Laboratorio di Pedagogia Generale La Scuola nel Bosco dei Conigli A.A. 2016/2017 La Scuola nel Bosco dei Conigli «CRESCERE NATURALMENTE: IL BOSCO ED I SUOI SEGRETI» Gruppo XX «IL GRUPPO DELLE IN…FORMATE» Susanna Volpe (R) Francesca Ilaria Petricca Gloria Tribolati Ambra Valente Sara Vescio Sara Vita sus.volpe@stud.uniroma3.it sar.vescio@ stud.uniroma3.it sar.vita@stud.uniroma3.it amb.valente@stud.uniroma3.it glo.tribolati@ stud.uniroma3.it petriccafrancesca@hotmail.com © Francesca Petricca
LA SCUOLA NEL BOSCO DEI CONIGLI DI ANZIO Cos’è? Una struttura educativa appartenente all’Istituto comprensivo di Anzio IV “Giovanni Falcone” che comprende un’aula didattica aperta il 7 Maggio 2016 nella riserva naturale regionale di Tor Caldara. AnzioDiva Organizzazione Il caffè.tv I bambini e gli educatori decidono insieme sul momento le attività didattiche anche grazie ad un piccolo intervento dei genitori. Gli educatori fanno attività nell’aula di Tor Caldara una volta a settimana. Chi ospita? Ospita bambini che vanno dai 24 mesi di vita ai 5 anni.Inoltre sono associati a partener come Legambiente,WWF , Lunaria e lo S.V.E. LA SCUOLA NEL BOSCO DEI CONIGLI DI ANZIO Obbiettivi Vivere in mezzo alla natura Utilizzare il gioco come strumento didattico e di comunicazione Ascoltare gli altri e avere la libertà di parlare Imparare a vivere insieme Formare le proprie opinioni Rispettare l’ambiente Imparare a utilizzare i materiali trovati in natura Da chi s’ispira? GreenMe.it Tale progetto di durata triennale prende spunto dal movimento di fine Ottocento e fine Novecento della Nuova Scuola ispirandosi ai principi di Rousseau, di Pestalozzi e ai Waldkindergartens di Fröbel, della Montessori e di Ferrière. Inoltre tale sperimentazione fa riferimento alla pedagogia della natura la Waldpädagogik di Rudolph Steiner. © Gloria Tribolati
LA PEDAGOGIA NEL BOSCO delle maestre Eleonora Sica e Laura Sanna ‘‘Se state buoni vi porto in giardino ’’. La Pedagogia nel bosco consiste nell’utilizzare un ambiente esterno, quale il bosco, come spazio didattico in aggiunta alle consuete ore settimanali in classe, secondo le linee dell’OUTDOOR EDUCATION. Permette al bambino di conoscere odori, colori e ‘‘abitanti’’ di un ambiente nuovo e ricco di emozionanti esperienze. Garantisce la libera espressione del bisogno motorio e ludico infantile. Attraverso il gioco strutturato il bambino apprende divertendosi, mettendo alla prova le proprie capacità. Contribuisce al superamento di problematiche quali sedentarietà, scarsa autonomia e mancanza di esperienze sensoriali. Sviluppa le capacità di osservazione, descrizione e riflessione sull’esperienza effettuata. ‘‘Ma che cosa fanno tutto il giorno nel bosco?’’ EVITARE LA ‘‘PROGRAMMAZIONE-CORAZZA’’ È importante che la programmazione didattica non sia una rigida corazza dietro cui rifugiarsi, ma che sia flessibile e predisposta ad accogliere i reali bisogni del bambino. Giocare, correre, scoprire, sono necessità che vanno assecondate, non premi da raggiungere. L’ANSIA DEL DOCENTE E IL RAPPORTO CON LE FAMIGLIE L’insegnante non deve lasciarsi influenzare dall’ansia di produrre risultati concreti e presentabili. Deve essere sicuro del suo metodo e aprire un dialogo con le famiglie, fornendo le informazioni necessarie per farsi comprendere, e comprendere a sua volta ansie e paure genitoriali. ‘‘Il pericolo va evitato, ma il rischio va vissuto’’. ‘‘Non