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Democrazia e maggioranza semplice

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Presentazione sul tema: "Democrazia e maggioranza semplice"— Transcript della presentazione:

1 Democrazia e maggioranza semplice
Lezione 3 Economia Scelte Pubbliche

2 Maggioranza e redistribuzione
Se decisione presa a meno che unanimità  alcuni stanno peggio e altri stanno meglio  redistribuzione dai primi ai secondi Maggioranza rende distinzione tra scelte allocative (efficienza) e scelte redistributive meno chiara Economia Scelte Pubbliche

3 Da unanimità a redistribuzione
Figura 3.1: utilità ricchi (UR) e poveri (UP) sugli assi; tutti i membri dei 2 gruppi con stesse preferenze; AEC frontiera delle possibilità Pareto-efficienti con solo bp; E dotazione di status quo Con BP incrementa utilità membri  XYZW è la nuova frontiera YZ equivale a curva dei contratti  la porzione della frontiera che i 2 gruppi sceglierebbero all’unanimità Economia Scelte Pubbliche

4 Da unanimità a redistribuzione
A maggioranza, YZ non è necessariamente equilibrio Se in maggioranza, i ricchi sceglieranno il segmento XY (es. BP finanziato con imposta regressiva); i poveri allo stesso modo sceglierebbero un punto sul segmento ZW Davis (1970): maggioranza porta a ridefinire anche offerta di BP in modo da massimizzare l’utilità della maggioranza Economia Scelte Pubbliche

5 Minimum winning coalitions
Riker (1962): grandi coalizioni (unanimità) decadono in MWC 2 ipotesi: Politica è gioco a somma zero Redistribuzione è decisa a maggioranza In un gioco redistributivo, per massimizzare utilità, bisogna prendere dai perdenti  maggiore è il pool dei perdenti, maggiore il guadagno di utilità dei vincenti  in equilibrio emergeranno “maggioranze appena sufficienti” (MWC) Economia Scelte Pubbliche

6 BP o solo redistribuzione?
Figura 3.1. illustra un caso con BP (allocazione) e redistribuzione MWC solo redistribuzione In tutti i casi maggioranza semplice crea incentivi a formare coalizioni e a ridefinire le decisioni in modo da assicurarsi guadagni redistributivi Se lo stato nasce per offrire BP, quando inizia a decidere a maggioranza diventa uno stato redistributivo (la realtà degli stati moderni) Economia Scelte Pubbliche

7 Maggioranze cicliche - 1
Gioco redistributivo: 3 elettori e divisione di un pool di risorse =100 V1 e V2 possono accordarsi su 60/40 V3 può proporre a V2 di dividere 50/50 per non essere escluso V1 può allora proporre a V3 45/55, e così via Economia Scelte Pubbliche

8 Maggioranze cicliche - 2
La redistribuzione di risorse crea incentivi per membri di coalizioni perdenti a diventare membri di coalizioni vincenti, a costo di accettare parti ineguali Grande coalizione 33/33/33 soccombe Von Neumann e Morgestern trovano soluzione per questo tipo di gioco in un accordo 50/50 tra 2 giocatori  non è possibile prevedere quali  ciclo di maggioranze Economia Scelte Pubbliche

9 Economia Scelte Pubbliche - 2005
Cicli di Condorcet Condorcet (1785) scoprì che la maggioranza semplice può produrre cicli Ciclo di Condorcet è una decisione che dipende da sequenza con cui alternative sono messe in votazione  risultato è arbitrario Figura 3.2 illustra un caso di ciclo Economia Scelte Pubbliche

10 Tabella delle preferenze
Votante Preferenza 1 Preferenza 2 Preferenza 3 1 X Y Z 2 3 Economia Scelte Pubbliche

11 Illustrazione del ciclo
Tra X e Y prevale X; tra X e Z prevale Z; ma tra Z e Y prevale Y  ciclo Z emerge se si inizia da X e Y X emerge se si inizia da Z e Y Y emerge se si inizia da X e Z Maggioranza non può scegliere un vincitore di Condorcet in maniera non arbitraria Vincitore dipende da chi sceglie sequenza di votazioni  agenda setter  una regola dittatoriale Teorema di McKelvey (1976) Potere di agenda setter notevole Maggioranze cicliche creano incentivo per assicurarsi potere di agenda Economia Scelte Pubbliche

