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La formazione in ingresso per i docenti neoassunti

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Presentazione sul tema: "La formazione in ingresso per i docenti neoassunti"— Transcript della presentazione:

1 La formazione in ingresso per i docenti neoassunti
e con passaggi di ruolo L.107 del 13/7/2015 D.M. 850 del 27/10/2015

2 Il percorso (50 ore) FASE ATTIVITA’ DURATA RESPONSABILITA’ MODALITA’ 1
Bilancio delle competenze 3 ore Docente neoassunto / Tutor / Dirigente Scolastico Piattaforma on-line 2 Incontro propedeutico USR / Ambito territoriale (con la collaborazione delle scuole polo) Frontale in presenza 3 Laboratori formativi 12 ore Laboratoriale in presenza 4 Peer to peer Docente neoassunto / Tutor In presenza (a scuola) con il supporto della piattaforma on-line 5 Formazione on-line 14 ore Docente neoassunto 6 Bilancio delle competenze finali 7 Incontro di restituzione finale

3 1 a. Il bilancio delle competenze
(Cfr. Bozza del 09/12/2015 a cura dell’INDIRE, ora disponibile on-line su bilancio-iniziale-delle-competenze/) Serve a facilitare la riflessione sulle proprie competenze Insieme al Patto formativo costituisce il punto di partenza per la fase Peer to peer con il tutor Va messo a confronto con il bilancio di competenze finali Si articola in 3 aree,con un taglio prevalentemente narrativo: Area delle competenze relative all’insegnamento (Didattica) Area delle competenze relative alla partecipazione scolastica (Organizzazione) Area delle competenze relative alla propria formazione (Professionalità)

4 1 b. Il patto per lo sviluppo professionale
Viene “stipulato” tra il docente neoassunto e il Dirigente Scolastico, “sulla base del bilancio delle competenze, sentito il docente tutor e tenuto conto dei bisogni della scuola” (art. 5, comma 3 del D.M. 850/2015). Il patto deve stabilire “gli obiettivi di sviluppo delle competenze di natura culturale, disciplinare, didattico-metodologica e relazionale”, da raggiungere attraverso le varie attività formative. Non è un contratto di natura giuridica, ma un impegno etico-professionale (cfr. i codici di comportamento e il patto formativo sottoscritto con genitori e allievi). Il patto è un documento che impegna e stimola ad assumere un atteggiamento di ricerca e di propensione all’innovazione.

5 2-3. L’incontro propedeutico e i laboratori formativi
Vengono attivati dall’USR e si svolgono in presenza del docente neoassunto.

6 4 a. La fase Peer to peer Osservazione reciproca tra neossunto e tutor. Osservazione da parte del Dirigente Scolastico sul neoassunto. La fase peer to peer (12 ore) è suddivisa in: 3 ore di progettazione condivisa; 4 ore di osservazione del docente neoassunto sul tutor; 4 ore di osservazione del tutor sul docente neoassunto; 1 ora di verifica dell’esperienza.

7 4 b. Cosa osservano il tutor e il neoassunto?
L’osservazione deve avere parametri chiaramente esplicitati e condivisi tra tutor e neoassunto. Deve incentivare una costante riflessione critica sulle pratiche didattiche (progettare e riprogettare) e portare a un’innovazione (modello valutare-restituire-riflettere-innovare-valutare…) Deve prevedere due incontri di restituzione, in qualità di eterovalutatore e di insegnante osservato. Deve focalizzarsi su tre oggetti: competenza didattica; competenza progettuale curricolare; competenza legata alla valutazione.

8 4 c. Cosa osserva il Dirigente Scolastico
La capacità di un docente di padroneggiare la “scena della classe” in termini di qualità del clima sociale e relazionale e del carattere inclusivo della didattica. In particolare: Ricorso alle metodologie inclusive Uso di un’efficace mediazione per la materia insegnata Uso dei materiali e delle risorse didattiche predisposte Valorizzazione degli apporti degli allievi

9 Come osservare? Alcuni strumenti di osservazione
L’osservazione verte sulla competenza didattica disciplinare e interdisciplinare, sulla metodologia, sulle competenze relazionali e organizzative e di gestione della classe. La letteratura su tale argomento vede l’insegnamento secondo cinque dimensioni: progettuale, relazionale, metodologica, organizzativa e valutativa. Tra gli strumenti proposti è annoverato il metodo PDCA (Plan - Do - Check - Act). Cfr. neoassunti-a-s /

10 Esempi di indicatori (PraDILE)
1.Fase di preparazione 1.1 chiarezza dell’obiettivo da conseguire 1.2 predisposizione della presentazione 1.3 previsione delle criticità 2. Fase di avvio 2.1 predisposizione dell’ambiente 2.2 focalizzazione dell’attenzione 2.3 attivazione delle preconoscenze degli allievi 2.4 comunicazione esplicita dell’obiettivo da conseguire 3. Fase di svolgimento: aspetto comunicativo 3.1 presentazione delle informazioni attraverso diversi codici comunicativi 3.2 presentazione delle informazioni attraverso facilitatori 3.3 messa in evidenza delle conoscenze di maggior rilievo, evitando il sovraccarico cognitivo 4. Fase di svolgimento: aspetto cognitivo e strategico 4.1 previsione dei cambiamenti che subentrano nella mente degli alunni sotto forma di processi cognitivi 4.2 utilizzo di strategie orientate a mantenere la curiosità, promuovendo un carattere aperto e sfidante dell’apprendimento 4.3 utilizzo del contenuto in modo da saperlo adattare/destrutturare in gradi di complessità diversa per poi riapplicarlo in contesti svariati

11 5. La formazione on-line (e-learning): il portfolio digitale
Avviene attraverso la piattaforma digitale INDIRE. Ha durata complessiva di 20 ore, di cui 14 ore per le attività formative vere e proprie e 6 ore (3+3) per i bilanci di competenze iniziali e finali. Ha lo scopo di stimolare la libera ricerca di materiali di studio, risorse didattiche, siti dedicati ecc. Prevede la compilazione di un portfolio professionale che comprenderà: curriculum professionale; bilancio di competenze iniziale; documentazione di fasi significative della progettazione didattica, attività didattiche svolte, azioni di verifica intraprese; bilancio di competenze finali e la previsione di un piano di sviluppo professionale.

12 La documentazione di fasi significative della progettazione didattica, attività didattiche svolte, azioni di verifica intraprese Questa parte del portfolio deve essere costituita da tre sezioni e si consigliano due sessioni di lavoro da due ore ciascuna: Progettazione (fasi e modalità della stessa, obiettivi, mediatori, strumenti e attività previste) Descrizione dell’azione in classe (supportata da materiale documentale del docente e degli allievi, con eventuali osservazioni del tutor, del neoassunto e degli allievi) Riflessione (allo scopo di verificare la corrispondenza tra quanto progettato e quanto effettivamente svolto; deve far emergere anche gli imprevisti e le strategie per superarli)

13 6. Il bilancio delle competenze finali
Viene tracciato dal docente neoassunto in forma di autovalutazione Ha l’obiettivo di delineare i miglioramenti raggiunti e i punti che restano da potenziare.

14 7. L’incontro di restituzione finale
Organizzato dall’USR, prevede la presenza del docente neoassunto.

15 Le azioni “invisibili” del docente tutor
Accoglienza e presa in carico; ascolto. Facilitazione. Responsabilizzazione. Attivazione, accompagnamento e supporto. Autovalutazione realistica. Passaggio dal sapere implicito a quello esplicito. Scoperta di attività e di competenze e loro nominazione.


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