Unità 1: Sviluppo di competenze intrapersonali

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
MODULO 3: COMPETENZE PROFESSIONALI Unità 2: Sviluppo di competenze interpersonali A cura di Olga Leralta e Bibiana Navarro Scuola Andalusa di Salute Pubblica,
Advertisements

Sviluppo di competenze e didattica laboratoriale Perché una didattica laboratoriale.
La valutazione del rischio stress lavoro-correlato Risultati di Sintesi DOTT.SSA DEBORA PENCO Istituto comprensivo Cena.
A cura di Bibiana Navarro e Olga Leralta MODULO 3 COMPETENZE PROFESSIONALI Unità 1: Sviluppo di competenze intrapersonali.
EDUCAZIONE TERAPEUTICA IL PAZIENTE COMPETENTE Annamaria Bagnasco PhD MaED RN Ricercatore Dipartimento di Scienze della Salute.
UNIVERSITA’ DI MODENA E REGGIO EMILIA Prof. Maria Angela Becchi Medicina di Comunità Integrazione Ospedale-Servizi territoriali nel curare e prendersi.
Fondazione Scuola di Arti e Mestieri “F. Bertazzoni”
CONFLITTI E DINAMICHE DI GRUPPO
Dott.ssa Elisa Papa – albo n° 5343 del 3/3/2008 –
Il valore della vita emotiva
La mediazione culturale nei Servizi per l’Impiego
Istituto di Medicina legale – Università degli Studi di Macerata
LA COMUNICAZIONE EDUCATIVA Movimento VIVERE IN Corato
Comunicazione interna
Unità 1: Diversità Preparato da:
Comunicazione esterna
Indagine Forze di lavoro: intervistatori CATI
6°Lezione Il paziente multietnico
Lavorare insieme in una Associazione di Volontariato
Unit 2: Competenza interculturale e
LA MEDIAZIONE.
Le competenze relazionali nella professione medica
Unità 2: Sviluppo di competenze interpersonali
comunicativo - espressivo - metalinguistico
Dalle competenze agli EAS
CONFLITTI E DINAMICHE DI GRUPPO
LA SCUOLA CHE SOGNO LIBRO RIVOLTO A TUTTI COLORO CHE SI OCCUPANO DI EDUCAZIONE SI HA UN BUON APPRENDIMENTO SCOLASTICO QUANDO IN CLASSE REGNA L’ORDINE E.
ASCOLTO IISS MAIORANA 15/07/2017.
Organizzazione Aziendale
Il ruolo dell’Infermiere nell’umanizzazione del processo di cura
LO STATO EMOTIVO INCIDE SULLE PRESTAZIONI, SULL’APPRENDIMENTO E SUL RICORDO, CONFERMANDO CHE L’INTELLIGENZA AGISCE IN STRETTA RELAZIONE CON LA COMPONENTE.
Cura Armonia Benessere
Modulo 8 - La comunicazione efficace
Brain storming 15/12/ Comprendere l’altro capire ciò che dice
La promozione dell’attività fisica attraverso il teatro dei gruppi di cammino ATS BERGAMO Giuliana Rocca, Giorgio Barbaglio, Paolo Brambilla, Lucia Fontana,
L’ASSOCIAZIONISMO INFERMIERISTICO: UN CONTRIBUTO POSSIBILE?
relazione con il paziente:
Principi di comunicazione efficace
IL CIRCLE TIME O Tempo del cerchio.
DOC SOMMARIO E RISOLUZIONI INCONTRO SER 24 Gennaio 2018
Il ruolo del gioco nell’apprendimento dei bambini
Organizzazione Aziendale
PROGRAMMA DI FORMAZIONE COMPORTAMENTALE CAPO SQUADRA PORTALETTERE
IL Progetto “Comunic/Azione” Ragioni e prospettive
Principi e regole di base
Definire la comunicazione
Qualita’ della vita e adulti con disabilita’ Arianna Taddei
psicologia dell’orientamento
Dr.ssa Marilena Paggiato
Dr.ssa Anna D’Andretta U.O. Prevenzione DDP San Severo
Investire nei giovani: se non ora quando?
Rapporti con studenti e famiglie Cecco Rita 08/02/2007
Prevenzione primaria di MST e IST ed educazione sessuale
CAREER COACHING La conchiglia rappresenta il tempo da dedicare alla riflessione sulla natura dei sentimenti corporei, morali, etici e spirituali è emblema.
Come comunicare come porsi in una relazione come porsi in un gruppo
Practical Methodology for Teachers working with CLIL
4/27/
Dr.ssa Laura Alì Dr.ssa Rita Zito 18 Gennaio 2015
EDUCAZIONE ALLA SALUTE
SPORTELLO DI ASCOLTO PER GENITORI
Elementi della relazione
Malattie Neuromuscolari
Attivare l’ascolto per cambiare il mondo
Educare alla cura di sé degli altri dell’ambiente Marco Ingrosso.
Spazio-Incontro di CO-PROGETTAZIONE
SERVIZIO DI PSICOLOGIA SCOLASTICA
Ascolto Attivo.
COMUNICAZIONE Comunicare significa mettere in comune, rendere manifesto, accessibile, condivisibile Nel caso degli esseri umani può essere: -Verbale (parola)
PERCORSO 24 CFU A.A Prof.ssa Maria Anna Formisano EMOZIONI.
Ripartiamo dalla certificazione ISO 9001
Transcript della presentazione:

Unità 1: Sviluppo di competenze intrapersonali MODULO 3 COMPETENZE PROFESSIONALI Unità 1: Sviluppo di competenze intrapersonali Presentazione adattata da Claudio Baraldi da originali di Bibiana Navarro e Olga Leralta

Schema dei contenuti 1. Etichette e stereotipi 2. Competenze intrapersonali 3. Empatia con il paziente 4. Ascolto riflessivo 5. Situazioni ed emozioni difficili (“re-thinking”)

Obiettivi della presentazione: • Individuare gli elementi fondamentali della comunicazione con i pazienti migranti o di minoranze etniche. • Capire le tecniche per migliorare l'interazione tra operatori sanitari e pazienti migranti o di minoranze etniche. Obiettivi delle attività: • Individuare il ruolo degli stereotipi nella comunicazione con i migranti e le minoranze etniche • Individuare le competenze comunicative fondamentali (empatia, ascolto riflessivo) • Acquisire la capacità di gestire situazioni difficili nell'interazione con pazienti migranti o di minoranze etniche

Attività 1: Affrontare etichette e stereotipi

Stereotipi, stigmatizzazione e discriminazione Stereotipi: Generalizzazioni delle caratteristiche di tutti i membri di un gruppo basate su rappresentazione dell'aspetto e del comportamento di singole persone Stereotipi  pregiudizi, stigmatizzazioni e discriminazioni Stigmatizzazione: reazione negativa alla percezione di una differenza Discriminazioni: influiscono su salute e benessere.  

Comunicazione con il paziente Dinamiche osservabili in incontri che riguardano: motivi della visita anamnesi diagnosi e prognosi istruzioni terapeutiche informazione per il consenso motivazione dei pazienti al trattamento trattamento dei problemi di salute

Risultati delle ricerche (IHC 2011; Mast 2005): (1) relazioni positive tra competenze comunicative del personale sanitario e capacità dei pazienti di: attenersi alle raccomandazioni gestire in modo autonomo le malattie adottare comportamenti di prevenzione. (2) La capacità del medico di spiegare, ascoltare e manifestare comprensione influenza: risultati dell’assistenza esperienza e soddisfazione del paziente

Approccio centrato sulla persona (cultura dell'assistenza e della comunicazione): processo decisionale informato rispetto della privacy e della dignità risposta olistica a ogni esigenza servizi responsabili, flessibili e affidabili (accessibilità, economicità ed etica).

