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Metodologia della ricerca

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Presentazione sul tema: "Metodologia della ricerca"— Transcript della presentazione:

1 Metodologia della ricerca
Laurea magistrale secondo anno Laura Rasero 2006

2 OBIETTIVI DIDATTCI: Secondo anno
Pianificare una ricerca in ambito organizzativo-clinico-formativo Pianificare una sperimentazione clinica controllata Presentare il protocollo di ricerca a comitati etici, società scientifiche, organizzazioni sanitarie Scrivere e pubblicare un lavoro scientifico Laura Rasero 2006

3 La ricerca: il metodo scientifico
Selezione e definizione Di un problema repricabilità Formulazione quesiti /ipotesi obiettività dati empirici Raccolta/analisi dei dati Comunicazione dei risultati Laura Rasero 2006

4 La ricerca Il quesito di ricerca
il quesito di ricerca nasce da una lacuna nella conoscenza nella popolazione alla quale il ricercatore vuole dare una risposta attraverso uno studio originale nel campione dei partecipanti Laura Rasero 2006

5 La ricerca Il quesito di ricerca
Argomento: Gli effetti dell’elettrostimolazione ed esercizi del pavimento pelvico sugli esiti funzionali nella incontinenza femminile gli esercizi del pavimento pelvico sono efficaci tanto quanto l’elettrostimolazione.....? L’elettrostimolazione aumenta il tono muscolare? Gli esercizi del pavimento pelvico diminuiscono gli episodi di incontinenza? In quali gruppi di pazienti gli esercizi del pavimento pelvico sono più efficaci? Quale tipo di incontinenza risponde meglio all’elettrostimolazione? Laura Rasero 2006

6 quesito di ricerca le alternative
Le donne anziane raramente riescono ad eseguire gli esercizi del pavimento pelvico. Perchè? 1. Le donne anziane hanno meno forza muscolare 1.1 le donne hanno meno massa muscolare 1.2 La fibra muscolare delle donne è intrinsicamente più debole 2. Le donne anziane sono meno motivate 2.1 le donne fortemente motivate riescono ad eseguire gli esercizi? 3 Le donne anziane non hanno le conoscenza del pavimento pelvico 3.1 se riescono ad riconoscere quali muscoli contrarre , riescono ad eseguire gli esercizi? Laura Rasero 2006

7 quesito di ricerca Principale: Le donne anziane hanno meno forza muscolare Secondario: Hanno meno forza muscolare in quanto hanno meno massa muscolare? Laura Rasero 2006

8 quesito di ricerca Significato
Non riuscire a contrarre i muscoli del pavimento pelvico: senso di impotenza?, depressione, rischio di perdita del ruolo sociale, perdita di fiducia in se stessi? Non riuscire a contrarre i muscoli del pavimento pelvico è indicatore di minor forza muscolare che è indice di maggior rischio di incontinenza urinaria? Utilizzare gli esercizi del pavimento pelvico nello screening dei fattori di rischio di incontinenza Laura Rasero 2006

9 tipo di studio che permette di rispondere a questo quesito di ricerca
osservazionale trasversale caso-controllo di coorte ( longitudinale) Sperimentale Laura Rasero 2006

10 popolazione campione Popolazione bersaglio: donne anziane e giovani , adulti, sani Popolazione accessibile: Donne anziane e giovani , adulti, sani , che afferiscono agli ambulatori medici.. Campione scelto: quelli che afferiscono agli ambulatori di screening oncologico Laura Rasero 2006

11 criteri di inclusione ed esclusione
Afferenti all’ambulatorio di prevenzione oncologica donne anziani e giovani tra i 30 è 70 anni Esclusione: Malattie muscolari anamnesi familiare di miopatie pregressi interventi chirurgici , genitali , intestino , zona perineale Già incontinenti in gravidanza non consenso informato ecc...... Laura Rasero 2006

12 Campionamento sistematico di un campione di convenienza:
tutte le persone che afferiscono agli ambulatori di prevenzione in un mese Laura Rasero 2006

