere amministrativo-burocratico (documentazione necessaria), comunicativo-relazionale (prima conoscenza), educativo -didattico, sociale (rapporti e collaborazione della scuola con il territorio); · esplicita compiti e ruoli delle figure operanti all’interno dell’Istituzione scolastica, · traccia le diverse possibili fasi dell’accoglienza e delle attività di facilitazione per l’apprendimento. · definisce pratiche condivise da tutto il personale della scuola; · facilita l’ingresso a scuola e sostiene la socializzazione nel nuovo ambiente scolastico, favorendo un clima di accoglienza; · promuove qualsiasi iniziativa di comunicazione e collaborazione tra scuola ed enti territoriali coinvolti. DISABILITA’ Gli alunni con certificazione ai sensi della Legge 104/92 sono accompagnati nel loro iter scolastico da un docente di sostegno e/o da un assistente educatore; Il documento che contiene tutte le attività educative e didattiche programmate, con relative modalità di verifica e valutazione è il PEI, Piano Educativo Individualizzato, che viene formulato dal Consiglio di Classe o team docenti in condivisione con la famiglia e con il personale medico di riferimento dell’alunno. (Linee guida sull’integrazione scolastica degli alunni con disabilità). La DOCUMENTAZIONE che accompagna gli ALUNNI CERTIFICATI AI SENSI DELLA L.104/92 è la seguente: la diagnosi funzionale, il profilo dinamico funzionale, il PEI, la relazione di fine anno.

37 La DIAGNOSI FUNZIONALE descrive i livelli di funzionalità raggiunti e la previsione di possibile evoluzione dell’alunno certificato. Viene redatta all’atto della prima segnalazione dagli operatori dell’ ASP o specialisti privati accreditati. Viene consegnata alla famiglia che ne presenta copia alla scuola. La diagnosi funzionale include il PROFILO DINAMICO FUNZIONALE, che indica le caratteristiche fisiche, psichiche e sociali dell’alunno, le possibilità di recupero, le capacità possedute da sollecitare e progressivamente rafforzare. Devono essere evidenziate le aree di potenziale sviluppo sotto il profilo riabilitativo, educativo, didattico e socio-affettivo. Viene redatto da operatori socio-sanitari, docenti curricolari, docente di sostegno, genitori dell’alunno nel primo anno di certificazione dell’alunno e viene aggiornato al passaggio ad ogni ordine di scuola successivo e durante la Scuola Secondaria di secondo grado o in caso di variazioni significative del quadro clinico funzionale. Il PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO è il documento nel quale vengono descritti gli interventi integrati predisposti per l’alunno; mira ad evidenziare gli obiettivi, le esperienze, le attività più opportune, i risultati attesi e le modalità di verifica e valutazione . Viene redatto dagli insegnanti curricolari, dal docente di sostegno, dagli operatori degli enti locali e dai genitori dell’alunno. Viene preferibilmente formulato entro i primi tre mesi di ogni anno scolastico. Va precisato che la programmazione didattico-educativa individualizzata deve necessariamente far riferimento al PEI e ne rappresenta la concretizzazione rispetto ad obiettivi specifici ed attività ritenute più idonee per il raggiungimento degli stessi. Metodologie e strategie educativo-didattiche I Percorsi Individualizzati prevedono l’utilizzo di strategie di approccio al “sapere”, rispettando i ritmi e gli stili di apprendimento e privilegiando l’apprendimento cooperativo, il lavoro di gruppo, il tutoring, l’apprendimento per scoperta, la segmentazione graduale del compito, l’utilizzo di mediatori didattici, di attrezzature e strumenti informatici, di software e sussidi specifici. I Docenti valorizzano le diversità come arricchimento della classe, favorendo il senso di appartenenza e la costruzione di relazioni socio-affettive positive. La valutazione dell’alunno diversamente abile La valutazione dell’alunno diversamente abile va espressa in decimi, riferita alle diverse discipline e/ o aree della Programmazione Educativa Individualizzata e pone particolare attenzione ai progressi raggiunti in rapporto agli obiettivi prefissati, tenendo più conto dei processi che delle performance. Le prove d’esame di terza media devono essere adattate in relazione agli obiettivi del PEI: se le prove sono equipollenti a quelle previste per la classe permettono il conseguimento del diploma di licenza media, nel caso in cui gli obiettivi del PEI non siano riconducibili ai programmi ministeriali, il percorso formativo consente l’acquisizione di un attestato di credito formativo valido per l’iscrizione alla scuola superiore. Anche per le prove scritte nazionali saranno predisposte eventualmente prove semplificate corrispondenti agli insegnamenti impartiti. Per tutte le prove potranno essere utilizzati gli strumenti compensativi e le misure dispensative ritenuti più opportuni.

38 Relazione finale Questa relazione, redatta dal docente di sostegno, rappresenta un quadro complessivo del percorso annuale affrontato dall’alunno ed un esame analitico delle diverse aree e costituisce, insieme al PEI, il punto di partenza per il successivo anno scolastico. Fasi dell’accoglienza e per l’inclusione Iscrizione: entro il mese di gennaio la famiglia presenta alla scuola la certificazione che va rinnovata nel passaggio da un ordine di scuola all’altro Scambio di informazioni con la famiglia: per individuare eventuali necessità e/o indicazioni specifiche. Formazioni classi: nel mese di giugno si procede alla formazione delle classi prime ponendo particolare attenzione al gruppo classe in cui l’alunno sarà inserito. I docenti dei diversi ordini di scuola si incontrano per acquisire ulteriori informazioni sull’alunno e sull’attività educativa svolta. Condivisione: a settembre l’esame condiviso dei documenti (Certificazione, PDF, PEI ) da parte del team docenti. Inserimento: nel corso della prima settimana di settembre si privilegeranno le attività rivolte a tutto il gruppo classe, finalizzate alla reciproca conoscenza e al favorire dinamiche relazionali positive. Durante il primo mese l’alunno viene osservato sistematicamente per vedere come reagisce all’inserimento, per comprendere le dinamiche relazionali e le potenzialità cognitive; i dati raccolti costituiranno la base per la stesura del nuovo PEI. Inclusione: da ottobre fino al termine anno scolastico si metteranno in atto tutte le attività indicate dal PEI finalizzate all’inclusione. DSA/BES Gli alunni con certificazione di Disturbi specifici di apprendimento ai sensi della L.170/2010 sono accompagnati nel loro iter scolastico dal Consiglio di Classe o team docenti che si occupa specificamente delle loro necessità. Per questi alunni, viene predisposto un PDP, (Piano Didattico Personalizzato) che illustra gli strumenti utilizzati per agevolare gli apprendimenti. Tutti i docenti della Classe collaborano alla sua stesura e valutano le modalità da utilizzare per il raggiungimento degli obiettivi. (Linee guida per il diritto allo studio degli alunni con DSA). Gli alunni che manifestano bisogni educativi speciali (BES) per determinati periodi sono accompagnati nel loro iter scolastico dal Consiglio di Classe o team docenti, che decide se formulare o non formulare un PDP, avendo cura di verbalizzare le motivazioni della decisione. Le richieste dei genitori accompagnate da diagnosi che però non hanno dato diritto alla certificazione di disabilità o di DSA, cioè in presenza di difficoltà non meglio specificate, potranno indurre all’adozione di un piano personalizzato, con eventuali misure compensative e/o dispensative, e quindi alla compilazione di un PDP, soltanto quando i consigli di classe o i team docenti siano unanimemente concordi nel valutare l’efficacia di ulteriori strumenti. La validità del PDP rimane comunque circoscritta all’anno scolastico di riferimento. (Nota 2563 Miur del 22 novembre 2013). ATTESTAZIONE CLINICA DA PARTE DI PRIVATO NON ACCREDITATO Il certificato che attesta la diagnosi redatto da uno specialista privato, e accompagnato da una relazione, deve essere comunque convalidato dall’UMEE che è tenuta a provvedere ad una valutazione clinica comprovante la situazione.

39 Il piano di intervento proposto mira, sulla base della normativa vigente a “garantire il successo scolastico” di tutti gli alunni che presentano una richiesta di speciale attenzione, anche a coloro che, non avendo una certificazione né di disabilità, né di DSA (104/92 e la recente 170/2010) fino ad oggi non potevano avere un piano didattico personalizzato, con obiettivi, strumenti e valutazioni pensati su misura per loro e miranti a favorire l’inclusione. Il PDP costituisce la trasformazione in atto concreto del diritto dell’alunno a ricevere il tipo di istruzione adatto alle proprie specifiche condizioni, in esso da una parte devono trovare spazio percorsi educativi concordati, con le abilità di base e le disposizioni dell’alunno, e dall’altro devono essere previste attività di compensazione e attività dispensative ritenute necessarie. È fondamentale che la persona stessa diventi parte attiva nella costruzione dei propri percorsi di apprendimento, nell’individuazione delle proprie particolari difficoltà e nella strutturazione delle modalità più efficaci per farvi fronte. È quindi necessario che vengano attivati percorsi di consapevolezza del proprio “funzionamento”, in termini di meta apprendimento; gli alunni in altri termini devono imparare a imparare. Il Piano di accoglienza per gli alunni con DSA/BES si propone le seguenti finalità: • definire pratiche comuni all’interno dell’Istituto per il rilevamento dei alunni con BES e DSA; • facilitare l’accoglienza e realizzare un percorso formativo specifico degli studenti con BES e DSA; • individuare strategie e metodologie di intervento correlate alle esigenze educative speciali nella prospettiva di una scuola sempre più inclusiva ed accogliente che possa anche contemplare lo spostamento dell’alunno ad altro settore formativo • garantire il diritto all’istruzione attraverso l’elaborazione – a seconda dei casi – del PDP, strumenti di lavoro che hanno lo scopo di definire, monitorare e documentare le strategie di intervento più idonee ed i criteri di valutazione degli apprendimenti; • favorire il successo scolastico e monitorare l’efficacia degli interventi; • ridurre i disagi formativi ed emozionali e prevenire i blocchi nell’apprendimento attraverso interventi specifici; • favorire la corretta formazione degli insegnanti; Infine, si intende delineare prassi condivise di carattere: • amministrativo e burocratico: acquisizione della documentazione necessaria e verifica della completezza del fascicolo personale; • comunicativo e relazionale: prima conoscenza dell’alunno e sua accoglienza all’interno della nuova scuola con incontri e attività programmate (incontri con le famiglie, con l’equipe Neuropsicologica, ecc.) • educativo – didattico: predisposizione del PDP. Sono previste le seguenti azioni: • Screening delle classi di scuola materna, elementare e secondaria di primo grado per la rilevazione dei casi sospetti con DSA; • rilevazione dei casi sospetti con BES; • redazione, documentazione e raccolta degli interventi didattico-educativi; • confronto sui casi sospetti e sulle strategie/metodologie di gestione; • elaborazione di una proposta di Piano Annuale per l’Inclusività, riferito a tutti gli alunni con BES, da redigere al termine di ogni anno scolastico; • promozione di iniziative di comunicazione e di collaborazione tra scuola, famiglia ed Enti territoriali (Comune, ASL, Cooperative, Enti di formazione); • condivisione della responsabilità educativa con la famiglia; • rielaborazione delle pratiche didattiche al fine di migliorarle.

40 ALUNNI STRANIERI Il Protocollo si propone di applicare in modo operativo le indicazioni normative contenute nell‟art. 45 del DPR n. 394 del 31/8/99 con i seguenti obiettivi: - Definire pratiche condivise all‟interno delle scuole in tema di accoglienza sia per i bambini stranieri, sia per coloro che provengono da altre scuole e/o da altre città italiane. - Facilitare l‟ingresso a scuola degli alunni stranieri, sostenendoli nella fase di adattamento al nuovo contesto. - Favorire un clima di accoglienza nella scuola, che prevenga e rimuova eventuali ostacoli alla piena integrazione. - Costruire un “clima favorevole” all‟incontro con altre culture e con le storie di ogni bambina e di ogni bambino. - Proporre modalità di intervento efficaci al fine dell‟apprendimento della lingua italiana come L2. - Promuovere la comunicazione e la collaborazione tra le scuole e tra scuola e territorio sui temi dell‟accoglienza, delle relazioni interculturali, del rapporto scuola/famiglia. L’obiettivo della scuola è realizzare una formazione plurilingue e interculturale in tutti gli alunni, che valorizzi le diversità e favorisca una proficua inclusione degli alunni stranieri. Per questo, durante tutto l’anno scolastico, sono previste attività mirate e trasversali ai vari ambiti disciplinari, sia su temi prettamente linguistici (es.: autobiografia linguistica, tabelle sinottiche su argomenti scelti), sia su temi culturali (es.: abitudini, feste, usi, costumi, valori, modelli di comportamento, cibi…). Queste attività hanno incontrato sempre un’elevata partecipazione e un buon interesse da parte degli alunni e hanno rappresentato un’irrinunciabile opportunità di crescita e di confronto, che ha garantito il successo formativo di quasi tutti gli alunni stranieri. Una particolare attenzione è riservata anche agli alunni neo-arrivati in Italia – il cui arrivo non sempre coincide con l’inizio dell’attività didattica e necessita quindi di tempi e di risorse precise – solitamente, le fasi d’intervento per gli alunni NAI sono: Accoglienza/conoscenza Attività per piccoli gruppi Riflessioni linguistiche Comunicazione. La durata di ogni fase è flessibile e tiene conto dei bisogni e dei tempi di apprendimento dei singoli alunni.

41 Fase 1 Accoglienza/Conoscenza:
Prevede: Colloquio con la famiglia, con il supporto di mediatori culturali, per rintracciare notizie utili sul percorso cognitivo e educativo dell’alunno (dati anagrafici relativi all’alunno, alla sua frequenza scolastica pregressa, al suo vissuto, attitudini, interessi, motivazioni allo studio, ecc…); Presentazione della scuola, dei docenti e della classe di inserimento. Accertamento prerequisiti: a ogni alunno sarà somministrata una prova d’ingresso che prevede un questionario e una prova per rilevare i prerequisiti specifici della lingua italiana. Fase 2 Attività per piccoli gruppi: Questa fase, dopo la lezione frontale e partecipata, tende alla produzione scritta di semplici elaborati o all’esecuzione di disegni, cartelloni e/o fumetti. L’obiettivo di questa fase è quello di sviluppare le capacità di comunicazione e di inter-relazione. Fase 3 Riflessioni linguistiche Gli alunni sono guidati nella rielaborazione espressiva, nell’arricchimento lessicale (compreso uso del vocabolario) e nella constatazione di alcuni fenomeni fonetici, ortografici e morfo-sintattici. Le competenze acquisite sono valutate con esercizi di completamento, o questionari con domande semi-strutturate, a risposta multipla, sul tipo vero/falso e a risposta aperta. Fase 4 Comunicazione Gli alunni leggono a voce alta semplici testi e, con l’aiuto dell’insegnante e/o dei compagni, provano a rielaborare e a comunicare oralmente i contenuti. Sono guidati a cogliere messaggi e insegnamenti di testi progressivamente più complessi. Attività alternative a quelle svolte in classe sono: visione di film, cartoni animati o powerpoint attività in aula informatica visita di una mostra. SOGGETTI COINVOLTI

42 INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI
La diversità è vissuta ed intesa come valore, la scuola organizza gli interventi e i percorsi didattici e programma l’azione educativa tenendo conto delle seguenti aree in collaborazione con la famiglia e gli operatori esterni:

43 CONTINUITA’ e ORIENTAMENTO
SCUOLA DELL’INFANZIA L’I.C.S.Politeama opera secondo una logica di continuità orizzontale con la famiglia ed il territorio e di continuità verticale tra i settori formativi che gli sono prorpri: scuola dell’infanzia, primaria, secondaria di I grado. La scuola attua varie iniziative finalizzate a prevenire situazioni di disagio e ad assicurare un percorso di crescita esente da discontinuità e fratture per permettere agli alunni di affrontare e superare in modo sereno e senza traumi il passaggio tra i vari ordini di scuola. Nell’ambito dell’orientamento sono annualmente pianificati incontri per permettere ai ragazzi di terza media di avere una conoscenza più dettagliata delle tipologie d’istituto di istruzione superiore del territorio, al fine di operare, rispetto al futuro indirizzo scolastico e professionale, una scelta consapevole e conforme alle attitudini e capacità dei singoli, scelta che sarà anche indirizzata dai docenti attraverso predisposizione di apposito “consiglio orientativo” . Vengono altresì attivati, all’interno dell’Istituto, “open day” finalizzati a far conoscere l’offerta formativa , gli spazi, il personale e l’organizzazione dell’Istituzione scolastica SCUOLA PRIMARIA SCUOLA SECONDARIA di PRIMO GRADO SCUOLA SECONDARIA DI SECONDO GRADO MONDO DEL LAVORO CORSI DI FORMAZIONE PROFESSIONALE

