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Percorso di formazione sul tema

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Presentazione sul tema: "Percorso di formazione sul tema"— Transcript della presentazione:

1 Percorso di formazione sul tema
La comunicazione Percorso di formazione sul tema “Arte di ascoltare ed autoconsapevolezza emozionale” Docente: Yoga Patti Arte di Ascoltare

2 “Arte di ascoltare e mondi possibili” di Marianella Sclavi
La comunicazione Il corso è stato sviluppato a partire dai contenuti del lavoro di ricerca presentati nel testo “Arte di ascoltare e mondi possibili” di Marianella Sclavi Arte di Ascoltare

3 Premesse Implicite o Cornici
La comunicazione Premesse Implicite o Cornici Le premesse implicite (o Cornici) si presentano come una serie fittissima di regole di comportamento acquisite con l’esperienza, ormai accettate come ovvie e date per scontate e non più oggetto di riflessione. Sono cioè il nostro modo inconsapevole di “strutturare l’esperienza”. Arte di Ascoltare

4 Ma vedremo che ciò non è così semplice
La comunicazione Le Premesse Implicite Teoricamente possiamo dire che le premesse implicite si potrebbero ricavare chiedendosi: “come strutturavo inconsciamente, senza esserne consapevole,il campo perché questi comportamenti, questi criteri di correzione mi siano apparsi gli unici possibili, ovvi, scontati, logici?” Ma vedremo che ciò non è così semplice Arte di Ascoltare

5 Riflessione sul concetto di
La comunicazione Riflessione sul concetto di Cornici Arte di Ascoltare

6 I due tipi di Cambiamento
La comunicazione I due tipi di Cambiamento Possiamo dunque individuare due possibili tipi di Cambiamento: Cambiamenti/1: sono cambiamenti entro un campo, entro una cornice Cambiamenti/2: sono i cambiamenti di campo, cioè della cornice, delle premesse implicite Arte di Ascoltare

7 Cambiamenti/1 e Cambiamenti/2
La comunicazione Cambiamenti/1 e Cambiamenti/2 Un Cambiamento/2 non opera allo stesso livello logico di un Cambiamento/1 Un Cambiamento/2 è un cambiamento delle premesse implicite che regolavano e delimitavano i cambiamenti di ordine inferiore (cioè i Cambiamenti/1) Chi ha risolto il gioco dei nove punti, non si è limitato a cambiare percorso, ma ha cambiato le Premesse Implicite. Arte di Ascoltare

8 Muoversi dentro una cornice o cambiare cornice
La comunicazione Muoversi dentro una cornice o cambiare cornice Muoversi dentro una cornice o cambiare la cornice sono due processi assolutamente differenti e comportano due diversi modi di rapportarsi a sé stessi ed al mondo. Arte di Ascoltare

9 L’arte di ascoltare/osservare
La comunicazione L’arte di ascoltare/osservare Imparare l’arte di ascoltare/osservare significa far pratica, familiarizzarsi con questi due diversi modi di rapportarsi a sé stessi ed al mondo ed in particolare con che cosa succede quando si passa dall’uno all’altro (dal Cambiamento1 al Cambiamento2). Arte di Ascoltare

10 Premesse Implicite e Gestalt
La comunicazione Premesse Implicite e Gestalt Quando parliamo di Premesse Implicite ci riferiamo alla strutturazione di un campo ad una Gestalt (=forma) La psicologia della Gestalt ha mostrato che qualsiasi processo conoscitivo comporta una strutturazione di campo; un decidere inconsapevolmente cosa viene messo in primo piano e cosa lasciato sullo sfondo (rapporto: figura/sfondo). Questa strutturazione/organizzazione, definisce un ventaglio di possibilità ben preciso, entro il quale ci è consentito di muoverci ed uscendo dal quale quella Gestalt verrebbe messa in discussione, verrebbe cioè dissolta. Arte di Ascoltare

11 La comunicazione Gestalt e gestatten Gestalt in tedesco significa “forma, formare” e gestatten significa “permettere”. Da notare che mentre la prima parola evoca processi creativi, la seconda si riferisce al suo contrario: un’autorità che proibisce. Dopo aver fatto il gioco dei nove punti, si capisce che i due processi sono connessi e che si comprendono entrambi meglio se visti in questa connessione. Non c’è Gestalt senza delle implicite gestatten, senza delle proibizioni e resistenze, date per scontate, a uscire da quella cornice. Arte di Ascoltare