13 Identificazione del problema e
FASE I identificazione e definizione del problema Identificazione del problema e dello scopo Revisione della letteratura FASE V Utilizzazione dei risultati FASE II scelta del metodo di ricerca DIFFUSIONE RISULTATI Selezione del disegno Identificazione delle variabili FASE IV Analisi dei dati Identificazione del campione Formulazione del quesito o ipotesi di ricerca Analisi interpretazione FASE III Raccolta dati Identificazione degli strumenti Raccolta registrazione dati Laura Rasero 2006

14 Processo di ricerca fase II
Scelta del metodo di studio: disegno, popolazione , selezione degli strumenti Da questa fase dipende la scelta dei metodi per l’analisi dei dati Laura Rasero 2006

15 Il disegno dello studio
Le domande che il ricercatore deve porsi sono: “Come voglio studiare gli eventi?” “Quale è il migliore approccio per rispondere alla mia domanda di ricerca al fine di ottenere dati accurati e interpretabili?” Laura Rasero 2006

16 elementi di base per giudicare un disegno di ricerca
Congruenza tra disegno e filosofia, teoria e domanda di ricerca Livello di sviluppo dei concetti della conoscenza Obiettivi dello studio Controllo sui fenomeni indagati Veridicità dei risultati Coinvolgimento del ricercatore con i soggetti o partecipanti Laura Rasero 2006

17 Il disegno dello studio
Studio osservazionale? Il ricercatore rimane estraneo agli eventi Studio sperimentale?:Il ricercatore applica un intervento e ne osserva gli effetti Laura Rasero 2006

18 Pelvic floor muscle training is effective in women with urinary incontinence after stroke: a randomised, controlled and blinded study. A randomized prospective study comparing new vaginal cone and FES-Biofeedback. Effect of intravaginal electrical stimulation on pelvic floor muscle strength. Pelvic floor reconstruction before orthotopic bladder replacement after radical cystectomy for bladder cancer. Urinary incontinence among older women. Measurement of the effect on health-related quality of life. Laura Rasero 2006

19 La popolazione Laura Rasero 2006

20 La selezione del campione
Serve per ottenere informazioni da un piccolo gruppo per poi generalizzare i risultati a una popolazione. poichè la generalizzazione alla popolazione è basata sulle caratteristiche di un campione, questo deve essere rappresentativo Laura Rasero 2006

21 concetti di campionamento: campione e popolazione
la prima fase del campionamento consiste nel definire la popolazione La popolazione: insieme completo di soggetti, oggetti o elementi dello studio. gruppo ben definito in cui i membri possiedono specifici attributi Laura Rasero 2006

22 La popolazione Può essere costituita da individui o elementi: cartelle cliniche, cadute dei pazienti, diagnosi, eventi assistenziali, caratteristiche delle istituzioni e ogni altra unità di interesse Laura Rasero 2006

23 il campione scelto rappresenta la popolazione totale
Non essendo possibile studiare tutti i componenti di una popolazione si rende necessario selezionare il campione il campione scelto rappresenta la popolazione totale Laura Rasero 2006

24 popolazione Popolazione target:
insieme completo di elementi sui quali il ricercatore potrebbe fare generalizzazioni Es. Infermieri neoassunti: tutti gli infermieri neoassunti nella istituzione Laura Rasero 2006

25 Popolazione accessibile:
campione facilmente raggiungibile dal ricercatore che rappresenta la popolazione target Laura Rasero 2006