44 Piano di formazione docenti
Dalla lettura dei bisogni emerge un orientamento alla formazione sui seguenti ambiti: Curricolo verticale: la nostra istituzione scolastica ha aderito nell’a.s. 2014/2015 alla rete “Il Curricolo verticale da un gradino all’altro”. Una rappresentanza di docenti di italiano, geostoria, matematica e lingua straniera dei quattro ordini di scuola ha partecipato a un corso di formazione sul curricolo verticale. Nella seconda fase del percorso formativo è stata effettuata la sperimentazione di segmenti di curricolo nei diversi ordini di scuola. Il collegio ha nominato una commissione per la stesura del curricolo verticale d’istituto che sarà predisposto entro giugno 2016 e sperimentato nel corso del prossimo anno scolastico. Competenze chiave di cittadinanza attiva Valutazione: la commissione sul curricolo predisporrà momenti di formazione, anche con l’apporto di esperti esterni, sulla valutazione disciplinare, al fine di redigere prove collegiali e rubriche valutative condivise. Inclusione: BES , DSA Insegnamento dell’italiano come L2: considerata la presenza considerevole di alunni stranieri, alcuni docenti di Lettere e Lingue parteciperanno a una ricerca-azione condotta insieme all’Università di Italiano per Stranieri e al Giscel, tesa al miglioramento delle loro competenze didattiche e alla successiva condivisione in sede dipartimentale degli strumenti realizzati. Certificazione delle competenze: la nostra istituzione scolastica ha aderito alla rete “Valutare per certificare” finalizzata alla riflessione e alla sperimentazione dei nuovi modelli di certificazione delle competenze. Linguaggi digitali PNSD: Il nostro istituto partecipa alla Rete per la formazione degli animatori digitali come polo formativo provinciale. L’animatore digitale della scuola curerà la condivisione degli strumenti e delle metodologie acquisite e sperimentate nella ricerca-azione, al fine di migliorare le competenze digitali di tutto il personale docente. FORMAZIONE PERSONALE ATA: snellimento procedimenti amministrativi e nuove tecnologie

45 CRITERI DI VALUTAZIONE - scuola primaria
La valutazione degli alunni di scuola primaria viene effettuata attraverso voti numerici, riferiti alle singole discipline. La valutazione del comportamento viene invece espressa con giudizio sintetico. I docenti della Scuola Primaria hanno definito all’interno dei Consigli d’Interclasse gli specifici indicatori in relazione ai quali determinare la valutazione del rendimento e del comportamento degli alunni. Valutazione Indicatori di prestazione 10 Conoscenze Ampie, complete, particolarmente approfondite Competenze –abilità Autonomia e sicurezza nell’applicazione anche in situazioni nuove e complesse Esposizione ben articolata con rilevante capacità di argomentazione. Capacità di sintesi, rielaborazione personale, creatività, originalità. 9 Complete e approfondite Precisione e sicurezza nell’applicazione in situazioni via via più complesse Esposizione chiara, precisa e articolata con corretto utilizzo della terminologia specifica. Capacità di sintesi, apporti critici e rielaborativi apprezzabili, talvolta originali. 8 Corrette, ordinate e organizzate Analisi puntuale, applicazione sicura in situazioni note Esposizione chiara, precisa e lineare. Capacità di sintesi apprezzabile con alcuni spunti critici. 7 Corrette e ordinate nei nuclei fondamentali Analisi puntuale, applicazione sostanzialmente sicura in situazioni note Esposizione chiara e abbastanza precisa. Capacità di sintesi parziale con alcuni spunti critici. 6 Sostanzialmente corrette e essenziali Analisi limitate, ma pertinenti, applicazione accettabile in situazioni semplici Esposizione semplificata, sostanzialmente corretta, in parte guidata. 5 Parziali ma tali da consentire un graduale recupero Applicazione ancora incerta e insicura. Debole capacità di analisi. Esposizione ripetitiva e imprecisa. 4 Frammentarie, lacunose anche negli obiettivi minimi Applicazione scorretta con gravi errori, incompletezza anche degli elementi essenziali Analisi debole e poco corretta Esposizione frammentaria, povertà lessicale.

46 VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO -- SCUOLA PRIMARIA
Impegno Relazione Interesse Partecipazione Valutazione Autonomia e sicurezza nell’adempimento delle consegne scolastiche e regolare svolgimento dei compiti a casa Pieno rispetto di sé, degli altri e dell’ambiente. Consapevolezza e responsabilità nel rispetto delle regole di classe.capacità di cooperazione e confronto costruttivo con gli altri Vivi interesse per le attività scolastiche e attenzione costante durante le lezioni. Partecipazione attiva e propositiva all’interno del gruppo classe,disinvoltura e maturità negli interventi. Ottimo Adempimento costante delle consegne scolastiche e regolare svolgimento dei compiti a casa Comportamento corretto ed educato nei confronti dei compagni e del personale scolastico. Buona socializzazione e disponibilità alla collaborazione. Interesse per le attività scolastiche e attenzione durante le lezioni. Partecipazione attiva alle attività scolastiche, rispetto di sé, degli altri e dell’ambiente. Distinto Adempimento abbastanza costante delle consegne scolastiche e continuità nello svolgimento dei compiti a casa Comportamento abbastanza corretto nei confronti dei compagni e del personale scolastico. Disponibilità alla collaborazione anche se,a volte, necessita di sollecitazione. Adeguato interesse per le attività scolastiche e attenzione durante le lezioni. Partecipazione abbastanza costante alle attività scolastiche, Buono Parziale adempimento delle consegne scolastiche e svolgimento discontinuo dei compiti a casa Comportamento non sempre corretto nei confronti dei compagni e del personale scolastico. Limitata sollecitazione e collaborazione nel gruppo classe Discontinuo interesse per le attività scolastiche ed episodi di disturbo delle lezioni. Limitata e discontinua partecipazione alle attività scolastiche Sufficiente Non adempimento delle consegne scolastiche e svolgimento non adeguato e discontinuo dei compiti a casa Rapporti problematici,comportamento scorretto nel gruppo-classe,relazioni sporadiche e poco significative Completo disinteresse per le attività scolastiche con assiduo disturbo delle lezioni. Limitata e partecipazione alle attività scolastiche Non Sufficiente

47 La Valutazione – Scuola Secondaria di I grado
La valutazione  degli apprendimenti viene effettuata dai Consigli di classe per singole materie e globalmente. Verrà considerato prioritario il raggiungimento degli obiettivi già esplicitati sia a livello generale che trasversale nonché quelli cognitivi minimi irrinunciabili. Gli indicatori di cui si terrà conto a livello collegiale saranno i seguenti: Impegno ed interesse. Partecipazione. Progressi rispetto alla situazione di partenza. Conseguimento degli obiettivi. Il C.d.D. ha formalmente riapprovato, nella seduta dell’1 settembre 2015 il seguente criterio di assegnazione del voto relativamente alla scuola secondaria di primo grado: voto giudizio 4 Gravemente insufficiente 5 Insufficiente 6 Sufficiente 7-8 Buono 9 Distinto 10 Ottimo

48 Criteri per la valutazione del comportamento
come da delibera del C.D. del 01/09/2015 VOTO OBIETTIVI INDICATORI DESCRITTORI 10 ACQUISIZIONE DI UNA COSCIENZA MORALE E CIVILE COMPORTAMENTO MOLTO CORRETTO: L’alunno/a è sempre corretto con i docenti, con i compagni, con il personale della scuola. Rispetta gli altri e i loro diritti, nel riconoscimento delle differenze individuali. USO DELLE STRUTTURE DELLA SCUOLA APPROPRIATO: Utilizza in maniera responsabile il materiale e le strutture della scuola. RISPETTO DEI REGOLAMENTI IRREPRENSIBILE: Rispetta il regolamento. SANZIONI ASSENZA DI SEGNALAZIONI DISCIPLINARI: Non ha a suo carico provvedimenti disciplinari. PARTECIPAZIO-NE ALLA VITA DIDATTICA FREQUENZA REGOLARE: Frequenta con assiduità le lezioni e rispetta gli orari. Nel caso di assenze giustifica con tempestività. PARTECIPAZIONE AL DIALOGO EDUCATIVO COLLABORATIVO E PROPOSITIVO: Segue con interesse continuo le proposte didattiche e collabora attivamente alla vita scolastica con docenti e compagni RISPETTO DELLE CONSEGNE E DEGLI IMPEGNI ASSUNTI PUNTUALE E COSTANTE: Assolve alle consegne e agli impegni assunti in modo puntuale e costante. E’ sempre munito del materiale necessario. 9 MOLTO CORRETTO: L’alunno/a è corretto con i docenti, con i compagni, con il personale della scuola. Rispetta gli altri e i loro diritti, nel riconoscimento delle differenze individuali. APPROPRIATO: Utilizza in maniera responsabile il materiale e le strutture della scuola. RISPETTO DEL REGOLAMENTO ADEGUATO: Rispetta il regolamento. POSITIVA: Segue con interesse le proposte didattiche e collabora alla vita scolastica con docenti e compagni COSTANTE: Assolve alle consegne e agli impegni assunti in modo costante. E’ sempre munito del materiale necessario.

49 ACQUISIZIONE DI UNA COSCIENZA MORALE E CIVILE
8 ACQUISIZIONE DI UNA COSCIENZA MORALE E CIVILE COMPORTAMENTO CORRETTO: Nei confronti dei docenti, dei compagni e del personale della scuola è sostanzialmente corretto. Rispetta gli altri e i loro diritti. USO DELLE STRUTTURE DELLA SCUOLA RARAMENTE INAPPROPRIATO: Non sempre utilizza al meglio il materiale e le strutture della scuola. RISPETTO DEI REGOLAMENTI GENERALMENTE ADEGUATO: Rispetta il regolamento, ma talvolta riceve richiami verbali. SANZIONI ASSENZA DI SEGNALAZIONI DISCIPLINARI: Non ha a suo carico provvedimenti disciplinari. PARTECIPAZIO- NE ALLA VITA DIDATTICA FREQUENZA RARAMENTE IRREGOLARE: Frequenta con regolarità, ma talvolta non rispetta gli orari. PARTECIPAZIONE AL DIALOGO EDUCATIVO ADEGUATA: Segue con sufficiente partecipazione le proposte didattiche e generalmente collabora alla vita scolastica. RISPETTO DELLE CONSEGNE E DEGLI IMPEGNI ASSUNTI COMPLESSIVAMENTE PUNTUALE: Nella maggioranza dei casi rispetta le consegne e gli impegni assunti ed è solitamente munito del materiale necessario. 7 POCO CORRETTO: Il comportamento dell’alunno nei confronti dei docenti, dei compagni e del personale della scuola non sempre è corretto. Talvolta mantiene atteggiamenti poco rispettosi degli altri e dei loro diritti. INADEGUATO: Utilizza in maniera non accurata il materiale e le strutture della scuola. LIMITATO: Talvolta non rispetta il regolamento, riceve richiami verbali e ha a suo carico richiami scritti. PRESENZA DI SEGNALAZIONI DISCIPLINARI: Ha a suo carico fino a 3 (tre) note disciplinari non gravi*. PARTECIPAZIONE ALLA VITA DIDATTICA IRREGOLARE: Si rende responsabile di assenze e ritardi, e non giustifica regolarmente. REPRENSIBILE: Segue in modo passivo e marginale l’attività scolastica. Collabora raramente alla vita della classe e dell’istituto. CARENTE: Molte volte non rispetta le consegne e non è munito del materiale scolastico.

50 6 ACQUISIZIONE DI UNA COSCIENZA MORALE E CIVILE COMPORTAMENTO SCORRETTO: Il comportamento dell’alunno nei confronti dei docenti, dei compagni e del personale della scuola è talvolta scorretto. Spesso mantiene atteggiamenti poco rispettosi degli altri e dei loro diritti. USO DELLE STRUTTURE DELLA SCUOLA NEGLIGENTE: Utilizza in maniera trascurata il materiale e le strutture della scuola. RISPETTO DEI REGOLAMENTI MOLTO LIMITATO: Viola frequentemente il regolamento. Riceve ammonizioni verbali e scritte e/o viene sanzionato con l’allontanamento dalla comunità scolastica per un periodo non superiore a sei giorni. SANZIONI PRESENZA DI SEGNALAZIONI E PROVVEDIMENTI DISCIPLINARI REITERATI: Ha a suo carico un numero di note gravi* superiore a 3 (tre) e 1 (uno) o più provvedimenti disciplinari che comportano la sospensione dalle lezioni per più giorni (da 3 a 15 giorni). PARTECIPAZIONE ALLA VITA DIDATTICA FREQUENZA DISCONTINUA: Si rende responsabile di assenze e ritardi strategici e non giustifica regolarmente. PARTECIPAZIONE AL DIALOGO EDUCATIVO RIPROVEVOLE: Partecipa con scarso interesse al dialogo educativo ed è spesso fonte di disturbo durante le lezioni. RISPETTO DELLE CONSEGNE E DEGLI IMPEGNI ASSUNTI MOLTO CARENTE: Rispetta le consegne e gli impegni assunti solo saltuariamente. Spesso non è munito del materiale scolastico. 5 ACQUISIZIONE DI UNA COSCIENZA MORALE E CIVILE DECISAMENTE SCORRETTO: Si comporta in modo arrogante e irrispettoso nei confronti dei docenti, degli alunni e del personale della scuola. IRRESPONSABILE: Utilizza in maniera trascurata e irresponsabile il materiale e le strutture della scuola. INESISTENTE: Viola di continuo i regolamenti. Riceve ammonizioni verbali e scritte e/o viene sanzionato con l’allontanamento dalla comunità scolastica per violazioni anche gravi. REITERATI E GRAVI PROVVEDIMENTI DISCIPLINARI: Ha a suo carico gravissime note disciplinari che comportano l’allontanamento dalla comunità scolastica per periodi superiori a 15 (quindici) giorni. PARTECIPAZIONE ALLA VITA DIDATTICA DISCONTINUA E IRREGOLARE: Si rende responsabile di ripetute assenze e/o ritardi che restano ingiustificati o che vengono giustificati in ritardo. ASSENTE: Non dimostra alcun interesse per il dialogo educativo ed è sistematicamente fonte di disturbo durante le lezioni. INESISTENTE: Non rispetta le consegne e gli impegni assunti. E’ sistematicamente privo del materiale scolastico.

