INTERCULTURALE P. Palmiro Mileto.

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INTERCULTURALE P. Palmiro Mileto

SCHEDA I Il concetto di multiculturalità/multiculturalismo viene inteso sia per  indicare un dato di fatto, accezione descrittiva, sia per indicare un progetto di società (multiculturale), accezione prescrittiva.  La figura di progetto di società che emerge dai diversi modelli di multiculturalismo, è quella di una società i cui componenti vivono in una modalità   separata o al semplice livello della tolleranza e del rispetto reciproco.

SCHEDA I a Nella visione multiculturalista le culture e le relative identità appaiono  statiche essenzializzate, rigide chiuse E la società multiculturale appare, soprattutto, come un problema da gestire piuttosto che come occasione di reciproco arricchimento. Ma la società multiculturale può essere guardata invece che come problema come una sfida e una provocazione foriera di un nuovo umanesimo Di un nuovo stare insieme e stare bene insieme = convivialità delle differenze.

SCHEDA II La visione indicata nel prefisso INTER Chi dice interculturale dice necessariamente, se egli dà tutto il senso al prefisso inter:  interazione scambio apertura reciprocità solidarietà obbiettiva. Dice anche, dando il suo pieno senso al termine cultura: riconoscimento dei valori dei modi di vita delle rappresentazioni simboliche alle quali si riferiscono gli esseri umani, individui o società, nelle loro relazioni con l’altro e nella loro comprensione del mondo, riconoscimento delle interazioni che intervengono di volta in volta tra molteplici registri di una stessa cultura, nello spazio e nel tempo. A differenza del multi e pluri l’opzione interculturale è nell’ordine del processo e dell’azione. Essa afferma la realtà di una inter-azione positiva tra le differenti componenti di questa società e costituisce, nello stesso tempo oltre che un riferimento, un metodo e una prospettiva. (M. REAY)

SCHEDA III Il prefisso inter non rimanda né alla semplice convivenza, né ad una casuale mescolanza o confusione,   esso esprime piuttosto   un progetto di nuova sintesi di culture che pur restando fedeli alle proprie radici  interfecondano ed elaborano modelli originali mettendo in evidenza l’aspetto dinamico come processo e azione di interazione e di reciprocità che avviene in realtà tra persone piuttosto che tra culture. (F. RIZZI)

SCHEDA IIIa L’approccio interculturale promuovendo l’incontro non tra culture astratte ma tra soggetti in carne ed ossa in un clima di scambio fecondo, mira all’obbiettivo di aprire le menti ad una nuova modalità di conoscere la complessità della realtà per essere in grado di utilizzare tutti gli elementi che la costituiscono». (V. ORLANDO)  Si tratta di acquisire una mens interculturale

SCHEDA IV Interculturale non significa allora semplice coabitazione tra culture, ma ricerca congiunta di trasformazione principio di azione   che dice   connessione scambio relazione  in questa prospettiva diventa, strategia e metodo il cui obbiettivo è la società interculturale per la costruzione della quale concorrono tutti i gruppi. (G. MAFFIOLETTI)

SCHEDA IVa Dove e quando l’interculturalità accade? Si fa evento? nel sistema cognitivo del soggetto nell’esperienza cognitiva dei soggetti  QUANDO:  Quando nei soggetti che interagiscono si verifica un: vissuto sintetico reinterpretativo di più culture quando percepisco nell’esperienza di incontro un pensiero divergente rispetto al mio che posso accogliere o no quando avviene una transitività cognitiva, uno spiazzamento del proprio orizzonte davanti ad un pensiero divergente  siamo qui al cuore dell’interculturalità che è proprio il cogliere questo pensiero divergente. (D. DEMETRIO)

SCHEDA V Alla società interculturale non si arriva che attraverso l’educazione all’interculturalità. Questo vuol dire allora che l’interculturalità è frutto di un progetto educativo intenzionale. L’educazione interculturale punta a stimolare i soggetti in azione ad aprirsi al decentramento e alla circolarità dei punti di vista l’educazione interculturale è la risposta educativa alla società multietnico/culturale per arrivare ad una convivenza pacifica e solidale Dove: ogni essere umano è rispettato nella sua dignità valorizzato nella sua diversità, promuovendo la convivialità delle differenze. (HIANG-CHU A. CHANG)

SCHEDA VI Trans/pluri/multi/inter/culturale i prefissi, abbiamo visto nel percorso fatto, indicano visioni diverse dello stesso fenomeno e, dunque, una maniera diversa di porsi di fronte e di impostare i rapporti e le politiche tra le diversità etnico/culturali.  Tra i diversi approcci, quello interculturale si presenta come un approccio che è capace di educare ad un incontro fecondo. La prospettiva interculturale, muovendo dal semplice rispetto dell’identità culturale altrui   passa:   alla valorizzazione delle differenze alla convivialità all’interazione interfecondante delle parti in gioco valorizzando così tutte le manifestazioni culturali in una nuova sintesi dove viene assunta la diversità delle culture ma anche la loro unità.  Il richiamo alla comune umanità e la postulazione «di valori comuni impediscono la risoluzione della diversità in estraneità, consentendo di attribuire valori costruttivi al dialogo tra le culture». (A. NANNI)