12 Cosa afferma la Psicologia della Gestalt
La comunicazione Cosa afferma la Psicologia della Gestalt Qualsiasi campo percettivo si differenzia in uno sfondo ed una forma o figura. La forma è chiusa, strutturata. E’ alla forma che il contorno sembra appartenere. Non è possibile distinguere una figura senza uno sfondo. Arte di Ascoltare

13 Cosa accade quando ci avventuriamo ai confini delle Gestalt
La comunicazione Cosa accade quando ci avventuriamo ai confini delle Gestalt Ogni volta che ci avventuriamo ai confini di un campo gestaltico avvertiamo delle precise resistenze, perché questo equivale a rimettere in discussione la Gestalt. La Gestalt “si difende e resiste” poiché questo movimento la dissolverebbe. Si tratta di un movimento che prefigura un Cambiamento/2. Arte di Ascoltare

14 Il valore conoscitivo delle emozioni
La comunicazione Il valore conoscitivo delle emozioni Mentre tentiamo di collegare tutti e nove i punti, l’eventualità di “uscire dal quadrato” provoca ansia,disagio: è come se ci mancasse il terreno sotto i piedi. Questa ansia,questa particolare emozione, possiamo interpretarla come un “segnale” che stiamo avvicinandoci ai confini di una nostra Gestalt e cioè di una nostra Cornice. Arte di Ascoltare

15 Le emozioni ci aiutano ad individuare le nostre Cornici
La comunicazione Le emozioni ci aiutano ad individuare le nostre Cornici In questo senso le sensazioni di ansia e disagio che avvertiamo, segnalandoci che ci stiamo avvicinando ai confini delle nostre Gestalt, ci aiutano ad individuare ed a mettere a fuoco le Cornici all’interno delle quali “ci muoviamo” e delle quali altrimenti resteremmo inconsapevoli. Arte di Ascoltare

16 Ma come reagiamo abitualmente a queste emozioni?
La comunicazione Ma come reagiamo abitualmente a queste emozioni? L’eventualità di “uscire dal quadrato”, di violare la Gestalt ci provoca ansia e normalmente reagiamo a questa ansia con un atteggiamento di chiusura, di irrigidimento. Di fronte al rischio percepito di “rompere” le nostre certezze implicite, tendiamo a reagire con un atteggiamento difensivo/aggressivo, placando l’ansia attraverso giustificazioni razionali. Arte di Ascoltare

17 Saper gestire l’ansia senza volersene subito liberare
La comunicazione Saper gestire l’ansia senza volersene subito liberare Anche coloro che hanno risolto il gioco dei nove punti hanno avvertito un “senso di ansia” ma hanno avuto maggiore tolleranza nei suoi riguardi e non hanno avvertito l’urgenza di liberarsene. In qualche modo hanno saputo associare l’ansia non con un atteggiamento difensivo-aggressivo, ma con un atteggiamento esplorativo. Arte di Ascoltare

18 a cosa ci fa pensare quello che abbiamo analizzato
La comunicazione Una riflessione: a cosa ci fa pensare quello che abbiamo analizzato Arte di Ascoltare

19 Ambiente semplice ed ambiente complesso
La comunicazione Ambiente semplice ed ambiente complesso Ambiente semplice: un ambiente in cui valgono le stesse cornici (=le stesse cose hanno uguale significato per le diverse parti) Ambiente complesso:ambiente in cui coesistono cornici diverse (= le stesse cose e gli stessi eventi hanno per le diverse parti significati diversi e incompatibili fra loro) Arte di Ascoltare

20 Cosa accade in un ambiente complesso
La comunicazione Cosa accade in un ambiente complesso Più un ambiente è complesso e più spesso la comunicazione fra le sue parti si presenta come una serie di situazioni in cui le stesse cose, gli stessi eventi hanno significati diversi ed incompatibili fra loro. Più un ambiente è complesso e più è importante avere consapevolezza delle Cornici e del loro significato. Arte di Ascoltare

