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LA PREPARAZIONE ATLETICA NEL SETTORE GIOVANILE

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Presentazione sul tema: "LA PREPARAZIONE ATLETICA NEL SETTORE GIOVANILE"— Transcript della presentazione:

1 LA PREPARAZIONE ATLETICA NEL SETTORE GIOVANILE

2 ALLENAMENTO L’allenamento fisico del giocatore di calcio a livello giovanile varia a seconda dell’età (più che cronologica, la definirei fisica), a seconda delle esigenze e a seconda delle carenze del soggetto.

3 Le capacità fisico-atletiche dei giocatori variano con l’età.
I soggetti possono addirittura variare in poco tempo le proprie caratteristiche fisiche. Quando ciò avviene, sarebbe utile prestare molta attenzione alle carenze che vengono a crearsi in suddetti soggetti (se un ragazzo cresce molto in altezza, probabilmente avrà difficoltà a livello coordinativo)

4 FASI DI ACCRESCIMENTO 2 - 4 ANNI TURGOR PRIMUS
Prevalente crescita di massa corporea PRIMA INFANZIA INFANZIA 5 - 7 ANNI PROCERITAS PRIMA Prevalente crescita staturale (soprattutto arti inf.) SECONDA INFANZIA ANNI TURGOR SECUNDUS Rallentamento crescita staturale e aumento di peso ANNI PROCERITAS SECUNDA PRE-PUBERALE ADOLESCENZA ANNI TURGOR TERTIUS Ci si avvia alla definitiva crescita della massa corporea PUBERALE ANNI Raggiungimento equilibrio ultimo POST-PUBERALE

5 PROCERITAS Nelle fasi di PROCERITAS si verifica:
un calo della coordinazione gli schemi motori acquisiti in precedenza sono eseguiti in modo goffo l’attenzione è labile. L’educatore deve lavorare su questi aspetti: esecuzione ripetuta di esercizi di difficoltà media, non nuovi esecuzione dello stesso esercizio relazionato a diversi schemi motori parlare poco, far fare, sollecitare al fare

6 TURGOR Nelle fasi di TURGOR, al contrario, la coordinazione è recuperata. Si inseriscono esercizi nuovi e di difficile esecuzione. L’efficienza dell’apparato locomotore migliora, si stabilizza e consente un movimento armonico.

7 Sarebbe utile, a tal proposito, poter lavorare a gruppi omogenei.
Dividere la squadra per capacità atletiche e costituzione fisica sarebbe la cosa più corretta, al fine di poter lavorare con gruppi il più omogenei possibile

8 La cosa migliore, specialmente in età più infantile, sarebbe lavorare soprattutto sulle carenze, non solo fisiche, ma anche psicologiche del soggetto (ad esempio se il bambino presta poca attenzione, se ha ancora una forte mentalità egocentrica), al fine dello sviluppo di tutte le CAPACITÀ

9 LE CAPACITA’ DI CUI SI PARLA SONO

10 Intellettive o cognitive
CAPACITA’ Percettive Deputate all’assunzione delle informazioni Intellettive o cognitive Deputate al riconoscimento ed alla elaborazione delle informazioni Mnemoniche Deputate all’immagazzinamento delle informazioni

11 Deputate alla regolazione dell’intensità della risposta motoria
CAPACITA’ Coordinative Deputate all’organizzazione dell’esecuzione della risposta motoria, in base a ciò che è stato precedentemente assunto, riconosciuto ed immagazzinato Condizionali Deputate alla regolazione dell’intensità della risposta motoria

12 CAPACITA’ COORDINATIVE
Hanno lo scopo di: Apprendere ed organizzare il movimento Dirigere e controllare il movimento Regolare ed adattare il movimento

13 Le capacità coordinative si dividono in:
Capacità di accoppiamento e combinazione dei movimenti Capacità di differenziazione cinestesica Capacità di equilibrio Capacità di orientamento Capacità di ritmo Capacità di reazione Capacità di trasformazione del movimento

14 LE CAPACITA' COORDINATIVE NEL GIOCO DEL CALCIO
PRESENTE NELLE SEGUENTI SITUAZIONI COMBINAZIONE MOTORIA: capacità di combinare tra di loro movimenti di segmenti corporei differenti, gesti motori diversi ecc. conduzioni palla+passaggio, guida palla+tiro, salto+colpo di testa, controllo+passaggio DIFFERENZIAZIONE MOTORIA: capacità di selezionare il giusto grado di tensione muscolare a seconda dell'esigenza motoria. finte, dosaggio della forza nei gesti tecnici, ritmo di corsa EQUILIBRIO: capacità di mantenere tutto il corpo, sia in fase statica che dinamica, in condizioni di stabilità. giochi in acrobazia, colpo di testa, cambi direzionali e dribbling, contrasti, tuffi vari ORGANIZZAZIONE SPAZIO/TEMPORALE: capacità di definire e variare la posizione e i movimenti del corpo nello spazio e nel tempo, in riferimento ad un campo di azione definito. posizionamento in campo, valutazione di traiettorie e velocità della palla, valutazione della velocità di spostamento dei compagni e degli avversari REAZIONE MOTORIA: capacità di iniziare ad eseguire un movimento il più rapidamente possibile in rapporto ad una sollecitazione e nel rispetto della tecnica. reazione alle finte, tempi di attivazione della risposta motoria in rapporto alle situazioni di gioco, ripartenze