26 Selezione della popolazione
la popolazione in studio dovrebbe rappresentare quella parte della popolazione generale che trarrebbe maggiore beneficio dal trattamento considerare i potenziali rifiuti nella partecipazione considerare la popolazione che ha potenziali controindicazioni al trattamento Un aspetto critico degli studi sperimentali è rappresentato dalla selezione della popolazione in studio. Come in ogni studio epidemiologico, esiste il problema di scegliere una popolazione che rappresenti correttamente la popolazione generale. Allo scopo di evidenziare l’applicabilità del nuovo trattamento in studio, è utile che la popolazione arruolata rappresenti la parte della popolazione generale che beneficerebbe maggiormente del trattamento. Per uno studio sul trattamento della cardiopatia ischemica, ad esempio, sarà opportuno arruolare pazienti adulti ed eventualmente con elevato rischio di sviluppare la malattia. La selezione della popolazione pone certamente problemi nella definizione della dimensione del campione da studiare. Infatti, a partire dal numero potenziale di partecipanti, bisognerà considerare il numero di rifiuti alla partecipazione e il numero di pazienti che potrebbe avere controindicazioni al trattamento. Oltre che dal punto di vista della numerosità del campione, i pazienti che, sebbene eleggibili, non parteciperanno al trial avranno caratteristiche certamente diverse dai pazienti in studio. Questo aspetto sottolinea che dovrebbero essere raccolte alcune informazioni potenzialmente legate all’effetto del nuovo trattamento anche nei pazienti che per diverse ragioni non parteciperanno allo studio. Tali informazioni andranno analizzate al termine dello studio per verificare la presenza di eventuali distorsioni. Laura Rasero 2006

27 Dimensione del campione
è necessario avere una popolazione di dimensioni sufficienti bisogna prevedere una sufficiente dimensione del campione, alla luce delle possibili uscite dallo studio può essere utile studiare una popolazione ad alto rischio per la malattia è necessario avere una sufficiente durata del follow-up Quando si pianifica e si esegue uno studio sperimentale è indispensabile fare in modo che le dimensioni del campione in studio siano sufficienti a definire in maniera definitiva i risultati. La pianificazione del numero di pazienti da reclutare deve essere accurata alla luce dei problemi che possono interferire con l’arruolamento e con la perdita al follow-up. Inoltre, anche per motivi di efficienza, può essere utile arruolare nello studio una popolazione caratterizzata da un elevato rischio di sviluppare la malattia. Infine, dato che nella maggior parte dei casi si tratterà di confrontare tassi di incidenza tra gruppi, quindi numero di eventi, sarà necessario prevedere una durata sufficientemente lunga del follow-up dei pazienti arruolati tale da raccogliere osservazioni sufficienti per dimostrare eventuali differenze. Laura Rasero 2006

28 Selezione del campione
Specificare le condizioni di eleggibilità Criteri di inclusione Criteri di esclusione definire le caratteristiche dell’arruolamento/reclutamento: campione Luogo, tempo e metodi di arruolamento Quando si pianifica e si esegue uno studio sperimentale è indispensabile fare in modo che le dimensioni del campione in studio siano sufficienti a definire in maniera definitiva i risultati. La pianificazione del numero di pazienti da reclutare deve essere accurata alla luce dei problemi che possono interferire con l’arruolamento e con la perdita al follow-up. Inoltre, anche per motivi di efficienza, può essere utile arruolare nello studio una popolazione caratterizzata da un elevato rischio di sviluppare la malattia. Infine, dato che nella maggior parte dei casi si tratterà di confrontare tassi di incidenza tra gruppi, quindi numero di eventi, sarà necessario prevedere una durata sufficientemente lunga del follow-up dei pazienti arruolati tale da raccogliere osservazioni sufficienti per dimostrare eventuali differenze. Laura Rasero 2006

29 Popolazione in studio Popolazione generale Rifiuti Non elegibili
Controindicazioni Popolazione in studio Il diagramma di questa diapositiva mostra più in dettaglio le modalità con le quali la popolazione in studio viene arruolata e studiata. Nella prima fase (arruolamento) ci sarà una certa quota di pazienti che non entrerà nello studio a causa del loro rifiuto oppure per la presenza di controindicazioni ai trattamenti o procedure studiate nello studio. Un’ulteriore perdita di informazioni si avrà durante lo studio, a causa dei pazienti che ne usciranno prima del termine. Nel caso dei clinical trial tradizionali, ci troviamo esattamente nelle stesse condizioni determinate da uno studio di coorte. L’analisi dei dati di questi studi, quindi, si basa sulla misura e sul confronto delle incidenze dell’outcome studiato nei trattati e nei non trattati. Per la misura dell’efficacia di un trattamento si possono utilizzare misure diverse come il rischio relativo, il rischio attribuibile oppure la riduzione percentuale dell’outcome nei trattati. Trattati Non trattati Persi al follow-up Persi al follow-up Incidenza Incidenza Laura Rasero 2006

