a cura di Angela Fiorentino Docente di Sostegno dell’I.I.S. “V. Bosso – A. Monti” di Torino
ANALISI SITUAZIONE DI PARTENZA Classe molto numerosa, multiculturale, poco coesa e poco motivata all’apprendimento Presenza di allievi con BES: Disabilità DSA Svantaggio linguistico
FINALITÀ Acquisire il senso di appartenenza al gruppo classe Accogliere e rispettare regole sociali note e condivise Sviluppare la capacità di ascolto attivo Relazionarsi empaticamente con l’altro da sé Potenziare l’intelligenza emotiva Riconoscere, accogliere, accettare, comprendere e valorizzare le differenze
Attività individuale RIFLESSIONE SU EMOZIONI ED ABILITÀ PERSONALI Ogni allievo disegna la propria mano, attribuendole un nome di fantasia in relazione al suo stato emotivo (es. arcobaleno, mare...), e tre caratteristiche personali su ciascun dito, in merito a: cosa voglio imparare; cosa voglio condividere, cosa so fare; cosa so; oggi mi sento …
Attività di gruppo CONDIVISIONE E RIFLESSIONE COLLETTIVA 1- Gli allievi suddivisi in gruppi eterogenei da 4/5 membri condividono quanto scritto individualmente e realizzano una “nuova mano” che rappresenti il gruppo 2- Ciascun gruppo presenta alla classe il proprio elaborato
DISAGI EMERSI NOIA SENSO DI INADEGUATEZZA DIFFICOLTÀ DI RELAZIONE SOLITUDINE
IN CIRCLE TIME Riflessione e verbalizzazione libera e spontanea di difficoltà personali incontrate ed eventualmente superate, grazie all’aiuto ed al sostegno ricevuto da qualcuno (genitore, parente, amico, insegnante …)
CONDIVIDERE Lego l’estremità di un gomitolo di lana al mio polso e condivido una difficoltà scolastica vissuta durante l’adolescenza Ognuno può, se vuole, raccontare un’esperienza personale al passaggio del gomitolo
RIFLETTERE INSIEME Sempre in cerchio, invito gli alunni alla riflessione, con domande stimolo, es.: 1- “Chi ha bisogno di aiuto? 2- Per quale motivo si chiede aiuto? – 3- Come è possibile ricevere aiuto? – 4- Quali consigli daresti ad un amico in difficoltà? ……”
TUTTI PARTECIPANO …. C’è chi preferisce parlare ed ascoltare C’è chi preferisce solo ascoltare
LA RETE-RAGNATELA Rappresenta idealmente l’appartenenza al gruppo, l’interdipendenza reciproca, la consapevolezza di non essere soli ed incompresi, l’intreccio di esperienze di vita difficili, il mutuo aiuto che consente di affrontare ed, eventualmente, superare situazioni problematiche.