15 LE CAPACITA' COORDINATIVE NEL GIOCO DEL CALCIO
PRESENTE NELLE SEGUENTI SITUAZIONI ADATTAMENTO E TRASFORMAZIONE MOTORIA: capacità che ha l'individuo, mentre svolge un'azione, in base alle variazioni percepite o dedotte dalla situazione, di portare delle modificazioni all'azione programmata in precedenza e di eseguirla in modo, del tutto o in parte, diverso. uno contro uno, cambio tattica di gioco, rimbalzi e deviazioni anomale della palla, variazione del programma motorio in relazione alle iniziative dei compagni e degli avversari RITMIZZAZIONE: capacità di dare ordine cronologico specifico ad un atto motorio. adattamento ai tempi e ritmi di gioco, variazioni di ritmo dei movimenti a seconda delle situazione FANTASIA MOTORIA: capacità che consente di risolvere in forma originale e creativa un problema motorio, quindi di variare, ristrutturare nuove forme di apprendimento. dribbling, finte, ricerca di nuove soluzioni ANTICIPAZIONE MOTORIA: capacità che consente al soggetto di prevedere l'andamento, la successione, gli esiti di un'azione e di programmare conseguentemente i propri compiti motori. lettura del gioco, lettura della situazione, visione di gioco

16 LE CAPACITA' COORDINATIVE NEL GIOCO DEL CALCIO CAPACITÀ
ATTIVITÀ CHE STIMOLANO LA CAPACITA’ ACCOPPIAMENTO E COMBINAZIONE MOTORIA Percorsi che prevedano schemi motori in successione o combinazione di differenti gesti tecnici e motori Corsa in frequenza e ampiezza tra paletti e cerchi; salto di un ostacolo con colpo di testa durante il salto; cambio di direzione; slalom e tiro in porta

17 LE CAPACITA' COORDINATIVE NEL GIOCO DEL CALCIO CAPACITÀ
ATTIVITÀ CHE STIMOLANO LA CAPACITA’ DIFFERENZIAZIONE MOTORIA Corse in percorsi (cerchi, ostacoli di diverse altezze….) o con lanci e stop di palloni o oggetti di peso e dimensioni diverse entro spazi diversi e/o delimitati I giocatori a rotazione eseguono 3 percorsi: sprint con appoggi differenziati nei cerchi posti secondo sequenze diverse e superamento di ostacoli di altezze differenti a distanze variabili corse in frequenza e ampiezza sfruttando gli appoggi vincolati da paletti e cerchi sul terreno corsa cambiando le velocità a distanze prefissate

18 LE CAPACITA' COORDINATIVE NEL GIOCO DEL CALCIO CAPACITÀ
ATTIVITÀ CHE STIMOLANO LA CAPACITA’ EQUILIBRIO Esercizi che possono variare da quello statico (cambiando numero e superfici di appoggio) a quello dinamico (spazi, traiettorie, composizioni) per arrivare a quello di volo (distanze, gesti….) I giocatori a rotazione eseguono 4 percorsi, esempio: camminata su appoggi differenti camminata su trave o su linea salti su oggetti di forme o altezze diverse salti con giro (180° - 360°) e atterraggi diversi (bi o monopodalici)

19 LE CAPACITA' COORDINATIVE NEL GIOCO DEL CALCIO CAPACITÀ
ATTIVITÀ CHE STIMOLANO LA CAPACITA’ ORGANIZZAZIONE SPAZIO/TEMPORALE Esercizi che vanno a variare i rapporti del corpo con lo spazio, con i compagni/avversari e pallone Si divide lo spazio in 4 parti, con i giocatori che si spostano in corsa libera per il campo con l’obbligo di occupare in maniera omogenea lo spazio o di presidiare uno dei 4 spazi al comando. VARIABILI: numero di ragazzi, corse diverse (avanti, indietro, con giro 360°, con e senza palla, con altri oggetti, con passaggi a coppie)

20 LE CAPACITA' COORDINATIVE NEL GIOCO DEL CALCIO CAPACITÀ
ATTIVITÀ CHE STIMOLANO LA CAPACITA’ REAZIONE E ANTICIPAZIONE ADATTAMENTO E TRASFORMAZIONE MOTORIA Esercizi che allenano l’aspetto percettivo-cognitivo in reazione ad uno stimolo esterno GIOCHI A SPECCHIO: un elemento effettua finte e/o movimenti e gli altri lo copiano reagendo nel minor tempo possibile; a coppie, uno esegue finte e/o movimenti vari e l’altro cerca di imitare e/o inseguire. PERCORSO con cambi di direzione con l’inserimento, in uscita, di un aspetto decisionale legato alla scelta della direzione da prendere in seguito a un segnale più o meno prestabilito.

