«La scuola che fa crescere» Grottammare 03 marzo 2016

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Transcript della presentazione:

«La scuola che fa crescere» Grottammare 03 marzo 2016 Da me al cielo e dal cielo a me: viaggio attraverso le emozioni e i sogni I.C. «L. Lotto» - Jesi (AN) scuola primaria t.p. «F. Conti» classe IV C insegnanti: Anconetani Giuliana-Priori Loredana Joan Mirò ‘’ Blu III ’’

Obiettivi di apprendimento esplorare le emozioni, riconoscerle, imparare a nominarle; riconoscere quelle parole, azioni o situazioni che fanno stare bene noi stessi e che ci permettono di far star bene l’altro/gli altri; avviare una comunicazione più consapevole del rispetto verso l’altro/gli altri; valorizzare e trasformare in risorse, comportamenti e/o atteggiamenti che generalmente vengono vissuti come “limiti” (evasione dalla realtà, difficoltà di attenzione e di ascolto); offrire strumenti e/o strategie attraverso cui trasformare “le fantasticherie” e i sogni ad occhi aperti in racconti, narrazioni, poesie, disegni, immagini, oggetti…

Attività progettate per il raggiungimento degli obiettivi ritualità: saluto del mattino attraverso lo scambio di abbracci; massaggi a coppie o lettura dell’insegnante di libri di narrativa per ragazzi prima dell’inizio delle attività pomeridiane; uso di libri di narrativa come stimolo per la realizzazione delle attività mirate al progetto; realizzazione di un cartellone “murales”; ideazione, progettazione e costruzione di un oggetto “Caldomorbido”; circle time e brain storming; momenti di narrazione di sé, di ascolto attivo e confronto a coppie; uso di questionari di conoscenza ed approfondimento di alcune tematiche affrontate; costruzione/manipolazione di storie a piccoli gruppi o a classe intera; visualizzazioni guidate come strategie per immaginare e creare storie, disegni…; analisi di dipinti; uso di dipinti come strumento per invenzioni di storie.

Criteri/indicatori di valutazione Oltre agli indicatori relativi al comportamento presenti nella scheda di valutazione quadrimestrale ( partecipazione scolastica, impegno, relazione, rispetto delle regole): capacità di riconoscimento e gestione delle emozioni attraverso la comunicazione nella forma del dialogo, piuttosto che del conflitto; capacità di rispetto verso se stessi e gli altri, di accoglienza empatica e cooperazione in situazioni di lavoro e di gioco; consapevolezza maggiore della differenza fra il momento dell’evasione dalla realtà e quello dell’immaginazione; trasformazione del processo immaginativo in: racconti, narrazioni, poesie, disegni, oggetti…   Uso di : osservazioni sistematiche, produzione di elaborati in forma scritta e/o grafica, realizzazione di oggetti, questionari.

Esiti di apprendimento Il coinvolgimento è stato significativo ed anche quegli alunni, che inizialmente mostravano resistenze e difficoltà ad interagire con i compagni e ad apportare il loro contributo al gruppo e al progetto, hanno trovato la loro modalità per riconoscere, esprimere e trasformare le loro emozioni, sensazioni, pensieri…attraverso disegni, storie, lettere, oggetti… Abbiamo riscontrato pertanto un’interazione ed una cooperazione più positive fra gli alunni, una maggiore capacità di ascolto attivo ed empatico, sia nei momenti di lavoro in coppia sia in quelli in piccoli gruppi. Stiamo osservando inoltre che le attività progettate aiutano i bambini a trasformare la tendenza a “fantasticare ad occhi aperti”, ad evadere, in risorse personali e collettive; guidati ad utilizzare in un modo diverso questa loro tendenza ad evadere, sono stati capaci di produrre disegni, cartelloni, storie narrate, filastrocche… L’opportunità di narrare di sé, attraverso forme e modi diversi, ha offerto loro la possibilità di esprimere l’universo interiore e la ricchezza di ciascuno sul piano emozionale ed immaginifico.

Criticità incontrate e valutazione complessiva il gruppo classe ha mostrato ancora, in qualche situazione via via più sporadica, difficoltà nell’ascolto e in una partecipazione più consapevole ed attiva nei momenti collettivi. la scarsità del numero di ore di contemporaneità delle docenti ha reso più complessa la possibilità di rendere sempre trasversali e complementari le attività proposte e svolte.