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PROGETTAZIONE E REALIZZAZIONE DI INTERVENTI DI EDUCAZIONE ALLA SALUTE

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Presentazione sul tema: "PROGETTAZIONE E REALIZZAZIONE DI INTERVENTI DI EDUCAZIONE ALLA SALUTE"— Transcript della presentazione:

1 PROGETTAZIONE E REALIZZAZIONE DI INTERVENTI DI EDUCAZIONE ALLA SALUTE
Francesca Righi Dipartimento di Medicina e Sanità Pubblica Università di Bologna

2 2.La progettazione di un intervento di Educazione alla Salute
1.Fattori che determinano la salute e basi teoriche dell’Educazione alla salute 2.La progettazione di un intervento di Educazione alla Salute 3. Dalla teoria alla pratica: un Progetto di promozione dell’attività fisica Francesca Righi Università di Bologna

3 Definizioni di salute……
“……Uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale che non consiste soltanto nell’assenza di malattia o di infermità” (Organizzazione Mondiale della Sanità) Invitare gli studenti a dare la loro definizione di salute. Brain storming Le idee sulla salute sono le più varie: dipendono dalle conoscenze, dalle esperienze, dalle aspettative, dai valori. Concetto multifattoriale che include diversi aspetti. Es: Anziano Questa è una delle definizioni più conosciute e condivise….ma ce ne sono altre Francesca Righi Università di Bologna

4 Definizioni di salute……
“La salute è una corona in testa a coloro che stanno bene ma che appare soltanto alla vista degli ammalati” (proverbio arabo) Molti si accorgono di cosa significhi la salute solo quando cambia qualcosa ovvero quando la perdono Francesca Righi Università di Bologna

5 SALUTE dimensione psichica dimensione emotiva dimensione fisica
dimensione relazionale dimensione spirituale Fisica la più ovvia riguarda il buon funzionamento del nostro corpo Psichica: pensare con lucidità e coerenza Emotiva: saper riconoscere le emozioni ed esprimerle in modo appropriato.E’ un equilibrio che ci consente di far fronte a situazioni di stress, ansia,… Spirituale: per molti è il credo religioso per altri è il proprio sistema di valori sociale.: salute è strettamente legata all’ambiente:es: pensiamo alla salute dei paesi sottosviliuppati ASPETTI SONO TUTTI INTEGRATI dimensione sociale

6 Categorie di determinanti della salute
Non Modificabili (20%) Ambiente fisico e sociale Socio economici Stili di vita Accesso ai servizi Genetica Sesso Età Aria Acqua e alimenti Abitazione Lavoro Ambiente sociale e culturale Reddito Occupazione Esclusione sociale Alimentazione Attività fisica Fumo Alcol Attività sessuale Uso di droghe Scuola Sanità Servizi sociali Trasporti Tempo libero Molti sono i fattori che possono influenzare le dimensioni della salute. Francesca Righi Università di Bologna

7 Comportamento individuale e malattia Cosa sappiamo?
I fattori socioeconomici e gli stili di vita contribuiscono per il 50% a determinare un buon stato di salute Responsabili 2/3 della mortalità per tumore (Harvard Report, 1996) Modifiche del comportamento riducono mortalità del 60% (Willet et al., 1996) sono solo alcuni esempi Francesca Righi Università di Bologna

8 Comportamento individuale e malattia Cosa sappiamo?
15% della mortalità e il 30% dei tumori sono causati dal fumo di tabacco Obesità aumenta il rischio di Mal. cardiovascolari 20% Tumori dell’utero 40% Tumori dei reni 25% Diabete 80% Francesca Righi Università di Bologna

9 PROMOZIONE DELLA SALUTE
Processo che permette alle persone di acquisire maggior controllo sui fattori determinanti la salute; Si concretizza in attività che hanno l’obiettivo di aumentare, mantenere, promuovere lo stato di buona salute sia a livello individuale che comunitario Intervento in grado di agire in modo globale su tutti gli aspetti modificabili (comportamenti, fattori socioeconomici, etc) E’ un intervento globale Francesca Righi Università di Bologna

