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1 Facoltà di Economia U niversità degli Studi di Parma Corso di Economia Industriale Cap. 13 Anno Accademico 2015-2016.

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1 1 Facoltà di Economia U niversità degli Studi di Parma Corso di Economia Industriale Cap. 13 Anno Accademico 2015-2016

2 2 Informazione, qualità e prezzi

3 3 Informazione incompleta L’informazione è incompleta quando i consumatori non sono in grado di valutare con precisione la qualità dei prodotti e/o di confrontare i prezzi dei prodotti a parità di qualità

4 4 Conseguenze dell’informazione incompleta I prodotti di qualità più elevata possono non essere prodotti (offerti sul mercato) Le imprese sono incentivate a produrre beni di qualità inferiore Alcune proprietà positive dei mercati in concorrenza possono essere vanificate Le imprese possono essere incentivate a diminuire le informazioni fornite ai consumatori ecc.

5 5 Quesiti di base Dove ha origine l’informazione incompleta? In quale modo l’informazione incompleta condiziona il comportamento del produttore e del consumatore? Come può essere superato il problema dell’informazione imperfetta?

6 6 Cause di informazione imperfetta Opportunismo e informazione privata Costo della raccolta delle informazioni Obsolescenza delle informazioni Vincoli mnemonici Razionalità limitata Differenze nella capacità individuale di elaborazione delle informazioni

7 7 Informazione asimmetrica e qualità dei prodotti L’informazione è asimmetrica quando, in una transazione, una delle due parti possiede informazioni superiori rispetto all’altra sulle caratteristiche del bene. L’asimmetria informativa condiziona la qualità dei beni offerti

8 8 1) Non esistenza di un mercato I beni di bassa qualità spiazzano i beni di alta qualità (mercato dei bidoni) (Akerlof 1970). In un mercato vengono offerti beni di bassa e di alta qualità. Il consumatore non è in grado di distinguere le due tipologie di beni prima dell’acquisto. Il consumatore elabora congetture sul valore medio dei prodotti.

9 9 Non esistenza di un mercato Il valore (prezzo medio) remunera in eccesso i beni di bassa qualità e in difetto quelli di alta qualità. I proprietari dei beni di bassa qualità saranno incentivati a vendere, mentre i proprietari di beni di alta qualità non venderanno il bene. Il mercato sarà formato solo da beni di bassa qualità.

10 10 Selezione avversa Il processo attraverso cui i prodotti di più elevata qualità vengono ‘allontanati’ dal mercato e quelli di minore qualità vengo ‘attratti’ nel mercato è definito selezione avversa.

11 11 2) Riduzione della qualità dei beni offerti Due cause: mancata internalizzazione delle esternalità; ritardi nella percezione delle differenze di qualità da parte dei consumatori

12 12 Riduzione della qualità dei beni offerti: mancata internalizzazione delle esternalità Il produttore che vende un prodotto di elevata qualità aumenta la qualità media del settore, genera esternalità positive per i concorrenti, ma non è in grado di appropriarsene. Il produttore che vende un prodotto di bassa qualità, genera esternalità negative per il settore, ma riduce i costi e aumenta i profitti

13 13 Riduzione della qualità dei beni offerti: ritardi nella percezione delle differenze di qualità Aff. 1 Ritardi nella percezione dei differenziali di qualità da parte dei consumatori incentivano la riduzione del livello di qualità dei beni

14 14 Oligopolio e Qualità dei beni offerti Il settore j-esimo è un duopolio con imprese identiche. La qualità è funzione dei costi degli input di produzione. Il prodotto venduto non è identificabile

15 15 Oligopolio e Qualità dei beni offerti PCPC Q D1D1

16 16 Oligopolio e Qualità dei beni offerti PCPC Q D1D1 MR 1

17 17 Oligopolio e Qualità dei beni offerti PCPC Q MC 1 AC 1 D1D1 MR 1

18 18 Oligopolio e Qualità dei beni offerti PCPC Q MC 1 AC 1 Q1Q1 D1D1 MR 1

19 19 Oligopolio e Qualità dei beni offerti PCPC Q MC 1 AC 1 P1P1 Q1Q1 D1D1 MR 1

20 20 Oligopolio e Qualità dei beni offerti L’impresa 1, in t0, decide di abbassare la qualità dei prodotti per ridurre i costi e aumentare i profitti. Non modifica la quantità venduta né i prezzi. In t0 né l’impresa 2 né i consumatori percepiscono il cambiamento.

