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1 – Introduzione alla Psicologia moderna: Definizione e Origini

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Presentazione sul tema: "1 – Introduzione alla Psicologia moderna: Definizione e Origini"— Transcript della presentazione:

1 1 – Introduzione alla Psicologia moderna: Definizione e Origini
Tre problemi di fondo della psicologia 1.1 Tra il mentale e il fisico 1.2 Empirismo vs. razionalismo 1.3 Le menti altrui Di cosa si occupa la psicologia 2.1 Definizione di psicologia cognitiva 2.2 Il posto della psicologia tra le scienze cognitive 2.3 Le aree disciplinari della psicologia Elementi di storia della psicologia moderna 3.1 Le origini della psicologia scientifica moderna

2 Tre problemi di fondo della psicologia
Cap. 1 Tre problemi di fondo della psicologia Tra il mentale e il fisico Empirismo vs. razionalismo Le menti altrui Wilson, R. A. (1999). Introduction: Philosophy. In R. A. Wilson, & F. C. Keil The MIT Encyclopedia of the Cognitive Sciences (p. xv-xxxvii). Cambridge, Massachusetts: The MIT Press.

3 La relazione mentale-fisico
«The relation between the mental and the physical is the deepest and most recurrent classic philosophical topic in the philosophy of mind, one very much alive today. […] This topic is so persistent and pervasive in thinking about the mind. But to convey something of the topic’s historical significance let us begin with a classic expression of the puzzling nature of the relation between the mental and the physical, the MIND-BODY PROBLEM». Wilson, R. A. (1999). Introduction: Philosophy. In R. A. Wilson, & F. C. Keil The MIT Encyclopedia of the Cognitive Sciences (p. xv-xxxvii). 1. Tre problemi di fondo della psicologia 2. Di cosa si occupa la psicologia 3 Elementi di storia della psicologia moderna P s i c o l o g i a G e n e r a l e Wilson, R. A. (1999). Introduction: Philosophy. In R. A. Wilson, & F. C. Keil The MIT Encyclopedia of the Cognitive Sciences (p. xv-xxxvii). Cambridge, Massachusetts: The MIT Press.

4 Mind-Body Problem «The mind-body problem is the problem of explaining how our mental states, events, and processes are related to the physical states, events, and processes in our bodies». Crane, T. (1999). Mind-Body Problem. In R. A. Wilson & F. C. Keil (Eds.), The MIT Encyclopedia of the Cognitive Sciences (pp ). 1. Tre problemi di fondo della psicologia 2. Di cosa si occupa la psicologia 3 Elementi di storia della psicologia moderna P s i c o l o g i a G e n e r a l e Crane, T. (1999). Mind-Body Problem. In R. A. Wilson & F. C. Keil (Eds.), The MIT Encyclopedia of the Cognitive Sciences (pp ). Cambridge, MA: MIT Press

5 Mental state In [clinical] psychology, mental state is an indication of a person’s mental health. Mental status examination, a structured way of observing and describing a patient’s current state of mind In the philosophy of mind [and cognitive psychology], a mental state is the kind of state or process that is unique to thinking and feeling beings; these can be representational states or qualitative states (qualia) Wikipedia contributors. (2011). Mental state. Wikipedia, The Free Encyclopedia. Retrieved from Wikipedia website: 1. Tre problemi di fondo della psicologia 2. Di cosa si occupa la psicologia 3 Elementi di storia della psicologia moderna P s i c o l o g i a G e n e r a l e Wikipedia contributors. (2011). Mental state. Wikipedia, The Free Encyclopedia. Retrieved from Wikipedia website:

6 Qualia I qualia sono, nella filosofia della mente, gli aspetti qualitativi delle esperienze coscienti. Ogni esperienza cosciente ha una sensazione qualitativa diversa da un’altra. Ad esempio, l’esperienza che proviamo nell’assaporare un gelato è qualitativamente diversa da quella che cogliamo quando contempliamo La Gioconda. I qualia sono estremamente specifici e caratterizzano essenzialmente le singole esperienze coscienti. Wikipedia contributors. (2011). Qualia. Wikipedia, The Free Encyclopedia. Retrieved from Wikipedia website: 1. Tre problemi di fondo della psicologia 2. Di cosa si occupa la psicologia 3 Elementi di storia della psicologia moderna P s i c o l o g i a G e n e r a l e Wikipedia contributors. (2011). Qualia. Wikipedia, The Free Encyclopedia. Retrieved from Wikipedia website:

7 Il dualismo cartesiano
René Descartes (1596–1650, filosofo francese) Combinò una teoria meccanicistica della natura con una teoria dualistica della natura umana  Le persone sono essenzialmente una combinazione di sostanza mentale (menti) e di sostanza materiale (corpi): dualismo cartesiano. Il corpo è una macchina idraulica perfetta, come gli orologi, le fontane artificiali, i mulini, allora giunti ad un livello altissimo di perfezione. Si riferisce al fisiologo Harvey, che aveva scoperto nel 1628 la circolazione del sangue, e aveva dato una perfetta interpretazione meccanicista del funzionamento corporeo. Il secondo aspetto è quello della dottrina delle idee innate. Le idee innate possono essere quelle di Dio, di sé, gli assiomi matematici, ecc. Il fatto che tali idee siano innate, non significa che si presentino chiare e distinte alla coscienza. Egli le deve piuttosto scoprire in se stesso. L’esperienza sensoriale gioca un ruolo fondamentale, sia in senso positivo che negativo. In senso positivo, l’osservazione della natura ci consente di scoprire delle proprietà in essa, che in realtà possedevamo già a livello implicito: ad esempio, scoprire delle relazioni matematiche tra gli oggetti che ci circondano. In senso negativo, l’esperienza sensoriale può indurci sempre in errore e mascherare alcune idee innate. 1. Tre problemi di fondo della psicologia 2. Di cosa si occupa la psicologia 3 Elementi di storia della psicologia moderna P s i c o l o g i a G e n e r a l e

8 La ghiandola pineale La ghiandola pineale è una ghiandola endocrina delle dimensioni di una nocciola, situata nel centro geometrico del capo. Essa produce l’ormone melatonina e regola il ritmo sonno-veglia, reagendo al buio o alla poca luce. Viene definita anche epifisi. La ghiandola pineale secerne melatonina solo di notte. L’esposizione alla luce inibisce la produzione della melatonina in misura dose-dipendente. Per Descartes la ghiandola pineale è il punto privilegiato dove mente (res cogitans) e corpo (res extensa) interagiscono. 1. Tre problemi di fondo della psicologia 2. Di cosa si occupa la psicologia 3 Elementi di storia della psicologia moderna P s i c o l o g i a G e n e r a l e

9 La relazione mentale-fisico 1/2
Problema  Se la mente è di un solo genere di cosa, e il corpo è un altro, come questi due tipi di cose interagiscono? Il materialismo non risolve la questione: anche la mente fisica ha proprietà speciali, come l’intenzionalità e la coscienza. Nessuna entità del mondo fisico possiede infatti contenuti che vertono su altre entità (intenzionalità) e che possono risultare veri o falsi (cfr. Cimmino). Semplicemente proclamando che la mente non è fatta di una sostanza mentale distinta, ma è materiale come il resto del mondo, ci aiuta poco a spiegare quegli aspetti della mente che la caratterizzano in quanto tale. 1. Tre problemi di fondo della psicologia 2. Di cosa si occupa la psicologia 3 Elementi di storia della psicologia moderna P s i c o l o g i a G e n e r a l e Wilson, R. A. (1999). Introduction: Philosophy. In R. A. Wilson, & F. C. Keil The MIT Encyclopedia of the Cognitive Sciences (p. xv-xxxvii). Cambridge, Massachusetts: The MIT Press. Cimmino, L. (2011). Breve introduzione all'epistemologia della mente e delle scienze umane. Soveria Mannelli, CZ, Italy: Rubbettino.

10 La relazione mentale-fisico 2/2
Cimmino (2009) Gnoseologia delle scienze umane  «Da alcuni neurologi ho sentito dire a volte che, appunto perché il cervello causa stati mentali, i due sono identici. Ma il rapporto causale fra cervello e mente è al contrario l’anticamera dell’emergentismo, o persino del dualismo: poiché una causa è logicamente distinta dal suo effetto (non esiste una “causa di sé”), il rapporto causale implicherebbe necessariamente la distinzione fra i due». 1. Tre problemi di fondo della psicologia 2. Di cosa si occupa la psicologia 3 Elementi di storia della psicologia moderna P s i c o l o g i a G e n e r a l e Cimmino, L. (2011). Breve introduzione all'epistemologia della mente e delle scienze umane. Soveria Mannelli, CZ, Italy: Rubbettino.

