La presentazione è in caricamento. Aspetta per favore

La presentazione è in caricamento. Aspetta per favore

Droga, un viaggio senza ritorno

Presentazioni simili


Presentazione sul tema: "Droga, un viaggio senza ritorno"— Transcript della presentazione:

1 Droga, un viaggio senza ritorno

2 Droga = sostanza aromatica vegetale per condire vivande
Da vocabolario Droga = sostanza aromatica vegetale per condire vivande oppure Con il termine “droga” s’intendono tutte quelle sostanze stupefacenti, siano esse di origine vegetale o sintetizzate chimicamente, commercializzate illegalmente, che alterano il comportamento dell’individuo e che provocano effetti assai gravi sull’attività cerebrale, fisica ed emotiva.

3 La droga è il più pericoloso nemico del sistema nervoso e il suo crescente uso, soprattutto tra i giovani, rappresenta il più DRAMMATICO ATTENTATO ALLA VITA! Ma quali sono le cause che inducono così tante persone a lasciarsi trascinare in un vortice da cui è difficilissimo uscire? solitudine disagi che nella vita spesso si presentano tendenza alla trasgressione in risposta alla perdita di valori (la famiglia, l’onestà, l’amicizia, l’amore, il rispetto degli altri) l’imitazione di falsi modelli

4 All’assunzione della droga sono correlati due gravi fenomeni:
una dipendenza fisica (“assuefazione”): è ciò che determina in una persona che fa uso di droga, la necessità di assumerne dosi sempre maggiori, perché a lungo andare la stessa dose non è più sufficiente per ottenere gli stessi effetti, e provoca, in caso di sospensione del consumo, crisi di astinenza più o meno accentuati. L’uso sempre più massiccio di droga provoca al fisico terribili conseguenze : il totale annientamento, fino alla morte per overdose. dipendenza psichica: secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, la dipendenza psichica è "la tendenza a continuare ad assumere la droga per fruire di un senso di benessere e per evitare il disagio della sua assenza". Ciò non toglie, però, che a lungo andare anche l’uso di droghe che provocano dipendenza psichica possono avere conseguenze gravi sull’equilibrio fisico oltre che mentale dell’individuo.

5 In base al loro effetto le droghe si possono suddividere in:
STIMOLANTI DEPRESSIVE ALLUCINOGENE

6 DROGHE ORIGINE EFFETTI SULL’UOMO STIMOLANTI ANFETAMINE Ottenute in laboratorio come derivati dell’efedrina Irrequietezza, insonnia, eccitazione in generale, ulcera gastrica e inappetenza COCAINA Estratta dalle foglie di una pianta tropicale: la coca Euforia, minore sensibilità al dolore e alla fatica, inappetenza. L’uso massiccio e prolungato provoca effetti di insonnia e di depressione CRACK Derivato della cocaina Provoca effetti di euforia alternati a forme di depressione. DEPRESSIVE BARBITURICI Ottenuti in laboratorio Confusione, rallentamento dei riflessi, scarsa lucidità, sonnolenza, morte in caso di dosi elevate OPPIO Estratto dalle capsule del papavero Eccitamento dei centri nervosi, con conseguente euforia. Stato di serenità e di rilassatezza. Dal punto di vista fisico, il suo uso prolungato può provocare disturbi all’apparato digerente e alla circolazione MORFINA Ottenuta dall’oppio Agisce sul sistema nervoso centrale, provocando euforia e annullamento della percezione del dolore. Provoca una forte dipendenza sia fisica che psichica. EROINA Ottenuta dalla morfina Provoca effetti di euforia o di depressione, diminuendo o annullando gli stati di paura, di disagio o di dolore, e rallentando pulsazioni e respirazione.

