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Le scelte per l’identità e la crescita dell’I.C. Iqbal Masih

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Presentazione sul tema: "Le scelte per l’identità e la crescita dell’I.C. Iqbal Masih"— Transcript della presentazione:

1 Le scelte per l’identità e la crescita dell’I.C. Iqbal Masih
Il Piano dell’Offerta Formativa (P.O.F.) Triennale ( ) Le scelte per l’identità e la crescita dell’I.C. Iqbal Masih

2 POF triennale 2016-2019 I.C. Iqbal Masih, Trieste
Deliberazione del 21 gennaio 2016 Che cos’è il POF? Il nostro POF come ipertesto Le nostre Sedi Il POF in una videata Clicca qui per leggere il testo del POF Guida alla lettura INDICE

3 GUIDA ALLA LETTURA In basso a destra trovate i “comandi” per la navigazione: Cliccando sul nostro LOGO si possono rivedere le pagine di presentazione (Che cos’è il POF, Ipertesto e Guida alla lettura, Le nostre sedi, POF in una videata). - Cliccando sulla voce si va sempre all’Indice del POF, che permette di vedere ogni settore (educazione, apprendimenti, inclusione, formazione…). Cliccando sulla freccia verso sinistra si può rivedere l’ultima pagina visualizzata. - Cliccando sul tasto si può vedere un glossario per sigle e termini tecnici. INDICE INDICE

4 (avvenuta nel nostro caso il 21 gennaio 2016)
Che cos’è il POF art. 3 DPR n.275/99 – Regolamento di Autonomia (Estratto con modifiche 2015) Ogni istituzione scolastica predispone, con la partecipazione di tutte le sue componenti, il piano triennale dell’offerta formativa, rivedibile annualmente. Il piano è il documento fondamentale costitutivo dell’identità culturale e progettuale delle istituzioni scolastiche ed esplicita la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa e organizzativa che le singole scuole adottano nell’ambito della loro autonomia….. Il piano è elaborato dal collegio dei docenti sulla base degli indirizzi per le attività della scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione definiti dal dirigente scolastico. Il piano è approvato dal consiglio di circolo o d’istituto… Il piano indica … il Piano di Miglioramento dell’istituzione scolastica previsto dal Regolamento del Sistema Nazionale di Valutazione… Il nostro Piano dell’Offerta Formativa contiene quindi le scelte operate per consolidare l’identità e la crescita dell’Istituto Comprensivo Iqbal Masih di Trieste. Procedure di elaborazione ed approvazione del POF (avvenuta nel nostro caso il 21 gennaio 2016) Il dirigente raccoglie proposte e pareri dalla comunità scolastica e dal territorio nelle fasi preparatorie alla predisposizione del POF Il dirigente formalizza gli in-dirizzi per le attività della scuola e le scelte di gestione e di amministrazione (che prima competevano al Cons. di Istituto) Il Collegio dei Docenti elabora il Piano dell’Offerta Forma-tiva triennale, indicando anche il fabbisogno di risorse, e cura gli aggiornamenti annuali Il Consiglio di Istituto approva il Piano dell’Offerta Formativa triennale, verificando la rispondenza con indirizzi del dirigente e norme INDICE

5 Schema Indirizzi del Dirigente Scolastico per POF pluriennale (in particolare post Riforma)
NUCLEO FONDANTE Principi, Valori, Canoni organizzativo-relazionali, Priorità (Edu-Appr_Form-BES), Progetti arrichim. INDIRIZZI C.DI ISTITUTO CONFERMATI DA DS OBIETTIVI DI PROCESSO Didattica per competenze di materia e trasversali Valutazione-Organizzaz. Relazioni-Comunità rav Analisi situazione e P. di miglioramento traguardi triennali Esiti finali educativi e di apprendimento potenziamento organico >collegialità per > competenze e + inclus dipartimenti Compet. educat., di appr. e trasversali, inclusione CRITERI selezione Compet cooper, di didatt trasversale, di inclusione piano formazione Didattica e valutazione per competenze, inclusione CRITERI PREMIALI Collegialità, esiti educativi e di competenza, reputaz. NB Competenze chiave edi cittadinanza (trasversali): 1) comunicazione in italiano; 2) comunicazione nelle lingue straniere; 3)competenze matematiche-scien-tecn; 4) competenza digitale; 5) imparare a imparare; 6) competenze sociali e civiche; 7) spirito di iniziativa e imprenditorialità; 8) consapevolezza ed espressione culturale INDICE

6 Il nostro POF come ipertesto
STRUTTURA POF Il POF triennale , anche per fini di comunicazione efficace, ha la forma dell’ipertesto. La prima videata del testo propone attraverso l’indice lo schema generale del POF e costituisce il primo livello di lettura, composto da una quindicina di caselle; il secondo livello di lettura fornirà per ciascun argomento una spiegazione sintetica delle scelte effettuate, mentre il terzo livello di lettura scenderà nel dettaglio. Per esempio in tema di apprendimenti (la seconda delle nostre priorità, dopo l’educazione) il primo livello di lettura (l’indice) fornisce solo il titolo, il secondo livello di lettura indica gli elementi strutturali di ciascun Curricolo, i criteri generali di valutazione e le competenze trasversali di prossimo approfondimento, mentre accedendo al terzo livello si avrà il testo di ciascun Curricolo di disciplina di Istituto e delle prove comuni, unitamente alle tabelle di valutazione per la Scuola Primaria e per la Scuola Secondaria ed ai modelli per la Certificazione delle competenze. Appare evidente che in particolare il terzo livello sarà oggetto di aggiornamenti annuali (nell’esempio citato verranno inseriti i Curricoli via via perfezionati, i modelli di lavoro relativi alle competenze trasversali, etc.), in corrispondenza con l’avanzare del nostro processo di ricerca e di miglioramento. Nella stesura iniziale il terzo livello di lettura è composto dalle deliberazioni vigenti, ricomprendendo così anche l’a.s INDICE

7 Sedi dell’Istituto a.s. 2015-16
SCUOLA DELL’INFANZIA DI MELARA Sezioni: N.alunni: 90 Docenti: Collab. Scolast.:2 Via Forlanini 30 SCUOLA PRIMARIA S.PERTINI Classi: N.alunni: 196 Docenti: Collab. Scolast.:2 SCUOLA PRIMARIA COLLODI Classi: N.alunni: 201 Docenti: Collab. Scolast.:2 Via S. Pasquale 95 SCUOLA SECONDARIA F.RISMONDO Classi:15 (5 sezioni) N.alunni: 336 Docenti: Collab. Scolast.:2 Via Forlanini 32 SEGRETERIA E DIREZIONE 1 Dirigente, i Direttore Servizi e 5 Assistenti Amministrativi Via Forlanini 32 Dotazioni sedi via Forlanini (Infanzia, Pertini, Rismondo) Assenza di barriere architettoniche Due biblioteche alunni con postazione informatica e Biblioteca Sc.Infanzia Due Aule di informatica con collegamento internet Aula video Aula Scienze Aula Lingue straniere, Due Aule Musica, Due Aule Arte Due palestre, Due campi all’aperto Giardino Auditorium interno (250 posti a sedere), completamente rinnovato Auditorium esterno Due mense Tutte le Aule di classe Pertini e Rismondo dotate di LIM (Lavagna Interattiva Multimediale) Dotazioni sede via S. Pasquale (Collodi) Biblioteca alunni con postazione multimediale Aula informatica con collegamento internet Aula Musica Aula Inglese Aula video Palestra Giardino Campo all’aperto Mensa Tutte le Aule di classe dotate di LIM (Lavagna Interattiva Multimediale) INDICE