12 Economia Scelte Pubbliche - 2005
Cause del ciclo Se X Y Z sono quantità di BP ordinate su una dimensione, ciclo nasce perché V2 ha preferenze a 2 picchi (“tutto o niente”) Se preferenze di V2 fossero a 1 picco  niente ciclo La frequenza di preferenze tutto o niente non è trascurabile Es. Guerra in Irak: meglio o non farla, o se si inizia andare fino in fondo e stabilizzare il paese Se esistono più di 1 dimensione preferenze a 2 picchi diventano la regola 2 dimensioni sono: 1) quanta spesa pubblica avere e 2) come finanziarla Economia Scelte Pubbliche

13 Teorema dell’elettore mediano
Black (1948): maggioranza semplice produce una scelta di equilibrio se Preferenze a picco unico (massimo globale) Decisioni ordinabili su 1 dimensione Figura 3.3 illustra MV con 5 elettori V3, V4 e V5 preferiscono m su ogni altra proposta di offrire meno V1, V2, V3 preferiscono m su ogni altra proposta di offrire di più m – il bliss point di V3, l’elettore mediano – prevale in equilibrio MV non può perdere  divide una distribuzione di frequenza in 2 parti uguali  il suo schieramento fa diventare una di queste due parti la maggioranza Economia Scelte Pubbliche

14 Economia Scelte Pubbliche - 2005
Restrizione di Plott Se la scelta ha 2 dimensioni  restrizione di Plott (1967) Equilibrio di maggioranza semplice esiste se è un massimo per 1 individuo e tutti gli altri possono essere divisi in coppie rispetto alle quali l’individuo si trova sempre in posizione mediana Figure illustrano la logica della restrizione di Plott Economia Scelte Pubbliche

15 Illustrazione della restrizione di Plott - 1
Figura 3.4; scelta bidimensionale (x1-x2); A è il bliss point di curve di indifferenza euclidee Ua  A non può perdere rispetto a qualunque altra alternativa Figura 3.5  comitato a 2 (A e B)  AB è la curva dei contratti  qualunque punto su AB domina qualunque punto al di fuori Dominanza e Pareto efficienza sono concetti analoghi  non esiste un solo punto dominante, come previsto dalle proprietà della curva dei contratti Economia Scelte Pubbliche

16 Illustrazione della restrizione di Plott - 2
Figura 3.6  comitato di 3 (A, B e C) 3 insiemi di Pareto: AB, BC e AC Nessun punto è comune ai 3 insiemi  non esiste un equilibrio a maggioranza  non si sa quale dei 3 insiemi prevale Area ABC (e perimetro) sono insieme di Pareto se regola è unanimità  quale punto in ABC è indeterminato, ma se se ne raggiunge uno, è l’equilibrio (tirannia dello status quo) Economia Scelte Pubbliche

17 Illustrazione della restrizione di Plott - 3
Figura 3.7  bliss point del 3° membro cade su AB  la scelta tra x1 e x2 diventa ad una dimensione (segmento AB)  si può applicare il MV (punto E) Interessi di A e B diametricalmente opposti rispetto a quello di MV Economia Scelte Pubbliche

18 Illustrazione della restrizione di Plott - 4
Se punti ideali di altri 2 individui (comitato di 5) non sono su AB ma lo intersecano in E  equilibrio di maggioranza esiste in E (figura 3.8) 6 insiemi di Pareto Triangoli AEG, AEF, FEB, BEG; Linee AEB e GEF 6 insiemi hanno un punto in comune E E è equilibrio perché gli interessi di ciascuna coppia di membri sono contrapposti e E è mediano L’equilibrio rimane in E fino a che si aggiungono coppie rispetto alle quali E è mediano Applicazione di una concezione più generale di MV: qualunque linea che passi per E (es. ww; zz) divide il piano in modo da lasciare 2 individui sopra e 2 sotto  E mediano (figura 3.9) Economia Scelte Pubbliche

19 Economia Scelte Pubbliche - 2005
Logrolling MWC predice che 51% ridistribuisce risorse del 49% a proprio favore Gran parte delle decisioni parlamentari hanno profili ridistribuivi + spinti: leggi ad personam, redistribuzioni 1/n passano a maggioranza Inoltre il voto non registra intensità delle preferenze  sistema inefficiente di rivelazione delle preferenze Logrolling (scambio di voti) spiega redistribuzioni spinte come risultato di uno scambio di voti motivato dalla diversità delle intensità delle preferenze circa i progetti sottoposti a votazione Tendenza allo scambio di mercato si manifesta anche in politica  conferma dell’impostazione di fondo della public choice Economia Scelte Pubbliche