7 Modalità di assunzione
Che cos’è l’oppio Guerra dell’oppio L'oppio è uno stupefacente ottenuto incidendo le capsule immature del Papaver somniferum e raccogliendone il lattice che trasuda, che poi viene lasciato rapprendere all'aria in una resina scura che viene impastata in pani di colore bruno, dall'odore dolciastro e dal sapore amaro. L'oppio è molto ricco di sostanze alcaloidi: di queste, quelle di origine fenantrenica (morfina, codeina e tebaina) sono analgesiche, costipanti ed euforizzanti, mentre quelle di origine isochinolinica (papaverina, noscapina, narceina) sono solo spasmolitiche. L'azione analgesica ed euforizzante, sfruttata in medicina e a scopo ricreativo dai tossicodipendenti, è dovuta soprattutto alla morfina. La farmacopea ufficiale italiana ammette l'uso terapeutico di oppio ma specifica che il suo contenuto di morfina deve essere compreso fra il 9,8% e il 10,2%. L'oppio si ottiene  dal latice estratto dalle capsule ancora verdi, non ancora mature di diverse varietà del Papaver  somniferum  in particolare della varietà album. Il latice all'aria si rapprende trasformandosi in una massa più o meno gommosa la quale essicata si trasforma in polvere o compressa un pani. Paesi produttori Secondo il rapporto  dell’Ufficio delle Nazioni Unite contro la droga e il crimine (2008), per il 2007  l'Afghanistan ha prodotto da solo il 93% dell'oppio mondiale, seguito da Myanmar e Messico.  Modalità di assunzione Vi sono diversi modi di consumare questa sostanza. Il più diffuso nei paesi occidentali è quello di scaldare una pallina o pietra su una stagnola e di inalarne il fumo. Effetti Essendo un sedativo, l'oppio rallenta i riflessi e la vitalità del corpo aumentando contemporaneamente l'euforia, in maniera simile all'etanolo. Se fumato manifesta i suoi effetti molto prima rispetto all'ingestione. Causa inoltre secchezza delle fauci e aumento della temperatura corporea. Durante l'assunzione si può transitare dalla veglia all'inconscio e viceversa. Un uso prolungato può causare ascessi, collasso delle vene, malattie al fegato e in rari casi pneumonia, oltre ad un indebolimento del sistema immunitario Usi medici Il laudano (tintura di oppio) fu preparato per la prima volta da Paracelso, ma venne diffuso da Thomas Sydenham come sedativo della tosse e per calmare diarrea e dolori colici. Attualmente è stato sostituito in medicina da prodotti analoghi sintetici più specifici come la morfina 

8 Nei paesi asiatici ed in particolare in Cina si iniziò ad usare in maniera importante verso il 1100 a.C., a causa di alcuni cibi preparati a base di oppio ed il consumo andava via via aumentando fino a quando si ebbe una svolta significativa quando nel 1644 l'imperatore Tsung Chen vietò l'uso del tabacco, diventato una piaga sociale. A questa proibizione i cinesi lasciarono il tabacco ma iniziarono a fumare oppio puro che si diffuse a tal punto che nel 1729, l'imperatore Yung Chiang emanò una legge che ne proibiva l'uso e lo spaccio, leggi che furono totalmente ignorate. E' importante sottolineare che chi venne maggiormente leso da questa legge in realtà fu l'impero britannico in quanto era il solo importatore dell'oppio dalle Indie in Cina. Ricordiamo che siamo negli anni della colonizzazione inglese delle Indie, la famosa Compagnia delle Indie Orientali britannica. In quegli anni accadeva che in Inghilterra aumentasse in maniera spropositata la richiesta di tè che era importato dalla Cina.   Questo particolare è messo in rilievo in quanto di estrema importanza perchè, poichè i cinesi non importavano più alcun prodotto inglese, gli inglesi iniziarono ad importare clandestinamente l'oppio in Cina, spostando la bilancia commerciale a favore dell'oppio rispetto al tè (i cinesi si facevano pagare molto caro il loro tè). Si arriva quindi al 1840 quando, con il pretesto della distruzione di un imponente carico di oppio inglese da parte delle autorità cinesi, si scatenò la prima guerra dell'oppio fra Cina e Inghilterra che si concluse due anni dopo con la resa della Cina con il trattato di Nanchino, che stabiliva la cessione di Hong Kong alla Gran Bretagna, l'apertura dei porti cinesi al commercio internazionale e il pagamento da parte della Cina di una ingente somma di denaro anche a risarcimento del carico distrutto nel 1840.  Nel 1856 scoppiava la seconda guerra dell'oppio tra Cina ed Inghilterra, che però nel frattempo si era alleata agli USA ed alla Francia che ebbe come conclusione la resa della Cina con la legalizzazione del commercio di questa droga. E' stato calcolato che nel 1890, il mercato cinese avesse al suo attivo 120 milioni di fumatori abituali e 10 milioni di oppiomani su una popolazione di 380 milioni di persone. I cinesi però nel frattempo, per ridurre le importazioni iniziarono a coltivare il papaver somniferum arrivando in questo modo agli inizi del 1900 a produrre circa tonnellate di oppio, circa i 90% della produzione mondiale. Va da se che da quel periodo l'uso di questa droga si era diffuso in tutto il mondo. La stessa America aveva al suo attivo, un americano su 100 dipendente dall'oppio.