21 Competenza comunicativa non riduzionista
La comunicazione Competenza comunicativa non riduzionista E’ una competenza comunicativa consapevole dell’importanza delle cornici di cui siamo parte e dotata di un savoir faire delle cornici (cioè della capacità di risalire alle nostre cornici come pure alle cornici degli altri) Arte di Ascoltare

22 Quand’è che ci troviamo in un ambiente complesso?
La comunicazione Quand’è che ci troviamo in un ambiente complesso? In tutti quei casi in cui,di fronte ad una situazione problematica,tentiamo e tentiamo e tentiamo ancora ma senza successo (come nel gioco dei nove punti). E’ allora che dovrebbe nascerci il dubbio: forse devo cambiare le premesse. Arte di Ascoltare

23 Due abitudini di pensiero
La comunicazione Due abitudini di pensiero Sistemi semplici Sistemi complessi Dove “le stesse cose” hanno lo stesso Dove “le stesse cose” hanno significati significato differenti Stesse premesse implicite Diverse premesse implicite Ciò che diamo per scontato ci aiuta Ciò che diamo per scontato ci comunicare impedisce di comunicare Io ho ragione tu hai torto Tutti hanno ragione; esistono ragioni diverse Mondo mono-culturale (Uni/verso) Mondo pluri-culturale (Pluri/verso) Quando proviamo e sbagliamo, proviamo e sbagliamo,proviamo e sbagliamo,ci dovrebbe venire il dubbio:forse devo adottare l’altra abitudine di pensiero, quella adatta al rispetto della complessità. Certamente quando entriamo a contatto con una cultura diversa dalla nostra, la sensibilità per “le stesse cose” con significati differenti deve essere sempre all’erta come strumento principale per la comprensione reciproca. Arte di Ascoltare

24 La comunicazione Ascolto Passivo / Ascolto Attivo Vediamo quali sono le principali differenze fra i due modi di osservare guidati rispettivamente dall’ascolto passivo e dall’ascolto attivo Ascolto Passivo Ascolto Attivo Passivo (rispecchiare la realtà) Attivo (costruzione della realtà) Statico (un’unica prospettiva giusta) Dinamico (molte prospettive) In controllo Goffo (Incidenti di percorso e imbarazzi (incidenti di percorso e imbarazzi vissuti come negativi) vissuti come positivi) Soggettivo no, oggettivo si Né soggettivo né oggettivo (ma esploratore di mondi possibili) Neutralizzare le emozioni Centralità delle emozioni Attenzione ai contenuti Attenzione alla forma Arte di Ascoltare

25 Il gioco della “doppia visione”
La comunicazione Il gioco della “doppia visione” Arte di Ascoltare

26 Il gioco della doppia visione ( le dissonanze cognitive )
La comunicazione Il gioco della doppia visione ( le dissonanze cognitive ) Italiano Inglese Sottolineare le vocali “Essere Sottolineare le consonanti più chiaro” esempio di “mappa bisociativa” che mostra le differenze, rispetto ad uno stesso problema, derivanti da cornici diverse Arte di Ascoltare

27 Il gioco della doppia visione ( le dissonanze cognitive )
La comunicazione Il gioco della doppia visione ( le dissonanze cognitive ) Italiano Inglese Sottolineare le vocali “Essere Sottolineare le consonanti più chiaro” Vediamo dunque come lo stesso problema e cioè “Essere più chiaro” venga visto, attraverso le due cornici diverse, in due modi completamente diversi ( Doppia visione ) Arte di Ascoltare

28 Il gioco della doppia visione ( le dissonanze cognitive )
La comunicazione Il gioco della doppia visione ( le dissonanze cognitive ) Lui Lei Essere analitici Essere sintetici Sapersi spiegare Pochi concetti ma chiari Riuscire a Scendere nei dettagli Essenziali e logici capirsi Approfondire e cogliere le sfumature La lamentela ed il rimprovero reciproci sono: Lui : “Con te non si finirebbe Lei: “Con te non si riesce mai ad mai di parlare” iniziare veramente un dialogo” Arte di Ascoltare

