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I PERCORSI DEL POLO IN REGIONE

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Presentazione sul tema: "I PERCORSI DEL POLO IN REGIONE"— Transcript della presentazione:

1 I PERCORSI DEL POLO IN REGIONE
MASCI EMILIA-ROMAGNA solidarietà internazionale I PERCORSI DEL POLO IN REGIONE Molte delle nostre comunità sono impegnate in opere di adozioni internazionali a distanza, appoggio a gruppi missionari, aiuto a laici i religiosi impegnati in terre lontane. La nostra Regione ha da tempo in attuazione un progetto di solidarietà internazionale nell’est Europa: “Risorgi Albania” articolato in tre tempi: il primo si è terminato a Tirana con i padri gesuiti, il secondo è in attuazione con le suore domenicane ad Elbasan, il terzo ci vedrà impegnati presso la città di Kuciova assieme alla diocesi di Rimini. In questo anno abbiamo percorso un tragitto di approfondimento di cui portiamo all’attenzione del Sinodo dei Magister questi temi: 1) La comunità di Carpi: il gran Torneo delle Religioni 2) Assemblea di Zona MASCI a Rimini ( ): Etica della responsabilità oggi 3) Assemblea Regionale a Piacenza ( ): la solidarietà internazionale testimonianze varie 4) “W la gente” - Incontro interzone Forlì Ravenna Cesena ( ): testimonianze varie

2 Comunità San Francesco - Carpi Il gran Torneo delle Religioni
MASCI EMILIA-ROMAGNA solidarietà internazionale Obiettivo Noi della Comunità M.A.S.C.I. di San Francesco abbiamo sentito l’esigenza di conoscere un po’ più da vicino e non solo per luoghi comuni le altre religioni per poter educarci al valore del dialogo e non trincerarci in atteggiamenti preconcetti di chiusura. Per il nostro gioco abbiamo utilizzato il libro che s’intitola “Il Re, il Saggio e il Buffone” – “Il Gran Torneo delle Religioni”. di Shafique Keshavjee, nato in Kenia nel 1955, che vive a Losanna. Il lancio del gioco (pag 5 del libro) In un paese lontano lontano viveva un popolo pacifico. Le onde sporche e burrascose dei problemi del mondo venivano ad infrangersi solo raramente sulle sue belle spiagge. Isolati da tutto e fieri di esserlo, i suoi abitanti dedicavano la maggior parte del tempo al lavoro e alla famiglia, ai divertimenti e agli amici. In questo paese viveva un Re. Inizio del gioco (pag.19 del libro) Il Re, insieme ai suoi consiglieri, decise di invitare i rappresentanti più degni ed importanti delle varie religioni affinché esponessero la loro fede al popolo. Alla fine la religione migliore sarebbe stata scelta. Fu così che iniziò il Gran Torneo delle Religioni. All’apertura dei giochi nel vecchio chiostro, trasformato in Teatro, presero posto vari rappresentanti davanti ad un folto pubblico: Una voce dagli altoparlanti li presentò ad uno ad uno. Per la squadra del cristianesimo il Dr. Christian Clement, protestante di origine svizzera . Per la squadra dell’ebraismo il rabbino David Halévy israeliano. Per la squadra del buddismo il maestro e monaco Rahula dello Srilanka Per la squadra indù lo swami Krishnananda indiano. Per la squadra islamica lo sceicco e iman Ali Ben Ahmed egiziano Per la squadra dell’ateismo Alain Tannier francese Le prove (vd.libro) Dopo la presentazione ognuno dei rappresentanti ha cercato di mettere in luce i principi fondamentali della propria religione. Dopo la presentazione i rappresentanti enunciano la loro fede e rispondono alle obiezioni e alle critiche degli altri al fine di vincere il Torneo.