8 POF TRIENNALE i.c. iqbal masih 2016-2019: Indice con note
NUCLEO FONDANTE CENTRALITà ALUNNO Principi,Valori,Canoni organizzat-relazionali, Priorità,Progg.arricch. INDIRIZZI C.DI ISTIT CONFERMATI DA DS 1) EDUCAZIONE - obiettivi coerenti per alunni da 3 a 14 a. - obiett.comuni docenti - convergenza famiglie 2) APPRENDIM. Obiettivi e traguardi di competenza coerenti e comuni da 3 a 14 a. con criteri valutaz. comuni 3) INCLUSIONE Personalizzazione per allievi con disabilità, DSA e altri BES con coinvolgimento di tutti 4) FORMAZIONE Responsab. e collegiali- tà docente: riflessività, ricerca/formaz compe- c tenze. FormazioneATA Priorità: PIANO DI MIGLIORAMENTO (OBIETTIVI DI PROCESSO) Curricoli e obiettivi educativi per competenze di Istituto, prove comuni, criteri comuni di valutazione per entrambi, coopera-zione per attuazione di decisioni comuni, didattica interattiva perché gli allievi raggiungano competenze trasversali seguendo percorsi disciplinari e interdisciplinari, azioni di inclusione, recupero e potenziamento, con pieno coinvolgimento famiglie Rapporto di Autovalutazione (RAV) TRAGUARDI PRIORITARI 1) ESITI DI APPRENDIMENTO: 90% Sc.Primaria e 75% Sc.Second. con valutazione tutta positiva, vs competenze trasv. 2) ESITI EDUCATIVI: 90% Sc.Primaria e 75% Sc.Secondaria con valutazione tutta positiva, verso competenze trasversali ORGANIZZAZIONE (scolastica e servizi ATA) - organi istituzionali; - reti responsabilità; - pari dignità profess.; - contitolarità docente; - orario su 5 giorni; - rete relaz./informaz.; ARRICCHIMENTO OFFERTA FORM. Filoni progettuali storici (Cittadinanza digitale, Motoria,Musica,Lingue, Sloveno,Intercultura, Scienze,Uscite/Viaggi) e cura Diritto allo studio SERVIZI E TERRITORIO integrazione servizi; apertura a territorio; S.I.S. e altre offerte; reti di scuole; integrazione con realtà slovena. RELAZIONI SCUOLA-FAMIGLIA alleanza formativa; riconoscimento ruoli; scambio costante; valorizzazione della rappresentanza; partecipazione. POLITICA ECONOMICA ricerca fonti esterne; autofinanziamento; retribuz. aggiuntive; rendicont.trasparente; sostegno sociale; investimenti. Strumenti ordinari DIPARTIMENTI 1) Educazione 2)Apprendimenti 3)Bisogni Ed. Speciali 4)Trasversalità PER RICERCA E IMPEGNI COMUNI POTENZIAMENTO RISORSE Per una didattica cooperativa ed inclu-siva, con coinvolgimento attivo alunni per sviluppare competenze trasversali VALUTAZIONI/MONITORAGGI Interni (RAV) e da altri Organi: PdM, INVALSI, Selezione docenti (DS), Premialità (CVD), Dirig.Scol. (NdV) Strumenti forniti dalla Legge n.107 INDICE

9 LE SCELTE per l’identità e la crescita dell’i.c. iqbal masih
INDICE POF TRIENNALE: LE SCELTE per l’identità e la crescita dell’i.c. iqbal masih NUCLEO FONDANTE Principi, Valori, Canoni organizzativi e relazionali 1) EDUCAZIONE 3) INCLUSIONE Priorità: 2) APPRENDIMENTI 4) FORMAZIONE PIANO DI MIGLIORAMENTO (OBIETTIVI DI PROCESSO) PRATICHE EDUCATIVE/DIDATTICHE e PRATICHE GESTIONALI/ORGANIZZATIVE Rapporto di Autovalutazione (RAV): per raggiungere TRAGUARDI PRIORITARI ESITI DI APPRENDIMENTO ed ESITI EDUCATIVI POLITICA ECONOMICA Strumenti ordinari: ARRICCHIMENTO OFFERTA FORMATIVA ORGANIZZAZIONE (servizio formativo e servizi ATA) RELAZIONI SCUOLA- FAMIGLIA SERVIZI E TERRITORIO Strumenti forniti dalla Legge n.107: DIPARTIMENTI POTENZIAMENTO RISORSE VALUTAZIONI/MONITORAGGI INDICE

10 NUCLEO FONDANTE dell’identità culturale e progettuale di Istituto
Sin dal sorgere dell’Autonomia Scolastica (anno 2000) l’Istituto ha cercato di costruire un’identità comunitaria fondata su precise convinzioni condivise da tutte le componenti (docenti, genitori, personale ATA), che hanno trovato la loro formalizzazione negli indirizzi di azione dettati annualmente dal Consiglio di Istituto e che esprimono i seguenti fondamenti anche per lo sviluppo futuro dell’Istituto: Principi irrinunciabili 1) centralità alunno e inclusione; 2) centralità relazioni e partecipazione; 3) continuità come integrazione tra ordini di scuola, servizi e territorio; 4) legalità. Valori di riferimento - rispetto nelle relazioni; - impegno e responsabilità personale; - valorizzazione delle persone e dei risultati; trasparenza; Principi irrinunciabili = scelte nette che impongono comportamenti conseguenti in ogni situazione, che non possono avere alternative Valori di riferimento = scelte di valore che orientano la propria azione in una direzione precisa, che consente comunque alternative di comportamento. Canoni organizzativo-relazionali a) centralità del presidio del servizio: rete di responsabilità organizzative retribuite con cura della comunicazione interna (anche via Sito); b) primato della collegialità, attraverso la piena contitolarità tra docenti di sezione/modulo/classe e lo spirito collettivo personale ATA; c) centralità della relazione scuola-famiglia individuale e colleg. , con particolare cura dello scambio e dell’informazione (anche via Sito); d) riconoscimento concreto della rappresentanza in tutti gli organi elettivi con particolare cura nel coinvolgimento dei genitori eletti. Canoni organizzativo-relazionali = scelte di gestione ed obblighi deontologici derivanti dal proprio ruolo professionale o sociale. Priorità 1) raggiungimento generalizzato da parte degli alunni degli obiettivi educativi condivisi; 2) raggiungimento generalizzato da parte degli alunni degli obiettivi di apprendimento di disciplina e trasversali; 3) cura generalizzata dell’inclusione per tutti gli alunni con BES (disabilità, DSA o di altro genere); 4) cura della formazione e della ricerca da parte del personale nell’ambito degli impegni contrattuali di non insegnamento; 5) promozione della progettualità di sede, per curare ed estendere lo spirito comunitario di appartenenza e le competenze trasversali. Priorità = Ordine di intervento per l’investimento delle risorse culturali, umane e materiali di Istituto per realizzare il mandato istituzionale. Progettualità = Canali di ideazione e realizzazione didattico-educativa integrativi rispetto al prioritario mandato istituzionale. Vengono confermati i filoni progettuali consolidati, con finanziamenti esterni ad hoc nel rispetto delle priorità sopra evidenziate che godono anche delle risorse autonome dell’Istituto. Patto fondamentale tra scuola e utenza = CARTA DEI SERVIZI Impegni fondamentali assunti dai docenti = VINCOLI DEONTOLOGICI INDICE

