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La Guida per la formulazione dei profili dei corsi di studio elaborata dalle Reti Tuning e ENIC-NARIC Prof. Ann Katherine Isaacs Università di Pisa Comitato.

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1 La Guida per la formulazione dei profili dei corsi di studio elaborata dalle Reti Tuning e ENIC-NARIC Prof. Ann Katherine Isaacs Università di Pisa Comitato di Gestione Tuning; Coordinatore Reti Europee di Storia; Bologna Expert, Consigliere ECTS/ DS; Project Group CoRe (Competences for Recognition)

2 Rovesciare il paradigma? Output invece di input? Una didattica che parte chi apprende? - Un processo lento, faticoso che ha richiesto molto tempo e coinvolto molte persone - I cambiamenti necessari sono numerosi, di organizzazione e di sensibilità - quando si parla di processo si intende una complessa opera di esplorazione, di tentativi, di rettifiche. Profili dei Corsi di Studio Pisa, 13 maggio 2011

3 La Guida, elaborato nel progetto CoRe2 da Tuning, gli esperti ENIC-NARIC e le reti di Storia, infermieristica e fisica costituisce un esempio di elaborazione si prospettive e strumenti condivisi mediante la collaborazione internazionale a molteplici livelli. E un prodotto che risponde ad una pluralità di esigenze: un modo per descrivere i corsi di studio attraverso le competenze e gli esiti di apprendimento. Risponde ad una certa idea di eccellenza: un modo standardizzato di descrivere anche le peculiarità di ciascun corso di studio. Profili dei Corsi di Studio Pisa, 13 maggio 2011

4 Fin dallidea iniziale, semplice, di unarchitettura comune (cicli, crediti ) fra 4 paesi (dichiarazione della Sorbona), poi 29, ora 49, la finalità è stata di trovare soluzioni concrete che potessero agevolare gli studenti nella loro formazione personale e professionale. Gradualmente si sono coinvolti molti attori; le ricette giuste possono essere trovate solo attraverso ampie collaborazioni internazionali, strutturate con cura. Accanto al livello formale degli accordi dei ministri e il lavoro del gruppi dei seguiti del processo di Bologna, ci sono altri attori: nella rete Tuning, e nelle reti Erasmus molti migliaia di accademici, consultando decine di migliaia di laureati, studenti e datori di lavoro, hanno esplorato a livello di area disciplinare come tradurre in indicazioni utili – linee guida e punti di riferimento – i principi generali della normativa. Profili dei Corsi di Studio Pisa, 13 maggio 2011

5 In questo quadro la Guida Tuning/CoRe2 è uno strumento nuovo e significativo. Per questo motivo abbiamo voluto discuterne in un seminario di lavoro. La Guida ha diverse funzioni, in quanto fornisce un modello, una procedura standard, per formulare il profilo di un corso di studio in termini di ciò che chi si laureerà saprà, saprà fare; quali capacità avrà e quale livello di responsabilità sarà in grado di prendere. Un profilo di questo genere – basato sulle competenze – serve: - per facilitare il riconoscimento formale delle competenze acquisite, a livello nazionale e internazionale; - per descrivere lessenza, il sapore, di un corso di laurea (ai datori di lavoro, agli studenti stessi, al pubblico); - come strumento di pianificazione e di costruzione della qualità del processo formativo; - come catalizzatore per accrescere la sensibilità dei docenti verso una didattica basata sulla formazione di competenze; e facilitare la discussione e collaborazione necessarie per attuarla. Profili dei Corsi di Studio Pisa, 13 maggio 2011

6 Utilizzando la Guida è possibile elaborare, secondo un modello chiaro, il ritratto succinto ma incisivo di un Corso di Studio in modo che possa essere facilmente letto e interpretato da altri persone, in tutti i paesi dellArea Europea dellIstruzione Superiore (EHEA), ora 47 paesi, e anche in altri continenti. E previsto che il profilo elaborato secondo il modello condiviso venga inserito nel Supplemento al Diploma, al punto 4.2, e quindi sarà utilizzato a livello internazionale, non solo europeo. Profili dei Corsi di Studio Pisa, 13 maggio 2011

7 La Guida consiste in 3 capitoli e 3 appendici. Capitoli: 1. unIntroduzione, che colloca il Profilo del Corso di Laurea nel quadro degli strumenti elaborate per migliorare la didattica, finalizzandola alla formazione delle competenze; 2. Il Modello (Template) per il Profilo e le istruzioni per completarlo; 3. Il Glossario, per chiarire il significato che viene attributo ai termini usati nella Guida; Profili dei Corsi di Studio Pisa, 13 maggio 2011