11 La relazione mentale-fisico: emergentismo
Cimmino (2009) Gnoseologia delle scienze umane  Secondo la posizione emergentista gli eventi mentali sono distinti e irriducibili a quelli fisici. Il concetto di emergenza sta comunque a indicare che il mentale non sussisterebbe se non ci fosse la base fisica dalla quale appunto emerge. Il mentale non è quindi ontologicamente autonomo, anche se è ontologicamente distinto. Il modello emergentista rifiuta quindi tutti i passi argomentativi elencati nel descrivere il modello riduzionista. 1. Tre problemi di fondo della psicologia 2. Di cosa si occupa la psicologia 3 Elementi di storia della psicologia moderna P s i c o l o g i a G e n e r a l e

12 La relazione mentale-fisico: dualismo
Cimmino (2009) Gnoseologia delle scienze umane  Secondo i dualisti non solo il mentale è distinto dal fisico, ma ne è, anche ontologicamente indipendente. In linea di principio la mente potrebbe sussistere indipendentemente da una base fisica. Al dualismo appartiene certamente la concezione tradizionale dell’anima, considerata una sostanza autonoma dotata di sue particolari proprietà (fra le quali i pensieri). La differenza fra emergentisti e dualisti riguarda quindi, al di là del tipo di ontologia sposata e dal rifiuto di tutti e tre i passi argomentativi proposti dai riduzionisti, il rapporto fra dimensione mentale e dimensione fisica. 1. Tre problemi di fondo della psicologia 2. Di cosa si occupa la psicologia 3 Elementi di storia della psicologia moderna P s i c o l o g i a G e n e r a l e

13 Il 2° problema della psicologia: Empirismo vs. razionalismo
Cosa c’è nella mente? Empiristi  non c’è nulla nella mente che prima non sia nei sensi. Berkeley, Locke, Hume Razionalisti  ci sono della conoscenza che non derivano dalle nostre esperienze. Descartes, Leibeniz, Spinoza, Kant 1. Tre problemi di fondo della psicologia 2. Di cosa si occupa la psicologia 3 Elementi di storia della psicologia moderna P s i c o l o g i a G e n e r a l e

14 Il 3° problema della psicologia: The problem of other minds
«The problem is often stated in terms of a contrast between the relatively secure way in which I “directly” know about the existence of my own mental states, and the far more epistemically risky way in which I must infer the existence of the mental states of others. Thus, although I can know about my own mental states simply by introspection and self-directed reflection […], I need some other type of evidence to draw conclusions about the mental states of others. […] There seems to be an epistemic gap between this sort of evidence and the attribution of the corresponding mental states that does not exist in the case of self-ascription». Wilson, R. A. (1999). Introduction: Philosophy. In R. A. Wilson, & F. C. Keil The MIT Encyclopedia of the Cognitive Sciences (p. xv-xxxvii). 1. Tre problemi di fondo della psicologia 2. Di cosa si occupa la psicologia 3 Elementi di storia della psicologia moderna P s i c o l o g i a G e n e r a l e

15 Di cosa si occupa la psicologia
Cap. 2 Di cosa si occupa la psicologia Definizione di psicologia cognitiva Il posto della psicologia tra le scienze cognitive Le aree disciplinari della psicologia Holyoak, K. J. (1999). Introduction: Psychology. In R. A. Wilson, & F. C. Keil The MIT Encyclopedia of the Cognitive Sciences (p. xxxix-xlix). Cambridge, Massachusetts: The MIT Press.

16 Definizione La psicologia è la scienza che investiga la rappresentazione e l’elaborazione dell’informazione di organismi complessi. Molte specie animali sono capaci di Raccogliere informazioni circa il loro ambiente, Formare rappresentazioni interne di esso e Manipolare queste rappresentazioni per selezionare e svolgere azioni. Molti animali sono in grado di Adattarsi ai loro ambienti attraverso l’apprendimento che ha luogo nell’arco di vita di un singolo organismo. L’elaborazione intelligente implica l’abilità di acquisire e processare l’informazione sull’ambiente al fine di selezionare azioni che sono probabili al raggiungimento di scopi fondamentali alla sopravvivenza e propagazione. 1. Il problema di fondo della psicologia 2. Di cosa si occupa la psicologia 3 Elementi di storia della psicologia moderna P s i c o l o g i a G e n e r a l e

17 Le rappresentazioni di mappe mentali dei ratti 1/2
Edward Tolman (1886–1959, psicologo statunitense)  Dopo aver appreso dove si trova una data ricompensa i ratti raggiungono questo luogo facendo ricorso a percorsi diversi da quelli impiegati la prima volta. I ratti hanno acquisito nell’esperimento del labirinto una mappa mentale sulla quale si orientano a seconda della situazione e delle esigenze. Inoltre si erano orientati sensatamente e non avevano semplicemente reagito a stimoli. Entrata Vano del cibo Percorso 1 Percorso 2 Percorso 3 Ostacolo I Ostacolo II 1. Il problema di fondo della psicologia 2. Di cosa si occupa la psicologia 3 Elementi di storia della psicologia moderna P s i c o l o g i a G e n e r a l e

18 Le rappresentazioni di mappe mentali dei ratti 1/2
Edward Tolman is credited with the introduction of the term cognitive map, using it in the title of his classic paper (1948)  «He described experiments in which rats were trained to follow a complex path involving numbers of turns and changes of direction to get to a food box. Subsequently in a test situation the trained path was blocked off and a variety of alternative paths provided. A large majority of the rats chose a path that headed very close to the true direct direction of the food box, and not one that was close to the original direction of the path on which they had been trained. On the basis of such data Tolman argued that the rat had “acquired not merely a strip-map… but, rather, a wider comprehensive map to the effect that the food was located in such and such a direction in the room” (p. 204)». Wilson, R. A., & Keil, F. C. (Eds.). (1999). The MIT Encyclopedia of the Cognitive Sciences. Cambridge, MA: MIT Press, p. 135. 1. Il problema di fondo della psicologia 2. Di cosa si occupa la psicologia 3 Elementi di storia della psicologia moderna P s i c o l o g i a G e n e r a l e I ratti furono quindi divisi in tre gruppi: Nel primo gruppo, i ratti dovevano apprendere a percorrere il labirinto, e la loro ricompensa per andare dalla scatola iniziale alla scatola di arrivo consisteva in cibo. Poteva anche capitare che questi ratti imparassero a percorrere il labirinto senza alcun errore (cioè senza andare in vicoli ciechi o con svolte sbagliate). Anche un secondo gruppo di ratti percorreva il labirinto, ma senza ricevere alcun rinforzo nel caso fossero arrivati alla scatola di arrivo. Nonostante la loro prestazione migliorasse con il tempo, essi continuavano a comemttere più errori rispetto al gruppo rinforzato. Questi risultati non sono affatto sorprendenti dati che c’era da aspettarsi che il gruppo rinforzato fosse più incentivato ad apprendere. Infine, però, c’era un terzo gruppo. Questi ratti non ricevettero alcuna ricompensa per 10 giorni di prove di apprendimento. Tuttavia, all’undicesimo giorno, venne per la prima volta messo del cibo nella scatola di arrivo. L’apprendimento dei ratti migliorava in modo sensazionale con un solo rinforzo al punto che questi ratti percorrevano il labirinto quasi bene come i ratti del primo gruppo. (Sternberg, R. J. (2000). Psicologia cognitiva . Padova: Piccin. P. 222)

19 Scopo principale della psicologia 1/2
Il punto centrale della psicologia riguarda l’elaborazione dell’informazione che intercorre tra gli input sensoriali e gli output motori. Le forme più complesse di intelligenza, osservate in uccelli e mammiferi e particolarmente nei primati (grandi scimpanzé e umani) richiede teorie che hanno a che fare con l’apparato del pensiero e con le esperienze interne. Questi animali hanno menti ed emozioni; I loro input sensoriali sono interpretati per creare percezioni del mondo esterno, guidati in parte da una attenzione selettiva; Alcuni prodotti della percezione sono immagazzinati nella memoria, e possono in seguito influenzare le successive percezioni. 1. Il problema di fondo della psicologia 2. Di cosa si occupa la psicologia 3 Elementi di storia della psicologia moderna P s i c o l o g i a G e n e r a l e

20 Scopo principale della psicologia 2/2
Animali con intelletti sofisticati sono in grado di prendere decisioni (decision making) e risolvere problemi (problem solving), e nel caso degli umani di impegnarsi nel linguaggio e nella comunicazione. L’esperienza, unita a vincoli innati, ha come conseguenza un processo di sviluppo cognitivo, come l’infante che diviene un adulto, ed anche conduce all’apprendimento per l’intero arco di vita, così che l’individuo è in grado di adattarsi al suo ambiente in un tempo più breve di quanto sarebbe richiesto per un cambiamento evoluzionistico. 1. Il problema di fondo della psicologia 2. Di cosa si occupa la psicologia 3 Elementi di storia della psicologia moderna P s i c o l o g i a G e n e r a l e

21 Evoluzione dell’area associativa
Come si vede nella figura, la porzione rappresentata dalle aree associative aumenta notevolmente, rispetto all’estensione degli altri due tipi di aree, man mano si sale dai mammiferi evolutivamente più semplici, come i felini e i ratti, a quelli più complessi, come le scimmie e l’uomo.

22 Human and animal cognition: similarity and dissimilarity 1/10
Premack, D. (2007). Human and animal cognition: Continuity and discontinuity  Darwin held that humans were essentially “big-brained apes”. Premack considers 8 examples in which animals have shown human-like abilities: In each case searching for the functions of which the ability consists, and weighing the similarity and dissimilarity between the animal and human case. 1. Il problema di fondo della psicologia 2. Di cosa si occupa la psicologia 3 Elementi di storia della psicologia moderna P s i c o l o g i a G e n e r a l e Premack, D. (2007). Human and animal cognition: Continuity and discontinuity. Proceedings of the National Academy of Sciences of the United States of America, 104(35), 13861– doi: /pnas Darwin C (1871) Descent of Man (J Murray, London).