11 Priorità n.1 di Istituto: L’EDUCAZIONE
Gli obiettivi educativi per gli allievi e gli impegni educativi dei docenti dell’I.C. Iqbal Masih Lavoriamo perché CIASCUNO dei nostri bambini e dei nostri ragazzi VOGLIA DIVENTARE una BELLA PERSONA, sincera e leale, sempre più autonoma e responsabile, comprensiva e collaborativa, che si impegna per far bene le cose, nel rispetto delle regole e del bene comune. La coerenza degli impegni assunti nei diversi ordini di scuola rappresenta la garanzia della continuità e dell’orientamento, che si avvalgono di puntuali scambi di informazioni. L’obiettivo è che ciascun alunno impari a RISPETTARE - se stesso - gli altri - le cose (proprie, altrui, di tutti) - i ruoli - le regole di vita comunitaria - le opinioni degli altri - le diversità RICONOSCERE - il proprio valore - i propri bisogni ed emozioni - i propri errori - i propri limiti attuali - le conseguenze delle proprie azioni - le proprie responsabilità CONTRIBUIRE alla riuscita del proprio lavoro alla propria crescita alla costruzione del bene comune al benessere e al lavoro del gruppo DIALOGARE -per esprimere le proprie idee - per capire le posizioni degli altri - per ricevere e fare critiche - per risolvere problemi e conflitti - per costruire accordi per affermare il valore fondamentale della reciprocità dei diritti, dei doveri, delle emozioni, delle attenzioni, della sincerità Ciascun docente è tenuto a garantire relazioni con gli alunni fondate su Rispetto e disponibilità Dialogo e ascolto Confronto democratico Serenità e costruttività Trasparenza valutativa Fondamentale è la convergenza educativa con le famiglie attraverso il dialogo e la reciproca collaborazione Colloqui indiv. programmati Colloqui quando necessario Riunioni/iniziative di classe Formazione/Conferenze Nella Scuola Secondaria ALUNNO/A, FAMIGLIA E SCUOLA sottoscrivono annualmente il PATTO DI CORRESPONSABILItà INDICE

12 Priorità n.2 di Istituto: GLI APPRENDIMENTI
Curricoli di Istituto Per ciascuna disciplina sono fissati con una determinata cadenza i TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE e, in corrispondenza, gli OBIETTIVI SPECIFICI DI APPREN-DIMENTO, i NUCLEI TEMATICI e le CONOSCENZE, eventualmente suddivisi tra “indicativi” e “indispensabili”. Tale rielaborazione è stata avviata a partire dal 2012, con l’introduzione delle nuove Indicazioni Nazionali, e gradualmente, di pari passo, vengono predisposte per il nostro Istituto anche delle Prove comuni di disciplina. Criteri di valutazione degli apprendimenti La ricerca a questo riguardo è stata avviata per giungere a criteri comuni, affinché in ogni classe della Scuola Primaria e della Scuola Secondaria di I grado la valutazione di disciplina (da esprimere in decimi a partire dal 2009) discenda da criteri condivisi e coerenti, chiari anche per gli allievi e le loro famiglie. Il “voto” quadrimestrale tiene conto degli elementi relativi all’APPRENDIMENTO DISCIPLINARE e degli elementi relativi al PERCORSO FORMATIVO ritenuti indispensabili per la crescita individuale di ciascun alunno. Programmazione di ciascuna classe/sezione Ciascun gruppo-docente, in base al POF, assume per la conduzione del percorso didattico dei propri alunni - Scuola dell’Infanzia, Scuola Primaria e Scuola Secondaria – precisi impegni formativi, tra i quali rientrano automaticamente Curricoli di Istituto e Criteri di valutazione. Ciascuna classe può arricchire la propria pianificazione con ulteriori specificazioni e fanno parte della programmazione anche gli interventi personalizzati per alunni con particolari necessità (v. “Inclusione”). Certificazione delle competenze Si fonda sulle COMPETENZE CHIAVE E DI CITTADINANZA che sono le seguenti: 1) comunicazione in italiano; 2) comunicazione nelle lingue straniere; 3) competenze matematiche-scientifiche-tecnologiche; 4) competenza digitale; 5) imparare a imparare; 6) competenze sociali e civiche; 7) spirito di iniziativa e imprenditorialità; 8) consapevolezza ed espressione culturale. A partire dal 2012 essa è divenuta obbligatoria per la Scuola Secondaria di I grado ed ora deve essere elaborata anche al termine della Scuola Primaria. Vanno utilizzati, rispettivamente, il Modello ministeriale Scuola Secondaria e il Modello ministeriale Scuola Primaria, che mantengono un valore sperimentale. La coerenza degli impegni assunti nei diversi ordini di scuola rappresenta la garanzia della continuità e dell’orientamento, che si avvalgono di puntuali scambi di informazioni nelle fasi di passaggio tra un ordine e l’altro (tra docenti, con le famiglie, con gli allievi). INDICE

13 APPRENDIMENTI: Curricoli di Istituto
A partire dall’a.s è sorto un apposito Dipartimento votato alla rielaborazione dei Curricoli di Istituto, che si sta realizzando gradualmente. Per ciascuna disciplina viene precisato il percorso che l’Istituto garantisce per ciascun alunno, fatta eccezione per coloro che hanno un piano didattico personalizzato (vedi “Inclusione”). Nelle discipline per le quali non è stato ancora perfezionato il Curricolo di Istituto, tutti i docenti di tutti gli ordini scolastici, a livello individuale ed a livello collettivo, sono tenuti all’utilizzo delle Indicazioni Nazionali 2012 nella progettazione, nella realizzazione e nella valutazione delle attività didattiche di rispettiva competenza. Il Curricolo di Istituto di ciascuna disciplina ha la seguente struttura: - i Traguardi per lo sviluppo delle competenze, fissati con una certa cadenza dalle I.N., vengono precisati per il nostro Istituto a fine Infanzia – fine III Primaria – fine V Primaria – fine III Secondaria in tutte le discipline; - gli Obiettivi specifici di apprendimento (= conoscenze e abilità), fissati con una certa cadenza dalle I.N., vengono precisati per il nostro Istituto a fine III Primaria – fine V Primaria – fine III Secondaria in tutte le discipline. fatta eccezione per Italiano e Matematica dove vengono precisati anche a fine Infanzia e la cadenza è poi annuale rispetto agli obiettivi irrinunciabili (abilità fondamentali); - i nuclei tematici e le conoscenze vengono precisati per il nostro Istituto anche in ambiti pluriennali, ma con scansione netta tra Primaria e Secondaria, distinguendo in ogni caso tra “indicativi” e “indispensabili” per il gruppo classe. Sino all’inizio dell’a.s sono stati predisposti i nuovi Curricoli di Istituto (Scuola dell’Infanzia – Scuola Primaria – Scuola Secondaria) per le seguenti discipline: - Italiano: Infanzia, Primaria I-II-III, Primaria IV-V, Secondaria; - Matematica: Infanzia, Primaria, Secondaria I, Secondaria II, Secondaria III; - Religione Cattolica (per gli alunni che se ne avvalgono): Documento unico Infanzia/Primaria/Secondaria - Inglese (presente solo nella Scuola Primaria e nella Scuola Secondaria) Curricolo Primaria, Abilità/Conoscenze Primaria, Curricolo Secondaria, Abilità/Conoscenze Sec.I, Abilità/Conoscenze Sec. II, Abilità/Conoscenze Sec. III; - 2^ Lingua Comunitaria (presente solo nella Scuola Secondaria) Secondaria; - Scienze: Infanzia, Primaria, Secondaria; - Cittadinanza e Costituzione (solo Scuola dell’Infanzia e Scuola Primaria): Infanzia/Primaria. INDICE

14 APPRENDIMENTI: Prove comuni di Istituto
Ai Dipartimenti impegnati nell’elaborazione dei Curricoli di Istituto viene richiesto di provvedere, gradualmente, alla predisposizione di prove comuni da somministrare a tutti gli alunni dell’Istituto in corrispondenza con determinate scadenze, la più importante delle quali è certamente costituita dal passaggio tra la Scuola Primaria e la Scuola Secondaria. Le prove devono sempre più essere strutturate per la verifica del possesso delle competenze previste da parte degli allievi, ma possono essere utili anche prove tese a verificare il possesso di conoscenze e abilità. Oltre alle prove vanno condivisi anche i criteri di correzione e valutazione. Con l’avvio del Piano di Miglioramento dell’Istituto (a.s ) è sorto anche il Dipartimento “Competenze trasversali” che ha tra i propri compiti pluriennali anche la predisposizione di prove comuni per verificare il possesso di singole competenze chiave e di cittadinanza. Sino all’avvio dell’a.s sono state predisposte le Prove Comuni di Italiano (passaggio Primaria-Secondaria), che naturalmente non vengono messe a disposizione di tutti sul Sito di Istituto, ma rimangono nell’esclusiva disponibilità dei docenti. Esse coprono diversi Nuclei tematici e prevedono le seguenti modalità di somministrazione: - fine classe V Primaria: entro il mese di ottobre di ciascun anno scolastico i docenti di Italiano di classe V Primaria fissano i settori nei quali verranno somministrate le prove negli ultimi due mesi dell’anno scolastico e si impegnano a fornire i relativi dati ai colleghi della Scuola Secondaria ed al Gruppo/Dipartimento “Area Umanistica”; - inizio classe I Secondaria: vengono somministrate integralmente dal docente di Italiano di ciascuna classe entro il mese di ottobre, che fornisce poi i relativi esiti al Gruppo/Dipartimento “Area Umanistica”. INDICE

