Principi di Buona Pratica di Laboratorio Qualità: insieme delle proprietà e delle caratteristiche di un’entità che conferiscono ad essa la capacità di soddisfare esigenze espresse o implicite” (ISO, International Organization for Standardization, 1995) In pratica, Qualità significa: capacità di soddisfare esigenze, di tipo morale e materiale, sociale ed economico, tradotte in determinati requisiti, non generici, ma concreti e misurabili Oggetto lezione e la sua finalità Entità: prodotto o servizio Fare esempio AEM e ATM Esigenze quindi identificazione del cliente. Autrice. Dott. Daniela Gastaldi, Dipartimento di Chimica Analitica. Torino
Evoluzione storica del concetto di qualità Principi di Buona Pratica di Laboratorio Evoluzione storica del concetto di qualità Anni ’20 – Q. come ispezione in collaudo finale (denuncia della scarsa qualità nel prodotto bellico) Anni ’30-40 – Q. come controllo in produzione (il controllo finale non permette correzioni e costringe a scartare tutta la produzione) Anni ’40-50 – Controllo statistico della Q. in produzione e problemi legati all’affidabilità del progetto Anni ’60 – Nasce il controllo totale della qualità in tutte le funzioni aziendali (in Giappone) Anni ’70 – Nasce l’assicurazione Qualità in tutta l’organizzazione aziendale Anni ’80 – Nasce il concetto di Sistema Nazionale della qualità (non è più sufficiente che un’azienda abbia un S.Q. se non è inserita in un sistema nazionale della qualità) Anni ’90 – Qualità è competizione a livello mondiale (ricerca dell’eccellenza in ogni settore coinvolgendo tutta la struttura)
I padri della moderna qualità Principi di Buona Pratica di Laboratorio I padri della moderna qualità Shewhart Controllo statistico del processo, carte di controllo, capacità delle macchine Miles Analisi del valore per ridurre i costi delle singole funzioni di un prodotto Juran La Q. è responsabilità del management (miglioramento continuo per abbattere la difettosità, piani annuali della Q. articolati in progetti) Deming PDCA (Plan – Do – Check –Action) Analisi statistica per il miglioramento a piccoli passi, nuovo stile manageriale orientato alla gestione del sistema e delle risorse umane Crosby La misura della qualità è il costo della non conformità (motivare il personale per prevenire la non conformità e tendere allo ‘zero difetti’) Ishikawa CWQC (Company Wide Quality Control) coinvolgimento e contributo di tutti in azienda. Alla giapponese: profitto come sottoprodotto della Q., formazione generalizzata del personale trainata dal vertice aziendale, miglioramento continuo (kaizen), progetti dei circoli Q., fornitori ‘comakers’, JIT (just in time)
Principi di Buona Pratica di Laboratorio Ruota di Deming P D C A Do = Attuare (FASE 2) Check = Controllare (FASE 3) Act = Correggere (FASE 4) Plan = Pianificare (FASE 1)
Principi di Buona Pratica di Laboratorio Ricerca di mercato. Il management prende atto della situazione reale con analisi dati e fissa gli obiettivi (FASE 1) Sviluppo prodotto - Fabbricazione. L’operaio implementa il piano (FASE 2) P D A C L’ispettore controlla se le azioni attuate permettono di raggiungere l’obiettivo (FASE 3) Vendita. Il management prende atto dei risultati raggiunti (FASE 4)
Principi di Buona Pratica di Laboratorio Normativa attuale di riferimento: ISO 9000:2000 UNI EN ISO Ente Italiano Unificazione Normative European Norms Organisation for International Standards ISO : ente di normazione internazionale (vi aderiscono gli enti di normazione di 140 paesi del mondo)
Vision 2000: gli otto principi di gestione per la qualità (1) Principi di Buona Pratica di Laboratorio Vision 2000: gli otto principi di gestione per la qualità (1) Principio 1: Organizzazione orientata al cliente Le organizzazioni dipendono dai propri clienti e dovrebbero, pertanto, capire le loro esigenze presenti e future, ottemperare ai loro requisiti e mirare a superare le loro stesse aspettative Principio 2: Leadership I capi stabiliscono unità di intenti e di indirizzo dell’organizzazione. Essi dovrebbero creare e mantenere un ambiente interno che coinvolga pienamente il personale nel perseguimento degli obiettivi dell’organizzazione. Principio 3: Coinvolgimento del personale Le persone, a tutti i livelli, costituiscono l’essenza di un’organizzazione ed il loro pieno coinvolgimento permette di porre le loro capacità al servizio dell’organizzazione. Principio 4: Approccio per processi Un risultato desiderato si ottiene con maggiore efficienza quando le relative risorse ed attività sono gestite come un processo
Vision 2000: gli otto principi di gestione per la qualità (2) Principi di Buona Pratica di Laboratorio Vision 2000: gli otto principi di gestione per la qualità (2) Principio 5: Approccio sistemico alla gestione Identificare, capire e gestire un sistema di processi interconnessi, mirati a determinati obiettivi, migliora l’efficacia e l’efficienza dell’organizzazione Principio 6: Miglioramento continuo Il miglioramento continuo dovrebbe essere un obiettivo permanente dell’organizzazione. Principio 7: Decisioni basate su dati di fatto Le decisioni efficaci si basano su dati ed informazioni. Principio 8: Rapporto di reciproco beneficio con i fornitori Una organizzazione ed i suoi fornitori sono interdipendenti ed un rapporto di reciproco beneficio migliora, per entrambi, la capacità di creare valore.
Principi di Buona Pratica di Laboratorio Schematizzazione dell’approccio per processi secondo ISO 9000:2000
Principi di Buona Pratica di Laboratorio Esistono diverse forme di assicurazione della qualità, tra loro complementari e non alternative, ciascuna delle quali riveste una specifica funzione. Certificazione di prodotto Riferimenti normativi settoriali Certificazione di sistema di gestione per la qualità Riferimento ISO 9000 Certificazione di sistema di gestione ambientale Riferimento ISO 14000