3 solidarietà internazionale
MASCI EMILIA-ROMAGNA solidarietà internazionale Rimini: incontro di Zona MASCI dicembre 2008 Prof. Michele La Rosa (ordinario di Sociologia del lavoro presso l’Università di Bologna) Etica della responsabilità oggi: Come governiamo oggi il cambiamento di fronte a fenomeni negativi e positivi? Le trasformazioni nella società postindustriale, poiché fenomeni nuovi hanno rotto la solidarietà collettiva tradizionale. A livello macro: 1)  finanziarizzazione dell’economia (puntare tutto sull’aspetto finanziario e non sull’economia reale) 2)  mondializzazione o globalizzazione (aperti non solo i mercati ma i linguaggi, i pensieri, le conoscenze) cui si contrappone l’aspetto localistico 3)  sviluppo del terziario avanzato (oggi è la ricchezza, la produzione) 4)  introduzione nuove tecnologie (hanno rivoluzionato le imprese, che hanno esternalizzato e delocalizzato attività) 5)  sviluppo di nuovi lavori (la formazione oggi non può più avere modelli predefiniti, si ricercano le competenze trasversali) i lavori non standard previsti dalla legge 30 (cd. Biagi) riguardano per la maggior parte lavori non qualificati in cui sono impegnati immigrati e giovani. 6)  invecchiamento precoce dei prodotti (non durano più di tanto perciò ne derivano consumi indotti) poca ricerca e sviluppo, molto profitto da parte delle aziende. 7)  emergenza dei processi comunicativi (perdita dei rapporti diretti personali) 8)  diffusa mentalità economicistica e strumentale (si fa solo ciò che è utile) espansione dell’impresa dentro la società A livello micro invece tre aspetti: 1)  ricerca di autonomia (si vuole essere autonomi – Z. Bauman: “individualmente insieme”) 2)  creatività (siamo più creativi del passato richiesta una partecipazione psichica) 3)  forte differenziazione funzionale (personalizzazione di scelte, opzioni, modi di vita)

4 solidarietà internazionale
MASCI EMILIA-ROMAGNA solidarietà internazionale Piacenza: Assemblea Regionale marzo 2009 La solidarietà internazionale La solidarietà è coscienza di un vincolo comune Solidarietà è condividere con Cristo la passione per il bene di tutti gli uomini Le testimonianze (alcuni spunti): 1)      padre Casimiro (rettore del Collegio Alberoni di Piacenza) il Collegio è il seminario diocesano, nato nel 1751 per decisione del Cardinal Alberoni di poter offrire ai poveri la possibilità di diventare sacerdote. Oggi i poveri provengono da tutto il mondo: sono attualmente rappresentate 11 nazioni (Italia, Polonia, Bielorussia, Ucraina, Ungheria, Slovacchia, Kossovo, Camerun, Togo, Brasile, Ecuador) 2)      suor Giuliana (scalabriniana): Il Vescovo di Piacenza Scalabrini 100 anni fa diede vita ad un’opera di religiosi prima e di religiose poi dediti alla accoglienza e cura dei migranti italiani per lavoro in America e nel nord Europa. Ora invece l’opera si cura anche degli immigrati in Italia. Operare con cuore di madre, intuendo di cosa possano aver bisogno gli altri senza che debbano chiedere o bussare. Camilla, scolta del Piacenza 4 – è stata assieme al suo Clan in estate in Albania, seguendo dei bambini sia a Tirana che poi a Scutari , assieme a suore di Madre Teresa e incontrando un ragazzo albanese di 20 ani che ha aperto una casa per i barboni, cosa che nel suo Paese non è capita (perché il volontariato? È cosa assurda) italiani per lavoro in America e nel nord Europa. Ora invece l’opera si cura anche degli immigrati in Italia.