30 La ricerca infermieristica Grandezza del campione e ambiente dello studio
Descrive le caratteristiche dell’ambiente dove avrà luogo il proposto progetto di ricerca, devono essere descritti grandezza e natura del campo di ricerca, nonché i criteri di selezione del campione Laura Rasero 2006

31 La randomizzazione Procedimento mediante il quale l’assegnazione dei soggetti partecipanti allo studio ad uno di gruppi di confronto avviene secondo una sequenza casuale I due gruppi così ottenuti non risulteranno necessariamente uguali per tutti i parametri considerati, ma questi saranno certamente distribuiti in maniera casuale Laura Rasero 2006

32 RANDOMIZZAZIONE OGNI SOGGETTO DI UNA POPOLAZIONE DEVE AVERE LA STESSA PROBABILITA’ DI ESSERE INCLUSO IN UNO DEI GRUPPI A CONFRONTO In assenza del trattamento (es. farmaco) l’outcome delle popolazioni a confronto dovrebbe essere identico a causa del tendenziale bilanciamento dei fattori prognostici fra i gruppi assicurato dalla procedura di randomizzazione Laura Rasero 2006

33 Altre fonti di distorsione:
CONTAMINAZIONE somministrazione accidentale del trattamento ai pazienti del gruppo di controllo COINTERVENTO effettuazione di interventi diagnostici e/o terapeutici addizionali nei gruppi a confronto Laura Rasero 2006

34 comuni cause di errori sistematici
STUDI CLINICI: comuni cause di errori sistematici NON COMPARABILITA’ delle popolazioni dei soggetti trattati b) delle osservazioni su cui basare il giudizio di efficacia c) degli effetti attribuiti al trattamento RANDOMIZZAZIONE BLINDING (CECITA’) PLACEBO Laura Rasero 2006

35 Le fasi della ricerca Individuazione del problema
Definizione degli obiettivi specifici Valutazione bibliografica delle conoscenze relative al problema Stesura del protocollo di ricerca Attivazione ed effettuazione del protocollo di ricerca Raccolta dati Analisi dei dati Valutazione critica dei dati Postulati conclusivi della ricerca Presentazione dei risultati Laura Rasero 2006

36 Il protocollo di ricerca
Il modo in cui verrà esplorato il problema Descrive Che cosa si sta ricercando Come si farà per raggiungere i risultati Laura Rasero 2006

37 Il protocollo di ricerca strutturazione
Introduzione e background scientifico Obiettivi dello studio Criteri di selezione dei pazienti Disegno dello studio (se possibile diagramma di flusso) Programmi dettagliati di intervento Dati clinici e/o di laboratorio Criteri per la valutazione dell’intervento oggetto dello studio Valutazione statistica Consenso informato Scheda raccolta dati Bibliografia Elenco dei responsabili dello studio Laura Rasero 2006

38 Identificazione del problema e
FASE I identificazione e definizione del problema Identificazione del problema e dello scopo Revisione della letteratura FASE V Utilizzazione dei risultati FASE II scelta del metodo di ricerca DIFFUSIONE RISULTATI Selezione del disegno Identificazione delle variabili FASE IV Analisi dei dati Identificazione del campione Formulazione del quesito o ipotesi di ricerca Analisi interpretazione FASE III Raccolta dati Identificazione degli strumenti Raccolta registrazione dati Laura Rasero 2006

39 Gli strumenti della ricerca
Lo strumento della ricerca è quel mezzo o tecnica che ci permette di raccogliere dati su una variabile o su un fenomeno mediante l’assegnazione di valori numerici Laura Rasero 2006

40 La ricerca infermieristica strumenti di misura e strategie di codifica
Specificare gli strumenti che saranno usati per misurare le variabili dello studio e definire una strategia di codifica appropriata per l’analisi Laura Rasero 2006