21 LE CAPACITA' COORDINATIVE NEL GIOCO DEL CALCIO CAPACITÀ
ATTIVITÀ CHE STIMOLANO LA CAPACITA’ RITMO (RITMIZZAZIONE) Esercizi che variano ampiezza e frequenza dei gesti (corse diverse, saltelli….), proponendo accelerazioni e decelerazioni, strutturando percorsi motori dove cambino in continuazione questi aspetti Corsa in sequenza con appoggi vincolati da cerchi e/o paletti posti in serie di numero differenti Salti funicella variati (parte A); numero di salti definiti nello spazio (parte B) Palleggi con superfici diverse ad altezze differenti con sequenze vincolate corse su spazi definiti in cui varia il numero degli appoggi

22 LE CAPACITA’ CONDIZIONALI
FORZA RESISTENZA VELOCITA’

23 FORZA CLASSIFICAZIONE DEI TIPI DI FORZA
CAPACITA’ DI UN SOGGETTO DI SUPERARE UNA RESISTENZA, OPPURE DI OPPORSI AD ESSA, SULLA BASE DI PROCESSI METABOLICI E DI ATTIVAZIONE NERVOSA. CLASSIFICAZIONE DEI TIPI DI FORZA FORZA MASSIMALE Massima forza che può essere sviluppata dalla muscolatura FORZA VELOCE O RAPIDA Capacità di vincere resistenze con un’elevata rapidità di contrazione FORZA RESISTENTE Capacità di ripetere prestazioni di forza con un carico di lunga durata

24 RESISTENZA CAPACITA’ PSICOFISICA DI RESISTERE ALL’AFFATICAMENTO DURANTE LUNGHI SFORZI E LA CAPACITA’ DI RECUPERARE VELOCEMENTE. (Weineck, 1996) RESISTENZA CAPACITA’ DI UN MUSCOLO O DELL’INSIEME DELL’ORGANISMO DI ESEGUIRE RIPETUTAMENTE UN’ATTIVITA’ (Consilman)

25 RESISTENZA LA RESISTENZA GENERALE E’ LA CAPACITA’ DELL’ATLETA DI SOTTOSTARE PER UN LUNGO PERIODO DI TEMPO AD UN QUALSIVOGLIA CARICO FISICO, CHE COINVOLGA MOLTI GRUPPI MUSCOLARI E CHE SIA IN RAPPORTO POSITIVO CON UNA SPECIALIZZAZIONE SPORTIVA. (Tschiene) RESISTENZA PER RESISTENZA SI INTENDE LA FACOLTA’ DI SVOLGERE PER LUNGO TEMPO UNA QUALSIASI ATTIVITA’ SENZA CHE SI DETERMINI UN CALO DELLA SUA EFFICACIA; IN ALTRI TERMINI LA RESISTENZA PUO’ ESSERE INTESA COME LA FACOLTA’ DI CONTRASTARE L’AFFATICAMENTO. (Zaciorskj, 1977)

26 VELOCITA’ I fattori che favoriscono o limitano questa capacità sono:
LA VELOCITÀ È LA CAPACITÀ DELL’ATLETA DI COMPIERE AZIONI MOTORIE IN UN TEMPO MINIMO ED È DATA DA TRE FATTORI: LA VELOCITÀ DI REAZIONE LA RAPIDITÀ DEL SINGOLO MOVIMENTO LA FREQUENZA DEL SINGOLO MOVIMENTO. I fattori che favoriscono o limitano questa capacità sono: di tipo biochimico (disponibilità di ATP) neuromuscolare e anatomico (concentrazione di fibre bianche). Importanti nel determinare la capacità della velocità sono i livelli di forza veloce e la flessibilità articolare. LE METODICHE PER MIGLIORARE QUESTA CAPACITÀ SI BASANO SU ESERCITAZIONI AD ALTISSIMA INTENSITÀ DA ESEGUIRE PERÒ IN CONDIZIONI DI FRESCHEZZA.

27 PREDOMINA LA FREQUENZA
NEL CALCIO CAPACITA’ DI SVOLGERE CON EFFICACIA UN MOVIMENTO O GESTO MOTORIO IL PIU’ VELOCEMENTE POSSIBILE CON PALLA PREDOMINA LA FREQUENZA SENZA PALLA PREDOMINA L’AMPIEZZA

28 FASI SENSIBILI

29

30 LA PREPARAZIONE ATLETICA PER LA SCUOLA CALCIO: PICCOLI AMICI E PULCINI

31 IL LAVORO DA SOMMINISTRARE NELLA FASCIA D’ETÀ DAI 6 AI 10 ANNI È QUASI ESCLUSIVAMENTE DI TIPO COORDINATIVO. IL LAVORO A “SECCO”, È DA LIMITARE IL PIÙ POSSIBILE E, QUANDO VIENE SVOLTO, DEVE SEMPRE ESSERE SOMMINISTRATO SOTTO FORMA LUDICA.