5 LE STRADE DELLA SOLIDARIETA’
MASCI EMILIA-ROMAGNA solidarietà internazionale W LA GENTE! LE STRADE DELLA SOLIDARIETA’ Forlì, 30 maggio 2009 Le testimonianze: 1) Sauro (presidente Caritas diocesi Forlì-Bertinoro): Ci vuole rispetto delle culture, ma con un “patto di cittadinanza” (rispetto delle leggi, ecc.). Non bisogna fare un “miscuglio”. L’educazione alla mondialità e la solidarietà internazionale sono necessità impellenti. Gli immigrati ci fanno paura, perché sono poveri e ci “richiamano” con il loro grido di giustizia. ….. 2) Vanni Fabbri (Ass. LVIA Associazione di solidarietà e cooperazione internazionale Volontari laici): L’associazione LVIA ha una metodologia formativa, anche prolungata nel tempo, che parte comunque dal “sapere ascoltare le persone”. I volontari sono presenti in una decina di paesi in Africa e ora anche in Albania (dove operano con i giovani)……. 3) Alessandra (capo reparto AGESCI FO 10): E’ in Comunità Capi da 7 anni ed è stata in Brasile (nel 2003 e 2007) seguendo il “progetto Catavento Barrieraf Bahia Brasile”. Ci sono cinque centri di accoglienza per ragazzi che hanno una propria famiglia, ma oltre la scuola, questi avrebbero solo la strada (con quel che ne segue). Ed è proprio da questa che questi centri vogliono toglierli, dando ai ragazzi delle attività pratiche, un pasto soprattutto, servizio di doposcuola (compiti, gioco, ecc.)….. 4) Antonia e Tina (Comunità MASCI Meldola 1): Solidarietà ai bambini della Bielorussia. La Comunità di Meldola accoglie nelle famiglie questi ragazzi, per uno o due mesi: questo periodo di ospitalità è sufficiente per fare diminuire notevolmente il tasso di radioattività 5) Michele (Comunità MASCI “Genitori in cammino” Forlì 11 – Coriano): Michele e la moglie hanno adottato, dopo aver perso due bimbi, due bambine una eritrea ed una etiope, di razze diverse e addirittura in “guerra” fra loro….. Fanno parte del G.M.A. (Gruppo Missioni Africa, una volta Gruppo Missioni Asmara, ma ha dovuto cambiare l’ultimo termine per poter esercitare sia in Etiopia che in Eritrea).

6 Le Comunità della Zona di Bologna
MASCI EMILIA-ROMAGNA solidarietà internazionale Solidarietà internazionale ZONA MASCI DI BOLOGNA Le Comunità della Zona di Bologna si sono impegnate nell’ambito della solidarietà internazionale in questi progetti::  -1) attività di appoggio a progetti di Clan AGESCI per attività di servizio in Burkina Faso -2) n° 6 adozioni a distanza -3) finanziamento per la ristrutturazione di un piccolo seminario, retto da padre Jean Mayele, a Kinzabi, in Congo -4) finanziamento per una casa di ritiro, accoglienza e preghiera, dei Domenicani di padre Emanuele in Grecia -5) finanziamenti vari per la costruzione di pozzi in Burkina Faso -6) finanziamento per la costruzione di una casa-famiglia con scuola per bambine con handicap fisico, a Iringa, Tanzania, tramite l’associazione Onlus “Nyumba Ali”. RADICI Nella seconda metà degli anno ’60, appena terminato il Concilio Vaticano II un papa volle dare voce “al grido d’angoscia che oggi in maniera drammatica sale dai popoli della fame verso i popoli dell’opulenza” Quel Papa era Paolo VI, che nel 1967 scrisse un’Enciclica determinante la “Populorum Progressio”. Determinante per l’ampio respiro, la visione profetica e lo stile usato, come si può leggere in questo brano: “Popolazioni intere sprovviste del necessario vivono in uno stato di dipendenza tale da impedire loro qualsiasi iniziativa e responsabilità di promozione culturale e di partecipazione alla vita sociale e politica, e nasce la grande tentazione di respingere con la violenza simili ingiurie alla dignità umana.” L’enciclica si chiudeva con un invito a ala speranza e all’operare concretamente: “Se lo sviluppo è il nuovo nome della pace, chi non vorrebbe cooperarvi con tutte le proprie forze? Sì, tutti!” (dal libro: “Solidali con la valigia” Paoline 2007, per il 35° di nascita della FOCSIV)