23 Human and animal cognition: similarity and dissimilarity 2/10
Disparity between brain and mind? Microscopic study of the human brain  has revealed neural structures, enhanced wiring, and forms of connectivity among nerve cells not found in any animal, challenging the view that the human brain is simply an enlarged chimpanzee brain. Cognitive studies have found animals to have abilities once thought unique to the human  This suggests a disparity between brain and mind. The suggestion is misleading. Cognitive research has not kept pace with neural research. Neural findings are based on microscopic study of the brain and are primarily cellular. What are the dissimilarities between human and animal cognition? This approach prevents confusing similarity with equivalence. 1. Il problema di fondo della psicologia 2. Di cosa si occupa la psicologia 3 Elementi di storia della psicologia moderna P s i c o l o g i a G e n e r a l e Premack, D. (2007). Human and animal cognition: Continuity and discontinuity. Proceedings of the National Academy of Sciences of the United States of America, 104(35), 13861– doi: /pnas

24 8 Human-like abilities Similarity Dissimilarity Teaching
Short-Term Memory Causal Reasoning Planning Deception Transitive Inference TOM Language Similarity Dissimilarity 1. Il problema di fondo della psicologia 2. Di cosa si occupa la psicologia 3 Elementi di storia della psicologia moderna P s i c o l o g i a G e n e r a l e

25 Human and animal cognition: similarity and dissimilarity 3/10
Teaching similarity  Cat injures mice, and then brings the injured mice to her kittens, which learn to stalk and kill them. Meerkats defang(tolgono il pungiglione) scorpions and kill or disable other prey before giving them to the young. They adjust the frequency with which they disable prey to the age of the young, gradually introducing them to live prey. Teaching dissimilarity:  The actions of the cat and meerkat are adaptations and, like all adaptations, have a single target. In fact, eating (or stalking) is virtually the only activity that any animals teach. Human teaching is not an adaptation. It is a domain-general competence with indeterminately many targets. Further, the targets of teaching differ in every culture. Premack, D. (2007). Human and animal cognition: Continuity and discontinuity. Proceedings of the National Academy of Sciences of the United States of America, 104(35), 13861– doi: /pnas Leyhausen P (1979) Cat Behavior: The Predator and Social Behavior of Domestic and Wild Cats (Garland, London). Thornton, A., & McAuliffe, K. (2006). Teaching in Wild Meerkats. Science, 313(5784), doi: /science

26 Human teaching definition by Premack
Human teaching consists of 3 distinct actions: Observation Judgement Modification. A teacher observes the novice, judges his actions or products, and modifies them when they fall short of her standards. The human recognizes that the young are incompetent and therefore need to be taught; has the technology with which to teach; and is motivated to teach by deeply rooted aesthetic standards. Each of these actions has a distinct cognitive source. 1. Il problema di fondo della psicologia 2. Di cosa si occupa la psicologia 3 Elementi di storia della psicologia moderna P s i c o l o g i a G e n e r a l e

27 Teaching definition by Caro & Hauser
This definition comprises 3 criteria: an individual, A, modifies its behavior only in the presence of a naïve observer, B; A incurs some cost or derives no immediate benefit; and as a result of A’s behavior, B acquires knowledge or skills more rapidly or efficiently than it would otherwise, or that it would not have learned at all. Caro, T. M., & Hauser, M. D. (1992). Is There Teaching in Nonhuman Animals? The Quarterly Review of Biology, 67(2), 151. doi: /417553 1. Il problema di fondo della psicologia 2. Di cosa si occupa la psicologia 3 Elementi di storia della psicologia moderna P s i c o l o g i a G e n e r a l e

28 Human and animal cognition: similarity and dissimilarity 4/10
Short-Term Memory similarity  In Chimpanzees is only slightly less than that of humans. Both species remember no more than five to seven items. Short-Term Memory dissimilarity  Although short-term memory limits the number of units one can remember, it does not define the content of a unit. A language-trained chimpanzee exposed to the numbers 1-9 might remember, for example: 2, 6, 4, 3, 7, whereas humans might remember, for example, 21, 43, 96…; 214, 618, 109…; 1012, 6680, 3456, etc. A chimpanzee may remember 5 words; a human may remember 5 phrases, 5 sentences, 5 stories, etc. Humans are able to make these expansions because they are capable of both recursive language and numbers. 1. Il problema di fondo della psicologia 2. Di cosa si occupa la psicologia 3 Elementi di storia della psicologia moderna P s i c o l o g i a G e n e r a l e Premack, D. (2007). Human and animal cognition: Continuity and discontinuity. Proceedings of the National Academy of Sciences of the United States of America, 104(35), 13861– doi: /pnas

29 Human and animal cognition: similarity and dissimilarity 5/10
Causal Reasoning similarity  Some rats were taught to press a lever that produced a tone, followed by the presentation of food. These rats seek food only when they produce the tone themselves; merely hearing the tone does not lead them to seek food. On the other hand, if you do not produce food by a goal-directed act but are presented with food following a sequence of arbitrary stimuli, then any subset of this sequence will lead you to seek food. Causal Reasoning dissimilarity  When young infants perceive two events that are temporally and spatially contiguous, they see the first event as having caused the second, suggesting that the reaction is not learned. Children learn that events can be causally related even though they are not spatially contiguous. A light switch turns on the light although it is far from the light. Do animals follow the human course of development? 1. Il problema di fondo della psicologia 2. Di cosa si occupa la psicologia 3 Elementi di storia della psicologia moderna P s i c o l o g i a G e n e r a l e Premack, D. (2007). Human and animal cognition: Continuity and discontinuity. Proceedings of the National Academy of Sciences of the United States of America, 104(35), 13861– doi: /pnas Blaisdell, A. P., Sawa, K., Leising, K. J., & Waldmann, M. R. (2006). Causal Reasoning in Rats. Science, 311(5763), doi: /science

30 Causal illusion and association in not reflexive creatures
Stimolo  Stimolo  Item desiderato/risposta 1. Il problema di fondo della psicologia 2. Di cosa si occupa la psicologia 3 Elementi di storia della psicologia moderna P s i c o l o g i a G e n e r a l e

31 Physical action in reflexive creatures (Chimpanzees)
1 2 3 1. Il problema di fondo della psicologia 2. Di cosa si occupa la psicologia 3 Elementi di storia della psicologia moderna P s i c o l o g i a G e n e r a l e 1 2 3

32 Causal reasoning (Infants)
1. Il problema di fondo della psicologia 2. Di cosa si occupa la psicologia 3 Elementi di storia della psicologia moderna P s i c o l o g i a G e n e r a l e Contiguità temporale non spaziale

33 Human and animal cognition: similarity and dissimilarity 6/10
Planning (episodic memory) similarity  Although planning is among those abilities that are said to be unique to humans, a recent experiment with scrub jays calls this into question. The birds were allowed to cache food in the evening and to eat it in the morning. Next, they were shown that kibbles was present in compartment 1, peanuts in compartment 2. When allowed to cache either peanuts or kibbles in the two compartments, the birds cached kibbles in compartment 2, peanuts in compartment 1, thus assuring that, when they ate in the morning, both peanuts and kibbles would be available in both compartments. Planning (episodic memory) dissimilarity  The scrub-jay’s episodic memory is centered on caching, and so, in all likelihood, is its planning. Scrub-jays can remember what food they cached, where and when it was cached, even which other birds observed their caching. Does the bird have episodic memory for episodes other than caching, for attracting a mate, avoiding predators, etc.? Can it plan for episodes other than caching? Planning in the scrub-jay may be yet another adaptation, restricted to a single target. 1. Il problema di fondo della psicologia 2. Di cosa si occupa la psicologia 3 Elementi di storia della psicologia moderna P s i c o l o g i a G e n e r a l e Premack, D. (2007). Human and animal cognition: Continuity and discontinuity. Proceedings of the National Academy of Sciences of the United States of America, 104(35), 13861– doi: /pnas Raby, C. R., Alexis, D. M., Dickinson, A., & Clayton, N. S. (2007). Planning for the future by western scrub-jays. [ /nature05575]. Nature, 445(7130),

34 Planning for the future
1. Il problema di fondo della psicologia 2. Di cosa si occupa la psicologia 3 Elementi di storia della psicologia moderna P s i c o l o g i a G e n e r a l e Raby, C. R., Alexis, D. M., Dickinson, A., & Clayton, N. S. (2007). Planning for the future by western scrub-jays. Nature, 445(7130), doi: /nature05575

35 Human and animal cognition: similarity and dissimilarity 7/10
Deception(inganno) similarity  Deception comes in two flavors: false positives and false negatives. A signal that indicates food or a predator, when in fact there is no food or predator, is a false positive (the famous negative version of a false positive is ‘‘crying wolf’’). Conversely, the failure to give a signal when in fact food or predator is present is a false negative. In nature, false negatives greatly outnumber false positives. For example, unobserved monkeys sometimes fail to signal the presence of food, and when caught are punished by other monkeys. Deception(inganno) dissimilarity  There are no reports that monkeys, or any other species, falsely signal the presence of food or predators. Human deception is a domain-general competence that can serve indeterminately many goals. 1. Il problema di fondo della psicologia 2. Di cosa si occupa la psicologia 3 Elementi di storia della psicologia moderna P s i c o l o g i a G e n e r a l e Premack, D. (2007). Human and animal cognition: Continuity and discontinuity. Proceedings of the National Academy of Sciences of the United States of America, 104(35), 13861– doi: /pnas

