Psicologia oggi E’ lo studio scientifico del comportamento

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Transcript della presentazione:

Psicologia oggi E’ lo studio scientifico del comportamento e dei processi mentali

Tante psicologie Ψ sociale Ψ dinamica Ψ clinica Ψ del lavoro e delle organizzazioni Ψ dello sviluppo Ψ dell’educazione ... … … Ψ generale

Ψ generale Oggetto di studio: funzioni mentali non patologiche comuni agli esseri umani (ma anche studio su animali) Per es. percezione, memoria, attenzione, emozione, pensiero, linguaggio, motivazione, apprendimento… Metodo: sperimentale, quasi-sperimentale, fenomenologico, osservativo, neurofisiologico Finalità: descrittiva e predittiva del normale funzionamento di stati mentali e comportamenti

Le premesse della psicologia scientifica «La psicologia ha un lungo passato, ma solo una storia breve» (Ebbinghaus, 1908)

Un antenato della psicologia: la filosofia Psicologia = psyché logos = scienza dell’anima (neologismo creato nel Rinascimento) Anima, mente, coscienza ad es. Socrate, Platone, Aristotele: Cos’è la coscienza? L’uomo è razionale o irrazionale? Esiste il libero arbitrio? Innatismo o empirismo?

Un antenato della psicologia: la neurofisiologia Tra il XVIII e il XIX secolo Studio del cervello in ambito medico, fisiologico, biologico: Attività neuronale, fisiologia cerebrale Nel 1879: nascita “ufficiale” della psicologia: Wundt (fisiologo tedesco) fonda a Lipsia il primo laboratorio di psicologia fisiologica

Come la psicologia si affranca dalla filosofia e dalla neurofisiologia: Dallo studio della mente allo studio della mente in relazione al corpo Dallo studio del cervello allo studio del cervello in relazione alla mente

Radici della psicologia: Wundt (1832-1920) Prof. di Filosofia all’università di Lipsia e formazione in ambito medico Oggetto di studio: esperienza conscia umana immediata (ciò che vedo, odo) ovvero contenuti di coscienza o fatti psichici di cui, come esseri umani, siamo consapevoli Punto di vista teorico: i fatti psichici sono aggregati di unità psichiche elementari che sommati formano la coscienza (elementismo + associazionismo)

Radici della psicologia: Wundt (1832-1920) Lipsia, Germania Metodo sperimentale ed introspettivo: processo rigoroso per descrivere minuziosamente cosa percepisce il soggetto sperimentale posto di fronte a uno stimolo, che può essere sottoposto a modifiche sperimentali Finalità: ottenere descrizioni dello stimolo fornite da diversi soggetti sperimentali che saranno esatte, complete e tra loro paragonabili, come se fossero descrizioni oggettive, attraverso le quali misurare i contenuti di coscienza universali Es.: percezione del peso di un oggetto, della luminosità di un lampo di luce...

Radici della psicologia: Wundt (1832-1920) Principali critiche: -è un approccio elementista Meriti: -importanza data al metodo scientifico -rappresenta il punto di partenza dei successivi approcci alla psicologia

Correnti in psicologia: orientamento fenomenologico, Teoria della Gestalt (inizio’900) Berlino, Germania Fondata da Max Wertheimer, Wolfgang Köhler, Kurt Koffka Punto di vista teorico: Gestalt in tedesco significa forma o configurazione. In una Gestalt (unità percettiva) il tutto è qualcosa di più e di diverso della somma delle singole parti: aperta critica al’elementismo di Wundt Metodo: fenomenologico sperimentale Oggetto di studio: Organizzazione della percezione e del pensiero nel senso di un “insieme” piuttosto che sugli elementi singoli della percezione (dato fenomenico immediato)

Correnti in psicologia: Teoria della Gestalt (inizio’900) Oggetto di studio è il dato fenomenico immediato, che, per definizione, appartiene al campo fenomenologico o percettivo in cui il soggetto si trova Per campo fenomenologico s’intende l’insieme delle percezioni di ciò che il soggetto vede, ode,…(Koffka: l’esperienza diretta, completa e non prevenuta) Ma assolutamente non ciò che sa, pensa o crede di sapere di come sia il mondo che percepisce (Metzger: il dato immediato così come esso è come appare, inatteso, illogico…senza lasciarsi fuorviare da quanto ci è noto, appreso)

Correnti in psicologia: Teoria della Gestalt (inizio’900) L’esperimento sul movimento stroboscopico o apparente di Wertheimer (1912) -dato fenomenico immediato: movimento di un unico oggetto -campo percettivo: spazio fenomenico in cui ciò che percepiamo prende forma, si costituisce in gestalt organizzate secondo determinate leggi percettive (leggi di segmentazione del campo Visivo) -esistenza e, nel caso sperimentale specifico, discrepanza tra realtà fenomenica e transfenomenica/fisica

Correnti in psicologia: Teoria della Gestalt (inizio’900) Finalità: ricerca di base sul funzionamento della percezione umana Alcuni ambiti di applicazione: intelligenza, pensiero produttivo, apprendimento

Correnti in psicologia: comportamentismo classico (dal 1913 al 1930; Watson) USA, Chicago Punto di vista teorico: reazione all’enfasi posta sui meccanismi interni della coscienza (vedi introspezionismo di Wundt): la psicologia deve concentrarsi sul comportamento direttamente osservabile e obiettivamente misurabile perché vi sia scienza. La mente umana è una black box: è inaccessibile all’osservazione diretta. L’ambiente influenza il comportamento (tabula rasa) Oggetto: variazioni nel comportamento dei soggetti (anche animali) al variare degli stimoli: le associazioni stimolo-risposta, che stanno alla base della complessità dell’individuo e si stabiliscono esclusivamente sulla scorta dell’esperienza. Metodo: osservazione in condizioni sperimentali S-R