32 LE CAPACITÀ COORDINATIVE A QUESTA ETÀ SONO ANCORA SOTTO FORMA GREZZA
LE CAPACITÀ COORDINATIVE A QUESTA ETÀ SONO ANCORA SOTTO FORMA GREZZA. L’IMPORTANTE È NON FARE PRESSIONE SUL BAMBINO PERCHÉ RIESCA A FARE UN ESERCIZIO, MA È INDISPENSABILE GETTARE LE BASI PERCHÉ IL BAMBINO RIESCA AD IMPARARE UNO SCHEMA MOTORIO. IN PRATICA NON DEVE INTERESSARE SE IL BAMBINO ESEGUE CORRETTAMENTE E PERFETTAMENTE L’ESERCIZIO DA SVOLGERE, MA PIUTTOSTO VEDERE SE HA CAPITO L’ESERCIZIO E SE RIESCE A SVOLGERLO, ANCHE IN FORMA GREZZA.

33 RAPIDITA’ MOLTO PUO’ ESSERE FATTO PER ACCRESCERE LA COMPONENTE NERVOSA DELLA RAPIDITA’ CHE E’ STRETTAMENTE CORRELATA ALLE CAPACITA’ COORDINATIVE IL PERIODO DI MAGGIORE SVILUPPO DELLA RAPIDITA’ E’ COMPRESO FRA I 7 E I 13 ANNI. GIA’ DAI 6 ANNI SI PUO’ COMINCIARE A STIMOLARE LA CAPACITA’ DI REAZIONE E LA FREQUENZA DEI MOVIMENTI (picco sensibile dai 9 agli 11 anni).

34 FORZA GIOCO LIBERO. L’AZIONE COME ATTIVITA’ GIOCOSA E’ UNA FORMA DI POTENZIAMENTO ARMONIOSO E VARIATO DELL’APPARATO MOTORIO E POSTURALE. L’ATTREZZO PALLONE NON SOLO CON I PIEDI MA ANCHE CON LE MANI PER GARANTIRE UN POTENZIAMENTO ARMONIOSO. IL GIOCO CON LE MANI STIMOLA LA VELOCITA’ DI GIOCO ED AUMENTA LA CAPACITA’ DI VISIONE PERIFERICA. L’ALLENAMENTO CONDOTTO SECONDO IL METODO DINAMICO IN QUANTO L’ORGANISMO INFANTILE NON HA LE BASI FISICHE CHE RICHIEDE IL LAVORO MUSCOLARE STATICO.

35 PER MIGLIORARE LA FORZA DI SCATTO COLPI DI TESTA CON PALLONCINI
SALTI SUI CERCHI GIOCO DEI GALLI PER MIGLIORARE LA FORZA DI SCATTO COLPI DI TESTA CON PALLONCINI SALTI CON LE FUNICELLE

36 ALTRI GIOCHI RESPINGERSI – A seconda del numero di giocatori, vengono disegnati dei doppi campi della stessa grandezza ( es. 4x2 m.). Se i giocatori sono 20, in ogni campo si trovano 5 giocatori che lottando l’uno contro l’altro cercano di spingersi nel campo vuoto. Chi tocca il terreno vuoto ha perso. Dei 5 giocatori chi resta nel campo di partenza? CALCIO A GRANCHIO – A seconda del numero di giocatori si predispone un campo con due porte, i giocatori si debbono spostare solo in appoggio prono sugli arti inferiori e superiori. La porta può essere anche un tappetino o una parete. “IL MULINO” chi percorre più velocemente il cerchio? Per il miglioramento della forza di salto ci sono forme di gioco molto efficaci, ma occorre fare attenzione che, se si eseguono molti salti con ambedue gli arti inferiori, specie se si susseguono immediatamente l’uno dopo l’altro, questi possono rappresentare un eccesso di carico.

37 LA PREPARAZIONE ATLETICA PER LA SCUOLA CALCIO
ESORDIENTI

38 ANCHE IN QUESTO CASO IL TIPO DI LAVORO QUASI ESCLUSIVAMENTE COORDINATIVO, ANCHE SE SI PUÒ GIÀ COMINCIARE A PARLARE DI CAPACITÀ CONDIZIONALI DA SVILUPPARE SOTTO FORMA DI PROPEDEUTICA. SI PUÒ COMINCIARE A SOMMINISTRARE IL LAVORO A “SECCO” PER LE CAPACITÀ COORDINATIVE, IN MANIERA TALE DA POTERLE AFFINARE.

39 A QUEST’ETÀ È IMPORTANTE CHE VENGANO SVILUPPATE LE CAPACITÀ COORDINATIVE, IN QUANTO IN QUESTA FASCIA D’ETÀ I RAGAZZI SONO PARTICOLARMENTE PREDISPOSTI A TALE LAVORO. ECCO PERCHÉ BISOGNA INSISTERE AFFINCHÈ GLI ESERCIZI NON SOLO VENGANO SVOLTI, MA VENGANO SVOLTI BENE E NELLA MANIERA PIÙ CORRETTA POSSIBILE, CON IL CONTROLLO DI OGNI SINGOLO SEGMENTO CORPOREO.