41 Gli strumenti della ricerca
Non strutturati interviste storie di vita diari Strutturati questionari a domande aperte e chiuse (strutturati /non strutturati) scale check-list schede Laura Rasero 2006

42 Gli strumenti della ricerca scala di likert
Livello Segni/sintomi Assenza di sintomi 1 Bocca dolente, assenza di ulcere 2 Bocca dolente, con ulcere, possibilità di mangiare 3 Solo dieta liquida 4 Impossibilità di mangiare o bere Accertamento mucosite OMS Laura Rasero 2006

43 Gli strumenti della ricerca scala di likert
Fortemente d’accordo d’accordo incerto in disaccordo fortemente in disaccordo sempre frequentemente talvolta raramente mai Eccellente ottimo buono soddisfacente scarso Laura Rasero 2006

44 Gli strumenti della ricerca Scale analogico visive
Assenza di interesse il massimo interesse Laura Rasero 2006

45 La valutazione del dolore
VAS NRS Scala Espressioni facciali Laura Rasero 2006

46 Gli strumenti della ricerca Rating Scale
10 5 Per niente d’accordo Completamente d’accordo Laura Rasero 2006

47 Gli strumenti della ricerca I questionari a domande chiuse
Domande chiuse dicotomiche si/no scelta multipla molto /poco/abbastanza ordine di rango (numerazione in ordine di importanza Laura Rasero 2006

48 Gli strumenti della ricerca I questionari a domande chiuse
Caffeterie questions. Es gli infermieri hanno diverse opinioni riguardo all’importanza della ricerca . Quale delle seguenti affermazioni rappresenta meglio il suo punto di vista? Scelta forzata: quale delle seguenti affermazioni per lei è giusta? Laura Rasero 2006

49 Gli strumenti della ricerca I questionari: Lo sviluppo
Fare domande specifiche anzichè generali Utilizzare un linguaggio semplice- appropriato Ogni domanda dovrebbe rappresentare un concetto, non fare due domande contemporaneamente Delimitare ogni riferimento al tempo ( es spesso) Comporre le domande in modo neutrale Laura Rasero 2006

50 Iniziare con l’argomento considerato il più importante
Gli strumenti della ricerca I questionari: Lo sviluppo- come ordinare le domande Iniziare con l’argomento considerato il più importante Raggruppare le domande che vertono sullo stesso contenuto (stessa area) Posizionare le domande riguardanti i snetimenti e la sensibilità verso la metà del quastionario Le domande su asteppi demografici devono essere poste alla fine Laura Rasero 2006

51 trattare la domanda come aperta 2. Uso poco frequente
Gli strumenti della ricerca I questionari: Come trattare le risposte “Altro” Uso frequente (>20%) trattare la domanda come aperta 2. Uso poco frequente registrare le risposte su un foglio e citare le più frequenti Laura Rasero 2006

52 Se mancano delle risposte
Gli strumenti della ricerca I questionari: Come trattare le risposte “si/no” Se mancano delle risposte Considerarla negativa/ positiva qualora ci siano alcune risposte positive o negative considerarla non risposta se non sono distinguibili (positive/negative) Laura Rasero 2006

53 Gli strumenti della ricerca I questionari: Come gestire gli errori
Spesso sono dovuti a : Scarsa comprensione delle modalità con cui rispondere alle domande Incoerenza di risposta a domande collegate tra loro Laura Rasero 2006

54 Gli strumenti della ricerca I questionari: Come gestire gli errori
Se si chiede di crociare 1 sola casella (la principale ecc ) e invece ne vengono crociate di più: es: per quale motivo secondo te un giovene dovrebbe scegliere la professione di infermiere? considerare la risposta non valida scegliere casualmente la risposta tra quelle indicate Laura Rasero 2006

55 Gli strumenti della ricerca I questionari: Come gestire gli errori
Se si chiede di crociare 1 sola casella (la principale ecc ) e invece ne vengono crociate di più: es: Quale secondo Lei, devono essere le abilità dell’infermiere nello svolgimento di queste attività? considerare la risposta non valida scegliere casualmente la risposta tra quelle indicate Laura Rasero 2006