29 (essere chiari=sottolineare le consonanti).
La comunicazione Che cosa è accaduto? L’errore, ripetuto, dell’italiano è consistito nell’attenersi ad una premessa implicita che vale nella sua lingua d’origine (essere più chiari=sottolineare le vocali) completamente diversa da quella valida nella lingua inglese (essere chiari=sottolineare le consonanti). Arte di Ascoltare

30 Correggere il sistema di autocorrezione
La comunicazione Correggere il sistema di autocorrezione Per risolvere il suo problema egli avrebbe dovuto correggere il proprio sistema di autocorrezione, ma ciò non è facile perché non ne è consapevole. Dunque la soluzione sta nello spostare l’attenzione dai comportamenti alla dissonanza fra matrici cognitive (cioè fra cornici). Arte di Ascoltare

31 Cosa non dobbiamo fare per arrivare alla dissonanza di cornici
La comunicazione Cosa non dobbiamo fare per arrivare alla dissonanza di cornici In primo luogo vediamo cosa non si deve fare: l’italiano del nostro esempio ha commesso 2 errori molto comuni e interrelati: - Si è fatto prendere dall’ansia di tornare al più presto possibile “in controllo”, dall’urgenza di riaffermare la propria “competenza”. Quando sentiamo il terreno che manca sotto i piedi la risposta giusta non è di puntarli con maggior forza, ma di librarsi a una spanna da terra. Non dobbiamo diventare più pesanti, ma più leggeri. - Era tutto impegnato ad individuare ed eliminare le “cause” della situazione di disagio: “in che cosa sbaglio?” “Perché l’altro non mi capisce?” Questo può andar bene inizialmente,ma dopo ripetuti ed infruttuosi tentativi avrebbe dovuto pensare: ”Sto sbagliando ripetutamente quindi ho l’occasione ideale per imparare qualcosa sulle mie premesse implicite” Arte di Ascoltare

32 Come arrivare alla dissonanza di cornici
La comunicazione Come arrivare alla dissonanza di cornici Per risolvere il problema comunicativo occorre mettere al centro dell’attenzione qualcosa che ci appare marginale e fastidioso in quanto,se vi rivolgessimo l’attenzione, ci costringerebbe a mettere in discussione la struttura del campo (la Gestalt) nella quale ci sentiamo così sicuri. Bisogna identificare le emozioni che emergono in quella situazione ed usarle per risalire alle nostre Cornici (ai modi di vedere e di agire che davamo per scontati). Arte di Ascoltare

33 Emozioni ed atteggiamento esplorativo
La comunicazione Emozioni ed atteggiamento esplorativo Quando una cornice sbatte contro l’altra, le emozioni vanno utilizzate come mezzi che ci permettono di risalire alle premesse implicite (Cornici) della nostra cultura di appartenenza. L’importante è associare questi sentimenti (di ansia, di ridicolo, di imbarazzo) invece che con atteggiamenti difensivi-offensivi come di solito facciamo, con un atteggiamento esplorativo di osservazione di altri “mondi possibili”. Arte di Ascoltare

34 Da: "Arte di ascoltare e mondi possibili" - Marianella Sclavi
La comunicazione Cosa dovrebbe fare il congressista italiano per arrivare alla dissonanza di cornici? Le domande per arrivare alla dissonanza di cornici, nel caso del congressista, sono di questo tipo: “Che cosa c’è che mi appare al tempo stesso marginale e fastidioso, irrilevante e ridicolo quando provo a parlare inglese?” Non è sicuro che la risposta ci arrivi subito ma col tempo arriva ed è: “Giudico ridicolo (imbarazzante) il modo in cui loro pronunciano le consonanti”. Da: "Arte di ascoltare e mondi possibili" - Marianella Sclavi

35 L’imbarazzo come informatore sulle nostre cornici
La comunicazione L’imbarazzo come informatore sulle nostre cornici La resistenza ed il senso del ridicolo ad adottare una pronuncia “inglese” sono sentimenti che danno informazioni non sull’inglese, ma su come tipicamente vediamo e reagiamo a quello stesso comportamento nella nostra cultura, parlando in italiano con accento inglese. (il problema è nell’accogliere entrambe le cornici: “è ridicolo” e “non è ridicolo” sapendo passare da una cornice all’altra con disinvoltura! ) Da: "Arte di ascoltare e mondi possibili" - Marianella Sclavi