36 Human and animal cognition: similarity and dissimilarity 8/10
Transitive Inference similarity  Many animals, including chimpanzees, monkeys, and birds, are capable of transitive inference. When they find that A leads to a larger reward than B, B a larger reward than C, C a larger reward than D, D a larger reward than E, and are given a choice between A and E, they choose A. Transitive Inference dissimilarity  In animals, transitive inference may not be based on reasoning. When copying a model’s horizontal arrangement of the dolls, 3-year-old children made 13 different arrangements, all of them monotonic . In other words, children copy the concept of monotonic order but invent their own instantiations. Chimpanzees, when given the dolls, neither spontaneously placed them in a monotonic order nor copied the model’s monotonic order, suggesting that they lack the concept of monotonicity. Premack, D. (2007). Human and animal cognition: Continuity and discontinuity. Proceedings of the National Academy of Sciences of the United States of America, 104(35), 13861– doi: /pnas

37 Human and animal cognition: similarity and dissimilarity 9/10
TOM similarity  No less than language, it distinguishes humans from animals. When an 18-month-old infant sees an individual in distress, for example, a child who cries when her teddy bear breaks, the infant consoles her, pats her, speaks softly to her, and may even try to fix the teddy bear. Further evidence of precocious social cognition lies in the 6-month-old infant’s division of the world into physical and psychological objects. Chimpanzees and monkeys attribute only two mental states, goal-seeking and perception in a highly circumscribed way.. For instance, if a monkey sees food close to its trainer, and the trainer happens to be looking to the right, it will attempt to steal food from the left, suggesting that the monkey attributes perception to the trainer, as well as the goal of preventing the monkey from taking food. Competition has been hailed as the magic key for bringing out the animal’s motivation to use TOM. TOM dissimilarity  Perception and intention are the only mental states Chimpanzees attribute. Chimpanzee mothers do not recognize that their infants lack knowledge and cannot therefore, for example, crack nuts with rocks. Therefore, they do not teach them. Chimpanzees do not have the concept of knowledge, do not distinguish a knowing individual from an ignorant one, and do not attribute the mental state of knowing. 1. Il problema di fondo della psicologia 2. Di cosa si occupa la psicologia 3 Elementi di storia della psicologia moderna P s i c o l o g i a G e n e r a l e Premack, D. (1990). The infant's theory of self-propelled objects. Cognition, 36(1), doi: / (90)90051-k

38 Human and animal cognition: similarity and dissimilarity 10/10
Language similarity  The faculty of recursion has two expressions in humans: number and language. The recursion reported in birds represents a weak degree of recursion, comparable with the double alternation (AABB) of raccoons, far below the minimum requirements for human language, number, etc. Language dissimilarity  Recursion permits dependence among words that are physically remote. In the sentence, “If she uses lilac-scented soap, then Madge and I will blow bubbles with her,” “if” and “then” are dependent on each other even though they are separated by a variable number of words. Recursion also permits phrases of like kind to be embedded in one another. Humans do not have a second system for language or the storage of information, hence these systems may take only a recursive form. Although there are preliminary claims of hunter–gatherer groups with non-recursive language; all investigated human languages are recursive. Because animals lack recursion, the animals’ lack of language is attributed to this factor. But recursion is not the only factor animals lack. If a species lacked language, even a non-recursive language would be an enormous boon. Yet, chimpanzees have no language of any kind, recursive or non-recursive. Premack, D. (2007). Human and animal cognition: Continuity and discontinuity. Proceedings of the National Academy of Sciences of the United States of America, 104(35), 13861– doi: /pnas Gentner, T. Q., Fenn, K. M., Margoliash, D., & Nusbaum, H. C. (2006). Recursive syntactic pattern learning by songbirds. [ /nature04675]. Nature, 440(7088), doi: /nature04675

39 La psicologia cognitiva 1/2
La psicologia (in particolare la psicologia cognitiva), quale scienza della rappresentazione ed elaborazione dell’informazione da parte di organismi, è parte centrale delle scienze cognitive (cognitive science). La ricerca sull’elaborazione intelligente dell’informazione può essere per la psicologia: Non rilevante  Alcuni studi sull’intelligenza artificiale basati su rappresentazioni e algoritmi che non hanno alcuna apparente connessione con l’intelligenza biologica. Per esempio  IBM Deep Blue è un esempio di un eccellente programma di intelligenza artificiale che ha poco o nessuna apparente rilevanza psicologica e, quindi, non dovrebbe essere considerato parte delle scienze cognitive. Rilevante  sistemi di produzione adattativa e reti neurali, molti dei quali sono condotti da scienziati dei computer (computer scientists). il lavoro condotto in certe discipline alleate come le neuroscienze, linguistica, antropologia e filosofia ha implicazioni psicologiche. 1. Il problema di fondo della psicologia 2. Di cosa si occupa la psicologia 3 Elementi di storia della psicologia moderna P s i c o l o g i a G e n e r a l e IBM Deep Blue Da Wikipedia, l'enciclopedia libera. Vai a: Navigazione, cerca Deep Blue era un computer prodotto dall'IBM progettato per giocare a scacchi. Deep Blue è stato il primo computer a vincere una partita a scacchi contro un Campione del Mondo in carica, (Garry Kasparov) con cadenza di tempo da torneo. Questa prima vittoria è del 10 febbraio 1996, e Deep Blue - Kasparov, 1996, partita 1 è una famosa partita di scacchi. Comunque, Kasparov vinse 3 incontri e pareggiò 2 delle partite seguenti, battendo Deep Blue con un risultato di 4-2. Deep Blue fu poi pesantemente aggiornato (non ufficialmente soprannominato "Deeper Blue") e giocò nuovamente con Kasparov nel maggio 1997, vincendo la rivincita da sei partite per , che terminò l'11 maggio. L'ultima partita fu Deep Blue - Kasparov, 1997, partita 6. Il progetto era partito come un "ChipTest" alla Carnegie Mellon University da parte di Feng-hsiung Hsu; il computer che fu prodotto si chiamava Deep Thought in onore dell'omonimo computer del libro Guida galattica per gli autostoppisti. Hsu entrò in IBM nel 1989 e lavorò con Murray Campbell sui problemi del calcolo parallelo. Deep Blue fu sviluppato a partire da questo. La forza di Deep Blue deriva principalmente dalla sua straordinaria potenza computazionale. Infatti è costituito da un "computer a parallelismo massiccio a 30 nodi basato su RS/6000" supportato da 480 processori specifici VLSI progettati per il gioco degli scacchi. L'algoritmo per il gioco degli scacchi è scritto in C e gira sotto un sistema operativo AIX. L'algoritmo è capace di calcolare 100 milioni di posizioni al secondo. Le sue funzioni di valutazione erano inizialmente scritte in forma generale, con molti parametri da definire (per es.: quanto è importante una posizione sicura per il re in confronto a un vantaggio spaziale nel centro della scacchiera, ecc.). I valori ottimali per questi parametri furono poi determinati dal sistema stesso, analizzando migliaia di partite di campioni. Prima del secondo incontro, la conoscenza degli scacchi del programma era stata finemente migliorata dal gran maestro di scacchi Joel Benjamin. La lista delle aperture fu fornita dai campioni Miguel Illescas, John Fedorovich e Nick De Firmian. Dopo il match perso, Kasparov disse che alcune volte gli era parso di notare un'intelligenza e una creatività così profonde nelle mosse della macchina, che non riusciva a comprenderle. Egli avanzò anche il sospetto che la macchina avesse avuto un "aiuto" umano durante la partita. Chiese la rivincita, ma l'IBM rifiutò e ritirò Deep Blue. In parte egli aveva visto giusto. Le regole permettevano ai creatori di modificare il programma tra una partita e l'altra. Il codice fu modificato tra le partite per capire meglio lo stile di gioco di Kasparov, permettendogli di evitare una trappola nelle mosse finali nella quale l'IA cadde per due volte. Successivamente Feng-hsiung Hsu nel suo libro Behind Deep Blue: Building the Computer that Defeated the World Chess Champion sostenne che egli aveva il diritto di usare Deep Blue come base per una macchina migliore indipendente da IBM, per accettare l'offerta di rivincita di Kasparov, ma Kasparov si rifiutò di accettare la rivincita (vedere anche la lettera aperta di Hsu sulla rivincita presente più in basso). La sconfitta di Kasparov da parte di Deep Blue ha ispirato la creazione di un nuovo gioco chiamato Arimaa che si gioca con un set standard di scacchi, ma concepito in modo tale che per un computer sia molto più difficile vincere contro avversari umani.