9 iniziò così in tutti i paesi del mondo un duro controllo: l'America fu la prima nel 1905 che con il "Pure Food and Drug Act" regolamentò la vendita dei preparati a base d'oppio, obbligando i fabbricanti a specificare la composizione dei prodotti sulle confezioni impedendo quindi il libero mercato e la vendita di preparati "fai da te". Nel 1909 ne venne poi vietato l'uso e l'importazione se non per uso strettamente medico-scientifico.  Nel gennaio 1912, all'Aja veniva ratificata la convenzione internazionale sull'oppio con la quale l'uso di questa sostanza e degli oppiacei era possibile solo sotto stretto controllo medico, rendendone obbligatoria la prescrizione. E via via tutte le nazioni emanavano leggi contro il suo uso e la vendita. Nonostante ciò il commercio proliferava e sempre maggiori persone si avvicinavano a questa droga. In Cina nel 1941 il generale Chiang Kai Shek ordinava la distruzione di tutte le coltivazioni di questa pianta anche se questo non fermò la produzione clandestina a testimonianza del fatto che nel 1946 i fumatori di oppio erano circa 40 milioni Da allora il commercio ed il consumo non si è arrestato e nonostante le politiche di tutti i paesi del mondo ne vietano l'uso, la produzione ed commercio illegale, il numero delle persone che fanno uso di queste sostanze è in costante crescita.   

10 MORFINA  La morfina è un alcaloide che si trova maggiormente nei pericarpi di Papaver somniferum e viene prodotta a partire dall'oppio. Viene utilizzata in medicina come potente analgesico per il trattamento del dolore acuto e cronico. La morfina per le sue elevate proprietà analgesiche è il prodotto maggiormente utilizzato in campo medico nella terapia del dolore. La morfina è circa il 9-16%  in peso dell'oppio. E’estremamente efficace per combattere il dolore fisico ed è deprimente nei confronti del sistema respiratorio e quindi della tosse. Come agisce: la morfina deprime i centri situati nel cervello, preposti al controllo della quantità di anidride carbonica nell'organismo. Quando la quantità di anidride carbonica sale oltre una certa soglia da questi centri viene dato "l'ordine" di aumentare la respirazione per smaltire la quantità di anidride carbonica in eccesso nel sangue. Poichè la morfina agisce su questo meccanismo, se questo recettori vengono inibiti non si ha un aumento della respirazione e quindi non si ha lo smaltimento dell'anidride carbonica.   Infatti i sintomi di overdose sono sonnolenza, difficoltà respiratoria con conseguente riduzione, rallentamento dei battiti cardiaci, abbassamento della pressione arteriosa e della temperatura corporea e se non si interviene tempestivamente sopraggiunge la morte per paralisi respiratoria. Un sintomo caratteristico di overdose è il restringimento della pupilla "a capocchia di spillo" ed è fondamentale un rapidissimo intervento medico. 