10 PROMOZIONE DELLA SALUTE
Ha un campo di azione molto ampio e generale che abbraccia tutti gli interventi che hanno relazione con la salute: economia educazione rete dei servizi - ambiente - …………….. Francesca Righi Università di Bologna

11 educazione alla salute ATTIVITA’ DI PROMOZIONE DELLA SALUTE
Programmi di educazione alla salute Servizi di Prevenzione AREE DI ATTIVITA’ DI PROMOZIONE DELLA SALUTE Attività economiche e legislative Lavoro di comunità Prevenzione primaria sec, ter Lavoro di comunità:si lavora con la gente, partecipano alle scelte. es: si chiede quali sono i bisogni di quella comunità sviluppo organizzativo:promuovere politiche organizzative favorevoli alla salute. politiche sanitarie: vaccini... Igiene amb: controllo inquinanti, leggi: divieto di fumo, regolamentazione etichette dei rpodotti alimentari. Attenzione!leggi buone se fatte rispettare Interventi di Igiene ambientale Sviluppo organizzativo Politica sanitaria pubblica Francesca Righi Università di Bologna

12 EDUCAZIONE ALLA SALUTE
E’ un intervento che ha come obiettivo dare informazioni e modificare atteggiamenti e comportamenti dei singoli soggetti Quindi………………… E’ un intervento di comunicazione, che permette di acquisire strumenti per migliorare la salute   E’ un intervento mirato all’individuo mentre nella promozione della salute il target è la comunità Francesca Righi Università di Bologna

13 EDUCAZIONE ALLA SALUTE
L’intervento comunicativo può essere rivolto a diversi destinatari: il singolo individuo (es. colloquio medico-paziente) un gruppo di soggetti (es. scuola) intera popolazione (mass-media) Francesca Righi Università di Bologna

14 comportamento è facile?
Cambiare il proprio comportamento è facile? Smettere di fumare è facile io ci sono riuscito più di 100 volte (bernard Shaw) Francesca Righi Università di Bologna

15 “Le cose migliori della vita o sono immorali o sono illegali o fanno ingrassare”
(O.Wilde) Francesca Righi Università di Bologna

16 Ambiente (condizioni di vita)
Fattori che influenzano la modifica dei comportamenti ( modello di Green) Fattori predisponenti Conoscenze Credenze Valori Attitudini Self-efficacy Fattori abilitanti Disponibilità di risorse per la salute Accessibilità delle risorse Leggi, priorità e impegno alla salute da parte del governo Skill correlati alla salute Fattori rinforzanti Famiglia Gruppo dei pari Insegnanti Datori di lavoro Operatori sanitari Politici Ambiente (condizioni di vita) I nostri comportamenti sono il frutto di questi tre fattori. Schema complesso analisi per fattori COMPORTAMENTI E STILI DI VITA SALUTE

17 Fattori che influenzano la modifica dei comportamenti ( modello di Green)
Fattori predisponenti Conoscenze Credenze Valori Attitudini Self-efficacy Credenze : convinzioni. le più difficili da cambiare attitudine:capacità di fare qualcosa self-efficacy:autoefficacia=fiducia nella propria capacità di portare a termine un’azione Educazione alla salute agisce su questi COMPORTAMENTI E STILI DI VITA SALUTE

18 Fattori che influenzano la modifica dei comportamenti ( modello di Green)
Fattori predisponenti Conoscenze Credenze Valori Attitudini Self-efficacy Fattori abilitanti Disponibilità di risorse per la salute Accessibilità delle risorse Leggi, priorità e impegno alla salute da parte del governo Skill correlati alla salute risorse per salute=servizi e accessibili:ora luogo skill: termine tra abilità e capacità. La cosa importante è che si possono acquisire COMPORTAMENTI E STILI DI VITA SALUTE

19 Ambiente (condizioni di vita)
Fattori che influenzano la modifica dei comportamenti ( modello di Green) Fattori predisponenti Conoscenze Credenze Valori Attitudini Self-efficacy Fattori abilitanti Disponibilità di risorse per la salute Accessibilità delle risorse Leggi, priorità e impegno alla salute da parte del governo Skill correlati alla salute Fattori rinforzanti Famiglia Gruppo dei pari Insegnanti Datori di lavoro Operatori sanitari Politici Ambiente (condizioni di vita) COMPORTAMENTI E STILI DI VITA SALUTE

