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La pallavolo La pallavolo, o volley (forma abbreviata dell'inglese volleyball), è uno sport giocato da due squadre composte, comprese le riserve, da massimo.

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1 La pallavolo La pallavolo, o volley (forma abbreviata dell'inglese volleyball), è uno sport giocato da due squadre composte, comprese le riserve, da massimo 12 persone (13 nel caso in cui una squadra decida di schierare un secondo libero). Durante ogni partita, disputata con un pallone su un terreno di gioco rettangolare diviso da una rete, le due squadre schierano in campo contemporaneamente sei giocatori ciascuna. Gli altri atleti rimangono a disposizione in panchina. Oltre a quella propriamente detta, ci sono differenti versioni adottabili per permettere di giocare in specifiche circostanze, e da esso sono derivate altre specialità, che possono avere regole simili, ma non identiche, quali il beach volley, il footvolley o il park volley. È presente nel programma dei Giochi olimpici estivi dal 1964 ed è uno degli sport più praticati a livello scolastico.

2 Storia della pallavolo
Già nell'antichità esistevano giochi con la palla che possono essere considerati i predecessori della pallavolo. In antichi giochi greci e romani, ad esempio, venivano eseguiti esercizi con la palla a scopo di divertimento e svago. In Germania fu introdotto nel 1893 un gioco chiamato faustball, ma il merito dell'invenzione della pallavolo in forma moderna, nata ufficialmente nel 1895, va riconosciuto a William Morgan, istruttore di educazione fisica presso un college dell'YMCA di Holyoke, nel Massachusetts (Stati Uniti). Il 9 febbraio 1895 Morgan radunò alcuni insegnanti nel college di Springfield per la dimostrazione di un nuovo sport, da lui chiamato Minonette (da minon, micio, che era stato il nome di un gioco con la palla praticato da nobili e dame due secoli prima in Francia). Con l'aiuto di due squadre composte da 5 membri, tra cui il sindaco e il comandante dei vigili del fuoco di Holyoke, avvenne il battesimo di un nuovo gioco sportivo con caratteristiche profondamente diverse dagli altri sport in voga a quel tempo. Una caratteristica peculiare era quella di non prevedere il contatto fisico tra i partecipanti, per cui la destrezza, la prontezza dei riflessi, la capacità di concentrazione e l'agilità prendevano il posto della forza, qualità fino ad allora primaria nelle attività sportive. Fu però Alfred F. Halstead, il 10 marzo del 1896, a cambiare il nome di minonette, un po' troppo femminile, in Volleyball (letteralmente palla sparata). Egli riuscì a imporre questo sport nei college YMCA dislocati in tutti gli Stati Uniti.. Due anni dopo, la pallavolo si praticava anche nella maggior parte dell'America del Sud (Brasile, Argentina, Uruguay). Nel 1898 la pallavolo giunse a Manila, nelle Filippine, grazie a un insegnante di educazione fisica americano; proprio ai filippini viene attribuita l'invenzione della "schiacciata". In Cina e in Giappone ottenne un successo strabiliante. In Europa arrivò durante la Prima Guerra Mondiale. Per un lungo periodo è stata giocata in due modi differenti, all'occidentale e all'orientale, con la cosiddetta regola dei tre tocchi. Nel 1938 venne introdotta una fondamentale tecnica che rivoluzionò il modo di giocare: il «muro». Furono soprattutto i paesi dell'Est che lo utilizzarono con sistematicità. Nel 1947 i rappresentanti di 15 federazioni si ritrovarono a Parigi e crearono la Fédération Internationale de Volleyball (FIVB). Ancora oggi la pallavolo ha grande seguito, soprattutto nei paesi dell'estremo Oriente (Giappone, Cina, Corea del Sud), nei paesi dell'est Europa e dell'Europa meridionale, ed in Brasile. Questi paesi possono anche vantare i migliori risultati internazionali sia a livello di clubs che a livello di squadre nazionali. Paesi come il Brasile, l'Italia, gli USA, la Russia, e Cuba, hanno le proprie nazionali ai primi posti del ranking sia maschile che femminile; altri paesi possono vantare una squadra nazionale (maschile o femminile), ai vertici del ranking (Giappone e Cina nel femminile, Argentina nel maschile). Molti altri paesi restano comunque ai margini, e tranne rari casi, i paesi a contendersi gli allori dei tornei più importanti sono sempre gli stessi.