15 APPRENDIMENTI: Criteri di valutazione di Istituto
Quella che nella Scuola dell’Infanzia si sostanzia essenzialmente in un’attività di osservazione degli alunni da parte dei docenti, per calibrare i propri successivi interventi formativi, negli altri ordini di scuola (Scuola Primaria e Scuola Secondaria) diviene anche una formale attività di valutazione in decimi. Con cadenza quadrimestrale viene formalizzato un Documento di Valutazione, utilizzando i modelli predisposti dall’Istituto. Il Collegio dei Docenti ha definito criteri di valutazione quadrimestrale coerenti nei due ordini di scuola e comuni nell’ambito dello stesso ordine, al fine di favorire l’uniformità di giudizio tra diversi docenti e diverse discipline, e la comprensione da parte dell’alunno e della famiglia dei significati e delle ragioni del voto. Nella Scuola Primaria e nella Scuola Secondaria il “voto” quadrimestrale per ciascuna disciplina tiene conto degli elementi relativi all’APPRENDIMENTO DISCIPLINARE e degli elementi relativi al PERCORSO FORMATIVO ritenuti indispensabili per la crescita individuale di ciascun alunno. Pur rimanendo sempre presenti, gli aspetti formativi hanno un incidenza maggiore nei primi anni della scuola primaria, decrescente nei successivi; l'incidenza rimane costante nei tre anni della scuola secondaria, fatta salva la personalizzazione della valutazione stessa. Di conseguenza non sempre allo stesso voto corrisponde un identico livello del solo apprendimento disciplinare. Nella Scuola Primaria e nella Scuola Secondaria il “voto” quadrimestrale per ciascuna disciplina tiene conto degli elementi relativi all’ APPRENDIMENTO DISCIPLINARE e degli elementi relativi al PERCORSO FORMATIVO ritenuti indispensabili per la crescita individuale di ciascun alunno. Pur rimanendo sempre presenti, gli aspetti formativi hanno un incidenza maggiore nei primi anni della scuola primaria, decrescente nei successivi; l'incidenza rimane costante nei tre anni della scuola secondaria, fatta salva la personalizzazione della valutazione stessa. Di conseguenza non sempre allo stesso voto corrisponde un identico livello del solo apprendimento disciplinare.  Gli elementi relativi alla valutazione dell‘APPRENDIMENTO DISCIPLINARE presi in considerazione in entrambi gli ordini di scuola sono: - conoscenze; - abilità; - competenze, comprensive dell’autonomia e del metodo di lavoro.  Gli elementi relativi alla valutazione del PERCORSO FORMATIVO presi in considerazione in entrambi gli ordini di scuola sono: - coinvolgimento nelle attività/partecipazione; - consapevolezza e attuazione degli impegni scolastici; - progressione individuale rispetto alla situazione di partenza.  Vengono quindi messi a disposizione di tutti LE TABELLE CON I DESCRITTORI PER LA VALUTAZIONE QUADRIMESTRALE DEGLI APPRENDIMENTI, distinte per le diverse classi: Classe I Scuola Primaria Classe II Scuola Primaria Classe III Scuola Primaria Classi IV-V Scuola Primaria Classi I-II-III Scuola Secondaria Più articolata e complessa è inoltre la questione della valutazione relativa all’ammissione alla classe successiva, all’ordine scolastico successivo e all’Esame conclusivo del I Ciclo: essa fa riferimento anche alla valutazione del comportamento e ad altri elementi, che il Collegio dei Docenti ha disciplinato. INDICE

16 APPRENDIMENTI/EDUCAZIONE/VALUTAZIONE: Ammissione alla classe successiva, all’ordine scolastico successivo e all’Esame conclusivo del I Ciclo SCUOLA PRIMARIA Per la non ammissione alla classe/ordine successivi è necessaria l’unanimità da parte del dirigente e dei docenti impegnati nelle attività obbligatorie di classe e si richiede il parere consultivo e non vincolante ai Consigli di Interclasse (Consiglio orizzontale e Consiglio di Plesso). A tale riguardo viene adottata la seguente procedura per i casi in cui uno o più docenti di classe ipotizzano la futura non ammissione di un alunno: - Alla fine del I Quadrim: C. di Interclasse parallelo per presentazione caso e formalizzazione percorso individualizzato con coinvolgimento della famiglia. - Alla fine del II Quadrimestre Consiglio di Interclasse di plesso per valutazione conseguenze sul plesso (parere formale non vincolante) e Consiglio di Interclasse parallelo (parere formale non vincolante). - Scrutinio finale di competenza dei docenti di classe, sotto la presidenza del Dirigente Scolastico. SCUOLA SECONDARIA: deliberazione di Consiglio per l’ammissione/non ammissione alla classe successiva o all’Esame In sede di scrutinio finale ciascun docente propone il voto per la propria disciplina e se in singole discipline è stato proposto un voto inferiore a sei decimi ciascuno può proporre la “trasformazione” in “sei*”, se le insufficienze proposte sono presenti con una numerosità e gravità contenute, al fine di giungere ad un’ammissione “con carenze”. In tal caso il Consiglio è chiamato a deliberare dopo un confronto fondato sui seguenti criteri: - differenziale relativo alle competenze maturate (compreso tra l’analisi di partenza individuale e l’esito finale), tenendo conto delle potenzialità ritenute effettivamente sussistenti; - differenziale relativo agli obiettivi educativi (compreso tra l’analisi di partenza individuale e l’esito finale), tenendo conto delle potenzialità ritenute effettivamente sussistenti e della valutazione del comportamento; - grado di impegno registrato, nell’ambito delle effettive condizioni di esistenza individuale, per il raggiungimento del proprio miglior esito possibile; - grado di utilità, nell’individuale percorso formativo, della tappa esistenziale prospettata (ammissione o mancata ammissione alla classe successiva). SCUOLA SECONDARIA: deliberazione di Consiglio per l’attribuzione del voto di ammissione all’Esame Per gli alunni della classe terza che al termine dello scrutinio hanno conseguito una votazione di almeno “sei*” in tutte le discipline il Consiglio di Classe deve seguire la seguente procedura per attribuire il voto di ammissione all’Esame: 1)Viene calcolata la media dei voti ottenuti nelle diverse discipline e del comportamento nello scrutinio finale (i 6* vanno considerati nel loro valore originale di 4 o 5 verbalizzato); 2) il Consiglio di Classe valuta se assegnare agli alunni un punteggio integrativo massimo pari ad 1, in modo da raggiungere l’intero successivo; 3) tale punteggio sarà riservato, sulla base dell’andamento delle medie finali ottenute nel triennio (quelle degli anni precedenti vanno reperite dal Coordinatore attraverso la consultazione dei fascicoli personali presso la Segreteria) solo agli alunni ritenuti meritevoli, intendendo per ‘meritevoli’ coloro che - abbiano dimostrato un comportamento ed un impegno adeguati; - abbiano registrato un significativo miglioramento del profitto o abbiano dimostrato un costante profitto positivo. 4) tale punteggio aggiuntivo va votato da una maggioranza qualificata dei 2/3 applicando le regole relative al voto degli insegnanti IRC nel caso di parità. INDICE