8 Appendici: 1. come procedere per pianificare un nuovo Corso di Laurea basandosi sulla formazione delle competenze; 2. lelenco di 31 competenze generiche (non specifiche ad una particolare area disciplinare; 3. esempi di Profili, per il primo, secondo, e terzo ciclo (Laurea, Laurea magistrale e dottorato) per tre aree disciplinari (Storia, Fisica, Infermieristica). Profili dei Corsi di Studio Pisa, 13 maggio 2011

9 I campi : Informazioni generali A. obiettivi del corso di studio B. caratteristiche C. professioni, altri studi D. approcci allapprendimento E. le competenze chiave formate durante il Corso di Studio F. gli esiti di apprendimento principali Profili dei Corsi di Studio Pisa, 13 maggio 2011

10 I campi più importanti sono la E e lF. E. le competenze chiave formate durante il Corso di Studio (Programme Competences/ PCs) F. gli esiti di apprendimento principali (Programme Learning Outcomes/PLOs) Le definizioni Tuning, usate nella Guida, sono molto importanti. Competenze: termine usato in senso molto ampio, le competenze appartengono allo studente. Esiti o risultati di apprendimento: le descrizioni, formulate dai docenti, dei risultati verificabili che indichino la formazione delle competenze. Profili dei Corsi di Studio Pisa, 13 maggio 2011

11 Parte 2. Profili dei Corsi di Studio Pisa, 13 maggio 2011

12 La parte più importante, ai nostri fini, è quelle finale del Profilo (i campi E e F). Abbiamo visto il punto di vista, lesempio dei fisici; Vediamo ora alcuni punti riguardanti lesempio elaborato dagli storici (14 università hanno partecipato); La fisica può utilizzare/usa un linguaggio internazionale; per la storia la situazione è diversa. La storia è stata scelta come area disciplinare esemplare per le scienze umane e sociali, ma si tratta di un esempio estremo. Per quello è particolarmente interessante il suo modo di trasformare la descrizione dei corsi di studio in un discorso/profilo basato sugli esiti e sulle competenze. Profili dei Corsi di Studio Pisa, 13 maggio 2011

13 In ciascun paese, in ciascununiversità, in ciascun corso di studio, i contenuti sono diversi. Le periodizzazioni, le metodologie, le bibliografie... sono diverse. Come definire ciò che un laureato realmente sa ed è in grado di fare, in modo che altri (in altri paesi o anche nel proprio) possono capire? Attraverso le competenze del programma e gli esiti di apprendimento. Profili dei Corsi di Studio Pisa, 13 maggio 2011

14 Le Competenze (PCs) Esempi: Storia, secondo ciclo (pp. 70-71) E. Programme Competences 5 generiche - Critical and self critical skills - Concern for quality and ethical commitment - Interpersonal skills and teamwork - written and oral communication in ones own language and in another language - working autonomously, designing strategies and managing time. Profili dei Corsi di Studio Pisa, 13 maggio 2011

15 Le Competenze (PCs) Esempi: Storia, secondo ciclo (pp. 70-71) E. Programme Competences 8 subject specific -world history -analysis of documents -historical period/theme -knowledge of ICT resources -appropriate terminology and mode of expression -tools of other human sciences -cooperation in tasks relative to the discipline -planning and delivering an individual research based contribution Profili dei Corsi di Studio Pisa, 13 maggio 2011

16 Gli esiti (PLOs) Esempi: Storia, secondo ciclo (pp. 71-72) F. Programme learning outcomes 13: che definiscono, in modo che possano essere verificati, i risultati corrispondenti alle competenze elencate sotto E. Non è necessario che la corrispondenza sia punto per punto, ma che complessivamente gli esiti corrispondano alle competenze. Profili dei Corsi di Studio Pisa, 13 maggio 2011

17 Le professioni regolate: Infermieristica Differenze per motivi formali: quando il regolamento della professione richiede (come spesso in questo caso) liste anche lunghe di competenze specifiche, nel Profilo del Corso di Studio viene fatto riferimento al regolamento, e nel campo E si dà un quadro riassuntivo degli elenchi ufficiali. Profili dei Corsi di Studio Pisa, 13 maggio 2011

18 Un altro strumento: Competence-based Learning unopera di analisi delle competenze generiche, distinguendone i livelli: per accrescere la consapevolezza dei docenti e anche di chi apprende. Profili dei Corsi di Studio Pisa, 13 maggio 2011

19 grazie! isaacs@stm.unipi.it Profili dei Corsi di Studio Pisa, 13 maggio 2011


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