11 EROINA Che cos' è l' eroina Attraverso successive raffinazioni si ottengono dal papavero: oppio, morfina ed eroina. Si presenta come una polvere bianca o marrone spesso granulosa. Viene assunta inalandola per via nasale o iniettandola in vena; molto più raramente viene fumata. Effetti ricercati Uno stato di benessere diffuso, la scomparsa di angosce e timori, l’ annullamento del dolore fisico. Chi assume eroina ricerca in particolare il flash, una sensazione improvvisa e acuta di euforia, benessere e calore. Dipendenza e intossicazione Anche l’ assunzione di poche dosi successive genera rapidamente una dipendenza fisica e psichica, richiede un aumento del dosaggio e genera crisi d’astinenza. L’ uso continuo provoca la scomparsa degli effetti piacevoli, fino ad arrivare all’ assunzione per restare "normale" e combattere la crisi d’ astinenza. Rischi e danni Decadimento dello stato generale di salute. Abbassamento delle difese immunitarie, carie e perdita di denti, flebiti, ascessi. La vita diventa disordinata e stressante (paranoia manca la roba, gioia l’ ho trovata e questo più volte al giorno) l’ alimentazione casuale e povera. Nelle donne si osserva una diminuzione di fertilità e la scomparsa del ciclo mestruale; in gravidanza aumenta il rischio di aborto. L’ uso promiscuo di siringhe ha provocato e purtroppo provoca una epidemia di AIDS tra i tossicodipendenti. Non va comunque dimenticata la presenza significativa di epatiti, tubercolosi, malattie veneree nella popolazione tossicodipendente: quindi almeno non utilizzate siringhe già usate da un altro. L’ OVERDOSE porta alla morte morfina eroina nicotina caffeina vedi “I bottoni di Napoleone” pag. 263

12 Cosa sono le anfetamine Sostanze stimolanti che, a causa della loro proprietà di ridurre l’ appetito, sono presenti in molti farmaci contro l’ obesità e la bulimia. Sono presenti sul mercato illegale sotto forma di pasticche o, più raramente, in polvere; in questo secondo caso l’assunzione avviene via endovena (modalità che presenta maggiori rischi) o sniffata. Molto spesso le anfetamine sono presenti come sostanze da taglio in compresenza di LSD o di Ecstasy, in molte occasioni sono spacciate come ecstasy o acidi (LSD). Effetti ricercati Aumento della capacità di attenzione e di vigilanza, abolizione della necessità di dormire, scomparsa di appetito e della stanchezza, facilità di parola, sensazione di potenza. Se assunta per via endovenosa: violenta sensazione di calore, sensazione di onnipotenza, logorrea , iperattività fisica. Rischi Dopo l’ effetto di esaltazione, segue una sensazione di spossatezza, irritabilità, depressione; la tentazione di prendere un’ altra dose è molto forte, se si cede a tale spinta si corre il rischio posticipare la fase depressiva ritrovandosela però amplificata. Inizia quindi una spirale fatta di aumenti di dosaggi, manie varie e di persecuzione, ossessioni dovute anche alla mancanza di sonno che danno al dipendente da anfetamina un classico aspetto trasandato, allucinato. Dosi eccessive possono provocare coma, febbre, convulsioni; l’ overdose può portare alla morte. Socialmente chi assume anfetamina è spesso incapace di valutare correttamente le proprie capacità e i risultati delle proprie azioni: il comportamento diviene violento, viene azzerata la capacità autocritica e spesso si arriva all’isolamento e alla paranoia.

