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Il cambiamento dell’quadro nosologico in Italia e nell’occidente La persistenza delle malattie infettive nei paesi in via di sviluppo Il ritorno delle.

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Presentazione sul tema: "Il cambiamento dell’quadro nosologico in Italia e nell’occidente La persistenza delle malattie infettive nei paesi in via di sviluppo Il ritorno delle."— Transcript della presentazione:

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2 Il cambiamento dell’quadro nosologico in Italia e nell’occidente La persistenza delle malattie infettive nei paesi in via di sviluppo Il ritorno delle malattie infettive nell’occidente dovuto ai movimenti delle popolazioni, degli alimenti e merci, dei viaggi, dei cambiamenti ecologici causati dalle attività umane (es. deforestazione)

3 Le malattie infettive in Italia
casi di varicella per anno casi di parotite per anno casi di morbillo per anno casi di scarlatina per anno di salmonellosi di pertosse 4.000 di TBC 3.000 di HBV Con 0.4% delle morti.(circa casi)

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5 Strategie di difesa da mal. Infettive
Strategie basate sul concetto del triangolo epidemiologico: Ospite, Agente, Ambiente Difesa individuale: barriere anatomofunzionale, difesa immunitaria aspecifica (IgA microflora batterica endogena), e specifica (immunoglobuline, linfociti T, B, ecc.(Ospite) Difesa collettive: notifica e interruzione della catena di trasmissione (Agente) Risanamento ambientale (Ambiente)

6 Esempio di notifica

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8 Le caratteristiche determinanti dell’agente
Invasività (capacità di penetrare) Virulenza (capacità patogena) Carica infettante (numero di microrganismi necessari per causare malattia. Contagiosità (facilità di trasmissione) Contaminazione (presenza del patogeno in una superficie o oggetto) Opportunisti (es candida, E.coli)

9 Trasmissione Diretta: contatto con il malato cutaneo (es. mal sessualmente trasmesse), attraverso goccioline di saliva, (es. morbillo,influenza) Indiretta: veicoli: oggetti (strumenti chirurgici, acqua, cibo ecc, mal orofecali), vettori ( insetti, animali) Zoonosi (vetebrati-uomo):toxoplasmosi, BSE,Rabbia, Ecchinococcosi, brucellosi,SARS Verticali (madre-figlio):HIV, HBV, HCV, STDs

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11 Fonti di infezione Serbatoio: Uomo (es.salmonella typhi), animali (es.influenza aviaria), ambiente (es suolo per il tetano) Sorgente:la fonte da dove parte una catena di trasmissione Portatore: senza sintomi, convalescente, incubatore, temporaneo e cronico

12 Isolamento e quarantena
Isolamento prevede la separazione del soggetto infettante e può essere totale (es.Ebola,peste,), o parziale (es respiratorio TBC, Meningite), enterico (es.salmonella), dei liquidi biologici (HBV e AIDS) ecc. Quarantena prevede:sorveglianza dei possibili incubatori (es.malaria per chi rientra dall’Africa)

13 Infezioni nosocomiali
Frequenza oscilla dal 13% (in Svizzera) al 5% (!) in Grecia In Italia( 7%). La sede più comune: Vie urinarie (30%) app. Respiratorio (15-20%), ferite chirurgiche (10-20%) I microrganismi responsabili:E. Coli, Pseudomonas, Staphylococcus aureus. Fattori di rischio: ridotte difese immunitarie tra pazienti, età estrema (neonati e vecchi), procedure invasive, resistenza agli antibiotici (per abuso in medicina ma anche negli allevamenti). Modalità di trasmissione: endogena (autoinfezione), esogena (dal personale, dai visitatori, da altri pazienti, da strumenti infetti)

14 Prevenzione delle infezioni ospedaliere
Registrazione di tutti gli episodi Costituzione di un Comitato di controllo Uso appropriato degli antibiotici Profilasi ambientale Disinfezione e sterilizzazione Personale (educazione, controlli e vaccinazione

15 Il problema della resistenza ai farmaci: il caso della TB
Oggi le morti annuali da TB sono 1.7 milioni, mentre i malati sono 15.4 milioni Questo nella presenza di farmaci miracolosi (che hanno estirpato la malattia in Europa), se usati correttamente. Il problema principale nei Paesi in via di Sviluppo è la sospensione precoce del trattamento che provoca resistenza. Il Global Plan to Stop TB lanciato dal OMS nel 2006, prevede “directly observed treatment” o DOT, da parte di un operatore sanitario (o suo delegato), per garantire il completamento del ciclo di trattamento ed evitare lo sviluppo di resistenza. Il programma DOT è finanziato (56 millioni di dollari), da Bill Gates. Fonte: The nations Health May 2006, p.23


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