20 Come favorire il cambiamento?
Agire sui fattori che influenzano la modifica dei comportamenti: Intrapersonali Interpersonali Organizzativi Comunitari Leggi e politiche pubbliche ……………………………. Ed. salute agisce su primo aspetto Francesca Righi Università di Bologna

21 EDUCAZIONE ALLA SALUTE
Obiettivi: Rendere capaci le persone a definire i loro problemi e le loro necessità (Consapevolezza) Es: Le persone anziane sono a elevato rischio di contrarre il Tetano Informare Aumentare la percezione del rischio agisce sui fattori intrapersonali Francesca Righi Università di Bologna

22 EDUCAZIONE ALLA SALUTE
Obiettivi: 2. Aiutare le persone a capire cosa possono fare per risolvere il problema (Determinazione) Es: per difendersi dalla malattia esiste un vaccino efficace Francesca Righi Università di Bologna

23 EDUCAZIONE ALLA SALUTE
Obiettivi: 3. Aiutare le persone a intraprendere le azioni più appropriate per promuovere comportamenti individuali e sociali favorevoli alla salute (Azione) es: fornire opportunità praticabili per vaccinarsi (lettera di invito, appuntamento concordato con il paziente, ) Francesca Righi Università di Bologna

24 EDUCAZIONE ALLA SALUTE
LA PROGETTAZIONE DI UN INTERVENTO DI EDUCAZIONE ALLA SALUTE  Vediamo passo per passo come si progetta intervento di ed. alla salute Francesca Righi Università di Bologna

25 LE FASI DELLA PROGETTAZIONE
Analisi dei bisogni e della situazione Definizione delle priorità Individuare strategie, risorse e vincoli Definire obiettivi e degli indicatori di verifica Definizione programma operativo Esecuzione intervento Valutazione e diffusione dei risultati Quando si vuole realizzare un intervento di ES non si può improvvisare ma bisogna pensare a un progetto STRATEGIE:metodi che mi danno i migliori risultati..prove di efficacia tutti questi aspetti vanno visti in modo circolare..spirale della progettazione Francesca Righi Università di Bologna

26 Analisi dei bisogni e della situazione
descrivere la mia popolazione tipologia e dislocazione dei servizi sanitari e non, sia pubblici che privati presenza di associazioni, organizzazioni e movimenti quali sono i problemi di salute più importanti individuati dalle persone sia come singoli che come gruppi Intervento ES si deve basare su fatti accertati. Non è corretto dire secondo me in questa popolazione c’è un problema di obesità ricognizione delle risorse e delle opportunità Francesca Righi Università di Bologna

27 Analisi dei bisogni e della situazione
quante persone sono realmente interessate dal problema (dati epidemiologici) quali sono le principali cause che possono aver creato il problema e perché rischi e danni per la sanità pubblica legati al problema (bibliografia) conoscenza e analisi di altre attività di educazione alla salute realizzate nella zona Es: malattie cardiovasc. Cause: sedentarietà fumo obesità il comportamento dannoso che esiti da: maggiori ricoveri, maggior mortalità, invalidità mettersi in rete con gli altri Francesca Righi Università di Bologna

28 come raccogliere le informazioni?
Osservazione diretta Interviste, riunioni, focus group, questionari Dati epidemiologici, dati statistici, indagini ad hoc, bibliografia Francesca Righi Università di Bologna

29 2. Definizione delle priorità
Qual è il problema più importante? (dati quantitativi) Esistono degli interventi efficaci per modificare la situazione? (letteratura, linee guida…) Francesca Righi Università di Bologna

30 MATRICE DELLE PRIORITA’
Più importante Meno importante Alta priorità per un intervento es:infezione da tetano Più modificabile Meno modificabile ci guida nel decidere quale comportamento affrontare per primo Fonte: Green & Kreuter (1999) Prioritization Matrix in Health Promotion Planning: an Educational and Environmental Approach. Francesca Righi Università di Bologna

31 MATRICE DELLE PRIORITA’
Più importante Meno importante Più modificabile pensare a intervento innovativo?? Meno modificabile Fonte: Green & Kreuter (1999) Prioritization Matrix in Health Promotion Planning: an Educational and Environmental Approach. Francesca Righi Università di Bologna