36 Metodologia umoristica vs. principio di serietà
La comunicazione Metodologia umoristica vs. principio di serietà Le persone che “sono portate per le lingue”, riescono a cogliere ciò che,nell’apprendere un’altra lingua,appare come marginale e fastidioso e si giocano queste informazioni come una risorsa. Accolgono entrambe le matrici “è ridicolo”, “non è ridicolo”, riuscendo a passare da una cornice all’altra con disinvoltura, senza resistenze. Coloro che “sono negati per le lingue”, rimangono bloccati nelle proprie cornici sociali e linguistiche (sentendo inutile adottare una certa pronuncia, anzi farlo sarebbe umiliante e ridicolo). Possiamo dire che: i primi sono flessibili, i secondi rigidi. I primi, nel connettersi a sé stessi e al mondo, adottano una “metodologia umoristica”, i secondi quello che possiamo chiamare “il principio di serietà” o “retorica del controllo”. Da: "Arte di ascoltare e mondi possibili" - Marianella Sclavi

37 Metodologia umoristica
La comunicazione Metodologia umoristica “L’umorismo non è uno stato d’animo, è un modo di guardare il mondo” Ludwig Wittgenstein Da: "Arte di ascoltare e mondi possibili" - Marianella Sclavi

38 Valore metacomunicativo dell’imbarazzo
La comunicazione Valore metacomunicativo dell’imbarazzo Quando l’imbarazzo segnala l’emergere di un problema comunicativo di tipo interculturale, esso si presenta come un atto non più soltanto discorsivo ma metacomunicativo. Occorre allora associare l’imbarazzo non con un atteggiamento difensivo-offensivo, ma esplorativo. Ciò significa abbandonare l’abitudine di pensiero “Io ho ragione tu hai torto” in favore di un’abitudine di pensiero guidata dall’ascolto attivo che favorisca il riconoscimento,il rispetto e l’adattamento reciproco. Arte di Ascoltare

39 Risalire alle cornici non implica condividerle
La comunicazione Risalire alle cornici non implica condividerle Risalire alle cornici non implica condividerle ma soltanto capirle meglio, in modo più adeguato, evitando di respingere a priori cornici diverse dalle nostre, come inconcepibili ed inaccettabili. Si tratta cioè di acquisire la capacità di gestire le differenze, partendo dal prendere consapevolezza di quali siano le cornici con cui siamo entrati in contrasto. Arte di Ascoltare

40 Di cosa ci informano le emozioni (nella dissonanza di cornici)
La comunicazione Di cosa ci informano le emozioni (nella dissonanza di cornici) Le emozioni parlano un linguaggio non verbale ma analogico Esse ci danno informazioni non su cosa vediamo, ma su come guardiamo Le emozioni ci dicono qualcosa sulle cornici sociali e culturali che usiamo per interpretare il mondo Arte di Ascoltare

41 Dissonanza nel proprio ambiente culturale
La comunicazione Dissonanza nel proprio ambiente culturale Chiamiamo “dissonanza” nel nostro ambiente culturale tutte le situazioni in cui le incomprensioni e i conflitti si perpetuano, nonostante i tentativi degli attori di adottare tattiche e strategie mutevoli. Cioè tutte le situazioni che per essere comprese richiedono un Cambiamento2, una uscita “forte” da cornici “forti”; il superamento di resistenze che tutti i protagonisti in qualche modo collaborano, spesso inconsapevolmente, a riprodurre.

42 Empatia = mettersi nei panni dell’altro
La comunicazione Empatia ed Exotopia L’exotopia poggia su una scelta di alterità, in cui la differenza è considerata una condizione necessaria alla comprensione. Nel confronto con l’alterità, le nostre reazioni divengono materiale indispensabile per la comprensione (e questo proprio attraverso il confronto di cornici diverse). Empatia = mettersi nei panni dell’altro Exotopia = accettazione dell’altro in quanto diverso da sé

43 Empatia ed Exotopia una differenza fondamentale
La comunicazione Empatia ed Exotopia una differenza fondamentale Nell’empatia cerchiamo di capire l’esperienza dell’altro in base alla propria esperienza, quindi mantenendo valido il proprio contesto (fingiamo di metterci nelle scarpe dell’altro, ma all’ultimo momento mettiamo l’altro nelle nostre scarpe). Nell’exotopia la ricerca inizia quando, cercando di metterci nelle scarpe dell’altro, ci accorgiamo che non ci vanno bene.