13 Che cos' è la cocaina La cocaina è un composto chimico derivato dalla coca, una pianta che si coltiva prevalentemente in America del Sud. Dopo la raffinazione chimica, si presenta generalmente in polvere, cristallina bianca e inodore. Viene assunta inalandola per via nasale, fumata o iniettata. I principali produttori mondiali di foglie di coca sono la Colombia, il Perù, la Bolivia e il Brasile Effetti ricercati Euforia, allegria, sensazione di benessere, sicurezza e fiducia; molta voglia di parlare, muoversi e camminare. Sensazione di essere "giusti", aumento del desiderio sessuale. L’ effetto è immediato e dura tra i quindici e i venti minuti. Abuso e intossicazione Chi la usa non dorme e si alimenta poco; passato l’ effetto ci si sente stanchi, privi di energie e depressi: si avverte quindi nuovamente l’ esigenza di assumere la sostanza. Questa dipendenza psicologica si rafforza con l’ aumento dei dosaggi e della frequenza di assunzioni, fino ad arrivare ad una dipendenza totale. Danni e rischi L’ abuso provoca stress, intossicazione, vita disordinata, alimentazione scarsa e poco oculata: porta quindi a un danneggiamento consistente della salute mentale e fisica. Si hanno spesso dimagrimento, insonnia, irritabilità bronchiti, decadimento delle facoltà mentali, danni alla fertilità e spesso deliri, psicosi e danni seri al sistema nervoso. Le crisi depressive portano inoltre spesso ad associare altre sostanze come alcool o psicofarmaci, in un maldestro tentativo di automedicazione: si causano così ulteriori danni alla propria vita sociale. L’ uso prolungato per via nasale può provocare danni alla mucosa con possibilità di perforazione del setto. Socialmente chi assume cocaina è spesso incapace di valutare correttamente le proprie capacità e i risultati delle proprie azioni: il comportamento diviene violento, viene azzerata la capacità autocritica e spesso si arriva all’isolamento e alla paranoia. L’ overdose porta alla morte per paralisi respiratoria. Digossina atropina cocaina vedi “I bottoni di Napoleone” pag. 235 Ingrediente attivo farmacologico della coca è l'alcaloide della cocaina, che nelle foglie fresche si trova in quantità da un minimo di circa 0.3 a 1.5%, in una media dello 0.8%.Oltre alla cocaina, sono presenti nelle foglie di coca anche altri alcaloidi. Se masticata, la coca agisce come un leggero stimolante capace di alleviare la fame, la sete, il dolore e la fatica.

14 Cosa sono la cannabis e l' hashish La cannabis o marijuana è una pianta originaria dell’ Asia centrale, ma ormai coltivata in tutto il pianeta. Le parti utilizzate con maggior principio attivo sono le infiorescenze e le foglie. Le sue varietà sono tantissime, mentre i suoi derivati sono l’ olio (distillazione delle foglie) e l’ hashish (ottenuto dall’ impasto della resina della pianta con grasso animale o miele). Questa sostanza si assume solitamente fumandola, ma la si può anche ingerire abbinata con dei cibi o sotto forma di infuso (the). Effetti ricercati Aumento delle percezioni sensoriali, specie nelle attività ricreative (musica, pittura, discorrere tra amici). Aumento irrefrenabile dello stimolo della fame, dilatazione del tempo trascorso, occhi arrossati ed aumento della salivazione. Gli effetti sono quasi immediati: fumandola raggiungono il massimo dopo trenta minuti e cominciano a diminuire dopo un’ ora; svaniscono dopo tre. Se ingerita sotto forma di the, torte o altri alimenti, l’ effetto inizia dopo 45 minuti se si è a stomaco vuoto, 2 ore se a stomaco pieno; l’ effetto dura dalle 6 alle 12 ore. E’ praticamente impossibile un controllo della quantità ingerita: l’ utilizzo in queste forme è quindi sconsigliato a chi non è un consumatore esperto. Abuso e intossicazione Una serie di ricerche statunitensi, inglesi e canadesi NON hanno rilevato danni permanenti cromosomici o ai tessuti cerebrali. I danni all’ apparato respiratorio sono paragonabili a quelli causati dal tabacco; in pratica i guasti di una "canna" sono paragonabili a quelli di quattro sigarette; il fumo viene trattenuto più a lungo ed è più caldo. Il sistema immunitario risulta depresso come nel caso d’uso d’ alcool o tabacco. Con dosi elevate si possono verificare effetti spiacevoli e indesiderati come manie di persecuzione o piccole paranoie. Sul piano fisico queste ultime possono accompagnarsi a sintomi come tachicardia, mal di testa o senso di pesantezza. Frequentemente questi problemi sono più evidenti nel caso in cui si sia scelto di ingerirla attraverso cibi o bevande.