21 21 Oligopolio e Qualità dei beni offerti PCPC Q MC 1 AC 1 P1P1 Q1Q1 D1D1 MR 1  

22 22 Oligopolio e Qualità dei beni offerti PCPC Q P1P1 Q1Q1 D1D1 MR 1 AC 1 MC 1

23 23 Oligopolio e Qualità dei beni offerti In t1, i consumatori divenuti consapevoli della minore qualità, sono disponibili ad acquistare il bene solo a prezzi inferiori rispetto a t0

24 24 Oligopolio e Qualità dei beni offerti PCPC Q P1P1 Q1Q1 D1D1 MR 1 AC 1 MC 1   

25 25 Oligopolio e Qualità dei beni offerti PCPC Q D2D2 AC 1 MC 1

26 26 Oligopolio e Qualità dei beni offerti PCPC Q D1D1 MR 1 AC 2 MC 2

27 27 Oligopolio e Qualità dei beni offerti PCPC QQ1Q1 D1D1 MR 1 AC 1 MC 1

28 28 Oligopolio e Qualità dei beni offerti PCPC Q P1P1 Q1Q1 D1D1 MR 1 AC 1 MC 1

29 29 Oligopolio e Qualità dei beni offerti L’impresa 1 continua ad operare e percepire un profitto positivo L’impresa 2 esce dal mercato

30 30 Oligopolio e Qualità dei beni offerti PCPC Q MC 2 AC 2 P2P2 Q2Q2 P1P1 Q1Q1 D1D1 MR 1 AC 1 MC 1

31 31 Oligopolio e Qualità dei beni offerti PCPC Q MC 2 AC 2 P2P2 Q2Q2 MR 2 P1P1 Q1Q1 D1D1 MR 1 AC 1 MC 1

32 32 Conclusioni La qualità del bene offerto è diminuita. L’impresa che produceva beni di maggiore qualità è stata espulsa dal mercato. L’impresa che ha provocato la riduzione della qualità è sopravvissuta ed è divenuta monopolista

33 33 Condizioni per la soluzione (parziale) del problema Informazione simmetrica imperfetta: Il prezzo corrisponde al valore medio dei prodotti. Il prezzo, quindi, non corrisponde al valore effettivo del bene, ma a quello atteso. Il mercato si forma e esiste un equilibrio. L’equilibrio è efficiente negli scambi ripetuti

34 34 Condizioni per la soluzione (parziale) del problema Garanzie credibili Il venditore si impegna a sostenere costi significativi se la qualità del bene è inferiore al valore (prezzo) dichiarato. Il venditore deve essere in grado di vincolarsi al tempo.

35 35 Condizioni per la soluzione (parziale) del problema Leggi sulla responsabilità civile I consumatori possono rivalersi sul produttore se il bene presenta difetti o vizi occulti. Difficoltà di prova. Reputazione La reputazione è un deterrente contro l’opportunismo del produttore. Agisce solo a condizione che il produttore intenda continuare l’attività (orizzonte temporale indeterminato)

36 36 Condizioni per la soluzione (parziale) del problema Competenze di una terza parte (esperto) Le competenze tecniche-professionali di una terza parte possono contribuire a ridurre l’asimmetria informativa del consumatore se il bene o la transazione è osservabile. Definizioni di standard tecnici Enti e istituzioni specifiche possono certificare le caratteristiche qualitative del prodotto in riferimento a requisiti (standard) definiti. Rischi di riduzione della qualità al livello minimo dello standard di riferimento. Esclusione dei beni con qualità e prezzi bassi. Vedi anche Marchi collettivi

37 37 Informazione incompleta e prezzi

38 38 Informazione incompleta e prezzi In presenza di informazione imperfetta sul prezzo, un mercato concorrenziale può trasformarsi in un mercato di concorrenza monopolistica.

39 39 Informazione incompleta e prezzi Assunti: le imprese (unità commerciali) vendono un prodotto omogeneo (S) a prezzi diversi I costi sostenuti dalle imprese sono identici il numero delle imprese è elevato e fisso i consumatori hanno una funzione di domanda simile i consumatori sono a conoscenza della distribuzione dei prezzi, ma non sono in grado di associare il prezzo ad una unità commerciale il consumatore per informarsi sul prezzo di ogni singolo negozio deve sostenere costi di ricerca (Cr) (tempo, costi di trasporto, ecc.)