44 Le sette regole dell’arte di Ascoltare ( di Marianella Sclavi )
La comunicazione Non avere fretta di arrivare alle conclusioni. Le conclusioni sono la parte più effimera della ricerca Quel che vedi dipende dal tuo punto di vista. Per riuscire a vedere il tuo punto di vista,devi cambiare punto di vista Se vuoi comprendere quel che un altro sta dicendo,devi assumere che ha ragione e chiedergli di aiutarti a vedere le cose dalla sua prospettiva Le emozioni sono degli strumenti conoscitivi fondamentali,se sai comprendere il loro linguaggio. Non ti informano su cosa vedi, ma su come guardi. Un buon ascoltatore è un esploratore di mondi possibili. I segnali più importanti per lui sono quelli che si presentano come marginali e fastidiosi perché incongruenti con le proprie certezze Il buon osservatore affronta volentieri i dissensi come occasioni per mettere a fuoco le proprie e altrui cornici ed arrivare ad una gestione creativa dei conflitti Per divenire esperto nell’arte di ascoltare devi adottare una metodologia umoristica, ma quando hai imparato ad ascoltare, l’umorismo viene da sé. Arte di Ascoltare

45 La comunicazione L’importanza di risalire dai giudizi alle cornici nella gestione creativa dei conflitti In ogni conflitto comunicativo, quando ci troviamo in un sistema complesso e cioè caratterizzato dalla presenza/scontro di cornici diverse, il chiedersi: “di chi è la colpa”, “cosa è giusto e cosa è sbagliato” risultano domande inutili. In generale nella gestione creativa dei conflitti l’assumere che “tutti hanno ragione” permette di fare passi in avanti perché consente di risalire dai giudizi alle cornici. Arte di Ascoltare

46 Quattro stili di ascolto
La comunicazione Quattro stili di ascolto Minimizzare in buona fede: cerca di sedare le preoccupazioni dell’interlocutore Esagerare in buona fede: mostrare solidarietà amplificando le preoccupazioni dell’interlocutore Liquidare il problema: saltare immediatamente alla fase del dare consigli Ascolto interattivo: fare domande per capire i vari aspetti del problema; riassumere ciò che l’altro ci dice; riconoscere i suoi sentimenti Arte di Ascoltare

47 Autostima positiva ed arrogante
La comunicazione Autostima positiva ed arrogante Autostima positiva = sicurezza nella propria capacità di imparare Autostima arrogante = “Io non sono scalfito da alcuna critica possibile, sono non raggiungibile” Mentre nella autostima positiva sono sicuro della mia possibilità di capire. ( flessibilità vs rigidità ) Arte di Ascoltare

48 Ma quale relazione esiste fra come guardiamo e cosa vediamo?
La comunicazione L’Indagine Variazionale : “Ciò che vediamo dipende dal come guardiamo?” Abbiamo prima detto che le emozioni ci danno informazioni non su cosa vediamo, ma su come guardiamo. Ma quale relazione esiste fra come guardiamo e cosa vediamo? Arte di Ascoltare

49 Indagine Variazionale
La comunicazione Indagine Variazionale Qual è la prima cosa che vi viene in mente nel guardare questa figura?

50 Indagine variazionale Disegno del Palcoscenico/Piramide tronca
La comunicazione Indagine variazionale Disegno del Palcoscenico/Piramide tronca Noesis Noema Livello I Apodittico O piramide tronca oppure palcoscenico (visione ingenua) Livello II Polimorfo Piramide tronca/palcoscenico nel linguaggio della fenomenologia “noesis” sta ad indicare “come guardiamo” e “noema” indica “cosa vediamo”. La visione apodittica esclude qualsiasi dubbio e diversa possibilità; è ingenua non perché sbagliata ma perché implica di essere l’unica possibile. E’ soltanto al LivelloII (dopo aver sperimentato un cambiamento di cornice) che ci rendiamo conto che quella precedente era una visione ingenua. Soltanto al livello II prendiamo coscienza della correlazione fra noema e noesis: “Tutto quel che vedi dipende dal tuo punto di vista.Per riuscire a vedere il tuo punto di vista, devi cambiare punto di vista”. Il passaggio dal Livello I al Livello II ha una proprietà non transitiva: cioè la “visione ingenua” una volta perduta non è più recuperabile. Arte di Ascoltare