40 E’ IMPORTANTE CHE GLI ESERCIZI VENGANO FATTI CORRETTAMENTE, ANCHE SACRIFICANDO LA VELOCITÀ D’ESECUZIONE. UN SOGGETTO COORDINATO È MOLTO PIÙ PROBABILE CHE RIESCA AD EFFETTUARE CORRETTAMENTE UN GESTO TECNICO.

41 A QUEST’ETÀ È IMPORTANTE ANCHE IL LAVORO DA SVOLGERE IN FUNZIONE DELLA
VELOCITÀ IL LAVORO DA SOMMINISTRARE È QUASI ESCLUSIVAMENTE DI TECNICHE DI CORSA, UTILIZZANDO ANDATURE PROPRIOCETTIVE, CORSA A GINOCCHIA ALTE E BALZI (QUESTI SONO ANCHE UNA FORMA DI LAVORO DI FORZA)

42 SI PUÒ LAVORARE SOPRATTUTTO SUL T. L. R. M
SI PUÒ LAVORARE SOPRATTUTTO SUL T.L.R.M. (TEMPO LATENTE DI REAZIONE MOTORIA), OVVERO LA REATTIVITÀ, TRAMITE ESERCIZI E GIOCHI.

43 PER QUANTO RIGUARDA LA RESISTENZA ALL’ETA’ DI ANNI SI PUO’ GIA’ PROGRAMMARE L’ALLENAMENTO DELLA RESISTENZA DI BASE IN MODO SISTEMATICO SOPRATTUTTO CON CORSE CHE COMPLETANO I GIOCHI E ALTRI MEZZI DI ALLENAMENTO (lavoro intermittente). MA SCONSIGLIEREI UN IMPORTANTE LAVORO A SECCO; PIUTTOSTO ESERCITARLA TRAMITE PARTITE AL TERMINE DELL’ALLENAMENTO DELLA DURATA ANCHE DI 30 MINUTI.

44 ETA’ 10 – 12 ANNI (prepuberale)
FORZA ETA’ 10 – 12 ANNI (prepuberale) POTENZIAMENTO INDIRIZZATO VERSO ESERCIZI IN CUI SI DEVE SUPERARE IL PROPRIO PESO CORPOREO, OPPURE CON PALLONI MEDICINALI…. SI POSSONO INTRODURRE ESERCIZI PER ADDOMINALI, DORSALI E BRACCIA. ESERCIZI PER FORZA D’APPOGGIO SULLE BRACCIA TIPO: CARRIOLA (guidare la palla con la fronte) GIOCO DEI GAMBERI

45 ESERCIZI SPECIFICI PER LA FORZA DI SALTO
SEMPRE IN PIEDI: da pos. supina pallone al petto che viene lanciato in alto a due mani, si recupera con un salto in piedi, oppure si smorza con coscia, petto, testa, collo e pianta del piede CANGURO: con pallone stretto tra i piedi con saltello si gira verso le direzioni indicate CORSA SU OSTACOLI (piccoli) e su CERCHI SALTI con pallone medicinale stretto con le gambe

46 LA PREPARAZIONE ATLETICA PER I
GIOVANISSIMI

47 CON QUESTA CATEGORIA SI PUÒ COMINCIARE A PARLARE DI LAVORO CONDIZIONALE A SECCO, AUMENTANDO I CARICHI DI LAVORO.

48 SI COMINCIA A PARLARE DI PREPARAZIONE PRE-CAMPIONATO, CON L’INCREMENTO DELLA RESISTENZA GENERALE DAPPRIMA, E POI DELLA RESISTENZA SPECIFICA.

49 SI DEVE CONTINUARE CON IL LAVORO COORDINATIVO SVOLTO FINO AD ADESSO NELLE CATEGORIE PRECEDENTI (ALMENO UNA VOLTA A SETTIMANA). N.B. IL LAVORO DI COORDINAZIONE NON DEVE ESSERE VISTO COME TEMPO PERSO, MA PIUTTOSTO COME INTEGRAZIONE AL LAVORO TECNICO FIN LÌ SVOLTO.