40 40 Informazione incompleta e prezzi Se i consumatori disponessero di informazione completa, il prezzo di vendita di S sarebbe Pc=Mc. Se una unità commerciale vende S a un prezzo P*>Pc il suo fatturato è uguale a zero.

41 41 Informazione incompleta e prezzi In caso di informazione incompleta, però il negoziante potrebbe vendere S ad un prezzo P*>Pc se P*=Pc+  <Pc+2Cr

42 42 Informazione incompleta e prezzi In caso di informazione incompleta, però il negoziante potrebbe vendere S ad un prezzo P*>Pc se P*=Pc+  <Pc+2Cr  L’equilibrio con prezzi concorrenziali e informazioni complete non è più un equilibrio se l’informazione è incompleta relativamente al prezzo

43 43 Informazione incompleta e prezzi P* è un prezzo di equilibrio? Alcune unità commerciali potrebbero vendere S a P**=Pc+2  <Pc+3Cr senza perdere tutti i clienti Il processo continua e se il numero delle imprese è abbastanza grande si giunge a P°= Pc+(n-1)  = Pm<Pc+nCr

44 44 Conclusione In presenza di informazione imperfetta l’unico equilibrio con prezzo unico corrisponde al prezzo di monopolio NB1- Il numero delle imprese è stabile e elevato. Il prezzo di monopolio è quindi relativo a quote di mercato (domanda residuale) contenute

45 45 Conclusione NB2 - La precedente conclusione è valida solo se il numero delle imprese è elevato. Se le imprese sono poche e i costi di ricerca relativamente contenuti, almeno un negoziante avrebbe l’incentivo a ridurre il prezzo nel tentativo di ampliare la propria quota di mercato e aumentare i propri profitti. In questo caso non esisterebbe un equilibrio con prezzo unico.

46 46 Prezzo unico, prezzo di riserva e non esistenza del mercato E’ possibile che i consumatori abbiano per S un prezzo di riserva (Pr=prezzo massimo al quale il consumatore è disposto ad effettuare l’acquisto) inferiore a Pm.

47 47 Prezzo unico e non esistenza del mercato D1 Q P MR Pm Qm Mc

48 48 Prezzo unico e non esistenza del mercato D1 Q P MR Pr Pm Qm Mc

49 49 Prezzo unico e non esistenza del mercato Se Pm+Cr>Pr+Cr nessun consumatore effettuerà acquisti. Se le imprese sono numerose e i costi di ricerca elevati, nessuna impresa avrà incentivi alla riduzione del prezzo Quindi il mercato di S non esisterà.

50 50 Dispersione dei prezzi e consumatori informati La presenza di una quota di consumatori perfettamente informati ha due implicazioni: 1) Esiste un equilibrio con imprese che definiscono prezzi diversi tra loro (dispersione dei prezzi). 2) Esiste un equilibrio con prezzi uguali ai costi marginali

51 51 Dispersione dei prezzi e consumatori informati Assunzioni: I consumatori (L) nel mercato S possono essere suddivisi in aL=consumatori informati e (1-a)L =consumatori non informati I consumatori acquistano una singola unità di prodotto a condizione che il prezzo non sia superiore a Pr Sono attive n imprese identiche

52 52 Dispersione dei prezzi e consumatori informati Se le imprese fissano il prezzo a Pc ottengono Qc=L/n Questa soluzione non è un equilibrio perché una impresa può deviare definendo un prezzo P*= Pc+  <Pc+2Cr e comunque vendere (1-a)Qc.

53 53 Dispersione dei prezzi e consumatori informati Hp.1 - Molti consumatori informati Le imprese non hanno nessun incentivo a deviare da Pc Verifica: La verifica si basa sul confronto tra quattro alternative

54 54 Dispersione dei prezzi e consumatori informati (Hp.1) Pr Pc P* AC <Pc

55 55 Dispersione dei prezzi e consumatori informati (Hp.1) Pr Pc P* Q=0 AC <Pc

56 56 Dispersione dei prezzi e consumatori informati (Hp.1) Con P*>Pr nessun consumatore acquisterà il bene

57 57 Dispersione dei prezzi e consumatori informati (Hp.1) P*=Pr Pc AC

58 58 Dispersione dei prezzi e consumatori informati (Hp.1) P*=Pr Pc Q=Qr=(1-a)L/n AC

59 59 Dispersione dei prezzi e consumatori informati (Hp.1) Con P*=Pr acquisteranno solo i consumatori non informati. Se i consumatori non informati sono pochi, Qr non è sufficiente a coprire i costi.