15 Socialmente La cannabis provoca una intensificazione della percezione dei rapporti con gli altri: maggiore solidarietà in un gruppo nel quale state bene, paranoia se state con gente che già non vi piaceva prima. La cannabis ha inoltre un effetto disintegratore dei rapporti formali e gerarchici, i rapporti imposti dalle convenzioni vengono mal sopportati. Da quanto sopra è deducibile il pericolo rappresentato dall’utilizzo della sostanza in situazioni in cui i rapporti siano appunto di lavoro, di studio o comunque di impegno e non di tipo ricreativo. L’ impressione che si studi meglio dopo uno spinello è falsa; in realtà si tende a divagare e a non considerare l’ impegno come inderogabile. Non è stata dimostrata l’ esistenza di una sindrome amotivazionale conseguente all’ uso o all’ abuso di cannabis. E’ peraltro vero che si rischia di non valorizzare o non gustare la vita da "regolari" e di cercare di vivere i momenti ricreativi sempre "fumati", in particolar modo se si appartiene a un gruppo in cui si fuma spesso. Precauzioni Questa sostanza, pur rientrando tra quelle droghe definite leggere, ha comunque bisogno di alcuni accorgimenti e attenzioni. Se il vostro scopo è socializzare meglio con gli altri, non lo otterrete certamente aumentando il dosaggio: si verificherà invece il contrario. Ciò perché, a dosi elevate, si rischiano maggiormente gli effetti negativi di cui sopra e si ha comunque una sensazione di sonnolenza e di abbiocco. Nel caso di forti dosi, è facile sentirsi male con una sindrome detta in gergo "collasso": si diviene pallidi, si suda freddo, si hanno capogiri e nausea.

16 Vedi “Molecole in mostra” pag. 119

17 Che cos' è l' ecstasy Composto semisintetico, generalmente commercializzato in pillole o capsule raramente in polvere. Metil cosa? MDMA = 3,4 metilendiossimetamfetamina ("ecstasy, X, E, XTC, Adam, Ice, Speed") MDE-MDEA = N-etil-metilendiossiamfetamina ("Eve") come MDMA senza effetti amfetaminici MDA = 3,4 metilendiossiamfetamina ("the drug") più dispercettiva MMDA = 3-metossi-4,5metilendiossiamfetamina più allucinogena Effetti ricercati Gli effetti sono soggettivi e risentono molto dell’ ambiente in cui viene assunta la sostanza. In genere vengono descritti come una sensazione di "giustezza", l’ universo è bello e buono, pace e gioia diffusa, il quotidiano si trasforma in affascinante e interessante. Sintonia con l’ altro, rimozione delle barriere emotive e comunicative, facilità di parola. Intensificazione delle percezioni sensoriali. Rischi Provoca un sensibile aumento della pressione sanguigna, pertanto se ne sconsiglia l’ uso soprattutto a persone con problemi cardiaci, renali o epatici, con pressione alta. Sono segnalate MORTI di persone che assumevano contemporaneamente farmaci antidepressivi contenenti MAO inibitori; consultate dunque il vostro medico per sapere se gli anti-depressivi che eventualmente vi ha prescritto contengano tali inibitori. In ogni caso se assumete antidepressivi non è il caso che vi complicate la vita con altri stress. Sono stati segnalati disturbi e aggravamenti dello stato di salute in persone con asma, diabete, epilessia, psicosi. Idratazione L’ ecstasy viene consumata per lo più in discoteca. Qui il tempo scorre veloce, ci si muove molto e si perdono molti liquidi e si rischia molto, in special modo se si consuma contemporaneamente anche alcool. Bevete molto e soprattutto non alcoolici, in alcuni casi la disidratazione ha portato alla morte.