56 Gli strumenti della ricerca I questionari: Come gestire gli errori
Le incoerenze vengono individuate nei seguenti modi: collegando alcune risposte fornite a due o più domande distinte nel questionario Verificando la coperenza delle risposte a domande concatenate Laura Rasero 2006

57 es: Da quanti anni presta servizio?
Gli strumenti della ricerca I questionari: Come gestire gli errori: Le incoerenze es: Da quanti anni presta servizio? da quanto tempo lavora nel servizio? Non considerare valide le risposte Laura Rasero 2006

58 es: Si considera soddisfatto del lavoro che svolge?
Gli strumenti della ricerca I questionari: Come gestire gli errori: Le incoerenze es: Si considera soddisfatto del lavoro che svolge? se no/si segni tra le seguenti situazioni quella che contribusce maggiormente? considerare errata la prima risposta Laura Rasero 2006

59 Gli strumenti della ricerca Check list
Bidimensionali: Non importante Molto importante Abbastanza importante costo X efficacia X Laura Rasero 2006

60 Identificazione del problema e
FASE I identificazione e definizione del problema Identificazione del problema e dello scopo Revisione della letteratura FASE V Utilizzazione dei risultati FASE II scelta del metodo di ricerca DIFFUSIONE RISULTATI Selezione del disegno Identificazione delle variabili FASE IV Analisi dei dati Identificazione del campione Formulazione del quesito o ipotesi di ricerca Analisi interpretazione FASE III Raccolta dati Identificazione degli strumenti Raccolta registrazione dati Laura Rasero 2006

61 Processo di ricerca fase III
Messa in atto delle programmazioni pianificate nella fase II e II Raccolta dati Organizzazione dei dati Laura Rasero 2006

62 VALIDITA’ SCIENTIFICA
a) analisi tipo procedura di randomizzazione b) controllo efficacia randomizzazione c) blinding d) valutazione compliance trattamento e) tipo e modalità follow-up f) stima dimensione del campione g) informazioni pazienti persi follow-up h) analisi risultati pazienti persi follow-up i) correzione analisi in base alla distribuzione dei fattori prognostici Laura Rasero 2006

63 I risultati della ricerca
estrarre ed applicare i risultati dello studio rischiede due tipi di inferenza, relative rispettivamente alla: Validità interna: Il grado in cui le conclusioni descivono correttamente ciò che accade nello studio Validità esterna: Il grado in cui le conclusioni dello studio sono applicabili al mondo esterno ( generalizzabilità) Laura Rasero 2006

64 I risultati della ricerca
A studio concluso, ci si può trovare di fronte ad un campione arruolato e a misure estratte sostanzialmente differenti da quanto era stato programmato in partenza. Questo compromette la validità dei risultati Laura Rasero 2006

65 L’errore nella ricerca
Le sorgenti: Il campione gli strumenti l’osservatore l’individuo Laura Rasero 2006

66 L’errore nella ricerca
Tipologie: errore random:casuale , dovuto a fonti diverse di variazione ( biologica, imprecisione nella misura , ecc)-altera la misura ( o il campione ) in entrambe le direzioni, rispetto al valore vero errore sistematico (bias) altera le misure ( o il campione ) unicamente in una unica direzione, introducendo una distorsione Laura Rasero 2006

67 L’errore nella ricerca- cosa fare per ridurlo?
Random: aumentare la precisione della stima ( grandezza del campione e/o precisione della misura) Sistematico: aumentare l’accuratezza , programmando meglio lo studio, utilizzzare più misure o campioni diversi. Laura Rasero 2006

68 STUDIO DI EFFICACIA VALIDITA’ Capacità di evidenziare l’effetto
di un trattamento quando questo effettivamente esiste GENERALIZZABILITA’ Applicabilità delle conclusioni di uno studio alle popolazioni “reali” al di fuori delle condizioni “artificiali” create dalle sperimentazioni Laura Rasero 2006

