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Le buone prassi dell’Insegnante di Sostegno

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Presentazione sul tema: "Le buone prassi dell’Insegnante di Sostegno"— Transcript della presentazione:

1 Le buone prassi dell’Insegnante di Sostegno
Istituto Comprensivo Statale di Scuola primaria e Secondaria di 1^ grado di Albiate e Triuggio AZIONE MIRATA Le buone prassi dell’Insegnante di Sostegno Commissione Disagio/Handicap

2 Commissione Disagio/Handicap
Istituto Comprensivo Statale di Scuola primaria e Secondaria di 1^ grado di Albiate e Triuggio La figura dell’insegnante di sostegno è stata introdotta nella scuola Italiana con la legge 517/77 che segna la conclusione di un’era puramente assistenziale e superficiale dell’inserimento per avviarsi alla fase dell’INTEGRAZIONE. La L. 517/77 prevede che nelle scuole dell’obbligo, laddove vi siano alunni diversamente abili, operino anche insegnanti specializzati al fine di attuare forme di integrazione e garantire il pieno inserimento degli alunni svantaggiati. In questo quadro di riferimento generale la funzione docente rappresenta la fondamentale risorsa attraverso cui l’integrazione scolastica si concretizza. Sottolineiamo comunque che la responsabilità dell’integrazione è assunta non dal singolo insegnante di sostegno ma dall’intera comunità scolastica. ( C.M. 199/1979) Tutti i docenti devono essere capaci di rispondere ai bisogni educativi degli alunni, con interventi calibrati sulle condizioni personali di ciascuno. La responsabilità dell’integrazione è sia dei docenti di sostegno che della comunità scolastica globale. Commissione Disagio/Handicap

3 Assume la contitolarità delle sezioni e delle classi in cui opera.
Istituto Comprensivo Statale di Scuola primaria e Secondaria di 1^ grado di Albiate e Triuggio L’INSEGNANTE DI SOSTEGNO NELLA SCUOLA SECONDARIA DI 1^ GRADO è un Docente Specializzato che: Assume la contitolarità delle sezioni e delle classi in cui opera. Non è l’insegnante esclusivo dell’alunno o degli alunni dichiarati (Legge Quadro n°118 del 1992) Partecipa alla programmazione educativa e didattica e alla elaborazione e verifica delle attività di competenza dei consigli di intersezione, di interclasse, di classe e dei collegi dei docenti (L. 148/90). A questo proposito si sottolinea l’importanza della collaborazione tra gli insegnanti curricolari e gli insegnanti di sostegno per il raggiungimento degli obiettivi scolastici prefissati. La legge 148/90 raccomanda, inoltre, che l’insegnante specializzato non sia messo in sottordine rispetto agli altri insegnanti di classe e che i suoi compiti non siano interpretati in modo riduttivo ma propositivo. Inoltre chiarisce che l’insegnante di sostegno e di classe devono procedere congiuntamente in modo da rispondere ai bisogni educativi degli alunni con interventi calibrati sulle condizioni personali di ciascun alunno. Commissione Disagio/Handicap

4 Commissione Disagio/Handicap
Istituto Comprensivo Statale di Scuola primaria e Secondaria di 1^ grado di Albiate e Triuggio L’INSEGNANTE DI SOSTEGNO: Deve saper leggere i problemi cognitivi, affettivi e relazionali dell’alunno portatore di handicap; deve svolgere un’azione di coordinamento e di guida all’interno del consiglio di classe al fine di elaborare una programmazione educativa e didattica che permetta la realizzazione di un progetto di vita globale, cioè non limitato all’apprendimento scolastico. Amplia la sua funzione didattica stabilendo rapporti con gli operatori socio sanitari del territorio e con la famiglia. È bene che in questi raccordi ci sia la collaborazione di tutto il consiglio di classe e la presenza almeno del coordinatore. Non deve essere il solo a cui si delega l’attuazione del P.E.I. (Piano Educativo individualizzato) e del PDF (Profilo Dinamico Funzionale). L’allievo diversamente abile fa parte del gruppo classe e tutti i docenti sono responsabili della programmazione, attuazione, verifica degli interventi, previsti nel PEI, di tipo didattico ed educativo. Stabilisce tempi e modalità di intervento privilegiando il momento educativo interno alla classe. Commissione Disagio/Handicap