18 Il dosaggio La forma in cui l’ ecstasy viene venduta non consente di identificare correttamente il dosaggio: il contenuto di una pillola è verificabile solo in laboratorio. In alcuni casi si sono riscontrati tagli di LSD, anfetamine morfina. Gli effetti dei tagli sono molto diversi e imprevedibili. Il dosaggio di principio attivo, anche quando si tratta di sostanza non tagliata, varia molto: dai 60 ai 160 mg per pillola. Con dosi superiori ai 175 mg correte maggiori rischi e l’ esperienza non migliora: diventa più speed e "violenta" e meno estatica. Il dosaggio medio in rapporto al peso corporeo dovrebbe essere di 2 mg per Kg. Per una persona di 60 kg è dunque di 120 mg. Gli effetti raggiungono il culmine dopo circa un’ ora e permangono per 4-8 ore; è possibile che nei giorni successivi non ci si senta del tutto "regolari". I super dosaggi possono produrre effetti secondari indesiderati senza incrementare quelli piacevoli. Alcuni consumatori giunti al culmine degli effetti della prima pastiglia, ingeriscono un’ altra metà dose per prolungare l’esperienza; superare questa quantità può provocare: tachicardia, sudorazione eccessiva, capogiri, irrequietezza, svenimenti, crampi, attacchi di panico. Se si verificano questi sintomi sedetevi, rilassatevi, bevete acqua o succhi di frutta; se i sintomi non scompaiono o si hanno svenimenti e/o disturbi visivi ricorrete al più presto a un soccorso medico. Neurotossicità Le notizie sono incerte e contraddittorie, si segnalano danni provvisori o permanenti alla produzione di serotonina. In alcune ricerche condotte su animali si è riscontrata una perdita parziale di neuroni serotoninergici che sembra essere irreversibile. In esperimenti condotti su ratti, nella cavie e nel primati non umani, sono emerse evidenze a sostegno dell' ipotesi di un possibile danno anatomico sia a livello del sistema serotoninergico che a livello di quello dopaminergico. I dati tratti da esperimenti su animali non sono, tuttavia, direttamente trasferibili all’uomo (per differenze di dosaggio e di via di somministrazione) anche se non si possono nascondere elementi di forte preoccupazione da parte di molti studiosi Se avete la tentazione di usare ecstasy spesso, sappiate che aumentate di molto i rischi di danneggiare il sistema nervoso. Alcuni consumatori riferiscono di forti depressioni dopo l’esperienza, con casi di pulsioni aggressive verso gli altri o contro sè, fino ad arrivare, in qualche caso, al suicidio. Sistema immunitario Si segnala spesso un calo di resistenza alle malattie, soprattutto nei casi di uso assiduo. Ciò in relazione allo stato di stress psicofisico e all’eccessivo affaticamento, alla disattenzione nei confronti dello stato fisico e dell’alimentazione.

19 Socialmente In alcuni casi il desiderio di vivere in un mondo a parte può portarci a consumare dosi massicce di ecstasy, come di altre droghe, oltre ai limiti che ci saremmo altrimenti imposti. I rapporti umani, compresi quelli sessuali, sono facilitati e desiderati, il pericolo di infezioni assolutamente non avvertito, i rapporti non protetti con sconosciuti non sono percepiti come pericolosi. Se pensate di usare ecstasy portatevi appresso dei preservativi. I giorni successivi l’assunzione possono essere caratterizzati da depressioni o stanchezza e il desiderio di riprovare diventa ossessivo; si rischia di vivere da zombie per tutta la settimana aspettando il sabato! Precauzioni In merito al dosaggio e alla composizione, raccogliete quante più informazioni possibili tra i consumatori che conoscete: è fondamentale sapere cosa state ingoiando. Bevete molto e frequentemente acqua e succhi di frutta; riposatevi più spesso di quanto vi sembri necessario. Di tanto in tanto fermatevi, guardatevi in giro e riposate Vestite con abiti ampi e comodi. Le alterazioni serotoniniche possono essere ridotte se, nei giorni successivi all’ assunzione di mdma, si assumono anti-ossidanti, vitamina C e selenio. Mantenete un sano stile di vita, mangiate cibo sano, bilanciato e con molta frutta e verdura; dormite. Mangiate prima dell’ assunzione e assicuratevi di essere riposati. Urinate molto, durante e dopo l’ assunzione Poco è meglio. Non arrischiatevi con dosaggi eccessivi, pagate di più di quanto ottenete. Non mischiate con altre sostanze, in particolare con anfetamine e eroina: si arriva all’ overdose e alla morte con più facilità. L’ alcool riduce gli effetti dell’ MDMA e la combinazione può produrre effetti indesiderati. Integrate l’ esperienza con la vita reale, non vivete due vite separate. Non impegnatevi in stupide gare rischiose, non guidate automezzi.