Correnti in psicologia: comportamentismo classico (dal 1913 al 1930; Watson) Finalità: previsione e controllo del comportamento Ambito applicativo prevalente: apprendimento

Correnti in psicologia: neocomportamentismo (anni’30-’60; Skinner, Tolman) Punto di vista teorico: mitiga la posizione del comportamentismo classico. Il comportamento è influenzato sia dall’ambiente sia dai processi cognitivi. Il soggetto osservato OPERA, AGISCE nell’ambiente S-O-R Es. Mappe cognitive (Tolman)

Correnti in psicologia: Primo Cognitivismo (1955-1976) 1947: Craik scopre l’importanza dello studio dei tempi di reazione, come misurazione della complessità dei processi cognitivi sottostanti un dato compito Oggetto di studio: pensiero, percezione, ragionamento, memoria, linguaggio, attenzione, soluzione di problemi… (processi cognitivi). Metodo: sperimentale e a volte introspettivo

Correnti in psicologia: Primo cognitivismo APPROFONDIMENTO G.A Miller The magical number seven, plus or minus two: some limits on our capacity for processing information in "Psychological Review" 1956 3 7 5 4 8 2 9 1 6 0 37 54 82 91 60 quantità d’informazione che l’uomo può elaborare (nella memoria a breve termine) (span) e trasmettere: 7 unità (chunk) ± 2 per volta (lo span diminuisce all’aumentare della grandezza dei chunks) Possiamo raggruppare più informazioni facendo uso di altre conoscenze o associazioni già apprese . chunks chunks span

Correnti in psicologia: Primo cognitivismo APPROFONDIMENTO TOTE (Miller, Galanter, Pribram, 1960): modello cognitivo del comportamento (risultato di un problem solving e un piano di azione), 4 fasi: 1)Test (valuto gli elementi dell’ambiente e la loro congruenza con lo scopo); 2)Operate (se sono congruenti: passo all’azione); 3)Test (se non sono congruenti, ritesto la situazione); 4)Exit (concludo l’azione). Non una sequenza prefissata di stimoli e risposte, ma continuo monitoraggio delle informazioni e dell’azione (feedback)

Correnti in psicologia: Primo Cognitivismo (1955-1976) La mente computazionale Anni ’50-’60: lo sviluppo dei computer (in grado di eseguire compiti che prima potevano essere svolti solo dagli esseri umani: giocare a scacchi, risolvere teoremi…) offre un nuovo spunto nello studio dei processi psicologici. Intorno agli anni ’70 cominciano a nascere nuovi modelli basati sul parallelo fra mente ed elaboratore di informazioni Paradigma HIP (Human Information Processing): studio dei vari passaggi di elaborazione dell’informazione nella percezione, memoria, attenzione, ragionamento, linguaggio ecc. (Neisser Cognitive Psychology, 1967 raccoglie gli studi di 10 anni precedenti e li raccoglie sotto il nome di cognitivismo)

Correnti in psicologia: Neocognitivismo ( dal 1976 ad oggi) Revisione degli anni ‘70 Neisser (Cognition and Reality, 1976) raccoglie una serie di critiche al modello HIP: -modello semplicistico rispetto alla complessità dell’agire umano e del suo ambiente; mente come entità immutabile -scarsa applicabilità di alcuni modelli computazionali all’agire nella vita quotidiana -riprende l’approccio ecologico di Gibson e propone lo studio dei processi cognitivi collocati in contesti ecologicamente validi, cioè realistici

Correnti in psicologia: Neocognitivismo ( dal 1976 ad oggi) APPROFONDIMENTO Neisser (Cognition and Reality, 1976) critica l’HIP: -riprende l’approccio ecologico di Gibson (1969): Informazione = Primo Cognitivismo Approccio ecologico Risultato elaborazione degli stimoli nel sistema cognitivo È nell’ambiente, non necessita di interpretazione per essere còlta Indagine sul sistema cognitivo tramite modelli Studio interazione ambiente- sistema cognitivo: come la mente si adatta all’ambiente

Correnti in psicologia: Neocognitivismo (II metà ’80-oggi) Il connessionismo Corrispondenza tra architettura biologica del cervello e l’architettura funzionale dell’attività cognitiva. Reti neurali artificiali: modelli ispirati alla struttura neurale del cervello (McClelland et al., 1986). Sono simulazioni che riproducono in modo semplificato le proprietà e i processi di funzionamento del sistema nervoso. La mente è situata in un contesto e di conseguenza si adatta al contesto in cui si trova (mente situata e mente adattiva)

Correnti in psicologia: Neocognitivismo (II metà ’80) Modularismo Architettura verticale o modularismo (Fodor’83) Mente formata da moduli («cassetti» strutture con funzioni specifiche) altamente specializzati (es. percezione, attenzione, paradigmi motori…) Ognuno di essi elabora l’informazione secondo le proprie competenze. Le competenze dei vari moduli non sono tra loro sovrapponibili

Correnti in psicologia: Neocognitivismo contemporaneo Grounded cognition Superamento del modularismo. La cognizione umana poggia su diversi sistemi contemporaneamente Procede non su base astratta ma sulla base delle informazioni tratte dai diversi sistemi: sensoriale, immaginativo, linguistico, affettivo, immaginativo e dalle azioni compiute in una data circostanza