20 Logrolling “welfare enhancing”
votanti X Y Saldo votante A -2 -4 B 5 3 C Saldo collettività 1 Economia Scelte Pubbliche

21 Funzionamento dello scambio
Se votati separatamente (es. referendum) né X né Y passerebbero a maggioranza Diversa intensità di preferenze (saggi marginali di sostituzione diversi) creano guadagni dallo scambio  B vota per Y in cambio di voto di C per X Scambio di voto tra B e C motivato da diversità di intensità di preferenze  se i 5 sono sostituititi da 2 non ci sono incentivi a scambiare Logrolling vietato, ma sempre esistito in chiave informale (baratto) Logrolling sembra incrementare benessere netto collettività Economia Scelte Pubbliche

22 Logrolling “non welfare enhancing”
votanti X Y Saldo votante A -2 -4 B 3 1 C Saldo collettività -1 Economia Scelte Pubbliche

23 Logrolling come fluidificante
Nel precedente esempio benessere netto della collettività negativo Logrolling fa passare X e Y lo stesso  gli scambi dipendono dalle intensità di preferenza relative dei votanti Logrolling fluidifica processo decisionale a maggioranza  meccanismo di rivelazione delle preferenze in presenza di BP Logrolling non seleziona le decisioni in base alle loro proprieta di benessere Economia Scelte Pubbliche

24 Valutazione del logrolling
Tullock (1959): maggioranza con logrolling produce eccesso di spesa pubblica rispetto al livello efficiente (crescita del governo) Incentivi a sfruttare i guadagni dallo scambio modifica istituzioni e natura delle scelte democratiche Istituzioni  sessioni di bilancio, bicameralismo perfetto Natura delle scelte  commistione tra BP e bp nei pacchetti di scelte sottoposte a votazione; BP ricevono approvazione della maggioranza, bp generalmente no Stratmann (1992) fornisce evidenza empirica di logrolling in Congresso USA; Elvik (1995) in parlamento norvegese  vedi Mueller (2003) Economia Scelte Pubbliche

25 Perché tanta stabilità?
Tullock (1981) pone il quesito Possibili spiegazioni Agenda setter (già visto) Regole decisionali escludono la prova del 9  dopo X-Y e Y-Z non si vota su X-Z (Roberts’ Rules of Order) Questioni unidimensionali Si vota una dimensione alla volta Logrolling Economia Scelte Pubbliche

26 Questioni unidimensionali
Diversità di questioni discusse in un comitato rende la possibilità di cicli virtualmente infinita Molte questioni sono però correlate  ideologia le raggruppa in pacchetti “destra-sinistra” o “Progressista-conservatore”  pacchetti ideologici sono unidimensionali Poole e Rosenthal (1985, 1991) usano analisi fattoriale per verificare se decisioni rientrano in pacchetti ideologici  80% sono correlati in maniera prevedibile  MV applicabile 20% restante basta a non escludere cicli Economia Scelte Pubbliche

27 Si vota una dimensione alla volta
Se in uno spazio bidimensionale si decide una dimensione alla volta  MV applicabile Figura 3.10: X1 quanto BP e X2 come finanziarlo  ciclo Se X2 fissato inizialmente a X2°  A è il MV rispetto a X1  si sceglie X1m Fissato X1m, B è il MV rispetto a X2  si sceglie X2m In questo modo niente ciclo, MV applicabile, ma l’equilibrio potrebbe non essere Pareto ottimale  i Pareto sets di X1 e X2 non coincidono  si potrebbe avere una soluzione esterna al Pareto set di X1 o X2 Economia Scelte Pubbliche

28 Equilibiri di logrolling
Logrolling può limitare cicli Se una coppia ha avuto uno scambio di voti con succeso  nasce “fiducia”  più probabile che faccia un altro scambio piuttosto che cambiare coppia  logrolling crea stabilità nelle decisioni Economia Scelte Pubbliche

29 Analisi empirica di stabilità
Stabilità o cicli? In ultima analisi è una questione empirica Data la natura della questione, la verifica empirica è difficile Molte decisioni redistributive accontentano sequenzialmente tutti  universalismo  partiti preferiscono accontentare tutti piuttosto che trovarsi fuori da MWC o vivere l’incertezza dei cicli In questo modo il numero di decisioni è molto elevato e la pressione fiscale pure Economia Scelte Pubbliche


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