17 APPRENDIMENTI: Schema di redazione programmazione di classe
Contenuti delle Programmazioni  Esse, da redigere ordinariamente nei primi due mesi di attività didattica, devono contenere obbligatoriamente le seguenti parti: - situazione di partenza; - obiettivi educativi (obbligatoria adozione obiettivi fissati dal POF con l’esplicitazione di eventuali adattamenti); - obiettivi didattici specifici per l’anno di corso, espressi in forma di conoscenze-abilità-competenze (obbligatoria adozione Curricoli di Istituto e – per le discipline ancora prive di tale documento – obbligatoria adozione delle Indicazioni Nazionali 2012, con l’esplicitazione di eventuali adattamenti; è obbligatoria una formale nota scritta alla Direzione in caso di riduzione per l’intera classe degli obiettivi stabiliti). Si sottolinea che entrambe le fonti non precisano gli obiettivi per tutti gli anni di corso dal I anno della Scuola dell’Infanzia al III anno della Scuola Secondaria, che invece la Programmazione deve precisare. - scelte organizzative (interazione formativa, gruppi, potenziamento, recupero, gestione delle compresenze); - metodologia e strumenti; - modalità di verifica e criteri di valutazione (obbligatoria adozione dei criteri di Istituto, con l’esplicitazione di eventuali adattamenti). Le programmazioni personalizzate (PEI e PDP per tutti gli allievi con Bisogni Educativi Speciali, da redigere su modelli di Istituto), che devono essere elaborate nel pieno rispetto del nostro Piano per l’inclusività (confermato rispetto allo scorso anno). Le Programmazioni relative agli alunni con handicap vengono elaborate congiuntamente dagli insegnanti di classe e dall’insegnante di sostegno, sotto la regia di quest’ultimo. Va inoltre ricordata in questi casi la fondamentale distinzione tra P.E.I. (tratteggiati nelle singole riunioni ex L.104) e Programmazione didattica (= PDP). Mentre il P.E.I. costituisce il documento relativo a tutti gli interventi pianificati per l’alunno (da parte della scuola, della famiglia, dei servizi, etc.), evidenziando le linee comuni, l’organizzazione della giornata/settimana e le priorità sotto il profilo esistenziale, la Programmazione personalizzata (= PDP) è di esclusiva competenza dei docenti, con l’eventuale contributo degli educatori, e deve contenere, oltre alla programmazione educativa, l’analitica descrizione dell’itinerario metodologico didattico relativo alle singole discipline. Eventuali iniziative didattiche comuni a più alunni con disabilità (p.es. le uscite programmate sul territorio per attività di compravendita e di pratica di itinerari) vanno formalizzate/allegate nella programmazione personalizzata di ciascuno.  Ancora per l’a.s non è obbligatoria la parte della Programmazione di classe e di disciplina che indichi itinerari didattici e modalità di verifica per le 8 competenze trasversali (comunicazione in lingua italiana; comunicazione nelle lingue straniere; competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia; competenza digitale; imparare ad imparare; spirito di iniziativa e imprenditorialità; consapevolezza ed espressione culturale), né il progetto trasversale di classe Sc.Secondaria (che solo alcuni Consigli si sono impegnati a redigere, richiedendo un docente aggiuntivo). La programmazione della Sc. dell’Infanzia prevede solamente le parti compatibili con l’ordine di scuola (organizzazione, Campi di esperienza, programmazioni di sezioni, gruppi e personalizzate); va in ogni caso utilizzato nei Campi di esperienza coinvolti quanto fissato dai Curricoli di Istituto.  Modalità di consegna, conservazione e controllo dei documenti di Programmazione Mentre per la Scuola dell’Infanzia va consegnata in Segreteria un’unica “cartella” digitale – tramite pen-drive per esempio –, nella Sc.Primaria e nella Sc.Secondaria la conservazione digitale delle Programmazioni (di classe e personalizzate) ha luogo nel Registro elettronico; qualsiasi dato che si ritiene riservato, in quanto attinente alla sfera individuale di singoli alunni la cui riservatezza viene considerata meritevole di tutela, deve essere redatto in colore rosso. INDICE

18 Priorità n.3 di Istituto: L’INCLUSIONE
Responsabilità individuali, di interazione e collegiali per Alunni con disturbi spec. dell’apprend. (DSA) disabilità altri bes (vedi Nota) PERSONALIZZAZIONE - individuazione - pensieri, relazioni ed azioni calibrate sul singolo - integrazione dell’alunno nella classe INTEGRAZ PROFESSIONALE - piena contitolarità docenti - tra tutti gli operatori impegnati a scuola tra tutti i servizi e la famiglia (alleanze formative) POLITICA DI ISTITUTO - intervenire sui fattori personali ed ambientali - fare comunità - disciplina professionale - organizzazione di Istituto PRATICA DI ISTITUTO - gruppi per l’inclusione e referenti di settore e sede - referente di caso - modelli/materiali PDP/PEI didattica inclusiva sempre IL PIANO PER L’INCLUSIvità concreto impegno programmatico in tema di BES, obbligatorio per ciascun Istituto scolastico Nota: BES = Bisogni educativi Speciali, situazione che riguarda gli allievi con certificazione di disabilità o con diagnosi di DSA; vengono inoltre qualificati come “altri BES” gli allievi che, anche temporaneamente, vivono condizioni di disagio/difficoltà personali, ambientali e/o linguistiche o di altro genere, richiedendo così cura e interventi personalizzati. INDICE

19 IL PIANO PER L’INCLUSIvità
Piano per l’Inclusività (versione integrale) Gli alunni disabili: P.E.I (Piano Educativo Personalizzato) per alunni con disabilità P.D.F. (Profilo Dinamico Funzionale) per alunni con disabilità Gli alunni con D.S.A. (Disturbi Specifici di Apprendimento): P.D.P. (Piano Didattico Personalizzato) per alunni D.S.A. (Primaria) P.D.P. (Piano Didattico Personalizzato) per launni D.S.A. (Secondaria) Gli alunni con “Altri BES” (Bisogni Educativi Speciali) P.D.P. (Piano Didattico Personalizzato) per alunni con altri BES (Primaria) P.D.P. (Piano Didattico Personalizzato) per alunni con altri BES (Secondaria) Protocolli di comportamento professionale nel campo dei BES In caso di sospetti D.S.A. In caso di accertati D.S.A. Per accoglienza alunni stranieri Per consegna Diagnosi e elaborazione P.D.P Ulteriori Allegati disponibili sul sito di Istituto per i docenti (area riservata: impegni di Istituto) INDICE

20 Priorità n.4 di Istituto: LA FORMAZIONE E LA RICERCA
Il docente quale agente decisivo per la qualità della scuola RESPONSABILITà - individuale - collegiale - didattica e relazionale - per funzionamento dell’Istituto RELAZIONI - con colleghi - con altri operatori - con ciascun allievo - con ciascuna famiglia RIFLESSIVITÀ autoanalisi per il costante miglioramento FORMAZIONE - individuale (funzione docente) - di gruppo (funzione docente) - istituzionale (vedi priorità ed annuale Piano di Formazione) RICERCA istituzionale (vedi Dipartimenti) FORMAZIONE DEI DOCENTI (obbligatoria, strutturale e permanente): - priorità: didattica per competenze di disciplina e trasversali, didattica inclusiva, didattica attraverso la cooperazione digitale; - impegni annuali: Piano di Formazione Fondamentale anche la funzione di tutti gli altri colleghi: il personale ATA (DSGA, Assistenti Amministrativi, Collaboratori Scolastici), Educatori (per integrazione allievi con disabilità), altri operatori (SIS e altri servizi) coinvolti anch’essi nel Piano di Formazione, nella relazione quotidiana e nelle situazioni collegiali Dirigente scolastico quale massimo responsabile e garante del funzionamento dell’intero Istituto INDICE