60 60 Dispersione dei prezzi e consumatori informati (Hp.1) Pr P*=Pc AC

61 61 Dispersione dei prezzi e consumatori informati (Hp.1) Pr P*=Pc AC Q=Qc=L/n

62 62 Dispersione dei prezzi e consumatori informati (Hp.1) Se P*=Pc, acquisteranno presso l’impresa sia i consumatori informati che i consumatori non informati. Il prezzo è tangente ai costi medi e quindi il profitto è nullo.

63 63 Dispersione dei prezzi e consumatori informati (Hp.1) Pr Pc AC P*<Pc)

64 64 Dispersione dei prezzi e consumatori informati (Hp.1) Pr Pc AC P*<Pc) Q=aL+(1-a)L/n

65 65 Dispersione dei prezzi e consumatori informati (Hp.1) Se P* è leggermente inferiore a Pc, l’impresa dispone di tutti i consumatori informati e di una quota proporzionale dei consumatori non informati. La quantità venduta aumenta rispetto alla precedente alternativa ma i ricavi non sono sufficienti a compensare i costi

66 66 (Hp.1) Conclusioni l’unico equilibrio possibile è quello corrispondente a Pc. Se la quota dei consumatori informati è molto ampia, i consumatori avranno di fronte un unico prezzo di equilibrio che corrisponderà al prezzo di equilibrio concorrenziale con informazione completa

67 67 Dispersione dei prezzi e consumatori informati Hp.2 - Pochi consumatori informati Le imprese hanno incentivo a deviare da Pc e non vi sarà un equilibrio unico Verifica: Come in precedenza (ad esclusione di P*>Pr)

68 68 Dispersione dei prezzi e consumatori informati (Hp.2) P*=Pr Pc AC

69 69 Dispersione dei prezzi e consumatori informati (Hp.2) P*=Pr Pc Q=Qr=(1-a)L/n AC

70 70 Dispersione dei prezzi e consumatori informati (Hp.2) Se P*=Pr e il numero dei consumatori non informati è abbastanza ampio da generare una domanda tale che i ricavi risultino superiori ai costi, l’impresa è incentivata a deviare da Pc. In generale: L’impresa devierà se Qr=(1-a)Qc>Qa dove Qa è la quantità in corrispondenza della quale il costo medio dell’impresa è uguale a Pr

71 71 Dispersione dei prezzi e consumatori informati (Hp.2) Pr Pc AC Qa

72 72 Dispersione dei prezzi e consumatori informati (Hp.2) Pr P*=Pc AC

73 73 Dispersione dei prezzi e consumatori informati (Hp.2) Pr P*=Pc AC Qc=L/n

74 74 Dispersione dei prezzi e consumatori informati (Hp.2) Se P*=Pc, la quantità prodotta corrisponderà alla domanda residuale dell’impresa. Il prezzo uguaglia i costi medi e quindi il profitto è nullo.

75 75 Dispersione dei prezzi e consumatori informati (Hp.2) Pr P*<Pc AC

76 76 Dispersione dei prezzi e consumatori informati (Hp.2) Pr P*<Pc AC Q=aL+(1-a)L/n

77 77 Dispersione dei prezzi e consumatori informati (Hp.2) Con P*<Pc, la quantità domandata corrisponde a tutti i consumatori informati e alla quota ordinaria dei consumatori non informati. L’impresa comunque non sarà incentivata a deviare da Pc perché sarebbe costretta ad operare in perdita.

78 78 Conclusioni Se ci sono pochi clienti informati, Pc può essere violato perché in corrispondenza di Pr l’impresa percepisce un profitto sempre superiore (per definizione) a quello di concorrenza. Pr comunque non è un prezzo di equilibrio se tutte le imprese lo scelgono. E’ sufficiente infatti che una impresa venda a Pr-  per catturare la domanda di tutti i consumatori informati e aumentare i profitti.


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