50 CARATTERISTICHE ENDOCRINOLOGICHE
ACCELERAZIONE DELLA CRESCITA E CARATTERIZZAZIONE SESSUALE DETERMINATI DAGLI ORMONI DELLA CRESCITA, LE SOMATOMEDINE E DAGLI ORMONI GONOIDEI (testosterone/estrogeni)

51 ALCUNE FUNZIONI ATTRIBUITE AL TESTOSTERONE (Bosco, 1997)
effetti sulla crescita dei tessuti sessuali (pene, scroto, prostata, ecc.) formazione dello sperma sviluppo dei peli crescita di muscoli ed ossa stimolazione dell’eritropoietina se molto concentrato è correlato più con la forza esplosiva e con la velocità di sprint che con la forza massima potenzia l’effetto dell’acetilcolina favorirebbe la formazione dei ponti di actomiosina

52 CARATTERISTICHE PSICOLOGICHE
L’IDEALE COSTRUZIONE DEL MONDO E DEI RAPPORTI CON GLI ALTRI COETANEI E ADULTI E’ NUOVA E UN PO’ CONFUSA INIZIA A NASCERE IL SENSO CRITICO C’E’ CURIOSITA’ VERSO IL MONDO ESTERNO RIFIUTO DI OGNI FORMA DI ESAME E GIUDIZIO SULLA PROPRIA PERSONALITA’ TENDENZA ALL’INDIPENDENZA DALL’ADULTO ANCHE SE I MODELLI COMPORTAMENTALI SONO ANCORA INCERTI E DA DEFINIRE

53 CARATTERISTICHE FISIOLOGICHE
LA CAPACITA’ VITALE AUMENTA COSTANTEMENTE NEL PERIODO DELLA CRESCITA CON L’INCREMENTO DELLA STATURA AUMENTA ANCHE IL VO2max LA F.C. DIMINUISCE DURANTE IL PERIODO DELLA CRESCITA, PERO’ E’ PIU’ ELEVATA DEGLI ADULTI GLI ATTI RESPIRATORI DIMINUISCONO DECRESCE IL METABOLISMO BASALE E DIMINUISCE GRADUALMENTE LA TEMPERATURA INCREMENTO DEI VALORI PRESSORI ADATTI A SFORZI DI RESISTENZA AEROBICA

54 FORZA SI PUÒ COMINCIARE A PARLARE DI POTENZIAMENTO MUSCOLARE PER L’INCREMENTO DELLA FORZA, IL TUTTO DA SVOLGERE A CARICO NATURALE E CON TEMPI DI RECUPERO ADEGUATI FRA SERIE E SEDUTE DI ALLENAMENTO

55 CON L’INIZIO DELLA FASE PUBERALE SI EVIDENZIANO ECCEZIONALI CAMBIAMENTI DELLA FORZA (testosterone)
LA FORZA VELOCE E’ LA CAPACITA’ TIPICA FINO A ANNI VERSO I 13 ANNI LA FORZA DEGLI ESTENSORI DELLE GAMBE AUMENTA MOLTO CON SQUILIBRIO DEI FLESSORI (problema?) LA CRESCITA PROCEDE PIU’ VELOCEMENTE RISPETTO L’ADATTAMENTO DELLE STRUTTURE DEL SISTEMA MOTORIO; NECESSARIO RIGOROSO SVILUPPO PROGRESSIVO DELLE SOLLECITAZIONI

56 Esercitazioni utilizzate per lo sviluppo della
FORZA Sprint (max 30 mt) in salita (anche con cambi di direzione Lanci palla medica (fino 3 kg), giochi con palloni medicinali Vari esercizi di salto e multibalzi brevi Salti con cambi di direzione lungo una linea, a zig-zag Salti con rotazioni Vari tipi di saltelli, con funicelle, con ostacoli,... giochi di lotta segue

57 Brevi sprint con opposizione del compagno
1/2 squat jump seguito da sprint Affondi laterali e sagittali, step-up Forza arti e tronco con es. di preatletismo classici Introdurre esercizi di forza specifica con elementi tecnici, es.: ogni giocatore effettua da fermo tiri (lunghi) verso zone segnate Tiri in lunghezza a coppie Serie di tiri in 10” 15” 20” segue

58 Esercizi di contrasto:
lotta per il pallone lotta per spostarsi tirarsi a vicenda spingersi…

59 N.B. E’ SEMPRE VIVAMENTE CONSIGLIATO SOMMINISTRARE IL LAVORO DI FORZA DOPO IL PERIODO DI PREPARAZIONE E L’INCREMENTO DELLA POTENZA AEROBICA (RESISTENZA GENERALE), IN QUANTO DIMINUISCONO I RISCHI DI INFORTUNI ED I TEMPI DI RECUPERO

60 LA VELOCITA’ LA COMPONENTE “VELOCITÀ DI MOVIMENTO” DIMINUISCE TRA I 12 ED I 15/16 ANNI IL MIGLIORAMENTO DEL TEMPO NEI TEST DI CORSA VELOCE, DOPO I 12 ANNI, È PER L’AUMENTO DELLA LUNGHEZZA DEI PASSI FINO ALLA PUBERTÀ BISOGNA STIMOLARE LE QUALITÀ NERVOSE (giochi di destrezza, agilità, velocità)

61 ESERCITAZIONI UTILIZZATE PER LO SVILUPPO DELLA
VELOCITA’ ANDATURE PREATLETICHE SKIP PER LA RAPIDITÀ ESERCIZI PER LA REAZIONE (UDITIVI, VISIVI) ALLUNGHI SPRINT DA 5 A 40 MT CON E SENZA PALLA, CON E SENZA CAMBI DIREZIONE O DI VELOCITÀ, … ESERCITAZIONI TECNICO - TATTICHE