21 Piano di miglioramento 2015-18: priorità, traguardi e obiettivi di processo derivanti dal RAV
Descrizione delle priorità Descrizione del relativo traguardo triennale Obiettivi di processo da aggiornare e monitorare annualmente 1 Risultati scolastici La priorità irrinunciabile è costituita dal livello medio degli apprendimenti nei diversi anni di corso ed in uscita, per confermare i positivi risultati attuali. Raggiungimento della totalità degli obiettivi didattici in termini di competenza per il 90% degli alunni nella Scuola Primaria e per il 75% nella Scuola Secondaria (dati migliorativi rispetto ad oggi), nella prospettiva di un’effettiva significatività della certificazione delle competenze 1. Progettazione (3.1.b) = Graduale completamento curricoli disciplinari e percorsi per maturazione competenze trasversali; Prove comuni per competenze discipl e transdiscipl 2. Valutazione (3.1.c) = Criteri comuni di valutazione (prove e scrutini) in ciascun ordine di scuola con coerenza verticale, per apprendimenti e per certificazione competenze. 3. Dimensione metodologica (3.2.b) = Interazione didattica fondata sulla maturazione di competenze; Utilizzo competente dispositivi digitali e interattivi da parte dei docenti; Incidenza sollecitazioni metodologiche da parte dei Dipartimenti attraverso proposte di pratiche e di formazione tese allo sviluppo della didattica per competenze 4. Recupero e potenziamento (3.3.b) = Azioni di recupero dove non raggiunti gli obiettivi didattici e incremento azioni di potenziamento attraverso differenziazione didattica 5. Controllo processi (3.5.b) = Controllo differenziale esiti INVALSI stessa classe o stessa platea, rapportando nel tempo il dato interno rispetto al dato nazionale; Monitor. risultati a distanza (per ex alunni); codice di autodisciplina per evitare “teaching to test” e assicurare studio dati INVALSI; ogni progetto POF deve indicare la propria incidenza sul perseguimento della presente priorità 6. Collaborazione tra docenti (3.6.c) = vedi sopra punti 1, 2 e 3 attraverso piena condivisione tra colleghi 7. Coinvolgimento famiglie (3.7.b) = Azioni di informazione e confronto per consapevolezza e collaborazione nella crescita delle competenze traversali in termini di esperienze, relazioni, autonomia e respons. 2 Competenze di cittadinanza (con riferimento particolare alle competenze sociali e civiche) Altrettanto irrinunciabile è la priorità costituita dal livello medio del comportamen-to, inteso come insieme delle competenze sociali e civiche Valutazione positiva del comportamento per il 90% degli alunni nella Primaria e per il 75% nella Secondaria (dati migliorativi rispetto ad oggi) = Promozione e manutenzione responsabilità docenti, genitori e alunni per raggiungimento obiettivi educativi, con ruolo propulsivo Dipartimenti, ruolo di gestione a Moduli/Consigli e ruolo di garanzia a dirigente = Criteri verticali per valutazione comportamento ( raggiungimento obiettivi educativi valutato su indicatori precisi – ev. prove - ) 3. Dimensione relazionale (3.2.c) = Cura e autovalutazione relazioni tra docenti, genitori e alunni per convergenza su obiettivi educativi 4. Continuità (3.4.a) = vedi sopra punto 2 = vedi sopra punti 2 e 3; ogni progetto POF deve indicare la propria incidenza sul perseguimento della presente priorità. = vedi sopra punto 1 = vedi sopra punti 1 e 3 INDICE

22 STRUMENTI ORDINARI per PdM: Struttura organizzativa dell’Istituto
ORGANI ISTITUZIONALI Consiglio di Istituto (rappresentanza generale) COINVOLTE TUTTE LE COMPONENTI Dirigente scolastico (responsabilità gestione) Direttore Servizi Gen/Amm (responsabilità ATA e contabilità) Collegio dei Docenti (organo decisioni tecniche) Consigli di sez./interclasse/classe (gestione didattica e relazioni famiglie) COINVOLTI DOCENTI E RAPPR.GENITORI ORGANIZZAZIONE COORDINAMENTI E responsabilità Dirigente scolastico RETE DI INCARICHI DI COORDINAMENTO assegnati ai docenti con responsabilità e retribuz. aggiuntive Organizzazione Sedi, Dipartimenti, Progetti, Sito, Sezioni-Moduli-Classi, Integrazione disabili e DSA assoluta pari dignità professionale tra docenti e ata COMPITI E responsabilità ASSISTENTI AMM. e COLLAB. SCOLASTICI (alcuni con retribuz. Aggiuntiva) Direttore ServiziGen/Amm organizzazione didattica rESPONSABILITà DOCENTE assegnazione classi TEMPO-SCUOLA ALLIEVI orario vigente Assoluta pari contitolarità tra tutti i docenti (di classe, di sostegno, di disciplina, di gruppo) per PIENA collegialità DISTRIBUITO SU 5 GIORNI in tutti gli ordini, con articolazione rispettosa tempi di apprendimento e socializzazione ORGANIZZAZIONE SUPPLENZE comunicazioni interpersonali dirette tra tutte le componenti una rete di relazioni e comunicazioni RELAZIONI COSTANTI, VERE E INFORMATE Comunicazioni immateriali (Sito, Registro elettronico, etc.) INDICE

23 STRUMENTI ORDINARI per PdM: Arricchimento dell’offerta formativa
Il Piano dell’Offerta Formativa contiene da anni alcuni filoni progettuali definiti “macroprogetti”, cui corrispondono altrettanti settori del Programma Annuale (i Progetti che compongono il bilancio di Istituto – vedi sigla tra parentesi). Il Consiglio di Istituto ha deciso che ciascuno di essi debba avere luogo con “autonomia economica”, coprendo cioè le spese esclusivamente con le entrate che è in grado di produrre (attraverso iniziative di autofinanziamento, utilizzando i finanziamenti ottenuti per la relativa progettualità, etc.). Eccezioni a tale regola sono rappresentate dal P17 (Cittadinanza digitale) - perché perno del Piano di Miglioramento fissato a partire dal 2015 e settore prioritario di Formazione – e dal P25 (Diritto allo studio) - perché caposaldo di due delle priorità che l’Istituto si è dato (Inclusione e relativa Formazione del personale) -. Nello schema sotto riportato i due box sono quindi evidentemente più grandi, in quanto le relative attività sono numerose e irrinunciabili e possono contare, oltre che su finanziamenti ad hoc, sul bilancio di Istituto. Gli altri filoni progettuali hanno una valenza di ampliamento dell’offerta formativa, nei limiti della disponibilità finanziaria, e coinvolgono tendenzialmente tutti gli ordini di scuola; in questi anni hanno condotto ad un’effettiva pari dignità tra tutti gli ambiti disciplinari, essendo riferiti a canali formativi spesso sottovalutati nella scuola italiana, abituata all’assoluta preminenza delle Lettere e della Matematica. Essi rappresentano inoltre le principali leve per garantire il potenziamento cui hanno diritto gli allievi più competenti. Ciascuno degli 8 Macroprogetti fa riferimento ad un percorso pluriennale, scandito annualmente da attività specifiche (c.d. schede POF). PROGETTO CITTADINANZA DIGITALE (P17) Generalizzazione competenze digitali tra i docenti, indispensabili per garantire a tutti gli allievi una coerente padronanza critica degli strumenti digitali, promuo-vendo una didattica interattiva per sviluppare competenze disciplinari e trasversali anche grazie al digitale, che consente inoltre azioni specifiche per i BES PROGETTO EDUCAZ. MOTORIA (P18) Sviluppo schemi motori di base, approccio a diverse situazioni di gioco-sport e Centro Sportivo Stude nella Sc.Secondaria. Sport integrato con disabilità. PROGETTO MUSICA (P19) Approccio Orff nella Sc.Infanzia, grande cura nel canto corale in tutti gli ordini, con supporto del Gruppo strumentale Sc.Secondaria. PROGETTO LINGUE (P20) Pari dignità di tutte le lingue e culture, progetto sperimentale di ricerca per Lingua slovena con rete territoriale, corsi pomeridiani per certificazioni. PROGETTO INTERCULTURA (P18) Connesso con Progetto Lingue, condivisioni intercult., oltre a garanzie per alunni stranieri (v. P25). PROGETTO SCIENZE (P22) Approccio concreto sin dalla Sc.Infanzia, appro-fondimenti di ricerca sul campo e laboratoriali. PROGETTO VISITE/VIAGGI (P24) Uscite quali esperienze fondamentali, visite guidate e viaggi su decisione singoli Gruppi docenti PROGETTO DIRITTO ALLO STUDIO (P25) La ferma volontà di garantire una piena inclusione a ciascun alunno impone, oltre a coerenti iniziative di formazione del personale, interventi didattici personalizzati per gli allievi con disabilità, DSA o altri BES, provvedendo in ogni caso a realizzare attività di recupero ed ulteriori occasioni di potenziamento. INDICE