7 solidarietà internazionale
MASCI EMILIA-ROMAGNA solidarietà internazionale MAGISTERO DELLA CHIESA CATTOLICA: “Anche la solidarietà internazionale è un'esigenza di ordine morale; la pace del mondo dipende in larga misura da essa”. Giovanni Paolo II Sollicitudo rei socialis “Il principio, che oggi chiamiamo di solidarietà, è più volte enunciato da Leone XIII col nome di “amicizia” che troviamo già nella filosofia greca, da Pio XI ed è designato col nome non meno significativo di “carità sociale”, mentre Paolo VI, ampliando il concetto secondo le moderne e molteplici dimensioni della questione sociale, parlava di “civiltà dell'amore”. Giovanni Paolo II Centesimus annus La centralità della persona umana e la naturale attitudine delle persone e dei popoli a stringere relazioni tra loro sono gli elementi fondamentali per costruire una vera Comunità internazionale, la cui organizzazione deve tendere all'effettivo bene comune universale. dal Catechismo della Chiesa cattolica La collaborazione allo sviluppo di tutto l'uomo e di ogni uomo infatti,è un dovere di tutti verso tutti e deve, al tempo stesso, essere comune alle quattro parti del mondo: Est e Ovest, Nord e Sud. Lo spirito della cooperazione internazionale richiede che al di sopra della stretta logica di mercato vi sia consapevolezza di un dovere di solidarietà, di giustizia sociale e di carità universale. Paolo VI Populorum progressio All'inizio del nuovo millennio, la povertà di miliardi di uomini e di donne è la “questione che più di ogni altra cosa interpella la nostra coscienza umana e cristiana” Giovanni Paolo II Messaggio per la Giornata Mondiale della Pace 2000

8 Populorum Progressio (1967) (Populorum Progressio, par. 56)
MASCI EMILIA-ROMAGNA solidarietà internazionale Populorum Progressio (1967) Linee direttrici Lo sviluppo non è solo crescita economica ma promozione integrale dell’uomo Critica al materialismo collettivista Critica all’opulenza egoistica La dimensione planetaria della questione sociale “Gli sforzi, anche considerevoli, che vengono dispiegati per aiutare sul piano finanziario e tecnico i Pvs, sarebbero illusori, se il loro risultato fosse parzialmente annullato dal gioco delle relazioni commerciali tra Paesi ricchi e Paesi poveri. La fiducia di questi ultimi verrebbe profondamente scossa se avessero l’impressione che si toglie loro con una mano quel che si porge con l’altra” (Populorum Progressio, par. 56)

9 solidarietà internazionale
MASCI EMILIA-ROMAGNA solidarietà internazionale “Non credo al diritto del più forte, al linguaggio delle armi, alla potenza dei potenti. Voglio credere al diritto dell’uomo, alla mano aperta, alla potenza dei non-violenti. Non credo alla razza della ricchezza, ai privilegi, all’ordine stabilito. Voglio credere che tutti gli uomini sono uomini e che l’ordine della forza e dell’ingiustizia è un disordine. Non credo di poter combattere l’oppressione laggiù se tollero l’ingiustizia qui. Voglio credere che il diritto è uno, qui e là, e che non sono libero finché un solo uomo è escluso. Non credo che la guerra e la fame siano inevitabili e la pace inaccessibile. Voglio credere all’amore dalle mani nude e alla pace sulla terra. Non credo che ogni pena varrà. Non credo che il sogno degli uomini resterà un sogno e che la morte sarà la fine. Anzi, oso credere al sogno di Dio stesso: un cielo nuovo, una terra nuova dove abiterà la giustizia”. Dom Helder Camara SU DI NOI LA MISERIA DEL PROSSIMO Tutta l’umanità è l’”uno dell’altro”, è un solo volume. Nessun uomo è un’isola, un tutto completo in sè; ogni uomo rappresenta un frammento del continente, una parte dell’insieme; se il mare trascina via una zolla di terra, l’Europa intera ne è diminuita, come se i flutti avessero trascinato via un promontorio, la dimora dei tuoi amici o la tua. La morte di ogni uomo ci diminuisce, poiché apparteniamo al genere umano: quindi non domandare mai per chi suona il rintocco della campana: suona per te. John Donne (Inghilterra, 1572 – 1631)

10 MASCI POLO INTERREGIONALE
Trentino Alto Adige Emilia-Romagna Marche MASCI POLO INTERREGIONALE VENETO * FRIULI VENEZIA GIULIA * TRENTINO ALTO ADIGE MARCHE * EMILIA-ROMAGNA Friuli Venezia Giulia Srecno Pot Gut Pfad Sretan Put Buona Strada natura ambiente acqua rifiuti i quattro elementi da conoscere, rispettare, utilizzare per un nuovo mondo costruttori di ponti e non di muri "se noi non bruciamo d'amore gli altri moriranno di freddo” Veneto Voglio collaborare, Signore, alla costruzione di un mondo fraterno, in cui la pace poggi sul fondamento della giustizia.


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