40 La psicologia cognitiva 2/2
La ricerca in psicologia spesso ha importanti implicazioni per la ricerca in altre discipline. Per esempio  la ricerca in psicolinguistica ha influenzato sviluppi in linguistica e ricerche in psicofisica hanno guidato ricerche di neurofisiologia sui substrati della sensazione e percezione. 1. Il problema di fondo della psicologia 2. Di cosa si occupa la psicologia 3 Elementi di storia della psicologia moderna P s i c o l o g i a G e n e r a l e

41 Le aree disciplinari della psicologia 1/2
La psicologia cognitiva (cognitive psychology) studia la rappresentazione e l’elaborazione dell’informazione, dando maggiore enfasi alla cognizione di umani adulti. La psicologia dello sviluppo (developmental psychology) affronta i cambiamenti nel funzionamento cognitivo, sociale ed emotivo che hanno luogo durante l’arco di vita degli umani e di altri animali. La psicologia sociale (social psychology) indaga i fattori cognitivi ed emotivi coinvolti nell’interazione tra le persone, specialmente di piccoli gruppi. La social cognition È una sottoarea della psicologia sociale che studia il modo in cui le persone comprendono le menti, le emozioni e il comportamento di loro stesse e degli altri (cfr. teoria della mente). 1. Il problema di fondo della psicologia 2. Di cosa si occupa la psicologia 3 Elementi di storia della psicologia moderna P s i c o l o g i a G e n e r a l e

42 Le aree disciplinari della psicologia 2/2
La psicologia della personalità (personality psychology) affronta gli aspetti motivazionali ed emotivi dell’esperienza umana (Freud fu un progenitore in quest’area). La psicologia clinica (clinical psychology) è una psicologia applicata ai problemi relativi alla salute mentale. La psicologia comparativa (comparative psychology) indaga gli aspetti comuni e le differenze nella cognizione e nel comportamento tra differenti specie animali. Le neuroscienze comportamentali (behavioral neuroscience) hanno come principale oggetto di studio il cervello e il comportamento degli animali e dell’uomo offrendo così un’interfaccia tra la ricerca sulla cognizione molare (molar cognition / complex processes) e il comportamento, e il loro sottostante substrato neurale. 1. Il problema di fondo della psicologia 2. Di cosa si occupa la psicologia 3 Elementi di storia della psicologia moderna P s i c o l o g i a G e n e r a l e

43 Elementi di storia della psicologia moderna
Cap. 3 Elementi di storia della psicologia moderna Le origini della psicologia scientifica moderna 5 idee della rivoluzione cognitivista degli anni ‘50 Holyoak, K. J. (1999). Introduction: Psychology. In R. A. Wilson, & F. C. Keil The MIT Encyclopedia of the Cognitive Sciences (p. xxxix-xlix). Cambridge, Massachusetts: The MIT Press.

44 Obiezioni alla psicologia come scienza 1/2
Una scienza dipende dalla sistematicità dei metodi empirici per raccogliere le osservazioni e sulle teorie che interpretano queste osservazioni. Fino al 1850 la natura della mente era una preoccupazione riservata ai soli filosofi. 3 obiezioni erano sollevate per dimostrare l’impossibilità di indagare la mente scientificamente. I pensieri non possono essere misurati e senza misurazione la scienza non può neanche iniziare. Come gli esseri umani possono studiare le elaborazioni del proprio pensiero, dato il fatto che la scienza stessa dipende dal pensiero umano. La vita mentale è incredibilmente complessa e dipende da ulteriori complessità delle interazioni umani; forse la cognizione è semplicemente troppo complessa da permettere un successo nell’investigazione scientifica. 1. Il problema di fondo della psicologia 2. Di cosa si occupa la psicologia 3 Elementi di storia della psicologia moderna P s i c o l o g i a G e n e r a l e

45 Obiezioni alla psicologia come scienza 2/2
Intorno agli inizi del 1850 La psicologia scientifica emerse come una disciplina separata dalla filosofia. Un numero di individui, spesso formati in filosofia, fisica, fisiologia o neurologia cominciarono ad offrire elementi cruciali alla psicologia come scienza. 1. Il problema di fondo della psicologia 2. Di cosa si occupa la psicologia 3 Elementi di storia della psicologia moderna P s i c o l o g i a G e n e r a l e

46 Le differenze soggettive
Ernst Heinrich Weber, anatomista tedesco (1795–1878) Gustav Fechner, fisico e filosofo tedesco (1801–1887) misurarono le relazioni tra i cambiamenti oggettivi negli stimoli fisici, quali la luminosità o il peso, e i cambiamenti soggettivi delle sensazioni interne generate dagli stimoli, dimostrando così che è possibile misurare concetti mentali come il grado della sensazione prodotta da uno stimolo. Le differenze soggettive non erano semplicemente equivalenti alle differenze oggettive. La grandezza del cambiamento richiedeva di fare una differenza soggettiva (just noticeable difference) che aumenta rispetto all’aumentare dell’intensità, spesso seguendo un funzione logaritimica, conosciuta come Legge di Weber-Fechner. Fechner chiamò questo nuovo campo della misurazione psicologica psicofisica: l’interfaccia tra psicologia e fisica, del mentale e del fisico. 1. Il problema di fondo della psicologia 2. Di cosa si occupa la psicologia 3 Elementi di storia della psicologia moderna P s i c o l o g i a G e n e r a l e Legrenzi, P. (a cura). (1999). Storia della psicologia. Bologna: Il Mulino: «Per fare un esempio concreto, un peso di 30 grammi può essere distinto da uno di 31 grammi, ma non da uno di 30,5. Un peso di 60 grammi, pero, non può essere distinto che da uno di 62 grammi, anziché da uno di 61. La differenza passa cioè da uno a due grammi, ma il rapporto tra 30 e 31 e uguale a quello tra 60 e 62. E questa relazione che, attraverso passaggi matematici che non stiamo qui a riportare, Fechner traduce nella legge logaritmica di cui abbiamo detto» (p. 43).

47 La velocità del pensiero umano 1/2
Hermann von Helmholtz, fisico e fisiologo tedesco, (1821–1894) Un ulteriore problema fondante riguardava la velocità del pensiero umano. Helmholtz riuscì a misurare la velocità a cui sono condotti i segnali attraverso il sistema nervoso. Toccando con un elettrodo varie parti del corpo di una persona, misurava il tempo impiegato a premere un pulsante di risposta. Il tempo di risposta aumentava con la distanza dello stimolo dal dito che premeva il pulsante, in proporzione alla lunghezza del percorso neurale attraverso il quale il segnale doveva viaggiare: circa 100 metri al secondo per fibre nervose più grandi. Dato che i nostri cervelli sono composti di neuroni, i nostri pensieri non possono essere generati più velocemente della velocità a cui un neurone comunica con un altro. Ne consegue che la velocità del pensiero non è né istantanea né immisurabile. 1. Il problema di fondo della psicologia 2. Di cosa si occupa la psicologia 3 Elementi di storia della psicologia moderna P s i c o l o g i a G e n e r a l e

48 La velocità del pensiero umano 2/2
La realtà che noi percepiamo non è semplicemente una copia del mondo esterno, ma piuttosto il prodotto dell’attività costruttiva del cervello. Per esempio  è possibile per due differenti oggetti – un grande oggetto lontano e uno piccolo vicino – creare precisamente la stessa immagine sulla retina degli occhi dell’osservatore. Tuttavia, normalmente, l’osservatore percepirà correttamente un solo oggetto essere più grande, ma più lontano, dell’altro (vedi figura seguente). Il cervello deve costruire questa visione unificata con una elaborazione di inferenza inconscia – un processo affine al ragionamento senza consapevolezza. 1. Il problema di fondo della psicologia 2. Di cosa si occupa la psicologia 3 Elementi di storia della psicologia moderna P s i c o l o g i a G e n e r a l e

49 1. Il problema di fondo della psicologia 2. Di cosa si occupa la psicologia 3 Elementi di storia della psicologia moderna P s i c o l o g i a G e n e r a l e

50 I tempi della memorizzazione e dell’oblio
Hermann Ebbinghaus (1850–1909, filosofo tedesco) Influenzato dalle idee di Fechner sulla misurazione psicofisica, sviluppò dei metodi sperimentali adatti allo studio della memoria umana. Usando se stesso come soggetto, studiò la memoria di sillabe senza senso (zad, bim, sif, ecc.). Fece diverse scoperte fondamentali circa la memoria, inclusa la tipica forma della curva dell’oblio. Ebbinghaus fornì delle prove che è possibile in realtà misurare i fenomeni mentali con procedure sperimentali oggettive. Il consolidamento dell’informazione nella memoria a lungo termine dipende dalla distribuzione nel tempo delle sessioni di studio 1. Il problema di fondo della psicologia 2. Di cosa si occupa la psicologia 3 Elementi di storia della psicologia moderna P s i c o l o g i a G e n e r a l e

51 La curva dell’oblio Nel 1885 Hermann Ebbinghaus memorizzò delle liste di sillabe senza senso ad intervalli che variavano dai 20 minuti ai 31 giorni. Come mostrato in questa curva, egli trovò che ricordava meno del 40% degli item già dopo 9 ore, ma che il livello dell’oblio si appiattiva col tempo.