51 OFFERTA ORARIA SETTIMANALE (SCUOLA PRIMARIA)
DISCIPLINE CLASSI CON TEMPO SCUOLA DI 27 ORE ITALIANO 6 STORIA 2 GEOGRAFIA CITTADINANZA COST. 1 MATEMATICA 5 SCIENZE INGLESE TECNOLOGIA E INFORMATICA ARTE E IMMAGINE MUSICA SCIENZE MOTORIE RELIGIONE CATTOLICA OFFERTA ORARIA SETTIMANALE (SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO) In base ai regolamenti  applicativi della legge 133, la  scuola deve garantire 990 ore  curricolari annue corrispondenti a 30  settimanali così suddivise: Discipline Ore Lettere 10 matematica 6 inglese 3 Seconda lingua francese 2 tecnologia musica Arte e imm. Scienze motorie religione 1 Le classi ad indirizzo musicale effettuano 33 ore settimanali di cui 3 di strumento e 30 curriculari come da prospetto

52 Acquisizione di un metodo di studio e di lavoro
LE COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA Ambito Competenze di cittadinanza Indicatori Descrittori di livello Livello Valutazione Costruzione del sé Imparare ad imparare (ogni allievo deve acquisire un proprio metodo di studio, efficiente ed efficace) Conoscenza di sé (limiti, capacità…) È pienamente consapevole delle proprie capacità e dei propri punti deboli e li sa gestire Avanzato 9/10 È consapevole delle proprie capacità e dei propri punti deboli e li sa generalmente gestire Intermedio 7/8 Si avvia ad identificare punti di forza e punti di debolezza e cerca di gestirli Base 6 Non riconosce le proprie capacità e i propri punti deboli Livello base non raggiunto 4/5 Uso di strumenti e attrezzature L’allievo utilizza in modo autonomo, corretto e accurato attrezzature e dispositivi per acquisire informazioni, individuando e scegliendo gli strumenti più adatti alla consegna data L’allievo utilizza attrezzature e dispositivi per acquisire informazioni corrette e valide, individuando e scegliendo gli strumenti più adatti alla consegna data. L’allievo guidato è in grado di utilizzare attrezzature e dispositivi per acquisire informazioni L’allievo seppur guidato ha difficoltà nell’utilizzare attrezzature e dispositivi per acquisire informazion Acquisizione di un metodo di studio e di lavoro Utilizza un metodo di studio personale, attivo ed efficace, impiegando in modo proficuo il tempo a disposizione. Utilizza un metodo di studio efficace, impiegando in modo adeguato il tempo a disposizione. Utilizza un metodo di studio incerto, idoneo ad affrontare le sole situazioni semplici e non sa ancora gestire adeguatamente il tempo disponibile Non ha acquisito un metodo di studio efficace e non sa gestire il tempo disponibile

53 Livello base non raggiunto
Spirito di iniziativa e imprenditorialità Progettare Uso delle conoscenze apprese e dei materiali a disposizione Utilizza in maniera completa le conoscenze apprese per ideare e realizzare un progetto di studio, un prodotto o un’attività utilizzando in modo funzionale i materiali a disposizion Avanzato 9/10 Utilizza le conoscenze apprese per pianificare e realizzare un progetto di studio, un prodotto o un’attività utilizzando i materiali a disposizione. Intermedio 7/8 Guidato utilizza le conoscenze apprese per realizzare un prodotto o una semplice attività utilizzando in modo essenziale i materiali a disposizione Base 6 Non è in grado di realizzare prodotti nè di portare a termine semplici attività utilizzando i materiali a disposizione Livello base non raggiunto 4/5 Relazioni con gli altri Collaborare e partecipare Interazione nel gruppo, disponibilità al confronto e rispetto dell'altro Interagisce confrontandosi in modo collaborativo, partecipativo e costruttivo, gestendo positivamente la conflittualità Interagisce attivamente nel gruppo, favorendo il confronto e risolvendo le conflittualità Interagisce nel gruppo ed è quasi sempre disponibile al confronto. Non sempre sa risolvere la conflittualità Ha difficoltà ad interagire nel gruppo in modo positivo ed a risolvere la conflittualità Agire in modo autonomo e responsabile Rispetto delle regole e dei doveri scolastici Rispetta consapevolmente e in modo responsabile le regole e assolve autonomamente i doveri scolastici Rispetta consapevolmente le regole e assolve in modo regolare responsabile i doveri scolastici Rispetta parzialmente le regole e sollecitato assolve i doveri scolastici Ha difficoltà nel rispettare le regole e nell'assolvere i doveri scolastici Comunicare, comprendere e rappresentare Comprensione ed uso dei linguaggi di vario genere Comprende e produce messaggi di vario genere, anche complessi, e utilizza linguaggi specifici e supporti diversi Comprende e produce vari generi di messaggi utilizzando linguaggi diversi con gli strumenti in suo possesso Comprende nel complesso vari tipi di messaggi trasmessi con diversi linguaggi Ha difficoltà a comprendere semplici messaggi

54 Acquisire e interpretare l’informazione
Rapporto con la realtà Risolvere problemi Risoluzione di situazioni problematiche utilizzando contenuti e metodi delle diverse disciplina Riconosce i dati essenziali, individua le fasi del percorso risolutivo anche in casi di una certa complessità e diversi da quelli affrontati, attraverso una sequenza ordinata di procedimenti logici ed efficaci Avanzato 9/10 Riconosce i dati essenziali, individua le fasi del percorso risolutivo relativamente a situazioni già affrontate, attraverso una sequenza ordinata di procedimenti logici Intermedio 7/8 Riconosce i dati essenziali in situazioni semplici e individua solo parzialmente le fasi del percorso risolutivo, tentando le soluzioni adatte Base 6 Non sa riconoscere i dati essenziali anche in situazioni elementari né impostare un semplice percorso Livello base non raggiunto 4/5 Individuare collegamenti e relazioni Individuare e rappresentare collegamenti e relazioni tra fenomeni, eventi e concetti diversi Individua in modo preciso e ordinato i collegamenti e le relazioni tra i fenomeni, gli eventi e i concetti appresi nelle diverse discipline. Li rappresenta in modo corretto Individua i collegamenti e le relazioni tra i fenomeni, gli eventi e i concetti appresi. Li rappresenta in modo corretto Individua i principali collegamenti tra fenomeni e concetti appresi. Li rappresenta in situazioni semplici Non sa collegare i concetti oggetto di studio Acquisire e interpretare l’informazione Distinzione di fatti e opinioni Sa distinguere in modo corretto e argomentato fatti e opinioni Sa distinguere in modo corretto fatti e opinioni In situazioni note e semplici distingue fatti e opinioni Non distingue la differenza tra fatti ed opinioni

55 RAPPORTI CON IL TERRITORIO
L’ Istituzione scolastica riflette le due anime dicotomiche del territorio in cui opera, delle quali una contrassegna il “Borgo Vecchio”, l’altra l’asse viario p.zza Castelnuovo-via P.pe di Belmonte, questo eclettismo è comunque vissuto, dalla scuola come risorsa. L’economia del quartiere (“Borgo Vecchio”) traeva linfa dalle attività commerciali e artigianali presenti in modo particolare all’interno del mercato del Borgo, molti magazzini, infatti, erano attrezzati per la costruzione di cassette di legno per il pesce o la frutta . Negli anni il quartiere ha subito un degrado che ha fortemente alterato lo stato di abitazioni, piazze e monumenti, visibile e quantificabile non solo sotto il profilo del valore storico e artistico, ma anche relativamente alla qualità della vita degli abitanti, spesso al di sotto degli standard minimi comunemente intesi. Il territorio non offre alcuna struttura di tipo ricreativo che possa accogliere i ragazzi nel tempo extra scolastico; la strada diviene, spesso, l’unico luogo d’incontro dove i ragazzi, precocemente, entrano in contatto con la “realtà di strada” e il mondo degli adulti. La popolazione lavorativa, a causa dell’alto tasso di disoccupazione, ricorre ai più vari espedienti per il mantenimento della famiglia, spesso numerosa, per cui, inevitabilmente, l’illegalità e l’illecito diventano il fondamento dell’economia di sostentamento di molti nuclei familiari. In questo contesto la scuola viene intesa come luogo meramente istituzionale e solo pochi ne riconoscono il ruolo educativo, necessario alla formazione del futuro cittadino. Ciò contribuisce ad incrementare il tasso di abbandono scolastico e la presenza di analfabeti e semianalfabeti anche tra i giovani. Ciò nonostante si possono scorgere piccoli segnali di ripresa economica nei quartiere “Libertà e Politeama” grazie al miglioramento ambientale (raccolta differenziata per lo smaltimento dei rifiuti) e dei servizi urbani (costruzione stazione della metropolitana e all’anello ferroviario) . Nel predetto territorio sono presenti molteplici servizi, attività commerciali e imprenditoriali in genere riferite al terzo settore, ricca la presenza di attività culturali, teatrali e ricreative. Dalla lettura del contesto urbano in cui insiste l’istituto comprensivo si evince il grado di complessità ed eterogeneità dell’utenza; per alcune famiglie l’Istituzione scolastica rappresenta, spesso, l’unica interfaccia esistente tra loro ed il territorio; la scuola si trova a dover fronteggiare situazioni di disagio causato da fattori di natura diversa, quali : difficoltà economiche, deprivazione culturale, deprivazione affettiva e, nel caso specifico dei ragazzi extracomunitari, sradicamento dalla propria cultura di appartenenza ed inserimento in una realtà totalmente nuova, diversa, spesso in antitesi con quella di origine per lingua, valori, stili di vita, norme sociali etc. Di contro, un’ulteriore fetta dell’utenza valorizza la progettualità della scuola, è attenta alla costruzione di un percorso formativo condiviso, offre spunti e stimoli per un continuo miglioramento qualitativo dell’offerta formativa. Le problematiche sopra citate, principalmente correlate all’integrazione degli immigrati, al sostegno economico e alle motivazioni culturali, vanno considerate come concause del fenomeno dell’insuccesso e della dispersione e qualificano la zona di pertinenza come “ a rischio di dispersione scolastica e ad alto flusso immigratorio”.

56 Organi interistituzionali
Centri Territoriali Risorse per l’Handicap ( CTRH) - interventi in ambito di integrazione scolastica al fine di migliorare servizi e razionalizzare risorse umane e finanziarie Progetto sperimentale in rete (R.E.P.) – prevenzione dispersione scolastica: monitoraggio, servizio psicopedagogico, piano regionale ricerca/azione per l’innalzamento delle competenze di base e per la formazione docenti. GLIS Il Gruppo di Lavoro di Istituto per l’integrazione scolastica ha competenze di tipo organizzativo, progettuale e valutativo, e di tipo consultivo per l’handicap G.O.S.P. - rappresenta il Gruppo Operativo di Supporto Psicopedagogico di scuola, i cui membri si interfacciano con le attività dell’Osservatorio di area, e in particolare con l’OPT., Operatore psicopedagogico di territorio

57 Associazioni Associazioni che promuovono e sostengono l’educazione alla legalità e la lotta alla dispersione scolastica: Arteca - progetto in C.L.A.S.S.E: counseling alunni e famiglie, orientamento alunni, laboratori scientifico multimediale , artistico espressivo, scrittura creativa e famiglie. Per esempio: laboratorio dinamiche di gruppo, sportello d’ascolto, attività di recupero rivolte ai drop-out, bricolage. AGe- progetto manipolativo creativo rivolto agli alunni. Associazione Rocco Chinnici- progetto “Meglio il lupo che il mafioso”. Libera, Addio Pizzo UISP Orto capovolto SCS- progetto orto (in ) colto. Associazione dilettantistica Nuova pallacanestro per l’avviamento al minibasket ed alla pallacanestro ( rivolta agli alunni della scuola Primaria). Associazione ASDC- taekwon-do, ITF Sicilia. US Palermo. CONI. Bowling. Associazione Scherma - progetto Scuola Azzurra Telecom (progetto per la realizzazione di un campetto di calcio) Associazioni, fondazioni ed enti finalizzati all’arricchimento dell’offerta formativa: Comune -"La mia scuola diventa Conservatorio" corsi di coro e percussioni per la scuola primaria e secondaria di primo grado. Miur- Potenziamento della pratica musicale e sperimentazione nella scuola primaria in attuazione del DM 8/2011. Amici della Musica. Orchestra Sinfonica Siciliana Rotary Così per gioco- laboratori di lettura e incontri con l’autore Fiori di Acciaio- percorsi di educazione alle pari opportunità Percorsi di lingua inglese con certificazione Trinity- liceo linguistico paritario J. Milton

58 Altri poli culturali Percorsi e laboratori didattici Musei
Galleria d’arte moderna Sant’Anna, Museo di Paleontologia e Geologia G. G. Gemmellaro Museo di Zoologia P. Doderlein Museo Archeologico Antonino Salinas Museo del Risorgimento V. E. Orlando Museo del mare Teatri Massimo Libero Biondo Garibaldi Cinema Attività di cineforum presso la multisala Politeama e in lingua francese presso i Cantieri Culturali alla Zisa. Biblioteche Biblioteca comunale Biblioteca comunale dei ragazzi Biblioteca centrale regionale Librerie Mondadori Feltrinelli Macaione- spazio cultura Modus Vivendi Canali di informazione Giornale di Sicilia e Repubblica, TGS, RAI 3, sito istituzionale della scuola

59 Forze dell’ordine Università
Collaborazioni con Carabinieri, Polizia, Guardia di Finanza, Vigili del Fuoco, in termini di progetti ed incontri, volti a sostenere ed incrementare la cultura della legalità e della sicurezza anche nel quadro dell’insegnamento di Cittadinanza e Costituzione. Università Università Bocconi di Milano- partecipazione concorso: Giochi matematici Università diPalermo - Educazione all’affettività : consapevolezza emotiva e qualità dell’integrazione in classe come indicatori di successo scolastico - Accoglienza degli studenti per l’espletamento del tirocinio - Orto botanico: percorsi didattici - Laboratorio didattico di entomologia - Laboratorio didattico sui fossili e i minerali ITASTRA - scuola di lingua italiana per stranieri

60 Scuole e reti Reti per l’Educazione Prioritaria (R.E.P.) – capofila I.C. Perez Calcutta Curricolo verticale - capofila I.C.S. Rapisardi Garibaldi Certificazione delle competenze – capofila D.D. Garzilli Sviluppo della metodologia CLIL – capofila D.D. De Gasperi Laboratori territoriali per l’occupabilità - Piano nazionale scuola digitale- capofila I.T.N. Gioeni Trabia “Teatro per tutti: dall’Albergheria allo Zen”- capofila L.S. Benedetto Croce Rete “Un animatore digitale in ogni scuola siciliana” – capofila Liceo classico Umberto I Rete “Note dal mondo” – capofila I.C.S. Politeama Rete “La scuola adotta le imprese” – capofila I.T.T. Vittorio Emanuele III A.S.P. Progetti e screening finalizzati alla promozione della salute Certificazione ed attività di supporto per alunni diversabili, con DSA e BES Attività di formazione e sensibilizzazione destinate al personale e all’utenza

61 COMUNE Centri religiosi
VIII Circoscrizione - Interventi a sostegno delle famiglie e del territorio Area scuola e realtà dell’Infanzia Mensa scolastica Progetto Pedibus : accompagnamento condiviso (Infanzia e Primaria) Progetto sperimentale in rete (R.E.P.) – prevenzione dispersione scolastica : monitoraggio, servizio psicopedagogico, piano regionale ricerca/azione per l’innalzamento delle competenze di base e per la formazione docenti. Progetto accoglienza post-scuola Progetto di ed. motoria per la scuola dell’infanzia Erogazione borse di studio. Erogazione servizio assistenti alunni H e operatori specializzati. Progetti di cittadinanza Edilizia scolastica - Manutenzione edifici scolastici Area cittadinanza sociale Segnalazione evasione e abbandono scolastico Richiesta intervento servizio di assistenza sociale per alunni e famiglie Segnalazione di minori ai fini dell’attivazione di un servizio educativo assistenziale di tipo semiresidenziale “Insieme per crescere”: ausilioteca Centri religiosi Partecipazione alla SS. Messa in occasione delle principali festività e offerta di generi alimentari ai meno abbienti nelle chiese del territorio: San Francesco di Paola Santi Pietro e Paolo Santa Lucia

62 ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE
ad indirizzo musicale “POLITEAMA” (ex La Masa – Archimede - Federico II) Scuola dell’infanzia - primaria - secondaria di I grado Prot.5604/B1 del A tutti i docenti in servizio nella scuola Alle famiglie e agli alunni Al personale amministrativo Al Direttore dei servizi Generali ed Amministrativi Al Consiglio di Istituto LORO SEDI Atto di indirizzo per le attività della scuola ai sensi del comma 14.4 art. 1 Legge 107 del 2015 Triennio IL DIRIGENTE SCOLASTICO, in conformità al D.Lgs. N. 165 del 2001, così come modificato dal D.Lgs.N. 150 del 2009 e ai sensi del comma 14.4, art.1, della Legge N. 107 del 2015 nel quale è previsto che il D.S. assegni gli obiettivi da conseguire e impartisca direttive di massima in previsione dell’imminente avvio dell’anno scolastico, INDICA con il presente ATTO DI INDIRIZZO le linee di fondo e gli orientamenti attuativi in ordine al Piano Triennale dell'Offerta Formativa, inteso come sistema dei diversi percorsi organizzati miranti a conseguire gli obiettivi istituzionali e quelli propri di sviluppo e di significativa identità della nostra scuola sul territorio. Le iniziative da attuare, a seguito delle riflessioni suggerite dal Rapporto di Auto Valutazione (R.A.V) necessitano di un nuovo contesto comunicativo capace di determinare un processo di miglioramento e produrre una nuova e più completa Offerta Formativa. La nostra scuola ha intrapreso un percorso di crescita e miglioramento continuo che dobbiamo saper leggere e osservare in una prospettiva necessariamente dinamica che coinvolge più soggetti, appare fondamentale, quindi, organizzare la scuola in alleanza ed interazione funzionale con la famiglia e l'extra-scuola, promuovere attività organizzate e manifestazioni in collaborazione con Enti, Associazioni, soggetti esterni esperti del mondo della cultura ecc., dare ampia rappresentanza nelle iniziative locali, regionali, nazionali. Il presente Atto costituisce l'indirizzo relativo al P.O.F. TRIENNALE 2015/2018 che configura un modello di scuola unitario nell'ispirazione pedagogica, nella scelta curricolare/progettuale, nel sistema di verifica e valutazione, con una programmazione didattica curata per aree/dipartimenti disciplinari e ambiti in continuità per i bambini/e ed i ragazzi/e frequentanti l’istituzione scolastica. L'approccio metodologico-organizzativo è di tipo sistemico: si fonda su studi, teorie ed esperienze che evidenziano una significativa soddisfazione laddove si pone l'apprendimento al centro della cultura organizzativa (learning organization); considera l'organizzazione come comunità di pratiche che condivide le conoscenze e le competenze disponibili al suo interno, le sviluppa e le implementa rendendole patrimonio comune; utilizza l'errore come fattore di problematicità per la ricerca di altre soluzioni/percorsi.

