Partecipazione civica e Terzo Settore in Piemonte. Il questionario Di Consorzio Sociale Abele Lavoro in collaborazione con Forum Terzo Settore in Piemonte
Perché questa indagine? Come si può raccontare la partecipazione civica e la cittadinanza attiva locale? In che modo i cittadini possono arrivare a dir la loro rispetto alle politiche locali? Il Terzo Settore e le sue organizzazioni hanno un ruolo importante nel dar voce ai cittadini nei confronti delle amministrazioni locali, interlocutrici rispetto ai bisogni, e alle risposte possibili. In che misura?
Il questionario è stato realizzato in collaborazione con il Forum del Terzo Settore Piemonte. Associazione di secondo livello, esso rappresenta ad oggi 36 organizzazioni. Sono cooperative, associazioni, organizzazioni di volontariato. Una grande eterogeneità sociale e culturale che rappresenta l’enorme attività che questo settore svolge per sostenere la cittadinanza nella risoluzione dei bisogni,concretizzando il principio della sussidiarietà orizzontale.
Obiettivi dell’indagine descrivere come il terzo settore piemontese intenda il rapporto con i cittadini, e se e come le organizzazioni possano essere luogo di partecipazione civica. stimolare l’interesse al tema “partecipazione civica locale” confrontarsi con il Terzo settore locale a partire da questi dati e da quelli di Labsus sull’uso del Regolamento sull’amministrazione condivisa in Italia (Rapporto 2015 sull’amministrazione condivisa dei beni comuni. Di Labsus)
Il questionario Il questionario è stato inviato via alle 36 organizzazioni. Un questionario qualitativo a risposte aperte per sondare i vari aspetti della partecipazione e del rapporto tra cittadini, organizzazioni e pubblica amministrazione 19 organizzazioni rispondenti
N°1 : le attività sociali Grande eterogeneità delle attività delle organizzazioni: agenzie formative; volontariato; assistenza domiciliare; housing sociale; promozione culturale del servizio civile ; sport; diritti disabilità, inclusione socio-lavorativa; mutue di integrazione alle spese sanitarie; centri aggregativi giovanili; accoglienza minori e famiglie; rappresentanza per la cooperazione sociale; cooperazione internazionale; diritti anziani; associazioni cristiane per il lavoro, educazione, immigrazione.
N°2 : la collaborazione tra PA e TS La quasi totalità delle organizzazioni collabora con o lavora per conto delle amministrazioni pubbliche.
N°3 : la collaborazione tra lavoratori e funzionari pubblici 10 organizzazioni su 19 hanno lavoratori che si relazionano con i funzionari pubblici per organizzare i servizi al cittadino. // 4 organizzazioni non hanno lavoratori ma volontari, 4 hanno solo i ruoli dirigenziali in rapporto con la PA, 1 non ha relazione con l’ente pubblico.
Tendenza di Servizio per conto della PA, e non di organizzazione della partecipazione in risposta ai bisogni spontanei dei cittadini. Un’attività sociale in risposta a richieste dall’alto, più che di ascolto dal basso, di nuovi bisogni emergenti.
N°4 : Strumenti di rilevazione Qualità del Servizio A conferma dell’interpretazione precedente, rileviamo la scarsa predisposizione all’uso di strumenti/procedure per misurare la Qualità dei servizi erogati da parte del cittadino-utente 10 su 19 non usano strumenti di rilevazione della qualità; 7 la rilevano con metodi non certificati, e solo 2 con strumenti accreditati e certificati. Mancando il feedback del cittadino, anche in fase di nuova progettazione con la PA del servizio, non si tiene conto della soddisfazione/suggerimenti dell’utente.
N°5 : Pensare l’organizzazione: luoghi di partecipazione? Di contro, c’è una forte idealizzazione delle organizzazioni al fatto di essere luoghi di supporto alla partecipazione civica. 17 su 19 danno risposta affermativa al quesito.
N°6 : Quali strumenti/processi a sostegno della LOCIP Propositività ed eterogeneità, Suggerimenti per la PA ma sempre in un’ottica di richiesta verso l’alto, scarso protagonismo del TS. Paradossalmente si parla dei cittadini senza interpellarli mai, sui metodi del loro coinvolgimento. Più spazi di confronto tra cittadini e PA; aumentare la partecipazione dei cittadini nel TS (perché non si fa?); per 4 organizzazioni esistono già numerosi strumenti e iniziative a sostegno della partecipazione.
N°7 : Strumenti web 5 sfavorevoli al «virtuale» 6 favorevoli ma … con il supporto in carne ossa di operatori 7 sono favorevoli solo se il portale ha forma di coinvolgimento (blog, chat) e non di mera informazione. Tutti d’accordo nel dire che lo strumento web fine a sé stesso non basta se non c’è un humus reale a sostegno della partecipazione.
Lo stato dell’arte Servizi e rapporti standardizzati tra enti e utenti. Logiche di mercato per abbattere i costi nel welfare: competizione al ribasso tra gli enti erogatori Cittadini come consumatori: strumento del voucher
Il vantaggio della partecipazione Favorire il passaggio dalla logica di competizione (nei servizi) alla logica di collaborazione (patti tra PA e terzo settore) Attraverso il coinvolgimento diretto del cittadino, co-protagonista della risposta. Cura dei beni comuni