51 Indagine variazionale
La comunicazione L’indagine variazionale entra propriamente in funzione passando dal Livello II al Livello III. Entra una persona guarda la figura e dice:”Oh, avete disegnato un robot senza testa!” Si riesce quando si passa dalla tridimensionalità alla bidimensionalità, variazione più difficile e drammatica della precedente. Quando ci riusciamo è una variazione che ci spiazza e questa sensazione di spiazzamento di cosa ci informa? Che usciamo da una cornice che davamo per scontata. In questo caso possiamo dire che lo spiazzamento ci informa che: “davamo per scontato di aver esaurito il ventaglio delle possibilità”. Siamo costretti a riconoscere che una cosa che non c’è (una testa fantasma) si è dimostrata utile nel passaggio dalle tre alle due dimensioni, senza di lei sarebbe stato più difficile; è strano ma è così. NB: quando andiamo in un paese straniero quello che più ci spiazza sono proprio delle assenze;diamo per scontato che le persone in certe circostanze debbano reagire in certi modi, ma non è così: non si comportano come prevediamo (= assenze). Quando raccontiamo queste nostre aspettative disattese ai locali,per loro è come se disegnassimo delle teste artificiali. Arte di Ascoltare

52 Indagine variazionale
La comunicazione Indagine variazionale Adesso possiamo aggiungere il Livello III Noesis Noema (dimensione noetica) LivelloI Apodittico O piramide tronca o palcoscenico (visione ingenua) Livello II Polimorfo Sia piramide tronca che palcoscenico Livello III Indagine Variazionale Piramide/palcoscenico/ robot/ ecc. (Polimorfo R.) Al livello II eravamo convinti che il campo delle possibilità da esplorare fosse limitato,mentre al Livello III prendiamo consapevolezza che ci eravamo illusi. L’indagine variazionale comporta la consapevolezza che possiamo sempre trovare un campo più vasto di possibilità (che diventano illimitate). Al Livello III cambia la concezione di contesto noetico: prima prevedeva possibilità limitate, adesso illimitate. Importante osservare il ruolo cruciale giocato in questo passaggio da “ciò che non c’è”: qualcosa che non c’è ci aiuta a fare un salto da un campo di possibilità ad un altro. Arte di Ascoltare

53 Bibliografia La comunicazione “Arte di ascoltare e mondi possibili “– Marianella Sclavi – Bruno Mondadori “A una spanna da terra” – Marianella Sclavi – Bruno Mondadori “Intelligenza emotiva” – Daniel Goleman BUR Saggi “La Negoziazione” -Rino Rumiati e Davide Pietroni – Raffaello Cortina Editore “La Mediazione” - Stefano Castelli - Raffaello Cortina Editore “Negoziare” - Rino Rumiati e Davide Pietroni – Raffaello Cortina Editore “Costruire una Pace” – Marianella Sclavi – Bruno Mondadori “Relazioni in armonia” – Enrico Cheli - Franco Angeli “Comunicazione e personalità” – Maurizio D’Ambra - Zelig Editore “Negoziare in situazioni difficili” – William Ury - NLP Italy “Negoziare secondo Harvard” – Alessio Roberti – NLP Italy “Conflitti e mediazione”- E.Arielli,G.Scotto – Bruno Mondadori “L’arte e la scienza della negoziazione” - H.Raiffa – NLP Italy “La Comunicazione” - Zani,Selleri,David - Editore Carocci “Messaggi”-McKay, Marta Davis,Patrick Fanning-Ediz.Il Sole 24 ORE Arte di Ascoltare

54 “Arte di Ascoltare ed autoconsapevolezza emozionale”
Per contatti: Yoga Patti mobile / fax / Arte di Ascoltare


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