63 Questa visione organizzativa prevede una leadership diffusa al fine di valorizzare ed accrescere la professionalità dei singoli e dei gruppi, che faccia leva su competenze, capacità, interessi, motivazioni attraverso la delega di compiti ed il riconoscimento di spazi di autonomia decisionale e di responsabilità Le Linee di Indirizzo di seguito indicate hanno origine: dal continuo percorso di riflessione analitica e dal confronto intrapreso dalla scrivente con il Collegio Docenti e con il Consiglio di Istituto; dalla elaborazione e successiva condivisione del Rapporto di autovalutazione (RAV) dal quale sono emersi punti forti ma anche punti deboli/criticità letti come priorità, che vanno assunti in un Piano di miglioramento che coinvolga tutti gli attori del sistema scuola: alunni, docenti, genitori, portatori di interesse e che si traducano nei consequenziali obiettivi di processo. Il Dirigente Scolastico, cui attiene la responsabilità dei risultati, indica pertanto con il presente Atto d'Indirizzo, gli obiettivi strategici DI MIGLIORAMENTO per tutto il sistema scuola da perseguire per il triennio e che saranno assunti quali indicatori per ogni attività della scuola: Ridurre la percentuale dei non ammessi per non validità dell’anno scolastico (superamento del limite max di assenze consentite dalla normativa vigente); Abbattere il tasso di abbandoni ed insuccessi e combattere la dispersione; Valorizzare e promuovere linguaggi, culture, identità e potenziare le azioni di inclusività per tutti gli alunni/e con problemi di apprendimento; Sperimentare un curricolo per competenze espressione autentica della continuità orizzontale e verticale dell’istituto comprensivo. Innalzamento della qualità della didattica e miglioramento degli esiti scolastici attraverso attività di formazione per il personale docente coerenti con il Poft e ralative in primis alle nuove tecnologie. Potenziare la didattica per competenze; Implementare la cultura delle relazioni e la cultura di rete. Potenziare i livelli di sicurezza e prevenzione degli infortuni; Migliorare il piano delle performance amministrative e gestionali e rendere più efficienti i sevizi resi attraverso la semplificazione e la trasparenza dei processi e l’implementazione di metodologie/ prassi innovative; Sviluppo della competenze chiave di Cittadinanza”; Quanto sopra premesso, il Collegio Docenti, tenuto conto, comunque, dell’ impegno profuso negli anni scolastici passati e dell’impegno necessario nell'anno scolastico che sta iniziando, dovrà agire per:

64 superare una visione individualistica dell'insegnamento per favorire cooperazione, sinergia, trasparenza e rendicontabilità; individuare gli aspetti irrinunciabili del percorso formativo ed esplicitare i relativi standard di processo in sede di dipartimenti e gruppi disciplinari; tenere sempre in conto che i linguaggi delle discipline sono strumenti di accesso alla conoscenza; mantenere coerenza tra le scelte curricolari, le attività di recupero/sostegno/potenziamento, i progetti di ampliamento dell'offerta formativa, le finalità e gli obiettivi previsti nel POF al fine di assicurare unitarietà dell'offerta formativa e, il più possibile, congruenza ed efficacia dell'azione didattica ed educativa complessiva; prevedere forme di documentazione, pubblicizzazione e valorizzazione delle buone pratiche messe in atto da singoli o gruppi di docenti e dei prodotti/risultati degli alunni; prendere in seria ed operativa considerazione sperimentazioni ed innovazioni didattiche, anche nell'ottica di integrare le tecnologie più complesse nella pratica di classe; rendere i gruppi di lavoro collegiali: OO.CC, Team, equipe pedagogiche, dipartimenti disciplinari luoghi di riflessione e di scelte culturali all'interno della cornice istituzionale (le Indicazioni, che debbono essere conosciute da ciascun docente in modo approfondito), di confronto metodologico, di produzione di materiali, di proposte di formazione/aggiornamento, di individuazione degli strumenti e modalità per la rilevazione degli standard di apprendimento; tenere in dovuta considerazione gli allievi/e con Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA), Bisogni Educativi Speciali (BES), Diversamente Abili (HC) e gli alunni stranieri; offrire pari opportunità: supportare gli alunni/e di talento anche grazie a percorsi individualizzati; proseguire ed implementare le attività di continuità/orientamento; rendere i Consigli di Classe luoghi di condivisione delle proposte didattiche per la classe, del raccordo educativo e dell'analisi dei problemi/soluzioni della classe e del singolo allievo/a; interiorizzare finalità, norme e procedure relative alla sicurezza degli ambienti ed alla salute dei lavoratori e degli studenti, in un'ottica educativa di diritti/doveri di cittadinanza; tendere ad uniformare i comportamenti di ciascuno ai diritti/doveri di convivenza civile e cittadinanza nella consapevolezza che la prassi quotidiana influisce sugli alunni molto più della teoria; Pertanto il Collegio Docenti, nell'ambito delle proprie competenze tecniche e culturali, terrà conto di quanto indicato nel predisporre il POFT: individuare le aree per le funzioni strumentali; adottare iniziative per l'inclusione, l’integrazione e la differenziazione dei percorsi di tutti gli alunni/e con particolare riferimento agli alunni/e con disabilità, con disturbi specifici di apprendimento e portatori di bisogni educativi speciali; proporre attività per l'ampliamento delle attività formative prettamente curricolari ed extracurricolari; approvare il piano di formazione e aggiornamento per l'arricchimento delle competenze professionali; sostenere i processi di miglioramento attraverso il monitoraggio e l’osservazione dei processi; .adottare prassi e metodologie innovative

65 Le Funzioni Strumentali deliberate dal Collegio Docenti, i Collaboratori individuati dal
Dirigente Scolastico, i Fiduciari di sede, i Coordinatori di Classe, i Responsabili di Laboratorio e tutte le altre figure di sistema individuate, costituiranno i nodi di raccordo tra l'ambito gestionale e l'ambito didattico. Il D.S. sarà garante del rispetto delle norme e dei regolamenti, l'imparzialità di trattamento, la correttezza procedurale, attento ascolto e fattiva collaborazione, impegno nell'affrontare incertezze, imprevisti, problemi. Si chiede altrettanto a tutti i professionisti di questo Collegio e a tutti i soggetti coinvolti. I contesti locali in cui la scuola opera, particolarmente diversificati considerata la complessità dell’Istituto e la diversa espansione territoriale, mostrano caratteri di eterogeneità sociale che se, da un lato, rappresentano un parametro di confronto e di crescita culturale, dall'altro, se non mediata da una riflessione critica che pone in essere azioni mirate, possono divenire portatrici di destabilizzazione anche valoriale. Le situazioni problematiche che emergono dai contesti di riferimento, ma anche le potenzialità e le positività in esso presenti, impongono scelte precise: scelte culturali, etiche, pedagogiche, metodologico-didattiche, progettuali, organizzative su cui costruire il P.O.F.T. e da cui dedurre la definizione inequivocabile e realistica degli obiettivi che si intendono raggiungere. Le nostre scelte pedagogiche si sostanziano in: Rispetto del valore di “persona” e alleanza scuola-famiglia; Formazione alla cittadinanza attiva e sviluppo delle abilità pro-sociali, “Sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica attraverso la valorizzazione dell’educazione interculturale e alla pace, il rispetto delle differenze e il dialogo tra le culture, il sostegno dell’assunzione di responsabilità nonché della solidarietà e della cura dei beni comuni e della consapevolezza dei diritti e dei doveri, potenziamento delle conoscenze in materia giuridica ed economica finanziaria e di educazione all’auto imprenditorialità” (Art 1 comma 7, lettera d,Legge 107 del 13 Luglio 2015) ; Integrazione/inclusione; Didattica per competenze; Orientamento e sviluppo dell’alunno come “persona”; Le scelte progettuali riguardano: L'attuazione di progetti caratterizzanti e costitutivi dell'identità della scuola sul territorio. L'apertura a nuovi progetti che rispondono al principio della significatività dell'ampliamento dell'offerta formativa e non si configurino, invece, come forma qualunquistica di progettualità diffusa (non la scuola dei progetti, ma il progetto della scuola); La scelta e la valutazione dei progetti extra curricolari, nel rispetto dei criteri dati dal Collegio dei Docenti e delle opzioni pedagogiche dei docenti in merito alle attività da offrire e in presenza di risorse umane, strutturali e finanziarie che ne rendano fattibile l'attuazione.

66 Le scelte organizzative interessano:
Attivazione di percorsi didattici differenziati con attenzione particolare ai casi di handicap e svantaggio. Flessibilità, diversificazione, efficienza ed efficacia del servizio scolastico. Processo di informatizzazione della scuola; gestione e aggiornamento del sito WEB. Protocolli di intesa ed accordi di rete con Enti e Istituzioni presenti sul territorio per la realizzazione di progetti coerenti con il presente atto di indirizzo. Sistema di autovalutazione e di miglioramento. Socializzazione degli apporti organizzativi dell'ufficio di segreteria a tutte le componenti della scuola nell’ottica di un'organizzazione del lavoro coordinata e integrata . Quanto fin qui espresso costituisce l'indirizzo cui agganciare nel più ampio consenso il processo di insegnamento - apprendimento e delinearne il percorso all'interno di una comune visione di valori, idee, costrutti, modelli e pratiche didattiche che guideranno l'agire collettivo. In merito ai servizi generali e amministrativi, il dirigente scolastico, ai sensi dell'art. 25 comma 5 del D. Lgs. n. 165/2001, fornisce al D.S.G.A., nel rispetto della discrezionalità propria dell'ambito della sua direzione, le direttive di massima che costituiscono linee di guida, di condotta e di orientamento preventivo sullo svolgimento della sua diretta attività e del restante personale A.T.A. posto alle sue dirette dipendenze. Il lavoro che ci attende sarà impegnativo ma utile a dare alla nostra scuola risalto e valore aggiunto. Per questo la scrivente desidera anticipatamente ringraziare tutto il personale docente e non che, con impegno e senso di responsabilità, permetterà la realizzazione degli obiettivi fissati. Il presente Atto, costituisce, per norma, atto tipico della gestione dell'istituzione scolastica in regime di autonomia ed è: acquisito agli atti della scuola, pubblicato sul sito web; affisso all'albo, reso noto ai competenti Organi collegiali.

67 PIANO DI MIGLIORAMENTO
ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE ad indirizzo musicale “POLITEAMA” (ex La Masa – Archimede - Federico II) Scuola dell’infanzia - primaria - secondaria di I grado Via Pier delle Vigne, 13 – Palermo C.F   - Telefono 091/ – fax 091/304720 – PEC .istruzione.it Sito web: PIANO DI MIGLIORAMENTO PRIMA SEZIONE ANAGRAFICA ISTITUZIONE SCOLASTICA Nome Istituto comprensivo statale ad indirizzo musicale POLITEAMA, Palermo Codice meccanograficoPAIC890009 RESPONSABILE DEL PIANO (DS) Cognome e Nome Filippone Virginia Telefono istruzione.it REFERENTE DEL PIANO Cognome e Nome Chinnici Valentina Telefono Ruolo nella scuola: docente di lettere a tempo indeterminato, F.S. Ptof curricolo e autovalutazione COMITATO DI MIGLIORAMENTO Dirigente Scolastico : dott.ssa Virginia Filippone, referente del Comitato di miglioramento Gruppo di miglioramento Il gruppo di miglioramento coincide con il gruppo Funzione strumentale Ptof, curricolo e autovalutazione Prof.ssa Alabastro Irene - cattedra di lettere Prof.ssa Brigaglia Paola - cattedra di matematica e scienze Prof.ssa Chinnici Valentina - cattedra di lettere Prof.ssa Chianello Patrizia - cattedra di inglese Prof.ssa Vaccarello Maria Anna - collaboratore vicario Ins. Barone Barbara - docente di scuola infanzia, posto comune Ins. Coscarella Valeria - docente di scuola primaria, posto comune Ins. Inguaggiato Sabina - docente di scuola primaria, posto comune. DURATA DELL’INTERVENTO IN MESI: le azioni, tenuto conto della tempistica di stesura/approvazione del presente Piano, cominceranno a dispiegare i Ioro effetti a partire dal mese di Gennaio. Si prevede una durata delle azioni nel lungo periodo che pertanto, con le dovute revisioni e gli eventuali aggiustamenti, sarà triennale così come triennale è il Ptof. RISORSE DESTINATE AL PIANO: vedi budget complessivo piano

68 SECONDA SEZIONE ELABORARE UN PIANO DI MIGLIORAMENTO BASATO SUL RAPPORTO DI AUTOVALUTAZIONE SCENARIO DI RIFERIMENTO L’Istituto Comprensivo statale ad indirizzo musicale “POLITEAMA“ si trova nella VIII Circoscrizione, una zona centrale della città, tra il quartiere “Borgo Vecchio“ ed i quartieri “Libertà e Politeama”. Si tratta di un territorio il cui tessuto sociale, culturale ed economico è fortemente eterogeneo e stratificato. La Sede centrale “Federico II” e il plesso “G. Serpotta” operano nel quartiere “Borgo Vecchio”: trattasi di una porzione di territorio identificata come “area a rischio” caratterizzata da svantaggio socio-economico-culturale, precarietà, considerevole percentuale di attività illegali, alto tasso di dispersione scolastica, forte flusso migratorio. Rilevante è la presenza sul territorio di persone che non hanno completato il ciclo dell’obbligo scolastico; permane una fascia di analfabetismo. Il plesso “G. La Masa”ed il plesso “Archimede”, invece, operano nella zona del Politeama ed intorno ai due assi viari storici di Via Libertà e Via Principe di Belmonte: una zona ricca di sollecitazioni e servizi vari. L’utenza scolastica è molto eterogenea, perlopiù riconducibile a famiglie di ceto medio e medio-alto. In genere gli studenti sono residenti nel territorio circostante; fa eccezione un certo numero di ragazzi/e provenienti da quartieri lontani perché i genitori lavorano presso uffici o attività commerciali ubicati nella zona della scuola. Il quartiere è interessato da fenomeni di immigrazione dai paesi extracomunitari e comunitari pari a circa il 16% della popolazione scolastica. La cultura di origine di questi studenti, che la scuola valorizza, diventa centro d'interesse pedagogico e modello culturale da integrare senza annullarne le caratteristiche e la peculiarità nel rispetto dei valori comuni condivisi. I paesi di provenienza sono 22 in tutto, appartenenti a Europa, America, Africa e Asia. Tale analisi fa emergere da un lato l’esigenza di promuovere l’educazione alla cittadinanza attraverso la valorizzazione dei percorsi di educazione alla legalità, all’intercultura, all’ambiente, alla salute, nonchè il bisogno di diffondere e potenziare l’insegnamento delle tecnologie informatiche, dell’attività motoria e sportiva, dell’inglese e dell’italiano come seconda lingua; dall'altro lato emerge l'esigenza di valorizzare le eccellenze e di proporre un'offerta formativa che sia qualitativamente alta. Nel contempo è avvertita l’esigenza di costruire ed alimentare la continuità orizzontale con le famiglie per le quali la scuola deve porsi come reale punto di riferimento educativo, culturale e sociale, all’interno del quale si interagisce e si collabora, in vista della costruzione di percorsi formativi condivisi che permettano a ciascun alunno la possibilità di costruire il proprio progetto di vita. La popolazione scolastica in data consta di 1104 alunni di cui: 202 alunni di scuola dell’infanzia – 105 plesso La Masa e 97 plesso Serpotta 570 alunni di scuola primaria – 406 plesso La Masa , 1 istruzione domiciliare plesso La Masa, 163 plesso Serpotta 331 alunni scuola secondaria di I grado plesso Archimede, 106 plesso Federico II e 11 istruzione cogestita.