24 STRUMENTI ORDINARI per PdM: Relazioni scuola-famiglia
I rapporti con le famiglie costituiscono il canale per un’indispensabile alleanza formativa nella quale ricercare il credito e la fiducia reciproca al fine di condividere le linee portanti del processo di crescita di ciascun alunno, anche attraverso una costante disponibilità allo scambio, curando al meglio ogni comunicazione (interpersonale, cartacea e digitale – Sito di Istituto). il rapporto individuale scuola-famiglia COLLOQUI INDIVIDUALI PROGRAMMATI Consigliato 1 per Quadrimestre Confronto aperto nel rispetto dei ruoli per lo scambio di informazioni e per costruire insieme una CONVERGENZA FORMATIVA COLLOQUI INDIVIDUALI QUANDO NECESSARIO Su richiesta di famiglia o docenti il rapporto collettivo scuola-famiglia ORGANI COLLEGIALI: Consigli di Intersezione, di Interclasse e di Classe Incontri generali di informazione e di formazione, anche per costruire una CONVERGENZA COMUNITARIA ASSEMBLEE DI SEZIONE, DI MODULO, DI CLASSE per problematiche collettive    il ruolo fondamentale dei rappresentanti dei genitori Rappresentanti eletti in ogni Sez. Sc.Infanzia (1), Classe Sc.Prima-ria (1), Classe Sc.Secondaria (4). RETE DI MEDIAZIONE scuola-famiglia e DI SCAMBIO tra genitori, con riconoscimento e valorizzazione del ruolo dei Rappresentanti Otto Rappresentanti eletti ogni tre anni nel Consiglio di Istituto, ed uno di essi eletto quale Presidente Regolazione rapporti scuola-famiglia Rappresentanti dei genitori in carica INDICE

25 STRUMENTI ORDINARI per PdM: Servizi e territorio
L’Istituto agisce affinchè i rapporti con il territorio siano caratterizzati da apertura e integrazione, ricerca della collaborazione, riconoscimento di ciascun ruolo e ricerca di alleanze (servizi, enti e associazioni, mondo sloveno, etc.). iNTEGRAZIONE CON I SERVIZI DEL TERRITORIO SERVIZI COMUNALI Assistenza sociale per famiglie, per allievi con disabilità; altri servizi comunali per l’istruzione SERVIZI SANITARI Servizi territoriali e specialistici per allievi con disabilità e per altre necessità di carattere medico e psicologico PRIVATO SOCIALE Cooperative impegnate per la disabilità e per il sociale, associazioni ed enti del quartiere SERVIZI INTEGRATIVI PER CHI FREQUENTA L’ISTITUTO S.I.S. / RICREATORIO Preaccoglimento, pranzo e compiti, attività pomeridiane (Convenzione per tutte le sedi – a pagamento) PRE / POST-SCUOLA COLLODI Servizi a pagamento affidati con gara, in caso di sicuro pareggio di bilancio, per accoglienza al mattino, pranzo e gioco CORSI ALUNNI E ADULTI Attività pomeridiane per alunni (gratuite se con docenti della scuola), serali a pagamento per adulti RETI TERRITORIALI PER UNA CRESCITA DI ISTITUTO E DELLA SOCIETà RETI DI SCUOLE Rete territoriale con I.C.Weiss e I.C. Bartol, altre Reti di scopo a livello provinciale RETE INTERISTITUZIONALE SERVIZI Scuole, servizi comunali e sanitari, privato sociale attivi nel territorio di Rozzol e di Melara riuniti in coordinamento permanente RETE CON REALTà SLOVENA Attività comuni con scuole di Lingua slovena, progetto di ricerca con istituzioni Italiane e Slovene INDICE Accordo di rete territoriale 3 Ist.Comprensivi Progetto di ricerca Lingua slovena

26 STRUMENTI ORDINARI per PdM: Politica economica
L’Istituto gode di autonomia economico-finanziaria e quindi il Bilancio di Istituto (denominato Programma Annuale) costituisce lo strumento principale per la realizzazione del Piano dell’Offerta Formativa, unitamente alle risorse umane fornite dallo Stato. Sin dal sorgere dell’Autonomia (anno 2000) la ricerca di canali di finanziamento e un’oculata e trasparente spesa produttiva sono stati i capisaldi della politica economica dell’Istituto. RICERCA FINANZIAM. PUBBLICI Piena partecipazione progettuale a Bandi locali, regionali, statali ed europei. entrate INIZIATIVE AUTOFINANZIAMENTO Corsi per adulti del territorio organizzati a pagamento, offerte in cambio di prodotti. RICERCA FINANZIAM. PRIVATI Costanti richieste progettuali avanzate a Fondazioni ed Associazioni benefiche. CONTRIBUTI DELL’UTENZA Dal 2013 possibilità di offerta volontaria a partire da 5€ per progettualità di sede. BILANCIO DI ISTITUTO Leva principale per l’attuazione del Piano dell’Offerta Formativa, deliberato dal Consiglio di Istituto e denominato PROGRAMMA ANNUALE USCITE SPESE PER PRIORITà DI ISTITUTO Assicurate risorse necessarie per Educaz., Apprendim., Inclusione e Formazione, oltre all’obbligatorio Piano di Miglioramento SUPPORTO FAMIGLIE IN DIFFICOLTà Contributi a famiglie con ISEE ridotto per partecipazione iniziative scol.; interventi straordinari con Fondo Stabile e F.Moroni. RETRIBUZIONE ATTIVITà AGGIUNT. Assicurata piena retribuzione prioritaria per tutte le figure di coordinamento e per tutte le attività deliberate annualmente PAREGGIO ECONOMICO, QUALE VINCOLO PER PROGETTI E SERVIZI Avviati Corsi, Servizi e Progetti di arricch. solo con preventiva garanzia di pareggio. CON RENDICONTAZIONE TRASPARENTE INDICE

27 PER RICERCA E DEFINIZIONE IMPEGNI COMUNI
NUOVI STRUMENTI per PdM: Dipartimenti (4) e collegamenti tra i Gruppi (11) che li compongono 1) Educazione; 2) Apprendimenti; 3) BES; 4) Trasversalità PER RICERCA E DEFINIZIONE IMPEGNI COMUNI VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO OBIETTIVI E COERENZA EDUCATIVA COMPETENZE DIGITALI VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI COMPETENZE TRASVERSALI AREA UMANISTICA AREA ART – MUS - MOT SCIENT - TECNOL INDICE