3 Campo di gioco Le partite di pallavolo si disputano al coperto in impianti il cui unico limite è la distanza fra l'area di gioco e il soffitto che deve essere di almeno 7m. Il terreno di gioco è di forma rettangolare, lungo 18 metri e largo 9, diviso in due settori di 9 per 9 metri da una rete posta verticalmente. In entrambi i settori sono tracciate le linee perimetrali, che delimitano il terreno di gioco dalla zona libera e la linea d'attacco posta a 3m dalla rete. Le linee d'attacco sono prolungate oltre le linee laterali con cinque tratti di 15cm. Tutte le linee devono essere larghe 5cm e devono avere un colore contrastante con la superficie di gioco. La superficie di gioco,che è costituita da taraflex o parquet, deve essere piana e uniforme, così da non presentare pericoli per i giocatori. Inoltre la temperatura deve essere superiore ai 10°. La rete La rete è posta ad un'altezza nella sua parte superiore di 2,43 metri per le gare maschili e 2,24 metri per le gare femminili; nei campionati giovanili l'altezza della rete varia a seconda della categoria. La misurazione deve essere effettuata nella parte centrale, dove l'altezza deve essere esatta, e in corrispondenza delle due linee laterali, dove può variare in eccesso per un massimo di due centimetri in modo simmetrico. La rete si estende per 9,50-10 metri in lunghezza e un metro in altezza. Due bande bianche e rosse verticali, larghe 5 centimetri e alte 1 metro, sono fissate nella rete esattamente al di sopra di ciascuna linea laterale. Al loro interno vengono inserite le antenne che sono due astine in fibra di vetro di 1,80 m di altezza e 10 mm di diametro, verniciate a fasce alternate di due colori contrastanti, preferibilmente bianco e rosso; ogni antenna si estende 80 cm al di sopra della rete allo scopo di delimitare lo spazio di passaggio della palla. La palla Secondo il regolamento della FIVB, la palla deve essere di cuoio vero o sintetico e deve avere una forma sferica, una circonferenza di 65–67 cm, un peso di grammi e una pressione interna di 0,30-0,325 kg/cm². Nei campionati italiani i tipi di pallone utilizzati sono stabiliti dalle norme emanate dalla FIPAV con la guida pratica.

4 Il gioco Lo scopo di questo gioco è far cadere la palla nel campo avversario (indipendentemente da chi l'ha toccata per ultimo) o all'esterno del proprio terreno di gioco dopo un tocco di un avversario. Le partite si disputano al meglio dei 5 set, ossia vince la gara la squadra che ne conquista tre; ogni set viene vinto dalla prima squadra che raggiunge 25 punti con almeno due punti di margine rispetto alla squadra avversaria ad eccezione del quinto, chiamato tie-break, che viene giocato al 15 con cambio campo alla conquista dell'ottavo punto. Ogni azione inizia con il servizio effettuato dal giocatore difensore destro della squadra che ne ha ottenuto il diritto; al fischio dell'arbitro egli ha otto secondi di tempo per inviare la palla verso il campo avversario utilizzando qualsiasi parte del braccio. L'azione continua fino a che la palla non tocca il campo, è inviata fuori dal campo o viene sanzionato un fallo. La squadra che vince un'azione di gioco conquista un punto; se il punto è assegnato alla squadra già al servizio essa continua a servire. Quando invece l'azione viene vinta dalla squadra in ricezione, essa conquista oltre al punto anche il diritto a servire e i suoi giocatori sono tenuti a ruotare di una posizione in senso orario. Per ogni azione di gioco, la squadra ha a disposizione tre tocchi (escludendo l'eventuale tocco di muro), per inviare la palla nel campo avversario facendola passare all'interno dello spazio di passaggio, delimitato verticalmente dalle astine laterali. La palla che tocca le astine che delimitano il campo, o la rete all'esterno delle antenne, o il soffitto, o le mura della palestra, o un oggetto fuori del terreno di gioco, o una persona esterna al gioco, è da considerarsi fuori. Qualora la palla passi completamente o parzialmente al di fuori dello spazio di passaggio delimitato dalle antenne, con direzione la zona libera avversaria, essa può essere recuperata purché la palla rientri nel campo di gioco della squadra che l'aveva inviata con traiettoria parzialmente o totalmente al di fuori dello spazio di passaggio e il recupero avvenga regolarmente. Dopo aver effettuato un muro, un giocatore può colpire nuovamente la palla senza incorrere nel fallo di doppio tocco ed effettuando il primo tocco di squadra. La palla non può essere fermata o trattenuta e può essere colpita con qualunque parte del corpo; costituisce fallo il contatto e il successivo accompagnamento della palla o il contatto continuo e ripetuto con il corpo. Nel caso in cui la palla tocchi la rete e ritorni indietro, essa può essere rigiocata nel limite dei tocchi rimasti a disposizione della squadra, a patto che non venga rigiocata dallo stesso giocatore che ha indirizzato la palla in rete. I giocatori difensori non possono inviare la palla nel campo avversario se, trovandosi o staccando con i piedi nella zona di attacco, la colpiscono quando questa è interamente al di sopra del bordo superiore della rete. I giocatori difensori non possono eseguire un muro, ma possono effettuare un tentativo di muro. Se un giocatore appartenente alla squadra in battuta cerca di coprire, con le mani o il corpo, il compagno che sta effettuando il servizio, togliendo in tal modo la possibilità alla squadra in ricezione di vedere il pallone, commette il fallo di "velo".

5 I ruoli dei sei giocatori in campo sono questi:
Palleggiatore o alzatore Centrale o centro Schiacciatore-laterale, o schiacciatore di banda chiamato anche "di mano", "ala", "martello" Schiacciatore-opposto Libero Il libero, giocatore specializzato nei fondamentali di difesa e ricezione, non segue le normali regole relative alle sostituzioni ma può rimpiazzare illimitatamente qualunque giocatore che si trovi in seconda linea. Fondamentali Per "fondamentale" si intende un'azione specifica che compie il giocatore di pallavolo. Vengono chiamati "fondamentali" in quanto devono far parte del bagaglio tecnico di ogni giocatore e dovrebbero essere appresi fin dai primi anni qualunque sia la sua specializzazione nel futuro (centrale, laterale, opposto, alzatore, libero). Nella pallavolo ci sono cinque fondamentali: palleggio, bagher, schiacciata, muro e servizio (o battuta). Ogni fondamentale, alcuni maggiormente, altri meno, è diviso in varianti che ne differenziano l'esecuzione.

6 Alessia Pizzulli 1G FINE


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