69 DAL RAV AL PIANO DI MIGLIORAMENTO CONTESTO E RISORSE
ESITI La forte presa di coscienza della complessa realtà del territorio e delle sue esigenze ha portato a rimodulare strategie e attività scolastiche per garantire un equo e positivo raggiungimento dei risultati; congiuntamente si è investito sulla formazione e l’aggiornamento del corpo docente, per ampliarne competenze e conoscenze. Nonostante le strategie attuate e le risorse investite permangono delle criticità in quanto la scuola perde alcuni studenti nel passaggio da un anno all'altro, ci sono alcuni trasferimenti e abbandoni. La distribuzione degli studenti per fasce di voto evidenzia una concentrazione nella fascia media. Il punteggio di italiano e matematica alle prove INVALSI è in linea con quello di istituzioni scolastiche con background socio-economico e culturale simile. La varianza tra classi in italiano e in matematica è uguale o di poco superiore a quella media, i punteggi delle classi non si discostano molto dalla media della scuola, anche se ci sono casi di singole classi in italiano e matematica che si discostano in negativo. La riflessione sui risultati degli studenti nelle prove INVALSI deve essere approfondita. Il dato riferito è parziale causa mancata generalizzazione della partecipazione alle prove da parte di tutte le classi interessate. Il livello delle competenze chiave e di cittadinanza conseguito dagli studenti è buono; le competenze sociali e civiche sono adeguatamente sviluppate (collaborazione tra pari, responsabilità e rispetto delle regole) ma sono presenti alcune situazioni (classi, plessi, ecc.) nelle quali le predette competenze sono scarsamente o affatto sviluppate. La maggior parte degli studenti raggiunge una adeguata o sufficiente autonomia nell'organizzazione dello studio e nell'autoregolazione dell'apprendimento ad eccezione di una minoranza. La scuola adotta criteri comuni per la valutazione del comportamento, ma deve perfezionare gli strumenti atti a valutare le competenze chiave e di cittadinanza; va altresì attivata un’azione di monitoraggio degli esiti degli alunni nel primo biennio del secondo ciclo d'istruzione in quanto non si è in possesso del dato della scuola sec. di II grado utile a ricostruire un profilo completo dell’alunno al termine dell’obbligo formativo. Si evidenzia l'ottimo risultato all'interno del comprensivo nel passaggio tra primaria e secondaria. Opportunità • Ubicazione privilegiata • Presenza dei servizi del terzo settore • Ricchezza di stimoli culturali-ricreativi • Vicinanza ai luoghi d’interesse culturale • Possibilità di collaborazioni plurime Vincoli • Costi dei servizi e delle attività offerte dal territorio non sostenibili almeno dal 70% delle famiglie • Lontananza degli impianti sportivi e assenza di aree verdi per le attività ricreative dell’utenza • Degrado urbano • Alto indice di disoccupazione e alto tasso di criminalità • Titolo culturale del 40% dei genitori Parziale adeguamento degli edifici alle norme di sicurezza con conseguente limitazione nell'uso degli spazi scolastici.

70 Risultati scolastici Punti di forza - Diminuzione della dispersione scolastica rispetto all’a.s (percentuale di diminuzione del 50%); - Attività di recupero per gli alunni con carenze di base e potenziamento per fasce di livello; - Attività per piccoli gruppi per l’inclusione degli alunni con difficoltà di apprendimento o stranieri. - Condivisione e trasparenza degli strumenti di verifica/valutazione. Punti di debolezza -Scarsa collaborazione con alcune famiglie particolarmente disagiate sul piano socio-economico e culturale. - Esiti scolastici inficiati dalle problematiche del territorio. - Esiti scolastici collocati nella fascia media Risultati nelle prove standardizzate nazionali Punti di forza I risultati sono disponibili a tutti al fine di condividere punti deboli e aspetti forti dell’attività dell’Istituzione scolastica. Una fascia dell'utenza si colloca al di sopra delle medie regionali. Punti di debolezza La riflessione sulle prove INVALSI, non essendo condivisa a tutti i livelli, non è condotta in modo sistematico. Disomogeneità degli esiti fra i plessi. L'esito generale sia in italiano che in matematica dovrà essere migliorato. Competenze chiave di cittadinanza Punti di forza Grande impegno da parte della scuola e di tutti i suoi settori formativi nella promozione di interventi finalizzati all’acquisizione delle competenze chiave e di cittadinanza • Sviluppare competenze di cittadinanza ha avuto una ricaduta di carattere più ampio sulle strategie e sulle pratiche valutative della scuola, anche in altri ambiti curricolari. Punti di debolezza • La valutazione delle competenze chiave di cittadinanza richiede un lavoro di riflessione sistematica per la stesura di rubriche oggettive di valutazione. • Alto numero di rapporti e sanzioni disciplinari. • Insufficienze nel voto di condotta/comportamento Risultati a distanza Punti di forza • Pratica efficace della continuità educativa all’interno dell’istituto • Nel passaggio da un ordine all’altro si registra un significativo miglioramento degli esiti della valutazione. • Numero degli alunni non ammessi alla classe successiva in linea con i dati registrati a livello nazionale e regionale. • Il 90% degli alunni segue il consiglio orientativo. Punti di debolezza Non viene monitorato l’esito degli alunni dopo la conclusione del primo ciclo d’istruzione: pertanto non può essere valutato il successo scolastico degli alunni che concludono l'obbligo formativo, che hanno seguito il consiglio orientativo.

71 PROCESSI PRATICHE EDUCATIVE E DIDATTICHE
La scuola ha un proprio curricolo che deve comunque essere rivisitato. Sono definiti i profili di competenze per le varie discipline e anni di corso ed i modelli di certificazione delle competenze in uscita. Le attività di ampliamento dell'offerta formativa figurano nel Pof. L'organigramma prevede referenti e/o gruppi di lavoro sulla progettazione didattica e/o la valutazione degli studenti e dipartimenti disciplinari o docenti incaricati di curare specifici settori. La progettazione didattica periodica viene effettuata in modo condiviso per ambiti disciplinari e coinvolge un buon numero di docenti di varie discipline e di più indirizzi e ordini di scuola. I criteri di valutazione sono comuni e definiti collegialmente, anche se solo in alcuni casi sono utilizzate prove standardizzate comuni per la valutazione. La progettazione di interventi specifici a seguito della valutazione degli studenti è sistematica. L'organizzazione di spazi e tempi risponde solo parzialmente alle esigenze di apprendimento degli studenti. Gli spazi laboratoriali sono usati, anche se in misura minore rispetto alle loro potenzialità. La scuola incentiva l'utilizzo di modalità didattiche innovative ma limitatamente ad alcuni aspetti o ad alcune discipline o anni di corso: è necessario che l'innovazione sia supportata dal possesso di adeguate competenze da parte di tutti i docenti. L'eterogeneità dell'utenza determina una disomogeneità che è particolarmente evidente nei processi di gestione dei conflitti con gli studenti e negli esiti delle soluzioni/strategie adottate in ordine agli stessi che non sempre risultano efficaci nonostante le regole di comportamento siano chiaramente definite. Le attività di inclusione sono efficaci e vengono costantemente monitorate. La scuola promuove il rispetto delle differenze e della diversità culturale. La differenziazione dei percorsi didattici in funzione dei bisogni educativi degli studenti è piuttosto strutturata e diffusa nel lavoro d'aula e gli interventi posti in essere risultano efficaci; in generale le attività didattiche sono di buona qualità, anche se alcuni aspetti possono essere migliorati. Gli obiettivi educativi sono definiti e sono presenti, in alta percentuale, modalità di verifica degli esiti. Per una porzione dell'utenza la parziale efficacia degli interventi educativi e didattici pianificati e realizzati è determinata dalla necessità di un'azione congiunta con le risorse del territorio al fine di farsi carico delle problematiche dell'alunno nella sua interezza. Le attività di continuità e di orientamento sono ben strutturate. La collaborazione tra i docenti di ordini di scuola diversi è consolidata. Varie sono le attività realizzate, finalizzate ad accompagnare gli studenti nel passaggio da un ordine di scuola all'altro, che coinvolgono anche le famiglie. Vengono inoltre attuati percorsi finalizzati alla conoscenza di sè e delle proprie attitudini ed attività di orientamento alle realtà produttive e professionali del territorio. La scuola monitora i risultati delle proprie azioni di orientamento eccetto che nel passaggio alla scuola secondaria di II grado. Un buon numero di famiglie e studenti segue il consiglio orientativo.

72 Curricolo progettazione e valutazione
Punti di forza Attività di formazione in itinere sul curriculo verticale Aderenza del curriculo ai bisogni e al contesto Condivisione delle scelte operative relative al curriculo Punti di debolezza Necessità di elaborare un curriculo verticale comune e snello. Difficoltà di gestione degli interventi personalizzati da parte dei docenti, considerata la molteplicità delle criticità presenti nella stessa classe. Progettazione didattica Punti di forza I docenti si riuniscono regolarmente nei dipartimenti disciplinari e nei Consigli di classe/interclasse/intersezione Punti di debolezza Dispersione del lavoro svolto in team Difficoltà nel concretizzare le numerose proposte emerse nelle riunioni. Assenza di oggettivi per la revisione periodica della progettazione. Valutazione degli studenti Punti di forza Utilizzo di criteri valutazione comuni in tutti gli ordini di scuola. Informatizzazione della pratica valutativa. Aggiornamento costante degli indicatori. Punti di debolezza Definizione di prove strutturate condivise, per la scuola Secondaria di primo grado, anche in fase di valutazione intermedia e finale. Assenza di valutazioni autentiche e rubriche di valutazione. Ambiente di apprendimento: dimensione organizzativa Punti di forza Flessibilità nell'uso degli spazi e dei tempi della didattica Pianificazione intenzionale degli spazi e dei tempi Ricorso ai Fesr per l'incremento delle dotazioni strumentali. Punti di debolezza Necessità di incrementare e sostituire i sussidi e le dotazioni strumentali della scuola Scarso turn over

73 Ambiente di apprendimento: dimensione relazionale
Punti di forza Forte impegno dell’istituzione scolastica nell’educazione alla legalità ed alla cittadinanza. Attenzione dei docenti al vissuto dell’utenza, disponibilità all’ascolto e condivisione delle situazioni problematiche sia rispetto al vissuto che alle soluzioni/strategie da adottare. Alta percentuale delle azioni costruttive ed interlocutorie, nella scuola secondaria di I grado rispetto al dato provinciale, regionale e nazionale. Punti di debolezza Pur essendo diffuse le attività e i progetti mirati, attivi nelle classi che presentano situazioni conflittuali, gli esiti non sono quelli sperati, anche perché la relazione con le famiglie resta problematica, pertanto risulta alta la percentuale degli studenti sospesi. Per gli alunni che vivono una condizione di alto disagio la scuola necessita di un supporto sinergico con le agenzie presenti sul territorio che con gli Enti locali premesso che la problematica scolastica, che si esprime in comportamenti oppositivi e aggressivi è espressione di un disagio socio-economico- familiare-culturale che può e deve essere affrontato attraverso un lavoro interistituzionale. Necessità di una formazione continua del personale docente sulle tematiche inerenti alla gestione del disagio, del conflitto, della relazione e, soprattutto, di una didattica innovativa. Inclusione e differenziazione Punti di forza Sinergia di azioni e di interventi grazie al supporto dato alle stesse dal DS ed alla disponibilità del personale alla collaborazione Apertura al territorio e alla diversificazione del curriculo Disponibilità di buona parte del personale all'innovazione e al cambiamento Punti di debolezza Necessità di strutturare, facilitare e sostenere nel lavoro d’aula gli alunni con difficoltà di apprendimento per carenza di risorse umane e materiali Scarsa collaborazione da parte delle famiglie Assenza di un servizio di consulenza psicologico costante e gratuito Recupero e potenziamento Punti di forza I processi in generale sono ben consolidati e le azioni rivolte agli alunni con difficoltà risultano diversificate ed efficaci, le strategie utilizzate adeguate. Disponibilità di buona parte del personale all'innovazione e al cambiamento Supporto del Ds alle attività proposte. Punti di debolezza Insufficiente collaborazione con le famiglie e con il territorio per il recupero degli alunni svantaggiati Scarsa incentivazione e valorizzazione dei livelli di eccellenza Necessità di incrementare il lavoro didattico per gruppi di livello e classi aperte

74 PRATICHE GESTIONALI ED ORGANIZZATIVE
Continuità ed orientamento Punti di forza La scuola organizza attività comuni tra i diversi ordini di scuola, soprattutto in fase di formazione classi, monitorando i risultati degli studenti nel passaggio da un ordine di scuola ad un altro. In progress una sperimentazione sulla costruzione di un curriculo verticale La scuola realizza percorsi di orientamento con soggetti esterni e con gli Istituti superiori per dare ai ragazzi gli strumenti per la comprensione di sé e delle proprie inclinazioni. Punti di debolezza Non ci sono stati incontri fra gli insegnanti della primaria e della secondaria per definire le competenze in uscita e in entrata. Insufficiente collaborazione con le scuole secondarie di secondo grado limitato al solo periodo delle iscrizioni da cui consegue l’assenza di un monitoraggio degli studenti in prosecuzione del loro percorso nel biennio di scuola superiore. Non è stato predisposto nessun modulo articolato per il consiglio orientativo da consegnare agli studenti. PRATICHE GESTIONALI ED ORGANIZZATIVE Sia pure in presenza di indicazioni esplicite e conseguenti azioni circa la mission dell'istituzione scolastica e gli obiettivi ad essa correlati, una gestione collegiale e trasparente, una funzionale organizzazione delle risorse umane ed un'altrettanto funzionale gestione delle risorse economiche, seppur nella loro inadeguatezza, emergono ancora dei punti di debolezza da superare. Essi fanno principalmente riferimento al processo di costruzione di un'identità comune, processo ancora in fieri, conseguente a due successive operazioni di dimensionamento, e complicato dalla forte differenza del contesto socio-economico-culturale e dell’utenza dei quattro plessi di cui si compone l’Istituto comprensivo, nonché dalla necessità di reperire finanziamenti aggiuntivi oltre a quelli provenienti dal Miur. L'istituzione scolastica è sensibile al bisogno di formazione del personale e pianifica, pertanto, adeguate attività di formazione che trovano riscontro positivo presso i fruitori. L'organizzazione ruota intorno a gruppi formali ed a figure appositamente investite e, nell'assegnazione degli incarichi, si tiene conto dell'esperienza maturata, delle competenze possedute e delle attività formative seguite: ciò al fine di ottimizzare la gestione delle risorse umane ed avere una ricaduta positiva sul servizio scolastico. E' però necessario che il personale maturi una cultura del turn over e che ci sia un’adeguata partecipazione da parte di tutti i docenti e non soltanto di un gruppo seppure corposo. La scuola promuove lo scambio tra docenti, ma il confronto professionale deve essere incrementato e così pure la condivisione di materiali e documenti prodotti dai gruppi formali o dalle figure ad hoc. La scuola partecipa a reti e ha collaborazioni, con soggetti esterni, adeguatamente integrate con l'offerta formativa, è partecipe a momenti di confronto con i soggetti presenti nel territorio per la promozione delle politiche formative. La scuola coinvolge i genitori a partecipare alle sue iniziative, raccoglie le idee e i suggerimenti dei genitori ma nella relazione con una parte di essi presenta qualche punto di debolezza e necessita miglioramento. Nel complesso l'interazione con il territorio è positiva.

75 Orientamento strategico ed organizzazione della scuola
Punti di forza Proiezione efficace dell’immagine della scuola all’esterno. La Leadership diffonde e comunica la mission, i valori, le strategie, i piani della scuola, è coinvolta in prima persona e agisce come modello di riferimento per una cultura della qualità. ll DS ha impostato l’organizzazione e l’ha dotata di strumenti e procedure funzionali al POF, fornendo indicazioni a tutto il personale sul percorso formativo da realizzare e definendo gli ambiti di competenza, le matrici di responsabilità e gli incentivi economici nell’ottica di una Leadership diffusa con il compito di promuovere, guidare, orientare e migliorare l’organizzazione e promuovere la cultura dell'innovazione e delle scelte condivise operate, queste ultime, tenendo conto delle esigenze prioritarie. Punti di debolezza Scarso turn over, impatto negativo delle assenze dei docenti sull'organizzazione e senso di collegialità non pienamente esercitato. Necessità di migliorare la comunicazione interna tenuto conto, soprattutto, della complessità dell'istituzione scolastica costituita da più sedi fisiche Contrazione delle risorse economiche, difficoltà di trovare/attirare finanziamenti e conseguente modalità di gestione delle risorse finanziarie limitata a quelle standard previste dall’ordinamento scolastico. Sviluppo e valorizzazione delle risorse umane: formazione Punti di forza • Pluralità di interessi e di percorsi formativi, che il DS supporta, e condivisione di materiali ed esperienze, attraverso il sito della scuola; • Lavori di gruppo per l’elaborazione di documenti comuni e positiva collaborazione tra i vari ordini di scuola. • Informatizzazione di alcune prassi e procedure anche relative alla comunicazione interna. Punti di debolezza • Coinvolgimento parziale del corpo docente: un cospicuo gruppo ha partecipato a diverse attività di formazione, un gruppo più ristretto a nessuna. • Maggiore partecipazione di tutto il personale che, pur condividendo gli obiettivi dell’organizzazione, non riesce a contribuire in modo significativo • Un gruppo di docenti deve ancora acquisire competenze informatiche adeguate, quindi vanno potenziati gli interventi formativi finalizzati alla diffusione all’interno della scuola della cultura dell’innovazione e modernizzazione Sviluppo e valorizzazione delle risorse umane: valorizzazione delle competenze Punti di forza Trasparenza amministrativa ed assegnazione in modo collegiale di compiti e di responsabilità alla luce delle politiche/scelte deliberate dal e nel Collegio Docenti Valorizzazione delle competenze/attitudini/specificità del personale ed elevata percentuale di persone che ricopre incarichi funzionali al Pof. La scuola attua linee di condotta che tendono a correlare i bisogni del personale con le aspettative dei portatori d’interesse ed effettua una comparazione e bilanciamento tra compiti affidati e responsabilità assegnate Punti di debolezza Coinvolgimento complessivo del personale Attuazione di una politica di rotazione dei ruoli per estendere efficacemente il concetto di emporwerment superando le resistenze e le reticenze di parte del personale all'assunzione di incarichi Uso poco frequente dell'area riservata del sito e della sezione dedicata, segno che la condivisione tra docenti di materiali e strumenti deve ancora migliorare.

