“L’attenzione al neglect Università degli Studi di Palermo

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Orario Ricevimento: venerdì 13:00 – 15:00
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Transcript della presentazione:

“L’attenzione al neglect Università degli Studi di Palermo SEMINARIO “Possibilità e criticità del lavoro integrato nel Materno- Infantile” Palermo, 14 Gennaio 2017 “L’attenzione al neglect in area pediatrica” Concetta Polizzi Ce.S.I.P.P.U.O.’ Università degli Studi di Palermo

UNITA’ DI INTERESSE/RICERCA DELLA SIPPED Il Neglect UNITA’ DI INTERESSE/RICERCA DELLA SIPPED COMMUNITY NEGLECT CHILD NEGLECT “Persistente stato di omissione, da parte del caregiver, di care, e quindi, di risposte ai bisogni di salute, educativi, emozionali, di nutrimento, di protezione e di sicurezza del bambino” “Anche l’iperprotezione può portare al neglect” “Un incontro inadeguato con i bisogni essenziali del bambino, indipendentemente dalla ragione” (HM Government, Working together to safeguard children; Dubowitz, 2000; Dubowitz et al., 2005) La più “silenziosa” tra le forme di maltrattamento infantile, spesso non percepita dalla comunità con la stessa gravità dell’abuso, a volte inosservata e poco studiata, e tuttavia la più diffusa forma di violenza sui minori in ogni parte del mondo Più del 55% dei minorenni maltrattati presi in carico dai Servizi Sociali italiani nel 2013 sono stati vittima di child neglect Persistente omissione e/o trascuratezza di cura riscontrabile nei contesti deputati alla presa in carico della salute psicofisica del bambino Precarietà, fragilità delle agenzie, dei servizi, delle iniziative e delle politiche a supporto e a tutela dell’infanzia. “I contesti trascuranti”

per intercettare e prendere in carico le condizioni di neglect: Il Neglect in area pediatrica Contesti “sensori” per intercettare e prendere in carico le condizioni di neglect: frequenza di accessi al PS e di ricoveri per sintomatologia non riconducibile a danni/alterazioni organiche comportamenti e atteggiamenti dei genitori che vanno dall’incuria/discuria all’ipercura “segni” evidenti di sofferenza emotiva del bambino, come ansia, depressione, comportamenti oppositivi, comportamenti a rischio (Hildyard, Wolfe,2002; Brandon et al., 2008) non collegati a condizioni di cronicità, disabilità, ecc. Ma anche contesti che devono stare continuamente allerta per evitare il rischio di essere negligenti: Le criticità organizzative, le routine, la carenza di formazione al prendersi cura, il senso di solitudine del medico, infermiere, l’assenza di integrazione….

Il Neglect Un interesse prioritario della S.I.P.Ped. in quanto condizione di emergenza evolutiva e sociale da intercettare e da prendere in carico prima possibile Una condizione di emergenza evolutiva: “Pericolo”, minaccia per lo sviluppo del bambino, con gravi implicazioni nell’immediato, a breve, e a lungo termine. Natura emergenziale della dinamica dello sviluppo Una condizione di emergenza sociale: Contesti di riferimento del bambino (famiglia, sistemi cura e trattamento, sistemi di supporto, ecc.) disfunzionali e quindi, con natura emergenziale Per lo psicologo pediatrico: “Prendere in carico il rapporto tra le emergenze evolutive presentate dal bambino e indotte dal neglect e le emergenze sociali dei sistemi di cure/care di riferimento del bambino, nel senso della loro disfunzionalità, della loro assenza di resilienza, ecc.”