28 UTILIZZO DELLE RISORSE OTTENUTE NELL’ANNO IN CORSO
NUOVI STRUMENTI per PdM: Potenziamento delle risorse (organici docenti e ATA, fondi statali)  FABBISOGNO ORGANICO ORDINARIO docenti e ata POSTI DOCENTI DI CLASSE Da tabelle ministeriali, per Scuola Infanzia (4 sez.), Scuola Primaria (20 classi) e Secondaria (15 classi) POSTI DOCENTI SOSTEGNO Da richieste annuali dei singoli Gruppi di Lavoro L.104 per soddi-sfare esigenze di personalizzazione POSTI COLLABORAT. SCOL. E ASSIST. AMMINISTRATIVI Da tab. minist. con 2 Collab. in più per disabili e apertura pomerid. sedi  FABBISOGNO ORGANICO POTENZIATO docenti SCUOLA PRIMARIA Richiesti 5 docenti secondo il seguente ordine di priorità: 1) per composizione Moduli; 2) sostegno/inclusione (anche per Scuola Infanzia); 3) per Musica; 4) per Educ. Fisica; 5) per maggior inclusione. FUNZIONE:potenziamento Moduli per aumentare compre-senze, indispensabili per il lavoro per gruppi finalizzato allo sviluppo competenze trasversali e inclusione BES SCUOLA SECONDARIA Richiesti 3 docenti secondo il seguente ordine di priorità: 1) ambito linguistico; 2) ambito scient-tecnolog; 3) ambito artist-music-mot. (DOCENTI TRASVERSALI su + classi) FUNZIONE: potenziamento cooperazione tra docenti per didattica interattiva e sviluppo competenze trasversali,attra-verso compresenze, lavoro per gruppi, digitale e inclusione UTILIZZO DELLE RISORSE OTTENUTE NELL’ANNO IN CORSO  FABBISOGNO ORGANICO POTENZIATO docenti Priorità costituita da dotazioni digitali (manutenzione attuali dispositivi, incremento attraverso PON –wireless e acquisti-): necessari € per bilancio di Istituto INDICE

29 STRUMENTI ORDINARI per PdM: Valutazioni interne ed esterne, selezioni e monitoraggi
Oltre agli strumenti organizzativi ed al potenziamento delle risorse la Riforma 2015 offre alle scuole anche strumenti valutativi, in gran parte nuovi, per aumentare le probabilità di successo del Piano di Miglioramento di Istituto (v. settore specifico del POF): Strumenti di valutazione/monitoraggio interni MONITORAGGIO RISULTATI DI ISTITUTO Compete a: Dirigente e docenti referenti. Criteri di legge: Non previsto, scelta autonoma sin dal 2000. Criteri di Istituto: Raccolta annuale di tutti i dati disponibili in merito a processi ed esiti realizzati dall’I.C. Iqbal Masih RAV E MONITORAGGIO DEL PIANO DI MIGLIORAMENTO Compete a: Unità di autovalutazione (DS e 4 docenti). Criteri di legge: Sistema Nazionale di Valutazione, leva per il miglioramento e per il controllo di ciascun Istituto. Criteri di Istituto: VEDI settore specifico del POF. SELEZIONE DEI DOCENTI DA CONTRATTUALIZZARE Compete a: Dirigente scolastico. Criteri/modalità di legge: curriculum ed eventuali colloqui. Criteri di Istituto: adesione principi e impegni di Istituto, competenze didattiche, relazionali, di inclusione e digitali. VALUTAZIONE DEL MERITO DEI DOCENTI Compete a: Dirigente scolastico. Criteri di legge: didattica, innovazione, funzionam. Istituto. Criteri di Istituto: devono essere fissati dal nuovo Comitato per la Valutazione del Servizio (DS, membro USR + eletti). Strumenti di valutazione/monitoraggio esterni ESITI PROVE INVALSI PER ALUNNI II-V-VIII CLASSE Compete a: INVALSI per tutte le scuole. Utilizzo di Istituto: Studio e forte accento sul differenziale di gruppo nel tempo. VALUTAZIONE DEL MERITO DEL DIRIGENTE Compete a: Direttore USR e Nucleo di Valut. Criteri di legge: azione DS nel PdM, gestione, promozione e valorizzaz. comunità scolastica. VALUTAZIONE ESTERNA DELL’ISTITUTO Compete a: Nucleo di Valutaz. del SNV. Criteri di legge: Coerenza del Piano di Migl. rispetto al RAV e sua attuazione. Tutto il materiale valutativo disponibile viene pubblicato sul Sito dell’Istituto (homepage: Valutazione dell’Istituto) INDICE

30 Glossario (per conoscere il significato di sigle e termini forse “misteriosi” per l’utenza)
A.T.A. = personale Amministrativo, Tecnico e Ausiliario che in un Istituto Comprensivo comprende gli addetti di Segreteria e di Bidelleria. B.E.S. = Bisogni Educativi Speciali, che caratterizzano gli allievi con disabilità, con D.S.A. (vedi) o con difficoltà socio-culturali. C.V.D. = Comitato per la Valutazione dei Docenti (D.S., un membro esterno, docenti e genitori eletti) che definisce i criteri di premialità economica. Carta dei servizi = documento che ogni ente pubblico (compresa la scuola) deve adottare per formalizzare le prestazioni garantite all’utenza. Competenze trasversali = elenco fissato dalla UE per assicurare a tutti le 8 competenze chiave e di cittadinanza (vedi slide su Apprendimenti). Consiglio di Istituto = organo rappresentativo dell’autonomia di un Istituto (D.S. ed eletti tra docenti, A.T.A., genitori e –nel II Ciclo- studenti). Curricolo di Istituto = percorso di insegnamento ed apprendimento assicurato da una scuola agli allievi sulla base delle Indicazioni Nazionali. D.S. = Dirigente Scolastico, rappresentante legale dell’Istituto e responsabile dell’organizzazione, della gestione e dei risultati. D.S.A. = Disturbi Specifici dell’Apprendimento (quali la dislessia, la disgrafia, la disortografia e la discalculia) che generano difficoltà che la scuola, la famiglia e l’alunno/a devono compensare attraverso impegni e percorsi personalizzati. D.S.G.A. = Direttore dei Servizi Generali ed Amministrativi, capo della Segreteria e di tutto il personale A.T.A., sulla base delle direttive del D.S. Funzione strumentale = docente incaricato di coordinare e promuovere un determinato settore dell’offerta formativa di Istituto. I.N.VAL.S.I. = Istituto Nazionale per la Valutazione del Sistema di Istruzione che, tra l’altro, predispone prove comuni nazionali di competenza. Monitoraggio di Istituto = raccolta di dati annuali per controllare l’andamento nel tempo degli esiti e dei processi in atto in un Istituto. Organico Potenziato = quota di docenti assegnati a partire dal 2015 per potenziare l’offerta formativa nei modi prescelti da ciascun Istituto. Patto di corresponsabilità = formalizzazione di impegni reciproci di comportamento assunti da scuola, allievo/a e famiglia nella Sc. Secondaria. P.O.F. = Piano dell’Offerta Formativa, formalizzato da ciascun Istituto per definire e orientare le proprie scelte organizzative, educative e didattiche. P.d.M. = Piano di Miglioramento, che a partire dal 2015 ciascun Istituto ha dovuto definire fissando i propri traguardi e gli obiettivi di processo. P.D.P. = Piano Didattico Personalizzato che ogni Istituto deve formalizzare per ciascun alunno con BES (vedi) indicando gli interventi previsti. Programma Annuale = Bilancio dell’Istituto scolastico deliberato dal Consiglio di Istituto, che il D.S. deve gestire per l’attuazione del POF. R.A.V. = Rapporto di Auto Valutazione, che a partire dal 2015 ciascun Istituto ha dovuto elaborare per orientare i propri processi di miglioramento. R.S.U. = Rappresentanza Sindacale Unitaria, composta dagli eletti dei lavoratori dell’Istituto per contrattare le garanzie professionali con il D.S. S.N.V. = Sistema Nazionale di Valutazione fondato sull’autovalutazione, sui processi di miglioramento e sulla valutazione esterna per Istituti e D.S. Unità di autovalutazione = gruppo che in ciascun Istituto riunisce il D.S. ed alcuni docenti per elaborare il RAV e per promuovere il P.d.M. U.S.R. = Ufficio Scolastico Regionale, articolazione territoriale del M.I.U.R. (Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca). INDICE


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