76 Collaborazione tra insegnanti
Punti di forza La scuola pianifica degli incontri istituzionali per verificare il livello e il grado raggiungimento degli obiettivi. Condivisione di scelte e di percorsi attraverso la costituzione di gruppi formali e figure ad hoc La Dirigenza promuove il dialogo ed incoraggia il lavoro di gruppo e coinvolge il personale e i suoi rappresentanti nella definizione dei processi. Punti di debolezza Manca in parte del personale una piena e concreta motivazione al confronto rifiutando così forme di empowerment. Predisporre momenti di incontro con il personale ATA e lo staff al fine di comunicare i punti di criticità emersi nei processi di autoanalisi attivati dall’istituzione e di progettare, in modo condiviso, le azioni di miglioramento Incrementare la collaborazione tra docenti dei diversi ordini di scuola e la condivisone dei materiali/documenti prodotti dai gruppi di lavoro. Integrazione con il territorio e rapporti con le famiglie Punti di forza Le relazioni di partnership sono improntate a flessibilità, apertura, disponibilità, confronto e dialogo. La scuola è attenta alle politiche pubbliche locali e promuove la collaborazione in rete con altre scuole e con associazioni culturali e Enti finalizzata al potenziamento di percorsi didattici innovativi, iniziative di formazione proposte culturali, gli i accordi di rete sono diversificati e sviluppati con diverse tipologie di soggetti. Le relazioni con le famiglie sono improntate a flessibilità, apertura, disponibilità, confronto e dialogo. Punti di debolezza Mancanza di un approccio strutturato, finalizzato a favorire e consolidare i rapporti di collaborazione con i partner. Sono carenti gruppi a composizione mista docenti e rappresentanti del territorio e necessitano procedure per la misurazione regolare dell’efficacia dei rapporti di partnership ed il conseguimento degli obiettivi associati. I dati positivi, relativi al coinvolgimento delle famiglie, che si attestano su di un livello medio-alto non si riferiscono alla totalità delle famiglie, nei plessi ubicati in contesto disagiato la partecipazione è carente e va incrementata e portata su livelli accettabili. COMITATO DI MIGLIORAMENTO E GRUPPI DI PROGETTO I componenti del Comitato di Miglioramento e dei Gruppi di Progetto sono stati individuati dal Dirigente Scolastico in relazione alle scelte espresse dagli organi collegiali, nonché in rapporto alla disponibilità ed alla motivazione evidenziate dai docenti ad impegnarsi in un percorso progettuale particolarmente impegnativo. Si è privilegiato il principio dell’ottimizzazione delle risorse umane e finanziarie, stabilendo così un rapporto di stretta connessione tra Piano di Miglioramento e Piano dell’Offerta Formativa.

77 DESCRIZIONE DELLA PRIORITA' DESCRIZIONE DEL TRAGUARDO
RELAZIONE TRA RAV E PDM L’autovalutazione ha avuto la funzione di introdurre modalità riflessive sull’intera organizzazione dell’offerta educativa e didattica della scuola con propositi di miglioramento. I dati della rendicontazione desunti dal Rav, le caratteristiche del contesto socio-economico-culturale in cui l’Istituzione scolastica opera, le linee progettuali del Pof e l’atto di indirizzo del Dirigente Scolastico si sono tradotte in linee guida ai fini della stesura del PDM il quale pone l’accento sulla didattica per competenze e la costruzione/sperimentazione di un curricolo verticale che si avvalga di rubriche oggettive di valutazione, su setting di apprendimento che motivino la partecipazione e l’impegno dell’utenza attraverso l’incremento delle nuove tecnologie nella prassi didattica, incremento possibile con la formazione del personale docente. Quanto alle priorità emerse dal RAV, ci si è focalizzati su una sola area, quella relativa agli esiti degli studenti, ritenendo comunque opportuno mantenere i quattro obiettivi di miglioramento in considerazione della forte interrelazione fra di essi. Tuttavia, in merito all’attuazione dei relativi progetti di miglioramento, si è scelto di dare un respiro temporale ampio e una scansione più distesa: in particolare, ci si è prefissati la data di giugno 2016 per la stesura del curricolo verticale d’istituto e per la raccolta dei primi dati relativi al monitoraggio degli alunni alla conclusione del primo anno della scuola secondaria di II grado. Entro il mese di giugno del 2017 sarà invece completata la banca dati di tale monitoraggio e sarà realizzato il progetto di miglioramento inerente le competenze chiave di cittadinanza, mentre a giugno 2018 è differito il traguardo relativo al coinvolgimento di tutte le classi interessate alla prova Invalsi. ESITI DEGLI STUDENTI DESCRIZIONE DELLA PRIORITA' DESCRIZIONE DEL TRAGUARDO GRADO DI PRIORITA’ 1) Risultati scolastici Migliorare gli esiti scolastici Ridurre lo scarto degli esiti tra la Primaria e la secondaria. alta 2) Risultati nelle prove standardizzate nazionali Riflessione condivisa, docenti e genitori, sull'importanza e sulla necessità della rilevazione. Partecipazione alle prove Invalsi da parte di tutte le classi interessate. 3) Competenze chiave e di cittadinanza Avviare una rilevazione degli esiti delle competenze di cittadinanza con strumenti strutturati e comuni nei due ordini di scuola. Rendere oggettiva la valutazione delle competenze di cittadinanza. media Migliorare il livello di competenze civiche e sociali degli alunni. Ridurre il numero delle sanzioni disciplinari e innalzamento del voto di condotta. 4) Risultati a distanza Istituzione di un sistema di monitoraggio per la rilevazione degli esiti degli alunni a conclusione del 1° anno della secondaria di secondo grado. Profilo completo dell'alunno a conclusione dell'obbligo formativo. Medio alta

78 ESITI DEGLI STUDENTI: Risultati scolastici Risultati nelle prove Invalsi Competenze chiave di cittadinanza Risultati a distanza AREA DI PROCESSO OBIETTIVI DI PROCESSO Curricolo, progettazione e valutazione Sperimentazione di un curriculo verticale e di nuovi modelli di certificazione delle competenze. Ambiente di apprendimento Incremento nell'uso dei laboratori presenti ed eventuale acquisizione di nuove dotazioni. Inclusione e differenziazione Bilanciare le attività di recupero e di potenziamento. Continuita' e orientamento Strutturare attività di orientamento con i docenti della scuola secondaria di secondo grado. Monitorare il percorso formativo degli studenti al 1° anno della scuola secondaria di secondo grado. Orientamento strategico e organizzazione della scuola Semplificare la prassi comunicativa e gestionale tenuto conto della complessità della scuola. Sviluppo e valorizzazione delle risorse umane Formazione del personale docente sulle nuove metodologie finalizzate a migliorare l'ambiente di apprendimento. Integrazione con il territorio e rapporti con le famiglie Migliorare la partecipazione delle famiglie disagiate. Coinvolgimento di maggiori partners operanti nel territorio per la promozione di attività finalizzate al successo formativo.

79 I PROGETTI DEL PIANO INTEGRAZIONE TRA PIANO E POF
Il presente Piano di Miglioramento si colloca su una linea di stretta correlazione e coerenza con le attività, i progetti e gli obiettivi inseriti nel POF, essendone parte integrante e fondamentale: il PDM rappresenta la politica strategica dell’Istituzione per intraprendere un’azione di Qualità, alla luce di quanto emerso dal RAV. Dal raffronto si è stabilito di finalizzare la pianificazione e l’attuazione del Miglioramento al potenziamento della qualità del processo di insegnamento-apprendimento, all’autovalutazione di Istituto, delle relazioni interpersonali e della comunicazione, delle relazioni con il territorio e dei rapporti con le famiglie, obiettivi strategici contemplati dal POF d’Istituto. QUICK WINS Azioni di rapida attuazione e ad effetto immediato poste in essere nel periodo tra l’autovalutazione e la definizione del piano Costituzione di gruppi di lavoro ad hoc (Commissione curricolo verticale, commissione competenze chiave di cittadinanza, commissione inclusione, commissione formazione classi) Pubblicazione del RAV e del Piano di Miglioramento sul sito web dell’Istituto Disseminazione di informazioni nei riunioni dei Collegi dei docenti e del Consiglio di Istituto Discussioni e informazioni nei Dipartimenti disciplinari, nel Consiglio di Intersezione (Scuola dell’Infanzia), nei Consigli di Interclasse (Scuola Primaria) e nei Consigli di Classe (Scuola Secondaria di I Grado). I PROGETTI DEL PIANO ELENCO DEI PROGETTI DI MIGLIORAMENTO Pratiche valutative, competenze e prove Invalsi Costruzione di un profilo completo dell’alunno al termine dell’obbligo formativo Dal Curricolo verticale ai traguardi delle competenze Competenze chiave di cittadinanza: progettare e valutare Titolodelprogetto: 1. Dal Curricolo verticale ai traguardi di competenze Responsabile delprogetto: Dataprevistadi attuazione definitiva: Livellodipriorità: Dirigente Scolastico Giugno 2016 Prosecuzione nel biennio seguente Alta I componenti del Gruppo di progetto: D.S., Funzione strumentale Ptof, curricolo e autovalutazione

80 DESCRIZIONEDELPROGETTO
Fase di PLAN-PIANIFICAZIONE Attraverso il progetto si intende promuovere un cambiamento radicale delle modalità di progettazione e di attuazione degli interventi didattici da parte dei docenti, coinvolgendoli in un percorso di formazione e di ricerca-azione inerente, appunto, alla didattica per competenze, che li conduca ad interrogarsi sulle seguenti questioni cruciali: Quali conoscenze ed abilità sono imprescindibili nello sviluppo della competenza Quali competenze stanno alla base di un curricolo verticale di istituto Quali percorsi di insegnamento-apprendimento (lezione frontale, didattica ribaltata, learning by doing, apprendimento peer to peer, role playing, problem solving, e-learning) sono più efficaci per far sì che ogni studente divenga consapevole del proprio apprendimento, autonomo nell’implementarlo, responsabile nel ricostruirne il senso e le motivazioni. Come costruire il profilo dello studente adeguando il curricolo di istituto alle Indicazioni nazionali 2012 ed ai traguardi di competenze. Obiettivi operativi misurabili Indicatori di valutazione Diffusione della conoscenza, in tutto il corpo docente, delle Indicazioni Nazionali del 2012 e della struttura dei curricola verticali attraverso lo studio di materiali ad hoc ed attraverso incontri di formazione con esperti. Individuazione di docenti interni esperti che coordinino i gruppi disciplinari Elaborare curricoli disciplinari verticali, per competenze per l’italiano, la matematica e l’inglese (in fase iniziale) relativi alla scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di I grado. Ricerca – azione: sperimentazione di un curricolo verticale di italiano e matematica con documenti e procedure di progettazione correlati e condivisi. Predisposizione di strumenti per monitorare l’adozione dei curricoli verticali e la ricaduta nelle classi coinvolte nella ricerca-azione. Creazione e consolidamento degli scambi professionali tra I tre settori formative (infanzia, primaria, sec. I grado): scambio di buone pratiche, condivisione di problemi e soluzioni, realizzazione di forme di tutoring tra docenti, progettazione di micro-azioni didattiche in vertical inerenti temi specifici, Attivazione degli interventi (formazione -ricerca) previsti dalle Misure di accompagnamento, certificazione delle competenze 2015/2016 nell’ambito della Rete Valutare per certificare di cui l’I.C.S.Politeama fa parte e che ha come scuola capofila il C.D.Garzilli. Predisporre un Curricolo verticale di Istituto, per competenze, che raccolga i materiali definitivi e sottoporlo all’approvazione collegiale. Numero di incontri di formazione con gli esperti e numero di docenti partecipanti agli incontri. Misura del gradimento espresso dai docenti in ordine alle azioni formative proposte (questionario) Percentuale dei docenti dei Dipartimenti e dei gruppi disciplinari che valuta positivamente la ricaduta concreta sulle proprie pratiche di insegnamento dei percorsi formative proposti. Percentuale di docenti che realizza progettazioni e documentazioni di azioni inerenti la sperimentazione dei percorsi formative della ricerca-intervento. Numero di curricoli disciplinari prodotti Numero di schede di monitoraggio compilate Numero di curricoli sperimentati dai docenti nel corrente a.s. Numero dei materiali prodotti, condivisi, inseriti nel sito web. Curricolo verticale d’Istituto

81 Fase di DO - DIFFUSIONE E REALIZZAZIONE
Destinatari del progetto (diretti e indiretti) Tutti i docenti, in primis i docenti delle discipline coinvolte nella revisione dei curricoli, alunni, D.S., Rete Valutare per certificare, U.S.R.Sicilia, i genitori o famiglie degli alunni. Risorse umane necessarie Formatori esperti, docenti interni esperti per il coordinamento delle azioni progettuali e di sperimentazione nelle classi e per l’elaborazione dei micro-curricoli, docente referente della Rete. Budget Costi come da Fis: Comitato di miglioramento/F.S. Ptof, curricolo e autovalutazione € 2.100 Coordinatori di Dipartimento, 40h € ,00 Coordinatori di classe, 216h - € 3780 Presidenti Interclasse 40h - € 700,00 Presidente Intersezione 8h - € 140,00 Altre FF.SS. € 2250 Formazione esperti 10h , € 70,00 costo orario - € 700,00 Partecipazione al finanziamento della Rete Valutare per certificare per € 1000 Fase di DO - DIFFUSIONE E REALIZZAZIONE Realizzazione Incontri di formazione in presenza Attività di laboratorio adulto come momento formativo Progettazione per gruppi di docenti di azioni didattiche sullo stimolo ricevuto dalla formazione Sperimentazione nelle classi e costruzione di micro curricoli in verticale Elaborazione della documentazione relative. Diffusione Inserimento dei materiali delle attività di formazione, sia quelli presentati dagli esperti che quelli prodotti dai gruppi di lavoro, sul sito web. Strutturazione di una cartella condivisa per l’inserimento delle schede di progettazione e delle rubriche valutative realizzate. Inserimento di tutta la documentazione nel sito della scuola. Presentazione e condivisione dei materiali presentati e prodotti negli OO.CC.