52 La natura adattativa della cognizione
William James, psicologo e filosofo statunitense (1842–1910) Pubblicò il primo grande manuale di psicologia Principles of Psychology (1890). Il suo lavoro monumentale incluse argomenti che rimangono centrali in psicologia. Tracciò una prima distinzione tra 2 differenti sistemi di memoria: memoria primaria, che più o meno corrisponde ai contenuti della coscienza. È strettamente connessa a ciò che noi oggi chiamiamo a breve termine (short-term) o memoria di lavoro (working memory) memoria secondaria, che comprende il vasto magazzino di conoscenza di cui noi non siamo consci in ogni singolo momento. Corrisponde a cio che è generalmente chiamata memoria a lungo termine (long-term memory). Sottolineò la natura adattativa della cognizione  il fatto che la percezione, la memoria e il ragionamento non funzionano per il loro proprio vantaggio, ma si sono evolute per permetterci di sopravvivere e prosperare nel nostro mondo fisico e sociale (vedi psicologia evoluzionistica/evolutionary psychology). 1. Il problema di fondo della psicologia 2. Di cosa si occupa la psicologia 3 Elementi di storia della psicologia moderna P s i c o l o g i a G e n e r a l e

53 La psicoanalisi Sigmund Freud (1856–1939, neurologo, psicoanalista e filosofo austriaco, fondatore della psicoanalisi) Attaccò l’idea che il “sé” ha un qualche status speciale come un’entità unitaria che in qualche modo governa il nostro pensiero e azione. Anche gli psicologi cognitivi moderni rigettano (sebbene per differenti ragioni) delle spiegazioni del comportamento intelligente che dipenda dal postulato di un homunculus, cioè un’entità mentale interiore dotata di tutta l’intelligenza che noi stiamo cercando di spiegare. Il comportamento è visto non come un prodotto di un sé unitario o homunculus, ma come il prodotto d’insieme di sistemi multipli in interazione. Inoltre, molta dell’elaborazione dell’informazione ha luogo ad un livello inconscio. Per esempio, operanti al di sotto del livello di consapevolezza ci sono ingressi che aprono o chiudono selettivamente l’accesso a porzioni dell’informazione che raggiunge i nostri sensi, magazzini di memoria che trattengono l’informazione per un brevissimo periodo di tempo e memorie inaccessibili che noi portiamo sempre con noi ma che ad un tempo potremmo non ritrovare mai per anni. 1. Il problema di fondo della psicologia 2. Di cosa si occupa la psicologia 3 Elementi di storia della psicologia moderna P s i c o l o g i a G e n e r a l e

54 Comportamentismo vs. Mentalismo 1/2
Agli inizi del 20mo secolo lo studio della cognizione ebbe un arresto, in particolare per lo sviluppo del comportamentismo (behaviorism) che, in particolare negli Stati Uniti, divenne il modello psicologico dominante. Il declino della psicologia cognitiva fu in parte dovuto al fatto che un gran numero di ricerche psicologiche si erano allontanate dalle tecniche di misurazione oggettiva sviluppate da Fechner, Helmholtz, Ebbinghaus ed altri, dando la primazia al metodo dell’introspezione promosso da Wilhelm Wundt. Behaviorism Un approccio caratterizzato dal rifiuto delle teorie che dipendevano da concetti mentalistici come scopi, intenzioni o pianificazione. 1. Il problema di fondo della psicologia 2. Di cosa si occupa la psicologia 3 Elementi di storia della psicologia moderna P s i c o l o g i a G e n e r a l e

55 Comportamentismo vs. Mentalismo 2/2
Wilhelm Wundt (1832–1920, psicologo e fisiologo tedesco). È considerato il fondatore della psicologia sperimentale; pubblicò la prima rivista scientifica di psicologia sperimentale (Journal of Experimental Psychology) e creò il primo laboratorio di psicologia sperimentale (1879). Formò osservatori che analizzavano i loro propri processi di pensiero sul modo in cui eseguivano diversi compiti cognitivi. Gli introspezionisti nei loro esperimenti di introspezione erano fortemente influenzati dalle loro stesse teorie in cui credevano. Per esempio  I ricercatori che credevamo che il pensare dipendesse sempre dall’immaginazione, generalmente trovavano che il loro pensiero fosse legato all’immaginazione, diversamente da quelli che sostenendo teorie contrarie riportavano di pensare senza immagini mentali. L’apparente soggettività e incostanza del metodo introspettivo incoraggiò accuse verso tutte le teorie cognitive come ascientifiche. Le figure d’avanguardia delle teorie comportamentiste furono, tra le altre, quelle di Watson, Thorndike, Hull e Skinner. 1. Il problema di fondo della psicologia 2. Di cosa si occupa la psicologia 3 Elementi di storia della psicologia moderna P s i c o l o g i a G e n e r a l e

56 La psicologia cognitiva nell’era del comportamentismo 1/4
La psicologia cognitiva non scomparve del tutto nell’era del behaviorismo. Edward Tolman (1886–1959, psicologo statunitense). Pur lavorando secondo la tradizione comportamentista, perseguì certe questioni cognitive relative alla rappresentazione interna dell’informazione spaziale di mappe cognitive del loro ambiente. Frederic Bartlett (1886–1969, psicologo britannico, professore di psicologia sperimentale all’Università di Cambridge dal 1931) Da una prospettiva costruttivista, analizzò le distorsioni sistematiche che le persone manifestano quando cercano di ricordare storie su eventi non familiari e introdusse il concetto di schema quale rappresentazione mentale che cattura le relazioni strutturali sistematiche in categorie di esperienza. 1. Il problema di fondo della psicologia 2. Di cosa si occupa la psicologia 3 Elementi di storia della psicologia moderna P s i c o l o g i a G e n e r a l e

57 La memoria di fatti ed eventi secondo Bartlett 1/2
La memoria di fatti ed eventi richiede un’azione ricostruttiva che comporta delle trasformazioni dei fatti e degli eventi (Bartlett, 1932). Il ruolo delle inferenze plausibili  Nella ricostruzione gli eventi vengono ricondotti alle strutture concettuali degli individui. Il ruolo della memoria ricostruttiva nella testimonianza. 1. Il problema di fondo della psicologia 2. Di cosa si occupa la psicologia 3 Elementi di storia della psicologia moderna P s i c o l o g i a G e n e r a l e

58 La memoria di fatti ed eventi secondo Bartlett 2/2
Bartlett vs. Ebbinghaus «Bartlett focused not on the number of correct words recalled, but on the nature of the changes made in the recalls. He found that individuals recalling this type of material made inferences and other changes that led to a more concise and coherent story (conventionalization). Overall, Bartlett concluded that human memory is not a reproductive but a reconstructive process». «To account for his memory data, Bartlett developed the concept of the “schema”. He proposed that much of human knowledge consists of unconscious mental structures that capture the generic aspects of the world». “schemata” operate on new incoming information to fill in gaps and rationalize the resulting memory representation. Wilson, R. A., & Keil, F. C. (Eds.). (1999). The MIT Encyclopedia of the Cognitive Sciences. Cambridge, MA: MIT Press, p. 66. 1. Il problema di fondo della psicologia 2. Di cosa si occupa la psicologia 3 Elementi di storia della psicologia moderna P s i c o l o g i a G e n e r a l e Wang, Q., & Ross, M. (2007). Culture and memory. In S. Kitayama & D. Cohen (Eds.), Handbook of cultural psychology (pp ). New York, NY, US: Guilford Press.

59 La guerra dei fantasmi di Bartlett 1/8
Una notte due giovani di Egulac si recarono al fiume a caccia di foche, e mentre si trovavano là, scese la nebbia e l’aria diventò stagnante. Udirono allora grida di guerra, e pensarono: «Forse si tratta di una spedizione di guerra». Scapparono verso la spiaggia e si nascosero dietro ad un tronco. C’erano delle canoe che risalivano il fiume, ed essi potevano udire il rumore delle pagaie, e videro che una canoa si dirigeva verso di loro. Dentro c’erano cinque uomini ed uno di essi disse: «Che cosa ne dite? Vogliamo portarvi con noi. Stiamo risalendo il fiume per andare a far guerra alla gente». Uno dei due giovani disse: «Ma non possiedo frecce». «Le frecce sono nella canoa», risposero. «Io non verrò. Potrei essere ucciso. I miei parenti non sanno dove sono andato. Ma tu», disse, rivolgendosi all’altro, «potresti andare con loro». Così uno dei due giovani andò, mentre l’altro tornò a casa. 1. Il problema di fondo della psicologia 2. Di cosa si occupa la psicologia 3 Elementi di storia della psicologia moderna P s i c o l o g i a G e n e r a l e

60 La guerra dei fantasmi di Bartlett 2/8
E i guerrieri continuarono su per il fiume, fino ad una città all’altro lato del Kalama. La gente scese vicino all’acqua, incominciarono a combattere, e molti vennero uccisi. Ma ben presto il giovane sentì dire da uno dei guerrieri: «Presto, torniamo a casa: l’Indiano è stato colpito». Allora egli pensò: «Oh, sono fantasmi». Non sentiva dolore, ma essi dicevano che era stato colpito. Così le canoe ritornarono ad Egulac, ed il giovane alla sua casa sulla spiaggia, ed accese il fuoco. E raccontò a tutti: «Pensate, ho accompagnato i fantasmi e siamo andati a combattere. Molti dei nostri compagni sono stati uccisi, come pure molti di coloro che ci attaccarono. Essi dicevano che ero stato colpito, ma io non sentii affatto dolore». Raccontò tutto questo e poi si calmò. Quando il sole sorse, cadde a terra. Qualcosa di nero gli venne fuori dalla bocca. Il suo volto si contrasse. La gente balzò in piedi e gridò. Era morto. 1. Il problema di fondo della psicologia 2. Di cosa si occupa la psicologia 3 Elementi di storia della psicologia moderna P s i c o l o g i a G e n e r a l e