20 ALLUCINOGENI Cosa sono gli allucinogeni e l' lsd Sotto questa categoria troviamo una serie di sostanze anche difformi tra loro ma che possiamo unificare per i loro effetti simili. Fin da tempi remoti sono stati ritualmente utilizzati nello sciamanesimo per entrare in contatto con lo Spirito; sono state introdotte in occidente soprattutto dopo gli anni ‘60. I funghi di psilocibina sono lunghi funghi scuri che, con il deperimento, tendono a scurirsi ulteriormente, fino a diventare bluastri. Il Peyotl è un cactus con vari principi attivi, tra cui la mescalina, diffuso in centro America: si consuma in forma di bottoni freschi o secchi. L’ LSD è un prodotto di sintesi che viene commercializzato sotto forma di pillole di varie dimensioni, di francobollini o zollette di zucchero. La composizione del prodotto è sempre varia e incerta, così come i dosaggi variano da tipo e stato di conservazione, al punto da far nascere la credenza che esistano diversi tipi di LSD. In realtà l’ LSD è unico ma con diversi tagli (anfetamine, ecstasy, stricnina ecc...): i tagli influenzano fortemente gli effetti, in particolar modo il down finale. Gli allucinogeni non producono assuefazione, ma generano una fortissima tolleranza: cioè la stessa sostanza, assunta a distanza di pochi giorni, non fa più effetto. Le notizie che seguono sono da considerarsi valide per gli allucinogeni in genere, anche se durata, effetti specifici e forme di assunzione variano da sostanza a sostanza. Effetti ricercati Non esistono veri e propri effetti ricercati perché l’ esperienza è fortemente soggettiva, imprevedibile e caotica, varia a seconda del contesto e delle personalità coinvolte. Si riscontrano, comunque, in quantità e secondo modalità diverse: confusione percettiva e cognitiva, impossibilità a compiere le azioni, anche più banali e di routine, perdita del senso del tempo, difficoltà a distinguere tra reale e immaginario. Forti sensazioni e immagini di terrore e/o di beatitudine. La durata dell’esperienza varia dalle quattro alle dodici ore; è possibile che anche dopo alcuni mesi si abbiano flashback.

21 Rischi Durante l’ esperienza possono verificarsi attacchi di panico
Rischi Durante l’ esperienza possono verificarsi attacchi di panico. L’ uso prolungato può provocare psicosi che a volte permangono a lungo. Strutture di personalità fragili o particolarmente vulnerabili possono rimanere gravemente squilibrate per moltissimo tempo, fino ad arrivare a danneggiare permanentemente l’ equilibrio psichico. I casi di morte che si sono verificati sotto l’ effetto di LSD sono causati da azioni incontrollate dovute all’ alterata percezione della realtà circostante. Se assunte da persone immature o vicine all’ adolescenza, ci sono forti rischi di influenze negative nello sviluppo del pensiero consapevole e della concezione del mondo. Le esperienze di gruppo con gli allucinogeni spesso alterano la vita delle persone; spessissimo cambiano, in modo imprevedibile e non sempre positivo, la relazione e l’ amicizia tra le persone che vi hanno partecipato. L’ uso prolungato e frequente di allucinogeni rischia di emarginare in una realtà separata dal reale. Precauzioni La tendenza “discotecara” è quella di considerare LSD e ecstasy più o meno affini e con le stesse controindicazioni. Non è così; le esperienze da allucinogeni sono solitamente più intense e più traumatiche. E’ sconsigliabile assumere in modo superficiale e poco prudente sostanze che modificano la mente; quello che rischiate, infatti, è un bene prezioso: la vostra intelligenza e la vostra visone del mondo.

22 Molti giovani hanno cominciato a drogarsi solo per “provare”, con l’illusione di poter smettere quando vogliono….. ….. molti di loro adesso stanno lottando inutilmente nel disperato tentativo di abbandonare la droga, dopo aver rovinato la loro vita trascinati nell’orribile spirale della tossicodipendenza…..

23


Scaricare ppt "Droga, un viaggio senza ritorno"

Presentazioni simili


Annunci Google