5 Commissione Disagio/Handicap
Istituto Comprensivo Statale di Scuola primaria e Secondaria di 1^ grado di Albiate e Triuggio Programma con le insegnanti di classe e di interclasse, compila e firma tutta la documentazione relativa al gruppo classe (registri, schede di valutazione,…). Lavora per l’intera classe e non esclusivamente per l’alunno dichiarato. Organizza comunemente ai colleghi del consiglio di classe laboratori a classi aperte in cui l’alunno diversamente abile (dva) può essere seguito dall’insegnante di sostegno o dall’insegnante di classe. Partecipa a gite con finalità che tengano conto delle difficoltà dell’alunno. Verifica in itinere l’attività svolta con l’alunno, anche tramite relazioni scritte da presentare nelle interclassi e/o nei consigli di classe e da allegare al registro. Si incontra periodicamente con gli insegnanti di Sostegno del proprio ordine di scuola. Effettua aggiornamenti in particolare sulla tipologia di handicap dell’alunno che segue. Si organizza per l’inserimento dell’alunno dva tra i diversi ordini di scuola (primaria/secondaria di 1^grado – secondaria di 1^ grado e 2^ grado) Partecipa agli incontri predisposti dall’Istituto per l’orientamento, dopo la terza media, degli alunni dva. Commissione Disagio/Handicap

6 Commissione Disagio/Handicap
Istituto Comprensivo Statale di Scuola primaria e Secondaria di 1^ grado di Albiate e Triuggio L’INSEGNANTE DI SOSTEGNO SVOLGE LA PROPRIA ATTIVITA’: Nelle classi comuni in cui sono inseriti i soggetti diversamente abili Collegialmente con i docenti di classe in tutti i momenti della vita scolastica Con interventi in classe Con interventi in piccolo gruppo Con interventi individuali L’INSEGNANTE DI SOSTEGNO UTILIZZA SPAZI DIVERSI: Aula di classe, aula di sostegno, laboratori, aule strutturate Commissione Disagio/Handicap

7 Commissione Disagio/Handicap
Istituto Comprensivo Statale di Scuola primaria e Secondaria di 1^ grado di Albiate e Triuggio L’INSEGNANTE DI SOSTEGNO UTILIZZA STRATEGIE DIVERSE: Partendo da contenuti che fanno parte del vissuto dell’ alunno Che tengano alto il livello di motivazione all’apprendimento attraverso proposte coinvolgenti Che abbiano finalità chiare per l’alunno Che siano trasferibili in situazioni diverse Che utilizzino rinforzatori (gratificazioni) Che utilizzino facilitatori Commissione Disagio/Handicap

8 Commissione Disagio/Handicap
Istituto Comprensivo Statale di Scuola primaria e Secondaria di 1^ grado di Albiate e Triuggio L’INSEGNANTE DI SOSTEGNO PARTECIPA ALLA STRUTTURAZIONE DELLE VERIFICHE DEGLI ALUNNI DVA: Attraverso l’osservazione in itinere e prove scritte, orali e pratiche concordate con il titolare di cattedra. L’INSEGNANTE DI SOSTEGNO PARTECIPA ALLA VALUTAZIONE DELL’ALUNNO DVA: Che è collegata alla programmazione individualizzata e tiene conto della situazione di partenza, dei ritmi e dei tempi di apprendimento dell’alunno. Per cui il Docente di sostegno deve collaborare con gli insegnanti di classe sia per le valutazioni intermedie che quelle finali. Commissione Disagio/Handicap

9 Istituto Comprensivo Statale di Scuola primaria e Secondaria di 1^ grado di Albiate e Triuggio
VALUTAZIONE Nella valutazione degli alunni è indicato, sulla base del piano educativo individualizzato, per quali discipline siano stati adottati particolari criteri didattici e quali attività integrative e di sostegno siano state svolte, anche in sostituzione parziale dei contenuti programmatici di alcune discipline. Nella scuola dell’obbligo la valutazione deve essere finalizzata a mettere in evidenza il progresso dell’alunno e deve essere effettuata in rapporto alle potenzialità e ai livelli di apprendimento iniziali. Gli insegnanti stabiliscono obiettivi educativi, cognitivi e comportamentali tenendo presenti le difficoltà manifestate e calibrando le richieste in relazione ai singoli alunni e alle specifiche patologie. LA VALUTAZIONE È RIFERITA AL P.E.I E NON HAI PROGRAMMI MINISTERIALI ED È ADOTTTAT A AI SENSI DELL’ART.15 OM 90/01 Commissione Disagio/Handicap

