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L’Italia delle Signorie

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Presentazione sul tema: "L’Italia delle Signorie"— Transcript della presentazione:

1 L’Italia delle Signorie

2 XIII secolo: l’Italia feudale e delle città
Italia delle città Italia feudale I comuni si svilupparono nell’Italia centro-settentrionale. Nell’Italia meridionale si costituirono gli Stati regionali. I comuni più potenti furone: Milano, Firenze, Genova, Venezia. Angioini e Aragonesi dominarono con l’appoggio della nobiltà feudale. Dominante è il ceto borghese. Prevale il ceto nobiliare dei baroni. Economia basata su commerci, manifattura e attività bancaria. Economia legata ad agricoltura e pastorizia. L’Italia delle Signorie > XIII secolo: l’Italia feudale e delle città

3 I comuni si trasformano in signorie
• Il Comune entrò in crisi agli inizi del Trecento. L’economia dei comuni italiani del Centro-Nord era ricca e dinamica, ma la loro stabilità politica era scarsa. Infatti, le discordie interne erano frequenti. • La crisi economica del Trecento e la povertà che ne derivò inasprirono i conflitti sociali, indebolirono la borghesia e aggravarono le difficoltà dei governi comunali. • Le città italiane desiderose di tranquillità affidarono il potere a un solo uomo, il signore. L’Italia delle Signorie >I comuni si trasformano in signorie

4 La legittimazione Ottenuta l’investitura dal comune, i signori chiedevano frequentemente a un’autorità più alta (il papa o l’imperatore) di legittimare il loro potere; così la signoria poteva essere trasmessa ai discendenti. L’incoronazione a duca di Milano di Gian Galeazzo Visconti, avvenuta nella Basilica di Sant’Ambrogio nel 1395. L’Italia delle Signorie > La legittimazione

5 Gli Stati regionali I signori riuscirono a rendere più solido e
organizzato il governo del loro Stato, che spesso finì per coprire l’intero territorio di una regione. Vennero a formarsi dei piccoli Stati, chiamati Stati regionali per distinguerli dai più vasti Stati nazionali europei. L’Italia delle Signorie > Gli Stati regionali

6 I Visconti a Milano Gian Galeazzo Visconti (1385-
1402) ottenne dall’imperatore il titolo di duca. Estese il proprio dominio al Veneto, alla Toscana e all’Umbria, giungendo quasi a riunire sotto di sé tutta l’Italia settentrionale, e arrivò addirittura a minacciare città potenti come Firenze e Venezia. Sotto il suo potere venne avviata la costruzione del Duomo di Milano Lo sterma dei Visconti L’Italia delle Signorie > I Visconti a Milano

7 Firenze capitale finanziaria d’Europa
A Firenze, il conflitto fra la nobiltà, il popolo grasso (ricchi borghesi e mercanti) e il popolo minuto (artigiani) non aveva comunque impedito la crescita economica e finanziaria. Firenze era la sede delle maggiori banche del mondo di allora, che prestavano soldi a città e regni di tutta Europa e facevano circolare ricchezza in città, investendo in nuove industrie. Anche la vita culturale e artistica era in grande crescita. Palazzo Vecchio a Firenze (realizzato da Arnolfo di Cambio tra il 1299 e il 1314), nato come nuova sede del Comune, diverrà poi residenza della famiglia ducale dei Medici. L’Italia delle Signorie > Firenze capitale finanziaria d’Europa

8 Il tumulto dei ciompi Nel 1378 scoppiò una rivolta popolare conosciuta come tumulto dei ciompi. Alleate contro i ciompi, le Arti maggiori e Minori scacciarono il governo dei rivoltosi. Il potere a poco a poco passo alle famiglie più ricche e tra queste emergerà, nel XV secolo avanzato, la famiglia de’ Medici. Ritratto di Lorenzo Il Magnifico ( ), Galleria degli Uffizi, Firenze L’Italia delle Signorie > Il tumulto dei ciompi

9 L’Italia feudale: i Savoia
I Savoia dalla regione delle Alpi al confine tra la Francia e l’Italia, tra il XIII e il XIV secolo estesero i loro domini al Piemonte; nel 1416 ottennero anche il titolo di duchi dall’imperatore. Dal punto di vista politico, esso divenne presto uno Stato forte e bene organizzato, sul modello della monarchia francese. Stemma dei Savoia L’Italia delle Signorie > L’Italia feudale: i Savoia

10 La crisi dello Stato della Chiesa
La situazione di disordine a Roma fu provocata dal trasferimento della sede pontificia ad Avignone e dallo scisma d’Occidente Inoltre i feudatari si erano impossessati di ampi poteri; alcune città si erano rese indipendenti; imperversava la prepotenza dei baroni; Cola di Rienzo instaurare una forma di governo di tipo comunale. Con il ritorno del papa a Roma (1377) e la conclusione dello scisma d’Occidente (1417), lo Stato della Chiesa riuscì a riprendere il controllo di tutti i propri domini. L’Italia delle Signorie > La crisi dello stato della Chiesa

11 Le compagnie di ventura
Nel XIV secolo c’era un grande bisogno di soldati. La guerra divenne così un mestiere per i contadini poveri o per chi non aveva un lavoro. Nell’Europa del XIV secolo le continue guerre favorirono la formazione delle compagnie di ventura: soldati professionisti che combattevano a pagamento per chiunque li ingaggiasse (erano cioè dei mercenari). Il Giovane cavaliere in un paesaggio ritratto nel 1510 da Vittore L’Italia delle Signorie > Le compagnie di ventura

12 Le nuove armi Un evento di grande importanza fu la diffusione in Europa, all’inizio del XIV secolo, della polvere da sparo, o “polvere nera”, e di nuove armi come l’arco lungo e la balestra. Queste innovazioni misero in crisi la nobiltà proprio nel settore in cui aveva a lungo dominato: l’arte della guerra. L’Italia delle Signorie > Le nuove armi


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