fermarsi al problema, ma vagliare tutte le soluzioni’’. SPERIMENTARE IL RISCHIO Il bambino messo nella condizione di vivere il rischio, riuscirà a comprendere il pericolo ed evitarlo. L’insegnante ha il compito di affiancarlo senza soffocare la sua voglia di sperimentare, incoraggiandolo all’azione. INSEGNARE METTENDOSI IN DISCUSSIONE Il docente deve possedere una grande apertura mentale, non deve aver paura di chiudersi all’interno delle mura scolastiche. Deve essere capace di incuriosirsi rispetto a ciò che non conosce, eliminando ogni preconcetto. © Ambra Valente
SVE (Servizio Volontariato Europeo) Di cosa si tratta? Lo SVE è un programma di volontariato internazionale finanziato dalla Commissione Europea, che consente ai giovani dai 17 ai 30 anni di svolgere un’esperienza di volontariato presso un’organizzazione o un ente pubblico accreditato per un periodo che va dalle 2 settimane ai 12 mesi. Come funziona? La vita del volontario Perché partecipare? È gratuito Impara la lingua Per mettersi alla prova È aperto a tutti (esistono solo limiti di età) Stringe amicizie Per conoscersi meglio e per scoprire i propri limiti Le attività da svolgere spaziano da tutti i campi in cui sono attive le organizzazioni Si integra nella comunità locale che lo ospita, scoprendo un’altra cultura Per imparare ad apprezzare le piccole cose Sito: http://serviziovolontarioeuropeo.it/ © Susanna Volpe
La proposta educativa Obiettivo: In che modo… Inserire il bambino nel mondo della natura per sviluppare il suo metodo di apprendimento al pieno delle potenzialità. In che modo… Manifestando la propria curiosità di fronte la natura Approcciandosi alla natura in modo spontaneo e diretto footage.framepool.com Costruendo relazioni sociali armoniose grazie al clima positivo che l’ambiente offre La metafora del contadino Comprendendo i bisogni primari dell’uomo http://comune- info.net/2015/07/la- scuola-nel-bosco-2/ Il tutto sotto l’osservazione costante ma mai pressante degli insegnanti © Sara Vescio
M.I.T.E. (Multiple Interaction Team Education) Abilità: saper lavorare insieme, organizzare il lavoro e i tempi di realizzazione, condividere i materiali di studio, elaborare i dati raccolti e metterli in ordine, focalizzare argomenti più importanti per una buona sintesi COSA ABBIAMO APPRESO? Un nuovo approccio dell’insegnamento nel contesto naturale Qualità della comunicazione: molto buona anche grazie all’immediatezza dell’uso di whatsapp Mezzi: mail, whatsapp, power point, skype Proposta: è stata molto utile perché ha permesso di approfondire i temi di cui si è parlato durante l’incontro mettendo a confronto diversi punti di vista e completando la conoscenza della realtà della «Scuola del Bosco dei conigli» Risultato: il gruppo si ritiene soddisfatto del lavoro svolto perché ha potuto avere un feedback condiviso riguardante la realtà che si inserisce in un tema molto attuale come quello dell’outdoor education Insegnanti Eleonora Sica e Laura Sanna (Scuola del Bosco dei Conigli) Ambra Valente Gloria Tribolati Sara Vescio Effetti: il gruppo ha imparato a collaborare per la realizzazione della presentazione finale. Grazie al lavoro in gruppo alcuni aspetti della realtà della «Scuola del Bosco dei conigli» sono stati conosciuti meglio dai singoli componenti Susanna Volpe (responsabile) DOCENTE Francesca Petricca Sara Vita Ragazzi dello SVE (Sergio e Argyro) © Sara Vita