10 L’INSEGNANTE DI SOSTEGNO NELLA SCUOLA PRIMARIA
Istituto Comprensivo Statale di Scuola primaria e Secondaria di 1^ grado di Albiate e Triuggio L’INSEGNANTE DI SOSTEGNO NELLA SCUOLA PRIMARIA NON SONO UN INSEGNANTE DIVERSO MA UN DIVERSO INSEGNANTE !!! … il personale specializzato NON E’ assegnato per gli alunni diversamente abili, ma “ a scuole normali per interventi individualizzati di natura integrativa in favore della generalità degli alunni e in particolare di quelli che presentano specifiche difficoltà di apprendimento” (DPR 31 ottobre 1975 n. 970, art. 9) Commissione Disagio/Handicap

11 Commissione Disagio/Handicap
Istituto Comprensivo Statale di Scuola primaria e Secondaria di 1^ grado di Albiate e Triuggio SONO NON SONO SONO CONVINTO CHE: Tutti gli alunni possono imparare Tutti gli alunni hanno il diritto di essere educati insieme ai loro coetanei in classi eterogenee È compito della scuola creare il successo scolastico, per tutti e per ciascuno NON SONO l’angelo custode della diversità o una protesi dell’alunno diversamente abile SONO UN OPERATORE DI RETE all’interno delle problematiche scolastiche (la scuola E’ UNO dei servizi offerti dal territorio; ce ne sono altri con compiti diversi, ma convergenti e con altri operatori- chiave per altre specificità). Opero: DENTRO LASCUOLA FUORI DALLASCUOLA NON SONO in posizione di centralità, ma mi pongo in ascolto dell’alunno, che è il VERO SOGGETTO della rete Commissione Disagio/Handicap

12 Commissione Disagio/Handicap
Istituto Comprensivo Statale di Scuola primaria e Secondaria di 1^ grado di Albiate e Triuggio OPERO DENTRO LA SCUOLA FUORI LA SCUOLA nel team docente con l’alunno diversamente abile con il gruppo classe con gli alunni di classi diverse con tutti i docenti e il personale della scuola con la famiglia con gli specialisti con le associazioni territoriali Commissione Disagio/Handicap

13 Commissione Disagio/Handicap
Istituto Comprensivo Statale di Scuola primaria e Secondaria di 1^ grado di Albiate e Triuggio COSA FACCIO Con l’èquipe pedagogica: costruisco il PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO attraverso un lavoro di programmazione, individualizzazione e valutazione che tenga conto contemporaneamente dei bisogni educativi del singolo alunno diversamente abile e del contesto dei bisogni formativi della classe in cui è inserito.   Studio gli obiettivi della programmazione di classe per avere un quadro chiaro di ciò che sarà svolto; 1. scelgo tra questi quelli più adatti all’alunno diversamente abile (obiettivi compatibili con le sue capacità cognitive e nello stesso tempo connessi con la programmazione di classe); 2. quando, anche ridotti, gli obiettivi della classe appaiono ancora troppo difficili e lontani dalle possibilità dell’alunno, uso facilitatori e materiali strutturati. Progetto e attuo interventi educativi e didattici IN CONDIVISIONE con l’educatore (se presente) affinché ogni azione risulti coerente con il Piano Educativo Individualizzato e significativa rispetto all’integrazione dell’alunno diversamente abile. Facilito lo sviluppo di una rete di amicizie e di rapporti informali di aiuto reciproco all’interno della classe attraverso: - un clima collaborativo - gruppi di lavoro e di apprendimento cooperativo - giochi cooperativi - tutoring tra alunni Commissione Disagio/Handicap

14 INDIRIZZI CENTRI RIABILITAZIONE
Istituto Comprensivo Statale di Scuola primaria e Secondaria di 1^ grado di Albiate e Triuggio Indirizzi utili INDIRIZZI CENTRI RIABILITAZIONE ASSOCIAZIONE LA NOSTRA FAMIGLIA CARATE BRIANZA (MI), Via E. Riva, 6 Telefono: 0362/ Fax: 0362/ ASSOCIAZIONE LA NOSTRA FAMIGLIA Via don Luigi Monza, BOSISIO PARINI (Lc) Telefono: 031/ Fax: 031/ UONPIA, BESANA IN BRIANZA (MI) Tel VIA L. VIARANA 38 Commissione Disagio/Handicap

15 DA UN ORDINE DI SCUOLA ALL'ALTRO
Istituto Comprensivo Statale di Scuola primaria e Secondaria di 1^ grado di Albiate e Triuggio CERTIFICAZIONE NEL PASSAGGIO DA UN ORDINE DI SCUOLA ALL'ALTRO al sito al punto 1.1.3 Attestato di alunno in situazione di handicap Commissione Disagio/Handicap


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