69 VALIDITA’ SCIENTIFICA
a) analisi tipo procedura di randomizzazione b) controllo efficacia randomizzazione c) blinding d) valutazione compliance trattamento e) tipo e modalità follow-up f) stima dimensione del campione g) informazioni pazienti persi follow-up h) analisi risultati pazienti persi follow-up i) correzione analisi in base alla distribuzione dei fattori prognostici Laura Rasero 2006

70 GENERALIZZABILITA’ a) descrizione criteri selezione del pz.
b) informazioni sui pz. potenzialmente eleggibili ma non inclusi nello studio c) descrizione del trattamento d) modalità di presentazione dei principali end points e) informazioni sul tempo di realizzazione degli interventi f) discussione sugli effetti collaterali del trattamento Laura Rasero 2006

71 La ricerca infermieristica fasi finali
Analizzare i dati interpretare i risultati descrivere l’importanza clinica sottoporre a revisione Aggiungere risultanze della revisione diffondere i risultati della ricerca Laura Rasero 2006

72 Processo di ricerca fase VI
Analisi e interpretazione dei dati Utilizzo di procedure statistiche per i dati quantitativi Valutazione della conferma o meno delle ipotesi prestabilite L’analisi dei risultati può portare il ricercatore a porsi novi quesiti Laura Rasero 2006

73 Processo di ricerca fase V
Comunicazione dei risultati Articoli Presentazione a congressi orali o poster Interpretazione dei risultati Laura Rasero 2006

74 INTERPRETAZIONE CRITICA DI UN ARTICOLO
Quali sono gli scopi? Perche' sono partiti? Come hanno fatto? Cosa hanno trovato? Quanto significa per la mia attività di infermiere? E per i miei pazienti ? Laura Rasero 2006

75 INTERPRETAZIONE CRITICA DI UN ARTICOLO
INTRODUZIONE - LA PARTENZA Gli scopi del lavoro sono chiari o ambigui? C'e' una buona ricerca della letteratura? Laura Rasero 2006

76 INTERPRETAZIONE CRITICA DI UN ARTICOLO METODI - LA SCIENTIFICITA'
In quale ambiente e' stato effettuato lo studio? E' sufficientemente ampio? Esiste un gruppo di controllo? I gruppi sono randomizzati, e come? Il periodo di osservazione e' sufficientemente lungo? Quali sono i criteri per considerare i risultati? Sono clinicamente rilevanti? In caso di presenza di un questionario, questo e' chiaro? Laura Rasero 2006

77 INTERPRETAZIONE CRITICA DI UN ARTICOLO
RISULTATI - LA CHIAREZZA L'informazione generale e' chiara (grafici, tavole)? C'e' una buona percentuale di risposta? Come sono stati seguiti i non responders? Sono stati presi in considerazione fattori esterni che possono alterare i risultati? Laura Rasero 2006

78 INTERPRETAZIONE CRITICA DI UN ARTICOLO DISCUSSIONE - LA OBIETTIVITA'
Sono stati raggiunti gli obiettivi iniziali? I dati sono stati interpretati obiettivamente? Le deduzioni sono valide rispetto ai dati ottenuti? I risultati sono clinicamente significativi? I fatti giustificano le conclusioni? Perche' eventualmente alcuni risultati non sono discussi? Lo studio pone quesiti che richiedono ulteriori spiegazioni? Laura Rasero 2006

79 Verifica delle evidenze
Verificare se lo studio è valido Accertarsi che lo studio - valido - riporta risultati clinicamente significativi. Verificare se i risultati dello studio  - validi e clinicamente significativi - sono applicabili al paziente individuale. Laura Rasero 2006

80 La Forza delle Evidenze
Laura Rasero 2006

81 Conclusione “Per poter parlare del nursing come scienza, bisogna dimostrare che esso si presta ad essere oggetto di ricerca scientifica[…]Se oggi, in tutte le professioni come l’industria, l’indagine scientifica serve a risolvere dei problemi e fornisce la base alle attività di programmazione, perché dovrebbe fare eccezione proprio la professione infermieristica?” Virginia Henderson Laura Rasero 2006


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