32 MATRICE DELLE PRIORITA’
Più importante Meno importante Bassa priorità eccetto dimostrare cambiamenti per ragioni politiche Più modificabile Meno modificabile E’ un intervento che fa fare gran bella figura ma risolve un problema marginale Fonte: Green & Kreuter (1999) Prioritization Matrix in Health Promotion Planning: an Educational and Environmental Approach. Francesca Righi Università di Bologna

33 MATRICE DELLE PRIORITA’
Più importante Meno importante Più modificabile Nessun intervento! Meno modificabile A volte sono problemi che vengono affrontati con strumenti non adeguati Fonte: Green & Kreuter (1999) Prioritization Matrix in Health Promotion Planning: an Educational and Environmental Approach. Francesca Righi Università di Bologna

34 2. Definizione delle priorità
Il problema è percepito come importante dalle persone? (dati qualitativi) I numeri possono dirvi cosa sta succedendo ma possono non dirvi perché sta succedendo Parlare con le persone per capire la percezione del problema Francesca Righi Università di Bologna

35 “…..Non tutto ciò che può essere contato conta e non tutto ciò che conta può essere contato…”
-Albert Einstein - Parlare con le persone per capire la percezione del problema Francesca Righi Università di Bologna

36 3. Individuare strategie
Il problema si può affrontare con: un intervento di educazione sanitaria o un intervento di promozione della salute? Attenzione al metodo che si vuole utilizzare!! Francesca Righi Università di Bologna

37 3. Individuare risorse e vincoli
Fare un attento esame di quelle che sono le risorse a disposizione e i vincoli presenti Francesca Righi Università di Bologna

38 4. Definire obiettivi e indicatori di verifica
OBIETTIVO: Descrive l’esito desiderato di un programma Esprime la quantità di modificazione del problema attesa nell’unità di tempo Parte complessa ma fondamentale! Francesca Righi Università di Bologna

39 4. Definire obiettivi e indicatori di verifica
OBIETTIVO: Deve rispondere alle domande: Chi? (quale popolazione target?) Cosa? (quale tipo di risultato?) Quanto? (come quantifico il risultato?) Quando? (entro quanto tempo?) Francesca Righi Università di Bologna

40 4. Definire obiettivi e indicatori di verifica
OBIETTIVO: Es.: Aumentare del 10% (quanto) entro il 2006 (quando) il numero di persone con più di 65 anni (chi) che pratica “attività fisica moderata”(cosa) Devo conoscere baseline Francesca Righi Università di Bologna

41 4. Definire obiettivi e indicatori di verifica
INDICATORE: Variabili che aiutano a misurare i cambiamenti e quindi a valutare se sono stati raggiunti gli obiettivi prefissati Es.: Numero di persone over 65 anni che frequenta corso di ginnastica dolce/totale di persone con più di 65 anni Standard: almeno il 5%

42 “Chi fa, che cosa, come, quando”
5. Definizione programma operativo “Chi fa, che cosa, come, quando” Responsabilità, azioni, strumenti e mezzi, modalità operative, sedi, tempi, costi… Francesca Righi Università di Bologna

43 6. Esecuzione intervento
Preparazione, stampa, distribuzione materiale educativo (poster, opuscoli, etc) Preparazione di campagne comunicative attraverso i mass-media Francesca Righi Università di Bologna

44 6. Esecuzione intervento
Realizzazione di seminari, corsi, incontri pubblici con i cittadini lavori di gruppo, peer education nelle scuole, dibattiti I lavori di gruppo sono molto utilizzati come metodo educativo per contrastare le usanze o le credenze errate Francesca Righi Università di Bologna

45 7. Valutazione e diffusione dei risultati
PERCHE’ VALUTARE? Per migliorare e capire se l’intervento è servito Per rendere conto Per aiutare gli altri a non ripetere errori Per identificare esiti non previsti Francesca Righi Università di Bologna

46 7. Valutazione e diffusione dei risultati
COMUNICARE I RISULTATI: in termini di “processo” ovvero come è stato realizzato il programma In termini di “risultati di salute” raggiunti Francesca Righi Università di Bologna


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