La lettura del Neglect come condizione di campo I lavori della SIPPed all’interno del Festival della Città Educativa 2016: Il Groupe Parole La Work Discussion La lettura del Neglect come condizione di campo La mappa rappresentativa del Neglect Riflessioni su cosa e come fare: Creare una task force multidisciplinare e interistituzionale fondata sul lavoro di comunità

Il Campo del Neglect una condizione di vita che va oltre la distinzione tra Child Neglect e Community Neglect   GENITORIALITA’ SERVIZI SANITARI BAMBINO SERVIZI SOCIALI SERVIZI EDUCATIVI

Possibili relazioni disfunzionali che possono orientare neglect Il Campo del Neglect una condizione di vita che va oltre la distinzione tra Child Neglect e Community Neglect   GENITORIALITA’ Possibili relazioni disfunzionali che possono orientare neglect Aspettative inadeguate rispetto alle caratteristiche evolutive del bambino Assenza di ascolto Carenza di stimoli Modelli disfunzionali di genitorialità Eccesso di attenzioni e cure rispetto all’età del bambino “Adultizzazione” Stili di attaccamento disorganizzati - Non considerazione del temperamento del bambino BAMBINO

Il Campo del Neglect una condizione di vita che va oltre la distinzione tra Child Neglect e Community Neglect   SERVIZI SANITARI Possibili relazioni disfunzionali che possono orientare neglect Prendersi cura esclusivamente del corpo Il medico che non utilizza un linguaggio comprensibile per il bambino Non ascolto della percezione di dolore del bambino BAMBINO SERVIZI EDUCATIVI Possibili relazioni disfunzionali che possono orientare neglect Disattenzione verso il bambino con fragilità Trascuratezza trasversale( il bambino invisibile) Tendenza eccessiva a patologizzare BAMBINO

Mappa rappresentativa del Neglect …dal Groupe Parole individuazione di fattori significativi: Sé (il bambino), Genitorialità (i caregivers), Società (i Servizi sanitari, sociali, educativi) ALCUNE AGGREGAZIONI AD ALTO RISCHIO bambino deprivato liquidità sociale fallimento genitoriale bambino sofferente operatori che si difendono fragilità genitoriale solitudine del bambino servizi disattenti genitori con fragilità sociale/psicologica emozioni del bambino disattese società inadeguata senso di colpa genitoriale bambino non riconosciuto società disattenta famiglia disfunzionale

DARE VITA A UNA TASK FORCE Cosa può fare la S.I.P.Ped. ? Sensibilizzare la comunità tutta e in particolare quella del materno infantile all’attenzione al fenomeno del neglect, come child neglect e come community neglect Progettare linee di intervento e di ricerca da proporre anche a livello ministeriale DARE VITA A UNA TASK FORCE Che prenda in carico tutte le questioni relative al Neglect, con particolare attenzione ai contesti del materno infantile: necessità di avere linee guida e criteri chiari e condivisi per l’individuazione dei “segni” del neglect o dei fattori di rischio del neglect, senza fraintendimenti (E’ tutto neglect?! Nulla è neglect!) e quindi necessità di formazione specifica sull’assessment esigenza di protocolli procedurali

L’ipotesi della task force Multidisciplinare e interistituzionale Fondata sul lavoro di comunità SIPPed Unipa Ordine dei Medici Ordine degli Psicologi Consulta delle culture Società Pediatri Comune Regione (FAMIGLIA, ISTRUZIONE e SALUTE) Ministero Welfare Tribunale dei minori Giudice Tutelare Garante infanzia ASP, servizi sociali, territoriali e ospedaliere Terzo settore Movimenti studenteschi Attenzione al bisogno del singolo/Considerazione dei bisogni condivisi   Entusiasmo/Delusione Predominanza/Contaminazione Sommare/Integrare insomma ASSUMERE L’ESTETICA DEL LAVORO INTEGRATO

Ogni volta che ci occupiamo di neglect, Cosa è successo a me genitore, a te padre, a lei madre… non ho, non abbiamo saputo rappresentare un modello genitoriale; mio figlio, sua figlia …è deprivato/a sul piano materiale, non sono stata/o, non è stata capace di affrontare gli eventi sociali belli e brutti, di rappresentare per lui/lei un modello di gestione di questi eventi … Se penso poi al mio lavoro, nella mia professione, ho agito negligenza verso bambini? il servizio in cui opero è stato negligente? Nei contesti dove ci si occupa deio bambini, sanitari, educativi, sociali….sempre sono stati “visti” i reali bisogni dei bambini? Di chi è la colpa, la responsabilità di queste negligenze? Quando ha avuto inizio e perché ?