62 LA RESISTENZA ALL’ETA’ DI ANNI LA RESISTENZA DI BASE DEVE ESSERE ESERCITATA IN MODO CONTINUO E SISTEMATICO, PERCHE’ A QUESTA ETA’ L’ORGANISMO SI ADATTA PARTICOLARMENTE BENE ALLO SFORZO. NON CI SONO CONTROINDICAZIONI BIOLOGICHE PER I LAVORI DI RESISTENZA, MA PSICOLOGICHE LA MASSIMA CAPACITA’ DI ALLENAMENTO SI RISCONTRA NEI PERIODI DI CRESCITA ACCELERATA

63 ESERCITAZIONI UTILIZZATE PER LO SVILUPPO DELLA RESISTENZA
CORSA CONTINUA RIPETUTE (1000 MT), 4X4’ LAVORI INTERMITTENTI: 5/25, 10/20, 15/15, 20/20, 30/30 SENZA PALLA E CON PALLA CIRCUITI DI DESTREZZA (COORDINATIVI) PARTITE A TEMA

64 LA FLESSIBILITA’/MOBILITA’ ARTICOLARE
MOLTI AUTORI INDICANO QUESTA ETA’ COME QUELLA DI MASSIMO SVILUPPO DELLA FLESSIBILITA’, ANCHE SE CON DELLE DIVERSITA’ TRA LE ARTICOLAZIONI UTILIZZO DELLO STRETCHING

65 LA PREPARAZIONE ATLETICA PER GLI
ALLIEVI

66 CARATTERISTICHE ENDOCRINOLOGICHE
VERSO I 16 ANNI LE SECREZIONI DI SOMATOMEDINE, DELL’hGH E DEL TESTOSTERONE RAGGIUNGONO IL MASSIMO DELLE LORO ESPRESSIONI BIOLOGICHE

67 CARATTERISTICHE PSICOLOGICHE
L’INIZIALE STATO DI DISAGIO PSICHICO TROVA IL SUO EQUILIBRIO VERSO ANNI L’APATIA, L’ANSIA, LA CONTRADDIZIONE, L’INCOERENZA E L’ECCESSIVA AGGRESSIVITA’ TENDONO AD UN PROGRESSIVO E STABILE MIGLIORAMENTO LA PERSONALITA’ E’ IN FASE DI DEFINITIVA FORMAZIONE

68 CARATTERISTICHE FISIOLOGICHE
LA CAPACITA’ VITALE HA IL MAGGIOR INCREMENTO NEL PERIODO DELLA PUBERTA’ LA F.C., GLI ATTI RESPIRATORI, IL METABOLISMO BASALE, LA TEMPERATURA DIMINUISCONO DURANTE IL PERIODO DELLA CRESCITA INCREMENTO DEI VALORI PRESSORI PERIODO FAVOREVOLE AGLI SFORZI DI RESISTENZA DI TIPO AEROBICO AUMENTA IL VO2max

69 IL VO2max AUMENTA PER IL PROCESSO DI ACCRESCIMENTO
MECCANISMO AEROBICO IL VO2max AUMENTA PER IL PROCESSO DI ACCRESCIMENTO LA MASSA MUSCOLARE AUMENTA SENSIBILMENTE DETERMINANDO UN AUMENTO DEL CONSUMO DI OSSIGENO IN VALORE ASSOLUTO

70 MECCANISMO ANAEROBICO LATTACIDO LA CAPACITA’ ANAEROBICA CRESCE NOTEVOLMENTE DURANTE LA PUBERTA’ E L’ADOLESCENZA PERMETTENDO L’UTILIZZO DI ESERCITAZIONI MIRATE AL SUO MIGLIORAMENTO

71 ANAEROBICO ALATTACIDO
MECCANISMO ANAEROBICO ALATTACIDO LA DOTAZIONE DI ATP E CP A LIVELLO MUSCOLARE E LA MODALITA’ DI UTILIZZO SONO SIMILI A QUELLI DEGLI ADULTI INCREMENTO DEL MECCANISMO DOVUTO ALL’AUMENTO DELLE MASSE MUSCOLARI A SEGUITO DELLA CRESCITA

72 FORZA L’ALLENABILITA’ DELLA FORZA DIVENTA NOTEVOLE
L’INCREMENTO DELLA FORZA ESPLOSIVA RAGGIUNGE IL MASSIMO SVILUPPO MOMENTO BIOLOGICAMENTE PIU’ CORRETTO PER INIZIARE LE ESERCITAZIONI DI FORZA MASSIMA VERSO I 16 ANNI E’ IL PERIODO PIU’ IDONEO PER L’IPERTROFIA LA FINE DELLA PUBERTA’ E’ IL MOMENTO PIU’ CONSONO PER GLI ALLENAMENTI DI RESISTENZA ALLA FORZA VELOCE E LA RESISTENZA LATTACIDA