61 La guerra dei fantasmi di Bartlett 3/8
Prima riproduzione (15 min)  Storia – C’erano due giovani che andarono sulla riva del fiume. Sentirono grida di guerra e dissero: «C’è una guerra di fantasmi». Non possedevano frecce. Videro una canoa con dentro cinque uomini, che dissero: «Le frecce sono nella canoa». La guerra dei fantasmi ricomincia. Molti furono uccisi. Ci fu un giovane che venne colpito, ma non sentì dolore. Udì che l’Indiano era stato ferito. Ritornò al suo villaggio con la sua canoa. La mattina seguente si sentiva male e la sua faccia si contrasse. Qualcosa di nero gli uscì dalla bocca, ed essi gridarono: «Era morto». 1. Il problema di fondo della psicologia 2. Di cosa si occupa la psicologia 3 Elementi di storia della psicologia moderna P s i c o l o g i a G e n e r a l e

62 La guerra dei fantasmi di Bartlett 4/8
Commento alla prima riproduzione La storia è stata notevolmente abbreviata ed ha uno stile traballante e sconnesso. I fantasmi, che avevano molto impressionato il soggetto, scompaiono dal titolo, ma vengono introdotti all’inizio della storia. 1. Il problema di fondo della psicologia 2. Di cosa si occupa la psicologia 3 Elementi di storia della psicologia moderna P s i c o l o g i a G e n e r a l e

63 La guerra dei fantasmi di Bartlett 5/8
Seconda riproduzione 15 giorni dopo  Storia – C’erano due fantasmi. Andarono ad un fiume. Sul fiume c’era una canoa con dentro cinque uomini. Ci fu una guerra di fantasmi. Uno dei fantasmi chiese: «Dove sono le frecce?». L’altro gli disse: «Sono nella canoa». Incominciarono la guerra e parecchi furono feriti ed alcuni uccisi. Un fantasma fu ferito ma non sentì dolore. Tornò al villaggio sulla canoa. La mattina seguente si sentiva male, e qualcosa di nero gli uscì dalla bocca, ed essi gridarono: «Era morto». 1. Il problema di fondo della psicologia 2. Di cosa si occupa la psicologia 3 Elementi di storia della psicologia moderna P s i c o l o g i a G e n e r a l e

64 La guerra dei fantasmi di Bartlett 6/8
Commento alla seconda riproduzione I fantasmi rafforzano la loro presenza all’interno della storia. I due giovani scompaiono completamente. La narrazione diventa ancora meno coerente. 1. Il problema di fondo della psicologia 2. Di cosa si occupa la psicologia 3 Elementi di storia della psicologia moderna P s i c o l o g i a G e n e r a l e

65 La guerra dei fantasmi di Bartlett 7/8
Terza riproduzione 1 mese dopo  Storia – C’erano dei fantasmi. Ci fu una battaglia fra di loro. Uno di essi disse: «Dove sono le frecce?». L’altro disse: «Sono nella canoa». Una gran quantità di combattenti venne ferita o uccisa. Uno di essi fu ferito, ma non sentiva male. Lo trasportarono al suo villaggio distante alcune miglia, remando nella canoa. Il giorno seguente qualcosa di nero gli uscì dalla bocca e gridarono: «È morto». 1. Il problema di fondo della psicologia 2. Di cosa si occupa la psicologia 3 Elementi di storia della psicologia moderna P s i c o l o g i a G e n e r a l e

66 La guerra dei fantasmi di Bartlett 8/8
Commento alla terza riproduzione La prima parte della storia è completamente scomparsa Tutto si riduce ad una battaglia tra fantasmi Il particolare dominante, i fantasmi, sembra aver soppresso ed assorbito tutto il resto. 1. Il problema di fondo della psicologia 2. Di cosa si occupa la psicologia 3 Elementi di storia della psicologia moderna P s i c o l o g i a G e n e r a l e

67 La psicologia cognitiva nell’era del comportamentismo 2/4
Aleksandr Lurija (1902–1977, medico, sociologo e psicologo sovietico, discepolo e collaboratore di Vygotskij). Durante la II Guerra Mondiale cominciò ad interessarsi dei disturbi dei processi psichici conseguenti a lesioni cerebrali, con tutta una serie di opere fondamentali nella storia della neuropsicologia che ebbero una prima sintesi nell’opera Le funzioni corticali superiori nell’uomo (1962). Le funzioni cerebrali che mediano funzioni psichiche complesse non sono traducibili nei termini di riflessi condizionati, rna sono sistemi funzionali, sistemi di interazione cerebrale molto più complessi, la cui organizzazione, in accordo alla teoria generale storico-culturale, si sviluppa in stretta relazione con l’ambiente. Per esempio  Il linguaggio non ha come struttura fisiologica di base il riflesso condizionato, come sostenevano i pavloviani, ma risulta dall’interazione di strutture cerebrali diverse che si sviluppano e si modificano nel corso dell’ontogenesi. La stretta relazione tra cervello e ambiente spiega come le lesioni cerebrali producano disturbi differenziati da individuo a individuo a seconda delle loro abitudini, della loro lingua, della loro cultura, ecc 1. Il problema di fondo della psicologia 2. Di cosa si occupa la psicologia 3 Elementi di storia della psicologia moderna P s i c o l o g i a G e n e r a l e Legrenzi, P. (1999). Storia della psicologia. Bologna: Il Mulino.

68 La psicologia cognitiva nell’era del comportamentismo 3/4
Lev Vygotskij (1896–1934, psicologo sovietico, padre della scuola storico-culturale). Sviluppò l’approccio storico-culturale dello sviluppo cognitivo che enfatizza il modo in cui lo sviluppo è costruito attraverso le interazioni sociali, pratiche culturali e l’internalizzazione di strumenti cognitivi. Sottolineò le interazioni sociali attraverso il linguaggio nello sviluppo dei concetti dei bambini. 1. Il problema di fondo della psicologia 2. Di cosa si occupa la psicologia 3 Elementi di storia della psicologia moderna P s i c o l o g i a G e n e r a l e

69 La psicologia cognitiva nell’era del comportamentismo 4/4
Jean Piaget (1896–1980, pedagogista ed epistemologo svizzero). Fondatore dell’epistemologia genetica, ovvero dello studio sperimentale delle strutture e dei processi cognitivi legati alla costruzione della conoscenza nel corso dello sviluppo. L’epistemologia genetica spiega il processo dello sviluppo cognitivo di un essere umano dalla nascita attraverso 4 fasi primarie dello sviluppo: 1) Sensori-motria (0-2 anni)  il bambino utilizza i sensi e le abilità motorie per esplorare e successivamente comprendere ciò che lo circonda, affidandosi inizialmente ai soli riflessi e più avanti a combinazioni di capacità senso-motorie. 2) Pre-operatoria (2-7)  l'atteggiamento del bambino è ancora molto "egocentrico“. 3) Operazioni concrete (7-11)  si riferisce a operazioni logiche o principi utilizzati nella soluzione di problemi. Il bambino in questa fase non solo utilizza i simboli ma è in grado di manipolarli in modo logico. 4) Operazioni formali (12 in poi)  il bambino riesce a formulare pensieri astratti: si tratta del cosiddetto pensiero ipotetico dove il bambino non ha bisogno di tenere l'oggetto dinanzi a se ma può ragionare in termini ipotetici. 1. Il problema di fondo della psicologia 2. Di cosa si occupa la psicologia 3 Elementi di storia della psicologia moderna P s i c o l o g i a G e n e r a l e

70 La psicologia della Gestalt 1/4
La grande tradizione tedesca in psicologia, che aveva prodotto tanti pionieri del 19° secolo, diede origine ad un nuovo movimento cognitivo nei primi anni del 20mo secolo. La parola tedesca Gestalt può essere approssimativamente tradotta con forma. La psicologia della Gestalt enfatizza che la forma intera è qualcosa di più della mera somma delle sue parti, dovuto all’emergere di proprietà che sorgono quando si creano nuove relazioni. Essa fu un’estensione delle idee costruttiviste di Helmholtz e il più grande contributo di questo movimento fu nell’area percezione. Mentre il comportamentismo insisteva sul fatto che la psicologia dovesse studiare semplicemente come stimoli oggettivi vengono ad elicitare risposte oggettive, i gestaltisti si diressero con semplici dimostrazioni a sollevare il dubbio sull’esistenza dell’oggettività dello stimolo – cioè lo stimolo percepito in modo che possa essere descritto strettamente in termini di input sensoriale. 1. Il problema di fondo della psicologia 2. Di cosa si occupa la psicologia 3 Elementi di storia della psicologia moderna P s i c o l o g i a G e n e r a l e

71 La psicologia della Gestalt 2/4
La figura illustra un famoso esempio della Gestalt della natura costruttiva della percezione: l’ambiguo Necker cube. Sebbene questa figura sia semplicemente un disegno di linee piane, noi immediatamente la percepiamo come un cubo tridimensionale. Inoltre, se si guarda attentamente, si potrà vedere che la figura può in realtà essere vista in due differenti cubi 3D. Lo stesso stimolo oggettivo – il disegno di linee bidimensionali – suscita due distinte percezioni 3D. 1. Il problema di fondo della psicologia 2. Di cosa si occupa la psicologia 3 Elementi di storia della psicologia moderna P s i c o l o g i a G e n e r a l e

