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La certificazione delle competenze

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Presentazione sul tema: "La certificazione delle competenze"— Transcript della presentazione:

1 La certificazione delle competenze
Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione Misure di accompagnamento USR Campania La certificazione delle competenze Sofia Di Crisci – Chiara Motter Sorrento 22 gennaio 2016

2 PROGRAMMA POMERIGGIO Quadro di riferimento: certificare, obiettivi, modello, oggetti, strumenti Le prove di competenza: caratteristiche e tipologie Costruire prove di competenza: come procedere, esempi Laboratorio: costruzione di prove disciplinari/di area

3 Certificare Processo di referenziazione EQF (European Qualification Framework ) – NQF (National Qualification Framework – in corso) I Ciclo = I Livello Indicazioni nazionali per il curricolo (DM 254/2012) “La scuola finalizza il curricolo alla maturazione delle competenze previste nel profilo dello studente al termine del primo ciclo, fondamentali per la crescita personale e per la partecipazione sociale, e che saranno oggetto di certificazione” Linee guida per la certificazione (Comitato Scientifico Nazionale) “… rappresenta un atto educativo legato ad un processo di lunga durata e aggiunge informazioni utili in senso qualitativo, in quanto descrive i risultati del processo formativo …””

4 Certificazioni ordinamento italiano
Primo ciclo V primaria III SSPG* Secondo ciclo II SSSG V SSSG* *Indipendenti da Esame di Stato NB. Non sostituiscono la valutazione e sua attestazione giuridica

5 Verso la certificazione nel I ciclo
2012 testo definitivo Indicazioni nazionali Misure di accompagnamento a. s adozione sperimentale modelli a. s adozione generalizzata modelli validati a. s adozione obbligatoria del nuovo modello (con DM)

6 Modello primaria

7 Modello SSPG

8 Modello: livelli

9 Obiettivi della certificazione
sostenere i processi di apprendimento riconoscere e valorizzare le competenze chiave favorire l’orientamento per la prosecuzione degli studi consentire gli eventuali passaggi tra i diversi percorsi e sistemi formativi e l’inserimento nel mondo del lavoro garantire la trasparenza delle certificazioni fornire alle famiglie e agli studenti informazioni sui risultati di apprendimento declinati in competenze

10 Oggetti Competenze disciplinari (Indicazioni nazionali - 2012)
Competenze chiave (Raccomandazione Parlamento Europeo e Consiglio – 2006)

11 Raccomandazione del Parlamento Europeo del 29 gennaio Quadro europeo delle Qualifiche e dei titoli: Conoscenze indicano “risultato dell’assimilazione di informazioni attraverso l’apprendimento. Le conoscenze sono un insieme di fatti, principi, teorie e pratiche, relative ad un settore di lavoro o di studio; (…) le conoscenze sono descritte come teoriche e/o pratiche” Abilità “indicano le capacità di applicare conoscenze e di utilizzare Know-how per portare a termine compiti o risolvere problemi; (…) le abilità sono descritte come cognitive (comprendenti l’uso del pensiero logico, intuitivo e creativo) o pratiche (comprendenti l’abilità manuale e l’uso di metodi, materiali, strumenti)” Competenze indicano la “comprovata capacità di usare conoscenze, abilità e capacità personali, sociali e/o metodologiche, in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo professionale e personale; (…) le competenze sono descritte in termini di responsabilità ed autonomia”

12 OCSE – Progetto DeSeCo (Definizione e Selezione delle Competenze) 2003:
Competenze chiave “competenze individuali che contribuiscono a una vita ‘realizzata’ e al buon funzionamento della società, elementi essenziali in diversi ambiti della vita e importanti per tutti gli individui. Coerentemente con il concetto ampio di competenze, ogni competenza chiave è una combinazione di capacità cognitive, atteggiamenti, motivazione ed emozione e altre componeneti sociali correlate”

13 comunicazione nella madrelingua comunicazione nelle lingue straniere
Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio del 18 dicembre 2006 relativa a competenze chiave per l’apprendimento permanente: comunicazione nella madrelingua comunicazione nelle lingue straniere competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia competenza digitale imparare a imparare competenze sociali e civiche spirito di iniziativa e imprenditorialità consapevolezza ed espressione culturale

14 Competenze Formali Non formali Informali
“Per apprendimento formale si intende quello che si attua nel sistema di istruzione e formazione e nelle università e istituzioni di alta formazione artistica, musicale e coreutica, e che si conclude con il conseguimento di un titolo di studio o di una qualifica o diploma professionale, conseguiti anche in apprendistato a norma del testo unico di cui al decreto legislativo 14 settembre 2011, n. 167, o di una certificazione riconosciuta.” (Cfr. Legge 92/2912, art. 4, comma 52) Non formali “Per apprendimento non formale si intende quello caratterizzato da una scelta intenzionale della persona, che si realizza al di fuori dei sistemi indicati al comma 52, in ogni organismo che persegua scopi educativi e formativi, anche del volontariato, del servizio civile nazionale e del privato sociale e nelle imprese.” (Cfr. Legge 92/2912, art. 4, comma 53) Informali “Per apprendimento informale si intende quello che, anche a prescindere da una scelta intenzionale, si realizza nello svolgimento, da parte di ogni persona, di attività nelle situazioni di vita quotidiana e nelle interazioni che in essa hanno luogo, nell'ambito del contesto di lavoro, familiare e del tempo libero.” (Cfr. Legge 92/2912, art. 4, comma 54) ISFOL, Primo rapporto italiano di referenziazione delle qualificazioni al quadro europeo EQF, 2012