Secondo l’OMS, un approccio centrato sulla persona può: favorire l'accesso ai servizi migliorare i risultati sanitari e clinici accrescere la continuità dell'assistenza e la soddisfazione dei pazienti ampliare la partecipazione dei pazienti alla cura migliorare la soddisfazione degli operatori sanitari ridurre le inefficienze del sistema promuovere una collaborazione intersettoriale per affrontare i problemi

Comunicazione e linguaggio Il linguaggio è fondamentale per il processo di elaborazione del messaggio nella comunicazione (interculturale). Analisi dei modi in cui i comportamenti verbali e non verbali possono variare tra le culture (variazioni visibili nella comunicazione). (Holliday 2011)

Comunicazione non verbale (IHC 2011) Il comportamento non verbale è correlato alla soddisfazione del paziente I (pre)giudizi si basano spesso sui segnali non verbali e sull’apparenza.

Apprendere a monitorare il proprio comportamento non verbale per produrre un effetto positivo sulla comunicazione con i pazienti: Sorridere Mantenere il contatto visivo Protendersi in avanti Tenere tono di voce e viso espressivi Annuire spesso

Barriere nell’uso del linguaggio (Stewart et al. 2000) La conoscenza inadeguata della lingua è una barriera importante La conoscenza di base della lingua può non essere sufficiente per la comprensione e la comunicazione efficace La comunicazione sanitaria si basa sulle abilità comunicative dell’operatore di rispondere alle esigenze, ai valori e alle preferenze dei pazienti (domande aperte, empatia, ascolto riflessivo)

Empatia Meccanismi ed effetti cognitivi, affettivi e comportamentali Riguardanti le esperienze osservate negli interlocutori. Sensibilità nei confronti di prospettive diverse nella comunicazione. I processi empatici influenzano: I pensieri, le emozioni e i comportamenti dell'operatore. Le comunicazioni tra operatore e paziente

Attività 2: Entrare in empatia con il paziente

Capacità di ascoltare significa capacità di: comprendere ciò che sta comunicando l'interlocutore confermare la ricezione e la comprensione del messaggio. Ascolto come processo attivo

Ascolto riflessivo Tecnica per verificare la comprensione del messaggio: L’operatore riformula il messaggio per ottenere una conferma della propria interpretazione. L’ascolto riflessivo: Manifesta empatia nella comunicazione Facilita il raggiungimento di un accordo Favorisce l'ottenimento di risposte e il processo decisionale Contribuisce alla gestione dei conflitti.

Ascolto riflessivo significa: Visibilità dell’ascolto nella comunicazione (sì, mhm, aha o simili) Attenzione ai segnali non verbali Contatto visivo, tono di voce e postura Dimostrazione di rispetto per i sentimenti personali Rispecchiamento (verbale e non verbale) dello stato emotivo. Formulazione solo di domande indispensabili. Interpretazione e riassunto del messaggio, rispettandone il nocciolo (per confermare ed evitare incomprensioni) Non distrarsi Non interrompere 18

Attività 3: ascolto riflessivo

Emozioni e tecniche di autocontrollo emotivo (Cadman e Brewer 2001) Le emozioni: Caratterizzano gli esseri umani e sono presenti in tutti gli aspetti della vita Influiscono sulle azioni Capacità di gestione delle emozioni per: fornire un servizio sanitario migliore godere di maggiore benessere psicofisico

Intelligenza emotiva (Goleman 2011) Conoscere le proprie emozioni Gestire le proprie emozioni Svluppare una motivazione personale Riconoscere le emozioni altrui Gestire i rapporti sociali.

Pensieri “automatici” (McGarty et al. 2002) I “pensieri automatici” possono essere dissonanti rispetto a quanto si intende dire o fare, condizionando così i comportamenti Etichette e stereotipi possono nascere attraverso pensieri automatici. Per individuare le dissonanze tra pensiero automatico e riflessione è utile ripensare alle situazioni vissute nella comunicazione ("re-thinking“)  

Attività 4: Re-thinking

Grazie per l’attenzione. Domande? Immagini: Osservatorio andaluso per l'infanzia (OIA, Observatorio de la Infancia de Andalucía) 2014; Josefa Marín Vega 2014; RedIsir 2014; Morguefile 2014.