72 La psicologia della Gestalt 3/4
La data di nascita della Gestalt può essere indicativamente fatta risalire al 1912, anno in cui Wertheimer pubblica il suo lavoro sul movimento stroboscopico. Questo fenomeno, chiamato fenomeno fi, è estremamente importante per gli aspetti teorici che sottende. Quello che avviene nell’esperienza infatti non può essere spiegato da ciò che succede agli oggetti fissi. 1. Il problema di fondo della psicologia 2. Di cosa si occupa la psicologia 3 Elementi di storia della psicologia moderna P s i c o l o g i a G e n e r a l e

73 La psicologia della Gestalt 4/4
Sebbene molti dei maggiori contributi delle figure chiave della Gestalt come Max Wertheimer (1880–1943, psicologo ceco), considerato il suo fondatore, fossero nell’area della percezione, le loro idee furono estese alla memoria e al problem solving, attraverso il lavoro di persone come Wolfgang Köhler (1887–1967, psicologo tedesco) e Karl Duncker (1903–1940, psicologo tedesco). I livelli superiori del pensiero sono basati su principi simili a quelli che governano la percezione. Noi all’improvviso vediamo la soluzione dei problemi, spesso dopo aver guardato in un modo differente, raggiungendo un nuovo insight. Il tutto è più della somma delle parti  H2O non è semplicemente due atomi di idrogeno e uno di ossigeno, ma anche una particolare organizzazione spaziale di questi elementi in una configurazione che fa una molecola d’acqua. «Infatti H1 H2 e H20 hanno tutti proprietà diverse, che non si possono ottenere sommando le proprietà degli H e degli O» (Koffka, 1935). Un’attenzione rivolta sulle relazioni richiama il problema del binding (legame). Il binding problem è il problema di come l’unità della percezione cosciente è determinata dalle attività suddivise del sistema nervoso centrale. 1. Il problema di fondo della psicologia 2. Di cosa si occupa la psicologia 3 Elementi di storia della psicologia moderna P s i c o l o g i a G e n e r a l e Additional attribution -- Kurt Koffka: "It has been said: The whole is more than the sum of its parts. It is more correct to say that the whole is something else than the sum of its parts, because summing up is a meaningless procedure, whereas the whole-part relationship is meaningful." (Kurt Koffka, 1935: New York: Harcourt-Brace. p 176)

74 Koffka in Principi di psicologia della forma (1935) – Gli scimpanzé
Si mettono uno per volta due scimpanzé in una gabbia, dal cui soffitto pende un’allettante banana; la gabbia è completamente vuota, salvo per il fatto che contiene una cassa, posta a circa tre metri dal punto sopra il quale pende l’esca. Dopo un tempo più o meno breve, uno degli animali correrà alla cassa, la trasporterà sotto il frutto, e, usandola a mo’ di sgabello, si impadronirà della banana. L’altro, meno intelligente, dopo vari salti inutili si rassegnerà, e alla fine salirà sulla cassa e vi starà seduto con aria depressa. Il comportamento di entrambe le scimmie ha avuto luogo in un ambiente geografico contenente una cassa; la situazione stimolo era identica per entrambe. Le citazioni sono tratte dai seguenti testi: Koffka, K. (2004). Principi di psicologia della forma. Torino: Bollati Boringhieri.

75 Koffka in Principi di psicologia della forma (1935) – l’ambiente comportamentale
L’ambiente geografico, ovvero la situazione stimolo, non può essere la causa dei comportamenti diversi; questa diversità si spiega invece subito se consideriamo gli ambienti comportamentali dei due animali. l’ambiente comportamentale dell’uno conteneva uno sgabello, mentre quello dell’altro conteneva un sedile. 1. Il problema di fondo della psicologia 2. Di cosa si occupa la psicologia 3 Elementi di storia della psicologia moderna P s i c o l o g i a G e n e r a l e

76 Certo, i due animali devono essere animali diversi.
Koffka in Principi di psicologia della forma (1935) – Il comportamento molare Se due animali si comportano diversamente in condizioni analoghe di stimolazione, la spiegazione deve trovarsi negli animali stessi. Il comportamento molare è descritto in modo conforme alla realtà se si dice che una scimmia usa uno sgabello, l’altra un sedile. Certo, i due animali devono essere animali diversi. Visto che l’ambiente geografico, o “ambiente geografico che fornisce lo stimolo”, non può essere la causa immediata dei due comportamenti. 1. Il problema di fondo della psicologia 2. Di cosa si occupa la psicologia 3 Elementi di storia della psicologia moderna P s i c o l o g i a G e n e r a l e

77 La psicologia cognitiva moderna 1/2
La psicologia cognitiva moderna emerse nella seconda metà del 20mo secolo. La rivoluzione cognitiva degli anni ’50 e ’60 coinvolse non solo la psicologia ma anche le discipline affini che ora contribuiscono alle scienze cognitivie. Donald Hebb (1904–1985, psicologo canadese) Cominciò a tracciare le connessioni tra i processi cognitivi e i meccanismi neurali, anticipando la moderna neuroscienza cognitiva. pur muovendosi in un’ottica ancora comportamentistica classica, aveva iniziato una profonda rivoluzione soprattutto nel modo di concepire il ruolo del sistema nervoso centrale in rapporto al comportamento. Si era posto il problema delle cosiddette variabili intervenienti di quei processi, cioè, interposti tra stimolo e risposta, svolgentisi all’interno dell’individuo (e quindi non direttamente osservabili). Introduzione dei modelli (della mente) che di volta in volta possono fare riferimento a un’idealizzazione del sistema nervoso o ai circuiti di un elaboratore. 1. Il problema di fondo della psicologia 2. Di cosa si occupa la psicologia 3 Elementi di storia della psicologia moderna P s i c o l o g i a G e n e r a l e

78 La psicologia cognitiva moderna 2/2
James Gibson (1904–1979, psicologo statunitense) Durante la II Guerra Mondiale, molti psicologi sperimentali si confrontarono con molti problemi di ordine militare quali la ricerca di modi per selezionare buoni piloti e addestrare degli operatori radar, e accadde che le allora dominanti teorie stimolo-risposta semplicemente avevano ben poco da offrire come soluzioni. Si resero necessari più dettagliati modelli di elaborazione dell’informazione umana. La prospettiva ecologica  Le informazioni sono già presenti nello stimulus array, nella stimolazione come si presenta direttamente al soggetto; e da questo possono essere direttamente colte, senza dover ricorrere a sistemi computazionali, flussi informazionali, strutture rappresentazionali. E hanno senso per l’organismo che Ie coglie direttamente dalla stimolazione (percezione diretta) in quanto affordances (da to afford, fornire, presentare, ma anche essere in grado di far qualcosa) presentate dall’ambiente in relazione al valore evolutivo che hanno per l’organismo. Donald Broadbent (1926–1993, psicologo inglese) Sviluppò il primo modello dettagliato di attenzione. 1. Il problema di fondo della psicologia 2. Di cosa si occupa la psicologia 3 Elementi di storia della psicologia moderna P s i c o l o g i a G e n e r a l e stimulus array = gamma dello stimolo, nel manifestarsi dello stimolo

79 La scienza dei computer
I comportamentisti avevano denunciato modelli di elaborazione mentale interna come ascientifici. Tuttavia, il computer digitale moderno fornì un chiaro esempio di un dispositivo che riceve input, li elabora attraverso una complessa serie di procedure interne e poi produce output. Herbert Simon (nato nel 1916, Premio Nobel in economia nel 1978) e Allan Newell (1927 – 1992, ricercatore in computer science e cognitive psychology) Furono dei leader nel costruire legami tra l’intelligenza artificiale e la nuova psicologia cognitiva. Alan Turing (1912 –1954, matematico e logico britannico) Uno dei padri della scienza dei computer, introdusse la macchina ideale ed il test che portano il suo nome. Nel 1950 scrisse un articolo dal titolo “Computing machinery and intelligence” in cui descriveva quello che sarebbe divenuto noto come il test di Turing: su questo articolo si basa buona parte dei successivi studi sull'intelligenza artificiale. Già nel 1936 Turing aveva teorizzato una macchina basata su un unico nastro bidimensionale fatto di riquadri e contenente un simbolo in codice binario in ogni riquadro. Il programma di questa macchina è costituito dall’insieme delle istruzioni che fanno andare avanti e indietro il nastro e sostituiscono un simbolo con un altro. Noam Chomsky (Filadelfia, 1928, filosofo e teorico della comunicazione statunitense) Diede un decisivo apporto alla psicologia cognitiva moderna cambiando radicalmente le concezioni relative alla natura del linguaggio umano, dimostrando che il linguaggio non poteva essere appreso e compreso semplicemente dall’associazione di parole adiacenti, quanto piuttosto richiedeva computazioni su strutture astratte che esistevano nella mente dei parlanti e degli ascoltatori. 1. Il problema di fondo della psicologia 2. Di cosa si occupa la psicologia 3 Elementi di storia della psicologia moderna P s i c o l o g i a G e n e r a l e

80 La teoria computazionale della mente
L’insieme di questi lavori produsse un impatto profondo nella metà del 20mo secolo offrendo quelle idee di fondo che divennero le fondamenta della psicologia cognitiva e anche delle scienze cognitive in generale. La teoria computazionale della mente (Computational Theory of Mind) La cognizione umana è basata su procedure mentali che operano su rappresentazioni mentali astratte. 1. Il problema di fondo della psicologia 2. Di cosa si occupa la psicologia 3 Elementi di storia della psicologia moderna P s i c o l o g i a G e n e r a l e


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