15 Strumenti Complessità oggetto Numero congruo di “prove”
Distribuzione nel tempo Collegamento con curricolo/programmazione/UdA attendibilità Tipologie differenti di strumenti: prove di conoscenza, abilità prove di competenza (disciplinari/pluridisciplinari, di area/asse, esperte, di realtà, ecc.) rubriche valutative di processo/prodotto rubriche osservative di processo narrazione/metacognizione (autobiografie cognitive, diari di bordo, questionari, interviste, ecc.) dossier/portfolio

16 Questioni aperte Rapporto valutazione-certificazione
Rapporto competenze chiave-competenze disciplinari Rapporto certificazione-curricolo-didattica BES Standard Comunicazione

17 Cosa possiamo fare? fornire elementi di oggettività alla valutazione delle competenze definendo e condividendo oggetti e criteri di valutazione operare una reale integrazione di curricoli costruire prove di competenza e strumenti di osservazione e valutazione curare il carattere formativo-processuale evitare che la certificazione delle competenze si traduca in una semplice traslazione della valutazione disciplinare espressa in relazione alle conoscenze costituire una documentazione attestante e motivante il giudizio espresso in sede di consiglio di classe, anche allo scopo di evitare eventuali contestazioni da parte delle famiglie lavorare sulla trasversalità e sulla progressione coerenza tra gli strumenti valutativi prevedere una sezione specifica collegata all’ICF

18 Per iniziare … qualche punto di riferimento
Raccomandazioni Parlamento Europeo Indicazioni nazionali Piani di Istituto Programmazione del CC Programmazione individuale UdA/UdL Format prove di competenza e rubriche Griglie per la progettazione – valutazione costruite ad hoc

19 Indicazioni nazionali
Profilo delle competenze al termine del primo ciclo di istruzione Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria – SSPG Obiettivi di apprendimento al termine della classe III – V della scuola primaria – della classe III della SSPG organizzati per abilità/conoscenze

20 Caratteristiche prove per competenze
Esplicitazione della competenza (o delle competenze) oggetto di verifica Definizione di un prodotto che risponda a determinarti standard Inquadramento della prova all’interno di contesti complessi e significativi, che permettano di attivare l’interesse e il pieno coinvolgimento dell’allievo Descrizione precisa e completa del compito, in modo che lo studente possa svolgerlo in autonomia Scelta e definizione di una situazione / problema all’interno della quale l’allievo debba dimostrare il proprio livello di padronanza della competenza Verifica della attendibilità della prova: il compito proposto deve rientrare in una tipologia riconoscibile da parte degli allievi con la presenza di elementi retroattivi ( ciò che lo studente ha già appreso), ma deve contenere, nello stesso tempo, qualche elemento di novità attraverso la presenza di aspetti proattivi (l’utilizzo, in situazioni nuove e diverse, di ciò che lo studente ha appreso); la prova può contenere esercizi atti a verificare conoscenze e abilità e, anche, l’utilizzo delle stesse in contesti nuovi Definizione delle modalità di svolgimento del compito, con particolare attenzione ad eventuali scelte da compiere in autonomia e da motivare Presenza di esercizi che chiedano di ricostruire il processo di esecuzione della prova e di riflettere sui risultati Individuazione di strumenti, supporti, risorse etc. da mettere a disposizione durante lo svolgimento del compito ELVIRA ZUIN

21 Caratteristiche rubriche
dimensioni evidenze indicatori livelli Uso di immagini per la comprensione Lettura dell’immagine in senso anticipatorio Proposta di un titolo efficace Avanzato: utilizza l’immagine per cogliere la specificità del testo Intermedio: utilizza l’immagine per comprendere il contenuto di un testo Base: utilizza l’immagine per comprendere il tema di fondo di un testo

22 Esempio griglia per la progettazione/valutazione
abilità conoscenze Evidenze/indicatori tipologie di esercizi Confronta informazioni ricavabili da più fonti e le riorganizza in modo sintetico (legge testi di tipo diverso attuando strategie differenziate, comprende il contenuto di un testo, individua le singole informazioni, trasforma il testo, organizza il contenuto) Strategie di lettura Ricerca di informazioni secondo un criterio dato Testi continui e non continui Criteri di organizzazione del testo continuo/non continuo Tipologie testuali Differenzia la lettura a seconda dello scopo individua nei testi informazioni collegate secondo un criterio dato organizza le informazioni individuate in schemi, tabelle, riassunti, sintesi Di meta-cognizione (rubriche osservative) Di sottolineatura, evidenziazione, costruzione repertorio, ecc. Produzione di mappe, schemi, tabelle, ecc.

23 Esempi prove allegati

24 Lavoriamo insieme Formazione gruppi di max 6 persone, di ambiti disciplinari affini Consegna: costruzione di una prova disciplinare di competenza, con relativa rubrica Materiali: Indicazioni nazionali/Piani di studio di Istituto – esempio griglia per la progettazione – testi d’appoggio – libri di testo Primo passaggio: scegliete una competenza …


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