LE DIPENDENZE, LE DROGHE e LA LUDOPATIA Noemi Scopelliti 3F
LE DIPENDENZE Per dipendenza si intende un'alterazione del comportamento che da semplice o comune abitudine diventa una ricerca esagerata e patologica del piacere attraverso mezzi o sostanze o comportamenti che sfociano nella condizione patologica. L'individuo dipendente tende a perdere la capacità di un controllo sull'abitudine. Abbiamo due tipi di dipendenze: -la dipendenza fisica; -la dipendenza psichica; La prima, prodotta essenzialmente dai condizionamenti neurobiologici, è superabile con relativa facilità; la seconda, più difficile, ha come punto nodale la tossicodipendenza. Richiede interventi terapeutici lenti, complessi e ad ampio raggio, coinvolgendo spesso i familiari che stanno attorno alla persona dipendente.
ALCUNI ESEMPI DI DIPENDENZA: Dipendenza da farmaci; Dipendenza da sostanze stupefacenti; Dipendenza da alcol (alcolismo); Dipendenza da tabacco (tabagismo); Dipendenza da cibo; Dipendenza da gioco d'azzardo; Dipendenza da shopping (shopping compulsivo); Dipendenza da internet.
Una droga è una qualsiasi sostanza che, se inalata, iniettata, fumata, ingerita, sciolta sotto la lingua, assorbita attraverso un cerotto sulla pelle o da diverse mucose, provoca un temporaneo cambiamento psico-fisiologico nel soggetto. In farmacologia la droga, chiamata anche farmaco, è una sostanza chimica utilizzata per trattare, curare, prevenire o diagnosticare una malattia o per promuovere il benessere. Tradizionalmente le droghe venivano ottenute attraverso l'estrazione dalle piante medicinali, ma più recentemente anche dalla sintesi organica. Le droghe farmaceutiche possono essere utilizzate per una durata limitata o su base regolare per i disturbi cronici. I farmaci psicoattivi sono sostanze chimiche che influenzano la funzione del sistema nervoso centrale, alterando la percezione, l'umore o la coscienza. Includono l'alcol, un depressivo e gli stimolanti quali nicotina e caffeina. Si tratta delle sostanze psicoattive più consumate in tutto il mondo, vengono considerate ricreative poiché sono usate più per scopi di piacere piuttosto che per scopi terapeutici. Altre sostanze psicoattive ad uso ricreativo includono gli oppiacei, gli stimolanti (es. amfetamina) e gli allucinogeni. Soprattutto questi ultimi vengono usati da millenni anche con fini rituali, spirituali o religiosi. Diverse sostanze psicoattive, sia legali che illegali, possono causare dipendenza e tutte possono avere effetti collaterali. L'uso eccessivo di stimolanti può promuovere la psicosi stimolante. La maggior parte delle sostanze psicoattive ricreative sono divenute illecite negli ultimi due secoli. Attualmente esistono trattati internazionali come la Convenzione unica sugli stupefacenti ai fini del loro divieto. LE DROGHE
LA LUDOPATIA Il gioco d'azzardo patologico (definito anche disturbo da gioco d'azzardo, azzardopatia o genericamente ludopatia) è un disturbo del comportamento rientrante nella categoria diagnostica dei disturbi del controllo degli impulsi. Analogamente ad una tossicodipendenza, il giocatore d'azzardo patologico mostra una crescente perdita di controllo nei confronti del gioco d'azzardo, aumentando la frequenza delle giocate, il tempo passato a giocare, la somma spesa nell'apparente tentativo di recuperare le perdite, investendo più delle proprie possibilità economiche (facendosi prestare i soldi e coprendosi di debiti) e trascurando gli impegni che la vita gli richiede. Oltre agli aspetti compulsivi, il gioco d’azzardo patologico è caratterizzato da tipiche distorsioni cognitive, come l’illusione del controllo sugli esiti delle giocate e la distorta percezione delle cosiddette "quasi vincite", ovvero situazioni di gioco in cui si verifica una combinazione che si avvicina a quella scelta dallo scommettitore percepite come approssimazione di un successo e quindi come incentivo a proseguire con le scommesse. La forza di questa distorsione è nota da tempo, tanto che le lotterie istantanee e le videolottery sono programmate ad arte per produrre una elevata frequenza di quasi vincite e incoraggiare così il giocatore a perseverare nel gioco. Alcuni studi hanno evidenziato come il fenomeno si diffonda particolarmente durante i periodi di crisi economica, quando le persone sono maggiormente inclini ad affidarsi alla fortuna nella speranza di ottenere dei guadagni facili che possano porre fine alle loro difficoltà finanziarie.