82 Fase di CHECK – MONITORAGGIO E RISULTATI
Verranno attuati sistemi di monitoraggio dell’andamento del progetto affinche il PDM proceda secondo quanto stabilito e, se necessario, siano introdotte le opportune modifiche. Le azioni di monitoraggio in sintesi saranno: Predisposizione di rilevazioni Restituzione degli esiti Raccolta finale del materiale prodotto per un riesame complessivo del progetto. Target Costruzione di almeno due tipologie di strumenti spendibili nelle attività didattiche (es. Curricolo verticale, rubriche di valutazione, schemi di progettazione); Ampliamento delle competenze metodologiche di tutti i docenti presenti in base alle scelte iniziali (90% rispetto alla previsione) Soddisfazione di almeno l’80% dei partecipanti ai percorsi di formazione e ricerca-azione. Miglioramento, nel lungo periodo, degli esiti scolastici Riduzione, nel lungo periodo, dello scarto fra gli esiti della scuola primaria e gli esiti della scuola sec. I grado. Fase di CHECK – MONITORAGGIO E RISULTATI

83 Fase di ACT – RIESAME E MIGLIORAMENTO
Il Team di Miglioramento, a conclusione del Progetto, entro la fine di giugno, effettuerà le seguenti azioni per il riesame del Progetto: Valutazione dei risultati ottenuti rispetto al target, indicando le possibili cause dell’eventuale mancato o parziale non raggiungimento degli obiettivi; Valutazione delle modalità di lavoro dei gruppi e delle commissioni, in rapporto ad efficienza ed efficacia (rispetto dei tempi, presenza costante dei docenti, esame accurato del materiale proposto, partecipazione attiva dei docenti alla formazione e alla sperimentazione attraverso interventi e proposte). Valutazione delle modalità di lavoro dei docenti FS Ptof, curricolo e autovalutazione incaricati di coordinare i colleghi (coerenza della metodologia adottata con le scelte operate; utilizzo adeguato e pertinente dei materiali; adozione di un linguaggio chiaro e comprensibile; coinvolgimento attivo degli altri docenti, con richieste di feedback utilizzati poi nella formazione; ascolto delle istanze e delle proposte; supporto nella sperimentazione delle metodologie e dei materiali) Valutazione delle azioni di monitoraggio (strumenti utilizzati, tempi di attuazione e di restituzione delle osservazioni ai docenti FS, efficacia delle comunicazioni.) Valutazione delle modalità utilizzate per comunicare le varie fasi del Progetto e dell’efficacia della comunicazione (conoscenza del progetto da parte dei docenti coinvolti, n. di osservazioni/proposte inviate in itinere e nelle riunioni finali). Valutazione della ricaduta delle attività di formazione nella didattica (n. sperimentazioni attivate). Tutte le valutazioni operate saranno riportate in sede di Collegio Docenti. Nel caso in cui il monitoraggio mettesse in luce degli scostamenti sensibili rispetto a quanto pianificato, si procederà con azioni correttive o di modifica del Piano stesso. In particolare, se gli scostamenti riguarderanno: mancato rispetto dei tempi, difficoltà impreviste e difficoltà di ordine finanziario. Il Miglioramento sarà attuato seguendo gli stessi criteri già stabiliti in precedenza: Aggregazione di tutte le proposte raccolte in base alla rilevanza per l’Istituto calcolata in rapporto al contributo che ogni iniziativa dà agli obiettivi strategici (o Fattori Critici di Successo) e all’inerenza di ognuna di esse con i Processi Chiave. Scelta delle azioni anche in relazione alla fattibilità delle stesse, in termini di economicità di risorse sia umane sia finanziarie, di autonomia di realizzazione da parte della scuola e dei tempi di realizzazione. Possibilità di implementazione del progetto Il Progetto, valutato, riesaminato e sottoposto ad azioni di miglioramento, verrà portato avanti negli anni successivi potenziando sempre più le iniziative di formazione e sperimentazione a sostegno dei Processi Chiave dell’Istituto, con lo scopo di arrivare alla definizione di procedure e protocolli consolidati e diffusi nella didattica quotidiana. I risultati saranno diffusi con le modalità già indicate. Schema di andamento per le attività del progetto

84 Tempificazione attività (mesi dall’avvio)
Responsabile Tempificazione attività (mesi dall’avvio) Note Situazione (da compilare durante l’attuazione del progetto) Rosso = attuazione non in linea con gli obiettivi Giallo = non ancora avviata / in corso e in linea con gli obiettivi Verde = attuata S O N D G F M A Formazione team di progettazione DS su mandato del CD Analisi disponibilità finanziarie DS-DSGA Accordi programmatici con esperti esterni competenti DS Validazione idea-guida dell’azione progettuale ed inserimento nel PTOF CD-CI Identificazione dei docenti esperti, acquisizione delle disponibilità degli stessi e costituzione dei gruppi di lavoro; CD Diffusione ed esame di documenti da analizzare ed utilizzare nei gruppi di lavoro. D.S., Esperti formazione, Team di miglioramento Prima stesura delle “bozze” dei curricoli; Commissione Curricolo Sperimentazione dei curricoli verticali di Italiano e Matematica Classi campione e relativi docenti Attivazione della ricerca-azione relativa alla Rete Misure di accompagnamento alla certificazione delle competenze Costruzione di rubriche di valutazione comuni correlate ai traguardi di competenza Gruppi di lavoro Valutazione delle bozze dei curricolo con integrazioni e/o modifiche da parte di tutti i docenti Dipartimenti, gruppi disciplinari, c. di interclasse e intersezione Stesura dei curricoli (con integrazioni pervenute, livelli di padronanza, rubriche di valutazione ed esempi di UDA) Approvazione dei Curricoli in sede di Collegio Docenti C.D. Monitoraggio azioni progettuali Team per il Miglioramento Valutazione e riesame del PdM e delle azioni progettuali D.S. OO. CC. Diffusione/comunicazione risultati OOCC

85 Titolodelprogetto: 2.Pratiche valutative, competenze e prove Invalsi
Responsabile delprogetto: Dataprevistadi attuazione definitiva: Livellodipriorità: Dirigente Scolastico Prof.ssa Finazzo Sabrina, referente Invalsi Giugno 2018 Alta I componenti del Gruppo di progetto: D.S., Funzione strumentale Ptof, curricolo e autovalutazione DESCRIZIONEDELPROGETTO Fase di PLAN-PIANIFICAZIONE Attraverso il progetto si intende generalizzare la partecipazione alle prove Invalsi da parte di tutte le classi interessate anche attraverso un’adeguata sensibilizzazione delle famiglie, ed ottenere esiti più uniformi nei vari plessi riguardo alle prove standardizzate nazionali. Si prevede di stilare ed effettuare prove di verifica intermedie e finali comuni per tutte le classi di scuola primaria per italiano e matematica, sullo stile di quelle dell’INVALSI, per abituarsi a nuovi modelli di insegnamento, di apprendimento e di valutazione, creando, una griglia comune di valutazione. Questo tipo di approccio rendere il più possibile condivisa e standardizzata la modalità di somministrazione delle prove. La collegialità nella scelta dei vari test o elaborati dovrebbe permettere una maggior collaborazione tra i docenti per uno scambio e un supporto nelle pratiche didattiche. In questo modo si cercherà di uniformare nell’istituto la verifica degli apprendimenti. Obiettivi operativi misurabili Indicatori di valutazione Partecipazione ad attività di formazione e successive ricerca- azione (riguardanti le classi seconde e quinte primaria e le classi prime e terse secondaria sul tema: la struttura delle prove Invalsi) pianificate con le psicopedagogiste del CTRH, da parte dei docenti le cui classi sono interessate alla somministrazione Simulazione Invalsi nei momenti della valutazione intermedia e finale. Generalizzare la partecipazione alle prove nazionali ad almeno il 70% delle classi interessate Avere risultati medi superiori al 60% per ogni prova somministrata, con uno scarto del 5% tra classi con lo stesso background familiare e contesto scolastico. Avere una collaborazione tra docenti di plessi diversi per un’azione didattica più incisiva e condivisa. Numero dei docenti che partecipano alle attività di formazione ed alla ricerca-azione Gradimento dell’attività di formazione proposta dall’Osservatorio (CTRH) Numero delle classi che hanno partecipato alla rilevazione nazionale Riduzione della scarto tra le classi con lo stesso background familiare e contesto scolastico.

86 Destinatari del progetto (diretti e indiretti): docenti, alunni, famiglie
Risorse umane necessarie: Referente Invalsi, psicopedagogiste, docenti di italiano e matematica delle classi seconde e quinte della scuola primaria, docenti di lettere e matematica delle classi prime e terze della scuola secondaria. Budget Referente Invalsi 20 h come da Fis € 350,00 il progetto non comporta ulteriore dispendio monetario a carico dell’Istituzione scolastica perchè le attività, inclusa la formazione, verranno svolte durante le ore dedicate alla programmazione settimanale e, per la scuola sec. ai consigli di classe mensili, la ricerca-azione avverrà in orario curricolare. Fase di DO - DIFFUSIONE E REALIZZAZIONE Realizzazione Stilare ed effettuare prove di verifica intermedie e finali comuni per tutte le classi di scuola primaria per italiano e matematica, sullo stile di quelle dell’INVALSI, per abituarsi a nuovi modelli di insegnamento, di apprendimento e di valutazione, creando una griglia comune di valutazione. Somministrare le prove, secondo i criteri Invalsi Confrontare i risultati, soprattutto tra i plessi con lo stesso background familiare e similitudini di contesto scolastico Sensibilizzare i genitori, attraverso incontri a tema, sull’obbligo e sulla opportunità della rilevazione Invalsi. Pianificare le attività di formazione e ricerca-azione di concerto con le psicopedagogiste. Diffusione Inserimento dei materiali delle attività di formazione, sia quelli presentati dagli esperti che quelli prodotti dai gruppi di lavoro, sul sito web. Strutturazione di una cartella condivisa per l’inserimento delle schede di progettazione e delle rubriche valutative realizzate. Inserimento di tutta la documentazione nel sito della scuola. Presentazione e condivisione dei materiali presentati e prodotti negli OO.CC.

87 Fase di CHECK – MONITORAGGIO E RISULTATI
Verranno attuati sistemi di monitoraggio dell’andamento del progetto affinche il PDM proceda secondo quanto stabilito e, se necessario, siano introdotte le opportune modifiche. Le azioni di monitoraggio in sintesi saranno: Controllo periodico delle azioni poste in essere Raccolta finale del materiale prodotto per un riesame complessivo del progetto. Target Generalizzazione delle prove Invalsi Innalzamento, nel lungo periodo, degli esiti delle prove Invalsi Riduzione dello scarto tra esiti di classi dello stesso background familiare e stesso contesto scolastico. Fase di ACT – RIESAME E MIGLIORAMENTO La revisione delle azioni potrà concernere sia questioni da risolvere sia ridefinizione dell’approccio posto in essere e delle ragioni che lo hanno determinato. Il Miglioramento sarà attuato seguendo gli stessi criteri già stabiliti in precedenza: Aggregazione delle proposte raccolte in base alla rilevanza per l’Istituto, calcolata in rapporto al contributo che ogni iniziativa dà agli obiettivi strategici (o Fattori Critici di Successo) e all’inerenza di ognuna di esse con i Processi Chiave. Scelta delle azioni anche in relazione alla fattibilità delle stesse, in termini di economicità di risorse sia umane sia finanziarie, di autonomia di realizzazione da parte della scuola e dei tempi di realizzazione. Nel caso in cui il monitoraggio mettesse in luce degli scostamenti sensibili rispetto a quanto pianificato, si procederà con azioni correttive o di modifica del Piano stesso. In particolare, se gli scostamenti riguarderanno: mancato rispetto dei tempi, difficoltà impreviste e difficoltà di ordine finanziario. Possibilità di implementazione del progetto Oltre alla prosecuzione, il Progetto può trovare un’implementazione: Nel coinvolgimento nella simulazione delle prove Invalsi e dell’attività di formazione anche da parte dei docenti e delle classi non direttamente interessate alla prove Nazionali. I risultati saranno diffusi attraverso la loro socializzazione negli OO.CC. e la pubblicazione sul sito web della scuola.

88 Tempificazione attività (mesi dall’avvio)
Schema di andamento per le attività del progetto Attività Responsabile Tempificazione attività (mesi dall’avvio) Note Situazione (da compilare durante l’attuazione del progetto) Rosso = attuazione non in linea con gli obiettivi Giallo = non ancora avviata / in corso e in linea con gli obiettivi Verde = attuata S O N D G F M A Identificazione delle classi di scuola primaria e secondaria I grado coinvolte nella ricerca-azione. Dirigente Scolastico, F.S. Dispersione, psicopedagogiste Acquisizione delle disponibilità dei docenti F.S. Dispersione Pianificazione di seminari a tema, curati dalle psicopedagogiste, aperti a tutti I docenti Dirigente Scolastico, psicopedagogiste Ricerca-azione F.S. Dispersione, psicopedagogiste, docenti classi seconde e quinte primaria, prime e terze sec. I grado Simulazione Invalsi: stesura prove valutazione intermedia Referente Invalsi, Docenti di italiano e matematica classi seconde e quinte primaria Rilevazione esiti e confronto Somministrazione prove Invalsi come da calendario nazionale Simulazione Invalsi. Stesura prove valutazione finale Valutazione e riesame del PdM DS, Team di miglioramento Restituzione dei dati in Collegio docenti Dirigente Scolastico, Referente Invalsi,

89 Titolo del progetto: 3. Costruzione di un profilo completo dell’alunno al termine dell’obbligo formativo Responsabile delprogetto: Dataprevistadi attuazione definitiva: Livellodipriorità: F.S. Continuità e orientamento docenti Errante, Giallombardo, Lo CaScio Giugno 2017 Medio-Alta I componenti del Gruppo di progetto:D.S., Funzione strumentale Ptof, curricolo e autovalutazione DESCRIZIONEDELPROGETTO Fase di PLAN-PIANIFICAZIONE Il progetto focalizza l’attenzione sull’efficacia delle attività di orientamento attuate dall’Istituzione scolastica in relazione, soprattutto, all’espressione da parte dei docenti delle classe terze di un Consiglio di Orientamento idoneo a garantire il successo formativo degli alunni e la piena partecipazione degli stessi al proprio progetto di vita. I docenti hanno come compito principale quello di sviluppare al meglio le potenzialità socio-cognitive dell’alunno, attraverso percorsi disciplinari ed educativi che approdano alla certificazione di livelli di competenza. Hanno altresì il compito di stimolare i ragazzi ad incrementare le competenze possedute e di orientarli ad investirle al meglio. E' fondamentale indagare per capire, soprattutto nei casi di insuccesso formativo, e nelle situazioni in cui i ragazzi modificano la scelta iniziale in corso d’anno, se i docenti non abbiano dato giusta dimensione alle competenze realmente acquisite dall’alunno o se, invece, non sia stata indicata la corretta modalità con cui spenderle. Misurare gli esiti formativi di tutti gli ex-alunni e rielaborarli, mettendo in relazione il consiglio di orientamento espresso dai docenti, la scelta della scuola operata dal ragazzo e i risultati conseguiti a distanza di due anni, potrebbe permettere un’analisi delle cause con conseguente identificazione del miglioramento necessario. La soluzione è vantaggiosa sotto tanti profili. l’Istituto deve investire esclusivamente del tempo per raccogliere, organizzare e diffondere i risultati, ma non deve affrontare alcun altro tipo di impegno aggiuntivo. Oltre alla F.S. investita delle attività di orientamento dal Collegio docenti, i docenti svolgono il progetto “Orientamento” all’interno delle ore curricolari, distribuendo gli interventi formativi in modo equo ed affine ad ogni disciplina. Partecipano alle iniziative del territorio e dell’Istituto di propria volontà e possono chiedere la collaborazione dello psicologo presente a scuola, per sottoporre l’alunno ad un colloquio specifico, utile all’individuazione degli ambiti di interesse. La stesura del Consiglio orientativo fa parte del lavoro ordinario e così pure la consegna e la spiegazione alle famiglie. Considerate tutte le attività svolte per l’orientamento, connesse alla propria professione, è evidente quanto possa essere vantaggioso per i docenti la restituzione dei risultati dell’azione di orientamento svolta. Le considerazioni che derivano dall’esame dei risultati degli esiti formativi, messi in relazione alla conformità della scelta con il consiglio d’orientamento potranno essere prontamente impiegate nel percorso di orientamento in atto, per correggere gli interventi dei docenti o costituire un elemento di informazione aggiuntivo per alunni e famiglie. Gli esiti formativi positivi costituiscono, senza dubbio, un indicatore di performance importante per un Istituto scolastico, che potrebbe avvalersene anche in chiave di auto-valorizzazione. Al contrario, la rilevazione di risultati negativi rappresenta una possibilità di riflessione sui processi chiave dell’Istituto (Didattiche, Orientamento, Continuità), attivando ulteriori azioni di miglioramento.