73 Esercitazioni utilizzate per lo sviluppo della
FORZA Sprint (max 30 mt) in salita (anche con cambi di direzione Lanci palla medica (fino 3 kg) Gradoni e gradini Salto in lungo e multibalzi brevi Salti con cambi di direzione lungo una linea, a zig-zag 1/2 squat jump seguito da sprint Salti con rotazioni Vari tipi di saltelli, con funicelle, con ostacoli,... segue

74 ESERCIZI DI FORZA ISTANTANEA E RESISTENTE
Brevi sprint con opposizione del compagno Affondi laterali e sagittali, step-up Forza arti e tronco con es. di preatletismo classici circuit-training generale Macchine e attrezzature da palestra ESERCIZI DI FORZA ISTANTANEA E RESISTENTE Calcio a cavalluccio : si gioca, si calcia, si supera un compagno, di pari peso, a cavalcioni, alternandosi… segue

75 PALLONE A RIMBALZO SALTO DELLA CAVALLINA
Da seduto si fa rimbalzare il pallone, ci si alza e si colpisce di testa, stoppa, controlla e guida SALTO DELLA CAVALLINA A 2 giocatori: A calcia il pallone sopra B, lo supera a cavallina e va a recuperare il pallone che conduce al punto di partenza, cambio e così di seguito.. segue

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77 ESERCIZI PER FORZA DI SALTO
Gruppo di 3 giocatori: A lancia con le mani la palla a B, che con colpo di testa senza ricorsa la rinvia a C che la alza su A e così di seguito. idem con stacco con rincorsa. idem in movimento. Gruppo di 3 giocatori: A e B con pallone alzano la palla a C che colpisce di testa (con stacco da fermo, con rincorsa, variando le partenze…) segue

78 ESERCIZI PER FORZA DI SALTO
3 giocatori in fila: quello centrale deve colpire di testa il pallone lanciato alternativamente dagli altri 2. idem in triangolo con colpo di testa al volo 2 giocatori : A sulla linea di porta lancia la palla a B che partendo dal palo opposto la deve colpire sul disco del rigore verso la porta con ritorno alla posizione di partenza (navetta) 10 colpi e cambio.

79 VELOCITA’ LA VELOCITA’ DI MOVIMENTO RIPRENDE A SVILUPPARSI DAI 16 AI 18 ANNI I MIGLIORAMENTI NELLE PROVE DI VELOCITA’ SONO DA ATTRIBUIRSI ALLA MUSCOLATURA ESSENDO LA VELOCITA’ LEGATA ALLE DOTI NERVOSE, RISULTA SCARSAMENTE ALLENABILE E MIGLIORABILE E, IN OGNI CASO, NON DOPO LA PUBERTA’

80 ESERCITAZIONI UTILIZZATE PER LO SVILUPPO DELLA
VELOCITA’ ANDATURE PREATLETICHE SKIP PER LA RAPIDITÀ ESERCIZI PER LA REAZIONE (UDITIVI, VISIVI) ALLUNGHI SPRINT DA 5 A 40 MT CON E SENZA PALLA, CON E SENZA CAMBI DIREZIONE O DI VELOCITÀ, … ESERCITAZIONI TECNICO - TATTICHE

81 RESISTENZA IL CARICO DEVE AVERE UNA STASI PER PERMETTERE UNA STABILIZZAZIONE FUNZIONALE DURANTE IL GRANDE ACCRESCIMENTO SOMATICO LA CAPACITA’ DI RESISTENZA MIGLIORA GRAZIE AD UNA ECONOMIZZAZIONE DEL GESTO DI CORSA LA CAPACITA’ ANAEROBICA CRESCE NOTEVOLMENTE DURANTE LA PUBERTA’ E L’ADOLESCENZA CONSENTENDO L’IMPIEGO DI METODI E MEZZI DI ALLENAMENTO VOLTI AL MIGLIORAMENTO DELLA CAPACITA’ ANAEROBICA

82 ESERCITAZIONI UTILIZZATE PER LO SVILUPPO DELLA RESISTENZA
RIPETUTE (1000 MT), 4X4’ LAVORI INTERMITTENTI: 5/25, 10/20, 15/15, 20/20, 30/30 SENZA PALLA E CON PALLA CIRCUITI DI DESTREZZA (COORDINATIVI) LAVORI LATTACIDI PRINCIPALMENTE CON L’1>1 PARTITE A TEMA POSSESSI PALLA

83 LA FLESSIBILITA’/MOBILITA’ ARTICOLARE
SECONDO ALCUNI AUTORI DAI 14 AI 16 ANNI LAVORI DI STRETCHING STATICO POSSONO ENTRARE SISTEMATICAMENTE A FAR PARTE DELL’ALLENAMENTO CALCISTICO, CON UNA INTENSIFICAZIONE DEGLI STESSI DOPO I 16 ANNI

84 GRAZIE PER L’ATTENZIONE


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