90 Obiettivi operativi misurabili
Indicatori di valutazione Individuare una procedura per la raccolta sistematica dei risultati formativi degli alunni nei percorsi scolastici successivi Creazione di un data base per la tabulazione degli esiti formativi Monitorare gli esiti formativi degli ex-alunni, a distanza di due anni dalla conclusione del primo ciclo di istruzione (Esame conclusive del I ciclo di istruzione) Raccolta annuale degli esiti formativi Stabilire, se esiste, un nesso tra esito formativo e conformità tra iscrizione e consiglio di orientamento query di analisi dei nessi tra esiti formativi/ conformità iscrizione al consiglio espresso/ consiglio orientativo (out come): % di ex alunni promossi al primo anno della scuola successiva; % di scostamento rispetto al Consiglio Orientativo (nr. alunni che non hanno seguito il Consiglio/nr. totale licenziati); % di ex alunni che hanno seguito il Consiglio orientativo e sono stati promossi nel primo anno della scuola successiva (sul totale degli alunni che hanno seguito il Consiglio Orientativo). Diffondere presso i docenti e i portatori di interesse i risultati relativi agli esiti formativi degli ex-alunni della scuola. Invio dei risultati ai docenti coinvolti, attraverso tabelle di sintesi. Utilizzare i risultati delle indagini periodiche sugli esiti per valutare il Processo chiave Orientamento Riflessioni/revisioni del Processo a cura della FS

91 Destinatari del progetto (diretti e indiretti)
Docenti dell’Istituto, con particolare riferimento alla Secondaria di 1° grado; FS Orientamento; Dirigente Scolastico; alunni; famiglie; Scuole Secondarie di 2°grado. Risorse umane necessarie F.S. Continuità e Orientamento: docenti Errante, Giallombardo, Lo Cascio che fungeranno anche da referenti dei due plessi di scula sec. di I grado per la restituzione dei dati raccolti; 1 assistente amministrativo per l’accesso al portale SIDI, I coordinator di classe. Budget Costi come da Fis per F.S. Continuità e Orientamento, € 750,00 I Coordinatori di classe, (costi già quantificati nel progetto 1) Fase di DO - DIFFUSIONE E REALIZZAZIONE Realizzazione Raccolta dei dati e valutazione dei risultati a cura della FS Continuità e Orientamento; Individuazione degli obiettivi e delle metodologie di lavoro; Raccolta dei Consigli Orientativi predisposti nel precedente anno scolastico; Raccolta dei risultati degli ex-alunni a conclusione del percorso formativo nell’a.s. 2014/2015 tramite portale SIDI. Raccolta dei dati/risultati degli ex alunni nel biennio successivo. Predisposizione di tabelle con i dati riportati, corredate dalle opportune riflessioni. Diffusione Confronto tra i risultati degli esiti formativi e i Consigli Orientativi predisposti; analisi dei dati; Presentazione del Progetto nei Dipartimenti disciplinari e nel Collegio dei Docenti; Diffusione periodica dei risultati a tutti i docenti dell’Istituto; Invio delle tabelle contenenti i dati raccolti e le ipotesi interpretative della F.S. a tutti i docenti, prima del Collegio Docenti. Esame della documentazione in sede di Collegio anche con l’utilizzo di una presentazione in powerpoint; Pubblicazione della documentazione sul sito web dell’istituto. Restituzione dei dati, su richiesta, alle scuole secondarie di II grado

92 Fase di CHECK – MONITORAGGIO E RISULTATI
Verranno attuati sistemi di monitoraggio dell’andamento del progetto affinche il PDM proceda secondo quanto stabilito e, se necessario, siano introdotte le opportune modifiche. Le azioni di monitoraggio in sintesi saranno: Controllo periodico delle azioni poste in essere Raccolta finale del materiale prodotto per un riesame complessivo del progetto. Target raccolta dei dati, relative agli esiti, degli ex alunni a conclusion del 1°anno di scuola sec. II grado, dati riferiti almeno all’8o% della popolazione scolastica; Prosecuzione della raccolta dati nell’annualità successive al fine di pervenire ad un profilo completo dell’alunno a conclusione dell’obbligo formativo. coincidenza del Consiglio Orientativo con positivi risultati degli alunni nell’anno successivo in percentuale del 90%. Stabilizzazione della procedura raccolta di dati interni ed esterni( scuole superiori) al fine di creare banca dati che contenga un profilo completo dell’alunno relativo all’interezza del suo percorso formative (3-16 anni), completezza che, nella prima fase di raccolta, si potrà raggiungere a giugno 2017. Fase di ACT – RIESAME E MIGLIORAMENTO La revisione delle azioni avverrà a conclusione del monitoraggio. Saranno valutati: i risultati ottenuti rispetto al target, indicando le possibili cause dell’eventuale mancato o parziale raggiungimento degli obiettivi; le modalità di lavoro del Gruppo F.S. , in rapporto ad efficienza ed efficacia (rispetto dei tempi; rispetto degli obiettivi e delle metodologie di lavoro concordate; utilizzo delle osservazioni e delle proposte inviate dai docenti nelle ipotesi interpretative dei risultati; predisposizione di tabelle riassuntive dei risultati chiare e di facile lettura); le azioni di monitoraggio (strumenti utilizzati, tempi di attuazione e di restituzione dei feedback al gruppo di lavoro, efficacia delle comunicazioni); le modalità di diffusione del Progetto (grado di conoscenza del Progetto stesso e dei risultati dell’azione da parte di tutti i docenti, nr. di osservazioni e proposte inviate in itinere e nelle riunioni finali), l’utilizzo dei dati raccolti, durante le riunioni dei Dipartimenti disciplinari, per una riflessione approfondita e per un’eventuale modifica dei percorsi di orientamento. Il Miglioramento sarà attuato seguendo gli stessi criteri già stabiliti in precedenza: Aggregazione delle proposte raccolte in base alla rilevanza per l’Istituto, calcolata in rapporto al contributo che ogni iniziativa dà agli obiettivi strategici (o Fattori Critici di Successo) e all’inerenza di ognuna di esse con i Processi Chiave. Scelta delle azioni anche in relazione alla fattibilità delle stesse, in termini di economicità di risorse sia umane sia finanziarie, di autonomia di realizzazione da parte della scuola e di tempi di realizzazione.

93 Schema di andamento per le attività del progetto
Nel caso in cui il monitoraggio mettesse in luce degli scostamenti sensibili rispetto a quanto pianificato, si procederà con azioni correttive o di modifica del Piano stesso. In particolare, se gli scostamenti riguarderanno: mancato rispetto dei tempi, difficoltà impreviste e difficoltà di ordine finanziario. Possibilità di implementazione del progetto Oltre alla prosecuzione, il Progetto può trovare un’implementazione: Nel coinvolgimento diretto degli alunni, che potranno fornire personalmente le informazioni all’Istituzione scolastica sui propri esiti formativi successivi (non solo dati riferiti alle promozioni/non promozioni ma anche alle difficoltà incontrate, alle competenze da sviluppare maggiormente, ecc); Nel confronto tra gli esiti formativi degli ex alunni della scuola secondaria di I grado e quelli di scuole con popolazione scolastica di estrazione sociale e cultuale simile. I risultati saranno diffuse attraverso la loro socializzazione negli OO.CC. e la pubblicazione sul sito web della scuola. Schema di andamento per le attività del progetto

94 Tempificazione attività (mesi dall’avvio)
Responsabile Tempificazione attività (mesi dall’avvio) Note Situazione (da compilare durante l’attuazione del progetto) Rosso = attuazione non in linea con gli obiettivi Giallo = non ancora avviata / in corso e in linea con gli obiettivi Verde = attuata S O N D G F M A Identificazione del Gruppo di lavoro F.S. Continuità e Orientamentoche provvederà alla raccolta e alla valutazione dei risultati; Collegio docenti Individuazione degli obiettivi e delle metodologie di lavoro; D.S. e F.S. Continuità e Orientamento Raccolta dei Consigli Orientativi predisposti nel precedente anno scolastico; F.S e ass. amministrativo Raccolta dei risultati degli ex- alunni a conclusione del percorso formativo nell’a.s. 2014/2015. Tramite portale SIDI F.S Continuità e Orientamento e ass. amministrativo Raccolta dei dati/risultati degli alunni nel biennio successivo F.S Continuità e Orientamento e ass. amministrativo Confronto tra i risultati degli esiti formativi e i Consigli Orientativi predisposti; analisi dei dati; F.S. Continuità e Orientamento e coordinatori di classe Predisposizione di tabelle con i dati riportati, corredate dalle riflessioni della F.S. F.S. Continuità e Orientamento Invio delle tabelle contenenti i dati raccolti e le ipotesi interpretative del Gruppo di lavoro, a tutti i docenti, tramite mail prima del Collegio Docenti F.S. Continuità e Orientamento e D.S. Valutazione e riesame del PdM D.S., Team di miglioramento Esame della documentazione in sede di Collegio , anche con l’utilizzo di una presentazione in powerpoint; Pubblicazione della documentazione sul sito web dell’istituto. F.S. sito web Restituzione dei dati, su richiesta, alle scuole sec. di II grado. F.S. Continuità e Orientamento e ass. amministrativo

95 Titolo del progetto: 4. Competenze chiave di cittadinanza: progettare e valutare
Responsabile delprogetto: Dataprevistadi attuazione definitiva: Livellodipriorità: Dirigente Scolastico Giugno 2017 Alta I componenti del Gruppo di progetto: D.S., Funzione strumentale Ptof, curricolo e autovalutazione DESCRIZIONEDELPROGETTO Fase di PLAN-PIANIFICAZIONE L’azione progettuale si propone anche attraverso l’offerta dei partner istituzionali presenti nel territorio, di creare un circuito virtuoso di attività didattiche e formative e di attività sociali che sollecitino e promuovano la consapevolezza responsabile dei nostri alunni, finalizzata all’esercizio attivo del diritto-dovere di cittadinanza partecipativa e propositiva, che abbia ricaduta sia sugli atteggiamenti/comportamenti dei singoli, sia sul ricompattamento delle relazioni sociali nella comunità, rivalorizzando il principio di legalità. Obiettivi operativi misurabili Indicatori di valutazione Promuovere la cittadinanza attiva, partecipativa, rappresentativa consapevole e solidale come formazione della persona: sapere,saper essere,saper fare secondo i principi e i valori della Costituzione italiana,dei Trattati e della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea e del Diritto internazionale dei diritti umani. Realizzare iniziative di partecipazione dove gli studenti siano diretti protagonisti di percorsi di cittadinanza attiva a partire dal livello locale e, se fattibile, per stabilire relazioni a livello nazionale e sopranazionale. Ricercare modelli e strategie finalizzati a garantire congruenza tra curricolo esplicito della disciplina e curricolo implicito dell’organizzazione scolastica. Favorire azioni e modelli di interazione tra la scuola e le istituzioni, agenzie ed enti del territorio nell’ottica di un sistema integrato interistituzionale. Utilizzare una didattica ed un ambiente di apprendimento innovativi al fine di migliorare il clima della classe, la motivazione ed il coinvolgimento. Rendere oggettiva la valutazione delle competenze di cittadinanza Migliorare il livello di competenze civiche e sociali degli alunni Progettazione ed attuazione, per classi parallele e dipartimenti disciplinari, di unità trasversali di lavoro per competenze, che comportino compiti di realtà multidisciplinari. Attivazione di iniziative e percorsi progettuali a carattere multidisciplinare e trasversale che comportino l’apertura della scuola al territorio. Costruzione di strumenti strutturati e comuni ai due ordini di scuola per l’oggettività della valutazione delle competenze di cittadinanza Utilizzo dei laboratori e delle dotazioni tecnologiche esistenti Numero di docenti che praticano una didattica basata sulle nuove tecnologie. Riduzione del numero di sanzioni disciplinari Innalzamento del voto di comportamento.

96 Destinatari del progetto (diretti e indiretti)
Tutti I docenti, alunni, D.S., I genitori o famiglie degli alunni. Risorse umane necessarie I docenti referenti legalità, sport, ambiente e salute, intercultura, teatro e musica, Commissione competenze chiave di cittadinanza, I docenti di scuola primaria e infanzia (pianificazione e monitoraggio delle attività durante le ore di programmazione, quindi a costo zero), coordinatori di scuola secondaria di primo grado. Budget Costi come da Fis : Commissione competenze chiave di cittadinanza 9 h - € 157,50 Referente legalità 20 h - € 350,00 Referente Sport 20 h - € 350,00 Referente ambiente e salute 20 h - € 350,00 Referente intercultura 20 h - € 350,00 Referente teatro e musica 20 h - € 350,00 Coordinatori scuola sec. I grado (costi già quantificti nel progetto 1) Fase di DO - DIFFUSIONE E REALIZZAZIONE Realizzazione Attività laboratoriali Realizzazione di unità didattica a carattere multi e transdisciplinare Progettazione per classi parallele o disciplina di azioni didattiche multi e/o transdisciplinare Partecipazione a manifestazioni/eventi il cui sfondo tematico sia coerente con la progettazione curricolare ed I tempi di attuazione della stessa. Elaborazione della documentazione relativa. Diffusione Raccolta dei materiali prodotti Scambio di buone pratiche Inserimento di tutta la documentazione nel sito della scuola. Presentazione e condivisione dei materiali presentati e prodotti negli OO.CC.

97 Fase di ACT – RIESAME E MIGLIORAMENTO
Fase di CHECK – MONITORAGGIO E RISULTATI Verranno attuati sistemi di monitoraggio dell’andamento del progetto affinche il PDM proceda secondo quanto stabilito e, se necessario, siano introdotte le opportune modifiche. Le azioni di monitoraggio in sintesi saranno: Verifica andamento e tempi delle attività progettate; Rilevazione delle procedure disciplinari attivate Target Dare oggetività alla valutazione delle competenze chiave di cittadinanza attraverso la costruzione di rubriche di valutazione comuni ai settori formative dell’istituto comprensivo Ridurre il numero delle sanzioni disciplinari Innalzamento del voto di comportamento Miglioramento del clima relazionale della classe. Rilevazione degli esiti del comportamento Grado di soddisfazione e di partecipazione alle attività Fase di ACT – RIESAME E MIGLIORAMENTO Il Team di Miglioramento, a conclusione del Progetto, entro la fine di giugno, effettuerà le seguenti azioni per il riesame del Progetto: Valutazione dei risultati ottenuti rispetto al target, indicando le possibili cause dell’eventuale mancato o parziale non raggiungimento degli obiettivi; Valutazione delle modalità di lavoro dei singoli e delle commissioni, in rapporto ad efficienza ed efficacia (rispetto dei tempi, presenza costante dei docenti, esame accurato del materiale proposto, partecipazione dei docenti alle attività proposte dai referenti o programmate nei consigli di classe/interclasse/intersezione). Valutazione delle azioni di monitoraggio Valutazione della ricaduta delle attività poste in essere per il miglioramento delle competenze civiche e sociali degli alunni. Tutte le valutazioni operate saranno riportate in sede di Collegio Docenti. Nel caso in cui il monitoraggio mettesse in luce degli scostamenti sensibili rispetto a quanto pianificato, si procederà con azioni correttive o di modifica del Piano stesso. In particolare, se gli scostamenti riguarderanno: mancato rispetto dei tempi, difficoltà impreviste e difficoltà di ordine finanziario. Il Miglioramento sarà attuato seguendo gli stessi criteri già stabiliti in precedenza: Aggregazione di tutte le proposte raccolte in base alla rilevanza per l’Istituto calcolata in rapporto al contributo che ogni iniziativa dà agli obiettivi strategici (o Fattori Critici di Successo) e all’inerenza di ognuna di esse con i Processi Chiave. Scelta delle azioni anche in relazione alla fattibilità delle stesse, in termini di economicità di risorse sia umane sia finanziarie, di autonomia di realizzazione da parte della scuola e di tempi di realizzazione. Possibilità di implementazione del progetto Il Progetto, valutato, riesaminato e sottoposto ad azioni di miglioramento, verrà portato avanti negli anni successivi potenziando sempre più tutte le iniziative relative allo sviluppo delle competenze chiave di cittadinanza le quail proprio per il loro carattere transdisciplinare sono imprescindibili per un adeguato livello di maturazione globale dell’alunno al termine del primo ciclo di istruzione. I risultati saranno diffuse con le modalità già indicate

98 Tempificazione attività (mesi dall’avvio)
Schema di andamento per le attività del progetto Attività Responsabile Tempificazione attività (mesi dall’avvio) Note Situazione (da compilare durante l’attuazione del progetto) Rosso = attuazione non in linea con gli obiettivi Giallo = non ancora avviata / in corso e in linea con gli obiettivi Verde = attuata S O N D G F M A Costituzione commissione competenze chiave di cittadinanza Collegio docenti, D.S. Individuazione docenti referenti e coordinatori di classe Individuazione delle risorse finanziarie D.S., D.s.g.a. Predisposizione di rubriche di valutazione comuni ai settori formativi Commissione competenze chiave cittadinanza Approvazione delle predette rubriche da parte del Collegio docenti Collegio docenti Monitoraggio delle azioni progettuali a carattere multi-transdisciplinare poste in essere Docenti Referenti Coordinatori di classe sec. I grado Docenti prevalenti primaria, Coordinatrice infanzia Monitoraggio delle procedure disciplinari attivate D.S., Coordinatori di classe Rilevazione esiti del comportamento degli alunni Valutazione e riesame del PdM e delle azioni progettuali D.S. e Team di miglioramento Diffusione/comunicazione risultati

99 MONITORAGGIO DEL PIANO DI MIGLIORAMENTO
TERZA SEZIONE MONITORAGGIO DEL PIANO DI MIGLIORAMENTO Progetto Obiettivi operativi Indicatori Target Risultati ottenuti* *da compilare a fine del Piano di Miglioramento Note QUARTA SEZIONE BUDGET COMPLESSIVO Il budget, al momento, fa riferimento, tranne che per i costi relativi alla formazione, esclusivamente al Fis Costi Totale Progetto 1 Comitato di miglioramento/F.S. Ptof, curricolo e autovalutazione Coordinatori di Dipartimento Presidenti Interclasse Presidente Intersezione Altre FF.SS. Formazione esperti (quantificazione forfettaria) Partecipazione alla Rete Valutare per certificare € 700,00 € 140,00 € 2250 € 1000 Progetto 2 Referente Invalsi € 350,00 Progetto 3 F.S. Continuità e Orientamento € 750,00 Progetto 4 Commissione competenze chiave di cittadinanza Docenti Referenti ( legalità, Sport, Ambiente/salute, Intercultura, Teatro/musica) € 157,50 € 1750 Progetti 1/3/4 Coordinatori scuola sec. di I grado € 3780 Totale generale costi €14.377,50


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